Eventi

Rassegne, Mostre, Eventi Culturali, Presentazioni, Fiere, Appuntamenti Televisivi e Radiofonici....

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Museo Casa Morra - Archivi d’arte contemporanea  

L’Incantesimo della soglia | 2025 
A cura di Giuseppe Morra e Girolamo De Simone 
 Archivio Konsequenz - De Simone

"Incontri di studio e formazione"
Venerdì 9 maggio 2025, ore 18,00 
Fondazione Morra, Palazzo Cassano Ayerbo d'Aragona, Salita San Raffaele 20/c, 80136 Napoli
Omaggio ad Eugenio Fels 
Documenti e Testimonianze 
A cura di Girolamo De Simone, Lorenzo Pone e Giuseppe Morra Con: Andrea Riccio, Cosimo Abbate, Daniele Schirone,  Gabriele Montagano et al. 

Amici e allievi raccontano la straordinaria figura del pianista-compositore, nato a Torino nel 1953 ma elettivamente partenopeo, scomparso a Napoli il 20 dicembre 2024.  Il più grande insegnamento che Eugenio Fels ci ha lasciato è questo: non far musica 'per', ma far musica 'dentro'. Ossia far musica per amore della musica, per essere 'nella' musica, respirarla, abbeverarsene, senza secondi fini. Una visione pura, autentica, semplice. Eppure così rara. Per l'occasione, verranno donati alla Fondazione Morra tutti i materiali audio, editati e digitalizzati in alta qualità da Girolamo De Simone, approvati in vita da Eugenio Fels e poi confluiti nel suo Canale Ufficiale YouTube (dove sono liberamente fruibili, ma con inevitabile compressione audio).  Verrà inoltre proiettato un filmato inedito tratto da uno degli ultimi concerti del Maestro, a cui si stava lavorando prima della scomparsa.  

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Daniele de Michele (Don Pasta)
presenta
I MASTRI
(Colibrì Film e Audioimage in collaborazione con Rai Cinema,2025)
16 APRILE 2025, ore 19:00 e ore 21.00
Teatro comunale di Novoli,  Piazza Regina Margherita
Info e contatti: 335.1915329)

Doppia Proiezione del docufilm la prima ore 19 e la seconda ore 21
Daniele de Michele, il regista, sarà presente alla proiezione e ringrazia il Comitato festa Sant’ Antonio Abate e i costruttori della Fòcara.

L'incontro è  organizzato dalla Saletta della Cultura Gregorio Vetrugno Aps di Novoli che, con il progetto OSTELLO Smart & Art Artisti in residenza, è risultata “Vincitore Luoghi Comuni – iniziativa promossa dalle Politiche Giovanili della Regione Puglia e ARTI finanziata con risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020 e del Fondo Nazionale Politiche Giovanili”, il progetto è patrocinato dal Comune di Novoli. Con “I Mastri”, De Michele esplora il patrimonio culturale italiano attraverso un approccio antropologico, focalizzandosi sulla resistenza degli artigiani locali. Dopo un approfondimento sul cibo, nei suoi dieci anni di ricerca ha incontrato sei artigiani che trasformano materie prime come terra, legno, vetro e pietra in opere uniche utilizzando le forze della natura. Tra di essi vi sono due alabastrai di Volterra, una giovane liutaia di Napoli, fabbricanti di pentole in argilla e un maestro d’ascia veneziano. Gli artigiani osservano i cambiamenti del mondo moderne, come la chiusura delle botteghe e la produzione in serie, che minacciano la trasmissione dei loro saperi. La narrazione culmina con un’opera simbolica che si produce ogni anno a Novoli, rappresentando la lotta continua e tenace dei mastri nel difendere le loro tradizioni e conoscenze, simile al mito di Sisifo.
Daniele De Michele è autore dei film “I Villani” che ha partecipato alla Mostra del Cinema di Venezia 2018 , “Naviganti”, presentato alle Giornate degli Autori di Venezia 2021 e di “Geants dans ma cité” (2024) realizzato per France Télévision. In televisione collabora assiduamente con Geo and Geo (RAI3), La Prova del Cuoco (Rai 1) e la rete LaEffe. Per Treccani e Corriere della Sera ha curato la serie web-tv “Le nonne d’Italia in cucina”, viaggio nelle venti regioni italiane incontrando nonne in cucina. Nel 2024 ha pubblicato “Il pranzo della domenica” (Il Saggiatore), nel 2014 “Artusi Remix” (Mondadori), ed inoltre: “Food sound system” (2006) e “Wine Sound System” (2009) per Kowalski-Feltrinelli; “La Parmigiana e la Rivoluzione” (2011) per Kurumuny.

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PINO DANIELE 
TANTE INIZIATIVE UFFICIALI CONTRADDISTINTE DAL SIGILLO “70/10 ANNIVERSARY”
PER CELEBRARE UNO DEGLI ARTISTI PIÙ AMATI DELLA STORIA DELLA MUSICA ITALIANA
A 70 ANNI DALLA SUA NASCITA E A 10 ANNI DALLA SUA SCOMPARSA
 
Dal 20 marzo al 6 luglio al Palazzo Reale di Napoli l’inedita esposizione
“PINO DANIELE. SPIRITUAL”
 
Al cinema solo il 31 marzo, l’1 e il 2 aprile il documentario
“PINO”
di FRANCESCO LETTIERI prodotto da GRØENLANDIA, LUCKY RED e TARTARE FILM in collaborazione con NETFLIX e TIM VISION

È disponibile in digitale
“NAPULE È MILLENARIA (OFFICIAL SOUNDTRACK)”
l’inno delle iniziative che celebrano il 2500° anniversario della fondazione di Napoli
 
Nel 2025 ricorrono due importanti anniversari legati a PINO DANIELE: i 10 anni dalla sua scomparsa (4 gennaio) e i 70 anni dalla nascita (19 marzo). La Fondazione Pino Daniele Ets in questi anni ha lavorato per preservare e diffondere l’eredità artistica e umana di Pino Daniele, ricordando il suo straordinario percorso fatto di musica, di emozioni, di incontri e di un amore sconfinato per la vita ed elogiando il valore del patrimonio musicale, della sua ricerca e delle sue tante idee da custodire, condividere e coltivare. In occasione di queste due importanti ricorrenze, la Fondazione ha ideato il sigillo “70/10 Anniversary”, il marchio distintivo che garantisce l’autenticità e l’ufficialità delle iniziative dedicate a Pino Daniele che, già dal 2024, celebrano con profondità e impegno uno degli artisti più amati della musica italiana (www.fondazionepinodaniele.org/anniversary). A fare da filo conduttore tra le attività e gli eventi c’è la sua musica, grido di libertà e rifugio per chiunque cerchi autenticità e bellezza, da sempre capace di stimolare l’animo delle persone e di creare un ponte tra diverse culture.
Da giovedì 20 marzo fino al 6 luglio la Sala Plebiscito e la Sala Belvedere di Palazzo Reale a Napoli ospiteranno “PINO DANIELE. SPIRITUAL”, l’inedita esposizione che celebra Pino Daniele in occasione del doppio anniversario. Domani, mercoledì 19 marzo, si terrà uno speciale evento inaugurale e la presentazione alla stampa.
“Pino Daniele. Spiritual” non è solo il titolo di una mostra, ma è un concetto che racchiude l’essenza più profonda di uno degli artisti più amati, il cui viaggio musicale e umano ha saputo attraversare confini geografici e culturali, fondendo tradizioni diverse in un’armonia unica. A partire da una dichiarazione di Pino Daniele, “La musica esprime socialità”, l’obiettivo principale della mostra è anche quello di perseguire il suo impegno e stimolare l’animo delle persone, portarle a guardarsi dentro e a dare una valenza alle proprie azioni, offrire al visitatore un viatico ripercorrendo la storia di Pino Daniele in modo intenso e toccante. Un’esposizione inedita con installazioni scenografiche, contenuti audiovisivi, pubblici e privati, materiali d’autore e amatoriali, documenti inediti, oggetti personali, strumenti e “tante rarità” concesse per l’occasione dalla Fondazione Pino Daniele e materiali originali, molti dei quali esposti per la prima volta, che documentano l’intera esperienza musicale ed umana dell’artista, la cui eredità va ben oltre la musica. “Pino Daniele. Spiritual” vedrà la realizzazione di un catalogo, pubblicato da Silvana Editoriale, che raccoglie la storia, le immagini e un ricco repertorio di straordinarie testimonianze. La mostra sarà aperta da giovedì 20 marzo al 6 luglio dalle ore 9.00 alle ore 20.00 (ultimo ingresso un’ora prima della chiusura – giorno di chiusura: mercoledì). I biglietti sono disponibili in prevendita su Ticketone.it. La mostra “Pino Daniele. Spiritual” è promossa dalla Fondazione Pino Daniele, presieduta da Alessandro Daniele, con il Ministero della Cultura, Palazzo Reale, Regione Campania, Comune di Napoli, prodotta da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare, con la media partner di Rai, con la collaborazione di Rai Teche, Archivio Luce e con Fondazione Campania dei Festival, curata da Alessandro Daniele e Alessandro Nicosia.
Domani, mercoledì 19 marzo, si terrà uno speciale evento inaugurale, in occasione del quale Poste Italiane Filatelia presenterà un folder filatelico e due cartoline con un annullo speciale dedicato all’evento.
Il 31 marzo, l’1 e il 2 aprile arriva al cinema con un evento speciale “PINO”, il documentario diretto da FRANCESCO LETTIERI, prodotto da Grøenlandia, Lucky Red e Tartare Film, distribuito da Lucky Red, in collaborazione con Netflix e Tim Vision. Da oggi è online una clip del documentario, visibile al seguente link https://youtu.be/206whhD8kdw, con le immagini live tratte dallo storico concerto del 19 settembre 1981 (in concomitanza con la festa di San Gennaro) in Piazza del Plebiscito a Napoli a cui parteciparono più di 200.000 persone. Ad accompagnare Pino Daniele sul palco Tullio De Piscopo, Joe Amoruso, Rino Zurzolo, Tony Esposito, James Senese, una formazione tutta partenopea, per un concerto in cui blues, jazz, funk e rock si mescolavano, andando a definire il cosiddetto “Neapolitan Power”. È online il trailer del documentario. Nel documentario Francesco Lettieri conduce dietro la macchina da presa Federico Vacalebre, giornalista e critico musicale, sulle tracce di un Pino ancora non raccontato, servendosi di video mai diffusi di concerti, backstage e sale d’incisione, inediti musicali, foto degli album di famiglia, appunti tratti dal diario e strumenti musicali. Ripercorrendo i luoghi in cui Pino ha vissuto, emergono i sogni, le lotte, le delusioni, i traguardi e il rapporto con la famiglia, gli amici e i colleghi che hanno condiviso tanto con lui. Partendo dalla sua musica, dalle sue canzoni, dai suoi esperimenti, fino ad arrivare a un inedito nascosto, “Pino” è un’immersione nella vita di Pino Daniele, testimoniata in audio dalle voci di chi lo ha amato, ci ha lavorato, suonato, girato il mondo in tour, anche litigato e poi fatto pace. Nel documentario sono presenti le interviste a tanti artisti con cui ha collaborato Pino Daniele, tra cui Rosario Fiorello, Jovanotti, Vasco Rossi, Fiorella Mannoia, Loredana Bertè ma anche James Senese, Rosario Jermano, Tullio De Piscopo, Tony Esposito, star internazionali come Eric Clapton e poi amici di infanzia, parenti e discografici. Soggetto e sceneggiatura di Federico Vacalebre e Francesco Lettieri, fotografia di Salvatore Landi, scenografia di Marcella Mosca, montaggio di Mauro Rodella e costumi a cura di Antonella Mignogna.
I progetti discografici che vantano il sigillo “70/10 Anniversary” sono il brano inedito “AGAIN” (Warner Music Italy), uscito in digitale lo scorso 29 novembre ed entrato direttamente al 1° posto nell’EarOne Airplay (https://wmi.lnk.to/again), la ristampa “MUSICANTE 40TH ANNIVERSARY ALBUM” (Warner Music Italy), che celebra non solo la straordinaria portata artistica dell’album che nel 1984 ha segnato la musica italiana, ma anche l’attento processo creativo che si cela dietro a ogni canzone (https://bio.to/PinoDaniele_Musicante), e “NAPULE È MILLENARIA (OFFICIAL SOUNDTRACK)” (Sony Music Entertainment Italy), l’inedita versione dell’iconico brano di “Napule è” scelta come inno ufficiale delle iniziative che celebrano il 2500° anniversario della fondazione di Napoli (https://smi.lnk.to/PinoDaniele_NapuleMillenaria).
Prosegue MUSICANTE AWARD – Premio Pino Daniele, il Live Music Contest di musica pop rock che offre a giovani artisti che studiano musica, compongono e interpretano il loro repertorio, un’opportunità concreta di emergere e sviluppare la propria carriera. Il Live Music Contest è patrocinato dal Ministero dell’Università e della Ricerca.
Gli eventi e le attività realizzati in occasione di questo doppio anniversario vanno oltre il tributo a Pino Daniele, sono un impegno concreto che guarda al futuro. Sull’esempio della straordinaria capacità Pino Daniele di innovare e di dare voce alla vera essenza e alla funzione della musica, la Fondazione Pino Daniele vuole infatti continuare a promuovere i valori dell’educazione civica, sostenere l’educazione musicale e combattere la povertà educativa con nuove opportunità per creare bellezza attraverso i giovani artisti.

PINO DANIELE
DAL 20 MARZO AL 6 LUGLIO AL PALAZZO REALE DI NAPOLI 
“PINO DANIELE. SPIRITUAL”
 
L’INEDITA ESPOSIZIONE DEDICATA A UNO DEGLI ARTISTI PIÙ AMATI DELLA STORIA DELLA MUSICA ITALIANA
A 70 ANNI DALLA SUA NASCITA E A 10 ANNI DALLA SUA SCOMPARSA 
IL 19 MARZO
INAUGURAZIONE E ANTEPRIMA PER LA STAMPA
 
Dal 20 marzo fino al 6 luglio la Sala Plebiscito e la Sala Belvedere di Palazzo Reale a Napoli ospiteranno “PINO DANIELE. SPIRITUAL”, l’inedita esposizione che celebra PINO DANIELE a 70 anni dalla sua nascita e a 10 anni dalla sua scomparsa. Il 19 marzo si terrà uno speciale evento inaugurale e la presentazione alla stampa. La mostra è un progetto culturale che intende rievocare le origini del mondo artistico di Pino Daniele, la sua dimensione trascendente e il suo lascito socio-culturale. Per la prima volta, la storia di uno degli artisti più amati della musica italiana viene raccontata attraverso un ricco mosaico di contenuti audiovisivi, pubblici e privati, materiali d’autore e amatoriali, documenti inediti, oggetti personali e strumenti che lo hanno accompagnato nel suo percorso creativo. Ogni elemento esposto è una tessera che contribuisce a delineare il ritratto di un artista e di un uomo, la cui eredità va ben oltre la musica. “Pino Daniele. Spiritual” non è solo il titolo di una mostra, ma è un concetto che racchiude l’essenza più profonda di uno degli artisti più amati, il cui viaggio musicale e umano ha saputo attraversare confini geografici e culturali, fondendo tradizioni diverse in un’armonia unica. Un’esposizione inedita con installazioni scenografiche, “tante rarità” concesse per l’occasione dalla Fondazione Pino Daniele e materiali originali, molti dei quali esposti per la prima volta, che documentano l’intera esperienza musicale ed umana dell’artista. A partire da una dichiarazione di Pino Daniele, “La musica esprime socialità”, l’obiettivo principale della mostra è anche quello di perseguire il suo impegno e stimolare l’animo delle persone, portarle a guardarsi dentro e a dare una valenza alle proprie azioni, offrire al visitatore un viatico ripercorrendo la storia di Pino Daniele in modo intenso e toccante. Pino Daniele era un essere “spirituale” per la sua attitudine a dare un significato profondo alle sue azioni. “Spiritual” è anche la forte connessione con la musica blues, un genere musicale che affonda le sue radici nella musica spirituale africana. Questa connessione si manifesta in vari modi nelle sue opere: nella struttura musicale, nelle tematiche, nell’espressività emotiva e nell’improvvisazione, elemento chiave sia nella musica spiritual africana, sia nel blues, che in quella di Pino, che componeva ed improvvisava con istintività e per farlo si dedicava ad una profonda ricerca musicale ed una disciplina sul suo strumento, la chitarra. La sua arte ha sempre dialogato con Napoli, una città che è al tempo stesso radice e orizzonte, specchio di un’identità complessa e universale. Pino è stato espressione vivente di questa città-mondo, intrecciando la tradizione partenopea con linguaggi contemporanei e dando voce a un patrimonio culturale che attraversa i secoli e i confini.
La mostra è suddivisa in 2 parti e in 9 aree tematiche. La prima parte ripercorre la storia di Pino Daniele dal 1955 al 1977, anno di pubblicazione del suo primo album, “Terra mia”, impreziosita dalle ricostruzioni scenografiche della sala prove (la “Grotta” di tufo, punto di riferimento per suonare e fare ricerca musicale) e di un tipico live club notturno di Napoli degli anni ’70, luoghi che contestualizzano gli esordi del musicista, consentendo ai visitatori di attraversare varie epoche e di interagire con la sua magia. La seconda parte, invece, narra in maniera intima e completa la sua vita e la sua carriera dal 1977 al 2014 attraverso un percorso cronologico che intreccia la sua evoluzione musicale e personale con un focus sugli incontri, sulle collaborazioni e sulle produzioni musicali.
La mostra “Pino Daniele. Spiritual” è promossa dalla Fondazione Pino Daniele, presieduta da Alessandro Daniele, con il Ministero della Cultura, Palazzo Reale, Regione Campania, Comune di Napoli, prodotta da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare, con la media partner di Rai, con la collaborazione di Rai Teche, Archivio Luce e con Fondazione Campania dei Festival, curata da Alessandro Daniele e Alessandro Nicosia. La mostra sarà aperta dal 20 marzo al 6 luglio dalle ore 9.00 alle ore 20.00 (ultimo ingresso un’ora prima della chiusura – giorno di chiusura: mercoledì). Da oggi, martedì 25 febbraio, i biglietti sono disponibili in prevendita su Ticketone.it.
Il progetto porta il sigillo “70/10 Anniversary”, assegnato esclusivamente a eventi, progetti e manifestazioni che, oltre a rendere omaggio alla memoria di Pino Daniele, rappresentano un valore significativo e un contributo rilevante alla sua eredità musicale e culturale, in occasione dei 10 anni dalla sua scomparsa e dei 70 anni dalla sua nascita. “Pino Daniele. Spiritual” vedrà la realizzazione di un catalogo, pubblicato da Silvana Editoriale, che raccoglie la storia, le immagini e un ricco repertorio di straordinarie testimonianze.

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“ELVIRA  150” 
10 febbraio - 30 aprile 2025 
rassegna di film con musica dal vivo, incontri e mostre 
Napoli rende omaggio a Elvira Notari (1875-1946) la prima donna regista del cinema italiano 
 
In occasione dei 150 anni dalla nascita, Napoli rende omaggio a Elvira Coda Notari, la prima regista italiana, autrice di oltre 60 lungometraggi e di centinaia di corti e documentari tra il 1910 e il 1930 nella città dove visse e lavorò, sperimentando visioni future, fondando la Dora Film e raccontando l'Italia in America. “Elvira 150” è promosso e finanziato dal Comune di Napoli nell’ambito del progetto Cohousing Cinema Napoli, ideato e organizzato da Parallelo 41 produzioni con CSC - Cineteca Nazionale in collaborazione con Cineteca di Bologna. Il tributo non era mai stato realizzato nella sua completezza e comprende le opere sopravvissute restaurate e digitalizzate dalla Cineteca Nazionale, e si aprirà la sera del 10 febbraio (ore 20,30), giorno del 'compleanno' di Elvira, al Multicinema Modernissimo, con un evento pieno di emozioni e sorprese: in cartellone la proiezione di “È piccerella” (1922, 63’), prima a Napoli del restauro digitale realizzato nel 2018 da CSC - Cineteca Nazionale con il sostegno di ZDF/ARTE a partire da un duplicato negativo in bianco e nero, stampato nel 1968 da una copia nitrato d’epoca ad oggi non più conservata.  Versione con musiche composte dal Maestro Enrico Melozzi. Introducono Antonella Di Nocera e Anna Masecchia. Interverrà il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. Si annuncia una grande adesione di artisti, studiosi e personalità del cinema italiano. Con l'attrice Teresa Saponangelo, che sarà prossimamente Elvira sul grande schermo nel documentario di Valerio Ciriaci “Elvira Notari, oltre il silenzio” (prodotto da Parallelo 41 produzioni, Awen Films e Cinecittà attualmente in lavorazione), alla serata del compleanno di Elvira saranno presenti anche Piera Detassis (Presidente e Direttore Artistico - Accademia del Cinema Italiano - Premi David di Donatello), Maria Coletti (CSC - Cineteca Nazionale), Titta Fiore (Presidente Film Commission Regione Campania), Gina Annunziata (docente di cinema - Accademia di Belle Arti di Napoli), Simona Frasca (scrittrice e docente di etnomusicologia Università degli Studi di Napoli Federico II), Cristina Vatielli (autrice del progetto fotografico “Elvira Notari, la madre del cinema italiano”, inserito nel documentario di Ciriaci), Flavia Amabile (autrice del romanzo “Elvira”), le scrittrici Viola Ardone e Valeria Parrella, l’attrice e regista Lina Sastri. La proiezione sarà preceduta da un videomessaggio da Boston di Giuliana Bruno (autrice del volume “Rovine con vista: alla ricerca del cinema perduto di Elvira Notari”). “Elvira 150” è realizzato in collaborazione con Accademia di Belle Arti di Napoli, Archivio di Stato di Napoli, Conservatorio San Pietro a Majella e Università degli Studi di Napoli Federico II, e con Casa del Contemporaneo - Sala Assoli, Teatro Bolivar, Multicinema Modernissimo. Finanziata dall’Amministrazione comunale in esito al primo bando pubblico per il cinema e l’audiovisivo del Comune di Napoli, la rassegna (eventi gratuiti fino a esaurimento posti disponibili) è ideata e curata dalla stessa Antonella Di Nocera per Parallelo 41 produzioni in collaborazione con Simona Frasca per l’ideazione degli eventi musicali e Anna Masecchia e Gina Annunziata per la giornata di studi. La rassegna ha ricevuto il patrocinio della Regione Campania. Inoltre, è attualmente in corso, da parte del Ministero della Cultura, la procedura di istituzione del Comitato Nazionale del 150esimo anniversario della nascita di Elvira Notari, promosso da Antonella Di Nocera con importanti adesioni di studiosi ed istituzioni.  “Il Comune di Napoli, attraverso gli uffici Cultura e Cinema, sostiene con convinzione l’iniziativa ‘Elvira 150’. L’audiovisivo è per noi un settore fondamentale, certamente parte della memoria storica della città, ma tutt’ora in continua evoluzione. Il lavoro dei nostri uffici è supportare il comparto locale, creare opportunità di crescita per gli operatori del settore, momenti di confronto, collaborazione reciproca. C’è un’altra parte del lavoro che riguarda il recupero delle tracce del passato, non sempre giustamente considerate dalla critica e, in alcuni casi, perdute o poco valorizzate. Crediamo nella necessità di promuovere la conoscenza di un comparto ricchissimo e dalle mille sfaccettature, di lavorare con e per la cultura, di fare della cultura una parte essenziale dell’identità della città e della sua crescita futura. Elvira Notari, regista anticipatrice dei tempi, ha portato nei suoi lavori un pezzo della nostra città, lo sguardo di un’epoca. Ha lavorato con coraggio e dedizione e ha dedicato la sua vita al cinema. Non possiamo che essere fieri e commossi di portare al grande pubblico la sua eredità artistica, molto apprezzata oltreoceano, osteggiata dalla censura fascista, ma sempre viva e combattiva.”, così il Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.  “Sono mesi che immagino la festa di compleanno di Elvira per i suoi 150 anni, in una sala cinematografica, celebrata finalmente dalla città che con il suo sguardo ha immortalato negli anni Venti. La prima donna - spiega Antonella Di Nocera - che ha raccontato per immagini in movimento le storie del suo tempo. Oggi il nostro compito è ricordare, insieme e in modo significativo, rievocando quello spirito precursore, audace, coraggioso. C’è un mondo, infatti, intorno ad Elvira, di connessioni, incontri, opere, che di recente si è come risvegliato per collocarla come merita nella storia del cinema italiano e mondiale. Della sua vasta produzione sopravvivono tre lungometraggi, due brevi documentari e alcuni frammenti - 163 minuti in totale che costituiscono il cuore pulsante della rassegna. Un evento che spero possa lasciare una traccia nella comunità, parlando anche ai giovani, perché Elvira tutt’oggi ci parla. È nata il 10 febbraio 1875, ma è una donna straordinariamente contemporanea”.  Nata a Salerno, napoletana di adozione, con la sua casa di produzione Dora Film, nella Napoli degli anni ‘20, Elvira Notari si affermò come autrice, imprenditrice e produttrice, prima di essere cancellata per mezzo secolo dalla storia ufficiale del cinema.  Il suo sguardo, profondamente radicato nella cultura popolare, coniugava riprese dal vero - anticipando il neorealismo nella rappresentazione della vita di strada e dei suoi malcontenti - con la messinscena e la drammaturgia della sceneggiata napoletana. Le sue donne sono vere e sensuali, le storie passionali. Ma il suo cinema contiene anche scene sorprendenti, quasi fantastiche che dimostrano uno sguardo unico, capace di vedere oltre il suo tempo. Osteggiata dalla censura fascista, Elvira trovò un nuovo pubblico entusiasta nelle Little Italies americane, creando un ponte culturale tra i due paesi. Fu proprio la sua opera cinematografica a nutrire la sfera dell'immaginario collettivo degli emigrati italiani in America, e a delineare una certa idea stessa dell'Italia, alternativa a quella ufficiale. Inoltre, verso gli Stati Uniti partivano piccoli documentari e filmati che gli emigrati chiedevano alla Dora Film di realizzare su commissione, per ricordare i luoghi d’origine e le tradizioni dei compaesani. Nella rassegna, il 3 marzo ne saranno proiettati due, realizzati a Trevico e ad Avellino, gli unici al momento sopravvissuti e recuperati tra le centinaia di queste piccole opere, che si potrebbero definire “cartoline audiovisive”, spedite lungo quel ponte che Elvira, pur non essendo mai andata in America, seppe creare tra Napoli e New York.  Per la prima volta a Napoli in modo integrale, il programma vuole far conoscere ad un pubblico più ampio la storia di Elvira e le sue opere, realizzate con la collaborazione del marito Nicola Notari e di altri membri della sua famiglia, tra cui il figlio Edoardo, attore dei suoi film. L’intento è di mettere in luce l'eredità culturale e artistica della Notari, restituendole la visibilità nazionale ed internazionale che merita. 
Gli eventi della rassegna “Elvira 150” si terranno a Napoli tra febbraio e aprile 2025. Fatta eccezione per “È Piccerella” per la serata di apertura, tutti i film saranno proiettati con musica dal vivo, alcuni in prima assoluta, includendo anche altri titoli del Cinema Muto Napoletano presentati per raccontare l’epoca in cui la regista operò. 
La seconda serata sarà ospitata dalla Sala Assoli, lunedì 17 febbraio 2025, ore 20,30, con  “Fantasia ‘e surdato” (1927, 41’) e “L’Italia s’è desta” (1927, 9’), entrambi digitalizzati nel 2015 da CSC - Cineteca Nazionale. Il film concerto è proposto dal duo con Dolores Melodia (voce e fisarmonica) e Michele Signore (violino e plettri). Progetto musicale a cura di Passo 16. Introduce Simona Frasca. 
Al Teatro Bolivar, giovedì 27 febbraio 2025, ore 20,30, sarà presentata “‘A’ santanotte” (1922,  61’), copia restaurata da CSC - Cineteca Nazionale nel 2008 in collaborazione con Associazione 
Orlando e George Eastman House. La colonna sonora originale è stata composta per l’occasione dal Maestro Michele Signore e sarà eseguita da Anastasia Cecere (flauti), Simona Frasca (clarinetto), Dolores Melodia (voce e fisarmonica), Umberto Maisto (chitarre e plettri), Michele Signore (violino e plettri) e testi originali di Pasquale Fama, Ferdinando Russo, Alessio Sollo e Pasquale Ziccardi. Si tratta di una prima assoluta con testi e musiche originali. Il progetto musicale è a cura di Passo 16. Introducono Gina Annunziata e Simona Frasca.  
Al Conservatorio San Pietro a Majella, lunedì 3 marzo 2025, ore 18, proiezioni con musiche dal vivo composte ed eseguite dagli allievi della classe di musica elettronica del Conservatorio napoletano diretti dal Maestro Elio Martusciello. 
Saluti del Direttore del Conservatorio Maestro Gaetano Panariello. Introducono Antonella Di Nocera e Gina Annunziata. 
In proiezione, nella splendida cornice della Sala Scarlatti due corti documentari del 1923 “Festa della Madonna della Libera a Trevico” (6’) e “Festa della S.S. Assunta in Avellino” (9’), ritrovati nel 2015, il restauro digitale è stati realizzato nel 2018 da CSC - Cineteca Nazionale. Musicisti: Paolo Montella, Andrea Laudante e Bruno Belardi. E ancora: “Napoli sirena della canzone” (1929, 16’), restauro da Cineteca di Bologna, musicisti: Francesco Santagata, Marco Autiero e Marco Volpicelli, in prima assoluta. 
Non potevano mancare, per il miglior inquadramento storico, gli “Altri film al tempo di Elvira”. Il programma prosegue infatti in Sala Assoli, lunedì 17 marzo 2025, ore 20,30, con “Vedi Napoli e po’ mori” di Eugenio Perego, restaurato da Cineteca di Bologna, Fondazione Cineteca Italiana - Milano, con il contributo di Goffredo Lombardo, presso il laboratorio L'Immagine Ritrovata nel 2000. Proiezione con sonorizzazione musicale dal vivo de I Virtuosi di San Martino, musiche Federico Odling, con Roberto Del Gaudio (voce recitante), Vittorio Ricciardi (flauto e ottavino), Antonio Gambardella (violino), Vito Palazzo (chitarra), Federico Odling (violoncello). 
Ancora in Sala Assoli, lunedì 24 marzo 2025, ore 20,30, il classico “Assunta Spina” di Gustavo Serena con Francesca Bertini (1915, 57’), restaurato nel 1993 da Fondazione Cineteca di Bologna presso il laboratorio L'Immagine Ritrovata, sonorizzazione musicale dal vivo di Ensemble Dissonanzen - Tommaso Rossi (flauti), Marco Sannini (tromba), Marco Cappelli (chitarra), Francesco D’Errico (sintetizzatore), campionamento di suoni d’epoca a cura di Claudio Lugo e Francesco D’Errico.  
Di grande rilevanza la giornata di studi, che coinvolgerà più atenei, da titolo “Elvira Notari e il suo mondo” nella Sala dei Cataloghi Lignei, lunedì 10 marzo 2025, ore 10.00 - 14.00, ospitata dall’Università degli Studi Federico II - Dipartimento di Studi Umanistici. Con i saluti di Andrea Mazzucchi, la mattinata sarà moderata da Gina Annunziata (Accademia di Belle Arti di Napoli) e Anna Masecchia (Università degli Studi di Firenze). Interverranno, tra gli altri (in via di definizione), Maria Coletti (CSC - Cineteca Nazionale), Elena Correra (Archivio fotografico Cineteca di Bologna), Lucia Di Girolamo (docente Università Vanvitelli), Simona Frasca (scrittrice e docente di etnomusicologia all’Università degli Studi di Napoli Federico II), Giuliana Muscio (scrittrice e docente Università degli Studi di Padova), Paolo Speranza (Direttore Cinemasud). In continuità con l’attenzione dedicata da sempre da Parallelo 41 alla formazione, la rassegna si completa con Le mattinate per gli studenti con il film “È piccerella”, con l’introduzione a cura di Maria Coletti della Cineteca Nazionale, previste al Cinema Modernissimo con l’Accademia di Belle Arti di Napoli, e con le scuole superiori della Campania all’Auditorium del Centro di produzione Rai di Napoli, in collaborazione con Ufficio Scolastico Regionale della Campania. 
Ad aprile, per la prima volta a Napoli, una Mostra dedicata ad Elvira Notari e alla sua epoca, con documenti e fotografie provenienti dai Fondi Correra e Martinelli, in collaborazione con l’Archivio Fotografico della Cineteca di Bologna presso l’Archivio di Stato di Napoli. 
Infine, a chiudere con prestigio internazionale l’anno elviriano a Napoli, nel mese di dicembre 2025, l'Accademia di Belle Arti di Napoli organizzerà la Lectio Magistralis di Giuliana Bruno, Emmet Blakeney Gleason Professor of Visual and Environmental Studies at Harvard University, accompagnata dall'intervento e dal contributo di studiosi e artisti. 
 

Tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti www.comune.napoli.it/elvira-notari-150  www.parallelo41produzioni.com  infoline: segreteria.parallelo41@gmail.com 
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Canzone napoletana e dintorni
PRESENTAZIONI | DIALOGHI | RIFLESSONI 
Una serie di appuntamenti che illuminano il canzoniere partenopeo, le storie, i retroscena creativi 

dal 17 ottobre 2024 a maggio 2025 
negli spazi di Napulitanata – portici della Galleria Principe di Napoli

Assecondare la passione per la canzone napoletana imparando cosa c’è ancora di inespresso o non detto in quel jukebox classico e, perché no, avvicinandosi alla produzione contemporanea. Compiendo uno slalom nei titoli, nelle storie, nelle biografie degli artisti e nelle imprese delle etichette discografiche, magari facendo finta non siano esistite rivalità e conflitti in quella inseparabile famiglia che chiamiamo musica napoletana. Dopo aver abbracciato e celebrato la figura di Enrico Caruso e dopo aver attraversato il Mediterraneo con il festival internazionale Sea and You che ha portato connessioni fra il suono di Partenope, il fado portoghese e il flamenco spagnolo, Napulitanata ritorna con un nuovo format destinato a coloro che, periodicamente, desiderano capire meglio cosa ruota attorno alle canzoni che ogni giorno ci nutrono e ci accompagnano. 
Nello spazio fondato dal manager culturale e musicista Mimmo Matania, e dal pianista e compositore Pasquale Cirillo, d’intesa con la libreria Neapolis di Annamaria Cirillo, dal 17 ottobre 2024 a maggio 2025 si terrà la rassegna Canzone napoletana e dintorni, alla quale parteciperanno studiosi, musicisti, ricercatori e musicologi per offrire al pubblico una costellazione di incontri nei quali si approfondisce la genesi delle canzoni, l’estetica compositiva e alcuni speciali anniversari. Nel pomeriggio inaugurale, alle 15.30, i docenti di Musicologia dell’università Federico II di Napoli Enrico Careri e Giorgio Ruberti presentano il volume “’Na voce, ‘na chitarra … Saggi per Roberto Murolo” (Libreria Musicale Italiana), con gli interventi di Cristiana Di Bonito (ricercatore di Linguistica italiana alla Federico II), Maurizio Pica (chitarrista e direttore d’orchestra), Massimo Privitera (docente di Musicologia dell’università di Palermo) e Maria Rossetti (ricercatore in Musicologia e Storia della musica alla Federico II). 
“Fin dalla sua apertura – sostiene Mimmo Matania – abbiamo inteso Napulitanata come uno spazio in cui la canzone napoletana potesse vivere almeno dodici ore al giorno. I concerti del nostro collettivo, sempre più richiesti dai tantissimi turisti che vivono Napoli, restano il punto inamovibile e costante delle attività, ma proprio in virtù della visione e del progetto nato sette anni fa, oggi apriamo la sala anche a una rassegna colta, per passeggiare nei dintorni tematici, cronologici e musicologici delle canzoni che interpretiamo. In città, Napulitanata rappresenta sempre più un presidio sano di canzone napoletana e di questo ne siamo orgogliosi”. 
Rinforza il concetto Annamaria Cirillo della libreria Neapolis: “Se una libreria napoletana nata quasi trent’anni fa, specializzata in pubblicazioni sulla storia della città, incontra l’associazione culturale Napulitanata che valorizza la canzone napoletana, non può che nascere una rassegna ambiziosa come quella che sta iniziando. Creiamo rete per diffondere cultura”. 
Nei successivi appuntamenti, spazio a Antonio Sciotti (storico della canzone napoletana), atteso sabato 16 novembre alle 11; a Salvatore Architravo (studioso di canzone napoletana nonché nipote di Mario Trevi) e all’artista Antonio Pragliola, che proporranno un cortometraggio dedicato a Eugenio Pragliola alias Eugenio cu’ ‘e lente (l’11 gennaio 2025). Il 25 gennaio ancora alle 11 sarà il turno della docente di Etnomusicologia della Federico II Simona Frasca, mentre la musicologa Anita Pesce sarà a Napulitanata il 22 febbraio. Lo studioso Antonio Raspaolo sarà ospite il 15 marzo, mentre il musicologo Raffaele di Mauro è atteso il 12 aprile. “Canzone napoletana e dintorni” avrà l’epilogo a maggio con il compositore e musicologo Pasquale Scialò.
NAPULITANATA – piazza Museo nazionale 10-11 c/o Galleria Principe di Napoli. L’associazione Napulitanata ha iniziato la sua attività nel 2015 vincendo un bando comunale per la concessione a titolo oneroso dei locali presenti nel complesso monumentale della Galleria Principe di Napoli. Fino ad allora un deposito di rottami di taxi, lo spazio è stato completamente ristrutturato dai componenti dell’associazione, diventando un hub culturale che dal 2017 ospita regolarmente concerti, attività di formazione musicale e mostre dedicata alla conoscenza della canzone napoletana. L’apertura dello spazio Napulitanata, in piazza Museo, ha colmato la storica lacuna di una sala da concerti dedicata alla canzone napoletana. Nei primi sette anni di attività sono state registrate circa 50.000 presenze, sia di pubblico napoletano sia di visitatori provenienti da ogni nazione del mondo, che lo hanno consacrato un punto di riferimento culturale e turistico per la città del Vesuvio.


Napulitanata > piazza Museo Nazionale, 11
Ingresso libero con prenotazione ai recapiti 348 9983871 e al 338 3160146.
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«INVITO». PER UN CENTENARIO (1925-2025)
FESTIVAL LUCIANO BERIO
MOSTRE, INCONTRI, CONCERTI, SPETTACOLI, ELETTRONICA
Ingresso gratuito
23-25 MAGGIO 2025
RADICONDOLI (SI)

Con: MARINA BERIO| MARIO CAROLI | LAURA CATRANI | COMPAGNIA MIMI SARA MANGANO & PIERRE-YVES MASSIP | DANILO GRASSI | CHRISTIAN LINDBERG  TEMPO REALE| Strumentisti dell’ORCHESTRA DELLA TOSCANA
E la partecipazione di:
ORESTE BOSSINI| ALESSANDRO CECCHI | LEO IZZO | MILA DE SANTIS | LUCA FORMENTON | EMANUELE FRANCESCHETTI |VINCENZINA C. OTTOMANO |TALIA PECKER BERIO

In occasione della ricorrenza del centenario della nascita di Luciano Berio (Imperia, 24 ottobre 1925 – Roma, 27 maggio 2003) il Centro Studi Luciano Berio rende omaggio al grande maestro della musica del Novecento con tre giorni di festival, da venerdì 23 a domenica 25 maggio, nella “sua” Radicondoli, il borgo senese che il compositore scelse come propria dimora sin dal 1974. Ideato da Angela Ida De Benedictis – direttrice scientifica del Centro Studi Luciano Berio (CSLB) fin dalla sua costituzione, e responsabile della Collezione Luciano Berio della Fondazione Paul Sacher di Basilea – il Festival è patrocinato dal Comune di Radicondoli, sostenuto dalla Regione Toscana e realizzato in collaborazione con Radicondoli Arte, WivoaRadicondoli, Visit Radicondoli. «Invito». Per un centenario – questo il titolo, ispirato al titolo dell’ultimo scritto pubblicato da Berio nel 2003 – è un’occasione unica per conoscere, scoprire e condividere il lascito artistico e umano di uno dei più importanti e poliedrici compositori della contemporaneità. Un ricco programma di mostre, incontri, concerti, spettacoli multimediali, proiezioni ed elettronica –  tutti gratuiti – pensato non soltanto per gli addetti ai lavori, ma per un pubblico ampio di neofiti, curiosi e appassionati, si dispiegherà in un percorso sonoro, visivo e gestuale tra le strade e le piazze del borgo. Il pubblico avrà l’occasione di visitare gli splendidi edifici di Palazzo Bizzarrini, di Palazzo Borghi Lolini, del Teatro dei Risorti e della Biblioteca Comunale Dina Ferri. La chiusura del Festival condurrà quindi in un Giardino incantato, quello de Il Colombaio, il podere nella campagna toscana che fu per molti anni la residenza privata di Luciano Berio e il luogo privilegiato di concentrazione e lavoro del musicista, che vi compose molte delle sue opere più significative. Tanti i musicisti, collaboratori, studiosi, ricercatori, amici e familiari di Luciano Berio, che in questa occasione restituiranno il vasto orizzonte di vita artistica e privata, a cominciare da Talia Pecker Berio, vedova del compositore e fondatrice nel 2009 del Centro Studi Luciano Berio; la secondogenita Marina Berio, artista e fotografa; Tempo Reale, centro di ricerca e nuove tecnologie per il suono fondato da Berio nel 1987; Danilo Grassi, direttore alla guida di una delle migliori orchestre d’Italia, l’Orchestra della Toscana, di cui Berio è stato primo direttore artistico; Oreste Bossini, giornalista e scrittore, autore e conduttore di Rai Radio3. Il festival si apre il 23 maggio nel cinquecentesco Palazzo Bizzarrini con l’inaugurazione della mostra Berio bambino, Berio papà, curata da Marina Berio, che raccoglie una serie di disegni e lettere manoscritte dall’archivio familiare, rivelando il rapporto del maestro con l’infanzia e una dimensione più intima e sconosciuta ai più. Tra gli spettacoli in programma Berio’s Rhapsodies, il 23 maggio in via Tiberio Gazzei, Piazza Giacomo Matteotti, performance inedita della compagnia francese di mimi Sara Mangano & Pierre-Yves Massip, in cui l’interazione tra il gesto e l’ambientazione sonora, curata da Tempo Reale con la partecipazione di Laura Catrani (voce) e Christian Lindberg (trombone), sperimenta nuove dimensioni interpretative ed espressive ispirate ad alcuni brani e al mondo sonoro di Luciano Berio. Un incontro performativo speciale è dedicato a Cathy Berberian «punto di riferimento» tanto umano quanto artistico per Berio, che compose per la sua voce brani solistici, da camera, orchestrali ed elettroacustici di primaria importanza nella storia della musica del XX secolo. Una voce, poco fa… dedicato a Cathy Berberian, in programma sabato 24 maggio è un omaggio allo “strumento degli strumenti sopra ogni strumento” e al modo in cui hanno saputo intenderlo i due artisti, raccontato in uno spettacolo a più voci (sonore, narranti e della memoria) che risuoneranno nelle stanze nobiliari di Palazzo Borghi Lolini, dove saranno esposti anche alcuni costumi e oggetti di scena originali della cantante. La voce di Laura Catrani si accompagnerà in questo percorso al canovaccio testuale di Emanuele Franceschetti e a Leo Izzo (chitarra). La campagna del Podere Tesoro, tra gli oliveti e i vigneti intorno a Radicondoli, sarà invece il palcoscenico ideale di Differenze sonore, il 24 maggio, con Mario Caroli (flauto) e Christian Lindberg (trombone) e in collaborazione con Tempo Reale di Firenze e strumentisti dell’Orchestra della Toscana, concerto dedicato a brani solistici e strumentali, anche con incursioni nelle opere elettroniche di Berio. Tra queste Différences, brano composto da una varietà apparentemente infinita di combinazioni sonore di strumenti dal vivo (flauto, clarinetto in si bemolle, viola, violoncello e arpa) e dei loro “riflessi” registrati su nastro, insieme a suoni elettronici. Il programma degli spettacoli e dei concerti si completa con l’esperienza di tre seminari dedicati alle Sequenze solistiche per flauto, trombone e voce – con Mario Caroli, Laura Catrani e Christian Lindberg, quest’ultimo amico e collaboratore di Luciano Berio–, degli incontri di approfondimento dedicati alla produzione teorica del maestro, e con la presentazione della nuova edizione italiana di Un ricordo al futuro. Lezioni americane, a cura di Talia Pecker Berio e pubblicata da Il Saggiatore. «Invito». Per un centenario chiude domenica 25 maggio nel giardino de Il Colombaio, ancor oggi residenza privata della famiglia Berio, con un’installazione sonora immersiva ideata dal Centro Studi Luciano Berio e curata da Tempo Reale per un commiato suggestivo e coinvolgente.Luciano Berio ha esplorato i territori musicali più diversi, dall’elettronica alle musiche popolari, dalle riletture del repertorio classico alla sperimentazione sulla voce e coi media, dal teatro musicale al rock,  e attraversando con curiosità e spirito di ricerca la letteratura, l’etnomusicologia, l’antropologia e la linguistica. Figura di spicco dell’avanguardia postbellica, il suo itinerario artistico tanto articolato ha profondamente influenzato le future generazioni di compositori e interpreti. 
Il Centro Studi Luciano Berio, riconosciuto come persona giuridica dalla Presidenza della Repubblica, si propone di promuovere la conoscenza e la diffusione dell’opera e della figura del celebre compositore. Tra i cofondatori del Centro figurano personalità di spicco come Pierre Boulez, Umberto Eco, Renzo Piano, Edoardo Sanguineti, Valerio Adami, Giorgio Pestelli, Maurizio Pollini, Francesco Micheli, Betty Olivero, Virginia Ripa di Meana, Andrea Lucchesini e Fabio Fassone. 
 


PROGRAMMA FESTIVAL 

23 maggio 2025

ore 17:30, Palazzo Bizzarrini, Sala mostre
Inaugurazione ufficiale del Festival
Apertura della mostra: Berio bambino, Berio papà: disegni e musica di famiglia a cura di Marina Berio
(aperta fino al 6 luglio 2025)

ore 18:30, via Tiberio Gazzei, Piazza Giacomo Matteotti
“Berio’s Rhapsodies” 
Spettacolo mimico della Compagnia Mangano-Massip 
Con la partecipazione di: Laura Catrani (voce), Christian Lindberg (trombone); Tempo Reale (suono)

24 maggio 2025

ore 10:00-12:30, Palazzo Borghi Lolini 
Gesto e tecnica performativa: intorno a Sequenza I per flauto
Seminario aperto al pubblico con Mario Caroli 

ore 10:00-12:30, Teatro dei Risorti 
Gesto e tecnica performativa: intorno a Sequenza V per trombone
Seminario concertante con Christian Lindberg 

I due seminari vedranno l’interazione degli interpreti con membri del Centro Studi Luciano Berio sul contesto storico-documentario

ore 15:00-15:45 / 16:00-16:45 / 17:00-17:45, Palazzo Borghi Lolini
Una voce, poco fa… dedicato a Cathy Berberian 
Spettacolo sonoro, narrativo e visivo con Laura Catrani 
Collage e canovaccio narrativo di Emanuele Franceschetti
Chitarra: Leo Izzo
Un cammeo in memoria di Cathy Berberian, a 100 anni dalla sua nascita, un inno alla sua straordinaria voce: in questo viaggio, il pubblico sarà accompagnato alla scoperta delle molteplici sfumature e potenzialità dello straordinario strumento-voce di Cathy Berberian su musiche di Luciano Berio. Una narrazione intorno allo “strumento degli strumenti sopra ogni strumento” e al modo in cui hanno saputo intenderlo i due artisti, che dialogherà con oggetti, video, abiti di scena.
Max 30 persone per performance. Tre turni con iscrizione obbligatoria

ore 16:00-17:00, Biblioteca Comunale Dina Ferri
Presentazione del volume Luciano Berio, Un ricordo al futuro: Lezioni americane, a cura di Talia Pecker Berio, il Saggiatore, Milano 2025
Intervengono la curatrice e l’editore Luca Formenton; moderazione: Oreste Bossini

ore 18:30, Podere Tesoro, Strada di Tesoro
Differenze sonore
Concerto per soli ed ensemble con elettronica, con brani di Berio, Debussy e altri 
Esecutori:
Mario Caroli (flauto); Christian Lindberg (trombone); strumentisti dell’Orchestra della Toscana - Danilo Grassi, direttore; Tempo Reale, regia del suono
Entrata libera fino a esaurimento posti disponibili (desiderata prenotazione). 

25 maggio 2025

ore 9:30-11:00, Palazzo Borghi Lolini
Voce, interpretazione, performance
Conversazione con Oreste Bossini, Laura Catrani e Vincenzina C. Ottomano intorno alle opere vocali di Luciano Berio

ore 9:30-1:.00, Sala Conferenze, Palazzo Bizzarrini
Berio in video: intorno a “C’è musica & musica” (Rai – 1972) 
Incontro coordinato da Alessandro Cecchi e Mila De Santis (Università di Firenze, Pisa e Siena)

ore 11:30, Colombaio aperto: Giardino incantato
Installazione sonora e commiato al Colombaio
Progettazione sonora a cura di Tempo Reale* e del Centro Studi Luciano Berio, con la partecipazione di Laura Catrani

*Tempo Reale per Festival Luciano Berio: Francesco Canavese, Simone Faraci, Francesco Giomi, Giovanni Magaglio, Francesco Vogli

Ritrovo: Piazza Matteotti, ore 11:00 / 11:15

Prossimi appuntamenti del Festival Luciano Berio 2025:

Radicondoli, 17 luglio 2025
Concerto di Laura Catrani e Andrea Lucchesini

Radicondoli, 17-19 ottobre
Workshop corale e concerti (ITER Research Ensemble)

Radicondoli, 20 dicembre
Concerto di Giuseppe Laterza e Mattia Catarinozzi (sassofoni)

Festival Luciano Berio 2025
Ideazione e Supervisione artistica: Angela Ida De Benedictis 
Direzione tecnica: Luisa Santacesaria, Claudia Vincis e Radicondoli Arte 

Per informazioni: festival@lucianoberio.org , www.lucianoberio.org

Per prenotazioni: turismo@radicondolinet.it,  festival@lucianoberio.org
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Il Museo Andrea Parodi prende casa a Osidda
Un percorso artistico multimediale

La nuova sede del Museo Andrea Parodi trova casa ad Osidda (Provincia di Nuoro) dove lo spazio multimediale verrà inaugurato il 29 dicembre presso la Casa Comunale di via Angioy alle ore 16,00: quattro sale in cui - attraverso oltre decine di ore di immagini - Andrea Parodi si racconta e gli amici e colleghi più cari lo ricordano.

Un viaggio attraverso il messaggio artistico ed umano di Andrea Parodi che è al contempo uno straordinario poema d’amore per la Sardegna, alla cui cultura musicale Parodi ha dedicato tutta la sua vita: un potente veicolo di diffusione della musica e della cultura della Sardegna oltre ad essere un veicolo della ricchissima cultura sarda. Dopo gli anni al Palazzo di Città di Cagliari, all’Ostello della Gioventù di Cagliari, alla “Casa Fenudi” di Ottana, al Museo Etnografico di “Sa Domo Manna” di Villanova Monteleone, al Palazzo del Marchese di Porto Torres, il Museo Andrea Parodi approda al centro della terra tanto amata, laddove Andrea aveva deciso di sposarsi. “Abbiamo risposto alla richiesta affettuosa del Comune di Osidda che Andrea tanto amava, con il quale abbiamo firmato un accordo intanto per cinque anni” spiega Valentina Casalena, Presidente della Fondazione, oltre che moglie di Parodi. Ad accompagnare il pubblico e le istituzioni al taglio del nastro sarà la sfilata delle maschere del Gruppo Boes e Merdules di Ottana e l’intervento musicale di Federico Marras Perantoni, artista turritano già finalista al Premio Andrea Parodi. Il museo è un progetto della Fondazione Andrea Parodi e viene nuovamente allestito grazie al contributo della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna e del Comune di Osidda. Rimarrà attiva, pronta per essere ospitata nei Comuni che ne faranno richiesta, la versione itinerante allestita su mezzo mobile.
 
Il Museo
Il Museo è il risultato dell’iniziale lavoro del regista multimediale Francesco Casu, dell’architetto Olindo Merone, delle illustrazioni originali e delle grafiche sono di Sean Scaccia e del successivo lavoro di Valentina Casalena e Luca Parodi, protagonisti di questo attuale allestimento. Il Museo permette al visitatore di consultare i documenti dell’artista e di ricevere le informazioni necessarie ad una migliore comprensione della mostra. Brochure del museo e cuffia, fornite all'accoglienza, sono le chiavi d'accesso all'intera mostra che si dipana da quel punto in poi lungo quattro sale.

Sala 1: Disco-grafie
È la sala interamente dedicata alla musica (la foto qu sopra è relativa al primissimo allestimento del 2010), all’interno della quale sarà possibile fruire dell’intera discografia di Andrea Parodi, comprensiva di collaborazioni, inediti e curiosità.

Sala 2: Luoghi e memorie
Un reticolato grafico in cui ogni casella rappresenta una tappa della vita di Andrea Parodi. Evocazione sonora-musicale e testimonianza diretta dei luoghi e delle memorie di una vita: il perimetro è scandito dall'alternarsi di una modalità percettiva reale e virtuale. Immagini ed illustrazioni artistiche sono esposte e retro-illuminate in una rigorosa scansione che si specchia nello scorrere di suoni e testimonianze all'interno dei monitor.

Sala 3: Il mare e le terre intorno
Un percorso intimo raccontato in prima persona da Andrea Parodi attraverso suoni e immagini: tre schermi proiettano, in perfetto sincronismo, una sorta di album evocativo. E' uno spazio grafico che parte dal profondo dell’artista ed è immerso in un continuum di variazioni cromatiche di blue oltremare che evocano il continuo viaggio e una concezione di vita, in cui i confini del mare sono le terre che si incontrano e che arricchiscono di suoni e immagini la vita dell’artista.

Sala 4: Ventanas
Uno spazio che apre al proseguimento del percorso artistico appena visitato, attraverso la Fondazione Andrea Parodi e le sue attività. Il tutto è mappato in un corridoio curvo attraverso una grafica che allude ad un telaio tipico sardo, in cui i nodi sono sostituiti da pixel, ad indicare l’importanza della modernizzazione di un percorso che attinge alla tradizione. Un sistema touchscreen permette la fruizione del materiale audio-video che costituisce l’archivio della Fondazione Andrea Parodi. Sono le finestre, anche culturali, sul mondo che ci circonda.