Cultura Universale del Suono e il “Pianeta acustico” di Trevor Cox

“Aeternum Sonum dedit”. Da chi e da dove proviene il Suono, “vibrazione” eterna intorno alla quale l’umanità ha costruito, nel corso dei millenni, una parte considerevole della propria identità collettiva? Come ricercatori ci sentiamo coinvolti nella promozione della Cultura Universale del Suono. Consideriamo la SoundHology una disciplina organica, per la quale riteniamo funzionale condurre studi olistico-musicali interdisciplinari, direttamente collegati con le aree conoscitive afferenti: “Musica Glocale”, “MusicHology” e “OrganHology”.  Sin dai primordi, gli esseri umani hanno percepito le infinite potenzialità del Suono, utilizzandolo secondo esigenze funzionali, creative e spirituali. Vi sono Suoni connessi alla trasformazione dell’individuo , alla natura, alla cultura, alla intercultura laica e religiosa. Vi sono Suoni archetipali, tra cui quelli del silenzio interiore. Altri Suoni organizzati secondo ricerca individuale e libertà compositiva  o concepiti in funzione di “ethnos” esecutivo. Vi sono suoni strumentali e tecnologici, altri tipici della ricerca organologica, artistica e istituzionale. I Suoni nell’epoca contemporanea non sono scevri da relazioni con il mondo del commercio e della finanza. Oggi arricchiremo il mondo sonoro delle nostre “Vision”, scrivendo brevemente di Trevor Cox, fisico britannico che gode di popolarità nel Regno Unito. È docente di ingegneria acustica presso l’Università di Salford. Tra i suoi principali interessi vi sono l’acustica architettonica (testo di riferimento è “Acoustic Absorbers and Diffusers”, coautore Peter D'Antonio) e l’elaborazione di segnali audio anche in relazione agli aspetti percettivi. Ha partecipato alla realizzazione di vari programmi radiofonici della BBC. Oltre ai contributi accademici, ha al suo attivo la pubblicazione di alcune opere divulgative, tra cui spiccano “Sonic Wonderland” (2014) e “Now you’re talking” (2018). Ha scritto diversi articoli per “New Scientist” e “The Guardian”. Nel 2015, ha ricevuto l’“ASA Science Writing Awars”, per la sezione dedicata all’acustica. Ha collaborato per la realizzazione di programmi scientifici nelle scuole ed è attivo sui social. Nel suo canale YT ha inserito diversi video “uniconcept”, relativi a suoi studi o a esperimenti performativi. Un certo rilievo hanno le sue ricerche riferite alla progettazione e all’uso degli apparecchi di ricezione sonora, compresi quelli di sintesi e di riconoscimento automatico vocale (Progetto “Clarity”) i quali, grazie ai rapidi progressi tecnologici, porteranno vantaggi a coloro che presentano seri deficit uditivi. Di recente, Cox è stato coinvolto in un progetto coordinato da Michael Stone (Università di Manchester), per la realizzazione di specifiche mascherine di protezione (anti covid 19), studiate per persone con problemi di udito.  


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