SABATO 29 NOVEMBRE TORNA “MUSEI IN MUSICA”
È online il bando per la selezione degli spettacoli da realizzare nel Sistema Musei di Roma Capitale
Si possono presentare i progetti entro il 10 novembre 2025
Sarà sabato 29 novembre l’appuntamento di quest’anno con la nuova edizione di Musei in Musica. I Musei Civici di Roma Capitale saranno straordinariamente aperti a tutti in orario serale, dalle 20.00 alle 2.00 di notte, con un biglietto di ingresso pari a 1 euro o completamente gratuito per i possessori di Roma MIC Card. Oltre ad ammirare le collezioni permanenti e le mostre temporanee in corso, sarà possibile assistere a un ampio programma di concerti e spettacoli dal vivo.
La selezione degli eventi che si svolgeranno negli spazi del Sistema Musei di Roma Capitale avverrà attraverso l’avviso pubblico “Musei in Musica 2025” pubblicato da Zètema Progetto Cultura sul sito www.zetema.it. Gli enti, le associazioni, le società e gli altri soggetti in possesso dei requisiti richiesti potranno presentare i propri progetti entro le ore 12.00 del 10 novembre 2025, previa compilazione della documentazione necessaria scaricabile al link. “Musei in Musica, che apre le porte dei nostri Musei Civici la notte del 29 novembre ospitando un programma ricco di concerti, performance e spettacoli dal vivo, è un modo straordinario di accedere al nostro patrimonio artistico – dichiara l’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Massimiliano Smeriglio –. Il bando che mette a disposizione questo eccezionale palcoscenico è un’opportunità per costruire un dialogo sempre aperto con associazioni, società e soggetti che producono cultura a Roma. Desideriamo diffondere il più possibile le opportunità di conoscere e amare la sua bellezza, di diffondere le opportunità di aggregazione, di piacere, cultura per tutti e tutte".
Tra i Musei Civici coinvolti: Musei Capitolini, Musei Capitolini Centrale Montemartini, Mercati di Traiano Museo dei Fori Imperiali, Museo dell’Ara Pacis, Museo di Roma, Museo Napoleonico, Museo di Roma in Trastevere, Museo Pietro Canonica, Musei di Villa Torlonia (Casina delle Civette, Casino Nobile, Serra Moresca), Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese, Museo di scultura antica Giovanni Barracco, Museo Civico di Zoologia, Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina, Galleria d’Arte Moderna, Museo di Casal de’ Pazzi, Parco Archeologico del Celio - Museo della Forma Urbis, Villa di Massenzio.
La manifestazione è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura.
MUSEI IN MUSICA
Sabato 29 novembre 2025
Ingresso 1 euro per accedere a ogni museo, salvo che non sia diversamente indicato.
Musei aperti dalle ore 20.00 alle 02.00 (ultimo ingresso alle ore 01.00)
www.museiincomuneroma.it
Info 060608
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LUISA BRIGUGLIO VINCE IL PREMIO ANDREA PARODI 2025, IL PREMIO DELLA CRITICA VA A NAOMI BERRILL DALL’IRLANDA
A CAGLIARI LA FINALE DEL CONTEST DI WORLD MUSIC CON OSPITI MAURO PAGANI, FERRUCCIO SPINETTI, A FILETTA, SANDRA BAUTISTA
È la siciliana Luisa Briguglio a vincere la 18a edizione del “Premio Andrea Parodi”, il prestigioso contest di world music che si è svolto dal 9 all’11 ottobre a Cagliari in un luogo di grande prestigio come il Teatro Massimo. A lei anche la menzione per la migliore interpretazione. In questa edizione, che ha visto una massiccia presenza femminile ed anche internazionale, il premio della critica è andato all’irlandese Noemi Berrill, insieme alla menzione per il miglior arrangiamento e al Premio Bianca d’Aponte International. La menzione per il miglior testo va a Nicole Coceancig (dal Friuli), quella per la migliore musica a Eva Verde & Danilo Tarso (Catalogna / Puglia). Il premio per la migliore reinterpretazione di un brano di Andrea Parodi (deciso dalla Fondazione a lui intitolata) è stato assegnato invece a Neval (Catalogna / Turchia) e la menzione della giuria internazionale a Evoéh (Spagna, Marocco, Honduras) e a Barbora Xu (Repubblica Ceca / Finlandia). I concorrenti in gara hanno a loro volta assegnato una menzione, che è andata a a Evoéh e Noemi Berrill. Quella invece dei ragazzi in sala se l’è meritata Lia Sampai (Catalogna). Inoltre Siedas offre la possibilità di un servizio di management per un anno a Nicole Coceancig, mentre FDAM offre un servizio distribuzione e promozione di un singolo (ufficio stampa, promo radio e TV, consulenza social) a Limen Collective (Sardegna/Piemonte). La manifestazione è organizzata dalla Fondazione Andrea Parodi con la direzione artistica di Elena Ledda. Da segnalare anche il parterre degli ospiti, decisamente di rilievo. Nella serata di venerdì si è esibita la vincitrice della scorsa edizione, la catalana Sandra Bautista.
Sabato la serata finale ha visto invece salire sul palco Mauro Pagani (accompagnato da Walter Porro, Marcello Peghin, Andrea Ruggeri, Silvano Lobina, Marco Argiolas, Battista Dagnino, Elena Nulchis, Gianfranco Meloni) e Ferruccio Spinetti (con Francesca Corrias e Marcello Peghin). Si è anche esibito il coro corso A Filetta, vincitore del Premio World Music International. La vincitrice avrà diritto ad una borsa di studio di € 2.500, oltre alla possibilità di esibirsi in alcuni festival partner del Parodi nel 2026, come l’European Jazz Expo – Jazz in Sardegna (Sardegna), Folkest (Friuli), Festival del torto (Sicilia), oltre che nello stesso Premio Andrea Parodi il prossimo anno. Noemi Berrill come vincitrice del Premio della Critica potrà invece realizzare un videoclip professionale di un brano, prodotto dalla Fondazione Andrea Parodi. Per alcuni degli altri finalisti del Premio ci sarà inoltre la possibilità di essere invitati da alcuni dei festival partner (come Mare e Miniere).
A decidere i vincitori del contest sono state tre giurie, una tecnica, una critica e una internazionale, tutte composte da autorevoli addetti ai lavori, che sono stati in buona parte presenti in platea (altri in remoto). Ecco la composizione.
Giuria tecnica: Elena Ledda (direttrice artistica, musicista), Gianfranco Cabiddu (regista, musicista), Andrea Ruggeri (musicista), Pippo Rinaldi Kaballà (musicista), Simonetta Soro (musicista, attrice), Silvano Lobina (musicista), Lia Careddu (attrice), Cristina Maccioni (attrice), Gisella Vacca (musicista, attrice), Michele Palmas (S'ard Music, partner), Antonio Ferraro (Musicista, Ingegnere del suono), Foffo Bianchi (Musicista, Ingegnere del suono), Marco Lutzu (Partner, etnomusicologo, Università di Cagliari), Nicola Meloni (operatore culturale), Nicola Spiga (operatore culturale), Stefano Starace (operatore culturale), Davide Valfrè (Partner, Premio Città di Loano), Gaetano d’Aponte (Partner, Premio Bianca D’Aponte), Andrea Del Favero (Partner, Folkest), Salvatore Nocera (Partner, Festival Del Torto), Rambaldo degli Azzoni Avogadro (discografico, operatore culturale), Fabio Dell’Aversana (SIEDAS, partner), Pietro Graziano (FDAM, partner), Andrea Marco Ricci (Partner, NUOVO IMAIE), Claudio Carboni (Partner, Consigliere di Gestione SIAE), Luigi Fontana (Partner, U.N.A. Unione Autori Musicali).
Giuria critica: Enrico de Angelis (critico musicale), Flavia Corda (TGR Sardegna), Giacomo Serreli (Videolina e Radiolina), Paola Pilia (TCS), Martina Vocci (TV Capodistria), Nicola Montisci (L’Unione sarda), Enrico Gaviano (La Nuova Sardegna), Paolo Ardovino (giornalista musicale), Tore Cubeddu (Partner, Eja Tv), Gianfranco Lai (Sardegna Notizie), Simone Cavagnino (giornalista), Claudio Agostoni (Partner, Radio Popolare), Marco Mangiarotti (Qn - Il Giorno), Flaviano De Luca (Il Manifesto), Felice Liperi (Giornalista musicale), Matteo Cruccu (Corriere della Sera) Ciro De Rosa (Songlines /Globofonie), Salvatore Esposito (Partner, Blogfoolk), Claudio Scaccianoce (Gli Stati Generali), Giovanni Alcaini (Radio Cernusco Stereo), Tonino Merolli (Funweek), Timisoara Pinto (GR1), Duccio Pasqua (Rai Radio1), Elisabetta Malantrucco (Rai Radio Techete’), Max De Tomassi (Rai Radio 1), Franz Coriasco (Rai Italia).
Giuria internazionale (giornalisti e operatori culturali): Sergio Albertoni (Rsi Radio Svizzera Italiana), Thorsten Bednarz (DeutchlandFunk Kultur, Germania), Andrew Cronshaw (Froots Magazine, Rough Guide To World Music, Regno Unito), Petr Doruzka (Czech Radio, Rep. Ceca), Edyta Łubińska (Università di Varsavia, Istituto di Etnologia e Antropologia culturale), Piotr Pucylo (Globaltica Festival, Polonia), Albert Reguant (Les Rutes del So, Spagna, Catalogna), Juan Antonio Vazquez (Mundofonias, Spagna).
Tutti gli ospiti, così come i finalisti, hanno interpretato un brano del repertorio di Andrea Parodi, l’artista a cui la manifestazione è dedicata. Parodi, scomparso nel 2006, dopo aver fatto parte dei Tazenda ha intrapreso una importante carriera solista nell’ambito della world music.
Il Premio Andrea Parodi è realizzato dall'omonima Fondazione grazie a Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport e Assessorato del turismo, artigianato e commercio); Fondazione di Sardegna, Comune di Cagliari (contributo e patrocinio), Comune Di Quartu Sant'Elena(Ca) (patrocinio e contributo evento anteprima).
Partner sono: Jazz In Sardegna (Sardegna), Premio Bianca d’Aponte (Campania), Folkest (Friuli), Premio Città di Loano per la musica tradizionale italiana (Liguria), Mare e Miniere (Sardegna), Festival Del Torto (Sicilia), Mo'l'estate Aps – Lamiaterra (Puglia), Associazione Culturale S’ardmusic (Sardegna), Fondazione Barumini – Sistema Cultura, Fondazione Sciola, Fondazione Faustino Onnis, Archivio Mario Cervo, Teatro Massimo Di Cagliari, Labimus (Laboratorio Interdisciplinare Sulla Musica Dell’Università degli studi di Cagliari, Dipartimento Di Lettere, Lingue E Beni Culturali), S.I.A.E. (Patrocinio), Nuovo Imaie (Patrocinio), Rai Sardegna (Patrocinio), Federazione Degli Autori, U.N.A. (Unione Nazionale Autori), Siedas (Società Italiana Esperti Di Diritto Delle Arti E Dello Spettacolo), Fdam (Lazio), Af Motors, Produzioni Sardegna, Boxoffice Sardegna, Cuore dell’isola.
Media partner: Rai Radio 1, Rai Radio Tutta Italiana, Rai Radio Techete’, Rai Isoradio, Sardegna 1, Radiolina, Radio Popolare, Eja Tv, Sardegna Notizie, Il Giornale della musica, Blogfoolk, Folk Bullettin, Musica Italiana A Parigi (Francia), Mundofonias (Spagna), Petr Doruzka (Rep. Ceca), Radio Wira Wiri (Olanda), Deutschlandfunk Kultur (Germania), Rough Guide To World Music (Regno Unito), Les Rutes Del So (Catalogna).
Per maggiori informazioni:
fondazione.andreaparodi@gmail.com
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Onde
di MARIA MAZZOTTA
vince il Premio Nazionale Città di Loano per la Musica Tradizionale Italiana come miglior album 2024
A Travessu di Pierpaolo Vacca il Premio Giovani al miglior album 2024
RiGenerazioni Festival - Tradizioni aumentate
Dal 5 al 7 settembre (Loano) e dal 12 al 14 settembre (Balestrino, Boissano, Toirano)
È Maria Mazzotta, con l’album Onde (Zero Nove Nove), la vincitrice del Premio Nazionale Città di Loano per la Musica Tradizionale Italiana, il più prestigioso riconoscimento per la musica di tradizione in Italia, assegnato ogni anno alla migliore produzione musicale di ambito folk da una giuria composta da oltre cinquanta giornalisti specializzati e studiosi. Il Premio Giovani – assegnato al miglior album d’esordio di musicista under 35 – va invece a Travessu dell’organettista sardo Pierpaolo Vacca (Tŭk Music). La ventunesima edizione del Premio Loano si presenta con molte novità che preannunciano una significativa metamorfosi del festival. “RiGenerazioni festival” è il nuovo contenitore che accoglierà gli eventi musicali del Premio Loano e che troverà la sua nuova collocazione temporale nel mese di settembre, divenendo un festival diffuso, che a Loano, sede tradizionale del festival, aggiunge tre nuove location. La manifestazione, in programma dal 5 al 7 settembre a Loano e dal 12 al 14 settembre nel primo entroterra, accoglierà gli artisti che meglio rappresentano i linguaggi della tradizione declinati nella contemporaneità, con approcci innovativi. Nella città dei Doria anche quest’anno saranno premiati i vincitori del Premio Loano (Premio Miglior Album 2024 e Premio Giovani 2024).
«Sarà un’edizione speciale» spiegano i direttori artistici Jacopo Tomatis e Ciro De Rosa “Passato il giro di boa del ventennale con la trionfale edizione dedicata ad Alan Lomax, il Premio Nazionale Loano per la Musica Tradizionale Italiana, pur confermando la volontà necessaria di monitorare e riconoscere le produzioni discografiche di musiche ispirate ad espressioni di tradizione orale con anche un occhio di riguardo verso i giovani, intende costituirsi ancora di più come Festival-osservatorio sulle modalità con cui si riposiziona il “movimento folk” in Italia, e non solo in Italia. In questo senso parliamo di “Tradizioni aumentate”. Abbiamo l’ambizione di confrontarci con artiste e artisti in grado di far dialogare mondi sonori diversi, di approcciare i linguaggi della tradizione anche attraverso la “manipolazione” di archivi sonori, l’uso di tecnologie digitali, il ripensamento degli strumenti popolari, per superarne i limiti tecnici e stilistici e plasmare, con piena libertà espressiva, le nuove “musiche tradizionali».
«Il Premio Nazionale Loano per la Musica Tradizionale Italiana – ricordano il sindaco di Loano Luca Lettieri ed il vice sindaco Gianluigi Bocchio – rappresenta da ventun anni l'appuntamento più rappresentativo e importante per tutto il settore della musica folk italiana. A suo modo, è diventato anche lui parte integrante di quella 'tradizione' che si propone di mantenere viva e costantemente sotto i riflettori. Per la città di Loano, il Premio rappresenta un tassello dell'ampio mosaico di iniziative volte a tramandare ed esaltare gli elementi che costituiscono il folklore nazionale. Pur utilizzando un linguaggio apparentemente 'leggero' come può essere la musica popolare, infatti, attraverso i suoi numerosi appuntamenti il Premio Loano si fa custode e narratore diretto di tanti elementi della tradizione che, diversamente, non troverebbero facilmente spazio al di fuori delle realtà da cui quelle produzioni provengono. Una rassegna che si colloca perfettamente nel solco delle tante altre iniziative varate dalla nostra amministrazione e che, nell'ultimo anno, ci hanno consentito di far conosce e promuovere l'immagine della città ad un pubblico sempre più numeroso».
Dal 2020, anno che ha segnato il suo esordio solista con la pubblicazione dell’album Amoreamaro, Maria Mazzotta non si è mai fermata e ha macinato migliaia di chilometri esibendosi in oltre 200 concerti in più di 25 Paesi tra Europa, America Latina e Asia. Già nel Canzoniere Grecanico Salentino, è arrivata ad essere una delle voci più apprezzate del panorama della world music europea.
Onde è l’album in cui, per la prima volta nel suo percorso ventennale, Maria Mazzotta sceglie di esprimere la forza vitale della tradizione popolare con movenze post-rock, psichedeliche e acide, allargando lo spettro d’ascolto rivisitando classici folk (da De Simone a Rosa Balistreri, dalla tradizione garganica a quella salentina, naturalmente) e dar vita a nuove composizioni per riconoscere nella musica un antidoto per superare i mali del mondo e come invito a cercare dentro di sé i percorsi di cura, coltivando il desiderio di scoperta e di accoglienza. Onde è il risultato degli incontri e delle influenze, delle emozioni e delle riflessioni sulla società moderna. È un racconto sul continuo mutamento, in cui il mare risuona ovunque, dal dolce movimento che può cullare prima di trasformarsi in onda anomala e distruggere, facendo tabula rasa. Custodisce al proprio interno numerose metafore e molteplici stati d’animo che come le onde marine possono assumere mille forme. Mentre tutta l’acqua si muove cambiando forma e potenza, ogni canto si lascia attraversare dai suoni dentro un mare di frequenze in cui le percussioni di Cristiano della Monica e le chitarre di Ernesto Nobili garantiscono la navigazione al canto di Maria Mazzotta.
Travessu, l’album d’esordio Pierpaolo Vacca, è il primo disco pubblicato da Etnotǔk, nuova sotto-etichetta dedicata alla musica tradizionale ed etnica all’interno della casa discografica Tǔk di Paolo Fresu. Vacca è un artista con radici ben salde nei repertori tradizionali sardi, ma con lo sguardo rivolto all’esplorazione di nuovi territori sonori tra tradizione e innovazione. Il titolo del disco – che significa rovescio, ma anche di traverso, controcorrente – racconta del desiderio di ribaltare e rimescolare le tradizioni musicali. Dalla tradizione popolare sarda, il suo gusto musicale ha spinto Vacca verso l’esplorazione di altri contesti di world music quali l’improvvisazione di sapore jazzistico e l’impiego dell’elettronica. L’album è interamente arrangiato, composto e suonato dall’organettista ovoddese, affiancato da collaborazioni con artisti del calibro di Dino Rubino, Pape Ndiaye, Nanni Gaias, Dj Cris e Fabio Calzia.
Il Premio Città di Loano per la Musica Tradizionale Italiana, nato ventuno anni fa come laboratorio permanente sulla musica folk, promuove e valorizza la produzione contemporanea di musica tradizionale di radice italiana attraverso il coinvolgimento di artisti, etichette discografiche, giornalisti e operatori culturali. È organizzato dall’Associazione Compagnia dei Curiosi in collaborazione con l'Assessorato al Turismo e alla Cultura del Comune di Loano, con il contributo della Fondazione A. De Mari e il patrocinio di ANCI. La direzione artistica è a cura di Jacopo Tomatis e Ciro de Rosa, con la collaborazione di Enrico de Angelis, Lucia Campana, Annalisa Scarsellini e Davide Valfrè.
Partner del Premio Loano: Premio Andrea Parodi, Folkest.
Media Partner: Blogfoolk Magazine, Globofonie, Il Giornale della Musica, Radio Popolare
La classifica del Premio al miglior Album 2024
1° posto
Onde (Zero Nove Nove) Maria Mazzotta
2° posto
Roda (Finisterre / Just Entertainment) Eleonora Bordonaro
3° posto
A cruda voz (Liburia Records) Lavinia Mancusi
4° posto
Sweet release (Ponderosa Music Records) Mauro Durante & Justin Adams
5° posto
Culla e tempesta (Zero Nove Nove) Faraualla
6° posto
Talassa (Zero Nove Nove) Dario Muci
Un ballo liscio vol. 2 (Egea) Riccardo Tesi & Claudio Carboni
8° posto
Gotes (Il cantautore necessario) Alvise Nodale
9° posto
Arnissa (Squilibri) Arneo Tambourine Project
Femmina (Sonora Recordings) Gera Bertolone
Quando l'anarchia verrà (Kurumuny) Susanna Buffa e Igor Legari
Travessu (Tŭk Music) Pierpaolo Vacca
La Giuria del Premio
Maurizio Agamennone, Claudio Agostoni, Sergio Albertoni, Giovanni Alcaini, Marco Boccitto, Michele Bovi, Raffaello Carabini, Giordano Casiraghi, Daniele Cestellini, Gianni Ciaccio, Valerio Corzani, Giandomenico Curi, Enrico de Angelis, Flaviano De Luca, Ciro De Rosa, Paolo Del Ry, Enrico Deregibus, Petr Doruzka, Salvatore Esposito, Antonio Fanelli, Massimo Ferro, Guido Festinese, Guido Giazzi, Ezio Guaitamacchi, Federico Guglielmi, Marco La Viola, Felice Liperi, Ignazio Macchiarella, Giorgio Maimone, Maurizio Marino, Tiziano Menduto, Giorgio Meneghetti, Gaetano Menna, Marco Miconi, Gianni Montano, Anna Nacci, Giancarlo Nostrini, Rosario Pantaleo, Massimo Pirotta, Massimo Poggini, Piercarlo Poggio, Ezio Riberi, Alessandro Rosa, Vincenzo Santoro, Annalisa Scarsellini, Stefano Starace, Alessio Surian, Jacopo Tomatis, Federico Vacalebre, Juan Antonio Vazquez, Gianluca Veltri, John Vignola, Antonio Vivaldi, Enrico Zagnagnoli, Giorgio Zito.