Eventi

Rassegne, Mostre, Eventi Culturali, Presentazioni, Fiere, Appuntamenti Televisivi e Radiofonici....

“DANZARE GLI SPIRITI”
IL TARANTISMO E I RITUALI DI POSSESSIONE NEL MEDITERRANEO
8 - 9 novembre 2025
Palazzo della Cultura – Galatina
 
Un viaggio per immagini tra musica e trance: l’8 e il 9 novembre la rassegna “Danzare gli spiriti: il tarantismo e i rituali di possessione nel Mediterraneo” racconta Galatina e il tarantismo inserendoli in una più ampia prospettiva storica e geografica. L’iniziativa, evento collaterale alla mostra “Rossi, Mazzacane, Carpitella. La ricerca visiva sul tarantismo” allestita presso il Palazzo della Cultura di Galatina, è organizzata da Meditfilm, in collaborazione con il Comune di Galatina e con l'Istituto Centrale per il Patrimonio immateriale del Ministero della Cultura e con il coordinamento scientifico di Vincenzo Santoro. La rassegna propone la proiezione di documenti audiovisivi, accompagnata da interventi di studiosi, accademici e registi, e si inserisce nel programma di eventi legati a Galatina Capitale della Cultura 2028. Durante le due giornate saranno presentati materiali audiovisivi inediti provenienti dal Salento e da altre aree del Mediterraneo, componendo un mosaico di pratiche e visioni che intrecciano antropologia, cinema e memoria rituale.

Sabato 8 novembre – h 18:00
La rassegna si apre con l’incontro “Miseria e follia – Il tarantismo nel Salento”.
Dialogheranno il prof. Vincenzo Esposito (Professore di antropologia culturale presso l’Università di Salerno) e Stefania Baldinotti (Antropologa, responsabile del Laboratorio di Antropologia Visiva dell'Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale MiC). Seguiranno le proiezioni di straordinari documenti audiovisivi sul tarantismo: stralci di interviste tratti dal documentario "Un Patrimonio visivo. L'archivio fotografico del Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari" di F. Faeta e M. Marcotulli e filmati realizzati tra gli anni Sessanta e Settanta a Galatina e Muro Leccese da Lello Mazzacane e dal regista torinese Ghigo Alinari.

Domenica 9 novembre – h 18:00
Il tema della giornata sarà “Il tarantismo e altri riti di possessione nel Mediterraneo”.
Vincenzo Santoro dialogherà con Laura Faranda, professoressa di Discipline Demo-Etno-Antropologiche presso l’Università “La Sapienza” di Roma.
Seguirà la rassegna audiovisiva “Peripezie di una santa – Visioni della possessione in un rituale della Tunisia contemporanea”, che mostra la dimensione terapeutica e simbolica della trance come spazio di mediazione tra corpo, femminilità e potere sacro.
La ricerca della studiosa mette in luce come le pratiche di possessione, in contesti diversi, rappresentino linguaggi culturali del dolore e della cura, un patrimonio condiviso del Mediterraneo contemporaneo.
Il viaggio tra i rituali mediterranei proseguirà con il film poco conosciuto in Italia “La Tarantula” (1974) di Manuel Garrido Palacios riguardante la variante del rituale diffusa in Spagna e “Il ballo delle vedove” (1962) di Giuseppe Ferrara, dedicato alla Sardegna, di cui sono emersi di recente eclatanti frammenti in origine tagliati dalla censura.

Parteciperanno: Vincenzo Santoro (ANCI), Leandro Ventura e Stefania Baldinotti (ICPI), Laura Faranda (Università “La Sapienza” di Roma), Vincenzo Esposito (Università di Salerno), Sergio Pedio (Studioso di Muro Leccese), Fabio Vergine (Sindaco di Galatina), Maria Grazia Anselmi (Vicesindaco di Galatina), Sara Spano (Assessore alla Cultura di Muro leccese).

____________________________________________________________________________________

MEDITERRANEA
il nuovo spazio culturale a Lecce all’interno di Palazzo dei Celestini che valorizza il patrimonio immateriale del Salento
 
Venerdì 7 novembre, a Palazzo dei Celestini a Lecce (via Umberto I, 13/a, ingresso piano terra accanto all’Ufficio relazioni con il pubblico), sede della Provincia, si terrà la presentazione di “Mediterranea”, progetto “Vincitore Luoghi Comuni – iniziativa promossa dalle Politiche Giovanili della Regione Puglia e ARTI finanziata con risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020 e del Fondo Nazionale Politiche Giovanili”.  Uno spazio che nasce per raccontare la memoria collettiva, la musica, le feste, i saperi artigianali, le storie e i linguaggi che costituiscono l’anima del Salento, ideato da Jata APS, in collaborazione con la Provincia di Lecce e in partenariato con Officina Zoè, Cooperativa Espera, Cooperativa Ventinovenove, Saietta film, ZeroNoveNove Srl, Movidabilia APS, Tarantarte, Bfake, Cicliminimi ETS e Drlst Italia. La giornata si articola in tre momenti:

Alle ore 12, taglio del nastro con le istituzioni

Intervengono: 
Fabio Tarantino, presidente facente funzioni della Provincia di Lecce
Adriana Poli Bortone, sindaco di Lecce
Emanuele Flandoli, presidente Jata APS
Roberto Serra, dirigente Servizio Governance strategica della Provincia di Lecce

Alle ore 17 inaugurazione di "Kryptographia" 
mostra di Donatello Pisanello, musicista e fondatore degli Officina Zoè.

Alle ore 18 presentazione dello spazio alla cittadinanza
con un brindisi e la musica di Federico Primiceri
____________________________________________________________________________________

“La dinastia Murolo” – due giornate di approfondimento alla scoperta della storia artistica della famiglia Murolo
12 novembre / 2 dicembre

Dopo il successo dell’inaugurazione dello scorso settembre, la Fondazione Murolo continua ad accogliere tanti visitatori, studiosi e turisti nella Casa Museo Murolo per la mostra “La dinastia Murolo” dedicata alla famiglia napoletana che ha caratterizzato il secolo scorso, tra poesia e musica. Il prossimo appuntamento è previsto per mercoledì 12 novembre con una giornata speciale di racconto e approfondimento. Il progetto, realizzato con il contributo della Regione Campania, L.R. n. 7/2003, contributi per la promozione culturale anno 2025, offre uno sguardo multidisciplinare sulla vita della famiglia Murolo, che si intreccia con quella di altre grandi “famiglie” della Napoli dell’800/’900, come i De Filippo e la famiglia Scarpetta, del quale capostipite, Eduardo, si celebrano i cento anni dalla morte. La Fondazione Roberto Murolo ha in programma l’organizzazione di due giornate di approfondimento sulla storia della famiglia Murolo che consentano di accendere maggiormente i riflettori sulla vena artistica di una famiglia che ha dato vita a grandi esponenti di poesia, musica, arte e scultura. La prima giornata di approfondimento è fissata per il 12 novembre con due momenti specifici. Nella prima parte, la Casa Museo apre le porte agli studenti della Cattedra di Musicologia dell’Università degli studi di Napoli Federico II per una visita esclusiva alla mostra con la presentazione dei cimeli esposti, come fotografie inedite, quadri, sculture e documenti appartenuti alla famiglia. Nel pomeriggio, all’Università degli Studi di Napoli Federico II, gli studenti parteciperanno ad una lezione speciale dedicata alla storia della famiglia Murolo con interventi a cura di Mario Coppeto, presidente della Fondazione Roberto Murolo ETS, Mimmo Matania, presidente dell’Associazione Napulitanata, la musicologa Maria Rossetti, Enrico Careri, docente musicologia UNINA, Giorgio Ruberti, professore di musicologia e storia della musica UNINA, e Simona Frasca, scrittrice e docente di etnomusicologia UNINA. La seconda giornata, che si svolge nel medesimo modo della precedente, è prevista per martedì 2 dicembre. Come dichiara il presidente Mario Coppeto «La dinastia Murolo, con in testa Ernesto e Roberto, rappresenta quel gruppo di "Famiglie d'arte" che hanno caratterizzato la cultura della conoscenza e dello spettacolo del secolo scorso. Come gli Scarpetta, i De Filippo, i Maggio, i Giuffrè e altri, i Murolo hanno garantito Poesia, Armonia e Musica Colta. La Fondazione dedica una mostra e due convegni per onorare la famiglia illustre e farla viaggiare verso il futuro con il coinvolgimento di giovani studenti ed operatori culturali».

È possibile visitare la mostra fino al 30 dicembre, nei giorni e orari di apertura della Casa Museo Murolo, consultabili sul sito web www.casamuseomurolo.it
_____________________________________________________________________________________

VITE IN MUSICA
da un’idea di Luca Aversano ed Enrico Carocci

Da Bob Dylan a Leonard Cohen, da Don Shirley a Priscilla Presley: al Teatro Palladium di Roma, biopic, talk e proiezioni tra folk e contro-cultura, lotte razziali e innovazione sociale

29 ottobre, 3, 11, 19 novembre | ore 16.30
Teatro Palladium - Piazza Bartolomeo Romano, 8, 00154 Roma
Ingresso gratuito

Da Bob Dylan a Leonard Cohen, da Don Shirley a Priscilla Presley: quattro vite esemplari, quattro ritratti che intrecciano musica, cinema e vita, riportando sul palco del Teatro Palladium il battito di un’epoca, i sogni e le fratture di artisti che hanno fatto della musica una chiave di lettura del mondo. Dal 29 ottobre al 19 novembre, negli spazi del teatro dell’Università Roma Tre, a Garbatella, torna per la settima edizione, Vite in musica: un ciclo di proiezioni e appuntamenti tra talk e biopic musicali che attraversa la storia e i generi, riflettendo su come le note diventino racconto, ribellione, strumento di cambiamento e innovazione sociale. Un viaggio che parte dal folk di Bob Dylan e dalla nascita della contro-cultura americana, attraversa le lotte razziali del pianista afroamericano Don Shirley e la forza silenziosa di Priscilla Presley, fino all’amore inquieto tra Leonard Cohen e Marianne Ihlen: quattro storie che dialogano con le immagini del cinema, restituendo la musica come specchio del tempo, linguaggio universale e terreno di incontro tra libertà e destino.
Si parte mercoledì 29 ottobre con A Complete Unknown (2024, regia di James Mangold), il biopic dedicato a Bob Dylan: un racconto degli anni della sua trasformazione da giovane cantautore folk a icona della controcultura americana, esplorando la nascita di un mito e il prezzo della libertà artistica.
Lunedì 3 novembre è la volta di Green Book (2018, regia di Peter Farrelly), ispirato alla straordinaria figura del pianista Don Shirley. Ambientato negli Stati Uniti degli anni Sessanta, il film narra il viaggio di un musicista afroamericano e del suo autista italoamericano nel profondo Sud: un percorso umano che abbatte pregiudizi e barriere sociali attraverso la forza trasformativa della musica.
Martedì 11 novembre arriva Priscilla (2023, regia di Sofia Coppola), il ritratto intimo e potente di Priscilla Presley. Attraverso il suo sguardo, il film racconta la relazione con Elvis e la sua crescita personale tra sogno, prigionia dorata e autodeterminazione, restituendo il riflesso di un’epoca e il desiderio di emancipazione femminile.
A chiudere la rassegna, mercoledì 19 novembre, Marianne & Leonard: Words of Love (2019, regia di Nick Broomfield), documentario che ripercorre la storia d’amore tra Leonard Cohen e la sua musa Marianne Ihlen: un legame intenso e malinconico, specchio di un tempo di libertà creativa e inquietudine esistenziale, in cui la musica diventa linguaggio di intimità e resistenza.
Attraverso le loro vite in musica, il progetto invita a leggere la società attraverso le sue colonne sonore, mostrando come ogni epoca risuoni di nuove visioni, sonorità e forme di adattamento. Cinema e musica diventano così spazi di incontro, memoria e trasformazione: un continuo dialogo tra arte e vita, tra palco e schermo, tra chi suona e chi ascolta.
Vite in Musica è realizzato con il contributo del MiC / Direzione Generale Cinema e Audiovisivo e curato da Luca Aversano ed Enrico Carocci con la collaborazione di Matteo Santandrea e Mattia Cinquegrani. Ogni appuntamento sarà introdotto da un seminario alle 16.30, aperto al pubblico e condotto da studiosi e critici musicali e cinematografici, seguito dalla proiezione del film alle 17.00.

Ingresso gratuito.
_____________________________________________________________________________________

Scarpetta e la canzone napoletana

NAPULITANATA 
presenta una mostra di foto, spartiti e copertineche celebra la passione del commediografo e attore/autore per la canzone napoletana nel 100° anniversario dalla sua morte 

Tra “L’aeroplano” (Piedigrotta 1909) e “Na Santarella” 
“’O scarfalietto” e “Nina Bonè”
Inaugurazione mercoledì 1° ottobre ore 18 > fino al 31 dicembre. 
Ingresso libero. Infoline 348.9983871

Napulitanata accoglie la vibrante passione di Eduardo Scarpetta – commediografo, autore, attore, capocomico, inventore di maschere teatrali e di modi di dire tutt’ora in uso nel linguaggio quotidiano partenopeo – per la canzone napoletana. Lo fa in quest’anno speciale in cui ricorre il centenario della scomparsa (nato a Napoli nel marzo 1853, è morto a Napoli nel novembre 1925) dell’autore di “Miseria e nobiltà”, “’O miedeco d’ ‘e pazze” e “Nu turco napulitano”, nonché della parodia “Il figlio di Iorio” (da “La figlia di Iorio” del poeta Gabriele D’Annunzio).  Scarpetta e la canzone napoletana è un progetto a cura dell’associazione Napulitanata – fondata dal musicista/manager culturale Mimmo Matania e dal pianista Pasquale Cirillo – viene co-finanziato dalla Regione Campania con la legge regionale 7/2003 e trova il patrocinio morale della Cattedra di Musicologia dell’università Federico II. L’esposizione, in particolare, include materiali raccolti e messi a disposizione da Antonio Sciotti, storico della canzone napoletana.  Nella giornata inaugurale, dalle 18, ci sarà la presentazione degli elementi in mostra, con un’analisi della genesi del progetto e il racconto della raccolta dei contenuti che ne hanno permesso la realizzazione. Contestualmente, in esclusiva, sarà possibile ascoltare la voce di Scarpetta incisa sui 78 giri in esposizione attraverso l’utilizzo di un grammofono d’epoca. Fra le altre, per gli appassionati e gli addetti ai lavori risorgeranno le note, i personaggi e i ritmi di “Nina Bonè (‘E tre terature – duetto atto I)”, interpretazione dello stesso Scarpetta con Teresina Cappelli, e di “’O scarfalietto”, nella convivenza della voce del commediografo e di Gennaro Della Rossa e della compagnia Scarpetta (l’arringa dell’avvocato Tartaglia). Con sguardi ravvicinati, sarà possibile approfondire gli spartiti e le copertine de “L’aeroplano” (Piedigrotta 1909) e “Na Santarella”.
Mimmo Matania, presidente dell’associazione Napulitanata, riassume l’intenzione della mostra: “Siamo lieti di inaugurare un delicato progetto quale è “Scarpetta e la canzone napoletana” in occasione del centenario della morte dell’artista. Questa mostra è stata possibile grazie al supporto dello storico della canzone napoletana Antonio Sciotti, che ha messo a nostra disposizione il materiale e che, insieme all’associazione Napulitanata, ha portato avanti un lavoro di ricerca che ha permesso l’emergere di una nuova chiave di lettura di Eduardo Scarpetta. Non solo commediografo ma autore che si inserisce tra i protagonisti della canzone napoletana d’arte dell’epoca d’oro. Questa iniziativa sposa perfettamente la mission di Napulitanata, le cui attività non sono soltanto concertistiche ma anche, e soprattutto, estese alla valorizzazione della canzone napoletana, attraverso percorsi di ricerca, approfondimenti filologici e accademici”.
L’allestimento propone via via ritratti di Eduardo Scarpetta, fra ambienti privati e frammenti di palcoscenico, album della Festa di Piedigrotta con un poemetto di Scarpetta dedicato al poeta/giornalista Ferdinando Russo e viceversa. Antiche pagine del quotidiano “Roma”, il debutto alla “Festa di Piedigrotta” di Eduardo Scarpetta come autore di canzoni; ancora,  Scarpetta e la sua discografia. Foto-cartoline di Scarpetta e dei suoi partner di compagnia e 78 giri pubblicati dalla Phonotype Record. Estratti da riviste storiche, collaborazioni con il poeta Rocco Galdieri, il copione della commedia “Na Santarella” e un paio di manoscritti sulla figura di Sciosciammocca e “Il medico dei pazzi”. Il materiale digitalizzato si compone di 78 giri incisi da Eduardo Scarpetta, da sua sorella Gilda, da suo figlio Vincenzo e dalla sua compagnia teatrale dialettale, su commedie nelle quali la canzone napoletana assume rilevanza concreta e simbolica.
“Scarpetta e la canzone napoletana” è una mostra visitabile fino al 31 dicembre su prenotazione all’indirizzo mostra@napulitanata.com o al numero 348.9983871 dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 15; il sabato, dalle 17 alle 20. Ingresso libero. www.napulitanata.com 

NAPULITANATA – piazza Museo nazionale 10-11 c/o Galleria Principe di Napoli
L’associazione Napulitanata ha iniziato la sua attività nel 2015 vincendo un bando comunale per la concessione a titolo oneroso dei locali presenti nel complesso monumentale della Galleria Principe di Napoli. Fino ad allora un deposito di rottami di taxi, lo spazio è stato completamente ristrutturato dai componenti dell’associazione, diventando un hub culturale che dal 2017 ospita regolarmente concerti, attività di formazione musicale e mostre dedicata alla conoscenza della canzone napoletana. L’apertura dello spazio Napulitanata, in piazza Museo, ha colmato la storica lacuna di una sala da concerti dedicata alla canzone napoletana. Nei primi otto anni di attività sono state registrate circa 50.000 presenze, sia di pubblico napoletano sia di visitatori provenienti da ogni nazione del mondo, che lo hanno consacrato un punto di riferimento culturale e turistico per la città del Vesuvio e per gli addetti ai lavori.
Inaugurazione: 1° ottobre 2025, ore 18. 
Progetto co-finanziato dalla Regione Campania con la legge regionale 7/2003 e con il patrocinio morale della Cattedra di Musicologia dell’università Federico II. 
___________________________________________________________________________________

Dopo il successo dei recenti appuntamenti che lo hanno visto protagonista il noto produttore discografico e direttore artistico
STEFANO SENARDI

DOMENICA 12 OTTOBRE
Alle ore 17.30 presenta il suo libro “La musica è un lampo”
presso il Centro Parrocchiale Roveleto (Piacenza)
 
20 OTTOBRE
Alle ore 21.00 partecipa all’incontro “50 anni di storie e di musica”
con Eugenio Finardi che si esibirà in duo acustico con Giovanni “Giuvazza” Maggiore nell’ambito di "Imperia per Imperia"
presso Teatro Cavour di Imperia
 
23 OTTOBRE
Alle ore 15.30 partecipa all’“Incontro nazionale delle rassegne e dei premi della musica d’autore contemporanea” nell’ambito del Premio Tenco 2025
presso la Sede del Club Tenco a Sanremo (Imperia)
 
20 NOVEMBRE
Alle ore 18.30 presenta il documentario “Pino Daniele. Nero a metà”
presso il Théâtre des Variétés di Monaco
  
Dopo il successo dei recenti appuntamenti che lo hanno visto protagonista questa estate STEFANO SENARDI prosegue il suo impegno costante nella promozione della cultura musicale, con tanti nuovi eventi in programma.
Domenica 12 ottobre, alle ore 17.30, presso il Centro Parrocchiale Roveleto (via Pisa, 1 - provincia di Piacenza) presenterà al primo degli incontri della rassegna “Utopia”, “La musica è un lampo”, il suo primo libro autobiografico, una narrazione in prima persona ricca di storie divertenti, aneddoti e rivelazioni inedite. Con oltre 400 illustrazioni, questo volume offre uno sguardo unico e appassionato sulla sua carriera e sul mondo della musica. Ingresso libero.
Il 20 ottobre, alle ore 21.00, presso il Teatro Cavour di Imperia (Via Felice Cascione, 35), parteciperà all’incontro “50 anni di storie e di musica”, nell’ambito della rassegna "Imperia per Imperia", dialogando con Eugenio Finardi, che si esibirà in duo acustico con Giovanni “Giuvazza” Maggiore. Durante la serata dialogheranno insieme di musica, ripercorrendo le tappe più significative delle loro carriere, condividendo con il pubblico racconti, riflessioni e aneddoti legati al loro percorso artistico e personale, parlando della nascita dell’ultimo album dell’artista, “Tutto”, delle influenze musicali che lo hanno formato e delle esperienze che hanno caratterizzato la sua carriera. Biglietti disponibili su MailTicket.
Il 23 ottobre alle ore 15.30, presso la sede del Club Tenco a Sanremo (ex scalo merci della vecchia stazione ferroviaria, Piazza Cesare Battisti, 33 - provincia di Imperia), nell’ambito del PREMIO TENCO 2025 Stefano Senardi parteciperà, in qualità di Presidente onorario del Club Tenco, all’“Incontro nazionale delle rassegne e dei premi della musica d’autore contemporanea”. Dopo il primo appuntamento al Premio Tenco 2024 e i successivi incontri a Roma (Officina Pasolini, aprile), Bologna (con Officina Roversi e il MEI – Meeting delle etichette indipendenti, maggio), Taranto (Medimex, giugno) e di nuovo Roma (Spaghetti Festival, luglio), l’incontro torna, come lo scorso anno, a Sanremo, nell’ambito della Rassegna della Canzone d’Autore più prestigiosa del nostro Paese. Come nel primo appuntamento che ha dato il via a questo lavoro di sinergia tra le realtà culturali che si occupano della musica d’autore, anche in questo incontro la moderazione sarà affidata ad Andrea Scanzi e sarà il Club Tenco a fare gli onori di casa.
Il 20 novembre alle ore 18.30, presso il Théâtre des Variétés di Monaco (1 Boulevard Albert 1er), introdurrà e presenterà il documentario “Pino Daniele. Nero a metà”, realizzato insieme a Marco Spagnoli e prodotto da Fidelio ed Eagle Pictures. La proiezione sarà accompagnata da un dibattito con il pubblico.
Ingresso su prenotazione scrivendo a info.dantemc@gmail.com.
Nato a Imperia nel 1956, STEFANO SENARDI è uno dei più illustri produttori discografici italiani. È stato direttore generale della CGD East West (Warner Music Group), presidente della PolyGram Italia e fondatore dell’etichetta NuN Entertainment. Nel corso della sua carriera, ha collaborato con numerosi artisti, tra cui Franco Battiato, Paolo Conte, Vinicio Capossela, Jovanotti, Zucchero, Madonna, Luciano Pavarotti, Simply Red, Gianna Nannini, Carmen Consoli, Pino Daniele e i CSI. Nel 2005 dirige Radio Fandango, l’etichetta discografica della casa di produzione cinematografica Fandango di Domenico Procacci. È stato presidente della Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo e dal 2014 è membro del Consiglio Direttivo del Club Tenco. È stato anche Senior Consultant presso Sugar Music Publishing dal 2009 al 2011. Sua la serie “33 giri Italian Masters”, ideata per Sky Arte. Ha inoltre curato e pubblicato per Rizzoli Lizard insieme a Francesco Messina “L’alba dentro l’imbrunire, una storia illustrata di Franco Battiato”, è direttore creativo e co-sceneggiatore del film “Franco Battiato – La voce del padrone”, per la regia di Marco Spagnoli, il documentario musicale italiano di maggior successo al box office nel 2022, vincitore del Nastro d’argento 2023. Nel 2024 ha scritto insieme a Marco Spagnoli il documentario “Pino Daniele – Nero a metà”. È direttore artistico del premio della Musica di Alassio e nel novembre 2023 ha pubblicato il suo libro autobiografico “La musica è un lampo”, edito da Fandango Libri. Ricopre da diversi anni il ruolo di direttore artistico del "Musart" e fa parte del team organizzativo del "Medimex". È l'ideatore e direttore artistico di "Incontri ravvicinati con i cantautori" a Diano Marina (Imperia), una rassegna che promuove la cultura musicale e crea opportunità di dialogo e confronto nel contesto della canzone d’autore. Ha curato inoltre “Incontri con i mestieri della musica”, la serie di 3 appuntamenti che esplora i diversi aspetti della musica attraverso incontri tematici presso la Biblioteca Civica Leonardo Lagorio di Imperia, dove, oltre a organizzare incontri, sta donando una parte significativa della sua collezione musicale per renderla accessibile alla sua città natale.
 
 _________________________________________________________________________________

Il Museo Andrea Parodi prende casa a Osidda
Un percorso artistico multimediale

La nuova sede del Museo Andrea Parodi trova casa ad Osidda (Provincia di Nuoro) dove lo spazio multimediale verrà inaugurato il 29 dicembre presso la Casa Comunale di via Angioy alle ore 16,00: quattro sale in cui - attraverso oltre decine di ore di immagini - Andrea Parodi si racconta e gli amici e colleghi più cari lo ricordano.

Un viaggio attraverso il messaggio artistico ed umano di Andrea Parodi che è al contempo uno straordinario poema d’amore per la Sardegna, alla cui cultura musicale Parodi ha dedicato tutta la sua vita: un potente veicolo di diffusione della musica e della cultura della Sardegna oltre ad essere un veicolo della ricchissima cultura sarda. Dopo gli anni al Palazzo di Città di Cagliari, all’Ostello della Gioventù di Cagliari, alla “Casa Fenudi” di Ottana, al Museo Etnografico di “Sa Domo Manna” di Villanova Monteleone, al Palazzo del Marchese di Porto Torres, il Museo Andrea Parodi approda al centro della terra tanto amata, laddove Andrea aveva deciso di sposarsi. “Abbiamo risposto alla richiesta affettuosa del Comune di Osidda che Andrea tanto amava, con il quale abbiamo firmato un accordo intanto per cinque anni” spiega Valentina Casalena, Presidente della Fondazione, oltre che moglie di Parodi. Ad accompagnare il pubblico e le istituzioni al taglio del nastro sarà la sfilata delle maschere del Gruppo Boes e Merdules di Ottana e l’intervento musicale di Federico Marras Perantoni, artista turritano già finalista al Premio Andrea Parodi. Il museo è un progetto della Fondazione Andrea Parodi e viene nuovamente allestito grazie al contributo della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna e del Comune di Osidda. Rimarrà attiva, pronta per essere ospitata nei Comuni che ne faranno richiesta, la versione itinerante allestita su mezzo mobile.
 
Il Museo
Il Museo è il risultato dell’iniziale lavoro del regista multimediale Francesco Casu, dell’architetto Olindo Merone, delle illustrazioni originali e delle grafiche sono di Sean Scaccia e del successivo lavoro di Valentina Casalena e Luca Parodi, protagonisti di questo attuale allestimento. Il Museo permette al visitatore di consultare i documenti dell’artista e di ricevere le informazioni necessarie ad una migliore comprensione della mostra. Brochure del museo e cuffia, fornite all'accoglienza, sono le chiavi d'accesso all'intera mostra che si dipana da quel punto in poi lungo quattro sale.

Sala 1: Disco-grafie
È la sala interamente dedicata alla musica (la foto qu sopra è relativa al primissimo allestimento del 2010), all’interno della quale sarà possibile fruire dell’intera discografia di Andrea Parodi, comprensiva di collaborazioni, inediti e curiosità.

Sala 2: Luoghi e memorie
Un reticolato grafico in cui ogni casella rappresenta una tappa della vita di Andrea Parodi. Evocazione sonora-musicale e testimonianza diretta dei luoghi e delle memorie di una vita: il perimetro è scandito dall'alternarsi di una modalità percettiva reale e virtuale. Immagini ed illustrazioni artistiche sono esposte e retro-illuminate in una rigorosa scansione che si specchia nello scorrere di suoni e testimonianze all'interno dei monitor.

Sala 3: Il mare e le terre intorno
Un percorso intimo raccontato in prima persona da Andrea Parodi attraverso suoni e immagini: tre schermi proiettano, in perfetto sincronismo, una sorta di album evocativo. E' uno spazio grafico che parte dal profondo dell’artista ed è immerso in un continuum di variazioni cromatiche di blue oltremare che evocano il continuo viaggio e una concezione di vita, in cui i confini del mare sono le terre che si incontrano e che arricchiscono di suoni e immagini la vita dell’artista.

Sala 4: Ventanas
Uno spazio che apre al proseguimento del percorso artistico appena visitato, attraverso la Fondazione Andrea Parodi e le sue attività. Il tutto è mappato in un corridoio curvo attraverso una grafica che allude ad un telaio tipico sardo, in cui i nodi sono sostituiti da pixel, ad indicare l’importanza della modernizzazione di un percorso che attinge alla tradizione. Un sistema touchscreen permette la fruizione del materiale audio-video che costituisce l’archivio della Fondazione Andrea Parodi. Sono le finestre, anche culturali, sul mondo che ci circonda.