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Con il suo primo romanzo, tre giorni in Puglia per Pippo Pollina dove riceverà anche il Premio Civilia per la canzone d’autore
Lecce 7 dicembre, ore 18,30
Castellana Grotte 8 dicembre, ore 19,30
Nardò, 9 dicembre, ore 20
Uno dei più originali e versatili cantautori della scena europea, siciliano di nascita e d’elezione ma con un larghissimo seguito in Austria, Svizzera e Germania, con alle spalle 24 CD, migliaia di concerti in tutto il mondo e prestigiose collaborazioni, da Franco Battiato agli Inti-Illimani, al termine di un lunghissimo tour con oltre 180 date per il suo ultimo album, a sorpresa annuncia l’uscita del suo primo romanzo e si rimette in moto per presentarlo al suo pubblico in 25 appuntamenti, tra novembre e dicembre, in tutta la penisola. E’ quello che sta facendo con il suo romanzo “L’altro”, edito da Squilibri, Pippo Pollina che, dal 7 al 9 dicembre, sarà anche in Puglia per incontrare i suoi lettori e discutere con loro di una storia che riflette la sua stessa traiettoria di vita, lanciata come un ponte tra due mondi diversi, dalla Sicilia alla Germania. Il racconto si articola lungo due storie in apparenza senza alcuna connessione tra loro. Leonardo Conigliaro è un medico di Camporeale, un paesino dell’entroterra palermitano dove molto forte è la presenza della mafia. Frank Fischer è invece un astro nascente del giornalismo tedesco, noto per le sue inchieste sugli intrecci tra politica e malaffare e per la denuncia delle infiltrazioni mafiose in Germania. Le loro vite scorrono in parallelo, senza alcun punto di contatto, ma con la scoperta del segreto che lega le loro esistenze, i due protagonisti sono chiamati a scelte che cambieranno per sempre le loro vite, strette infine in un abbraccio solidale. Con una scrittura sorretta da una grande tensione civile, secondo istanze radicate nella formazione e nel sentire di Pollina, nel succedersi delle vicende personali dei due protagonisti, il romanzo delinea uno spaccato di grande efficacia sulla realtà politica e sociale del tempo, dalla caduta del muro di Berlino all’attentato alle Torri Gemelle. A Lecce, il 7 dicembre, alle ore 18,30, Pippo Pollina sarà al Convitto Palmieri (piazzetta Giosuè Carducci) con Marcella Ricco e Mauro Marino, letture di Piero Giovanni Rapanà, in un incontro promosso dal Polo Bibliomuseale, la Biblioteca Berardini e il Fondo Verri. A Castellana Grotte, l’8 dicembre, alle ore 19,30, nella sede dell’associazione Nino Rota (Via Risorgimento 13), con il poeta e scrittore Giuseppe Goffredo, letture di Antonello Martino, in un incontro promosso dall’Associazione ETRA in collaborazione con l’associazione Nino Rota. A Nardò, alle ore 20, Pollina sarà infine al Teatro Comunale di Nardò dove riceverà il Premio Civilia per la Canzone d’autore al termine di una serata dedicata a Franco Battiato in cui sarà proiettato anche il video di un suo brano, “Finnegan’s wake”, cantato a due voci proprio con Battiato. In tutti e tre gli appuntamenti, Pollina eseguirà anche brani del suo repertorio.
Dopo la Puglia, Pollina sarà ad Amelia (10 dicembre), Genova (11 dicembre) e Alessandria (12 dicembre) per concludere questo suo primo giro di presentazioni il 15 dicembre a Lugano.
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“NOSTALGIA DI UN GOLF, UN DOLCISSIMO GOLF DI LANA BLU”: LA PITTURA ‘JAZZ’ DI PAOLO CONTE PER LA PRIMA VOLTA ALLA GALLERIA DEGLI UFFIZI
69 disegni, in gran parte inediti, realizzati dagli anni Settanta ad oggi in mostra fino al 7 gennaio nelle sale dell’arte grafica appena inaugurate
Al termine della mostra il Maestro donerà l’ ‘Autoritratto di un pirla’, del 1978, al museo
‘Nostalgia di un golf, un dolcissimo golf di lana blu’: una vera e propria citazione dà il nome alla mostra che gli Uffizi organizzano per celebrare il versante grafico della carriera di Paolo Conte. Curata dal direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt insieme a Chiara Toti, offre alla visione del pubblico, nelle sale dell’arte grafica da poco inaugurate al primo piano della Galleria, una selezione di 69 disegni, tra i quali molti inediti e mai esposti finora, realizzati dal Maestro dagli anni Settanta ad oggi. Sin dagli esordi del suo lunghissimo viaggio musicale, il celebre cantautore astigiano si è dedicato con identica passione anche all’arte, affiancando la pratica del disegno alla sua produzione autoriale ed illustrando spesso in prima persona le copertine dei suoi album. I soggetti, così come i testi delle sue canzoni, raccontano in maniera pungente e suggestiva frammenti di vita, e come istantanee colgono l’essenza di contesti narrativi più ampi. Nella moltitudine di personaggi, oggetti, panorami urbani e visioni oniriche che colorano il dinamico universo delle sue opere, è possibile individuare una originale elaborazione di influenze moderniste ed espressioniste, rappresentate attraverso una grande varietà di tecniche (pennarelli, pastelli, acquarello). Nelle scelte visuali, così come in quelle musicali, Conte trae ispirazione dall’esplosione artistica delle avanguardie del primo Novecento, che considera come il principale e necessario punto di riferimento per ogni tipo di espressione artistica. La sua caratteristica percezione “jazz” dell’arte emerge con grande pienezza nell’opera multimediale Razmataz, da lui stesso definita una “storyboard sonorizzata”: formata da una raccolta di disegni, accompagnati da musica e dialoghi, racconta un incontro-scontro tra diverse culture in una fumosa, caotica e seducente Parigi anni anni Venti. Alcune delle oltre 1800 illustrazioni di Razmataz sono visibili agli Uffizi, ma la mostra è composta però principalmente di materiali inediti. Il 7 gennaio, al termine dell’esposizione, Paolo Conte donerà al museo l’ Autoritratto di un pirla, del 1978, entrando così a far parte della più vasta e prestigiosa collezione di autoritratti d’artista al mondo.
L’artista Paolo Conte: “Ho già avuto occasione di confessare che il vizio della pittura e del disegno sia nella mia vita più antico di quello per la musica e le canzoni, confessando anche che la composizione musicale manovra su di me in forma di eccitazione, mentre pittura e disegno mi danno calma e leggerezza. Dopo le mostre tenute in occasione della pubblicazione del mio lavoro multimediale Razmataz nel cui corrispondente dvd erano state montate 1800 mie illustrazioni, la mia frequentazione delle belle arti si è fermata, anche per la legittima preoccupazione che quel tanto di notorietà acquisita come canzonettista potesse indurre a pensare che ne volessi approfittare per affrancarmi ad un’altra diversa ribalta. Così, allora, i miei lavori sono tornati nei miei cassetti, appunto come la nostalgia di un dolcissimo golf di lana blu. Ora, accettando l’onorevole invito di Eike Schmidt, un po’ dei miei lavori su carta si ripresenta al pubblico e agli appassionati nella prestigiosa Galleria degli Uffizi”. Il direttore degli Uffizi Eike Schmidt: “Tanti artisti sono stati musicisti e compositori di talento (uno fra tutti: Leonardo) e nella collezione di autoritratti degli Uffizi vediamo che alcuni pittori si sono raffigurati con gli strumenti che suonavano, e che evidentemente costituivano un complemento così importante della loro personalità da doverli presentare accanto alla propria effigie. Così, anche la mostra di Paolo Conte vuole testimoniare la doppia anima artistica del grande musicista, e portare all’attenzione del pubblico questo aspetto forse meno noto, ma non meno fondamentale della sua creatività. Gli siamo infinitamente grati per il dono del suo Autoritratto di un pirla, infine, che nella bizzarria autoflagellante del titolo ci ricorda subito la suprema ironia, la forza irriverente dei titoli e dei testi delle sue canzoni”.