Rassegne, Mostre, Eventi Culturali, Presentazioni, Fiere, Appuntamenti Televisivi e Radiofonici....
EFN CONFERENCE - MANRESA
10 & 11 OCTOBER 2025
The EFN conference 2025 combines with the spectacular Fira Mediterrania de Manresa to offer two days of energising discussion, international networking, expert speakers and the delights of the Fira’s multitude of artistic showcases. Focussing on the wide ranging themes of Diversity and Inclusion, speakers at the conference programme will include Turkish festival producer Kutay Kugay, whose radio programme from Istanbul has championed many marginalised artists; Tunisian percussionist and festival director Imed Alibi; founder and director of Belgium’s global music performance and education organisation Muziekpublique Peter van Rompaey; and, from Denmark’s Tempi folk organisation, Laia Canals who has worked extensively with the Keychange programme promoting equality in music.
In a session on minority languages and cultures, the conference will hear from, among others, Iranian expert on minority musics Medhi Aminian, language expert Ioana Aminian from Roots Revival and director of the Welsh traditional arts organisation trac Cymru Danny KilBride.
JMI’s Suchet Malhotra will give a presentation on the world-renowned multicultural Ethno movement for young people – and in the Open Mic slot delegates will hear from a range of speakers about their own ideas and organisations.
Reflecting Fira Mediterrania’s focus on Balkan traditions, speakers including Rok Kosir of the MOST Music agency, Serbia’s Bojan Djordjevic of the Ring Ring association and Slovenia’s Bogdan Benigar of the Drugha Godba festival will paint a picture of the multifarious scene across the Balkan region today.
Discussion groups in which all delegates can express their ideas are an important part of EFN conferences and in Manresa breakout groups will include a focus on future priorities for EFN in various fields, including traditional dance, led by Tone Erlien Myrvold of the Norwegian Centre for Traditional Music and Dance and their Horizon project concentrating on dance as Intangible Cultural Heritage. Other breakouts will include discussions on diversity, inclusion, festivals, education and the ways in which delegates and EFN as a network can plan with these issues in mind.
Add to this programme the delights of two international networking lunches at the splendid Kursall Theatre, a pre-conference reception hosted by wine producers of the regional D.O. Pla de Bages – and Fira Mediterrania’s multitude of roots music and dance showcases – and the 2025 conference offers one of this year’s most attractive events for the folk arts sector.
These are the Conference registration options:
EFN Members €95
Non members of EFN €125
Students €50
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Il Museo Andrea Parodi prende casa a Osidda
Un percorso artistico multimediale
La nuova sede del Museo Andrea Parodi trova casa ad Osidda (Provincia di Nuoro) dove lo spazio multimediale verrà inaugurato il 29 dicembre presso la Casa Comunale di via Angioy alle ore 16,00: quattro sale in cui - attraverso oltre decine di ore di immagini - Andrea Parodi si racconta e gli amici e colleghi più cari lo ricordano.
Un viaggio attraverso il messaggio artistico ed umano di Andrea Parodi che è al contempo uno straordinario poema d’amore per la Sardegna, alla cui cultura musicale Parodi ha dedicato tutta la sua vita: un potente veicolo di diffusione della musica e della cultura della Sardegna oltre ad essere un veicolo della ricchissima cultura sarda. Dopo gli anni al Palazzo di Città di Cagliari, all’Ostello della Gioventù di Cagliari, alla “Casa Fenudi” di Ottana, al Museo Etnografico di “Sa Domo Manna” di Villanova Monteleone, al Palazzo del Marchese di Porto Torres, il Museo Andrea Parodi approda al centro della terra tanto amata, laddove Andrea aveva deciso di sposarsi. “Abbiamo risposto alla richiesta affettuosa del Comune di Osidda che Andrea tanto amava, con il quale abbiamo firmato un accordo intanto per cinque anni” spiega Valentina Casalena, Presidente della Fondazione, oltre che moglie di Parodi. Ad accompagnare il pubblico e le istituzioni al taglio del nastro sarà la sfilata delle maschere del Gruppo Boes e Merdules di Ottana e l’intervento musicale di Federico Marras Perantoni, artista turritano già finalista al Premio Andrea Parodi. Il museo è un progetto della Fondazione Andrea Parodi e viene nuovamente allestito grazie al contributo della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna e del Comune di Osidda. Rimarrà attiva, pronta per essere ospitata nei Comuni che ne faranno richiesta, la versione itinerante allestita su mezzo mobile.
Il Museo
Il Museo è il risultato dell’iniziale lavoro del regista multimediale Francesco Casu, dell’architetto Olindo Merone, delle illustrazioni originali e delle grafiche sono di Sean Scaccia e del successivo lavoro di Valentina Casalena e Luca Parodi, protagonisti di questo attuale allestimento. Il Museo permette al visitatore di consultare i documenti dell’artista e di ricevere le informazioni necessarie ad una migliore comprensione della mostra. Brochure del museo e cuffia, fornite all'accoglienza, sono le chiavi d'accesso all'intera mostra che si dipana da quel punto in poi lungo quattro sale.
Sala 1: Disco-grafie
È la sala interamente dedicata alla musica (la foto qu sopra è relativa al primissimo allestimento del 2010), all’interno della quale sarà possibile fruire dell’intera discografia di Andrea Parodi, comprensiva di collaborazioni, inediti e curiosità.
Sala 2: Luoghi e memorie
Un reticolato grafico in cui ogni casella rappresenta una tappa della vita di Andrea Parodi. Evocazione sonora-musicale e testimonianza diretta dei luoghi e delle memorie di una vita: il perimetro è scandito dall'alternarsi di una modalità percettiva reale e virtuale. Immagini ed illustrazioni artistiche sono esposte e retro-illuminate in una rigorosa scansione che si specchia nello scorrere di suoni e testimonianze all'interno dei monitor.
Sala 3: Il mare e le terre intorno
Un percorso intimo raccontato in prima persona da Andrea Parodi attraverso suoni e immagini: tre schermi proiettano, in perfetto sincronismo, una sorta di album evocativo. E' uno spazio grafico che parte dal profondo dell’artista ed è immerso in un continuum di variazioni cromatiche di blue oltremare che evocano il continuo viaggio e una concezione di vita, in cui i confini del mare sono le terre che si incontrano e che arricchiscono di suoni e immagini la vita dell’artista.
Sala 4: Ventanas
Uno spazio che apre al proseguimento del percorso artistico appena visitato, attraverso la Fondazione Andrea Parodi e le sue attività. Il tutto è mappato in un corridoio curvo attraverso una grafica che allude ad un telaio tipico sardo, in cui i nodi sono sostituiti da pixel, ad indicare l’importanza della modernizzazione di un percorso che attinge alla tradizione. Un sistema touchscreen permette la fruizione del materiale audio-video che costituisce l’archivio della Fondazione Andrea Parodi. Sono le finestre, anche culturali, sul mondo che ci circonda.