I comunicati stampa relativi ai principali festival folk, world e trad
TAM TAM TAMBURREDDHU
FESTIVAL ed. X
4-8 Dicembre 2025
Salento\Puglia
Dal 4 al 8 dicembre torna nel Salento il Tam Tam Tamburreddhu Festival - la rassegna che punta alla valorizzazione dello strumento musicale principale salentino “Lu Tamburreddhu”. Organizzato da Arra Produzioni Mediterranee con la direzione artistica di Claudio “Cavallo” Giagnotti.Il Festival realizzato con il sostegno di Teatro Astragali - Partner: Associazione Core de Villani – Mascarimirì – Biagio Panico - Pipa Bar - Castello di Tutino - Cantiere
I CONCERTI DEL 6 e 7\12\2025 PRESSO ASTRAGALI TEATRO - LECCE
avranno un INGRESSO SIMBOLICO di € 2,00.
Il biglietto parteciperà poi all’estrazione finale della riffa in palio un tamburo salentino costruito da BIAGIO PANICO.
Prenotazioni Astragali Teatro: WhatsApp 3892105991 teatro@astragali.org
Il PRANZO MUSICALE del 08\12\2025 PIPA BAR - Muro Leccese
Solo su prenotazione 3480442053
• ARRA PRODUZIONI MEDITERRANEE •
Claudio +39 3480442053 - info@mascarimiri.com
Kasia +39 3913540543 - arra.produzioni@gmail.com
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Festival Sete Sóis Sete Luas
Il Festival Sete Sóis Sete Luas presenta la stagione inverno–primavera 2025/2026, pronta a illuminare nuovamente il Centrum di Pontedera con un programma ricco di incontri, esposizioni e concerti dedicati alla cultura e alla musica del Mediterraneo. La stagione si inaugura venerdì 12 dicembre con la mostra dedicata ai 250 anni del Trattato di Pace Luso-Marocchino, accompagnata dall’apericena curata dalla chef Maria Menegato, che proporrà assaggi ispirati ai sapori mediterranei. In questa occasione, il pittore portoghese Gonçalo Condeixa realizzerà laboratori d’arte aperti al pubblico, offrendo a grandi e piccoli l’opportunità di creare insieme a un artista internazionale. A seguire, il concerto 100 Paredes rende omaggio al grande maestro portoghese Carlos Paredes, icona della chitarra portoghese e della musica d’autore. A febbraio, il pubblico potrà ammirare le opere della romena Cristina Savin, accompagnate dalle sonorità mediterranee del gruppo Quartetto Areasud. A marzo, il Centrum propone una serata tutta al femminile, dedicata a artiste, chef e musiciste: saranno protagoniste le opere di Chantal & Séverine, artiste europee che uniscono colori e sensibilità contemporanee, e la voce intensa della siciliana Luisa Briguglio, per un evento all’insegna della creatività e della partecipazione femminile. In aprile, l’apericena anticiperà l’energia travolgente de La Banda del Sud, formazione musicale pronta a far ballare il pubblico con i ritmi e gli strumenti della tradizione del Meridione. La stagione si concluderà sabato 16 maggio con l’arte vivace e ironica della croata Ana Kolega, accompagnata dalla musica del duo Sansano–Decarolis, che porterà sul palco la vitalità della tradizione musicale campana. Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito e si svolgeranno al Centrum Sete Sóis Sete Luas, in Viale Rinaldo Piaggio 82, Pontedera.
Prenotazione obbligatoria per le degustazioni al 3887583081 (Tel e whatsapp).
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NAPOLI CITTÀ DELLA MUSICA
IL 18 E IL 29 DICEMBRE DUE EVENTI IMPERDIBILI
VOCI E RITMI TRA AFROBEAT E NEAPOLITAN POWER
Napoli sceglie la musica per raccontarsi e per ricordare James Senese, a due mesi dalla sua dolorosa scomparsa. Lo fa con due appuntamenti gratuiti promossi dal Comune di Napoli e firmati Napoli Città della Musica, in programma il 18 e il 29 dicembre. Due palcoscenici aperti sul mare e sulla periferia, luoghi simbolo che si fanno specchio della città e della sua inesauribile energia creativa. Un omaggio che affonda nel cuore pulsante della tradizione partenopea e nelle contaminazioni che da sempre ne ridefiniscono i confini. Un viaggio sonoro che parte dall’Africa, custodita nell’identità musicale dei Kokoroko e nel loro afrobeat, attraversa l’afrofunk dei Psychè e ritorna all’Africa interiore di James Senese, la cui voce ruvida e luminosa racconta un percorso musicale capace di attraversare generi e generazioni. Napoli e Londra diventano così due tappe di una stessa traiettoria culturale: città aperte al mondo, capaci di accogliere linguaggi diversi e restituirli trasformati, profondamente propri. Il 18 dicembre a partire dalle 21:00, nella Rotonda Diaz, la scena internazionale incontrerà quella napoletana sul lungomare di Napoli con il concerto dei londinesi Kokoroko, tra i protagonisti più apprezzati dell’afrobeat contemporaneo. Ad aprire la serata Psyché, progetto partenopeo che intreccia sperimentazione, elettronica e tradizione. In caso di condizioni meteo avverse, il concerto si terrà al Teatro Politeama. Il 29 dicembre, al Palavesuvio di Ponticelli (NA), a partire dalle ore 20.00, va in scena Neapolitan Power – Dalle origini al futuro, una grande festa collettiva dedicata a James Senese e alla storia del Neapolitan Power, tra interpreti storici e nuove voci della scena contemporanea. La serata prevede un’apertura da parte dell’ensemble Parthenope, seguita da un omaggio ai Napoli Centrale e a James Senese a cura del Pietro Santangelo Quintet e dal concerto di Eugenio Bennato, “L’evoluzione del Neapolitan Power”, con le straordinarie musiciste Inna Kulikova, Juliana Pylypiuk e Natalia Shestakova.
Il programma si completa con un grande ensemble che attraversa generazioni, sonorità e percorsi artistici: Tony Esposito, Teresa De Sio, Gianni Lamagna, Raiz, Roberto Colella, Dario Sansone, Fabiana Martone, Gabriele Esposito, Tommaso Primo, Mauro Gioia, Napoleone, Ernesto Nobili, Fredy Malfi e Alessio Busanca. Gli artisti eseguiranno e reinterpreteranno brani iconici del periodo d’oro del Neapolitan Power, alternati a nuove produzioni create appositamente per l’occasione. Ogni performance sarà un incontro tra mondi sonori, con arrangiamenti curati da Ernesto Nobili e la direzione artistica di Eugenio Bennato, in un crescendo che culminerà in un grande finale corale, simbolo di una musica che continua a unire passato, presente e futuro. I concerti sono promossi e finanziati dal Comune di Napoli nell’ambito del progetto Napoli Città della Musica.
IL PROGRAMMA
18 dicembre
Rotonda Diaz, NAPOLI, ore 21.00 – INGRESSO GRATUITO
KOKOROKO – Psychè – Contaminazioni & Groove
In caso di maltempo, il concerto si terrà al Teatro Politeama
Napoli accoglie i Kokoroko, tra le band più innovative della scena musicale internazionale, in un evento che celebra l’incontro e la contaminazione tra musiche del mondo e tradizione locale. Ad arricchire la serata ci sarà la partecipazione speciale degli Psychè, formazione napoletana che si è distinta per l’originale fusione di jazz, rock ed elettronica. L’iniziativa mira a rafforzare il posizionamento di Napoli come capitale italiana della musica contemporanea, valorizzando la Rotonda Diaz come palcoscenico internazionale temporaneo. Un luogo capace di unire la suggestività del paesaggio partenopeo con le espressioni più innovative e globali della musica attuale. L’obiettivo è favorire l’internazionalizzazione della scena locale, promuovendo il dialogo con artisti di rilievo mondiale e incentivando processi di scambio, collaborazione e contaminazione artistica: una proposta in linea con le nuove tendenze globali che contribuisce a definire Napoli come una vera e propria “Music City”. Il set principale vedrà protagonisti i Kokoroko, uno degli ensemble più rappresentativi della nuova scena afrobeat e del jazz contemporaneo europeo. La loro musica incarna pienamente l’ibridazione dei linguaggi e l’internazionalizzazione del panorama sonoro attuale: afrobeat, highlife, soul e jazz si intrecciano in un equilibrio fluido e originale che ha conquistato pubblico e critica a livello mondiale, rendendoli una delle forze più influenti della musica globale contemporanea. Ad aprire la serata saranno gli Psychè, nati dalla collaborazione tra Marcello Giannini, Andrea De Fazio e Paolo Petrella, nucleo della live band dei Nu Genea. Il trio propone brani strumentali originali che richiamano sonorità afrofunk dal gusto psichedelico e minimale, lasciando ampio spazio all’improvvisazione. L’evento rappresenta non solo un’occasione straordinaria per il pubblico napoletano di assistere alla performance di un gruppo di fama internazionale, ma anche un esempio concreto del ruolo crescente di Napoli come riferimento per la musica globale. La presenza congiunta di Kokoroko e Psychè diventa simbolo di uno scambio virtuoso: da un lato l’esperienza cosmopolita dei Kokoroko, dall’altro la ricerca audace degli Psychè, che mostrano come le sonorità partenopee possano dialogare con le influenze più contemporanee e internazionali.
29 dicembre
Palavesuvio di Ponticelli (NA), ore 20.00 – INGRESSO GRATUITO
NEAPOLITAN POWER – Dalle origini al futuro
Dedicato a James Senese
L’appuntamento nasce con l’obiettivo di celebrare, valorizzare e rileggere il Neapolitan Power, il movimento musicale e culturale che dagli anni ’70 ai primi Duemila ha profondamente ridefinito l’identità sonora della città. Una stagione irripetibile, capace di intrecciare tradizione popolare, influenze mediterranee, jazz, funk e linguaggi globali, lasciando un’eredità ancora oggi centrale nell’immaginario collettivo. La serata punta a rinnovarne il racconto, costruendo un ponte ideale tra i protagonisti storici e le nuove generazioni che ne stanno reinterpretando il lascito con sensibilità contemporanee.
Ore 20:10 – Ensemble Parthenope
Il progetto mette in scena un tributo a due giganti della musica partenopea, James Senese e Giuseppe Vessicchio. A celebrarli saranno due brani entrati nell’immaginario collettivo: Malafemmena di Totò e Una lunga storia d’amore, nell’iconico arrangiamento firmato Vessicchio per Gino Paoli. A dare corpo alla proposta, un ensemble di sette elementi — quintetto d’archi, voce e direttore — per un’esecuzione pensata per restituire tutta la forza emotiva di queste pagine senza tempo.
Ore 20:30 – Omaggio ai Napoli Centrale e a James Senese
Il tributo a James Senese, figura cardine del Neapolitan Power, è affidato a Pietro Santangelo, tra i sassofonisti più rappresentativi della scena napoletana di oggi, noto per PS5 oltre che le collaborazioni con i progetti Nuova Napoli e Bar Mediterraneo dei Nu Genea. Con il Pietro Santangelo Quintet sarà proposto un repertorio che reinterpreta alcuni dei brani più significativi dei Napoli Centrale: È ’na bella jurnata, Zitte! Sta venenn’ ’o mammone, Viecchie, mugliere, muorte e criaturi, Campagna, ’O nemico mio, Habanera, Qualcosa ca nun more e Nun song’ na vacca. Ad anticipare l’esibizione, contributi audio dedicati alla carriera di Senese offriranno al pubblico una cornice storica ed emotiva, accompagnandolo verso il concerto dal vivo.
Ore 21:00 – Concerto di Eugenio Bennato: “L’evoluzione del Neapolitan Power”
In un momento storico in cui il conflitto tra Ucraina e Russia continua a pesare sullo scenario internazionale, la musica si propone come spazio di incontro e di dialogo. Eugenio Bennato, tra i fondatori del Neapolitan Power, torna sul palco con un concerto che ripercorre la storia e le traiettorie evolutive del movimento, trasformando la performance in un simbolico punto di contatto tra culture. Con lui tre artiste provenienti da due Paesi ancora oggi in guerra: la violinista russa Inna Kulikova, la cantante ucraina Juliana Pylypiuk e la pianista Natalia Shestakova, nata da padre russo e madre ucraina. La loro presenza assume un valore che supera l’ambito musicale, diventando testimonianza del ruolo dell’arte come strumento capace di oltrepassare confini e tensioni geopolitiche. «La musica non conosce frontiere. Quando suoniamo insieme, le distanze si annullano», afferma Bennato. Il concerto proporrà brani originali e nuove rielaborazioni che incrociano tradizione popolare partenopea, ritmi etnici e sonorità world, in un crescendo di contaminazioni che ribadisce la musica come linguaggio universale.
Ore 22:30 – “Neapolitan Power – Dalle origini al futuro”
La serata si chiude con un grande concerto corale e intergenerazionale dedicato ai brani più iconici di quella stagione artistica. Sul palco si alterneranno alcune delle voci e dei protagonisti storici, insieme a esponenti della nuova scena napoletana: Tony Esposito, Teresa De Sio, Fabiana Martone (voce dei Nu Genea), Raiz (Almamegretta), Gabriele Esposito, Dario Sansone, Colella, Tommaso Primo, Mauro Gioia, Gianni La Magna (storico membro della Nuova Compagnia di Canto Popolare) e Napoleone.
Un laboratorio vivo di memoria e innovazione, in cui l’energia del Neapolitan Power torna a vibrare nel presente, proiettando nel futuro la forza identitaria di una città e di un popolo che continuano a riconoscere nella musica la loro lingua più autentica e universale.
Presenta la serata Mariasilvia Malvone
Entrambi gli eventi sono a ingresso gratuito fino a esaurimento posti.
Informazioni per il pubblico: 0817436271
Il 18 dicembre apertura cancelli alle ore 20.00 e inizio degli spettacoli alle ore 21.00
Il 29 dicembre apertura cancelli alle ore 19.00 e inizio degli spettacoli alle ore 20.00
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DAL LOCALE AL GLOBALE
La musica dei popoli torna a Cremona: al via la XII edizione di "Dal locale al globale"
di Fulvia Caruso
Grazie alla generosità della Fondazione Walter Stauffer anche quest’anno avrà luogo la rassegna di lezioni-concerto Dal locale al globale presso il Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università di Pavia, con sede a Cremona. Siamo ormai giunti alla XII edizione! Con un piccolo slittamento di un mese rispetto agli anni scorsi, anche quest’anno la rassegna vedrà cinque lezioni-concerto che alterneranno musicisti della tradizione popolare italiana a musicisti delle tradizioni orali straniere.
Si inizia il 27 novembre con Harris Lambrakis, che ci introdurrà alle musiche del nord della Grecia. Proseguiremo il 4 dicembre con Nicola Scaldaferri, etnomusicologo esperto – tra le altre cose – di zampogne del sud Italia, e concluderemo la serie di concerti del 2025 il 18 dicembre con il duo Valla-Scurati, magistrale esecutore di musiche delle Quattro Provincie. Nel 2026 riprenderemo a marzo con due incontri imperdibili: le Nuove quattro colonne, che ci presenteranno un particolarissimo repertorio multivocale di Rovigno d’Istria; e chiuderemo con Tarq Abu Salam, fine suonatore di oud, che ci introdurrà alla musica tradizionale della Palestina.
Se l’anno scorso la rassegna ha dato precedenza alle scuole con le lezioni concerto solo al mattino, questa dodicesima rassegna torna ad alternare lezioni-concerto alle 10.30 (Scaldaferri e Nuove quattro colonne) e alle 17.00, per consentire anche alla popolazione adulta di usufruire di queste occasioni uniche di incontro musicale.
Obiettivo di questa rassegna è di accentuare il potere della musica di viaggiare e abbattere confini geografici e culturali. Tradizioni che nascono e si radicano in un luogo, ma che viaggiano con le persone, e dialogano con altre musiche. Segni di appartenenza e allo stesso tempo di dialogo. Musiche diverse che sicuramente ci racconteranno storie simili e in alcuni casi anche sonorità simili, frutto di storie comuni, di confini variabili, confini politici ma non culturali. Come sempre, saranno non solo incontri musicali, ma anche incontri umani, in cui i musicisti oltre a condividere con il pubblico la loro musica, daranno un particolare accento alla loro esperienza personale di vita come musicisti. Cosa li ha spinti a scegliere un repertorio e/o uno strumento anziché un altro? Cosa li spinge a praticare una musica? Come hanno appreso quella specifica tradizione musicale? Queste sono solo alcune delle domande che si sentiranno fare da Fulvia Caruso, docente di Etnomusicologia e ideatrice della rassegna, da Alessio Giuricin, co-organizzatore di questa rassegna, e da chiunque del pubblico voglia fare domande.
Le lezioni-concerto sono ad ingresso libero e gratuito e per chi non potesse raggiungerci in presenza, sarà disponibile la diretta sul canale YouTube del dipartimento. La diretta rimarrà a disposizione per la visione anche dopo l’evento.
La musica della Grecia settentrionale apre la XII edizione a Cremona
Prenderà il via giovedì 27 novembre, alle ore 17:00, la dodicesima edizione della rassegna di lezioni-concerto di musiche di tradizione orale "Dal locale al globale" presso il Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell'Università di Pavia (Corso Garibaldi 178, Cremona). L’evento di apertura, intitolato "Musica e identità nelle Nuove Terre: uno sguardo sulla Grecia settentrionale", vedrà protagonista il musicista e ricercatore Harris Lambrakis e sarà incentrato sulle musiche del Nord della Grecia. Le "Nuove Terre" (Epiro, Macedonia e Tracia), annesse alla Grecia tra il 1913 e il 1920, rappresentano un crocevia storico e culturale di enorme complessità. L'integrazione di queste regioni ha portato nell'insieme della "musica greca" una moltitudine di nuove tradizioni, acuite dallo scambio di popolazioni del 1923, poiché molti nuovi abitanti giungono nella regione dall'Asia Minore, dal Ponto, dalla Tracia orientale e dai Balcani. Harris Lambrakis guiderà il pubblico attraverso questo vasto e variegato mosaico di tradizioni, dove musica, lingua e religione sono spesso diventate strumenti di rifugio e simboli di comunità. Ma allo stesso tempo anche luoghi di incontro tra diverse tradizioni. L'analisi si concentrerà in particolare sul suono degli strumenti a fiato tradizionali (zampogne, zurnas, kavali, tzamara, clarinetto, sassofono, tromba), strumenti potenti di espressione sonora, che testimoniano sia il passato pre-bellico sia il presente in costante mutamento di queste musiche. Il focus sarà sulla capacità delle musiche, nella loro costante mutazione, di mantenere una caratteristica fondamentale: unire le persone e creare legami, creare comunità, trasferire e realizzare il rapporto con il vecchio e creare il nuovo.
Come di consueto, l’ingresso è libero e gratuito. Per chi non potesse unirsi a noi, l'evento sarà trasmesso in diretta streaming e rimarrà disponibile sul canale YouTube del Dipartimento. La rassegna è ideata e coordinata da Fulvia Caruso, docente di Etnomusicologia del Dipartimento, e Alessio Giuricin, tutor dei corsi. Dal locale al globale è un’iniziativa resa possibile grazie al sostegno della Fondazione Walter Stauffer ed è patrocinata dal Comune di Cremona.
Per qualsiasi domanda scrivete all’indirizzo dallocalealgolbale@gmail.com.
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ERRICHETTA FESTIVAL
dal 9 al 15 dicembre
Dal 9 al 15 dicembre la quattordicesima edizione di Errichetta Festival, la grande festa della musica tradizionale a Roma, porta l’attesa ventata di incontro e dialogo tra musicisti di diverse parti del mondo. Dalla Catalogna al Libano, passando per le montagne del Tartas, fino in Grecia e in Turchia, sei serate di musiche, canti, balli popolari e seminari di approfondimento per musicisti. I concerti si terranno a Roma al Teatro Garbatella dal 11 al 13 dicembre, nella Chiesa di San Giorgio in Velabro domenica 14 e lunedì 15 dicembre. Un’anteprima cinematografica è prevista per martedì 9 dicembre al Cinema Greenwich mentre i seminari gratuiti si svolgeranno giovedì 11 dicembre e lunedì 15 presso La Città dell’Utopia.
Errichetta Festival ideato e diretto dai musicisti di Errichetta Underground prodotto da Officina delle Culture aps, è finanziato dal Fnsv del Ministero della Cultura Italiano tra i festival di musica contemporanea e d’autore, Errichetta Festival è sostenuto quest’anno anche da Institut Ramon Llull, Municipio Roma VIII, Ismeo Associazione Internazionale di studi sul Mediterraneo e l’Oriente, dall’Istituto Polacco di Roma, dall’Istituto Yunus Emre – Centro Culturale Turco e dal Comune di Roma.
Questa edizione ci porta in Spagna nella regione Catalana con artisti del calibro di Rita Payés, Efrén López, Julia Colom e Rusó Sala. In Grecia si danzerà con Tropes di Fausto Sierakowski, ma saremo in connessione col mondo orientale dei maqām (melodie tipiche) con un progetto di Federico Pascucci in onore della star della canzone araba, Oum Kulthum (9 dicembre 2025, h 21.00, Cinema Greenwich).
Tra tradizione e rinnovamento il progetto artistico dell’Errichetta Festival propone riscritture della musica popolare, per portare al pubblico creazioni originali basate su suoni, strumenti e danze tradizionali, creando ponti di incontro tra culture.
Paxaras (Spagna) - Tropes (Grecia)
Giovedì 11 dicembre 2025, dalle 20.30 TEATRO GARBATELLA
Paxaras (Spagna). La cantautrice Rusó Sala e la polistrumentista Míriam Encinas intrecciano tradizione e sperimentazione in un rito intimo sulla libertà di movimento, ispirato al volo degli uccelli (paxaro in sefardita).
Tropes (Grecia). Ciftetelia, Karsilamades, Zeibekika: un repertorio di danze che incarna l’identità del Mediterraneo orientale. Un ensemble virtuoso ne porta in scena l’energia con nuove composizioni originali ispirate alla tradizione.
MEL (Spagna) - Rita Payés (Spagna)
Venerdì 12 dicembre 2025, dalle 20.30 TEATRO GARBATELLA
MEL (Spagna) Progetto fondato dall’acclamato polistrumentista Efrén López insieme a Ciro Montanari e Jordi Prats si fonda su composizioni originali e antiche ereditate dai maestri si incontrano in linguaggi modali, cercando un terreno comune e una libertà espressiva che traduce emozioni in musica. Ispirato all’ape mellifera, “Mel” è un progetto che intreccia tradizioni asiatiche e mediorientali con voci e strumenti ospiti, disegnando paesaggi sonori in continua evoluzione.
Rita Payés (Spagna) Con De Camino al Camino, l’ormai acclamata trombonista e cantante Rita Payés firma per la prima volta un album di sole composizioni originali: un percorso vitale che mette al centro la forma-canzone, nutrita da jazz, bossa nova, bolero e tradizione colta e popolare. Debutto in Italia in quintetto con l’aggiunta di un quartetto d’archi.
MIRAMAR (Spagna) - Yallarabì suona Oum Kulthum (Iraq, Libano, Siria, Italia)
Errichetta Underground
Sabato 13 dicembre 2025, dalle 20.30 TEATRO GARBATELLA
MIRAMAR (Spagna) Júlia Colom, voce di Valldemossa, trasforma l’eredità di El Cant de la Sibilla in un linguaggio personale dove jazz, canzone mediterranea, bolero e tradizione maiorchina convivono. In Miramar, debutto che unisce brani originali e popolari, celebra la trasmissione orale e le molte vite delle canzoni.
Yallarabì suona Oum Kulthum (Iraq, Libano, Siria, Italia) Yallarabì, collettivo nato a Roma tra musicisti arabi e artisti italiani, esplora le tradizioni musicali del mondo arabo dall’Iraq al Libano, dall’Egitto alla Siria. Il concerto omaggia Oum Kalthoum con una formazione estesa che rievoca i timbri della sua storica orchestra, unendo oud e strumenti tradizionali a fisarmonica, sassofono e chitarra elettrica, tra raffinate architetture maqām e ipnotico rituale.
E poi gioia in movimento con sax, clarinetti, trombone, fisarmonica, contrabasso, percussioni. Come da tradizione del festival, l’ultimo set di sabato al Teatro Garbatella è con Errichetta Underground. Errichetta è uno spirito, una forza che aleggia sul festival così come su ogni performance del gruppo. Dal motto originario della band “play with joy or do not play” poco è cambiato: la musica è l’occasione per rifondare una comunità di cui sono parte indissolubile musicisti e pubblico. Per questo Errichetta è un’entità organica che è cresciuta negli anni incorporando le esperienze di musicisti girovaghi, ridisegnando una geografia che si muove tra Corsica, Grecia, Turchia, Romania, Macedonia, Portogallo, Olanda, Francia, Germania, Austria e Stati Uniti.
Morskie Oko
Domenica 14 dicembre 2025 dalle 20,00 CHIESA DI SAN GIORGIO AL VELABRO
Morskie Oko riporta in vita un repertorio in via d’estinzione dalla Slesia, dai Carpazi e dalla Masuria: canti nuziali e rituali che evocano dolore, nostalgia, esilio, amore e natura, intrecciati con danze tratte dal manoscritto barocco di Uhrovec. Un concerto che attraversa confini e tradizioni, tra colto e popolare, sacro e profano. Strumenti: Voci, violino, clarinetto, viola da gamba e percussioni.
Ali Osman Erdoğdular & Pelin Değirmenci Duo - Disorienti
Lunedì 15 dicembre 2025 dalle 20,00 CHIESA DI SAN GIORGIO AL VELABRO
Ali Osman Erdoğdular & Pelin Değirmenci Duo. Un raro incontro con la tradizione sufi: Ali Osman Erdoğdular (ney) e Pelin Dĕğirmenci (tanbur), maestri della nuova generazione della scuola di Istanbul, guidano un dialogo intimo tra ney (flauto ancestrale di canna) e tanbur (un liuto a manico lungo). Un viaggio nella spiritualità dell’Oriente ottomano, tra misura, contemplazione e l’eco dei dervisci.
Oud e violino, un unico respiro. Disorienti nasce dall’incontro tra Peppe Frana (oud e altri cordofoni a plettro) e Anaïs Drago (violino): melodie d’oltre-europa tra tradizione e brani originali, improvvisazione nei rispettivi idiomi e un percorso che evita la “world music” come musica d’atmosfera per intrecciare linguaggi autentici ed esplorare le possibilità timbriche di oud e violino.
strumenti: violino e oud con: Anaïs Drago e Peppe Frana
I LUOGHI
TEATRO GARBATELLA – Piazza Giovanni da Triora, 15 Roma
CHIESA DI SAN GIORGIO AL VELABRO – Via del Velabro,19 (RM)
LA CITTA’ DELL’UTOPIA – Via Valeriano, 3F Roma
CINEMA GREENWICH – via G.B. Bodoni, 59 Roma
errichettafestival@gmail.com
INGRESSO BIGLIETTI AL TEATRO GARBATELLA
23 € GIORNALIERO giovedì e sabato, 30 € venerdì 12
55 € ABBONAMENTO 3 GG
(costi comprensivi di prevendita)
Biglietti
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CON LE RADICI AL CIELO
la musica come potente strumento di incontro tra culture, spiritualità e generazioni diverse.
BabelNova Orchestra, Namritha Nori, Ra di Spina, Hiram Salsano
in concerto
27 NOVEMBRE – 13 DICEMBRE
Tor Pignattara, Centocelle
Dal 27 novembre al 13 dicembre torna Con le radici al cielo, la rassegna che intreccia suoni, voci e spiritualità per mettere in dialogo le diverse anime che abitano Tor Pignattara e Centocelle, tra i quartieri più multiculturali della città. Un programma diffuso fatto di trekking urbani alla scoperta delle molteplici forme del sacro, laboratori nelle scuole e soprattutto concerti concepiti come momenti di incontro e ascolto reciproco, in cui la musica diventa linguaggio condiviso, capace di unire storie, comunità e tradizioni. “Ogni concerto, ogni passeggiata è un’occasione per ascoltare e riconoscere le differenze e la ricchezza che nasce dall'incontro. In un tempo in cui sembra più facile chiudersi, Con le radici al cielo invita invece a sostare, ad ascoltare e a riconoscere la forza creativa delle relazioni. Restare radicati nella propria storia e, al tempo stesso, avere il coraggio di guardare in alto è questo, per noi, il significato più autentico di questo progetto” afferma Domenico Coduto, direttore artistico della rassegna. Cuore pulsante dell’iniziativa sono quattro concerti, in programma il 5, 6, 12 e 13 dicembre, con artisti italiani che mescolano linguaggi tradizionali con elementi di contemporaneità: la BabelNova Orchestra, creato dagli ex-musicisti dell’Orchestra di Piazza Vittorio, Namritha Nori, cantante e compositrice di origini indiane, esploratrice della contaminazione tra culture e influenze musicali dal mondo arabo, all’Anatolia, fino alla musica classica occidentale, Ra di Spina che reinterpreta la tradizione musicale meridionale in chiave contemporanea, Hiram Salsano musicista ed esperta di musiche tradizionali del Sud Italia.
I concerti saranno ospitati in spazi non convenzionali: chiese, templi di altre religioni, case famiglia che quotidianamente accolgono persone e famiglie offrendo loro un aiuto concreto a prescindere dalla loro provenienza. Luoghi normalmente percepiti come lontani diventano così scenari aperti al dialogo e alla condivisione, dove strumenti e voci provenienti da tradizioni lontane generano connessioni profonde tra chi ascolta e chi si racconta attraverso la musica. Con le radici al cielo non è solo musica: è anche un invito a riscoprire il territorio con uno sguardo rinnovato, a riconoscere nella diversità una risorsa e non una distanza, a costruire ponti tra comunità, linguaggi e visioni del mondo. Il calendario infatti propone anche momenti di dialogo, trekking urbani, incontri a scuola per raccontare le attività della Piccola Orchestra di Tor Pignattara, tra i primi progetti in Italia ad unire le “seconde generazioni” attraverso la musica. In un tempo in cui i confini sembrano moltiplicarsi, Con le radici al cielo prova a fare il contrario: scava nella profondità delle radici per elevarsi verso un cielo comune, dove la spiritualità, l’arte e l’umanità possano incontrarsi, riconoscersi e camminare insieme.
CONCERTI
5 dicembre - ore 20.30
Casa Scalabrini 634 | via Casilina, 634
Hiram Salsano
Una musica che nasce dall’incontro tra memorie popolari e nuovi orizzonti, intrecciando serenate, canti di protesta e tarantelle con influenze mediterranee e contemporanee. Le radici affondano nella tradizione orale campana, ma si aprono al dialogo con strumenti e linguaggi diversi. Ogni brano è una trama di contaminazioni che unisce passato e futuro, trasformando il patrimonio musicale in un terreno fertile di incontro, ricerca e rinascita collettiva.
6 dicembre - ore 19.00
Chiesa San Felice da Cantalice | piazza di S. Felice da Cantalice, 20
Ra di spina
Voci che si rincorrono, si sovrappongono e si fondono, restituendo nuova vita alle melodie arcaiche della tradizione. La musica nasce dal desiderio di far dialogare epoche e culture, esplorando la potenza evocativa del canto popolare. Ogni voce è memoria, eco e sogno, che si arrampica sull’altra fino a creare una polifonia viva e pulsante. Un’esperienza sonora che unisce spiritualità e territorio, radici e contemporaneità.
12 dicembre - ore 20.30
Istituto bahá’í | via Bernardo Buontalenti, 29
Namritha Nori
Una voce che attraversa confini e culture e intreccia le sonorità dell’India, del Medio Oriente e del Mediterraneo in un dialogo continuo tra Oriente e Occidente. Ogni brano diventa tappa di un viaggio alla ricerca di identità e appartenenza, dove tradizione e modernità si fondono in un unico respiro sonoro. Storie di migrazioni, radici e rinascite si intrecciano in una musica che celebra la contaminazione come forma autentica di incontro e conoscenza reciproca.
13 dicembre ore 11.00
Oratorio Padre Claudio Santoro | via Leonardo Bufalini, 46/A
BabelNova Orchestra
Un’esplosione di suoni e linguaggi che si incontrano per dare vita a una musica senza confini, in cui ritmi caraibici, melodie sufi e funk si intrecciano in un sound travolgente. Una gioiosa celebrazione della diversità, un viaggio collettivo che trasforma le differenze in dialogo e relazione creativa. Un concerto che racconta la ricchezza del mondo contemporaneo e la forza unificante della musica, in una festa contagiosa tra i banchi del mercato contadino di Tor Pignattara.
TREKKING URBANI
27/11 ore 9.30
Partenza dall’ingresso del Mausoleo di S.Elena, via Casilina, 641
Radici diverse, presenti plurali
Un itinerario nel territorio religiosamente superdiverso di Tor Pignattara, tra chiese, moschee, templi e centri di incontro. Un percorso tra strade e piazze per scoprire come fedi e culture diverse convivono, invitando a guardare il quartiere con occhi nuovi, attenti alle sue tracce e relazioni. A cura dell’Università Sapienza e Roma Tre, grazie al contributo di M.C. Giorda, C. Russo, M. Scialdone.
prenotazioni: marta.scialdone@uniroma1.it
29/11 ore 15.00
Partenza dalla chiesa di San Felice da Cantalice presso la statua di Padre Pio
Spiritualità diffusa a Centocelle
Un’esplorazione a Centocelle alla scoperta delle diverse forme del sacro e del loro legame con l’impegno civile. Il percorso include anche una visita all’interno della Moschea di Centocelle, per esplorare memoria, relazioni e dialogo tra tradizione e contemporaneità. A cura di Associazione Centrocelle.
Prenotazioni: info@associazionecentrocelle.it
6 dicembre – ore 11.00
Partenza da via Casilina 634
Visita al Museo di Arte Urbana sulle Migrazioni
Nel giardino di Casa Scalabrini 634, un museo unico che ospita 8 opere di Street Art di artisti del calibro di Nicola Verlato, Jo Pistone, Diavù e Mr. Klevra. Le opere raccontano la storia delle migrazioni di Roma, frutto di una ricerca del CSER. Un tesoro da scoprire. A cura di Ecomuseo Casilino Ad Duas Lauros
Prenotazione: www.ecomuseocasilino.it
SCUOLA
Dall’11 al 21 novembre
I.C. Laparelli/I.C. Simonetta Salacone/ I.C. Artemisia Gentileschi
Incontri con le scuole
Una serie di incontri con gli studenti delle scuole del quartiere per raccontare le attività e i valori della Piccola Orchestra di Tor Pignattara, nata nel 2012, tra i primi progetti ad unire le “seconde generazioni” attraverso la musica. Un’occasione per sensibilizzare gli studenti sulla promozione del dialogo fra culture diverse, l’uso dell’arte come strumento di incontro e crescita e la promozione del benessere verso i minori.
Info
Tutte le attività sono ad ingresso gratuito
Un progetto di Musica e altre cose, Semintesta a.p.s. e Ipe Ipe
Realizzato con il contributo di Municipio V Roma
Con il sostegno di Fondazione Migrantes e Nuovo Imaie
Con la collaborazione di Istituto Bahai, Chiesa di San Felice da Cantalice, Oratorio P. Claudio Santoro, Associazione Casa famiglia Ludovico Pavoni, Casa Scalabrini 634, Ecomuseo Casilino ad Duas Lauros, Ass. Centrocelle, Mercato Contadino dell’Agro Romano,
Dipartimento SARAS di Università Sapienza di Roma, progetto di Terza Missione,
Iperico servizi per la cultura soc. coop.
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ECHI NEL VENTO 2025
Rassegna internazionale di strumenti aerofoni a riserva d'aria
Un viaggio sonoro unico
6 dicembre ore 20:45
Atina (Fr) • Palazzo Ducale
7 dicembre ore 10:30
San Biagio Saracinisco (Fr) • Chiesa di San Biagio Martire
8 Dicembre ore 11:00
Viticuso (Fr) • Piazza dei Caduti
13 dicembre ore 6:00
Gaeta Auditorium Santa Lucia
14 dicembre ore 18.00
Roiate (RM) • Chiesa Santa M. Assunta e S. Tommaso
Organizzazione: Associazione Calamus • calamus@calamus.it
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INCROCI IN MUSICA
Al via a Venezia la rassegna Incroci in Musica: suoni, strumenti e suggestioni da tutto il mondo
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Crescono gli incroci di cultura a Venezia: Incroci in musica è la nuova rassegna musicale realizzata da Università Ca’ Foscari Venezia, Fondazione di Venezia e Fondazione Università Ca' Foscari con la collaborazione di Veneto Jazz che prende il via il 4 ottobre con un evento speciale, il concerto di Jan Garbarek Group feat. Trilok Gurtu al Teatro Goldoni. Grazie ad Incroci in musica sarà possibile entrare in connessione con sonorità musicali provenienti da parti del mondo lontanissime, espressioni dell’inestimabile ricchezza di sensibilità e civiltà differenti. Una sorta di viaggio nello spazio e, in qualche modo, anche nel tempo, messo in scena sui palcoscenici di luoghi di cultura prestigiosi come Teatro Goldoni, Fenice e Auditorium Santa Margherita-Emanuele Severino a Venezia e M9 – Museo del ’900 a Mestre. Da ottobre a febbraio 2026, sette appuntamenti accompagneranno il pubblico cittadino fino all’inizio della nuova edizione di Incroci di civiltà - Festival Internazionale di Letteratura diretto dal docente di Ca’ Foscari Flavio Gregori, in un’ideale connessione tra musica e parole. Ai concerti si affiancheranno momenti di approfondimento con gli artisti. Con Incroci in musica si amplia significativamente la dimensione del Public Engagement di Ca’ Foscari, nel segno dell’internazionalizzazione e di una feconda commistione tra linguaggi artistici e rispettivi pubblici di riferimento. Incroci in musica nasce e si sostanzia come naturale completamento di Incroci di civiltà, di cui allarga le potenzialità di incontro e relazione con un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo, e con cui condivide l’impegno a promuovere e sviluppare il dialogo fra culture e popoli fra loro anche molto diversi, utilizzando il coinvolgente ed universalmente compreso linguaggio della musica. Non un’appendice, dunque, ma il naturale completamento di un impegno che è culturale, sociale e civile insieme, e che ha come fulcro l’affermazione dell’inalienabilità dei diritti umani. Il Direttore di Incroci in musica è il docente di Ca’ Foscari, musicologo e musicista Giovanni De Zorzi. Ad affiancarlo un qualificato gruppo di lavoro interistituzionale composto da musicisti ed esperti del settore, fra i quali si citano Giuseppe Mormile e Alvise Seggi. Il debutto di Incroci in musica si terrà il 4 ottobre alle ore 20 al Teatro Goldoni con un evento speciale, il concerto di Jan Garbarek Group feat. Trilok Gurtu: il sassofonista norvegese, tra le voci più riconoscibili e originali del jazz europeo, sarà protagonista di un appuntamento unico. Da oltre cinquant’anni la sua musica affascina e ispira attraverso un connubio di spiritualità e improvvisazione e un linguaggio capace di rinnovarsi continuamente. Con lui, sul palco, il percussionista indiano Trilok Gurtu, pioniere della world music, in una magica fusione di atmosfere nordiche e suggestioni etniche. Informazioni e acquisto dei biglietti sono disponibili nella pagina dedicata. È disponibile una tariffa dedicata alle studentesse e agli studenti di ogni ordine e grado di 10 €, acquistabile presso la biglietteria del Teatro Goldoni. I biglietti saranno disponibili alla biglietteria del Teatro Goldoni di Venezia a partire da mercoledì 17 settembre (Orari biglietteria: da martedì a domenica: ore 10.00 - 13.30 / 15.00 - 19.00). La rassegna proseguirà con i seguenti appuntamenti, per i quali sono previsti biglietti a 15€ (intero), 10€ (ridotto), 5€ (studentesse e studenti di ogni ordine e grado):
Domenica 9 novembre 2025 ore 18.30
Sale Apollinee -Teatro La Fenice
L’ANTIDOTE (Redi Hasa, Rami Khalifé e Bijan Chemirani)
Violoncello, percussioni e piano
Musica contemporanea persiana con sonorità mediterranee ed influenze jazz ed elettroniche
Venerdì 14 novembre 2025 ore 20,00
Auditorium "Cesare De Michelis", M9 - Museo del '900
MANO MANJARI ensemble
Voce, violino, tarang, tabla, electronics
Musica originale e tradizionale indiana
Venerdì 12 dicembre 2025 ore 20,00
Auditorium "Cesare De Michelis", M9 - Museo del '900
RICCARDO TESI - ELASTIC 4TET organetto, chitarra, percussioni, voce e arpa
Musica originale e tradizionale del centro e sud Italia.
Venerdì 23 gennaio 2026 ore 20,00
Auditorium Santa Margherita – Emanuele Severino
NAMRITHA NORI / EVREN ÖNTAŞ ENSEMBLE - TRACES AND ROOTS (Grecia/Turchia)
Voce, oud, bağlama, saz, contrabbasso, batteria/percussioni
Musica originale, greco-anatolica e sefardita.
Venerdì 30 gennaio 2026 ore 20,00
Auditorium Santa Margherita – Emanuele Severino
Momi Maiga Quartet
Voce, kora, violino, violoncello e percussioni
Musica tradizionale senegalese con influenze di jazz e musica classica europea
Venerdì 13 febbraio 2026 ore 20,00
Auditorium Santa Margherita – Emanuele Severino
Miras Silk Road Collective
Voce, liuti dutar, rawap e baglama; viella ghijak, tamburo a cornice dap
Repertorio tradizionale degli uiguri detto “On Ikki Muqam”
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PAESAGGI SONORI IN VALLE DEI LAGHI
MUSICHE DAL MONDO
3 ottobre 2025 - 7 marzo 2026
Teatro Valle dei Laghi, Vezzano
Paesaggi mediterranei
Alla prima uscita pubblica (i quattro concerti visti al Teatro Valle dei Laghi dal 6 marzo al 10 maggio 2025), l’idea di questa rassegna si è materializzata in un successo. Chiaro, senza ombre, oltre ogni più rosea aspettativa. Il pubblico è accorso, curioso e partecipe, e magicamente quel tempio laico d’incontro e di cultura che è appunto il teatro, si è affollato. Un segnale per nulla banale. Così, archiviata con soddisfazione la prima edizione (che avevamo definito prudentemente un esordio sperimentale), “Paesaggi Sonori: musiche dal mondo in Valle dei Laghi” ritorna con una vera e propria stagione di concerti da ottobre a marzo. Fedele alla linea con cui è nata, la rassegna - pur partendo dalla periferia - mantiene uno sguardo alto, verso orizzonti aperti, e il legame col suo territorio per promuovere accessibilità e inclusività alle varie componenti del progetto. Sei gli appuntamenti principali di spettacolo che ci porteranno in giro per il mondo e nel mediterraneo in particolare. Ma ci saranno anche momenti didattici e di conoscenza per le scuole della Comunità, grazie alla collaborazione con l’Istituto comprensivo Valle dei Laghi Dro, ed altre iniziative formative in corso di programmazione con le associazioni.
Si parte il 3 ottobre con una serata speciale, concerto e bal folk. Un’occasione per conoscere il musicista ligure Filippo Gambetta, considerato uno dei maggiori interpreti dell’organetto diatonico moderno, che col suo trio Maestrale saprà introdurci alle meraviglie di questo strumento. La visione musicale di questo artista è veramente unica in quanto riesce a contemperare l’estetica compositiva di un contemporaneo con un’autentica militanza e passione per le fonti delle tradizioni, quelle italiane, quelle europee e perfino il Brasile dove il nostro ha studiato a lungo il choro. Dopo il concerto la serata si anima e gli stessi artisti faranno ballare tutti gli appassionati di danze tradizionali e chiunque avrà voglia di lasciarsi prendere dal ballo.
Il 31 ottobre arrivano i Surealistas, un ensemble guidato dai fratelli argentini Jeremias e Joaquin Cornejo. Sono l’immagine di questa rassegna e ci daranno tutta l’energia necessaria per affrontare il cambio di stagione. Il loro concerto respira di Sudamerica e di tante spezie diverse. Un inno alla vita, alla danza e al canto.
Dalla Sicilia il 29 novembre avremo con noi Unavantaluna, quartetto di livello internazionale con vent’anni di carriera e una ricchezza i suoni e voci con radici profonde nella tradizione sicula e una maestria strumentale di grande impatto dal vivo.
L’inverno ci porta a nord tra i Celti perché il 15 dicembre salirà sul palcoscenico The North Wind, progetto nuovissimo e CD d’esordio, composto da Michel Balatti al flauto, Tola Custy al violino e Tom Stearn a chitarra e bouzouki.
Il nuovo anno ci propone due eventi esclusivi. Il 7 febbraio 2026 sarà dedicato alla musica e alla danza che guardano ad Oriente. Un quartetto greco di autentici fuoriclasse nei rispettivi strumenti suonerà a Vezzano, unica data in Italia, con la partecipazione della danzatrice Yvonne Gorrara.
Pergamos Project in Cafè Levante ci traghetta nel vicino Oriente con le musiche e le danze elleniche e della tradizione ottomana e araba per un viaggio dalle atmosfere seducenti che tocca Costantinopoli, Smirne, Beirut, Alessandria d’Egitto e Il Cairo. Nella speranza che la bellezza prevalga sull’orrore e che lo sterminio a Gaza sia stato fermato.
Non poteva mancare, infine, in una terra che ama il canto popolare, uno spettacolo dedicato alla voce.
La scelta di Faraualla, un quartetto di polifonia al femminile preveniente dalla Puglia, ci è sembrato il giusto suggello di un percorso che vuole offrire stimoli e nuovi paesaggi al tessuto locale dove il movimento della coralità alpina e non coinvolge e appassiona. Appuntamento il 7 marzo 2026 per una chiusura che auspichiamo davvero coinvolgente.
info e biglietti: intero € 10,00; ridotto (under 26) € 5,00; gratuito (under 14)
“Maestrale” ingresso libero con prenotazione
Maestrale
Italia, Liguria
venerdì 3 ottobre 2025 ore 21.00
Vezzano, foyer Teatro | ingresso libero con prenotazione
prenotazione: info@artelaghi.it
Musica intensa quella del trio guidato da Filippo Gambetta, un’autorità dell’organetto diatonico, che non a caso ha scelto il Maestrale, vento periglioso e di rinascita, per definire il progetto in cui sono coinvolti altri due navigati musicisti liguri, Sergio Caputo e Fabio Vernizzi. Musica spericolata tra composizioni originali e una passione militante per le tradizioni del mondo a partire dalle proprie radici ma senza timori di avventurarsi in territori nuovi e inesplorati. Una serata pensata per l’ascolto ma anche per ballare, divisa in due parti, per soddisfare il palato di curiosi ascoltatori e la voglia di danzare degli appassionati del ballo popolare che negli ultimi anni sono diventati numerosi anche in Trentino, come in tutta Europa. Gambetta dispone nei tasti del suo organetto di un repertorio vastissimo che spazia dal folk nostrano ed europeo fino ad arrivare alle sonorità del choro brasiliano. Musica per viaggiare, per sognare, per ballare ed incontrarsi celebrando la bellezza di cui abbiamo estremo bisogno in ogni angolo di mondo. Il miglior viatico per inaugurare la seconda edizione della rassegna Paesaggi sonori.
Filippo Gambetta | organetto diatonico, mandolino - Sergio Caputo | violino - Fabio Vernizzi | pianoforte
In collaborazione con: Danzare la Pace APS 33Trentinfolk APS
SuRealistas
Argentina - Italia
venerdì 31 ottobre 2025 ore 21.00
Vezzano, Teatro
Il realismo del Sud del mondo, magico e surreale, agita questa travolgente band meticcia nata in Toscana dall’incontro del sangue argentino dei fratelli Cornejo con una “famiglia” di musicisti votati ai colori, al ritmo, con gli occhi aperti al mondo e i piedi sempre pronti a danzare. Il cuore batte al ritmo delle clavi afroamericane, tra cumbia, son, musica popolare brasiliana, bossa nova e spezie sudamericane, ma nel background musicale non manca il rock, la psichedelia, il cantautorato, la poesia e la letteratura. “La vita è l’arte dell’incontro” diceva Vinicius de Moraes, ed è proprio da tanti sogni messi assieme che è nato il progetto “SuRealistas”, popolato di canzoni originali ma al tempo stesso radicate nelle tradizioni dell’America Latina. Ma nella filosofia del gruppo “Sur” sta anche ad indicare tutte le periferie del sud del mondo, le minoranze e le diversità, la criticità delle condizioni di abitabilità del pianeta, le preoccupazioni per i conflitti che avvelenano l’umanità. Il loro concerto vuol essere un inno alla vita, al canto e alla danza, un rito di gioia da non dimenticare.
Joaquin Cornejo | tastiere e voce - Jeremias Cornejo | voce e chitarra acustica - Iacopo Schiavo | chitarra elettrica, acustica e voce - Sigi Beare | sax e voce - Mauro La Mancusa | tromba e voce - Pietro Borsò | batteria - Laura Falanga | congas, bongos - Matteo Bonti | basso e voce
Unavantaluna
Italia, Sicilia
sabato 29 novembre 2025 ore 21.00
Vezzano, Teatro
Origini siciliane e passione per le arti e le tradizioni popolari della loro terra. Sono questi gli elementi che hanno fatto nascere oltre vent’anni fa questo quartetto, indissolubilmente legato fin dall’origine, in un progetto solido, potente nell’espressività vocale, ricco di sonorità e strumentazione arcaica, aperto all’innovazione e alla composizione, riconosciuto a livello internazionale. Hanno portato la loro musica ovunque in Italia e all’estero, toccando i quattro continenti, ma si esibiscono per la prima volta in Trentino. Canzoni in dialetto che raccontano storie millenarie con arrangiamenti originali, dove si ritrovano in perfetta armonia strumenti a corda, zampogna e friscaletti. Strumenti arcaici, questi ultimi, ma nelle mani di Pietro Cernuto, un autentico virtuoso di queste meraviglie della tradizione, sanno offrire suggestioni e sonorità che conferiscono ai loro live un impatto emotivo coinvolgente per qualsiasi pubblico. Tarantelle, contraddanze, e canti popolari marinari sono solo alcuni degli ingredienti di un variegato caledioscopio di suoni che uniscono passato e presente e che si ritrovano anche nel repertorio recente registrato dal gruppo nell’ultimo album dal titolo emblematico “Siculo” edito nel 2023.
Carmelo Cacciola | voce e liuto cretese - Luca Centamore | voce e chitarre - Pietro Cernuto | voce, zampogne, friscaletti - Francesco Salvadore | voce e percussioni a cornice
The North Wind
Irlanda - Scozia - Italia
lunedì 15 dicembre 2025 ore 21.00
Vezzano, Teatro
Il vento del Nord ci porta nelle atmosfere della musica celtica con un progetto unico che fa incontrare un flautista italiano di tecnica e sensibilità superlative come Michel Balatti (componente dei Birkin Tree), un violinista irlandese di razza come Tola Custy (erede di una nota famiglia di musicisti di Toonagh nella Contea del Clare, solista acclamato e fondatore dei Calico) e un cantante e chitarrista scozzese di Glasgow come Tom Stearn (in Italia dal 2012, fondatore die Kettle of Kites e componente die Birkin Tree). Un progetto - documentato nell’album omonimo - che si fonda su una profonda dedizione alla musica tradizionale, con particolare riferimento a quella irlandese, che viene trattata con il necessario rispetto filologico ma anche con quella libertà espressiva che conferisce al repertorio un apprezzabile equilibrio di raffinatezza, energia, suggestione emotiva e contemporaneità. Brani da Irlanda, Scozia, Inghilterra, Bretagna, Nord Italia, Scandinavia e Stati Uniti, nonchè composizioni originali, interpretati con un suono essenziale ma profondo e ricco di spazialità, a tratti intimo e a tratti dinamico e denso di sfumature.
Tola Custy | violino e viola - Tom Stearn | voce, bouzouki, chitarra - Michel Balatti | flauti
Pèrgamos Project “Cafè Levante”
Grecia
sabato 7 febbraio 2026 ore 21.00
concerto | Vezzano, Teatro
domenica 8 febbraio 2026 ore 10.30
seminario di danza ad ingresso libero | Vezzano, foyer del Teatro
L’evento speciale della rassegna ci porta nell’Egeo, in Anatolia e - più a sud - fino in Egitto, in un racconto di musica e danza che unisce rebetiko (il blues greco), melodie popolari elleniche e brani della tradizione ottamana e araba. Sonorità, ritmi, canti e balli delle tradizioni intorno al Mediterraneo orientale per una navigazione che tocca le città del Levante, da Costantinopoli a Smirne, da Beirut fino ad Alessandria d’Egitto e Il Cairo. Le frontiere “senza confini” del Mare Nostrum, la culla della civiltà e della bellezza, che diventano un substrato di feconda creatività per evocare atmosfere seducenti, i sapori dei mercati d’oriente e l’atmosfera fumosa dei locali popolari delle città marinare. Un accorato anelito dell’arte a rendere permeabili le comunità umane del ventunesimo secolo, affratellate, proprio mentre si consumano – a pochi passi da noi - tragedie di immani dimesioni ed orrore. Quattro musicisti di straordinario virtuosismo e conoscenza e una danzatrice cresciuta coi grandi maestri del genere, ci introdurranno alla scoperta di questo magico orizzonte. Uno spettacolo esclusivo a cui seguirà domenica mattina, per chi lo vorrà, un’esperienza sulla danza da ammirare e sperimentare.
Yvonne Gorrara | danza - Kyriakos Gouventas | violino - Harris Lambrakis | ney - Vaghelis Paschalidis | santouri - Takis Kunelis | voce, percussioni, bouzouki, chitarra
Faraualla
Italia, Puglia
sabato 7 marzo 2026 ore 21.00
Vezzano, Teatro
L’alchimia sonora che nasce dalla polifonia delle Faraualla rappresenta una sintesi vocale luminosa e libera da etichette. Dai repertori rinascimentali all’avanguardia, dall‘Ars nova al pop, dal folk al jazz. Il quartetto, tutto femminile, nasce circa trent’anni fa nella Murgia barese (Faraualla sono le misteriose cavità carsiche di questa zona), e di strada ne ha fatta parecchia, sperimentando le espressioni vocali di diverse etnie, la ricerca sull’orgine della voce come strumento primigenio, come modalità di gioco e comunicazione, come opportunità creativa di racconto su vari temi, dai sentimenti all’attualità. La Puglia, per secoli terra d’incontro e di passaggio, è presente nel loro repertorio così come nelle composizioni, e con l’ultimo album lo sguardo va al mare “Culla e tempesta“, dedicato alla Natura e ai Bambini, vere vittime di questi tempi oscuri. Un lavoro uscito ad aprile 2025, composto da quattordici traccce che parlano di poesia e violenza, divertimento e sacrificio, guerra e resistenza, favole e dura realtà. Una formazione di grande prestigio e notorietà, nonchè di assoluto riferimento nel variegato mondo del vocalese. Gabriella Schiavone | voce - Teresa Vallarella | voce - Maristella Schiavone | voce - Loredana Savino | voce - Pippo D’Ambrosio | batteria e percussioni
In collaborazione con: Coro Valle dei Laghi e Coro La Gagliarda
Interventi didattici e formativi sulle musiche del mondo
Anche in questa edizione oltre al programma di concerti sono previsti interventi didattici e formativi, rivolti in particolare al mondo della scuola, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Valle dei Laghi - Dro, sulla base di calendari che verranno definiti all’interno della programmazione scolastica. Queste iniziative sono realizzate con il supporto e coordinamento di “Abies alba, musica e tradizioni. Collaborano ed interverranno esperti come i proff. Guido Raschieri e Paolo Vinati, etnomusicologi, nonché musicisti di varie provenienze come Hamza Laouabdia Sellami, polistrumentista algerino, Ashti Abdo, cantante e musicista curdo, Takis Kunelis, polistrumentista greco, Ester Wegher, violinista e insegnante metodo Suzuki, Abies alba, musica tradizionale e strumenti popolari dell’area alpina.
Ideazione, direzione artistica e testi: Lorenzo Bernardi e Mauro Odorizzi
Grafica: giulianabuffa.it
Promozione e documentazione: Maddalena Sommadossi e Nicolò Bassetti
Tecnico audio e luci: Marco Sirio Pivetti, Marco Novarese
Documentazione fotografica: Matteo Scalet
La rassegna è realizzata grazie al sostegno di: Comunità della Valle dei Laghi, Cassa Rurale Alto Garda
In collaborazione con: Abies Alba musica e tradizioni, Coro Valle dei Laghi, Coro La Gagliarda, Danzare la Pace, 33trentinfolk, Zeronovantanove
Si ringraziano inoltre: Luca Sommadossi, Ilaria Rigotti, Camilla Pisoni, Alessandro Fabris, Barbara Travaglia, Cristina Merler, Eliza Alexandru, Flaviana Miori, Gabriella Berlanda, Gabriele Chemelli, Gianni Pederzolli, Graziella Toccoli, Irene Simonetti, Laura Targa, Mara Bernardi, Marco Pisoni, Michele Tabarelli de Fatis, Mirko Zanona, Mauro Toniolatti, Roberta Giovannini e Rosanna Bolognani
Organizzazione: ArteLaghi
info e biglietti: 370 124 5353
Teatro Valle dei Laghi, Vezzano
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