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Le principali novità dall'Italia e dal mondo della musica trad e world...

FOLKTRONICA
Battelli d’ori è disponibile su tutte le piattaforme
Un canto di solidarietà e speranza verso i migranti, una folk song che riprende stilemi tradizionali delle voci del Gargano per mescolarli con l’elettronica più notturna e potente
Disponibile da oggi su tutte le piattaforme Battelli d’ori, il secondo brano di Folktronica, processo di formazione e produzione tra elettronica e musica tradizionale a cura di World Music Academy e Last Floor Studio.

Introdotte dal suono secco e ruvido del berimbao, le voci di Rosario Nido e Domenico Celiberti si inseguono in un canto appassionato di speranza e solidarietà verso chi viaggia in mare. È "Battelli d’ori", il secondo brano di Folktronica, in cui gli stilemi tradizionali delle voci del Gargano e della canzone d’autore si mescolano con l’elettronica più notturna e potente, per aprire alla danza. Il testo di Battelli d’ori, originale, è a cura di Rosario Nido, ed è un piccolo manifesto di umanità sul tema delle migrazioni: "Vulessë addeventa’ ‘nu battellë  d’orë e ma pë salva’ la gentë ca fujë pë marë", “Vorrei diventare un battello d'oro per salvare la gente che fugge per mare". In apertura, Domenico Celiberti riprende uno stile di canto tradizionale di San Giovanni Rotondo e il sonetto di un cantatore di Carpino, Carlo Trombetta: “Më në vajë jacqua jacqua a comë a nu dalfinë e l'acquë la scumpartë a dojë partë…”. È l’immagine di un uomo che, come un delfino, si getta in mare fendendo l’acqua in due, per andare a soccorrere altri esseri umani. Con Rosario Nido (testo e voce) e Domenico Celiberti (voce e tamburello), in Battelli d’ori troviamo Giovanni Sciambarruto (chitarra e berimbao), Gioele Nuzzo (didgeridoo) e Trevize (producer). Come tutte le tracce di Folktronica, il brano è prodotto dallo stesso Trevize con Giovanni Chirico e Vincenzo Gagliani. I prossimi brani. Dopo Nespole, uscita lo scorso maggio, e Battelli d’ori, toccherà a Diavulu, in uscita a luglio, una maledizione d’amore con la voce di Marenza D’Agnano che diventa suono tra i suoni di una martellante nenia elettronica; sarà poi la volta di Itela Nasu Po, prevista per settembre, che riprende un canto in griko con la voce di Emanuele Licci per navigare ancora una volta verso Oriente, nei porti del Mediterraneo. Il processo. Per quattro anni, World Music Academy e Last Floor Studio hanno lavorato con giovani artisti, producer e musicisti di diversa estrazione e background per interrogarsi su ciò che è oggi la tradizione popolare. Il processo, ancora in corso, ha coinvolto tra gli altri Emanuele Licci, Roberto Chiga, Livia Giaffreda, Go Dugong, White Ear, Walter Laureti, Dominic Sambucco e Marenza D’Agnano. Con laboratori, residenze e sessioni in studio previste all’interno del programma Nuova Generazione Trad, finanziato dal Fondo Unico per lo Spettacolo del Ministero della Cultura, gli artisti hanno creato un ponte tra generazioni, suoni e istanze culturali, lavorando sull’incontro tra tradizione e musica elettronica. Loop, campionamenti e registrazioni sul campo si sono fusi con strumenti, temi e codici tradizionali, mantenendo l’idea di musica che crea comunità, rito, ritmo, occasioni in cui il corpo può danzare come in un una ronda e il suono torna a risultare nuovo, fresco, contemporaneo. Un processo inclusivo di formazione e produzione come detto ancora aperto, che vede protagonisti anche giovani musicisti selezionati tramite call pubbliche e tirocinanti del Conservatorio Tchaikovsky di Nocera Terinese (Catanzaro), offrendo loro un’occasione concreta di sperimentazione e di crescita culturale e professionale. Le illustrazioni di Folktronica sono a cura di Ruggero Asnago (Ruggge).

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Ciccio Merolla
“’O sole mio si’ tu”
dal 13 giugno

Ciccio Merolla accende l’estate con un nuovo inno alla luce interiore: arriva “’O sole mio si’tu” (Jescesole/Belive) in radio e su tutte le piattaforme dal 13 giugno. Un viaggio tra ritmo, rinascita e passione partenopea: il nuovo singolo è una celebrazione dell’energia che ci abita. C’è un sole che non conosce tramonto. Non sorge all’alba, né svanisce al calar della sera. È un sole che vibra dentro, che scalda l’anima e dà ritmo ai nostri sogni. Con “’O sole mio si’tu” Ciccio Merolla firma un nuovo inno alla forza interiore, un brano che è molto più di una canzone d’amore: è un’esplosione di energia, un invito a riscoprire se stessi attraverso il potere della musica. Già dal titolo, omaggio affettuoso alla tradizione musicale partenopea, il brano svela la sua duplice anima: radici e visione, danza e introspezione. “’O sole mio si’ tu” è un abbraccio sonoro che parla di rinascita, di fuoco interiore, di quella scintilla personale che ci tiene vivi, anche nei momenti più bui. “Non è solo una dedica a una persona amata,” racconta Merolla, “ma un invito a riconoscere quel sole che ognuno di noi ha dentro. A volte brucia, a volte sembra lontano… ma vale sempre la pena cercarlo.” Il brano è un concentrato dell’universo artistico dell’artista napoletano e si traduce in un sound che unisce il respiro sudamericano alla sua profonda anima partenopea: percussioni calde, vibrazioni latine, radici napoletane. Congas, bongos e claves si intrecciano a sonorità moderne, in un viaggio sonoro che invita al movimento e all’ascolto interiore. A firmare con lui gli arrangiamenti e la produzione, Francesco Garramone e Pietro Scalera, musicisti che condividono visione e passione. “Il ritmo può portarti lontano,” dice Merolla, “ma ti riporta sempre a casa. Questa canzone nasce da un’esigenza profonda: raccontare il desiderio autentico di cambiare, di migliorarsi, di accendersi di nuovo.” Ciccio Merolla è tra gli artisti più eclettici e amati della scena musicale napoletana contemporanea. Percussionista straordinario, autore, cantante, attore, è considerato da critica e pubblico come uno degli eredi più autentici di Gegè Di Giacomo. Vanta oltre vent’anni di carriera. La sua cifra stilistica è fatta di contaminazioni ritmiche, poesia urbana e una capacità rara di fondere corpo e spirito nella musica. Con i suoi successi è stato capace di emozionare, di raccontare luci e ombre di una città, di far danzare, di ispirare un modello di vita positivo portando la sua musica a diventare simbolo di un risveglio collettivo. Oggi, con “’O sole mio si’ tu”, rilancia un messaggio ancora più profondo: cercare quella spinta vitale, quell’energia che fa amare la vita, scegliere dunque ogni giorno di essere la propria luce. “Parliamo tanto dell’effetto Mozart – conclude – ma esiste anche un effetto Napoli: ritmo, verità, vita. La musica non ti dice cosa fare. Ti accompagna. Ti riaccende, se glielo permetti. ‘O sole mio si’ tu’ è proprio questo: una mano tesa verso la luce. La luce interiore”.
 
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MALDESTRO TORNA CON "LE CHIAVI DI CASA", UNA BALLATA FOLK-POP CHE RACCONTA MEMORIA E RESILIENZA
Il nuovo singolo, in uscita il 6 giugno per Arealive, anticipa l'album previsto per fine 2025

Antonio Prestieri, meglio conosciuto come MALDESTRO, torna a pubblicare nuova musica con nuovi testi, e lo fa con un brano che segna un ritorno alle origini della sua poetica cantautorale. "Le chiavi di casa", in uscita giovedì 6 giugno per l'etichetta indipendente Arealive, è una ballata folk-pop che intreccia ricordi personali e universali, trasformando la malinconia in un inno di resistenza. Prodotto artisticamente dallo stesso cantautore è stato registrato da Fabrizio Piccolo presso gli storici Auditorium Novecento di Napoli. "Le chiavi di casa" si presenta come una canzone intima e viscerale, dove le atmosfere acustiche si mescolano a un testo che scava nell’infanzia dell’artista. Il brano, e tutto il suo repertorio, verrà presentato dal vivo il prossimo 08 luglio a Napoli in occasione del “Festival Insuperabili” presso  Villa di Donato. "Ho scritto e programmato questo nuovo lavoro tra le mura della mia casa d’infanzia. Un posto che non ha bisogno di spiegazioni, perché ti conosce prima ancora che tu impari a spiegarti. Da lì sono venute fuori canzoni e monologhi impastati di vita vissuta, radici, cicatrici, e verità. È stato come sempre: una montagna russa, un incontro di boxe, una carezza dopo l’amore. Una tempesta quieta. Un confronto con il mondo e con lo specchio. E forse, quelle chiavi, le abbiamo tutti da qualche parte in tasca." - racconta Maldestro.

LA GENESI DEL PROGETTO
Per prepararsi alla scrittura del prossimo album, Maldestro ha scelto di trascorrere diverse settimane nella sua casa d’infanzia, ripercorrendo i luoghi e le emozioni che hanno segnato la sua crescita. Un viaggio nel tempo che ha dato vita a musica e testi in cui memoria e presente si fondono. "Tornare lì, dove tutto è cominciato, è stato come riavvolgere un nastro. Ho ritrovato odori, suoni e silenzi che credevo dimenticati. E in quelle stanze ho scritto alcune delle canzoni più sincere della mia carriera."

L’ALBUM IN ARRIVO
"Le chiavi di casa" è il primo assaggio del nuovo album, previsto per fine 2025, che promette di essere il lavoro più personale e maturo dell’artista campano. Un disco che, tra folk, pop e suggestioni acustiche, esplorerà temi come l’appartenenza, il tempo che passa e la ricerca di autenticità.

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"CUORE" LA CANZONE CHE ANTICIPA IL PRIMO ALBUM DA SOLISTA DI  ILARIA GRAZIANO
in radio e sugli store digitali da venerdì 23 maggio 2025 
(etichetta: ad est dell'equatore - distribuzione: Believe Digital Italia)

"Cuore” è il primo singolo da solista di Ilaria Graziano, in uscita sui digital store e in radio da venerdì 23 maggio. La canzone anticipa il nuovo album della cantautrice partenopea, in arrivo nell’autunno 2025 per l’etichetta ad est dell’equatore.  Pre-salva/Ascolta Cuore sugli store digitali: ffm.to/rivecuore. Una voce che abbiamo imparato a conoscere e a riconoscere in una molteplicità di collaborazioni con artisti nazionali e internazionali, ci prende per mano introducendoci al suo nuovo album con “Cuore”, un brano che attinge alle radici mediterranee di Ilaria con una rilettura contemporanea. Il minimalismo folklorico dei cori e delle percussioni, impreziosito dall’octave mandolin suonato da Michele Signore, si fonde con elementi elettronici creando un intreccio sonoro essenziale e incisivo grazie ad un arrangiamento estremamente curato, messo a punto da Simone De Filippis e da Gnut, che insieme ad Ilaria seguono la produzione artistica dell’intero album. “Lavorare all’album con due artisti così sensibili è stata una fortuna – dice Ilaria Graziano: mi hanno sostenuto emotivamente nel mio continuo oscillare tra emozioni e ricerca sonora. Nulla è stato lasciato al caso: è stato un lavoro meticoloso, senza però limiti creativi o strutturali.  Il testo di Cuore ci suggerisce che molte cose nella vita sono illusioni di possesso: ci sforziamo di trattenere sentimenti, persone e significati, ma alcune cose permangono solo se le si lascia andare. Il vero ostacolo nella vita è la mancanza d’amore, che si manifesta nella paura, un’ emozione a cui siamo assuefatti e in cui spesso ci ritroviamo imprigionati.  “Cuore è uno dei primi brani in cui ho voluto sperimentare un approccio diverso alla scrittura – continua Ilaria - In questo caso ho creato la base con un tamburo e le voci, lasciandomi guidare dalla pulsione ritmica. Proprio come l’impulso vitale del battito del cuore sostiene il corpo, in questa canzone la pulsione ha alimentato e dato forma allo sviluppo del brano. Ho scelto Cuore come primo singolo perché è il brano che più rappresenta il mio nuovo inizio, e il processo di abbandono che mi ha riportato alla musica. Una sorta di canzone guida che ha dato il via a tutto il resto, che a breve potremo ascoltare insieme.” 
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Iron Maiden, arriva il tributo dei Folkabbestia per il compleanno di Paul Di'Anno

"Transylvania" è il nuovo singolo della storica rock folk band Folkabbestia, in uscita venerdì 16 maggio in tutte le piattaforme digitali per Maninalto!/Believe. Una passione quella per i Maiden e Di'Anno, che la band ha sempre portato avanti seppur appartenente a un genere molto distante dal metal. Così in occasione della ricorrenza per il compleanno del compianto primo cantante della formazione britannica che cade proprio il 17 maggio, li hanno voluti omaggiare con la cover di uno dei brani più iconici estratti dal primo album del 1980. Tutta la carica dell’originale viene sostenuta da una sezione ritmica compatta di basso e batteria, sostenuta poi dallo strumming della chitarra acustica. Violino e fisarmonica riproducono le evocative linee melodiche delle chitarre elettriche di Dave Murray e Dannis Stratton. Un accostamento inusuale dove poi s’inseriscono anche tromba e flauto traverso per completare la trascinante orchestrazione. Le armonie del folk unite alla forza del rock attraversano i cambi di tempo caratteristici del pezzo, dove ritmo e melodia si rincorrono in un arrangiamento dal gusto epico. “Suoniamo spesso questa cover nei nostri concerti, e il pubblico sembra apprezzare visto che generalmente comincia a pogare. Così abbiamo deciso di rendere questo omaggio ufficiale con la pubblicazione del singolo in occasione del compleanno. La scelta di una traccia strumentale -commenta la band- è nata proprio dal profondo rispetto che nutriamo per Di’Anno, abbiamo quindi deciso di celebrare lui e la band solo con la musica”. I Folkabbestia sono Francesco Fiore (basso), Nicola De Liso (batteria), Isabella Benone (violino, cori), Michele Sansone (fisarmonica, cori), Giuseppe Porsia (flauto traverso, tin whistle, cori), Giorgio Distante (tromba) e Lorenzo Mannarini (voce, chitarra).

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LA TRESCA
il nuovo singolo “Festa sarà”

La visione carica di nostalgia
diventa una presa di coscienza del presente
e un sorriso carico di speranza
“Va tutto bene, aria di festa sarà…..”

Torna in scena il folk spensierato de La Tresca. Torna con un nuovo singolo dal titolo evocativo “Festa sarà” disponibile su tutti gli streaming service dal 10 maggio per la RadiciMusic Records. Eccolo il nuovo singolo che segna un ritorno tanto gustoso quanto atteso da tempo. In scena il folk combattivo e salvifico de La Tresca, formazione di lungo corso proveniente dalle terre etrusche della Tuscia, Orvieto e lago di Bolsena. Si intitola “Festa sarà” questo nuovo singolo firmato ancora una volta dalla RadiciMusic Records: uno sguardo sullo scorrere del tempo che ognuno di noi percepisce nel corso della vita. Ci sono per tutti momenti di difficoltà e ostacoli dovuti ad una moltitudine di cause che ti fanno riflettere sulla corsa frenetica a cui tutti siamo sottoposti. A quel senso di smarrimento e impotenza verso quello che succede intorno a noi, La Tresca risponde con sobrietà, con quello spirito popolare, fresco, leggero… uno sguardo al passato, alle decisioni prese, agli amori svaniti, gli errori commessi e poi la visione carica di nostalgia. Tutto questo diventa una presa di coscienza del presente e un sorriso carico di speranza e felicità per i giorni che verranno. “Va tutto bene, aria di festa sarà…..”. Nel video ci si aggancia al fermo-immagine del tempo trascorso. Una sera, dopo una cena allegra e spensierata, “La Tresca” decide di passare la serata in teatro ad ascoltare il concerto di una band e si trova sul palco la propria immagine riflessa. Comprendere ed accettare il lato nascosto di ognuno di noi, lo specchio non corruttibile di quel che si è, accentuato dal vuoto del teatro che amplifica il peso e l’unicità di ogni scelta. La felicità che ne esce vincente è rappresentata dai palloncini che ci fanno tornare alla realtà, alla bellezza della vita…

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Paolo Angeli 
condivide
"NAKBA"
secondo estratto dal nuovo album in uscita a maggio

Dopo aver condiviso il primo singolo "Sciumara", Paolo Angeli presenta "NAKBA", nuovo brano estratto dal suo quattordicesimo album da solista, Lema, in uscita il 9 maggio Con "NAKBA" l'artista sardo rilegge "If I Must Die" del poeta palestinese Refaat Alareer, interpretandola in gallurese grazie alla traduzione di Elena Morando. "Se dovessi morire tu devi sopravvivere per raccontare la mia storia". il poeta affida la speranza al volo di un aquilone immaginario, che possa nutrire il sogno di un bambino , mentre osserva il cielo di Gaza, e fargli dimenticare per un attimo l'orrore del genocidio. Il brano, interpretato da Angeli con un filo di voce, gioca per sottrazione di elementi ed essenzialità di orchestrazione, con una chitarra pressoché nuda, che evoca arpeggi mediorientali ma che, con un tremolo serrato, ricorda gli intarsi minimali dei Portishead. Il brano ha un crescendo nella parte finale, con l'archetto che sostiene la voce e che si fonde con il magma dei dela. Lema (in spagnolo motto o slogan) è una sintesi diretta, capace di inglobare la complessità di un pensiero musicale senza steccati tra i generi, in cui Paolo Angeli sviluppa i trent’anni di convivenza con la chitarra sarda preparata. L’album è un autoritratto autorevole. La separazione da un affetto profondo, diviene un elemento catalizzante per partorire un album in pochi mesi. Cogliendo questo momento naturale antico quanto l’alba, Lema serve a elaborare e rinascere.  Lema – eseguito in solo, senza sovraincisioni e senza ausilio del looper – è un dialogo tra Angeli e la sua nuova chitarra (realizzata nella liuteria Micheluttis e elaborata da Oran Guitars). Forse è la complicità con i nuovi artigiani coinvolti nell’elaborazione di un nuovo strumento a permettere un’apertura su sonorità non esplorate nei lavori precedenti. Ma ad assumere la funzione di guida è la voce – ora trasfigurata ora nella sua nitida freschezza – che si muove per sottrazione, evocando motti appartenenti ad un tempo remoto. I testi sono estratti dalla poesia popolare gallurese del 1700 e ‘800 (Don Baignu Pes, Petr’Alluttu) fino arrivare alle gare poetiche del ‘900 in logudorese (Antoni Cubeddu). Inoltre troviamo anche la traduzione in gallurese della poesia palestinese If I must Die ed estratti del contemporaneo Alberto Masala. L’estrazione dei versi dalle poesie originali, collocate all’interno di un tessuto musicale contemporaneo, innesca dei nuovi significati, ora svelati, ora sospesi come immagini che affiorano dalla carta in una camera oscura.


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"Ah! Il cielo è il mare" è il nuovo brano di Extraliscio registrato con le Mondine di Novi
in uscita il 25 Aprile

Esce il 25 Aprile in digitale il nuovo brano di Extraliscio "Ah! Il cielo è il mare", scritto e arrangiato da Mirco Mariani, prodotto da Betty Wrong Edizioni Musicali e distribuito da Sony Music Italia. A due anni di distanza dall’ultima uscita discografica di Extraliscio, "Ah! Il cielo è il mare" è una nuova canzone antica che guarda l’orizzonte lontano dove il mare si unisce al cielo e dove il suono contemporaneo del Labotron e del suo Orchestrone si unisce al coro senza tempo delle Mondine di Novi.  Uno sguardo oltre i confini, dove tradizioni musicali, storie vicine e differenti, si incontrano e si mescolano in una voce unica. L’Emilia e la Romagna, terre ricche di musica popolare, si uniscono in un canto sincero, di lavoro e di resistenza, schietto e divertente. Un brano che portando avanti tradizione e la sua innovazione, si inserisce perfettamente nel percorso di Extraliscio; tutto si rincorre e si trasforma, ricerca e creatività si fondono in un brano che ci trasporta in un’isola deserta, in un altrove, animato da tante creature, dove è possibile incontrare pesci volanti e uccelli che nuotano. Uno spazio dove la libertà è musica in pieno stile Extraliscio e un diritto fondamentale da difendere. Mirco Mariani dichiara: “Registrare questo brano con le mondine in uno studio di frontiera nella bassa modenese mi ha fatto rivivere una atmosfera alla Buena Vista Social Club, dove la musica è legata al territorio e alla sua storia culturale e politica, a tradizioni sentite e valori mai dimenticati. Spero che questo brano vi possa strappare un sorriso e vi possiate divertire come ci siamo divertiti noi a registrarlo”. Extraliscio nasce nel 2014 è un’esperienza musicale umana e sociale, è il miracolo della musica quando tocca orizzonti inaspettati, tradizione e futurismo, balera e nobiltà, ricerca, sperimentazione, energia, speranza e libertà. Dopo quattro album all’attivo, la partecipazione al Festival di Sanremo nel 2021, preziose collaborazioni, tour in Italia e all’estero, oggi Extraliscio di Mirco Mariani è un laboratorio musicale che spazia dalla tradizione alla musica elettronica.  Extraliscio è pronto a tornare dal vivo col suo Punk da Balera tutto rinnovato! Il Coro Mondine di Novi di Modena nasce nel 1972 e da oltre cinquant'anni porta nel mondo il canto della risaia e la storia di donne che hanno lavorato duramente, si sono unite in una sorellanza che annuncia un femminismo di là da venire, sono state prime migranti per necessità, hanno maturato, nella sofferenza e nella fatica, la voglia di rinascita, il culto del rispetto, l'odio per ogni forma di violenza, sopruso e dittatura. Raccontano, nei loro concerti fatti di parole e musica, storie di donne, di rinascite, di ribellioni, partigiane di un'idea di libertà e di pace. Hanno condiviso esperienze musicali con grandi artisti e oggi continuano il percorso instancabile di chi, con parole e musica, si prefigge di reagire all'indifferenza, all'individualismo, all'intolleranza, dalla parte degli ultimi, al fianco di crede che il mondo sia un luogo meraviglioso in cui vivere gli uni al fianco degli altri, senza distinguo, senza protervia. 


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A3 Apulia Project presenta "Kairós"
il nuovo singolo disponibile dal 28 marzo 2025

Gli A3 Apulia Project tornano sulla scena musicale con il loro ultimo singolo Kairós, disponibile dal 28 marzo 2025 su tutte le piattaforme digitali, edito da Compagnia Nuove Indye di Paolo Dossena. Il brano rappresenta un nuovo tassello del percorso artistico del gruppo, da sempre impegnato nella fusione tra sonorità tradizionali e influenze contemporanee. Kairós è il momento perfetto, l'istante in cui tutto si incastra alla perfezione e le differenze si trasformano in energia creativa. Il brano è un viaggio sonoro che unisce melodie e ritmi provenienti da mondi diversi, intrecciando strumenti della tradizione mediterranea con elementi moderni. Un equilibrio tra radici e sperimentazione, memoria e futuro. Composto da Fabio Bagnato, il singolo è stato prodotto da Fabio e Walter Bagnato e registrato presso Imago Production a Milano. Con un arrangiamento curato nei minimi dettagli, Kairós vede la partecipazione di Fabio Bagnato (chitarra acustica ed elettrica, basso elettrico, cajon e campionamenti), Walter Bagnato (fisarmonica, tastiere) e Marco Sicca (violino). Gli A3 Apulia Project, con la loro inconfondibile impronta etno-folk, confermano ancora una volta la loro capacità di raccontare il Mediterraneo in musica, esplorando nuove sonorità senza perdere il legame con la tradizione. Il singolo è disponibile per l’ascolto in streaming e per il download su https://cni-pirames.lnk.to/Kairos a partire dal 28 marzo 2025.

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 Maleratu il primo brano di Tuerci-core
La world music dei Nidi d'Arac incontra l'etno-elettronica dei Mundial

"Maleratu è il primo singolo del progetto Tuerci-core, che unisce l’esperienza decennale del world music dei Nidi d’Arac e quella delle neo-sperimentazioni etno-elettroniche dei Mundial. Maleratu è un brano ipnotico, il cui groove di percussioni mediterranee, i riff di mandolino e violino mescolati a oscure linee di basso e di sintetizzatori creano un effetto "trance". La voce rabbiosa e deformata del cantante racconta, in un dialetto del sud Italia, di uno stato d'animo tormentato. I suoni violenti e le imprecazioni utilizzate nel brano sono un modo efficace per esternare la sofferenza interiore, portando l'ascoltatore alla fine del viaggio a uno stato di catarsi finale. Maleratu è prodotto tra l'Italia e la Francia, sarà distribuito per l'etichetta tedesca Galileo ed è stato masterizzato da Philippe Delsart, uno dei più importanti ingegneri francesi del suono."