Eventi

Rassegne, Mostre, Eventi Culturali, Presentazioni, Fiere, Appuntamenti Televisivi e Radiofonici....


Sguardi Musicali
04 dicembre 2025 | 14:00
CFZ Cultural Flow Zone, Venezia
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L’evento è parte della più ampia iniziativa denominata Sguardi Musicali: progetti di etnomusicologia audiovisiva, avviata nel 2018 dall’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati della Fondazione Giorgio Cini di Venezia con l’obiettivo di promuovere attività di formazione e sostegno alla produzione nell’ambito dell’etnomusicologia audiovisiva. L’edizione di quest’anno prevede un incontro di riflessione sulle esperienze di lavoro etnografico sul campo e la proiezione della documentazione audiovisiva frutto delle ricerche svolte, con la presenza dei registi, ricercatori, e curatori della rassegna, a cui seguirà la proiezione in prima assoluta del film realizzato da Kawkab Tawfik con il supporto della Borsa Diego Carpitella (2024-2025). Gli interventi esploreranno culture e tradizioni rituali del Nord-Est dell’Africa e del Medio Oriente, con particolare riferimento al culto di possessione e guarigione denominato zār. L’evento è organizzato in collaborazione con Università Ca’ Foscari Venezia e CFZ – Cultural Flow Zone.

Programma | h 14:00 — 18:00 

La tradizione dell’Alto Egitto 
di Giovanni Canova (1978-1982) | film in Super 8, 35 min
già docente all’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”
La tradizione dell’Alto Egitto (1978–1982) è un raro documentario etnografico che offre un vivido ritratto delle tradizioni quotidiane dell’Egitto meridionale. Girato nel corso di diversi anni da Giovanni Canova, il lavoro ritrae i ritmi della vita rurale nell’Alto Egitto attraverso autentici esempi di canti di lavoro, canti domestici, musica e danze tradizionali. La cinepresa segue i contadini nei campi, le donne nelle loro case e le comunità riunite per le feste, rivelando i profondi legami tra canto, lavoro e religiosità popolare. Gli spettatori hanno anche la possibilità di osservare da vicino il folklore locale e le celebrazioni religiose, dove la musica diventa sia un legame sociale che un’espressione spirituale. Il film non presenta sottotitoli, in modo che chi assiste si concentri sull’immagine. 

Documentazione etnografica di dhikr jahrī maschili ad Andijan, Uzbekistan
di Giovanni De Zorzi (2003) | SD video, 5 min
Università Ca’ Foscari Venezia
Seduta di dhikr jahrī tenutasi nella notte del 22 maggio 2003 ad Andijan (Uzbekistan) nella dimora privata dello shaykh Adil Khan Qāri. Il cerchio (halqah) di dervisci pratica svariati tipi di dhikr vocale (jahrī) che possono fungere da ostinato a poesia di argomento spirituale e, in alcune fasi, da supporto a movimenti fisici (raqs) collettivi.

Documentazione etnografica di zikri femminili a Harar, Etiopia
di Simone Tarsitani (2003) | SD video, 5 min
Durham University, UK
Ziyārah (pellegrinaggio) alla sede distaccata del santuario Qurrabe Limay nella notte del 10 febbraio 2003. Un gruppo di donne canta e danza zikri, in parallelo ad un rituale di mawlūd (celebrato da soli uomini) in occasione della festività di Arafa a Harar, Etiopia. In due momenti del video è possibile osservare lo stato alterato di coscienza di una delle partecipanti alla danza. 

Il Mingis: un culto di possessione somalo 
di Francesco Giannattasio (1982) | film in Super 8, 16 min
già docente all’Università di Roma “Sapienza”
Questo filmato è stato realizzato a partire dai materiali di documentazione audiovisiva raccolti nei giorni 11 e 18 marzo 1982 nel quadro di un progetto di ricerca nell’allora Repubblica Democratica Somala finanziato dall’Istituto di Psicologia del CNR e condotto da Raffaello Misiti, Francesco Antinucci, Alberto Antoniotto, Piero Coppo e lo stesso Giannattasio. Il video presenta i momenti salienti di un rituale, spiegato dalla voce di Jama Valedi intervistato da Piero Coppo. Jama Valedi è uno degli officianti che in Somalia presiedono al culto di possessione chiamato mingis (pronuncia “minghis”), variante dello zār (in somalo saar) praticato in diverse regioni dell’Africa Orientale musulmana e cristiana. Le pratiche del culto inducono stati di trance accompagnati da musica e danze che hanno per fine la guarigione di malattie che si credono causate dalla possessione degli spiriti detti mingis. 

Documentazione etnografica dello zār 
di Giovanni Canova (1978) | audio e fotografie, 5 min
già docente all’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” 
Le fotografie documentano una seduta di zār a Luxor del 24 maggio 1978, condotta da al-Sayyidah al-Nubiyyah, una donna anziana che scandiva il canto con un tar (grande tamburo a cornice), mentre altre due donne la accompagnavano con una duḥullah (tamburo tubolare a calice di terracotta) e un riqq (tamburello con sonagli). Le registrazioni audio documentano una successiva seduta di zār organizzata in un’abitazione privata.

ANTEPRIMA
Disappearing Zār: Salīlah the Spirit of the Water
di Kawkab Tawfik (Borsa Diego Carpitella, 2025), 60 min
Institut Français d’Archéologie Orientale du Caire (IFAO)
Radicato nelle antiche tradizioni dell’Africa nord-orientale, lo zār è un rituale di possessione spirituale e terapia coreutica che da tempo funge da strumento di guarigione e liberazione emotiva. In Egitto, tuttavia, negli ultimi cinquant’anni questa pratica ha subito una crescente stigmatizzazione e repressione, che ha spinto le comunità che la attuano ai margini della società e minacciato la sopravvivenza stessa del rituale.
Attraverso una combinazione di interviste intime e filmati d’archivio, il film presenta lo zār nelle sue caratteristiche essenziali, esplorando al contempo i temi dell’emarginazione sociale e di genere all’interno di questo mondo spirituale in via di estinzione. Al centro della narrazione c’è Samāḥ, una donna oppressa dal peso della possessione. Tormentata da voci e visioni persistenti, si rivolge a una kūdya, una sacerdotessa zār, che le prescrive un rituale dedicato a Salīlah, lo spirito delle acque. Anche la madre di Samāḥ, devota seguace dello zār, era posseduta da Salila e celebrava cerimonie annuali per placare l’ira dello spirito, finché un giorno lei e cinque parenti annegarono misteriosamente nel Nilo. Da allora, Samāḥ non ha mai trovato il coraggio di celebrare un altro zār. Ora, mentre la possessione si fa più forte e comincia ad affliggere le sue due figlie, cerca aiuto da Muḥammad, uno degli ultimi musicisti zār che ancora celebrano rituali in Egitto. Convinto che non ci sia tempo da perdere, Muḥammad insiste che la cerimonia debba svolgersi sulle acque del Nilo. Mentre i preparativi procedono – tra i vivaci mercati di Bāb Zuwālah, la raccolta di oggetti sacri e la selezione degli animali da sacrificare – il film segue il percorso della comunità verso il rituale. Sul fiume, al ritmo ipnotico dei canti a Salīlah intonati da Muḥammad e dagli altri musicisti, Samāḥ inizia a danzare: la danza della possessione, una trance che la lega ancora una volta allo spirito e all’eredità delle generazioni di donne che l’hanno preceduta.

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Sabato 6 dicembre ore 16:30, viadelcampo29rosso
PRESIDI SONORI - ELLADE BANDINI IN VIADELCAMPO29ROSSO/
Un racconto in musica nel luogo simbolo della canzone d’autore

Sabato 6 dicembre alle ore 16:30, viadelcampo29rosso ospiterà Ellade Bandini, uno dei musicisti più rappresentativi della scena italiana, per un incontro pubblico dedicato alla sua carriera e al suo legame con Fabrizio De André, nel luogo simbolo della canzone d’autore genovese. L’appuntamento anticipa l’avvio di “Presìdi Sonori”, il nuovo progetto della Cooperativa Solidarietà e Lavoro, finanziato dal programma ZAC – Zena Active Citizens Centro Storico nell’ambito del PN Metro Plus e Città Medie Sud 2021–2027.
Presìdi Sonori prenderà forma nel 2026 all’interno del museo viadelcampo29rosso, dove nascerà uno studio mobile di registrazione e produzione musicale aperto alla città. Sarà uno spazio dedicato alla creazione, alla formazione e alla partecipazione sociale, con l’obiettivo di contribuire alla rigenerazione culturale del Sestiere di Prè. Lo studio mobile porterà musica e competenze in diversi angoli del Centro Storico, trasformando vicoli e piazze in luoghi di produzione culturale condivisa. In questo primo incontro Ellade Bandini presenterà “EllaDeAndré”, un racconto musicale che, a partire dalle sue esperienze in studio di registrazione, ripercorrerà il lavoro svolto accanto a Fabrizio De André e alla sua storica band, fino ai brani eseguiti nel celebre concerto del Teatro Brancaccio. Una testimonianza preziosa, capace di intrecciare memoria, aneddoti e musica. Bandini dialogherà con il pubblico attraverso interviste e momenti di confronto curati da Laura Monferdini, responsabile contenuti del Museo, e Andrea De Sotgiu (produttore musicale, consulente tecnico per il progetto). Nella seconda parte della serata “EllaDeAndré” diventerà un breve set musicale dal vivo, con la partecipazione del musicista Roberto Bergamini.
Considerato uno dei batteristi più autorevoli della musica italiana, Ellade Bandini ha collaborato, tra gli altri, con Mina, Guccini, Lauzi, Venditti, Conte, Zucchero, Capossela, Branduardi, Ron, Concato, Bennato, oltre ai progetti legati a Fabrizio e Cristiano De André. Una carriera costruita con rigore, entusiasmo e una passione che continua a rinnovarsi. Viadelcampo29rosso, museo del Comune di Genova gestito dalla Cooperativa Solidarietà e Lavoro dal 2012, è riconosciuto a livello nazionale come punto di riferimento per la storia e la memoria della “scuola genovese” dei cantautori. L’incontro del 6 dicembre sarà dunque un’occasione per ascoltare una voce iconica della musica italiana e, allo stesso tempo, per aprire una finestra sul futuro progetto Presìdi Sonori, che a partire dal 2026 farà di Via del Campo la base operativa di un nuovo presidio e laboratorio creativo per la città.
 

INFO
Ingresso libero sino a capienza sala
Per informazioni: info@viadelcampo29rosso.com
Tel. 010.2474064
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Nuovi appuntamenti a Casa Museo Murolo a novembre e dicembre
tra musica, teatro e note di aromi
La Casa Museo Murolo, inaugurata lo scorso febbraio, continua ad offrire ai visitatori un’esperienza unica nel mondo della canzone napoletana, consentendo ai visitatori e ai turisti di visitare gli ambienti che hanno fatto la storia della famiglia Murolo.

La Casa Museo, impegnata nella valorizzazione del patrimonio culturale musicale partenopeo, tra aperture ordinarie e straordinarie, ha accolto fino ad ora centinaia di visitatori. Fino al 30 dicembre, è ancora possibile visitare la mostra “La Dinastia Murolo”, dedicata all’intera famiglia Murolo, con un focus sugli altri fratelli di Roberto che si sono dedicati all’arte: Maria, poetessa, Massimo, poeta, Vincenzo, scultore, Marco, pittore. Per la mostra, l’ingresso è libero ed è consentito negli orari di apertura del sito.
Inoltre venerdì 28 novembre, alle ore 19, è previsto il primo appuntamento di Vini&Vinili: alla consueta visita e all’ascolto dei vinili di Roberto Murolo verrà abbinata una degustazione di vini della Tenuta Cavalier Pepe. L’iniziativa prevede un biglietto d’ingresso con prenotazione obbligatoria.
Infine, a dicembre, ben due aperture straordinarie dedicate al periodo festivo più amato dai napoletani: Natale in Casa...Murolo! Giovedì 11 e venerdì 12 dicembre, dalle ore 18 alle 21, la Casa Museo accoglierà i visitatori con una speciale visita teatralizzata per vivere l’atmosfera natalizia nella casa che ha visto riunirsi i più grandi rappresentanti della canzone napoletana. Per partecipare, è necessario prenotare ed è previsto un biglietto.
Le iniziative di Casa Museo Murolo vanno nella direzione della trasversalità e dell’interdisciplinarietà, con l’obiettivo di massimizzare la valorizzazione della cultura napoletana, come conferma il Presidente della Fondazione Roberto Murolo, Mario Coppeto: «Piero Bevilacqua, storico e saggista, nel suo lavoro del 2018 dal titolo "Le felicità d'Italia" sostiene che tra le caratteristiche che sviluppano felicità nel nostro Paese ci sono, tra le altre, le eccellenze enogastronomiche e la musica napoletana. È per questo motivo che intraprendiamo un nuovo viaggio sensoriale come Casa Museo Murolo. Vogliamo offrire al visitatore nuove opportunità di intrecciare culture differenti al fine di creare occasioni di benessere attraverso il piacere del gusto e quello della tradizione. Le prossime aperture di Casa Museo Murolo, dedicate al vino ed al Natale, hanno lo scopo di unire le differenti culture per rafforzare il piacere di trascorrere insieme alcuni momenti piacevoli». Casa Museo Murolo resta regolarmente aperta il venerdì ed il sabato dalle ore 10 alle ore 18, la domenica dalle ore 10 alle ore 13:30.

Info e prenotazioni info@casamuseomurolo.it
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Scarpetta e la canzone napoletana

NAPULITANATA 
presenta una mostra di foto, spartiti e copertineche celebra la passione del commediografo e attore/autore per la canzone napoletana nel 100° anniversario dalla sua morte 

Tra “L’aeroplano” (Piedigrotta 1909) e “Na Santarella” 
“’O scarfalietto” e “Nina Bonè”
Inaugurazione mercoledì 1° ottobre ore 18 > fino al 31 dicembre. 
Ingresso libero. Infoline 348.9983871

Napulitanata accoglie la vibrante passione di Eduardo Scarpetta – commediografo, autore, attore, capocomico, inventore di maschere teatrali e di modi di dire tutt’ora in uso nel linguaggio quotidiano partenopeo – per la canzone napoletana. Lo fa in quest’anno speciale in cui ricorre il centenario della scomparsa (nato a Napoli nel marzo 1853, è morto a Napoli nel novembre 1925) dell’autore di “Miseria e nobiltà”, “’O miedeco d’ ‘e pazze” e “Nu turco napulitano”, nonché della parodia “Il figlio di Iorio” (da “La figlia di Iorio” del poeta Gabriele D’Annunzio).  Scarpetta e la canzone napoletana è un progetto a cura dell’associazione Napulitanata – fondata dal musicista/manager culturale Mimmo Matania e dal pianista Pasquale Cirillo – viene co-finanziato dalla Regione Campania con la legge regionale 7/2003 e trova il patrocinio morale della Cattedra di Musicologia dell’università Federico II. L’esposizione, in particolare, include materiali raccolti e messi a disposizione da Antonio Sciotti, storico della canzone napoletana.  Nella giornata inaugurale, dalle 18, ci sarà la presentazione degli elementi in mostra, con un’analisi della genesi del progetto e il racconto della raccolta dei contenuti che ne hanno permesso la realizzazione. Contestualmente, in esclusiva, sarà possibile ascoltare la voce di Scarpetta incisa sui 78 giri in esposizione attraverso l’utilizzo di un grammofono d’epoca. Fra le altre, per gli appassionati e gli addetti ai lavori risorgeranno le note, i personaggi e i ritmi di “Nina Bonè (‘E tre terature – duetto atto I)”, interpretazione dello stesso Scarpetta con Teresina Cappelli, e di “’O scarfalietto”, nella convivenza della voce del commediografo e di Gennaro Della Rossa e della compagnia Scarpetta (l’arringa dell’avvocato Tartaglia). Con sguardi ravvicinati, sarà possibile approfondire gli spartiti e le copertine de “L’aeroplano” (Piedigrotta 1909) e “Na Santarella”.
Mimmo Matania, presidente dell’associazione Napulitanata, riassume l’intenzione della mostra: “Siamo lieti di inaugurare un delicato progetto quale è “Scarpetta e la canzone napoletana” in occasione del centenario della morte dell’artista. Questa mostra è stata possibile grazie al supporto dello storico della canzone napoletana Antonio Sciotti, che ha messo a nostra disposizione il materiale e che, insieme all’associazione Napulitanata, ha portato avanti un lavoro di ricerca che ha permesso l’emergere di una nuova chiave di lettura di Eduardo Scarpetta. Non solo commediografo ma autore che si inserisce tra i protagonisti della canzone napoletana d’arte dell’epoca d’oro. Questa iniziativa sposa perfettamente la mission di Napulitanata, le cui attività non sono soltanto concertistiche ma anche, e soprattutto, estese alla valorizzazione della canzone napoletana, attraverso percorsi di ricerca, approfondimenti filologici e accademici”.
L’allestimento propone via via ritratti di Eduardo Scarpetta, fra ambienti privati e frammenti di palcoscenico, album della Festa di Piedigrotta con un poemetto di Scarpetta dedicato al poeta/giornalista Ferdinando Russo e viceversa. Antiche pagine del quotidiano “Roma”, il debutto alla “Festa di Piedigrotta” di Eduardo Scarpetta come autore di canzoni; ancora,  Scarpetta e la sua discografia. Foto-cartoline di Scarpetta e dei suoi partner di compagnia e 78 giri pubblicati dalla Phonotype Record. Estratti da riviste storiche, collaborazioni con il poeta Rocco Galdieri, il copione della commedia “Na Santarella” e un paio di manoscritti sulla figura di Sciosciammocca e “Il medico dei pazzi”. Il materiale digitalizzato si compone di 78 giri incisi da Eduardo Scarpetta, da sua sorella Gilda, da suo figlio Vincenzo e dalla sua compagnia teatrale dialettale, su commedie nelle quali la canzone napoletana assume rilevanza concreta e simbolica.
“Scarpetta e la canzone napoletana” è una mostra visitabile fino al 31 dicembre su prenotazione all’indirizzo mostra@napulitanata.com o al numero 348.9983871 dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 15; il sabato, dalle 17 alle 20. Ingresso libero. www.napulitanata.com 

NAPULITANATA – piazza Museo nazionale 10-11 c/o Galleria Principe di Napoli
L’associazione Napulitanata ha iniziato la sua attività nel 2015 vincendo un bando comunale per la concessione a titolo oneroso dei locali presenti nel complesso monumentale della Galleria Principe di Napoli. Fino ad allora un deposito di rottami di taxi, lo spazio è stato completamente ristrutturato dai componenti dell’associazione, diventando un hub culturale che dal 2017 ospita regolarmente concerti, attività di formazione musicale e mostre dedicata alla conoscenza della canzone napoletana. L’apertura dello spazio Napulitanata, in piazza Museo, ha colmato la storica lacuna di una sala da concerti dedicata alla canzone napoletana. Nei primi otto anni di attività sono state registrate circa 50.000 presenze, sia di pubblico napoletano sia di visitatori provenienti da ogni nazione del mondo, che lo hanno consacrato un punto di riferimento culturale e turistico per la città del Vesuvio e per gli addetti ai lavori.
Inaugurazione: 1° ottobre 2025, ore 18. 
Progetto co-finanziato dalla Regione Campania con la legge regionale 7/2003 e con il patrocinio morale della Cattedra di Musicologia dell’università Federico II.