Contests e Premi

I comunicati stampa relativi a concorsi, premi e open call della scena folk, world e cantautorale in Italia...

PREMIO BIANCA D’APONTE 2025
VINCE MICAELA TEMPESTA, A CUI VA ANCHE IL PREMIO DELLA CRITICA A PARI MERITO CON NOVE
AD AVERSA LA FINALE DEL CONTEST PER CANTAUTRICI CON OSPITI LEVANTE, CARLO MARRALE, VALENTINA LUPI E MOLTI ALTRI

È Micaela Tempesta da Napoli a vincere il 21° “Premio Bianca d'Aponte”, il contest riservato a cantautrici in programma al teatro Cimarosa di Aversa il 24 e 25 ottobre 2025 con la direzione artistica di Ferruccio Spinetti. Alla vincitrice assoluta va il Premio Bianca d’Aponte, con borsa di studio di 1.000 euro, la partecipazione come ospite alla prossima edizione del Premio e la possibilità di esibirsi all’edizione del 2026 di Music for Change, realizzata da Musica contro le Mafie. Ad aggiudicarsi il Premio della Critica “Fausto Mesolella” (storico direttore artistico del d’Aponte) è la stessa Tempesta a pari merito con Nove (al secolo Roberta Guerra) da Genova. Le due cantautrici si divideranno una borsa di studio di 800 euro e si esibiranno come ospiti al Premio Nilla Pizzi. Malto (Chiara Ceccatelli) da Siena ha ottenuto la targa al miglior testo (dedicata a Oscar Avogadro) e il “Premio ’Na stella” (titolo di una canzone di Mesolella) del Virus Studio, con l’incisione di un brano prodotto artisticamente da Ferruccio Spinetti e Alessandro Guasconi. A lei anche il premio dell’etichetta femminile “Maieutica Dischi” di Veronica Marchi (vincitrice della prima edizione del Premio), pure questo per la produzione e pubblicazione di un brano.
Il premio per la miglior composizione va a Momi (Monica Commisso) da Udine; quella per la migliore interpretazione a Indelicato (Giorgia Maria Indelicato) da Trapani. A Micaela Tempesta va anche una proposta per un anno di assistenza legale e manageriale da parte di Siedas. Per Giglio (al secolo Martina Giglio) da Torino c’è invece la possibilità di una collaborazione artistica con l’etichetta Suoni dall’Italia di Mariella Nava. Inoltre alla vincitrice, o, se non disponibile, a una delle finaliste andrà la proposta di un anno di consulenza manageriale e ufficio stampa da parte di Freecom. Ma per tutte le finaliste ci sono diverse possibilità di suonare dal vivo in appuntamenti legati al Premio che periodicamente vengono organizzati in Italia e Europa. Ad esempio nella primavera 2026 è già prevista una data a Praga, all’Istituto Italiano di Cultura. Il concorso ha visto come finaliste anche: Lumen (Silvia Demita) da Taranto, Claudia Salvini da Arezzo, Testimone (Alessandra Raschetti) dalla Svizzera, Canton Ticino, e Marta Maria Valerio da Napoli. Questa edizione era particolarmente importante perché proprio venerdì 24 ottobre è uscito “Bianca d'Aponte - Ensemble per Bianca”, il primo disco dove si può ascoltare la voce della giovane e talentuosa cantautrice scomparsa prematuramente nel 2003 a 23 anni. L’album è stato realizzato grazie al contributo di NuovoImaie. Ricco e prestigioso il parterre degli ospiti, a partire da Levante, cantautrice di grande levatura e riferimento per molte sue giovani colleghe. L’artista siciliana è stata la madrina di questa edizione, presiedendo la giuria e proponendo un brano di Bianca d’Aponte, “Via da me”, insieme ad altri del suo repertorio. Sul palco del Cimarosa è salito anche Carlo Marrale, storico fondatore dei Matia Bazar e autore di canzoni come “Vacanze romane”, che ha ricevuto il premio alla carriera della Città di Aversa e si è esibito insieme ad un’altra ex-componente dello storico gruppo, Silvia Mezzanotte. Brunella Selo con Ferruccio Spinetti ha omaggiato lo scomparso Stefano Benni con un brano di Fausto Mesollella (il primo direttore artistico del d’Aponte) su una sua poesia, “Tulipani”. Due gli omaggi alla musica di Bianca d’Aponte. Quello del violinista Edoardo Amirante con “E qualcosa inventerò” e uno di un gruppo di alunni del liceo classico e musicale Domenico Cirillo di Aversa, con “Cose lontane”. Il Premio ha visto come ospiti anche Carolina Bubbico, Bungaro e l’irlandese Naomi Berrill, vincitrice del Premio Bianca d’Aponte International, selezionata fra le finaliste del recente Premio Andrea Parodi di Cagliari, manifestazione gemellata con il d’Aponte. Ed inoltre Valentina Lupi, che come vincitrice della scorsa edizione ha aperto entrambe le serate, ed alcune ex finaliste e vincitrici come Cristiana Verardo, Veronica Marchi e Manuela Zero. A completare il cast Acquachiara, vincitrice del contest Music for Change. A condurre le serate Ottavio Nieddu. Una band residente, coordinata da Alessandro Crescenzo, ha accompagnato alcune concorrenti e alcuni ospiti. A decidere le vincitrici sono state due folte giurie, composte da nomi di rilievo della musica italiana.
La giuria del premio assoluto comprendeva: Giuseppe Gioni Barbera (musicista e compositore), Bungaro (cantautore), Giulia Bubba (Bubba Music), Carolina Bubbico (cantautrice), Rossana Casale (cantautrice), Valentina Casalena Parodi (Premio Andrea Parodi), Antonio Cortesi (BMG Italia), Mimì Ciaramella (musicista e compositore), Gianni Cicchi (manager), Peppe D’Argenzio (musicista e compositore), Sergio Delle Cese (NoMusic / Antenna Music Factory), Cristina Donà (cantautrice), Kaballà (cantautore), Romeo Grosso (Altomusic srl), Saverio Lanza (musicista e compositore), Elena Ledda (cantautrice), Levante (cantautrice), Carlo Marrale (cantautore), Alfredo Rapetti Mogol (paroliere), Mariella Nava (cantautrice), Ivan Rufo (Festival Botteghe d’Autore), Andrea Satta (cantautore), Brunella Selo (cantautrice), Roberto Trinci (Sony Music Publishing).
Nella giuria del Premio della Critica “Fausto Mesolella” c’erano invece: Roberta Balzotti (Tgr Rai), Fabrizio Basso (SkyTg24), Giorgiana Cristalli (Ansa), Enrico de Angelis (storico della canzone), Mauro De Cillis (critico musicale), Giuliano Delli Paoli (Ondarock), Alessandro Di Liegro (Tgr Rai), Elisabetta Malantrucco (Rai Radio Techete’), Marco Mennillo (Rockit), Michele Monina (critico musicale), Duccio Pasqua (Rai Radio 1), Fausto Pellegrini (Rainews24), Timisoara Pinto (Gr Rai), Alessia Pistolini (critico musicale), Nicola Rosselli (Il Mattino-Caserta), Francesca Silvestre (Rai Radio Live Napoli), John Vignola (Rai Radio1).
Il Premio Bianca d’Aponte è organizzato dall’Associazione Bianca d’Aponte, con la collaborazione di ReteDoc, ed è sostenuto da NuovoImaie.
Partner: Emergency, M.A.U., NuovoImaie, ReteDoc, Premio Andrea Parodi, Suoni dall’Italia, Istituto italiano di cultura di Praga, Officina delle Arti Pasolini, Music for Change, Maieutica Dischi, Siedas, Virus Studio, Premio Nilla Pizzi, Associazione Virginia Vita, Agrofestival. Partner privilegiato: Città di Aversa. Media partner: Rai Radio1, Rai Radio Techetè, L’isola che non c’era, Blogfoolk. Patrocinio: Rai Campania

Per maggiori informazioni:
info@biancadaponte.it
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GENOVA PER VOI

Antonella Sgobio vince “Genova per Voi” 2025
Alla cantautrice pugliese anche la Targa SIAE alla Migliore Autrice.
Ad Agata Pierini la Targa NUOVO IMAIE per la migliore interpretazione.

Si è conclusa con grande partecipazione al Teatro della Gioventù la dodicesima edizione di Genova per Voi, il primotalent italiano dedicato agli autori/compositori di canzoni ideato da Gian Piero Alloisio con Claudio Buja e Franco Zanetti. A vincere l’edizione 2025 è Antonella Sgobio, cantautrice pugliese classe 1990, che si aggiudica il primo posto e firmerà un contratto come autrice con Universal Music Publishing Ricordi. A consegnarle la targa è stata Lucrezia Savino (Senior A&R Manager Universal Music Publishing). Alla stessa autrice tarantina è stata inoltre assegnata la Targa SIAE “alla Migliore Autrice”, consegnata da Lorenzo Nicolosi (SIAE Music Department, Licensing and Collection Director). Tra gli interpreti liguri che si sono esibiti sulle composizioni degli otto finalisti, la giuria – composta da Bruno Biggi (Assemblea Musicale Teatrale, Music Line), Enrica Corsi (Premio Bindi), Chiara Orsetti (La Voce di Genova, Traks), Davide Rosa (manager musicale) e Vladimiro Zullo (I Trilli) – ha premiato Agata Pierini con la Targa NUOVO IMAIE per la migliore interpretazione. Pierini, insieme al secondo classificato Stefano Camuffo, riceverà anche un premio in denaro. La Targa “Voce della Comunità”, consegnata da Sergio Deliperi (Direttore del Personale Coop Liguria), è andata alla cantautrice Giulia Mei, che ha conquistato il pubblico con “Bandiera” e “Santa Rosalia”, brano con cui aveva vinto l’edizione 2020/2021 di Genova per Voi. Durante la serata, Claudia Della Valle ha letto i saluti istituzionali di Francesca Ghio, consigliera del Comune di Genova. A condurre la finale, Lorenzo Luporini ed Elisabetta Gagliardi, che per l’occasione ha presentato anche il suo progetto musicale Pills for Reels. La finale è stata preceduta dalla Seconda Edizione di “Genova Music Day”, ospitata al Teatro Stradanuova, con un ricco programma di incontri e panel. Tra gli ospiti: Alessandro La Cava (Dentro lo studio: dove le idee diventano canzoni), Claudio Cabona (Testi espliciti: la censura nella musica), Andrea Marco Ricci (Musicisti e diritti connessi), Gian Piero Alloisio, Bruno Biggi e Gianni Martini (Assemblea Musicale Teatrale) in dialogo con Chiara Orsetti (Controcultura: scrivere canzoni ribelli). Lorenzo Nicolosi ha dedicato un incontro ai finalisti di Genova per Voi. Gli ospiti sono stati introdotti da Franco Zanetti, Andrea Podestà e Fabrizio Benente (Prorettore dell’Università di Genova).
“Genova per Voi” è una produzione ATID, realizzata in collaborazione e con il sostegno del Comune di Genova, di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, di Nuovo IMAIE, – Nuovo Istituto Mutualistico Artisti Interpreti Esecutori –, di Coop Liguria, con il patrocinio della Regione Liguria e dell’Università di Genova, e con la collaborazione di Universal Music Publishing Ricordi.
Produzione per ATID: Chiara Alloisio.
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SABATO 29 NOVEMBRE TORNA “MUSEI IN MUSICA”
È online il bando per la selezione degli spettacoli da realizzare nel Sistema Musei di Roma Capitale
Si possono presentare i progetti entro il 10 novembre 2025
 
Sarà sabato 29 novembre l’appuntamento di quest’anno con la nuova edizione di Musei in Musica. I Musei Civici di Roma Capitale saranno straordinariamente aperti a tutti in orario serale, dalle 20.00 alle 2.00 di notte, con un biglietto di ingresso pari a 1 euro o completamente gratuito per i possessori di Roma MIC Card. Oltre ad ammirare le collezioni permanenti e le mostre temporanee in corso, sarà possibile assistere a un ampio programma di concerti e spettacoli dal vivo.
La selezione degli eventi che si svolgeranno negli spazi del Sistema Musei di Roma Capitale avverrà attraverso l’avviso pubblico “Musei in Musica 2025” pubblicato da Zètema Progetto Cultura sul sito www.zetema.it. Gli enti, le associazioni, le società e gli altri soggetti in possesso dei requisiti richiesti potranno presentare i propri progetti entro le ore 12.00 del 10 novembre 2025, previa compilazione della documentazione necessaria scaricabile al link. “Musei in Musica, che apre le porte dei nostri Musei Civici la notte del 29 novembre ospitando un programma ricco di concerti, performance e spettacoli dal vivo, è un modo straordinario di accedere al nostro patrimonio artistico – dichiara l’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Massimiliano Smeriglio –. Il bando che mette a disposizione questo eccezionale palcoscenico è un’opportunità per costruire un dialogo sempre aperto con associazioni, società e soggetti che producono cultura a Roma. Desideriamo diffondere il più possibile le opportunità di conoscere e amare la sua bellezza, di diffondere le opportunità di aggregazione, di piacere, cultura per tutti e tutte".
Tra i Musei Civici coinvolti: Musei Capitolini, Musei Capitolini Centrale Montemartini, Mercati di Traiano Museo dei Fori Imperiali, Museo dell’Ara Pacis, Museo di Roma, Museo Napoleonico, Museo di Roma in Trastevere, Museo Pietro Canonica, Musei di Villa Torlonia (Casina delle Civette, Casino Nobile, Serra Moresca), Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese, Museo di scultura antica Giovanni Barracco, Museo Civico di Zoologia, Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina, Galleria d’Arte Moderna, Museo di Casal de’ Pazzi, Parco Archeologico del Celio - Museo della Forma Urbis, Villa di Massenzio.
La manifestazione è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura.
 
MUSEI IN MUSICA
Sabato 29 novembre 2025
Ingresso 1 euro per accedere a ogni museo, salvo che non sia diversamente indicato.
Musei aperti dalle ore 20.00 alle 02.00 (ultimo ingresso alle ore 01.00)
www.museiincomuneroma.it
Info 060608
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LUISA BRIGUGLIO VINCE IL PREMIO ANDREA PARODI 2025, IL PREMIO DELLA CRITICA VA A NAOMI BERRILL DALL’IRLANDA
A CAGLIARI LA FINALE DEL CONTEST DI WORLD MUSIC CON OSPITI MAURO PAGANI, FERRUCCIO SPINETTI, A FILETTA, SANDRA BAUTISTA

È la siciliana Luisa Briguglio a vincere la 18a edizione del “Premio Andrea Parodi”, il prestigioso contest di world music che si è svolto dal 9 all’11 ottobre a Cagliari in un luogo di grande prestigio come il Teatro Massimo. A lei anche la menzione per la migliore interpretazione. In questa edizione, che ha visto una massiccia presenza femminile ed anche internazionale, il premio della critica è andato all’irlandese Noemi Berrill, insieme alla menzione per il miglior arrangiamento e al Premio Bianca d’Aponte International. La menzione per il miglior testo va a Nicole Coceancig (dal Friuli), quella per la migliore musica a Eva Verde & Danilo Tarso (Catalogna / Puglia). Il premio per la migliore reinterpretazione di un brano di Andrea Parodi (deciso dalla Fondazione a lui intitolata) è stato assegnato invece a Neval (Catalogna / Turchia) e la menzione della giuria internazionale a Evoéh (Spagna, Marocco, Honduras) e a Barbora Xu (Repubblica Ceca / Finlandia). I concorrenti in gara hanno a loro volta assegnato una menzione, che è andata a a Evoéh e Noemi Berrill. Quella invece dei ragazzi in sala se l’è meritata Lia Sampai (Catalogna). Inoltre Siedas offre la possibilità di un servizio di management per un anno a Nicole Coceancig, mentre FDAM offre un servizio distribuzione e promozione di un singolo (ufficio stampa, promo radio e TV, consulenza social) a Limen Collective (Sardegna/Piemonte). La manifestazione è organizzata dalla Fondazione Andrea Parodi con la direzione artistica di Elena Ledda. Da segnalare anche il parterre degli ospiti, decisamente di rilievo. Nella serata di venerdì si è esibita la vincitrice della scorsa edizione, la catalana Sandra Bautista.
Sabato la serata finale ha visto invece salire sul palco Mauro Pagani (accompagnato da Walter Porro, Marcello Peghin, Andrea Ruggeri, Silvano Lobina, Marco Argiolas, Battista Dagnino, Elena Nulchis, Gianfranco Meloni) e Ferruccio Spinetti (con Francesca Corrias e Marcello Peghin). Si è anche esibito il coro corso A Filetta, vincitore del Premio World Music International. La vincitrice avrà diritto ad una borsa di studio di € 2.500, oltre alla possibilità di esibirsi in alcuni festival partner del Parodi nel 2026, come l’European Jazz Expo – Jazz in Sardegna (Sardegna), Folkest (Friuli), Festival del torto (Sicilia), oltre che nello stesso Premio Andrea Parodi il prossimo anno. Noemi Berrill come vincitrice del Premio della Critica potrà invece realizzare un videoclip professionale di un brano, prodotto dalla Fondazione Andrea Parodi. Per alcuni degli altri finalisti del Premio ci sarà inoltre la possibilità di essere invitati da alcuni dei festival partner (come Mare e Miniere).
A decidere i vincitori del contest sono state tre giurie, una tecnica, una critica e una internazionale, tutte composte da autorevoli addetti ai lavori, che sono stati in buona parte presenti in platea (altri in remoto). Ecco la composizione.
Giuria tecnica: Elena Ledda (direttrice artistica, musicista), Gianfranco Cabiddu (regista, musicista), Andrea Ruggeri (musicista), Pippo Rinaldi Kaballà (musicista), Simonetta Soro (musicista, attrice), Silvano Lobina (musicista), Lia Careddu (attrice), Cristina Maccioni (attrice), Gisella Vacca (musicista, attrice), Michele Palmas (S'ard Music, partner), Antonio Ferraro (Musicista, Ingegnere del suono), Foffo Bianchi (Musicista, Ingegnere del suono), Marco Lutzu (Partner, etnomusicologo, Università di Cagliari), Nicola Meloni (operatore culturale), Nicola Spiga (operatore culturale), Stefano Starace (operatore culturale), Davide Valfrè (Partner, Premio Città di Loano), Gaetano d’Aponte (Partner, Premio Bianca D’Aponte), Andrea Del Favero (Partner, Folkest), Salvatore Nocera (Partner, Festival Del Torto), Rambaldo degli Azzoni Avogadro (discografico, operatore culturale), Fabio Dell’Aversana (SIEDAS, partner), Pietro Graziano (FDAM, partner), Andrea Marco Ricci (Partner, NUOVO IMAIE), Claudio Carboni (Partner, Consigliere di Gestione SIAE), Luigi Fontana (Partner, U.N.A. Unione Autori Musicali).
Giuria critica: Enrico de Angelis (critico musicale), Flavia Corda (TGR Sardegna), Giacomo Serreli (Videolina e Radiolina), Paola Pilia (TCS), Martina Vocci (TV Capodistria), Nicola Montisci (L’Unione sarda), Enrico Gaviano (La Nuova Sardegna), Paolo Ardovino (giornalista musicale), Tore Cubeddu (Partner, Eja Tv), Gianfranco Lai (Sardegna Notizie), Simone Cavagnino (giornalista), Claudio Agostoni (Partner, Radio Popolare), Marco Mangiarotti (Qn - Il Giorno), Flaviano De Luca (Il Manifesto), Felice Liperi (Giornalista musicale), Matteo Cruccu (Corriere della Sera) Ciro De Rosa (Songlines /Globofonie), Salvatore Esposito (Partner, Blogfoolk), Claudio Scaccianoce (Gli Stati Generali), Giovanni Alcaini (Radio Cernusco Stereo), Tonino Merolli (Funweek), Timisoara Pinto (GR1), Duccio Pasqua (Rai Radio1), Elisabetta Malantrucco (Rai Radio Techete’), Max De Tomassi (Rai Radio 1), Franz Coriasco (Rai Italia).
Giuria internazionale (giornalisti e operatori culturali): Sergio Albertoni (Rsi Radio Svizzera Italiana), Thorsten Bednarz (DeutchlandFunk Kultur, Germania), Andrew Cronshaw (Froots Magazine, Rough Guide To World Music, Regno Unito), Petr Doruzka (Czech Radio, Rep. Ceca), Edyta Łubińska (Università di Varsavia, Istituto di Etnologia e Antropologia culturale), Piotr Pucylo (Globaltica Festival, Polonia), Albert Reguant (Les Rutes del So, Spagna, Catalogna), Juan Antonio Vazquez (Mundofonias, Spagna).
Tutti gli ospiti, così come i finalisti, hanno interpretato un brano del repertorio di Andrea Parodi, l’artista a cui la manifestazione è dedicata. Parodi, scomparso nel 2006, dopo aver fatto parte dei Tazenda ha intrapreso una importante carriera solista nell’ambito della world music.
Il Premio Andrea Parodi è realizzato dall'omonima Fondazione grazie a Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport e Assessorato del turismo, artigianato e commercio); Fondazione di Sardegna, Comune di Cagliari (contributo e patrocinio), Comune Di Quartu Sant'Elena(Ca) (patrocinio e contributo evento anteprima).
Partner sono: Jazz In Sardegna (Sardegna), Premio Bianca d’Aponte (Campania), Folkest (Friuli), Premio Città di Loano per la musica tradizionale italiana (Liguria), Mare e Miniere (Sardegna), Festival Del Torto (Sicilia), Mo'l'estate Aps – Lamiaterra (Puglia), Associazione Culturale S’ardmusic (Sardegna), Fondazione Barumini – Sistema Cultura, Fondazione Sciola, Fondazione Faustino Onnis, Archivio Mario Cervo, Teatro Massimo Di Cagliari, Labimus (Laboratorio Interdisciplinare Sulla Musica Dell’Università degli studi di Cagliari, Dipartimento Di Lettere, Lingue E Beni Culturali), S.I.A.E. (Patrocinio), Nuovo Imaie (Patrocinio), Rai Sardegna (Patrocinio), Federazione Degli Autori, U.N.A. (Unione Nazionale Autori), Siedas (Società Italiana Esperti Di Diritto Delle Arti E Dello Spettacolo), Fdam (Lazio), Af Motors, Produzioni Sardegna, Boxoffice Sardegna, Cuore dell’isola.
Media partner: Rai Radio 1, Rai Radio Tutta Italiana, Rai Radio Techete’, Rai Isoradio, Sardegna 1, Radiolina, Radio Popolare, Eja Tv, Sardegna Notizie, Il Giornale della musica, Blogfoolk, Folk Bullettin, Musica Italiana A Parigi (Francia), Mundofonias (Spagna), Petr Doruzka (Rep. Ceca), Radio Wira Wiri (Olanda), Deutschlandfunk Kultur (Germania), Rough Guide To World Music (Regno Unito), Les Rutes Del So (Catalogna).

Per maggiori informazioni:
fondazione.andreaparodi@gmail.com
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Onde
di MARIA MAZZOTTA
vince il Premio Nazionale Città di Loano per la Musica Tradizionale Italiana come miglior album 2024
A Travessu di Pierpaolo Vacca il Premio Giovani al miglior album 2024

RiGenerazioni Festival - Tradizioni aumentate
Dal 5 al 7 settembre (Loano) e dal 12 al 14 settembre (Balestrino, Boissano, Toirano)

È Maria Mazzotta, con l’album Onde (Zero Nove Nove), la vincitrice del Premio Nazionale Città di Loano per la Musica Tradizionale Italiana, il più prestigioso riconoscimento per la musica di tradizione in Italia, assegnato ogni anno alla migliore produzione musicale di ambito folk da una giuria composta da oltre cinquanta giornalisti specializzati e studiosi. Il Premio Giovani – assegnato al miglior album d’esordio di musicista under 35 – va invece a Travessu dell’organettista sardo Pierpaolo Vacca (Tŭk Music).  La ventunesima edizione del Premio Loano si presenta con molte novità che preannunciano una significativa metamorfosi del festival. “RiGenerazioni festival” è il nuovo contenitore che accoglierà gli eventi musicali del Premio Loano e che troverà la sua nuova collocazione temporale nel mese di settembre, divenendo un festival diffuso, che a Loano, sede tradizionale del festival, aggiunge tre nuove location. La manifestazione, in programma dal 5 al 7 settembre a Loano e dal 12 al 14 settembre nel primo entroterra, accoglierà gli artisti che meglio rappresentano i linguaggi della tradizione declinati nella contemporaneità, con approcci innovativi. Nella città dei Doria anche quest’anno saranno premiati i vincitori del Premio Loano (Premio Miglior Album 2024 e Premio Giovani 2024). 
«Sarà un’edizione speciale» spiegano i direttori artistici Jacopo Tomatis e Ciro De Rosa “Passato il giro di boa del ventennale con la trionfale edizione dedicata ad Alan Lomax, il Premio Nazionale Loano per la Musica Tradizionale Italiana, pur confermando la volontà necessaria di monitorare e riconoscere le produzioni discografiche di musiche ispirate ad espressioni di tradizione orale con anche un occhio di riguardo verso i giovani, intende costituirsi ancora di più come Festival-osservatorio sulle modalità con cui si riposiziona il “movimento folk” in Italia, e non solo in Italia. In questo senso parliamo di “Tradizioni aumentate”.  Abbiamo l’ambizione di confrontarci con artiste e artisti in grado di far dialogare mondi sonori diversi, di approcciare i linguaggi della tradizione anche attraverso la “manipolazione” di archivi sonori, l’uso di tecnologie digitali, il ripensamento degli strumenti popolari, per superarne i limiti tecnici e stilistici e plasmare, con piena libertà espressiva, le nuove “musiche tradizionali». 
«Il Premio Nazionale Loano per la Musica Tradizionale Italiana – ricordano il sindaco di Loano Luca Lettieri ed il vice sindaco Gianluigi Bocchio – rappresenta da ventun anni l'appuntamento più rappresentativo e importante per tutto il settore della musica folk italiana. A suo modo, è diventato anche lui parte integrante di quella 'tradizione' che si propone di mantenere viva e costantemente sotto i riflettori. Per la città di Loano, il Premio rappresenta un tassello dell'ampio mosaico di iniziative volte a tramandare ed esaltare gli elementi che costituiscono il folklore nazionale. Pur utilizzando un linguaggio apparentemente 'leggero' come può essere la musica popolare, infatti, attraverso i suoi numerosi appuntamenti il Premio Loano si fa custode e narratore diretto di tanti elementi della tradizione che, diversamente, non troverebbero facilmente spazio al di fuori delle realtà da cui quelle produzioni provengono. Una rassegna che si colloca perfettamente nel solco delle tante altre iniziative varate dalla nostra amministrazione e che, nell'ultimo anno, ci hanno consentito di far conosce e promuovere l'immagine della città ad un pubblico sempre più numeroso».
Dal 2020, anno che ha segnato il suo esordio solista con la pubblicazione dell’album Amoreamaro, Maria Mazzotta non si è mai fermata e ha macinato migliaia di chilometri esibendosi in oltre 200 concerti in più di 25 Paesi tra Europa, America Latina e Asia. Già nel Canzoniere Grecanico Salentino, è arrivata ad essere una delle voci più apprezzate del panorama della world music europea.
Onde è l’album in cui, per la prima volta nel suo percorso ventennale, Maria Mazzotta sceglie di esprimere la forza vitale della tradizione popolare con movenze post-rock, psichedeliche e acide, allargando lo spettro d’ascolto rivisitando classici folk (da De Simone a Rosa Balistreri, dalla tradizione garganica a quella salentina, naturalmente) e dar vita a nuove composizioni per riconoscere nella musica un antidoto per superare i mali del mondo e come invito a cercare dentro di sé i percorsi di cura, coltivando il desiderio di scoperta e di accoglienza. Onde è il risultato degli incontri e delle influenze, delle emozioni e delle riflessioni sulla società moderna. È un racconto sul continuo mutamento, in cui il mare risuona ovunque, dal dolce movimento che può cullare prima di trasformarsi in onda anomala e distruggere, facendo tabula rasa. Custodisce al proprio interno numerose metafore e molteplici stati d’animo che come le onde marine possono assumere mille forme. Mentre tutta l’acqua si muove cambiando forma e potenza, ogni canto si lascia attraversare dai suoni dentro un mare di frequenze in cui le percussioni di Cristiano della Monica e le chitarre di Ernesto Nobili garantiscono la navigazione al canto di Maria Mazzotta.
Travessu, l’album d’esordio Pierpaolo Vacca, è il primo disco pubblicato da Etnotǔk, nuova sotto-etichetta dedicata alla musica tradizionale ed etnica all’interno della casa discografica Tǔk di Paolo Fresu. Vacca è un artista con radici ben salde nei repertori tradizionali sardi, ma con lo sguardo rivolto all’esplorazione di nuovi territori sonori tra tradizione e innovazione. Il titolo del disco – che significa rovescio, ma anche di traverso, controcorrente – racconta del desiderio di ribaltare e rimescolare le tradizioni musicali. Dalla tradizione popolare sarda, il suo gusto musicale ha spinto Vacca verso l’esplorazione di altri contesti di world music quali l’improvvisazione di sapore jazzistico e l’impiego dell’elettronica. L’album è interamente arrangiato, composto e suonato dall’organettista ovoddese, affiancato da collaborazioni con artisti del calibro di Dino Rubino, Pape Ndiaye, Nanni Gaias, Dj Cris e Fabio Calzia.
Il Premio Città di Loano per la Musica Tradizionale Italiana, nato ventuno anni fa come laboratorio permanente sulla musica folk, promuove e valorizza la produzione contemporanea di musica tradizionale di radice italiana attraverso il coinvolgimento di artisti, etichette discografiche, giornalisti e operatori culturali. È organizzato dall’Associazione Compagnia dei Curiosi in collaborazione con l'Assessorato al Turismo e alla Cultura del Comune di Loano, con il contributo della Fondazione A. De Mari e il patrocinio di ANCI. La direzione artistica è a cura di Jacopo Tomatis e Ciro de Rosa, con la collaborazione di Enrico de Angelis, Lucia Campana, Annalisa Scarsellini e Davide Valfrè. 
Partner del Premio Loano: Premio Andrea Parodi, Folkest. 
Media Partner: Blogfoolk Magazine, Globofonie, Il Giornale della Musica, Radio Popolare

La classifica del Premio al miglior Album 2024
1° posto
Onde (Zero Nove Nove) Maria Mazzotta
2° posto
Roda (Finisterre / Just Entertainment) Eleonora Bordonaro
3° posto
A cruda voz (Liburia Records) Lavinia Mancusi
4° posto
Sweet release (Ponderosa Music Records) Mauro Durante & Justin Adams
5° posto
Culla e tempesta (Zero Nove Nove) Faraualla
6° posto
Talassa (Zero Nove Nove) Dario Muci
Un ballo liscio vol. 2 (Egea) Riccardo Tesi & Claudio Carboni
8° posto
Gotes (Il cantautore necessario) Alvise Nodale
9° posto
Arnissa (Squilibri) Arneo Tambourine Project
Femmina (Sonora Recordings) Gera Bertolone
Quando l'anarchia verrà (Kurumuny) Susanna Buffa e Igor Legari
Travessu (Tŭk Music) Pierpaolo Vacca

La Giuria del Premio 
Maurizio Agamennone, Claudio Agostoni, Sergio Albertoni, Giovanni Alcaini, Marco Boccitto, Michele Bovi, Raffaello Carabini, Giordano Casiraghi, Daniele Cestellini, Gianni Ciaccio, Valerio Corzani, Giandomenico Curi, Enrico de Angelis, Flaviano De Luca, Ciro De Rosa, Paolo Del Ry, Enrico Deregibus, Petr Doruzka, Salvatore Esposito, Antonio Fanelli, Massimo Ferro, Guido Festinese, Guido Giazzi, Ezio Guaitamacchi, Federico Guglielmi, Marco La Viola, Felice Liperi, Ignazio Macchiarella, Giorgio Maimone, Maurizio Marino, Tiziano Menduto, Giorgio Meneghetti, Gaetano Menna, Marco Miconi, Gianni Montano, Anna Nacci, Giancarlo Nostrini, Rosario Pantaleo, Massimo Pirotta, Massimo Poggini, Piercarlo Poggio, Ezio Riberi, Alessandro Rosa, Vincenzo Santoro, Annalisa Scarsellini, Stefano Starace, Alessio Surian, Jacopo Tomatis, Federico Vacalebre, Juan Antonio Vazquez, Gianluca Veltri, John Vignola, Antonio Vivaldi, Enrico Zagnagnoli, Giorgio Zito. 

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Giuseppe Blanco, giovane talento del pianoforte jazz, si aggiudica la sesta edizione del Premio Lelio Luttazzi
La finale del concorso organizzato dalla Fondazione Lelio Luttazzi e riservato ai giovani autori pianisti jazz si è svolta al CPM di Milano ed è stata vinta dal pianista siciliano, votato all’unanimità dalla giuria
                                                   
È Giuseppe Blanco il vincitore della sesta edizione del Premio Lelio Luttazzi, il concorso nazionale riservato ai giovani autori pianisti jazz (dai 16 ai 30 anni di età) che rende omaggio al grande musicista e showman triestino, tra le figure più poliedriche della cultura italiana. Nell’auditorium del CPM Music Institute di Milano, Giuseppe Blanco si è imposto sugli altri musicisti ammessi all’atto finale della competizione (Edoardo Bosi, Matteo Maranzana e Giovanni Panzeri), presentando una composizione originale (“Scilla e Cariddi”) e interpretando un classico del repertorio di Luttazzi (“Ritorno a Trieste”): si è così aggiudicato una borsa di studio del valore di 1.000 euro. Inoltre, il suo  brano originale sarà registrato a cura della Fondazione Lelio Luttazzi e verrà distribuito sulle piattaforme digitali dall’etichetta Blue Serge di Sergio Cossu. Non solo: grazie alla vittoria in questa competizione, Giuseppe Blanco avrà la possibilità di esibirsi insieme alla Jazz Company di Gabriele Comeglio, direttore artistico del Premio Lelio Luttazzi, il prossimo febbraio sul palco del Blue Note di Milano. Questa la motivazione della giuria, composta da Mario Rusca (pianista e decano del jazz italiano), Claudio Angeleri (pianista e compositore) e Luca Nobis (direttore didattico del CPM): «Giuseppe ci ha conquistato per il suo senso dello swing e il suo groove irresistibile. Lo abbiamo votato all’unanimità».
 
Chi è il vincitore
Classe 1995, originario di Ragusa, Giuseppe Blanco si è laureato nel 2017 in Pianoforte Jazz presso i Civici Corsi di Jazz di Milano e nel 2021 ha conseguito il diploma accademico di II livello in Pianoforte Jazz presso il Conservatorio G. Verdi del capoluogo lombardo. Ha suonato con musicisti del calibro di Paolo Tomelleri, Robert Bonisolo, Tino Tracanna, Giulio Visibelli, Tony Arco, Marco Vaggi, Emilio Soana e Joyce Yuille. Alla guida del suo trio (con Yuri Goloubev al contrabbasso e Matteo Rebulla alla batteria) ha appena pubblicato l’album “Underside”.

 
La serata finale tra musica, gara e premiazione
Nell’auditorium del CPM Music Institute, la serata della finale è stata impreziosita dall’esibizione del sestetto della Jazz Company, guidato dal sassofonista e compositore Gabriele Comeglio, e della vocalist Caterina Comeglio. La sesta edizione si è conclusa con una jam session collettiva sulle note di “Drums Blues” del grande Lelio. Pioniere del jazz italiano al fianco di Gorni Kramer e Franco Cerri, nel corso della sua lunga e brillante carriera Luttazzi ha firmato brani indimenticabili come Il giovanotto matto, Una zebra a pois, Vecchia America e Chiedimi tutto ed è stato in grado di attraversare da protagonista, con leggerezza raffinata e ironia unica, il cinema, la radio e la televisione.
 
Il Premio e i suoi protagonisti  
Organizzato dalla Fondazione Lelio Luttazzi sotto l’alto patrocinio del Parlamento europeo e con i patrocini di Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero della Cultura, SIAE, AGIS, Comune di Milano, Comune di Roma (Assessorato alla Crescita culturale), Comune di Trieste e Nuovo Imaie, il Premio Lelio Luttazzi ha l’obiettivo di scoprire i nuovi talenti della musica italiana. Sottolinea Rossana Luttazzi, moglie del Maestro e alla guida della Fondazione (istituita nel 2010): «Il Premio è un omaggio a Lelio e nasce, in particolare, per lanciare i giovani autori pianisti jazz. In questi anni molti musicisti hanno partecipato al nostro concorso e i vincitori delle scorse edizioni, cioè Manuel Magrini, Danilo Tarso, Seby Burgio, Thomas Umbaca e Vittorio Esposito, sono oggi tra i protagonisti emergenti del panorama jazz nazionale. Ci auguriamo che lo stesso accada anche per Giuseppe Blanco».