Festival Canzone D'Autore

I principali festival dedicati alla canzone d'autore e al rock

“RACCONTI AL FEMMINILE”
Quattro serate di musica gratuita dedicate alla creatività delle donne: protagoniste Beth Orton, Ada Montellanico, Ginevra Di Marco, Indra Rios-Moore

Dal 26 al 29 dicembre il Complesso monumentale di Santa Maria la Nova, in piazza Santa Maria la Nova 44 Napoli, ospita “Racconti al femminile”, la rassegna gratuita che esplora e celebra i nuovi linguaggi sonori plasmati dalle donne. Giunta alla terza edizione, l’iniziativa è promossa e finanziata dal Comune di Napoli e rientra nel ricco cartellone di “Natale a Napoli”, offrendo a cittadini e visitatori un percorso musicale di grande qualità nel corso delle festività. Dopo il successo degli anni scorsi, con l’alternanza sul palco di artiste del calibro di Nada, Cristina Donà, Amalia Gré, Rita Marcotulli, Lina Sastri, Patrizia Laquidara, Ebbanesis, Fatoumata Diawara, Wallis Bird, Andrea Motis e Marina Rei, “Racconti al femminile” consolida la propria missione: dare voce a storie, emozioni e messaggi di resistenza e bellezza attraverso l’arte delle donne, intrecciando la potenza della parola con l’universalità della melodia. L’edizione 2025 propone quattro protagoniste di rilievo internazionale, ciascuna portatrice di un universo musicale unico:
26 dicembre - Beth Orton
La cantautrice inglese apre la rassegna con la sua poetica fusione di folk ed elettronica, tra chitarre acustiche, creando un’atmosfera intima e ipnotica;

27 dicembre - Ada Montellanico
Una delle artiste più amate e colte della scena jazz offre un concerto sospeso tra ricerca armonica e pura poesia, creando un ponte tra tradizione e improvvisazione;

28 dicembre - Ginevra Di Marco
La storica voce del Consorzio Suonatori Indipendenti porta sul palco una miscela potente di vitalità rock, tradizione popolare e impegno civile;

29 dicembre - Indra Rios-Moore
La vocalist newyorkese chiude il festival con il suo inconfondibile mix di jazz, soul e spiritualità, per un finale di intensa suggestione emotiva.

“‘Racconti al femminile’ – dichiara Ferdinando Tozzi, delegato del Sindaco di Napoli per l’industria musicale e l’audiovisivo – condivide in pieno lo spirito e la visione di ‘Napoli Città della Musica’, un progetto che non solo promuove la ricchezza creativa della nostra città, ma sostiene le molteplici forme attraverso cui la musica continua a rinnovarsi. Questa rassegna rappresenta, infatti, un viaggio nei linguaggi moderni, un percorso che attraversa le geografie sonore da una prospettiva femminile, dove esperienze, culture e sensibilità diverse si intrecciano, dando vita a narrazioni che parlano al presente e alla dimensione internazionale della musica. La scelta di ospitare grandi artiste come Beth Orton, Ada Montellanico, Ginevra Di Marco e Indra Rios-Moore nel complesso monumentale di Santa Maria la Nova aggiunge un valore ulteriore: le sue sale, cariche di arte e bellezza, diventano un luogo di incontro tra patrimonio storico e creatività contemporanea, un contesto ideale per accogliere cittadini e visitatori e per ribadire il ruolo di Napoli come città della musica, sempre più aperta e internazionale”.  Tutti i concerti iniziano alle ore 19.00, con apertura cancelli alle ore 18.00.  La partecipazione è gratuita con prenotazione obbligatoria tramite Eventbrite al link culturacomunedinapoli.eventbrite.com: ogni utente può prenotare fino a un massimo di 2 biglietti. Le prenotazioni aprono 7 giorni prima di ciascun evento e sono valide fino alle ore 18.45 del giorno del singolo evento: successivamente l’ingresso è consentito nel rispetto della fila, fino a esaurimento posti.



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PERIFERICA 2025 – UNO SGUARDO OLTRE I CONFINI
Dal Mississippi a Roma: Max Paiella inaugura Periferica 2025,
il festival che dal 24 ottobre al 29 novembre animerà il Centro Culturale “Gabriella Ferri” 
con concerti, spettacoli e laboratori tra suoni, storie e culture del mondo. 
Ingresso gratuito

Dal 24 ottobre al 29 novembre 2025 prende il via al Centro Culturale “Gabriella Ferri” di Roma la seconda edizione di PERIFERICA, il festival diretto da Alessandra Evangelisti e Stefano Cioffi. Dopo il successo della prima edizione, il progetto sceglie di radicarsi in un unico luogo – simbolo della periferia creativa del IV Municipio – per un mese di concerti, spettacoli e laboratori a ingresso gratuito. PERIFERICA 2025 – Uno sguardo oltre i confini esplora le connessioni tra culture, linguaggi e generazioni: le periferie diventano crocevia di musiche e storie, da Roma a New Orleans, dal Mediterraneo all’Europa delle donne, con una programmazione che racconta il mondo di oggi attraverso le sue molte radici.
Si comincia venerdì 24 ottobre alle ore 21.00 con Max Paiella e il suo Roma / New Orleans – Andata e Ritorno, un viaggio musicale tra le due sponde dell’anima popolare: quella americana e quella romana. Il blues, musica che racconta storie d’amore e di fatica, di dolore e di speranza, incontra la canzone popolare italiana e in particolare quella romana, con le sue contraddizioni: la sguaiataggine e l’eleganza, la disperazione e la forza di resistenza. In questo dialogo musicale Max Paiella guida il pubblico in un racconto ironico, appassionato e pieno di energia, dove il linguaggio del blues si intreccia con il canto romanesco, svelandone sorprendenti affinità. Un percorso che, partendo dal confronto tra country blues e canzone romana, si apre anche ad altri generi e sonorità – dal country al cajun, dal dixieland al soul – fino a un omaggio a grandi interpreti italiani come Pino Daniele, Franco Califano, Fabrizio De André, Vasco Rossi e Lucio Battisti. Un racconto in musica che restituisce al pubblico la potenza del blues come linguaggio universale di libertà e passione, e il suo specchio nella musica popolare di casa nostra.
Venerdì 7 novembre alle ore 21.00 è la volta di Madri d’Europa, scritto e interpretato da Alessandra Evangelisti con le musiche dal vivo di Serena Sansoni: uno spettacolo intenso e necessario che attraversa le biografie di cinque figure femminili – Sophie Scholl, Ursula Hirschmann, Eliane Vogel-Polsky, Louise Weiss e Simone Veil – che, con coraggio e visione, hanno contribuito alla nascita di un’Europa più giusta, libera e solidale. Un racconto al femminile che unisce teatro e musica in un dialogo continuo tra passato e presente, tra intimità e memoria collettiva, in perfetta sintonia con lo spirito inclusivo di Periferica.
Venerdì 14 novembre alle ore 21.00, Stefano Saletti e Barbara Eramo portano in scena Suoni del Mediterraneo, un viaggio sonoro tra le voci e i ritmi del Mare Nostrum, da sempre crocevia di migrazioni, diaspore e contaminazioni. Ad accompagnarli il Baobab Ensemble, per un affresco musicale che parla di libertà, incontro e resistenza culturale.
Venerdì 28 novembre alle ore 21.00, chiude il programma Gez Cleb – Roma Caput Jazz, di e con Jonis Bascir accompagnato alla chitarra da Fabio Zeppetella: un concerto‑racconto che fonde stornelli romani e jazz moderno, tra ironia, autobiografia e improvvisazione, nel segno di una Roma meticcia e musicale.
Ampio spazio è dedicato ai più piccoli con Radio Periferica (8, 15 e 29 novembre alle ore 17.30), concerti‑gioco curati dalla Scuola Popolare di Musica Donna Olimpia e dall’Ensemble Musicullanti 2.0, che trasformano il palco in una radio dispettosa capace di cambiare frequenza tra pop, classica, jazz e colonne sonore. Gli spettacoli sono adatti a un pubblico da 0 a 6 anni.
Completano il programma i laboratori mattutini: Percussioni dal mondo, a cura di Luigi Marinaro (25 ottobre, ore 10.30), dedicati alla fascia d’età 6/12 anni; Suoni in gioco, a cura della Scuola Popolare di Musica Donna Olimpia (8 novembre, ore 10.30), per bambine e bambini dai 4 ai 6 anni; Tra le righe di Gabriella, laboratorio di scrittura creativa a cura di Alice Tudino (15 novembre, ore 10.30) ispirato al libro Gabriella Ferri Sempre di Pino Strabioli rivolto ai ragazze e ragazzi tra gli 11 e i 16 anni. Come sottolineano i direttori artistici Alessandra Evangelisti e Stefano Cioffi: “Periferica 2025 è un ritorno consapevole, un consolidamento con lo sguardo teso oltre l’orizzonte. Il centro che accoglie questo racconto è la periferia stessa: qui vogliamo che si senta forte il suono del mondo che abita le nostre città. La musica è più di un linguaggio: è un incontro, è azione, è comunità.” L’Accademia Italiana del Flauto è vincitrice dell’Avviso Pubblico per l’affidamento delle attività culturali al Centro G. Ferri, indetto dal Municipio IV.
 Concerti/Spettacoli

14 NOVEMBRE, ORE 21:00  
SUONI DEL MEDITERRANEO
Con STEFANO SALETTI e BARBARA ERAMO 
Centro Culturale “Gabriella Ferri” – via G. Galantara, Municipio IV – Roma

Al Centro Culturale “Gabriella Ferri” di Roma prosegue la seconda edizione di PERIFERICA, il festival che racconta le periferie del mondo attraverso suoni, voci e linguaggi diversi. Dopo il successo della prima edizione, il progetto diretto da Alessandra Evangelisti e Stefano Cioffi sceglie di radicarsi in un unico luogo, simbolo della periferia creativa del IV Municipio, per un mese di concerti, spettacoli e laboratori a ingresso gratuito. Il Mediterraneo da sempre è spazio di migrazioni, di attraversamenti, di incontri, di cammini. È da questa consapevolezza che nasce il concerto di Stefano Saletti e Barbara Eramo in programma venerdì 14 novembre alle ore 21: un viaggio sonoro e poetico che attraversa le sponde del Mare nostrum per raccontare, attraverso i canti di pellegrinaggio, di migrazione e di libertà, le storie e le leggende dei popoli mediterranei. La musica diventa rito e trance, stordimento e memoria collettiva, in un dialogo di lingue e sonorità arcaiche che uniscono e non dividono, in un’epoca segnata dall’innalzamento di nuovi muri e confini. Il concerto alterna composizioni originali e riletture della tradizione sefardita, araba, balcanica e del Sud d’Italia. Il suono dell’oud, del saz, del bouzouki e delle voci in Sabir, aramaico, greco antico e arabo dà corpo a un racconto musicale che rivela la forza evocatrice e universale del canto mediterraneo. A rendere ancora più intensa l’esperienza sonora, la presenza del Baobab Ensemble, formazione di coristi e musicisti che amplifica la potenza collettiva del viaggio musicale proposto da Saletti ed Eramo. Da anni presenti sulla scena italiana e internazionale nell’ambito della musica world, etnica e della canzone popolare, il polistrumentista e compositore Stefano Saletti e la cantante e autrice tarantina Barbara Eramo collaborano da tempo a progetti che esplorano le musiche e le lingue del Mediterraneo, intrecciando ricerca sonora, poesia e tradizione. Saletti ed Eramo effettuano da anni in Italia e all’estero anche workshop e seminari sulla lingua Sabir, sulle tecniche esecutive degli strumenti a corda e percussione, sulle tecniche vocali, sulle contaminazioni, influenze e specificità dei tanti stili musicali del Mediterraneo. L’Accademia Italiana del Flauto è vincitrice dell’Avviso Pubblico per l’affidamento delle attività culturali al Centro G. Ferri, indetto dal Municipio IV.

28 NOVEMBRE, ORE 21:00  
GEZ CLEB – ROMA CAPUT JAZZ
Di e con JONIS BASCIR Alla chitarra FABIO ZEPPETELLA
Lo spettacolo parte dalla versione jazz del classico “Nina, si voi dormite” e di “So’ nato forastiero a casa mia”, stornello autobiografico di Jonis Bascir. La canzone popolare si veste di nuovo con armonie jazz e suggestioni elettroniche. Il recupero di radici popolari romane sopite di Jonis e la spinta verso sonorità moderne fanno di GezCleb un progetto senza età, adatto a tutti. Il nome del progetto deriva dal modo dialettale di chiamare il Jazz Club. 

Concerti per bambini e bambine

8/15/29 NOVEMBRE, ORE 17:30  
RADIO PERIFERICA
Con Scuola Popolare di Musica DONNA OLIMPIA e ENSEMBELE MUSICULLANTI 2.0
Concerto interattivo tra le frequenze di una radio dispettosa”: Un concerto che cambia e si sintonizza su stazioni diverse, musiche, giochi, generi che cambiano di volta in volta accompagnando bambini e bambine alla scoperta di contesti, sonorità e repertori sempre differenti, in un’alternanza di musica pop, classica, jazz e colonne sonore. Insomma un viaggio musicale da fare insieme e da scoprire mentre si viaggia per offrire ai bambini e alle bambine tante esperienze diverse, sempre caratterizzate da qualità, coinvolgimento e spirito di comunità nella musica. 

Laboratori per bambini e bambine

25 OTTOBRE, ORE 10:30  
PERCUSSIONI DAL MONDO a cura di LUIGI MARINARO
Età: 6/12 anni 
Il maestro Luigi Marinaro propone un coinvolgente laboratorio di percussioni dal mondo pensato per studenti della scuola media. Con oltre 50 strumenti provenienti da diverse culture, i ragazzi potranno esplorare suoni unici e affascinanti, sperimentandoli in prima persona. Attraverso prove pratiche di ritmo e sonorità di gruppo, il laboratorio favorisce ascolto, coordinazione e collaborazione. Un’occasione per viaggiare tra i continenti con le mani e con le orecchie, scoprendo la ricchezza della musica come linguaggio universale. L’esperienza è dinamica, interattiva e adatta a tutte le abilità.

8 NOVEMBRE, ORE 10:30  
SUONI IN GIOCO a cura di Scuola Popolare di Musica DONNA OLIMPIA
Età: 4/6 anni 
Un laboratorio musicale pensato per bambine e bambini di ogni cultura, dove il suono diventa linguaggio universale. Attraverso strumenti semplici, ritmi del mondo e giochi sonori, esploreremo insieme le mille voci della musica. Un incontro aperto e inclusivo, dove ogni differenza si trasforma in armonia. Qui ogni partecipante potrà portare la propria unicità e scoprire quella degli altri, creando insieme una piccola orchestra multiculturale. Perché la musica è un linguaggio universale che unisce senza confini e non ha bisogno di traduzioni.

15 NOVEMBRE, ORE 10:30  
TRA LE RIGHE DI GABRIELLA a cura di ALICE TUDINO
Età: 11/16 anni 
Il laboratorio di scrittura creativa e ascolto musicale prende spunto dal libro "GABRIELLA FERRI Sempre" a cura di Pino Strabioli, che raccoglie appunti e frammenti della cantante, offrendo uno sguardo intimo sulla sua vita. A partire dai pensieri e dalle canzoni dell’artista esploreremo cosa c’è dietro la scrittura di una canzone, quali sono gli eventi che hanno portato ad alcuni dei suoi successi più grandi. Il processo creativo proposto sarà un’occasione anche per ragazze e ragazzi di raccontarsi e condividere vissuti ed esperienze sul tema dell’inclusione e della socialità della vita fuori dal centro.

Periferica Festival 2025 – Uno sguardo oltre i confini
Indirizzo: Centro Culturale “Gabriella Ferri”, via G. Galantara – Roma
Direzione artistica: Alessandra Evangelisti – Stefano Cioffi | 2ª edizione
informazioni, contatti e programma dettagliato: produzione@accademiaitalianadelflauto.it | www.perifericafestiva.it
Organizzazione e produzione: Accademia Italiana del Flauto
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Festival Pedras et Sonus – Le parole incontrano la musica:
libri, voci e suoni nella Marmilla dal 12 al 21 dicembre.
Una prima edizione diffusa tra Mogoro, Baressa, Sini, Gonnosnò, Nureci, Villa Verde e Albagiara, con Donato Zoppo, Ginevra Di Marco e Francesco Magnelli, Guido Michelone, Stefano Zenni, Massimo Morganti e Francesco Caligiuri, Lea Gasser, Francesca Tini Brunozzi, Alceste Ayroldi, Alberto “Bebo” Guidetti,  Tullio Visioli e Ada Montellanico, Giacomo Pisano, i Tenores di Orosei “Antoni Milia”, 
i Tenores Santa Maria Otzana di Ottana,  Nicola Piovani, Daniela Veronesi,  Raffaele Matta, Flavio Soriga, Franco Fussi e la direzione artistica di Zoe Pia.

Esordisce quest’anno in Sardegna un nuovo festival letterario dedicato alla musica, che porta nella Marmilla, dal 12 al 21 dicembre, un capitolo inedito del percorso culturale di Pedras et Sonus. Dopo gli appuntamenti estivi e autunnali, nasce il Festival Pedras et Sonus – Le parole incontrano la musica, una declinazione tardo autunnale pensata per intrecciare scrittura, voce e suono in un dialogo più intimo e narrativo, capace di espandere nel tempo e nello spazio l’identità del festival principale. Non un semplice spin-off, ma un progetto autonomo e gratuito che apre un nuovo fronte creativo: un modo diverso di abitare la cultura, in sintonia con il territorio e con la sua vocazione al racconto. Una manifestazione diffusa, dunque, che attraversa Mogoro, Baressa, Sini, Gonnosnò, Nureci, Villa Verde e Albagiara, trasformando biblioteche, case della musica, teatri civici e spazi di comunità in luoghi di incontro tra libri, storie e vibrazioni sonore. Un mosaico di appuntamenti in cui convergono Donato Zoppo, Ginevra Di Marco e Francesco Magnelli, Guido Michelone, Stefano Zenni, Massimo Morganti e Francesco Caligiuri, Lea Gasser, Francesca Tini Brunozzi, Alceste Ayroldi, Alberto “Bebo” Guidetti, Tullio Visioli e Ada Montellanico, Giacomo Pisano, Francesca Mulas, Flavio Soriga, i Tenores di Orosei “Antoni Milia”, i Tenores Santa Maria Otzana di Ottana Nicola Piovani, Franco Fussi, Raffaele Matta e Daniela Veronesi sotto la direzione artistica di Zoe Pia. Il festival mette al centro l’incontro tra scrittura e musica in tutte le sue forme, tracciando un percorso in cui jazz, rock, orchestrazione, voce e improvvisazione diventano strumenti di racconto e conoscenza. Autori e musicisti compongono una geografia dinamica che va dai CSI alle genealogie globali del jazz, dal lavoro artigianale della produzione musicale alle nuove forme orchestrali. Le traiettorie della rassegna esplorano la musica come metafora dell’esistenza: identità, educazione, libertà, percezione del mondo. Accanto ai romanzi che interrogano immaginazione e fragilità emergono figure che hanno trasformato il suono in pensiero, gesto politico e visione artistica. «L’ultima avventura targata Pedras et Sonus arriva a illuminarsi e a illuminare il magico territorio della Marmilla in un mese prima d’ora mai toccato, quello de sa ziminena, cun contus e sonus. Due weekend intimi, serate trascorse davanti al caminetto di una cucina dove si leggono libri, nel convivio invernale, piluccando frutta a guscio tra suoni e parole che avvolgono come un improvviso calore. È il riecheggiare di tradizioni miscredute, un festival letterario intrecciato come le dita sulla tela di Penelope o come la trama di un arazzo, con eventi totalmente gratuiti che mi auguro possano trovare persone tra le persone.» — Zoe Pia, direttrice artistica.
Il festival si regge su una rete ampia e coesa di istituzioni, enti culturali e realtà territoriali che ne rendono possibile la nascita e la diffusione nei diversi comuni della Marmilla. Il sostegno arriva dalla Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e dal Consorzio Due Giare, il Comune di Mogoro e gli altri Comuni che ospitano e accompagnano il progetto: Gonnosnò, Nureci, Masullas, Albagiara, Baressa, Arborea, Villa Verde, Curcuris, Sini e Pompu, ciascuno con le proprie biblioteche civiche, musei e presidi culturali, dal MUBA – Museo della Bonifica di Arborea alla Biblioteca di Mogoro, passando per le biblioteche di Albagiara, Masullas, Villa Verde e Pompu. A questi si affiancano realtà operative e territoriali come Portales per Mogoro, Curcuris e Sini, Fondazione Parte Montis per Masullas e Pompu, Agorà e Comes per Albagiara, Baressa e Gonnosnò. Il percorso trova inoltre il contributo di partner nazionali e internazionali come I-Jazz, Fondazione Musica per Roma, Centro Adriatico Produzione Musica MEDSEA – Mediterranean Sea and Coast Foundation, Pro Helvetia, e di presidi educativi e culturali quali l’Asilo nido L’Isola keccè, la Scuola civica di musica Alessandra Saba, la Libreria Canu, PTM Editrice, Maya Grafik Printing e il festival Cabudanne de Sos Poetas. Una rete articolata che restituisce al territorio un progetto condiviso e capace di generare valore culturale diffuso.

IL PROGRAMMA
Il viaggio del Festival Pedras et Sonus – Le parole incontrano la musica prenderà avvio venerdì 12 dicembre a Mogoro, dove alle 16 la sede dell’Associazione Culturale Mogorese ospiterà il Laboratorio musicale di specialità educativa guidato da Stefano Thiesi. Sarà il primo gesto simbolico di un festival che unisce pratiche condivise e ascolto, prima che, alle 18 in Biblioteca, Donato Zoppo presenti CSI. È stato un tempo il mondo (Aliberti Compagnia Editoriale, 2024), un percorso dentro la storia dei CCCP e dei CSI che restituirà il clima culturale degli anni Novanta. La stessa sera, alle 22.30, la Sala conferenze della Fiera dell’artigianato accoglierà il concerto-racconto Una questione privata di Ginevra Di Marco e Francesco Magnelli (CSI).
La mattina di sabato 13 dicembre si sposterà a Baressa, dove alle 10.30 Guido Michelone introdurrà Il jazz e i mestieri. 50 interviste a chi lavora per la musica (Arcana, 2024), un racconto corale su chi il jazz lo suona, lo studia e lo costruisce ogni giorno. Alle 12, in collegamento streaming, il musicologo Stefano Zenni presenterà Storia del jazz. Una prospettiva globale (Quodlibet, 2025), un attraversamento planetario delle migrazioni musicali che hanno definito il jazz come linguaggio mondo.
Nel pomeriggio, Sini diventerà la capitale dell’arrangiamento: alle 16.30 Massimo Morganti illustrerà Arrangiate(VI) Workbook (Volontè & Co., 2024), un manuale pratico che accompagnerà studenti e appassionati nella trasformazione del materiale musicale; alle 18, sempre in Biblioteca, Francesco Caligiuri presenterà Parfum d’Arménie for jazz orchestra (Musica Practica, 2024), una partitura che intreccia tradizione armena e scrittura orchestrale contemporanea. Dopo un aperitivo comunitario, alle 21.30 la serata proseguirà con il concerto del Free Collective insieme alla fisarmonicista svizzera Lea Gasser.
La mattina di domenica 14 dicembre il festival raggiungerà il Pozzo sacro di San Salvatore a Gonnosnò, dove alle 10.30 Raffaele Matta presenterà L’imperfezione della realtà (Rossini, 2024), seguito alle 11 dal suo reading e, alle 12, dal concerto This is Water, che trasformerà l’archeologia in paesaggio sonoro.
Nel pomeriggio il cuore del festival batterà a Nureci. Alle 15.30 Francesca Tini Brunozzi introdurrà Il dettato dell’immaginazione (Melville, 2019), un viaggio tra poesia, simboli e identità. Alle 17, in streaming, il giornalista Alceste Ayroldi ricostruirà storia e struttura delle orchestre italiane attraverso The Big Band Theory (Minimum Fax, 2025). La giornata culminerà nel teatro adiacente, dove alle 18.30 Alberto “Bebo” Guidetti presenterà Con rabbia e con amore (SEM–Feltrinelli, 2025), per poi dare vita, alle 19, a un reading vibrante e ironico tratto dal suo libro.
Il secondo fine settimana si aprirà venerdì 19 dicembre, sempre a Nureci, dove alle 18.30 Tullio Visioli dialogherà con Ada Montellanico sul volume I bambini e la musica. Crescere con i suoni (L’Asino d’Oro, 2025), dedicato al ruolo della musica nello sviluppo educativo. Alle 21.30 il teatro accoglierà i Mopoke, protagonisti di un concerto sospeso tra jazz europeo, post-rock e atmosfere notturne.
Sabato 20 dicembre, alle 11.30, l’Aula consiliare di Villa Verde ospiterà la presentazione di Daniela Veronesi, dedicata a L’arte della Conduction (LIM, 2024), per raccontare la tecnica gestuale ideata da Butch Morris. Nel pomeriggio il festival tornerà a Sini, dove alle 17 il Tenore Santa Maria Otzana di Ottana si esibirà nella casa di riposo “Gli Ulivi” prima di salire sul palco della chiesa di Santa Chiara alle 18, trasformando il canto a tenore in un’esperienza di ascolto condiviso.
L’ultima giornata, domenica 21 dicembre, si aprirà ad Albagiara. Alle 10.30 Nicola Piovani presenterà in streaming La musica è pericolosa (La nave di Teseo, 2024), cui seguirà alle 11 un reading dedicato ai passaggi più intensi del suo racconto autobiografico. Alle 11.30 Franco Fussi accompagnerà il pubblico dentro la fisiologia e la psicologia della voce attraverso Vocologia artistica. La consapevolezza nel canto (Volontè & Co., 2025). A mezzogiorno, la Parrocchia di San Sebastiano accoglierà il concerto Indindara, che riunirà i Tenores di Orosei “Antoni Milia” e Zoe Pia.
Nel pomeriggio, Baressa ospiterà alle 15.30 Giacomo Pisano con L’onda nera. 40 anni di (contro)cultura dark (Milieu, 2022), seguito alle 16 da un reading con Francesca Mulas. Alle 17, il canto dei Tenores di Orosei entrerà nella casa di riposo del paese come gesto di vicinanza e cura. Allo stesso orario, Villa Verde accoglierà il reading-laboratorio di Flavio Soriga, che alle 17 presenterà Signor Salsiccia. Una storia di ricci, nonni e cambiamento climatico (Bompiani, 2024), un racconto per ragazze e ragazzi che intreccia ironia e riflessione ambientale.

I LABORATORI
Il festival è accompagnato da un ampio programma di laboratori di animazione alla lettura curati da Tatabolla & le marche da bolla, che nelle settimane precedenti l’avvio della rassegna hanno attraversato con grande partecipazione biblioteche, scuole, nidi e musei dei paesi del Consorzio Due Giare, trasformando l’infanzia in un terreno fertile di immaginazione e ascolto. Sarà invece un laboratorio musicale di specialità educativa, inclusivo e pensato per tutti, a segnare l’inizio ufficiale del festival: un appuntamento guidato dal percussionista Stefano Thiesi in collaborazione con l’Associazione Musicale Mogorese, che aprirà idealmente la rassegna nel segno della pratica condivisa del suono. Allo stesso modo, il festival rivolgerà uno sguardo attento anche agli anziani, portando la musica là dove spesso la cultura non arriva: nelle case di riposo di Sini e Baressa, grazie ai concerti del Tenore Santa Maria Otzana di Ottana e dei Tenores di Orosei “Antoni Milia”, che trasformeranno il canto a tenore in un gesto di vicinanza, cura e comunità.
Il Festival Pedras et Sonus – Le parole incontrano la musica si afferma come un progetto capace di attraversare linguaggi e discipline, mettendo in relazione generazioni, comunità e visioni diverse. Un percorso che amplia il modo di percepire e raccontare la realtà, invitando a vivere la cultura come esperienza condivisa e come spazio in cui abitare con mente e sensibilità. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso gratuito, tra incontri in presenza e in streaming, momenti accessibili con traduzione nella Lingua dei Segni italiana, reading, concerti e dialoghi con gli autori diffusi nei paesi della Marmilla. Informazioni aggiornate su calendario, orari e modalità di partecipazione saranno disponibili sui canali ufficiali del festival.

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VI edizione del
Premio Gianmaria Testa – Parole e Musica 
fino al 25 gennaio 2026 le iscrizioni
al concorso dedicato ai giovani cantautori under 38


Raphael Gualazzi
ospite speciale
della serata finale della VI edizione del Premio Gianmaria Testa – Parole e Musica

Lunedì 9 marzo 2026 ore 20.30
Fonderie Teatrali Limone, Via Pastrengo 88 – Moncalieri (TO)
sono aperte le prevendite
 
Il Premio Gianmaria Testa – Parole e Musica annuncia l’ospite speciale della serata conclusiva della sua sesta edizione che, come da tradizione, affiancherà sul palco i finalisti: Raphael Gualazzi, tra gli artisti più originali, versatili e riconosciuti della scena musicale nazionale e internazionale.: Raphael Gualazzi, uno degli artisti più originali, versatili e riconosciuti della scena musicale italiana e internazionale.
I biglietti la serata del 9 marzo 2026 alle Fonderie Teatrali Limone sono in prevendita da oggi sul sito del Teatro Stabile di Torino al prezzo di 15,00 euro. Con la sua presenza il Premio si conferma un luogo di incontro tra generazioni artistiche, dove la ricerca musicale e la cura della parola dialogano con la tradizione e con le nuove forme della canzone contemporanea. Il concerto di Gualazzi offrirà al pubblico un viaggio unico nella sua dimensione piano e voce, la più intima e autentica, in cui l’artista restituisce alle proprie composizioni una forza narrativa essenziale e luminosa, attraversando colonne sonore, omaggi alla tradizione afroamericana, arie d’opera rivisitate, improvvisazioni jazz e melodie della grande canzone italiana. Vincitore di Sanremo Giovani nel 2011 con Follia d’amore, premiato con quattro riconoscimenti al Festival e secondo classificato all’Eurovision Song Contest dello stesso anno, Raphael Gualazzi ha costruito un percorso musicale unico, capace di fondere jazz, pop, musica classica, blues, soul, elettronica e world music. Artista dalle collaborazioni internazionali – da Melody Gardot a Gregory Porter, da Dee Dee Bridgewater ai Bloody Beetroots – ha calcato palchi prestigiosi in tutto il mondo, pubblicato album di successo pluripremiati e firmato musiche per cinema, televisione e grandi eventi, tra cui l’inno del Giro d’Italia 2024. La sua presenza al Premio Gianmaria Testa assume un valore particolarmente significativo: come il cantautore cuneese, Gualazzi è un artista capace di far dialogare linguaggi musicali diversi, unendo profondità, eleganza, poesia e libertà creativa. Il suo concerto rappresenterà uno dei momenti più attesi della serata, in cui i brani dei finalisti si alterneranno alla sua musica in un unico grande racconto dedicato alla forza delle parole e della melodia. La serata del 9 marzo 2026 è il culmine del percorso iniziato con il bando della VI edizione del Premio, aperto dal 10 novembre 2025 al 25 gennaio 2026 e rivolto a cantautori under 38 di ogni nazionalità. Una giuria di prestigio, presieduta da Paola Farinetti e composta da nomi di rilievo del panorama musicale italiano, selezionerà i cinque artisti che si esibiranno dal vivo interpretando il proprio brano in concorso e una canzone di Gianmaria Testa, costruendo un dialogo tra memoria e contemporaneità. «Ogni anno il Premio si rinnova, rimanendo fedele allo spirito di Gianmaria – afferma Paola Farinetti – Accogliere Raphael Gualazzi sul nostro palco significa celebrare l’incontro tra talento, scrittura musicale e libertà creativa: valori che appartengono profondamente all’idea di canzone che Gianmaria ha lasciato in eredità». Il Premio Gianmaria Testa, promosso dal Comitato Moncalieri Cultura con Produzioni Fuorivia, con il contributo della Regione Piemonte e della Città di Moncalieri, si conferma così uno dei più significativi spazi di valorizzazione della nuova canzone d’autore, parte integrante del percorso con cui Moncalieri costruisce la propria candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2028.
 
Il bando completo e la scheda di iscrizione sono disponibili sui siti www.visitmoncalieri.it e www.premiogianmariatesta.it.
Per informazioni: premiogianmariatesta@moncaliericultura.it