Agli AREA Open Project e alle Faraualla il Premio Enzo Del Re 2025.
Si è svolta ieri a Mola di Bari, la settima edizione di Maul il concerto/tributo al cantastorie molese. Sul palco anche Francamente, Giin, Donbruno. L’Arena del Castello di Mola presto intitolata a Enzo Del Re.
Si è svolta per il settimo anno consecutivo, nell’Arena del Castello di Mola di Bari, MAUL - Molese Anarchico Uomo Libero il concerto/tributo per ricordare Enzo Del Re, l’ultimo cantastorie di Mola di Bari, cantaprotestautore e corpofonista, nato nel 1944 e morto il 6 giugno 2011. Un omaggio, in un’Arena ogni anno più affollata, a una delle figure più rappresentative del territorio pugliese. Un uomo che ha cantato di ,diritti, chiesto attenzione per la sua terra, urlato il disagio di chi non ha visto riconosciuto ciò che gli spettava, degli sfruttati, di chi è stato costretto a lasciare il proprio paese d’origine, di chi è rimasto sul posto a lottare per se stesso e per gli altri. MAUL è un incontro di voci, suoni e memorie che riparte dal pensiero e dalle parole di uno dei più grandi cantastorie pugliesi. Un momento in cui la musica si fa racconto, e ogni artista reinterpreta, con la propria voce, il proprio stile, canzoni che hanno attraversato il tempo per parlare ancora oggi di dignità, di lavoro, di libertà. Sul palco artisti e artiste che, insieme con qualche loro brano, hanno reinterpretato anche un brano della grande produzione musicale di Del Re. Una serata coinvolgente durante la quale il sindaco Giuseppe Colonna ha anche annunciato l’intenzione di intitolare l’Arena del Castello proprio a Enzo Del Re. Ad aprire la serata i Donbruno, selezionati tra i gruppi che hanno partecipato con una cover di Enzo Del Re all’ 1 maggio Maul, qui a Mola di Bari. Domingo Bombini al basso elettrico, loopstation e synth e Niccolò Mastrolonardo alla batteria. Hanno eseguito “T’adore e t’ ringraz’” accompagnati dalla danzatrice e coreografa Brunella Valdesi D’Agostino.
Subito dopo GIIN, pseudonimo di Ginevra De Tommasi, chitarrista, autrice e cantante che si sta affermando sulla scena musicale italiana grazie a un sound personale e riconoscibile. A lei è stata affidata “U navgand”, una delle canzoni più significative di Enzo Del Re, una canzone necessaria per ricordare il 35enne Sebastiano Brunetti che ha perso la vita a bordo della nave Jolly Verde della compagnia di navigazione Ignazio Messina. Da sempre Mola fornisce lavoratori alla compagnia, da sempre gli uomini di Mola di Bari riconoscono nel mare un punto di riferimento per il loro presente e per il loro futuro delle loro famiglie. E’ toccato poi a Francamente, progetto torinese trapiantato a Berlino, nota al grande pubblico per la partecipazione a X Factor. Dal 2021 fa parte del collettivo "Canta Fino a Dieci", insieme con Anna Castiglia, Rossana de Pace, Irene Buselli e Valeria Rossi. Si tratta di un collettivo transfemminista, una rete di cantanti e di musiciste, che ha come obiettivo l’abbattimento delle disparità di genere nell’industria musicale. Sul palco con lei Carmine Calia a moog, synth, fisarmonica, basso. Ha proposto un brano di Enzo Del Re del 1968: “Il padrone mi ha detto”. Il primo Premio Enzo Del Re è stato assegnato al quartetto vocale FARAUALLA che usa la voce come “strumento”, attraverso la pratica della polifonia e la conoscenza delle espressioni vocali di diverse etnie e di periodi storici differenti. Le Faraualla - Gabriella Schiavone, Teresa Vallarella, Maristella Schiavone e Loredana Savino – hanno eseguito “Il banditore”.
MOTIVAZIONE PREMIO FARAUALLA
«Il Mare è Culla e Tempesta. La Natura maltrattata dall’uomo e mai arrendevole è Culla e Tempesta. I Bambini, vere vittime di questi tempi oscuri, che soffrono senza capirne il motivo, ma che inesorabili cercano la gioia di vivere, sono Culla e Tempesta». Con queste parole le Faraualla descrivono il loro ultimo album, tutto quello che è sotto i nostri occhi ogni giorno. “Culla e tempesta” credo sia il modo per definire la voce di Enzo Del Re, dalla musica del Navigante all’invettiva di Scitt’rà. Per questo, per la loro storia esemplare, unica, di band tutta al femminile che è entrata nel cuore del pubblico attraverso la forza espressiva della voce, per i loro 30 anni di carriera, un’unione che sprigiona autodeterminazione, forza e bellezza, il Premio Enzo Del Re 2025 alle Faraualla, insieme dal 1995!
Hanno chiuso la serata gli AREA Open Project che sul palco hanno portano l’impegno del Area International POPular Group, gruppo musicale d’avanguardia che aveva come obiettivo il superamento dell'individualismo artistico per creare una «musica totale, di fusione e internazionalità». Patrizio Fariselli al pianoforte, tastiere e direzione musicale, Claudia Tellini la voce degli Area Open Project, Stefano Fariselli sax soprano, flauti, clarinetto basso ed Ewi, hanno eseguito “Lavorare con lentezza” e subito dopo un pezzo che non lascia scampo “Luglio agosto settembre nero”.
MOTIVAZIONE PREMIO AREA
la musica, come ricerca e sperimentazione, gioia e rivoluzione. “Gioia e rivoluzione” è il titolo di un brano degli Area degli anni 70, anni in cui la strada della band di Patrizio Fariselli si incrocia con quella di Enzo Del Re. Hanno più volte condiviso il palco, temi comuni, l’impegno e la sensibilità politica e con Demetrio Stratos, scomparso nel 1979 a soli 34 anni, hanno esplorato il corpofonismo, come lo definiva Del Re. Il linguafono era lo strumento di Enzo Del Re, il corpo capace non solo di risuonare, ma di suonare, intonare e armonizzare oltre il limite delle convenzioni.
Il concerto/tributo è la sintesi del progetto “MAUL. Omaggio ad Enzo Del Re”, è un progetto in continua evoluzione dell'associazione culturale ETRA E.T.S. presieduta da Luciano Perrone coordinatore generale del progetto, e della Libreria Culture Club Cafè. Con la direzione artistica di Timisoara Pinto, anche autrice per la casa editrice Squi[libri] del libro “Lavorare con lentezza, Enzo Del Re il corpofonista”, la direzione organizzativa di Luciano Perrone e Michele Campanella e il coordinamento territoriale di Domenico Sparno. Nelle prime edizioni prezioso è stato il contributo di Rodolfo Vaccarelli. Il Premio è stato realizzato dall’artista pugliese Nicola Genco con materiali poveri come il ferro e il vetro: una scala per gridare dall’alto e vedere lontano, una sedia per i rintocchi secchi delle mani di Enzo Del Re, il suo basco rosso e una scheggia di vetro che rappresenta appieno il suo carattere, trasparente, sincero, ma anche duro, spigoloso e tagliente proprio come i suoi canti. Il manifesto di questa edizione è stato firmato da Mauro Bubbico e cala la figura del cantaprotestautore nei terribili fatti della contemporaneità, Un gilet e un ombrello con i colori della Palestina a rappresentare quanto sta avvenendo a Gaza, le ali per volare sui cieli dei territori difficili, quelli di guerra, quelli dei diritti mancati, quelli del genocidio. Il logo di MAUL è dell’illustratrice pugliese Mariagrazia Proietto.
Negli anni tanti musicisti ospiti di MAUL hanno riletto i brani di Enzo Del Re: da Peppe Servillo e Natalio Mangalavite, a Frida Bollani Magoni, Giovanni Truppi, Fausta Vetere, Renzo Rubino. Da Ascanio Celestini ad Andrea Satta, da Peppe Voltarelli a Micol Arpa Rock ad Alessandro D’Alessando e Antonella Costanzo, da Paolo Benvegnù e Elena Ledda e Mauro Palmas, sino a Vito Forthyto Quaranta, Peppe Barra, Erica Mou, Tonino Zurlo, Piero Brega e Oretta Orengo, Ginevra Di Marco, Roy Paci, Cristiana Verardo, Ual-la!, i Tarantati Rotanti di Antonio Infantino, Vinicio Capossela, Daniele Silvestri (questi ultimi vincitori del Premio Enzo Del Re 2023 e 2024).
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SEMPRE PIÙ INTERNAZIONALE Il
PREMIO ANDREA PARODI
IN FINALE DAL 9 ALL’11 OTTOBRE A CAGLIARI: NAOMI BERRILL, LUISA BRIGUGLIO, NICOLE COCEANCIG, EVOÉH, LIMEN COLLECTIVE, NEVAL, LIA SAMPAI, EVA VERDE & DANILO TARSO, BARBORA XU
C’è una forte presenza di artisti stranieri fra i nove finalisti della 18a edizione del “Premio Andrea Parodi”, segnale del rilievo sul piano internazionale della manifestazione sarda dedicata alla world music.
A confrontarsi a Cagliari in un luogo di grande prestigio come il Teatro Massimo dal 9 all’11 ottobre saranno: Naomi Berrill (Irlanda), Luisa Briguglio (Sicilia), Nicole Coceancig (Friuli), Evoéh (Spagna, Marocco, Honduras), Limen Collective (Sardegna/Piemonte), Neval (Catalogna / Turchia), Lia Sampai (Catalogna), Eva Verde & Danilo Tarso (Catalogna / Puglia), Barbora Xu (Repubblica Ceca / Finlandia). Gli artisti si esibiranno dal vivo davanti a una ampia giuria composta da autorevoli addetti ai lavori, come cantanti, autori, musicisti, responsabili di festival, manager, discografici, uffici stampa, giornalisti, critici musicali, sia italiani che internazionali. Il Premio, che si avvale della direzione artistica di Elena Ledda, è nato per rendere omaggio a Andrea Parodi, musicista sardo di grande rilievo nel panorama della world music. È realizzato dall'omonima Fondazione ed ogni anno ricorda il musicista scomparso nel 2006 attraverso sue canzoni proposte dai finalisti e dagli ospiti, che saranno annunciati prossimamente.
Per il vincitore e per alcuni dei finalisti sono previsti importanti premi e bonus. Il vincitore assoluto avrà diritto ad una borsa di studio di € 2.500, oltre alla possibilità di esibirsi in alcuni festival partner del Parodi nel 2026, come l’European Jazz Expo (Sardegna), Folkest (Friuli), Festival del torto (Sicilia), oltre che nello stesso Premio Andrea Parodi. Il vincitore del Premio della Critica potrà invece realizzare un videoclip professionale di un brano, prodotto dalla Fondazione Andrea Parodi. Per alcuni dei finalisti del Premio ci sarà inoltre la possibilità di essere invitati da alcuni dei festival partner (come Mare e Miniere, Premio Bianca d’Aponte). Prossimamente potranno essere definiti ulteriori bonus. Ad esempio la vincitrice dello scorso anno, la catalana Sandra Bautista, potrà usufruire di un contributo di 10.000€ per la realizzazione di un tour, grazie a NuovoImaie. Il Premio Andrea Parodi è realizzato dall'omonima Fondazione grazie a Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport e Assessorato del turismo, artigianato e commercio); Fondazione di Sardegna, Comune di Cagliari (contributo e patrocinio). Numerosi sono i partner e media-partner italiani e internazionali che accompagnano il festival. L’elenco aggiornato sarà diffuso nei prossimi mesi.
Per visionare il bando e avere maggiori informazioni:
fondazione.andreaparodi@gmail.com
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Onde
di MARIA MAZZOTTA
vince il Premio Nazionale Città di Loano per la Musica Tradizionale Italiana come miglior album 2024
A Travessu di Pierpaolo Vacca il Premio Giovani al miglior album 2024
RiGenerazioni Festival - Tradizioni aumentate
Dal 5 al 7 settembre (Loano) e dal 12 al 14 settembre (Balestrino, Boissano, Toirano)
È Maria Mazzotta, con l’album Onde (Zero Nove Nove), la vincitrice del Premio Nazionale Città di Loano per la Musica Tradizionale Italiana, il più prestigioso riconoscimento per la musica di tradizione in Italia, assegnato ogni anno alla migliore produzione musicale di ambito folk da una giuria composta da oltre cinquanta giornalisti specializzati e studiosi. Il Premio Giovani – assegnato al miglior album d’esordio di musicista under 35 – va invece a Travessu dell’organettista sardo Pierpaolo Vacca (Tŭk Music). La ventunesima edizione del Premio Loano si presenta con molte novità che preannunciano una significativa metamorfosi del festival. “RiGenerazioni festival” è il nuovo contenitore che accoglierà gli eventi musicali del Premio Loano e che troverà la sua nuova collocazione temporale nel mese di settembre, divenendo un festival diffuso, che a Loano, sede tradizionale del festival, aggiunge tre nuove location. La manifestazione, in programma dal 5 al 7 settembre a Loano e dal 12 al 14 settembre nel primo entroterra, accoglierà gli artisti che meglio rappresentano i linguaggi della tradizione declinati nella contemporaneità, con approcci innovativi. Nella città dei Doria anche quest’anno saranno premiati i vincitori del Premio Loano (Premio Miglior Album 2024 e Premio Giovani 2024).
«Sarà un’edizione speciale» spiegano i direttori artistici Jacopo Tomatis e Ciro De Rosa “Passato il giro di boa del ventennale con la trionfale edizione dedicata ad Alan Lomax, il Premio Nazionale Loano per la Musica Tradizionale Italiana, pur confermando la volontà necessaria di monitorare e riconoscere le produzioni discografiche di musiche ispirate ad espressioni di tradizione orale con anche un occhio di riguardo verso i giovani, intende costituirsi ancora di più come Festival-osservatorio sulle modalità con cui si riposiziona il “movimento folk” in Italia, e non solo in Italia. In questo senso parliamo di “Tradizioni aumentate”. Abbiamo l’ambizione di confrontarci con artiste e artisti in grado di far dialogare mondi sonori diversi, di approcciare i linguaggi della tradizione anche attraverso la “manipolazione” di archivi sonori, l’uso di tecnologie digitali, il ripensamento degli strumenti popolari, per superarne i limiti tecnici e stilistici e plasmare, con piena libertà espressiva, le nuove “musiche tradizionali».
«Il Premio Nazionale Loano per la Musica Tradizionale Italiana – ricordano il sindaco di Loano Luca Lettieri ed il vice sindaco Gianluigi Bocchio – rappresenta da ventun anni l'appuntamento più rappresentativo e importante per tutto il settore della musica folk italiana. A suo modo, è diventato anche lui parte integrante di quella 'tradizione' che si propone di mantenere viva e costantemente sotto i riflettori. Per la città di Loano, il Premio rappresenta un tassello dell'ampio mosaico di iniziative volte a tramandare ed esaltare gli elementi che costituiscono il folklore nazionale. Pur utilizzando un linguaggio apparentemente 'leggero' come può essere la musica popolare, infatti, attraverso i suoi numerosi appuntamenti il Premio Loano si fa custode e narratore diretto di tanti elementi della tradizione che, diversamente, non troverebbero facilmente spazio al di fuori delle realtà da cui quelle produzioni provengono. Una rassegna che si colloca perfettamente nel solco delle tante altre iniziative varate dalla nostra amministrazione e che, nell'ultimo anno, ci hanno consentito di far conosce e promuovere l'immagine della città ad un pubblico sempre più numeroso».
Dal 2020, anno che ha segnato il suo esordio solista con la pubblicazione dell’album Amoreamaro, Maria Mazzotta non si è mai fermata e ha macinato migliaia di chilometri esibendosi in oltre 200 concerti in più di 25 Paesi tra Europa, America Latina e Asia. Già nel Canzoniere Grecanico Salentino, è arrivata ad essere una delle voci più apprezzate del panorama della world music europea.
Onde è l’album in cui, per la prima volta nel suo percorso ventennale, Maria Mazzotta sceglie di esprimere la forza vitale della tradizione popolare con movenze post-rock, psichedeliche e acide, allargando lo spettro d’ascolto rivisitando classici folk (da De Simone a Rosa Balistreri, dalla tradizione garganica a quella salentina, naturalmente) e dar vita a nuove composizioni per riconoscere nella musica un antidoto per superare i mali del mondo e come invito a cercare dentro di sé i percorsi di cura, coltivando il desiderio di scoperta e di accoglienza. Onde è il risultato degli incontri e delle influenze, delle emozioni e delle riflessioni sulla società moderna. È un racconto sul continuo mutamento, in cui il mare risuona ovunque, dal dolce movimento che può cullare prima di trasformarsi in onda anomala e distruggere, facendo tabula rasa. Custodisce al proprio interno numerose metafore e molteplici stati d’animo che come le onde marine possono assumere mille forme. Mentre tutta l’acqua si muove cambiando forma e potenza, ogni canto si lascia attraversare dai suoni dentro un mare di frequenze in cui le percussioni di Cristiano della Monica e le chitarre di Ernesto Nobili garantiscono la navigazione al canto di Maria Mazzotta.
Travessu, l’album d’esordio Pierpaolo Vacca, è il primo disco pubblicato da Etnotǔk, nuova sotto-etichetta dedicata alla musica tradizionale ed etnica all’interno della casa discografica Tǔk di Paolo Fresu. Vacca è un artista con radici ben salde nei repertori tradizionali sardi, ma con lo sguardo rivolto all’esplorazione di nuovi territori sonori tra tradizione e innovazione. Il titolo del disco – che significa rovescio, ma anche di traverso, controcorrente – racconta del desiderio di ribaltare e rimescolare le tradizioni musicali. Dalla tradizione popolare sarda, il suo gusto musicale ha spinto Vacca verso l’esplorazione di altri contesti di world music quali l’improvvisazione di sapore jazzistico e l’impiego dell’elettronica. L’album è interamente arrangiato, composto e suonato dall’organettista ovoddese, affiancato da collaborazioni con artisti del calibro di Dino Rubino, Pape Ndiaye, Nanni Gaias, Dj Cris e Fabio Calzia.
Il Premio Città di Loano per la Musica Tradizionale Italiana, nato ventuno anni fa come laboratorio permanente sulla musica folk, promuove e valorizza la produzione contemporanea di musica tradizionale di radice italiana attraverso il coinvolgimento di artisti, etichette discografiche, giornalisti e operatori culturali. È organizzato dall’Associazione Compagnia dei Curiosi in collaborazione con l'Assessorato al Turismo e alla Cultura del Comune di Loano, con il contributo della Fondazione A. De Mari e il patrocinio di ANCI. La direzione artistica è a cura di Jacopo Tomatis e Ciro de Rosa, con la collaborazione di Enrico de Angelis, Lucia Campana, Annalisa Scarsellini e Davide Valfrè.
Partner del Premio Loano: Premio Andrea Parodi, Folkest.
Media Partner: Blogfoolk Magazine, Globofonie, Il Giornale della Musica, Radio Popolare
La classifica del Premio al miglior Album 2024
1° posto
Onde (Zero Nove Nove) Maria Mazzotta
2° posto
Roda (Finisterre / Just Entertainment) Eleonora Bordonaro
3° posto
A cruda voz (Liburia Records) Lavinia Mancusi
4° posto
Sweet release (Ponderosa Music Records) Mauro Durante & Justin Adams
5° posto
Culla e tempesta (Zero Nove Nove) Faraualla
6° posto
Talassa (Zero Nove Nove) Dario Muci
Un ballo liscio vol. 2 (Egea) Riccardo Tesi & Claudio Carboni
8° posto
Gotes (Il cantautore necessario) Alvise Nodale
9° posto
Arnissa (Squilibri) Arneo Tambourine Project
Femmina (Sonora Recordings) Gera Bertolone
Quando l'anarchia verrà (Kurumuny) Susanna Buffa e Igor Legari
Travessu (Tŭk Music) Pierpaolo Vacca
La Giuria del Premio
Maurizio Agamennone, Claudio Agostoni, Sergio Albertoni, Giovanni Alcaini, Marco Boccitto, Michele Bovi, Raffaello Carabini, Giordano Casiraghi, Daniele Cestellini, Gianni Ciaccio, Valerio Corzani, Giandomenico Curi, Enrico de Angelis, Flaviano De Luca, Ciro De Rosa, Paolo Del Ry, Enrico Deregibus, Petr Doruzka, Salvatore Esposito, Antonio Fanelli, Massimo Ferro, Guido Festinese, Guido Giazzi, Ezio Guaitamacchi, Federico Guglielmi, Marco La Viola, Felice Liperi, Ignazio Macchiarella, Giorgio Maimone, Maurizio Marino, Tiziano Menduto, Giorgio Meneghetti, Gaetano Menna, Marco Miconi, Gianni Montano, Anna Nacci, Giancarlo Nostrini, Rosario Pantaleo, Massimo Pirotta, Massimo Poggini, Piercarlo Poggio, Ezio Riberi, Alessandro Rosa, Vincenzo Santoro, Annalisa Scarsellini, Stefano Starace, Alessio Surian, Jacopo Tomatis, Federico Vacalebre, Juan Antonio Vazquez, Gianluca Veltri, John Vignola, Antonio Vivaldi, Enrico Zagnagnoli, Giorgio Zito.
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Al Teatro Ariston di Sanremo (Imperia)
La rassegna della canzone d’autore – Premio Tenco 2025
23-24-25 ottobre 2025
TARGHE TENCO 2025
I VINCITORI
MIGLIORE ALBUM IN ASSOLUTO
Volevo essere un duro – Lucio Corsi
MIGLIORE ALBUM IN DIALETTO
Furèsta – La Niña
MIGLIORE ALBUM OPERA PRIMA
Mi Piace – Anna Castiglia
MIGLIORE ALBUM DI INTERPRETE
Kaleidoscope – Ginevra Di Marco
MIGLIORE CANZONE SINGOLA
Volevo essere un duro – Lucio Corsi
MIGLIORE ALBUM A PROGETTO
Pagani per Pagani – Caroline Pagani
Annunciate oggi, martedì 8 luglio, le opere vincitrici delle TARGHE TENCO 2025: Migliore album in assoluto – Volevo essere un duro di Lucio Corsi; Migliore album in dialetto – Furèsta de La Niña; Migliore album opera prima – Mi Piace di Anna Castiglia; Migliore album di interprete – Kaleidoscope di Ginevra Di Marco; Migliore canzone singola – Volevo essere un duro di Lucio Corsi; Migliore album a progetto – Pagani per Pagani prodotto da Caroline Pagani. Risultato record nella fase del ballottaggio, con la partecipazione di 241 votanti. Il prestigioso riconoscimento delle Targhe Tenco viene assegnato dal 1984 a “I migliori dischi dell’anno” di canzone d’autore pubblicati nel corso dell’anno (ovvero resi disponibili in qualunque modo al pubblico dal 1° giugno 2024 al 31 maggio 2025). Le opere degli artisti candidati per le Targhe sono votate da una giuria vasta e competente formata da esperti, giornalisti e addetti ai lavori scelti dal Club Tenco che esprime i suoi voti nei modi e tempi che vengono comunicati ai giurati dall’Associazione. Il Direttivo del Club Tenco non fa parte di questa giuria. Le informazioni relative alle Targhe Tenco e il regolamento sono online sul sito del Club Tenco. Targhe assegnate fino a oggi https://www.clubtenco.it/albo-doro/. Regolamento.
Di seguito il numero dei voti ottenuti da ciascun finalista delle Targhe Tenco 2025 suddivisi nelle 6 sezioni previste: Lucio Corsi con l’album Volevo essere un duro (Sugar Music) si aggiudica la targa del MIGLIORE ALBUM IN ASSOLUTO con 73 voti. Gli altri finalisti, in ordine di preferenze ottenute, sono: Piero Ciampi con Siamo in cattive acque (48 preferenze); Emma Nolde con Nuovospaziotempo (44 preferenze); Brunori Sas con L'albero delle noci (40 preferenze); Federico Sirianni con La promessa della felicità (34 preferenze).
Per la targa MIGLIORE ALBUM IN DIALETTO (o lingua minoritaria parlata in Italia) l’opera più apprezzata è Furèsta (BMG) de La Niña con 77 voti. Gli altri finalisti, in ordine di preferenze ottenute, sono: Enzo Gragnaniello con L'ammore è na rivoluzione (65 preferenze); Stefano Saletti con Mediterranima (36 preferenze); Alvise Nodale con Gotes (26 preferenze); Liberato con Liberato III (26 preferenze).
L’album Mi Piace (OTR Live/ADA Music Italy) di Anna Castiglia si aggiudica la targa MIGLIORE ALBUM OPERA PRIMA (primo album di lunga durata del titolare, cantautore o gruppo) con 97 voti. Gli altri finalisti, in ordine di preferenze ottenute, sono: Luca Romagnoli con La miseria (36 preferenze); Laurynn con Aritmia (28 preferenze); P.A.O. con A cuore aperto (24 preferenze); Cristiano Fattorini con Tutto intorno (18 preferenze).
Per la targa MIGLIORE ALBUM DI INTERPRETE l’opera più votata è Kaleidoscope (Funanbulo Label) di Ginevra Di Marco con 60 preferenze. Gli altri finalisti, in ordine di preferenze ottenute, sono: Ornella Vanoni con Diverse (52 preferenze); Ilaria Pilar Patassini con Canto Conte (51 preferenze); Mia Martini con Tarab (39 preferenze); Giulia Pratelli e Luca Guidi con Di Blu. Omaggio a Domenico Modugno (31 preferenze).
La targa MIGLIORE CANZONE SINGOLA, che va agli autori del brano, è assegnata a Volevo essere un duro (Sugar Music) di Lucio Corsi con 79 voti. Gli altri finalisti, in ordine di preferenze ottenute, sono: La Niña con Figlia d' 'a Tempesta (45 preferenze); Marracash con Gli sbandati hanno perso (43 preferenze); Brunori Sas con L'albero delle noci (39 preferenze); Simone Cristicchi con Quando sarai piccola (29 preferenze).
Infine, il MIGLIORE ALBUM A PROGETTO, che va al produttore, è Pagani per Pagani (distribuzione DistroKid) di Caroline Pagani, prodotto da Caroline Pagani, con 63 preferenze. Gli altri finalisti, in ordine di preferenze ottenute, sono: Sarò Franco Vol. 2 - Altre canzoni inedite di Califano (61 preferenze); Canzoni di Fuga e Speranza (48 preferenze); Noi de borgata. Le canzoni di Armandino Liberti (22 preferenze); Trentatré Suonati (12 preferenze).
Il Premio Tenco 2025 si terrà il 23, 24 e 25 ottobre 2025 presso il Teatro Ariston di Sanremo (Imperia). La rassegna dedicata alla Canzone d’Autore più prestigiosa e rinomata del nostro Paese, che ha superato nel 2024 l’importante traguardo dei 50 anni, anche in questa edizione premierà uno o più artisti con il PREMIO TENCO, assegnato dal Direttivo del Club Tenco alla carriera di coloro che hanno apportato un contributo significativo alla canzone d’autore mondiale. Il Club Tenco assegnerà anche il PREMIO TENCO ALL'OPERATORE CULTURALE e il PREMIO YORUM, istituito in collaborazione con Amnesty International Italia dal 2020 per dare visibilità agli artisti che in tutto il mondo, mettendo spesso a repentaglio la loro vita, lottano per i diritti umani e la libertà d’espressione. Le prevendite relative agli abbonamenti e ai biglietti delle singole serate sono online su clubtenco.it e aristonsanremo.com oppure presso il botteghino del Teatro Ariston (tutti i giorni dalle ore 17.00 alle ore 21.00).
L’Associazione culturale Club Tenco, fondata a Sanremo nel 1972 da un gruppo di appassionati di musica, con la guida del floricultore ed ex partigiano Amilcare Rambaldi, per promuovere e sostenere la canzone di qualità, è intitolata al grande artista e cantautore italiano Luigi Tenco e opera senza scopo di lucro, in assoluta e riconosciuta autonomia dall’industria musicale. “Lo scopo del Club è quello di riunire tutti coloro che, raccogliendo il messaggio di Luigi Tenco, si propongono di valorizzare la canzone d’autore, ricercando anche nella musica leggera dignità artistica e poetico realismo”.
Il Premio Tenco è una rassegna di alta qualità artistica, culturale e tecnica, che dal 1974 si tiene nella città del ponente ligure che rappresenta da sempre la musica italiana. Una manifestazione unica in Europa e al mondo alla quale vengono invitati i più interessanti cantanti-autori italiani e stranieri, nonché un’occasione di incontro e confronto fra artisti e operatori del settore musicale.
Main Sponsor SIAE - Società Italiana degli Autori ed Editori.
Media partner Rockol.
Radio partner Radio Capital.
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PREMIO CIAMPI 2025
Al via il bando di Concorso 2025 del Premio Ciampi Città di Livorno
scade il 28 settembre la domanda per le iscrizioni
Tema di questa edizione “Oltre le macerie”
Sono aperte le iscrizioni al Premio Ciampi Città di Livorno, la rassegna dedicata al poeta e musicista scomparso prematuramente nel 1980. Con la pubblicazione del bando di concorso 2025 sul sito e sui canali social ufficiali, è stato annunciato l’avvio della ventisettesima edizione del Premio Ciampi, che avrà luogo il 13 dicembre al Teatro Goldoni di Livorno. Al bando, scaricabile dal sito www.premiociampi.it, possono partecipare singoli artisti, senza limiti di età, o gruppi musicali, presentando entro il 28 settembre, due canzoni interpretate da loro stessi e, facoltativamente, una propria interpretazione di un brano di Piero Ciampi che verrà valutato separatamente. La giuria, presieduta dal giornalista Antonio Vivaldi, provvederà, secondo un proprio calendario di lavori, alla selezione dei vincitori 2025, che saranno premiati, e invitati ad esibirsi, in occasione della serata finale della manifestazione. Dopo l’edizione del 2023 intitolata “Lunga vita agli outsiders” e quella del 2024 chiamata “Siamo in cattive acque” (riprendendo il titolo del disco di inediti ciampiani che abbiamo presentato, in anteprima nazionale in quell'occasione), il titolo per il 2025 è “Oltre le macerie”. L'intenzione è, ancora una volta, di prendere spunto da una situazione nella quale le energie creative non allineate sono vittime di un ordine delle cose che tutto appiattisce, banalizza e deprime per tentare di dar loro una visibilità. Questo nel nome di un artista come Piero Ciampi che a nulla volle mai allinearsi. Siamo circondati dalle macerie, ma possiamo provare a ricostruire grazie alla musica e a idee che siano coraggiose e vitali. Ma il Premio Ciampi non è solo musica. Da diversi anni, gli organizzatori hanno allargato gli orizzonti e gli interessi, attivando delle sezioni legate ad altre forme espressive, in sintonia con le passioni del grande artista livornese. Infatti, verrà dato ampio spazio al Premio L'Altrarte, dedicato alle arti visive, al Premio Valigie Rosse, dedicato alla poesia, e dal Premio Ciampi ai fumetti. Da quest’anno c’è un’importante novità, ovvero la nascita di una collaborazione fra il Premio Ciampi e l'Arci APS, che negli anni ha saputo creare una rete di circoli in tutta Italia, i cui si propone musica legata alla ricerca e all’innovazione. Per sancire questo nuovo e importante legame, l’Arci assegnerà un suo Premio Speciale che verrà consegnato durante la serata finale (in programma il 13 dicembre al Teatro Goldoni) e che si aggiunge agli altri già citati. Il Premio Ciampi prosegue, quindi, il percorso intrapreso trent’anni fa, che ha portato la città di Livorno ad essere un punto di riferimento importante per quanto riguarda non solo la scena musicale nazionale, ma anche quella artistica in generale. Ricordiamo che il Premio Ciampi è organizzato dall’Associazione Premio Ciampi ed Arci, in collaborazione con Comune di Livorno, Regione Toscana, Fondazione Livorno e Fondazione Teatro Goldoni.
Per informazioni:
Associazione culturale Premio Ciampi
tel. 0586426888
mail: info@premiociampi.it | concorso@premiociampi.it
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IL PREMIO LUNEZIA COMPIE 30 ANNI!
TRE NUOVI APPUNTAMENTI DEDICATI AL TRENTENNALE DELLA PRESTIGIOSA MANIFESTAZIONE
IL 6 SETTEMBRE A FOLLO (LA SPEZIA)
IL 14 SETTEMBRE A ROMA e IL 19 OTTOBRE A LA SPEZIA
ATTESI TANTI OSPITI DEL PANORAMA MUSICALE ITALIANO
IN SCENA ANCHE LE NUOVE PROPOSTE (band, cantautori e autori di testi)
LE ISCRIZIONI SONO APERTE FINO AL 30 AGOSTO
si partecipa attraverso il sito www.premiolunezia.it
Il Premio Lunezia, manifestazione storica dedicata al valore musical-letterario della canzone, prosegue il percorso celebrativo per il suo trentennale con 3 nuove tappe: sabato 6 settembre a Follo (La Spezia) al Centro Sportivo dello Spezia Calcio, domenica 14 settembre a Roma, di fronte al Colosseo (Jazz e Image) e domenica 19 ottobre a La Spezia al Teatro Civico. Durante gli appuntamenti, tutti a ingresso libero, si alterneranno sul palco grandi nomi del panorama musicale italiano e giovani talenti, protagonisti della sezione Nuove Proposte del Premio Lunezia, curata dalla direttrice artistica Loredana D’Anghera.
Il 6 settembre, a Follo (La Spezia), si determinerà almeno un finalista delle Nuove Proposte per la data conclusiva di La Spezia. La serata sarà interamente dedicata all’autorato femminile, sia per la sezione Nuove Proposte che per gli artisti affermati presenti.
Il 14 settembre, a Roma, verranno selezionati 6 o 7 finalisti della sezione Nuove Proposte. Per celebrare i 30 anni del Premio, saranno annunciati 3 vincitori, che verranno svelati ufficialmente durante la serata del 19 ottobre a La Spezia. In particolare, durante la più partecipata fase romana, le Nuove Proposte prescelte potranno contare sull’attenzione di promoter, produttori e operatori della musica leggera.
È possibile iscriversi alla selezione per le Nuove Proposte fino alle ore 24.00 di sabato 30 agosto 2025. Per informazioni e iscrizioni è possibile scrivere su WhatsApp (dopo le ore 18.00, festivi compresi) ai seguenti numeri di cellulare: 347 3065739 – 328 5669549 – 347 2782390.
Dopo il successo della serata del 25 luglio ad Aulla (Massa-Carrara), introdotta dall’Encomio del Ministero dei Beni Culturali, e i 3 appuntamenti annunciati a Follo, Roma e La Spezia, il Premio Lunezia conferma il suo impegno nel coniugare qualità artistica e attenzione verso le nuove generazioni della musica italiana.
Il Premio Lunezia è l’unico premio musicale non dedicato ad un artista scomparso, che vanta un percorso lungo 3 decenni, volto a valorizzare l’arte-canzone nella nuova considerazione di “valore musical-letterario”, una tesi che ha reso peculiare la manifestazione, per una disciplina premiativa trasversale, che offre attenzioni a tutti i generi proposti da chansonniers italiani.
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PREMIO PIERANGELO BERTOLI 2025
GLI 8 FINALISTI
La Prefinale del Premio Pierangelo Bertoli 2025, andata in scena con un grande successo il 22 Luglio a Modena, ha decretato gli 8 Finalisti dell'edizione 2025 le cui finali si terranno al Teatro Carani di Sassuolo dal 7 al 9 novembre (date ufficiose). I Finalisti, scelti tra 26 Artisti, sono (in ordine alfabetico):
Marco Arati, da Reggio Emilia, con il brano "Buio"
Caino, da Roma, con il brano "Grande albero"
Matteo Faustini, da Brescia, con il brano "Anima gemella"
Melty Groove, da Torino, con il brano "Atomi"
Nero, da Modena, con il brano "L'America"
Mariafrancesca Pompella, da Caserta, con il brano "Lo sai"
Matteo Trapanese, da Napoli, con il brano "Canzone in una stanza"
Truppo, da Modena, con il brano "Oigres"
La Direzione Artistica del Premio è affidata ad Alberto Bertoli e Riccardo Benini.
Il Premio Pierangelo Bertoli è organizzato da Montecristo Aps, con il Patrocinio della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Sassuolo e del Comune di Modena, in collaborazione con sponsor privati, fondamentali per la realizzazione della manifestazione, come Bper Banca (main sponsor), Coop Alleanza 3.0, AZeta Gomma, AZeta Medical Center, Cantine Riunite & Civ, Cersaie, Ceramics of Italy e partner come SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, Arci Nazionale Circuito Musicale, Arci Modena rappresentata da Mirco Pedretti.
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LE FINALISTE DEL PREMIO BIANCA D’APONTE 2025, UNO SGUARDO SULLA NUOVA CANZONE D'AUTRICE ITALIANA
AD AVERSA IL 24 E 25 OTTOBRE: GIGLIO, INDELICATO, LUMEN, MALTO, MOMI, NOVE, CLAUDIA SALVINI, MICAELA TEMPESTA, TESTIMONE, MARTA MARIA VALERIO, SELEZIONATE DA DECINE DI NOMI DI RILIEVO DEL MONDO MUSICALE
Sono dieci le finaliste della 21a edizione del “Premio Bianca d'Aponte”, il concorso italiano per cantautrici, selezionate da un ricco e composito Comitato di garanzia. Si tratta di Giglio (Martina Giglio) da Torino, Indelicato (Giorgia Maria Indelicato) da Trapani, Lumen (Silvia Demita) da Taranto, Malto (Chiara Ceccatelli) da Siena, Momi (Monica Commisso) da Udine, Nove (Roberta Guerra) da Genova, Claudia Salvini da Arezzo, Micaela Tempesta da Napoli, Testimone (Alessandra Raschetti) dalla Svizzera, Canton Ticino, Marta Maria Valerio da Napoli. Le finali si terranno al teatro Cimarosa di Aversa il 24 e 25 ottobre e saranno precedute il 23 da una masterclass sulla scrittura delle canzoni tenuta da Giuseppe Anastasi con Giuseppe Barbera. La direzione artistica è di Ferruccio Spinetti.
Alla vincitrice del premio assoluto andrà una borsa di studio di € 1.000, a quella del Premio della critica “Fausto Mesolella” (in omaggio allo storico direttore artistico della manifestazione) una di € 800. La giuria generale assegnerà inoltre delle targhe al miglior testo (dedicata a Oscar Avogadro), alla migliore musica e alla migliore interpretazione. Sono poi previsti numerosi altri premi e bonus assegnati da singoli membri della giuria o da enti e associazioni vicine al d’Aponte. Per le vincitrici e finaliste ci sono inoltre diverse possibilità di suonare dal vivo in appuntamenti che periodicamente vengono organizzati in Italia e Europa. Ad esempio fra poco, il 31 luglio, il festival “Effetto Venezia” di Livorno diretto da Grazia Di Michele ospiterà due ex finaliste, Jole e Irene Di Brino, per un doppio concerto dedicato al Premio d’Aponte. Di Brino è stata vincitrice del premio della critica lo scorso anno, a pari merito con Valentina Lupi, a cui è andato anche il premio assoluto.
Le finaliste 2025 sono state come sempre selezionate dal Comitato di Garanzia del Premio, formato da decine di addetti ai lavori. Si tratta di produttori, discografici, manager, cantanti. autori, musicisti, giornalisti e critici tra i più importanti nel mondo musicale italiano. Sono: Giuseppe Anastasi (cantautore), Roberta Balzotti (Tgr RAI), Giuseppe Barbera (musicista e compositore), Fabrizio Basso (SkyTg24), Giulia Bubba (Bubba Music), Tony Bungaro (cantautore), Rossana Casale (cantautrice), Valentina Casalena Parodi (Premio Andrea Parodi), Marco Cavalieri (Radio Elettrica), Giovanni Chianelli (Il Mattino), Demetrio Chiappa (Rete Doc), Mimì Ciaramella (musicista e compositore), Gianni Cicchi (operatore culturale), Angiola Codacci Pisanelli (L’Espresso), Paolo Corsi (operatore culturale), Valerio Corzani (Rai Radio3), Giorgiana Cristalli (Ansa), Francesco Cusumano (cantautore), Peppe D’Argenzio (musicista e compositore), Enrico de Angelis (giornalista e storico della canzone), Mauro De Cillis (critico musicale), Max De Tomassi (Rai Radio 1), Sergio delle Cese (NoMusic / Antenna Music Factory), Giuliano Delli Paoli (OndaRock), Alessandro Di Liegro (Tgr Campania), Ginevra Di Marco (cantautrice), Grazia Di Michele (cantautrice), Cristina Donà (cantautrice), Salvatore Esposito (Blogfoolk), Piero Fabrizi (musicista e produttore), Massimo Germini (musicista e compositore), Gianluca Giusti (Panico Concerti), Laura Gramuglia (Radio Capital), Alessandro Guasconi (musicista e produttore), Kaballà (cantautore), Saverio Lanza (musicista e produttore), Elena Ledda (cantautrice), Francesco Magnelli (musicista e compositore), Elisabetta Malantrucco (RadioRai), Carlo Marrale (cantautore), Marco Mennillo (Rockit), Andrea Mirò (cantautrice), Michele Monina (critico musicale), Mariella Nava (cantautrice), Luca Nottola (AreaLive), Francesco Paracchini (lisolachenoncera.it), Duccio Pasqua (Rai Radio 1), Fausto Pellegrini (Rainews24), Laura Pescatori (Radio Onda d'Urto), Timisoara Pinto (Gr Rai), Alessia Pistolini (critico musicale), Antonio Ranalli (Musicalnews), Alfredo Rapetti Mogol (paroliere), Paolo Romani (consulente promozione tv e radio), Ivan Rufo (Festival Botteghe d’Autore), Brunella Selo (cantautrice), Dino Stewart (Bmg), Marcella Sullo (Gr Rai), Paolo Talanca (critico musicale), Tiziana Tosca Donati (cantautrice), Roberto Trinci (Sony Publishing), Giovanni Truppi (cantautore), Fausta Vetere (cantante), John Vignola (RaiRadio1), Maria Cristina Zoppa (Radio Rai). Molti dei componenti del Comitato faranno parte anche delle due giurie, quella generale e quella della critica, che assegneranno i premi nelle serate finali ad Aversa. Il Premio Bianca d’Aponte è organizzato dall’Associazione Bianca d’Aponte, con la collaborazione di ReteDoc, ed è sostenuto da NuovoImaie, che, per la passata edizione, ha confermato il contributo di € 10.000,00 alla vincitrice Valentina Lupi per la realizzazione di un tour di cinque date.
Per ulteriori informazioni: 336 694666 – 335 5383937; info@biancadaponte.it - info@premiobiancadaponte.it
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PREMIO BINDI 2025
Premio Bindi ad Alessio Alì e consegna della targa "Artigianato della canzone" a Riccardo Vitanza
Sì è concluso ieri sera a Santa Margherita Ligure il con la proclamazione dei vincitori di questa ventunesima edizione. Il Premio Bindi 2025, consegnato dal sindaco Guglielmo Caversazio, è andato ad Alessio Alì, ventiquattrenne cantautore calabrese, con il brano “Paura di cambiare”. Sono stati anche assegnati gli altri premi: la Targa Giorgio Calabrese per il miglior autore è andata a Giovanni Toscano; la Targa Quirici per il miglior arrangiamento è stata assegnata a Neno. Infine Giorgia Faraone si è aggiudicata la Targa Armando Corsi quale migliore musicista, premio istituito da quest’anno e consegnato da Anita Corsi, figlia del virtuoso chitarrista scomparso alla fine del 2024, storico componente della Giuria del Premio Bindi. Nel corso della serata è stato consegnato anche il Premio Bindi "Artigianato della Canzone" a Riccardo Vitanza, patron dell'importante agenzia di comunicazione "Parole e dintorni".
Il concerto dei Nomadi a conclusione della manifestazione, che era previsto per questa domenica sera, è stato rinviato per maltempo a giovedì 17 luglio. Uno speciale televisivo sul festival sarà trasmesso sulle reti RAI il prossimo 16 agosto in seconda serata (con inizio alle ore 23,20) e su Raiplay.
info@premiobindi.com - info@lemusenovae.it
Finali Premio Alberto Cesa
Miglior gruppo i Zerofolk Duo dall’Abruzzo, premio alla miglior interpretazione di Federico Tavan i Pasticcio Meticcio dalla Liguria
6 luglio: si sono svolte a San Daniele, a conclusione delle tradizionali giornate centrali di Folkest, le finali del Premio Alberto Cesa che hanno decretato gli attesi vincitori: gli Zerofolk Duo dall’Abruzzo come miglior gruppo oltre che vincitori del Premio Nuovo Imaie; seguiti dai Pasticcio Meticcio (II classificati, Liguria) e dalle Urtie (III classificate, Friuli). Vincitori per la miglior interpretazione di un testo del poeta firuliano Federico Tavan sono stati i Pasticcio Meticcio. A condurre la serata erano Martina Vocci da Tv Koper/Capodistria e Duccio Pasqua di Rai Steronotte. “Come al solito assistere a tanti artisti da tutta Italia arrivare ed esibirsi a Folkest è una grande emozione: mille colori, mille sfumature, grandi possibilità di incontri e di scambi. Perché la musica possa essere per tutti loro sogno ma anche e soprattutto una professione. In questa linea l’assegnazione al vincitore del Premio Nuovo Imaie è una opportunità preziosa.”.
In giuria erano: Claudio Agostoni di Radio Popolare Network Milano, Laura Bianchi della Rivista Mescalina, Loris Böhm di LineaTrad, Walter Colle produttore, Remo Degiovanni autore e musicista, Gigi Diluca del Festival Ethnos, Michele Gazich musicista e produttore, Kaballà musicista e produttore, Elena Ledda direttrice artistica Premio Andrea Parodi, Felice Liperi giornalista e storico della canzone, Elisabetta Malantrucco Rai Radio Techetè, Paolo Morganti editore, Ottavio Nieddu della fondazione Andrea Parodi, Franco Valsecchi giornalista, Valentina Zanelli producer e operatrice culturale. E poi due delegati di UPBeat, la piattaforma dell’Unione Europea nata da una rete formata da Folkest insieme ai quattordici più importanti showcase festival di tutta Europa presenti per l’occasione a San Daniele con produttori, direttori artistici e giornalisti: Alejandro De Los Santos e David Sierra. In giuria naturalmente anche Andrea Del Favero e Gianni Martin, rispettivamente direttore artistico e direttore organizzativo di Folkest. E agli stessi Martina Vocci e Duccio Pasqua.
In finale al concorso, intitolato al grande musicista piemontese e giunto alla sua 21esima edizione, sei proposte artistiche che a loro volte sono state selezionate in mezzo ad oltre 150 candidature da tutta Italia e a seguito di una selezione lungo tutto lo Stivale: gli Zerofolk Duo dall’Abruzzo usciti dalle selezioni del palco di Arezzo, lo Stefano Turolla Trio dal Piemonte uscito dalle selezioni di Cervasca in Piemonte. E poi i Pasticcio Meticcio dalla Liguria (selezioni di Loano), le Urtie dal Friuli (selezioni di Codroipo), Massimiliano Felice dal Lazio con la sua band (selezioni di Roma) e i Fan Chaabi dal Trentino (selezioni di Arbizzano, provincia di Verona). Ospite della serata Federico Sirianni, ben noto cantautore genovese: territorio - Genova - di una delle più importanti e celebri scuole cantautorali italiane nutrita dal quello spettacolare set di storie di varia umanità che negli anni si è nutrito di storie di porto e di frontiera.
I Pasticcio Meticcio al Premio Alberto Cesa
Anche quest’anno come già lo scorso anno ai gruppi finalisti è stato chiesto di musicare, cantare e arrangiare un testo in lingua friulana del poeta Federico Tavan di Andreis, una figura artisticamente di grande livello, la più alta voce della letteratura friulana nella seconda metà del Ventesimo secolo dopo Pier Paolo Pasolini, una stimolante sfida culturale realizzata in stretta collaborazione con Morganti Editori, la casa editrice che gestisce i diritti di questo grande poeta. Folkest, per la direzione artistica di Andrea Del Favero, è realizzato dall’Associazione Culturale Folkgiornale ETS, grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, della Fondazione Friuli, dei comuni di San Daniele del Friuli e di Udine, di Banca 360 e degli Enti Locali degli oltre trenta comuni del Friuli Venezia Giulia coinvolti, di Abaco Viaggi, Cantina Tavagnacco, Cooperativa Itaca.