Festival World e Trad

I comunicati stampa relativi ai principali festival folk, world e trad 


Con le radici al cielo
musica, cultura, luoghi e spiritualità a Roma

Nasce a Roma tra i quartieri di Tor Pignattara e Centocelle, Con le radici al cielo, rassegna iniziata il primo dicembre e che si concluderà il 14 dicembre, e articolata in concerti, incontri e trekking urbani in alcuni dei quartieri con la maggiore presenza di persone di diverso paese d’origine, cultura e religione della città.
La religione e le pratiche spirituali sono un momento centrale nella vita di molti cittadini: intorno ad esse, alle celebrazioni, alle ricorrenze, le comunità si ritrovano e in esse si riconoscono; sono luoghi e riti identitari molto radicati e fondanti. 
Le attività di Con le radici al cielo partono proprio dai luoghi di culto per diventare occasioni per costruire ponti tra le comunità e ascoltare musiche altre, oltre a fornire un’opportunità per conoscere meglio luoghi che sono quotidianamente sotto il nostro sguardo e che stentiamo a vedere.
La programmazione dei concerti si aprirà con Samuel Mele e il suo racconto in musica del legame tra umano e divino (6 dicembre); seguirà il Brancaleone Project (7 dicembre) che, con le sue armonie inusuali, descrive un mondo sospeso tra cielo e terra; sarà poi la volta delle sonorità mediterranee di Yaraka (13 dicembre) per chiudere con la festa finale tra i banchi del mercato contadino di Tor Pignattara di BabelNova Orchestra (14 dicembre).
In cartellone anche due presentazioni di libri sul tema dell’integrazione e della spiritualità: Con altri occhi. Storie di migranti e migratori di Gianluca Ferri (2 dicembre) e Una festa hindu in un quartiere di Roma - La Durgā Pūjā a Tor Pignattara durante il Covid-19 di Valeria Giampietri, Randa Khalil e Ludovica Tozzi (10 dicembre).
Il progetto prevede anche trekking urbani, ovvero passeggiate alla scoperta del patrimonio interculturale e sacro di Tor Pignattara e Centocelle: Lo Spirito di Centocelle (1° dicembre), Sustainable Religious Tour (4 dicembre), Marranella e dintorni (14 dicembre). 
La rassegna include inoltre un’attività riservata alle scuole: la lezione-concerto della Piccola Orchestra di Tor Pignattara (13 dicembre).
Con le radici al cielo è un progetto di Musica e altre cose, Semintesta a.p.s. e Ipe Ipe music realizzato con il sostegno di Fondazione Migrantes (con i fondi dell’8xmille), e Nuovo Imaie.
 
Concerti 
Quattro concerti in luoghi non convenzionali, come chiese, oratori, centri culturali e spazi di accoglienza del territorio, per scoprire musiche diverse, che spaziano da tradizioni antiche a sonorità provenienti da angoli lontani del mondo, creando un'esperienza unica e suggestiva.

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Trekking urbani 
Passeggiate alla scoperta del patrimonio interculturale e sacro di Tor Pignattara e Centocelle, quartieri ricchi di storia e luoghi di culto di diverse confessioni; un percorso per esplorare il dialogo tra religioni e cuulture, testimoniando la ricchezza e la diversità di queste comunità.
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Altre attività
Due libri che incrociano il percorso e i temi della rassegna, organizzate in collaborazione con l'Associazione Pisacane 099, l'Associazione Altramente e con dipartimento SARAS dell'Università La Sapienza di Roma. E per finire un incontro della Piccola Orchestra di Tor Pignattara con gli studenti dell'I.C. Laparelli.


Tutti i concerti e le attività in programma sono ad ingresso libero, fino ad esaurimento posti.
Il programma dettagliato della rassegna è disponibile sul sito 
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ERRICHETTA FESTIVAL
12 al 15 dicembre 2024


"Alcuni uomini fanno questo fattaccio brutto della Guerra,
noi invece cantiamo perché crescano le violette" 
(Francis Marcantrei – coro corso Tavagna)

Dal 12 al 15 dicembre la tredicesima edizione di Errichetta Festival, la grande festa della musica tradizionale a Roma, porta l’attesa ventata di incontro e dialogo tra musicisti di diverse parti del mondo. Quattro serate di musiche, canti, balli popolari e seminari di approfondimento per musicisti. Il festival ideato e diretto dai musicisti di Errichetta Underground prodotto da Officina delle Culture aps, è finanziato dal Fnsv del Ministero della Cultura Italiano tra i festival di musica contemporanea e d’autore, è sostenuto quest’anno anche da Ismeo Associazione Internazionale di studi sul Mediterraneo e l’Oriente, dall’Istituto Polacco di Roma, dal Comune di Riofreddo, dalla Città dell’Utopia e dall’Ambasciata di Georgia presso la Santa Sede. I concerti si terranno a Roma al Teatro Garbatella dal 12 al 14 dicembre, nella Chiesa di San Nicola a Riofreddo domenica 15 dicembre e i seminari venerdì 13 e sabato 14 dicembre presso La Città dell’Utopia. Tra tradizione e rinnovamento il progetto artistico dell’Errichetta Festival propone riscritture della musica popolare, per portare al pubblico creazioni originali basate su suoni, strumenti e danze tradizionali, creando ponti di incontro tra culture. Quest’anno le musiche e i canti arrivano dalla Georgia, Macedonia, Moldavia, Polonia, Francia e Portogallo fino alla tradizione romana. L’Ensamble Borjomi, con doppia esibizione venerdì 13 e sabato 14 dicembre, è pronto a incantare il pubblico dell'Errichetta Festival con l’antica arte del canto polifonico georgiano, una tradizione riconosciuta dall’Unesco come Patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Qui presenteranno due programmi, suddivisi in due giorni, che affronteranno il repertorio di diverse regioni georgiane, immergendo il pubblico in un viaggio ideale, che sorvolando le vette e le vallate del Caucaso permetterà l’avvicendarsi di tecniche vocali e antichissimi arrangiamenti polifonici. Un’esperienza unica che è allo stesso tempo reviviscenza ancestrale e scintillio futuribile. Jarosław Bester è tra i massimi fisarmonicisti contemporanei, un compositore e virtuoso della fisarmonica polacco noto per il suo lavoro innovativo che fonde musica klezmer, jazz, classica e avanguardia. Il suo quartetto ha collaborato con l’etichetta discografica Tzadik di John Zorn, contribuendo a diffondere la loro musica anche a livello internazionale. In anteprima italiana per questa edizione dell’Errichetta Festival presenterà il programma “Bester suona Zorn”. Il compositore newyorkese, polistrumentista, guru della musica d'avanguardia, creatore del genere musicale noto come Radical Jewish Music, il geniale John Zorn, creò una serie musicale intitolata Book of Angels composta da oltre trecento temi. L'élite di artisti invitati da Zorn ad arrangiare e registrare brani selezionati appositamente per l'etichetta di culto Tzadik comprende Jarosław Bester, che collabora con Zorn da circa 20 anni. Nell’edizione del 2024, Errichetta Festival propone una produzione senza precedenti: il virtuoso trombettista macedone Serčuk Alimov, prima tromba della celebre Kocani Orkestar, incontra e siede da solista con la Metropolitan Jazz Orchestra (Me.J.O.) di Roma con l’obiettivo ambizioso e originale di avvicinare i territori comuni dei linguaggi musicali del jazz e della musica rom dei Balcani. L’idea artistica, curata dal sassofonista Federico Pascucci, prosegue la direzione intrapresa dal 2017 con il progetto East Trio e trova spazio nell’Errichetta Festival per coinvolgere la MeJO, big band di 17 elementi fondata nel 2021 da Giacomo Serino e Iacopo Teolis. Questa orchestra, in uno spirito di collettivo artistico, riunisce e vive con le idee di alcuni dei migliori giovani solisti jazz italiani. Figlio di diverse generazioni di musicisti, il violinista Marin Bunea è uno dei maggiori specialisti della musica dei Lăutari di Romania e Moldavia. Nel 2009 ha contribuito, insieme ad altri, all'inserimento della Doïna rumena (pratica melodica strumentale improvvisata) nella lista del patrimonio culturale immateriale dell'Unesco. Sabato 14 dicembre al Teatro Garbatella sarà accompagnato sul palco dai musicisti del Taraf de Chisinau con Ion Croitor al contrabbasso e Mihail Sorocan alla fisarmonica. Filuccio e Fattacci ci portano tra i vicoli di Roma in un repertorio fatto non soltanto dei classici e noti stornelli, ma anche di passagalli, serenate, saltarelli, scherzi, monologhi e sonetti musicati, che rivivono grazie alla voce e all’interpretazione del cantante e attore Raffaele Risoli, alla chitarra classica di Stefano Peluso e di quella acustica di Fabio Gammone, alla fisarmonica di Mirko Ceccaroli ed alle percussioni di Simone Pulvano. I romani Roots Magic invece avviano da diversi anni un percorso teso ad illuminare i collegamenti tra le forme originarie del Blues rurale degli anni '20 e '30 con la molteplicità linguistica del Jazz creativo degli anni '60 e '70. Un percorso che si concretizza in un repertorio calibrato intorno all'idea di adattamento, revisione e trasformazione della lingua madre in infiniti dialetti.  Come da tradizione del festival, l’ultimo set di sabato al Teatro Garbatella è con Errichetta Underground. Errichetta è uno spirito, una forza che aleggia sul festival così come su ogni performance del gruppo. Dal motto originario della band “play with joy or do not play” poco è cambiato: la musica è l’occasione per rifondare una comunità di cui sono parte indissolubile musicisti e pubblico. Per questo Errichetta è un’entità organica che è cresciuta negli anni incorporando le esperienze di musicisti girovaghi, ridisegnando una geografia che si muove tra Corsica, Grecia, Turchia, Romania, Macedonia, Portogallo, Olanda, Francia, Germania, Austria e Stati Uniti. La domenica 15 dicembre a Riofreddo Il Trio Memorie Popolari fa incontrare la canzone classica di Napoli ed il fado di Coimbra. I tre musicisti, interpreti d’alta formazione accademica, danno vita alla musica con sonorità acustiche raffinate, con il timbro dolce ed educato del soprano portoghese, le linee sinuose del clarinetto e il cuore ritmico e armonico della chitarra. Il duo "Il Bivio", composto da Lauriane Maudry e Ange Sierakowski tra i più brillanti clarinettisti della loro generazione, porta il pubblico in un viaggio musicale alla scoperta della polifonia di tradizione orale e colta, dalle campagne ungheresi delle trascrizioni di Bartok, a opere inedite di Carl Philipp Emanuel Bach passando per arrangiamenti di canti sacri di Corsica e Armenia.  Ogni giorno i concerti sono preceduti da un breve set improvvisativo in solo, “Solo Errichetta”. Il programma di spettacolo dal vivo è accompagnato da due seminari gratuiti che si terranno alla città dell’Utopia in collaborazione con Ismeo.  Marin Bunea (Moldavia) venerdi 13 dicembre dalle 10:00 alle 17:00 propone La Moldavia e l'Impero Ottomano, una storia musicale tra oriente e occidente.  Serčuk Alimov (Macedonia del Nord) sabato 14 dicembre dalle 10.00 alle 17.00 condividerà con i partecipanti Le radici turche della musica macedone.

Giovedì 12 dicembre Teatro Garbatella
Inizio concerti ore 20.30 
JAROSŁAW BESTER
Il virtuosismo di uno dei più grandi fisarmonicisti al mondo al servizio delle composizioni di John Zorn e della musica ebraica
Jarosław Bester - fisarmonicista e compositore, diplomato all'Accademia Musicale di Cracovia, vincitore di numerosi concorsi internazionali e polacchi, è considerato tra i massimi fisarmonicisti al mondo. Ha formato la Cracow Klezmer Band - l'unico ensemble di musica polacca che collabora stabilmente con la prestigiosa etichetta Tzadik di John Zorn. Nel suo stile esecutivo, combina la sua vasta esperienza nella musica classica con molti altri generi e fa uso di alcune forme improvvisate per creare un mix insolitamente potente che presenta colori e tecniche mai raggiunti prima sulla fisarmonica. Grazie a queste capacità, oggi è considerato uno dei musicisti più originali al mondo. La sua opera, oltre ad alcuni album per l'etichetta Tzadik e ad apparizioni come ospite in altri progetti, comprende registrazioni per radio e televisione in Germania, Svezia, Stati Uniti, Finlandia e Polonia. Ha collaborato e arrangiato o composto per molti grandi musicisti classici e d'avanguardia. Le sue composizioni e i suoi arrangiamenti sono stati eseguiti dalla Dafo, dalla Sinfonietta Cracovia, dall'Aukso, dall'Orchestra da Camera di San Krzysztof di Vilnius, dalla Capella Bydgostiensis, dal NeoQuartet e dall'Orchestra Sinfonica Filarmonica di Stettino. Tra I molti collaboratori si possono citare artisti di spicco come: John Zorn, Grazyna Auguscik, John McClean, Don Byron, Jorgos Skolias, Roby Lakatos, Dorota Miskiewicz, Frank London, Ernie Adams, Jerzy Maksymiuk, Waldemar Malicki. In anteprima italiana per questa edizione dell’Errichetta Festival presenterà il programma “Bester suona Zorn”. Circa dodici anni fa, il compositore newyorkese, polistrumentista, guru della musica d'avanguardia, creatore del genere musicale noto come Radical Jewish Music, il geniale John Zorn, creò una serie musicale intitolata Book of Angels composta da oltre trecento temi. L'élite di artisti invitati da Zorn ad arrangiare e registrare brani selezionati appositamente per l'etichetta di culto Tzadik comprende Jarosław Bester, che collabora con Zorn da circa 20 anni. Il progetto Bester play Zorn è la continuazione del lavoro di arrangiamento di questo corpus, ma questa volta, utilizzando un solo strumento, al servizio di queste composizioni sublimi. La fisarmonica gioca un ruolo sfaccettato in questo progetto, unendo nell'esecuzione registri jazz, avanguardia e musica classica.

FILUCCIO E FATTACCI
La tradizione della canzone romana nella sua pura essenza
 Filuccio e fattacci
“Ce so’ tre finestrelle ‘n via de la Lungaretta a Trastevere. Stanno sempre chiuse. Ma si te fermi a sonà e a cantà, piano piano ‘e vedi aprì, e sortiscono fori tre faccette magre e soridenti. So’ tre vecchiette, che trovano er coraggio d’affacciasse su ‘na Roma che pare nun appartenejje più.”  (Raffaele Risoli)
Quando si parla di musica romana solitamente saltano alla mente i soliti brani noti della seconda metà del Novecento, oppure si classifica l’intero repertorio romanesco semplicisticamente sotto il nome di stornello. Ma c’è un mondo nascosto nei vicoli musicali della città eterna, a volte dimenticato, che va ricercato e rispolverato. È proprio questo stimolo che accompagna il gruppo musicale Filuccio e Fattacci, che ripropone il vasto e a volte nascosto repertorio romanesco, fatto non soltanto dei classici e noti stornelli, ma anche di passagalli, serenate, saltarelli, scherzi, monologhi e sonetti musicati, che rivivono grazie alla voce e all’interpretazione del cantante e attore Raffaele Risoli, alla chitarra classica di Stefano Peluso e di quella acustica di Fabio Gammone, alla fisarmonica di Mirko Ceccaroli ed alle percussioni di Simone Pulvano. Brani classici e famosi si alternano ad altri meno conosciuti ripescati con attenzione e passione negli archivi musicali. Non mancano i monologhi irriverenti e le canzoni umoristiche tratte dalla cosiddetta rivista e dall’avanspettacolo di inizio ‘900, il repertorio napoletano classico e quello più “ballereccio”, le riletture swing e le canzonette della prima metà del Novecento.  L’allegria delle osterie, la magia delle ottobrate romane, i suoni dei vicoli, allegria e divertimento, la genuinità del mondo popolare, la suggestione del passato, atmosfere sonore di tempi ormai lontani e ricordati in bianco e nero. In una parola Filuccio e Fattacci.

ROOTS MAGIC
Dalla poesia del blues rurale alle accensioni del jazz creativo in un connubio incandescente
Roots magic -La musica suonata da Roots Magic attinge alla materia poetica del Blues, il tessuto espressivo su cui fiorisce il grande continuum della musica Afro-Americana. Un flusso rigeneratore in perenne movimento fra passato, presente, e futuro. Un percorso teso ad illuminare i collegamenti tra le forme originarie del Blues rurale degli anni '20 e '30 con la molteplicità linguistica del Jazz creativo degli anni '60 e '70. Un percorso che si concretizza in un repertorio calibrato intorno all'idea di adattamento, revisione e trasformazione della lingua madre in infiniti dialetti.  I Roots Magic si sono esibiti in festival e rassegne in Europa e Stati Uniti. Fra questi: Elastic Arts (Chicago), Juke Joint Festival (Clarksdale, Mississippi), Konfrontationen (Nickelsdorf, Austria), Jazz Em Agosto (Lisbona), Jazz Cerkno (Slovenia), Jazz im Goethe Garten (Lisbona), Jazztopad (Wroclaw, Polonia) Jazz & Wine of Peace (Cormons) Ljubljana Jazz Festival (Slovenia) Ai confini fra Sardegna e Jazz (St. Anna Arresi) Seixal Jazz (Portogallo), Angelica (Bologna) Casa del Jazz (Roma) Firenze Jazz Festival. Alberto Popolla clarinetto e clarinetto basso; Eugenio Colombo sax alto e soprano, flauto; Errico De Fabritiis sax alto e baritono; Gianfranco Tedeschi contrabbasso; Fabrizio Spera batteria

Venerdì 13 dicembre Teatro Garbatella
ENSEMBLE BORJOMI
Inizio concerti ore 20.30
Il canto polifonico georgiano attraverso esaltanti acrobazie vocali 
Ensemble Borjomi è stata fondata nel 1973 in una delle più belle vallate della Georgia, Borjomi. Il gruppo è stato guidato negli anni dai più importanti cantanti georgiani e si è esibito in molti paesi del mondo prendendo parte ai festival più prestigiosi di musica corale e tradizionale. Dal 2022 Giorgi Bugianishvili, leggendario solista del coro Rustavi, tra le più importanti formazioni di canto polifonico al mondo, ha preso la guida del gruppo ampliando il repertorio dell’ensemble attingendo al patrimonio musicale di diverse regioni della Georgia e lavorando su arrangiamenti tanto complessi quanto radicati nell’antica tradizione della polifonia georgiana. Il risultato dell’unione tra Bugianishvili e l’ensemble ha portato una tessitura musicale unica che ha immediatamente posizionato il gruppo Borjomi tra le vette della polifonia mondiale. All’interno della programmazione di Errichetta Festival presenteranno due programmi, suddivisi in due giorni, che affronteranno il repertorio di diverse regioni georgiane, immergendo il pubblico in un viaggio ideale, che sorvolando le vette e le vallate del Caucaso permetterà l’avvicendarsi di tecniche vocali e antichissimi arrangiamenti polifonici. Un’esperienza unica che è allo stesso tempo reviviscenza ancestrale e scintillio futuribile.
Giorgi  Bugianishvili, Robert  Nadiradze, Levan Devidze, Lasha Khasia, Viktor  Aronishvili, Bakar Lomidze, Shalva Kiknadze, David  Lukunidze, Shota Lekishvili, Iango Urchadze, Malkhaz Kurtanidze, Otar Chukhrukidze

MeJO Orchestra e Serčuk Alimov
Una delle più dinamiche big band italiane incontra la tromba solista della  Kočani Orkestar
Nell’edizione del 2024, Errichetta Festival propone una produzione senza precedenti: il virtuoso trombettista macedone Serčuk Alimov, prima tromba della celebre Kočani Orkestar, incontra la Metropolitan Jazz Orchestra (MeJO) di Roma con l’obiettivo ambizioso e originale di avvicinare i territori comuni dei linguaggi musicali del jazz e della musica rom dei Balcani. la poesia delle terre del Vardar si poggerà sulle voci della big band, tessendo i contrappunti che sosterranno le fioriture della tromba di Serčuk Alimov, abituale animatore del festival insieme agli ensemble che portano il suo nome. L’idea artistica, curata dal sassofonista Federico Pascucci, prosegue la direzione intrapresa dal 2017 con il progetto East Trio attraverso il coinvolgimento della MeJO, big band di 17 elementi fondata nel 2021 da Giacomo Serino e Iacopo Teolis che riunisce e si nutre delle idee di alcuni dei migliori solisti jazz italiani. La MeJO crea musica collaborando con diversi solisti ospiti, nonché con compositori e arrangiatori della nuova generazione. Ha registrato il disco Volere Volare con la musica di Antonello Sorrentino (direttore stabile del grande ensemble) e ha eseguito programmi concertistici con Giovanni Amato, Francesco Lento (la musica di Cedar Walton), Peppe Servillo e Costanza Alegiani (musica di Kurt Weill, arrangiata da Gianluigi Giannatempo e Marco Tiso). Nel 2024, collabora stabilmente con la Casa del Jazz, dove ha registrato con il compositore argentino Guillermo Klein.
Antonello Sorrentino, concertazione e direzione; Serčuk Alimov, tromba solista; Simone Alessandrini, sax alto, sax soprano, flauto; Primo Salvati, sax alto, sax soprano, flauto, clarinetto, taragot; Filippo Bianchini, sax tenore; Federico Pascucci, sax tenore, clarinetto turco, ney, kaval; Federico D’Angelo, Sax baritono, basso tuba, clarinetto basso, kaval; Tiziano Ruggeri, tromba; Mauro Vallesi, tromba; Giacomo Serino, tromba; Ludovico Franco, tromba; Davide di Pasquale, trombone; Marco Pascucci, trombone; Andrea Serino, trombone; Eugenio Renzetti, trombone basso; Iacopo Schiavo, chitarra elettrica, oud, chitarra classica; Stefano Nunzi, basso elettrico, contrabbasso; Valerio Vantaggio, batteria. Ospiti Speciali: Pier Sante Falconi, tapan, davul ; Selen Çapacı, voce; Arrangiatori: Giacomo Serino, Federico Pascucci, Antonello Sorrentino, Federico Pierantoni, Primo Salvati, Andrea Serino, Marco Micini, Andrea Saffirio 

Sabato 14 dicembre Teatro Garbatella
Inizio concerti ore 20.30
ENSEMBLE BORJOMI
Viaggio nella polifonia vocale delle regioni rurali della Georgia

MARIN BUNEA E IL TARAF DE CHIȘINĂU
Musiche dei Lăutari di Romania e Moldavia 
Marin Bunea e il Taraf de Chișinău, custodi dal XVI secolo delle tradizioni musicali delle antiche regioni della Vallacchia, Bessarabia e Dobruja che oggi costituiscono la Romania e la Moldavia, i Lăutari (etimologicamente "trovatori") sono organizzati in Taraf (gruppi musicali), alcuni di origine gitana. Sono loro custodi delle pratiche strumentali e cantate che scandiscono da secoli la vita quotidiana (matrimoni, funerali, balli e feste). Nel corso della sua storia, la musica dei Lăutari si è arricchita e confrontata con altre tradizioni: la musica Klezmer degli ebrei Ashkenaziti, il Syrtos dei greci ortodossi e le influenze orientali dell'Impero Ottomano. Figlio di diverse generazioni di musicisti, il violinista Marin Bunea è uno dei maggiori specialisti del genere e nel 2009 ha contribuito, insieme ad altri, all'inserimento della Doïna rumena (pratica melodica strumentale improvvisata) nella lista del patrimonio culturale immateriale dell'UNESCO. Sarà accompagnato sul palco dai musicisti del Taraf de Chisinau con Ion Croitor al contrabbasso e Mihail Sorocan alla fisarmonica. Marin Bunea, violino; Ion Croitor, contrabbasso; Mihail Sorocan, fisarmonica 
ERRICHETTA UNDERGROUND
Play with joy or do not play: musica incendiaria senza confini
Errichetta Underground - Errichetta è uno spirito, una forza che aleggia sul festival così come su ogni performance del gruppo. Dal motto originario della band “play with joy or do not play” poco è cambiato: la musica è l’occasione per rifondare una comunità di cui sono parte indissolubile musicisti e pubblico. Per questo Errichetta è un’entità organica che è cresciuta negli anni incorporando le esperienze di musicisti girovaghi, ridisegnando una geografia che si muove tra Corsica, Grecia, Turchia, Romania, Macedonia, Portogallo, Olanda, Francia, Germania, Austria e Stati Uniti. L’insaziabile desiderio di essere in cammino è il perno del repertorio, che sia composto da composizioni originali o da brani tradizionali. La musica dell’Est Europa, quella dell’area mediorientale, ma anche l’improvvisazione, il jazz e la musica classica fanno parte del bagaglio dei componenti del gruppo. Il Festival è un vero punto di approdo, una casa in cui ritrovarsi per raccontare a loro stessi e al pubblico questo viaggio ininterrotto. Ogni tanto Errichetta imbarca degli ospiti, quest’anno sarà la volta di Marin Bunea, che dopo averci deliziato con la sua formazione, si unirà alla band per un omaggio allo straordinario repertorio moldavo. Federico Pascucci, sax alto e baritono, clarinetto; Primo Salvati, sax alto e baritono; Ange Sierakowski, clarinetto; Marco Pascucci, trombone; Carlo Hintermann, percussioni; Marin Bunea, violino

Domenica 15 dicembre Riofreddo Chiesa di San Nicola
Inizio concerti ore 15.00
TRIO MEMORIE POPOLARI
Da Coimbra a Napoli la canzone popolare nella sua essenza poetica 
Il Trio Memorie Popolari è un ensemble dedicato alla canzone e alla musica di tradizione popolare. Il repertorio del gruppo si sviluppa lungo due direzioni, mettendo in comunicazione le estetiche di due città lontane ma patria di espressioni musicali con un’anima sorprendentemente comune: la canzone classica di Napoli ed il fado di Coimbra. I tre musicisti, interpreti d’alta formazione accademica, danno vita alla musica con sonorità acustiche raffinate, con il timbro dolce ed educato del soprano portoghese, le linee sinuose del clarinetto e il cuore ritmico e armonico della chitarra. Sul palco il gruppo esegue un’attenta selezione di brani, frutto dell’impegno nel lavoro di ricerca tra le composizioni dei passati secoli, in particolare il diciottesimo e diciannovesimo secoli. Ne fanno parte melodie sia struggenti che allegre, testi malinconici e ammiccanti, tempi larghi e ritmi incalzanti come quelli delle tarantelle. Canzoni, conosciute o dimenticate, perle senza tempo dell’espressione musicale umana. Juliana Azevedo - voce, percussioni; Federico Pascucci - clarinetto; Simone Mosca - chitarra.

DUO IL BIVIO
Polifonie classiche e tradizionali per due clarinetti e una voce
Duo Il Bivio: Lauriane Maudry e Ange Sierakowski sono tra i più brillanti clarinettisti della loro generazione e si sono esibiti già con diverse formazioni orchestrali, ensemble o come cameristi al Royal Albert Hall di Londra, alla Philharmonie di Berlino, al Konzerthaus di Vienna e alle Folle Journée di Tokyo. Dopo aver conseguito studi al Mozarteum di Salisburgo, al Conservatorio Superiore di Parigi e alla Hanns Eisler Hochschule di Berlino, in clarinetto, musica da camera e historical performance, Lauriane Maudry e Ange Sierakowski si sono riuniti intorno al progetto musicale della camerata figarella che riunisce artisti della scena classica e barocca a maestri della musica tradizionale. Forti di quest'esperienza il duo "Il Bivio" porta il pubblico in un viaggio musicale alla scoperta della polifonia di tradizione orale e colta, dalle campagne ungheresi delle trascrizioni di Bartok, a opere inedite di Carl Philipp Emanuel Bach passando per arrangiamenti di canti sacri di Corsica e Armenia. 

SEMINARI

Venerdi 13 dicembre La città dell’utopia 10:00 - 13:00 / 14:00 - 17:00
Marin Bunea (Moldavia)
La Moldavia e l'Impero Ottomano, una storia musicale tra oriente e occidente
La storia del vassallaggio dei territori che compongono gran parte dell'attuale Moldavia all'impero ottomano è una storia complessa che durerà dal 1420 al 1848 e di cui l'influenza culturale e musicale è ancora poco nota e poco esplorata. Il cuore del workshop sarà dedicato alla scoperta, allo studio e alla pratica del manoscritto “The folklore collection: 42 Chansons Moldaves, Grecques et Turcs by Francois Rouschitzky”. Pubblicato nel 1834 è un documento di grandissimo valore che ripercorre la storia della musica urbana della Moldavia all'inizio dell'800, caratterizzata da una fortissima influenza orientale dettata sia dalla modalità della musica classica delle corte di Istanbul che dalla musica sacra bizantina e da quella tradizionale influenzata dal sistema del maqam della Tracia orientale greca. Il violinista Marin Bunea permetterà ai partecipanti di immergersi in questo repertorio prezioso, scoprendo perle fino ad oggi nascoste. Il workshop è aperto a tutti gli strumenti, è necessario aver un buon livello di lettura musicale. Il corso si svolgerà in romeno con traduzione simultanea. 
Originario del nord della Moldavia Marin Bunea è cresciuto fin da piccolo con la musica tradizionale e continua a suonare e a promuovere la ricca tradizione che ha ereditato. Marin rappresenta la quinta generazione di un'antica famiglia di lăutari i Baraboi-Edineț. Descrive la musica dei lăutari tradizionali come “calda, spirituale, leggera e piena di luminosità”, spiegando che “essendo un violinista e cercando di capire da vicino ogni dettaglio tecnico dell'interpretazione, sono spesso stupito dalla straordinaria padronanza tecnica, dalla raffinatezza stilistica e dall'impressionante abilità artistica dei lăutari”. Marin è attivo come violinista, direttore d'orchestra, arrangiatore e compositore nello stile tradizionale sia in patria che all'estero. Ha tenuto concerti e tournée con molti ensemble di musica tradizionale in più di 20 Paesi, tra cui Romania, Italia, Belgio, Francia, Germania, Austria, Ungheria, Danimarca, Polonia, Grecia, Portogallo, Serbia, Slovenia, Croazia, Turchia, Stati Uniti e Canada. Accompagna all’attività di esecutore quella di didatta in numerose istituzioni, tra cui la prestigiosa Yiddish Summer School di Weimar.

Sabato 14 dicembre La città dell’utopia 10:00 - 13:00 / 14:00 - 17:00
Serčuk Alimov (Macedonia del Nord)
Le radici turche della musica macedone
La relazione tra la musica rom macedone e la musica turca è profondissima. Si tratta di un’affinità linguistica e musicale, espressione di una storia di migrazioni centenaria. Sercuk Alimov è uno dei più grandi custodi di questo prezioso scambio, avendo negli anni instaurato profondi sodalizi sia con musicisti turchi che greci, a loro volta influenzati da un corpus di opere provenienti dagli ambienti urbani turchi e dalle corti ottomane. Nel corso del workshop si analizzeranno diversi brani che verranno arrangiati ed eseguiti insieme ai partecipanti. Lo scopo del seminario è quello di far rivivere una tradizione tanto remota quanto viva. Il corso è aperto a tutti gli strumenti e si svolgerà in inglese. 
Serchuk Alimov è un virtuoso trombettista rom originario della Macedonia del Nord, noto per la sua straordinaria abilità musicale e il suo contributo alla tradizione musicale zingara. Nato in una famiglia profondamente legata alla musica, dove il talento e la passione per gli strumenti musicali si tramandano di generazione in generazione, all'età di 11 anni scoprì la tromba grazie ai suoi zii, Ramadan "Ramche" Ibraimov e Redjai Durmishev, che lo introdussero alle meraviglie della musica tradizionale. Seguendo le orme del rinomato trombettista Ali Latifov, maestro della città di Kocani, Sercuk affinò la sua tecnica e la sua sensibilità musicale. Nel 2005, insieme al fratello Nizo, fondò la Sercuk Orkestar, iniziando così una carriera solista che lo portò a esibirsi in matrimoni e festività, tanto nel contesto zingaro quanto in quello macedone. La loro musica divenne rapidamente popolare, grazie alla combinazione di ritmi travolgenti e melodie emozionanti. Successivamente, Sercuk e Nizo entrarono a far parte della Kocani Orkestar, una delle orchestre più celebri della regione. Insieme, intrapresero un'intensa carriera di concerti, esibendosi in tutto il mondo e collaborando con importanti artisti della musica rom, tra cui il famoso complesso Taraf de Haidouks. Sercuk ha avuto inoltre l'opportunità di suonare da solista in Macedonia e all'estero con musicisti di grande talento come Ismail Lumanovski, Bilhan Machev, Theodosi Spassov e Sali Okka.

La partecipazione ai seminari è gratuita, 
iscrizione obbligatoria alla mail:  workshops.errichettafestival@gmail.com 


I LUOGHI
TEATRO GARBATELLA – Piazza Giovanni da Triora, 15 Roma
CHIESA DI SAN NICOLA - Piazza San Nicola Riofreddo (RM) 
LA CITTA’ DELL’UTOPIA – Via Valeriano, 3F Roma


INGRESSO BIGLIETTI AL TEATRO GARBATELLA
20 € GIORNALIERO, 50 € ABBONAMENTO 3 GG
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Ai nastri di partenza una delle edizioni più affascinanti e generose dell'
ADRIFEST
dal 27 luglio al 3 gennaio 2025


L’attesa è stata piuttosto lunga ma il motivo è semplice. L’Adrifest, il festival culturale diffuso del Mare Adriatico, torna con un vero e proprio cartellone di eventi che dal 27 luglio al 3 gennaio 2025 porterà a Termoli, alle Isole Tremiti, in Basso Molise e nei paesi limitrofi un’ondata di eventi, u n m a r e d i c u l t u r a, come del resto il nostro sottotitolo suggerisce. Fondato e diretto dal musicista Luca Ciarla, con il prezioso sostegno e la collaborazione di artisti e studiosi in vari ambiti culturali, Adrifest presenti eventi di livello internazionale in spazi dal grande valore storico, culturale e paesaggistico. Con una programmazione generale incentrata su concerti, mostre, spettacoli di teatro e danza, letteratura, incontri, passeggiate artistiche e culturali, circo contemporaneo, eventi all’alba e sulla spiaggia, tematiche ambientali ed altro ancora, Adrifest è in continuo fermento per promuove al meglio i luoghi più affascinanti di un’area geografica che per ragioni naturalistiche e storiche si potrebbe definire la Costa dei Delfini e delle Diomedee. Oltre alla programmazione sul territorio di appartenenza, anche quest’anno Adrifest organizzerà ulteriori eventi all’interno della nascente Rete Adriatica e non solo, in altre città italiane e all’estero, per promuovere il Festival e il suo meraviglioso territorio.
Il tema dell’edizione di quest’anno è racchiuso in una semplice parola, Serendipity. Termine coniato nel Settecento dallo scrittore inglese Horace Walpole, autore tra l’altro del romanzo “Il castello di Otranto”, ambientato proprio nell’ultimo lembo di terra sull’Adriatico, è quindi un parola d’autore che indica una scoperta per puro caso o il trovare una cosa non cercata mentre se ne cerca un’altra. Per chi ama il jazz e l’improvvisazione si tratta del pane quotidiano ma la serendipità può accadere ovviamente in qualsiasi contesto, frutto dell’incertezza e della predisposizione verso il nuovo. Gli organizzatori del Festival hanno affidato all’illustratrice Lynda McDaniel il compito di immaginarla con l’intelligenza artificiale e il risultato rende piuttosto bene l’idea.
Il cartellone estivo, dal 27 luglio fino al 21 settembre (con il prologo dell’8 giugno dedicato al circo contemporaneo), presenterà 15 eventi a Termoli, Larino, Montemitro, Isole Tremiti, Vasto, Campomarino, Tufillo e Manfredonia. Tantissimi concerti ma anche danza, teatro, circo contemporaneo, meditazione, tra gli ospiti Lavinia Mancusi, nuova straordinaria interprete del folk italiano, Angelo Tonelli, uno dei maggiori grecisti in circolazione e Roberto Taufic, chitarrista brasiliano che vanta collaborazioni con Enrico Rava, Gianmaria Testa o Ivan Lins. L’edizione di quest’anno si avvale, per la prima volta, della prestigiosa collaborazione con la Direzione Generale dei Musei della Puglia ed in particolare del Museo Archeologico Nazionale e Castello di Manfredonia, responsabile anche del Parco Archeologico di Siponto, siti archeologici straordinari e fortemente in sintonia con il Festival. Da settembre e poi fino al 3 gennaio 2025 sono previsti ulteriori eventi che verranno annunciati a fine agosto, assicurando una presenza costante sul territorio (foto in allegato si riferisce all’edizione 2023).
Il Festival è organizzato dall’Associazione Culturale Adri|Art di Termoli, con il sostegno della Regione Molise, grazie all’intervento finanziato con risorse FSC – Piano Sviluppo e Coesione della Regione, e dei Comuni di Termoli, Larino e delle Isole Tremiti. Si avvale della preziosa collaborazione della Direzione Generale dei Musei della Puglia, del Museo Archeologico Nazionale e Castello di Manfredonia, del Parco Archeologico di Siponto, della Fattoria Sociale Il Giardino dei Ciliegi, di Molise Wow, dell’Associazione Culturale “Per il meglio della Puglia”, della Cala Sveva e del lido La Playa, della Pro Loco delle Isole Tremiti. Gli eventi con Angelo Tonelli sono organizzati in partnership con la Nuova Libreria di Vasto, l’Associazione Liber, il Comune di Vasto, il Comune di Tufillo e il Festival “I Sette Capodogli”. Media partner, come sempre, Primonumero.it.
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Confermate le date dell'Acoustic Guitar Village a Cremona Musica 2025
la manifestazione si terrà alla Fiera di Cremona il 26-27-28 settembre 2025. Inizio dei lavori di programmazione con rinnovata energia ed entusiasmo sull'onda del successo dell'edizione del settembre scorso
 
Sono state pubblicate le date definitive della prossima edizione 2025 dell'Acoustic Guitar Village a Cremona Musica International Exhibitions and Festival. La manifestazione si terrà alla Fiera di Cremona il 26-27-28 settembre prossimi e come sempre presenterà l'area espositiva, con la migliore produzione internazionale di chitarre acustiche e di altri strumenti a plettro e pizzico, e una serie di eventi "live" sui palchi all'interno della Fiera e nel centro storico di Cremona. Saranno presenti le migliori aziende chitarristiche, produttrici ed importatrici, e maestri liutai nazionali e internazionali. Nelle prossime settimane verranno già comunicati i docenti delle masterclass di liuteria, alcuni artisti ospiti e altre novità in programmazione.
Gli espositori negli stand e nel "Vicolo dei Liutai" della passata edizione stanno confermando le loro postazioni e attendiamo nuovi arrivi di espositori nazionali e internazionali, attirati dei commenti più che positivi di tutti gli attori della manifestazione. Previsto consolidamento e ampliamento dell'area dedicata a vinili, cd, accessori vintage e memorabilia musicali, con attenzione verso altri settori della "Music Industry".
La scorsa edizione 2024 di Cremona Musica e dell'AGV è stata di gran successo ed ha riportato un significativo aumento sia nelle presenze degli espositori che nel numero dei visitatori, siamo quindi già al lavoro con energia ed entusiasmo per un'edizione 2025 ancora più ricca e proficua per gli espositori e i visitatori che parteciperanno.
Questi i numeri ufficiali di Cremona Musica: 20.110 visitatori da 74 paesi,  450 espositori da 35 paesi, 237 eventi dei vari saloni, con l'Acoustic Guitar Village, all'ingresso del padiglione 1, che ha gestito tutti palchi esterni ed interni in Fiera e gli eventi serali nell'Auditorium del Museo del Violino e nel Cortile Federico II in Piazza Duomo.

Come sempre troverete tutte le info e gli aggiornamenti del programma sui siti www.acousticguitarvillage.net e www.cremonamusica.com

Siamo pronti ad aumentare sempre più il nostro impegno e quello della Direzione della Fiera di Cremona per un'altra edizione di successo, lavorando sempre più intensamente nella promozione e comunicazione, nazionale ed internazionale.