Una raccolta dei principali videoclip in uscita, selezionata da Blogfoolk
Interiors feat. Luca Swanz Andriolo "More Overtones"
Tratto dall'album "Overtones" (Sisma 001)
Suonata da: Erica Scherl (violin and keyboard); Valerio Corzani (electric bass and electronics devices);
Luca Swanz Andriolo (voice); Marco Zanotti (drums & Percussion)
Credits Video:
Direction and editing: Fabio Fiandrini
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Lêzan - Karkum Project feat. Mübin Dünen
il primo videoclip dall'album "SAHIRA" di Karkum Project (Giulia Tripoti, Claudio Merico)
E' una canzone originale, composta (musica e testo) da Giulia Tripoti e Claudio Merico e dedicata alla cultura popolare curda. È una canzone d'amore e separazione in cui la protagonista femminile, di nome Lêzan, ricorda il suo amore lontano. Una metafora sui muri territoriali che dividono popoli che hanno storie in comune.
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ESCE “CIURI I LIMUNI” DI FRANCESCA INCUDINE
LA CANZONE CHE PROFUMA DI RINASCITA
Si conclude con un canto di rinascita “Voci fuori dal muro”, il progetto di Francesca Incudine che ha visto fino ad ora l’uscita di tre singoli e che apre la strada ad nuovo lavoro in studio, la cui uscita è prevista nel 2024. Si tratterà del terzo disco dell’artista siciliana, che con il precedente, “Tarakè”, ha vinto la Targa Tenco 2018 per il miglior album in dialetto. Ciuri i limuni, il brano che esce oggi 19 maggio - accompagnato ad un video che porta la firma di Raffaele Pullara - profuma di primavera. “Profuma ora l’aria, profuma la strata…”, una strada della vita che talvolta si interrompe, si perde e si ritrova. Nomadi e monadi che nel cammino solitario su una via brulla, ma soleggiata dopo la pioggia, dove tutto può ancora e di nuovo accadere, si ritrovano avvolti dal profumo di un fiore prezioso, come la zagara di Sicilia, a ricordo di un aroma che sa riportare a casa, ma ancora più nel profondo, sa riportare a se stessi.
E, talvolta, per ritrovarsi è necessario il sostegno dell’amore che dà senza chiedere, dell’amore che produce frutto anche su una pianta ormai perduta ma che torna ad essere viva grazie ad altre piante che, attraverso la pratica dell’innesto, la salvano. Centrale nel testo di questo brano proprio questa immagine (in siciliano innestare è ’nzitari) “l’amuri nun passa, ti pigghia, t’abbrazza, ti veni a ‘nzitari ppi fari un ciuri i limuni…”. Il ritmo della canzone è l’incedere dei passi, del pensiero che compie mille cerchi come un sasso nell’acqua “tirasti ‘na petra ‘nta l’acqua funnuta, ristavu a taliari lu jocu a rutari”, del ricordo di ciò che è stato e del desiderio di ciò che sarà.
IL VIDEO: Una panchina. Persone con storie diverse e diversi destini passano da lì e si siedono, il tempo di un gioco, il tempo di un abbraccio, il tempo di un momento tutto per sé, il tempo per un’attesa. Destini e storie che si intrecciano, si osservano, si riconoscono e infine si accolgono.
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CICCIO NUCERA RITORNA CON UN INNO MUSICALE IN GRECANICO CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
Usciti il brano e il videoclip "Magnu Luludi" che anticipa il nuovo tour in partenza domenica 7 maggio a Tropea
Una nuova canzone dedicata alle donne accompagnata da un videoclip girato nei luoghi più suggestivi dell’area grecanica reggina. Il reuccio della Tarantella Calabrese, Ciccio Nucera, torna a regalare musica, tradizione, allegria e divertimento sempre all’insegna dello slogan “la tarantella crea dipendenza”, promuovendo la cultura popolare tra danza e sonorità identitarie del territorio. E’ uscito in questi giorni l’ultimo brano dal titolo “Magnu Luludi” che significa “bel fiore”, un inno coinvolgente e trascinante che, attraverso la musica, si fa strumento per comunicare messaggi e valori importanti alla base della cultura popolare. Ciccio Nucera nasce come musicista della tradizione popolare grecanica, virtuoso organettista e grande suonatore di tamburello, e da decenni si distingue per l’impegno a mantenere viva la sua lingua con un testo completamente in “grecanico”, uscito dalla penna di Domenico Nucera (farinedda), musicato dallo stesso Ciccio e da Paolo Paviglianiti e suonato dalla Ciccio Nucera Band. “Ogni donna è un fiore”: è il messaggio al centro del brano che, nell’esaltare la cultura grecanica, mette in evidenza ritmi e strumenti popolari della nostra tradizione come organetti, tamburelli, pipite e zampogne, dando centralità ai testi in grecanico che scorrono insieme alle immagini. Un ritorno ai luoghi dell’infanzia e della formazione musicale e culturale che Nucera porta sempre con sé, con l’impegno mirato a far conoscere anche ai più giovani le origini e le bellezze autentiche di piccoli luoghi affascinanti, quanto impervi. “Attraverso il videoclip abbiamo voluto mostrare paesaggi ancora poco conosciuti come Gallicianò, Amendolea, Pentedattilo – racconta Ciccio Nucera – che fanno da cornice ad una canzone nata dal bisogno di dire No alla violenza sulle donne. E’ importante far conoscere un’area geografica dove sono cresciuto e che mi ha trasmesso tanti valori, facendomi diventare ciò che sono oggi artisticamente. Il mio appello in musica è quello di valorizzare questi nostri posti incantevoli e cercare di mantenere viva una lingua antichissima, il Greco di Calabria, che spero la gente voglia cantare insieme a me”. Il video, interamente prodotto da Calabria Sona, diretto da Giuseppe Marasco con il montaggio di Massimo De Masi, appena uscito ha già riscosso successo e vede la partecipazione straordinaria della giovane studiosa e blogger svedese Alexandra Cristine Has - Alexandra in Calabria Vlog - incrociata per pura casualità a Gallicianò. La canzone annovera la partecipazione della sassofonista e polistrumentista calabrese Emanuela Sonora Timpano. “Magnu Luludi” da il via al nuovo tour “Grecanica Cinuria”: Nucera, con i suoi vecchi e nuovi compagni di viaggio, salirà sul palco con una band completamente dal vivo (al suo fianco Ciccio Papasidero, Giovanni Panaia, Paolo Paviglianiti, Carmelo Crea, Carmen Floccari e Enzo Argirò) e con tutti i veri strumenti della tradizione calabrese. Le prime date sono previste il 7 maggio a Tropea (Piazza Cannone), l’8 maggio a Cinquefrondi, il 12 maggio ad Africo e il 28 maggio a Chorio di San Lorenzo (Rc). Un’ondata di ritmo e colore che proseguirà per tutta l’estate calabrese, facendo rivivere sul palco e nelle piazze i suoni e le danze popolari, dando nuova linfa alla storia e all’identità culturale e musicale della Calabria.
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GIUSEPPE MOFFA
Online il videoclip di Sunette d'amore
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Guaritrici, il documentario di Alessia Tondo
Ispirato ai temi del fortunato album 'Sita', il documentario di Claudia Mollese racconta la tradizione, il femminino e le discriminazioni di genere, le memorie perdute, il territorio salentino.
«Guaritrici è una piccola ricerca verso la riappropriazione di una storia antica che parla di femminino e parla al femminile. La colonna sonora del viaggio è il mio album Sita, che accompagna il video con l’intento di guarire la ferita del “distacco” tra la personale coscienza femminile e le memorie perdute che parlavano di poteri antichi legati al femminino».
Alessia Tondo
Un rito di autoguarigione, la tradizione, il territorio salentino, gli antichi saperi, la questione femminile tra passato e presente, tra memoria e contemporaneità. Sono questi i temi cardine di Guaritrici, il documentario diretto da Claudia Mollese, prodotto da Domenico Coduto per Ipe Ipe music e realizzato nell’ambito della Programmazione Puglia Sounds Producers 2023. Al centro di questo lavoro c'è Sita, il disco d'esordio di Alessia Tondo uscito nel 2021 e consacrato dalla critica non solo con autorevoli recensioni ma anche con la vittoria del Premio Loano Giovani 2022 (categoria under 35). Concepito e sviluppato come la personale narrazione di un rito terapeutico, Sita (Ipe Ipe) è stato un album di debutto intimo e universale, magico e profondo. Uno dei rari esempi in cui la cultura popolare, nello specifico quella del Salento, è personalizzata e trasfigurata in chiave visionaria. Il documentario Guaritrici parte da questi elementi e, sottolinea la cantante del Canzoniere Grecanico Salentino, «racconta della necessità di riagganciarsi a queste memorie che il territorio Salentino ha conservato». Il racconto, scritto da Alessia Tondo, Claudia Mollese e dalla fotografa e visual artist Alessia Rollo, è un viaggio tra la poesia, la magia e la superstizione legate al territorio salentino e l’arte e la reale storia di una musicista che, tramite la cultura popolare della sua terra, si riappropria della storia antica, delle memorie perdute, dei riti di guarigione e di un nuovo personale racconto storico che mette in primo piano il pensiero e il punto di vista femminile. Come ricorda la cantante, «Guaritrici è un lavoro figlio dell’amore per le tradizioni, i tramandi i riti, e della rabbia sociale che la storia contemporanea continua a nutrire con le discriminazioni di genere. Sita è nato con l'esigenza di esorcizzare un "malepensiero" intimo e personale. Guaritrici osserva, invece, un "malepensiero" globale che ha portato a mettere da parte gli antichi saperi femminili per dimenticarli».
GUARITRICI
da un'idea di Alessia Tondo
regia Claudia Mollese
fotografia Alessia Rollo
camera Alessia Rollo, Cosimo Pastore
montaggio Mattia Soranzo
mixage Francesco Aiello
produzione Domenico Coduto per Ipe Ipe Music
realizzato nell'ambito della Programmazione Puglia Sounds Producers 2023
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ESCE OGGI VENERDÌ 28 APRILE “GIRAI GIRAI”
IL NUOVO SINGOLO E VIDEOCLIP DEI SUD SOUND SYSTEM
Disponibile su tutte le piattaforme digitali e su Youtube da oggi, venerdì 28 aprile, “GIRAI GIRAI”, il nuovo singolo e videoclip dei SUD SOUND SYSTEM. La traccia, caratterizzata da un groove ragga jungle e con un beat fresco che lo rende coinvolgente e ballabile, riconferma il raggamuffin della band salentina come il più apprezzato e dirompente della scena italiana. “Girai Girai”, con la sua drum and bass, celebra ancora una volta l’amore per la propria terra, il Salento, da sempre legame indissolubile cantato con orgoglio nelle produzioni del trio. I Sud Sound System, parlando del nuovo singolo, affermano: “Girai, Girai, Girai ma meju te quistu nu truai“, suona così il ritornello del nostro nuovo singolo, una potente produzione targata Salento Sound System che ripercorre tutti gli stili musicali che più ci hanno rappresentato negli anni. Girare, girare per fare esperienze arricchendo il nostro bagaglio di vita, è questo che la musica ci ha donato: una ragione in più per elogiarne la sua ricchezza ed esaltarne la sua importanza. Il brano si ispira a un vecchio proverbio salentino - “Girai Girai Girai ma meju te casa mia nu truai” – ed è una riflessione a cui tutti noi salentini siamo affezionati perché, abituati ad amare la propria terra, anche da lontano teniamo accesa sempre quella voglia di ritornarci presto”. La release del singolo è accompagnata da un videoclip, disponibile su Youtube, a cura della regia di Mauro Russo. Il montato è stato realizzato con una videocamera a 360° ed esprime la tradizione di fare musica in luoghi differenti, come un riconoscimento a tutte le tappe che hanno segnato questo incredibile viaggio intrapreso da Terron Fabio, Nandu Popu e Don Rico più di trent’anni fa, ma ancora attuale. Occasione per poterla ascoltare e ballare dal vivo è il loro “International Tour Girai” che, dopo Londra e Tenerife e Berlino continua ad infuocare i nostri palchi sabato 6 maggio al Piazzale Alpini di Bergamo, con un calendario in continuo aggiornamento.
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“Tarantella Lucana” brano per chitarra battente del chitarrista lucano Marcello De Carolis
“il brano prende ispirazione dalla musica popolare lucana e dalla tradizione dell’arpa di Viggiano”.
Da oggi è disponibile su YouTube il videoclip della “Tarantella Lucana”, il singolo del chitarrista lucano Marcello De Carolis: Si tratta di un brano per chitarra battente che prende spunto dalle melodie popolari lucane. E la sonorità della chitarra battente viene contaminata dal suono del cajon, ukubass, percussioni e sintetizzatori. La scelta della location è ricaduta automaticamente proprio sul paesaggio di Viggiano, simbolo e patria dell’arpa popolare Lucana. Raccontare attraverso le immagini una storia lunga secoli non è di certo un compito semplice. Infatti la tradizione dell’arpa di Viggiano ha origine nel Settecento. La particolarità dei suonatori di arpa viggianese è che iniziavano a suonarla da bambini e, data la loro condizione di estrema povertà, partivano in giro per il mondo alla ricerca di un riscatto sociale che gli avrebbe permesso di ritornare a Viggiano per poter dare una vita dignitosa a sé stessi e ai propri familiari. Da questa storia prende ispirazione il romanzo Senza Famiglia di Hector Malot del 1878, dal quale è stato tratto il cartone animato Remi – Le sue avventure (più conosciuto da tutti come “Dolce Remi”) del 1977. E quindi davvero l’arpa viggianese e i suoi piccoli suonatori sono riusciti a girare tutto il mondo. La vicinanza culturale e sonora tra arpa viggianese e chitarra battente, rende perfettamente il suono della Basilicata. Così la Tarantella Lucana “si è scritta da sola”. Per raccontare questa storia non c’è luogo più adatto della cittadina di Viggiano. E tra le location scelte dal regista e videomaker Vito D’Andrea, oltre al ponte Alli, alla piazza Papa Giovanni XXIII e la nuovissima piazza Regina delle Genti Lucane e la sua stupenda veduta, c’è anche la Villa del Marchese Sanfelice, oggi sede distaccata del conservatorio di musica Gesualdo da Venosa di Potenza. Ad accompagnare il percorso del videoclip ci sono i passi di danza di Lucia e Sofia Romano (Lucia e Sofia Dance). Così, con un parallelismo con i piccoli suonatori di arpa viggianesi, i passi di danza accompagnano il videoclip tra le strade del paese Lucano fino ad arrivare alla fonte sonora, la Villa del Marchese Sanfelice, dove, il trio Marcello De Carolis alla chitarra battente, Luca Fabrizio all’ukubass e Luciano Brancati al cajon, esegue le note della Tarantella Lucana. Il videoclip è stato realizzato con il sostegno del Fondo Etico della BCC Basilicata e il patrocinio gratuito del comune di Viggiano. Per la scrittura della Tarantella Lucana, De Carolis ha trovato in Francesco Loccisano un compagno che gli ha dato gli spunti e la motivazione per terminare la composizione. Il brano è stato inciso nel De Carolis Studio di Potenza. Il cajon è stato inciso da Luciano Brancati, l’ukubassda Luca Fabrizio e i sintetizzatori, oltre ovviamente alla chitarra battete, dallo stesso Marcello De Carolis. Il brano vede la partecipazione straordinaria di Meki Marturano, Batterista e Percussionista che vanta numerosissime collaborazioni tra cui Ultimo, Max Gazzè, Tommy Emmanuel, Luca Barbarossa, Radio 2 Social Club. Solo le tracce di Marturano sono state registrate nel suo studio Ubeat Recording Lab di Roma. Infine, l’ultima fase della parte sonora, ma anche la più delicata, il mix e mastering, sono stati curati da Alessandro Luvarà dello Spain Audio di Molochio. La parte grafica della copertina della Tarantella Lucana è stata realizzata dal maestro fotografo Vito D’Andrea.
Marcello De Carolis si diploma in chitarra classica al conservatorio G. da Venosa di Potenza nel 2012 con il massimo dei voti e lode. Frequenta numerosi corsi e masterclass tenute da diversi maestri tra cui: Angelo Gilardino, Luca Fabrizio, Roland Dyens, Leo Brower, Aniello Desiderio. Intraprende lo studio della chitarra battente con il maestro Francesco Loccisano. Nel 2015 fonda, insieme al maestro Luca Fabrizio, il duo “Cordaminazioni” in cui suona la Chitarra Classica e la Chitarra Battente e con il quale ha inciso il disco omonimo edito da Italysona. Nel 2017 il maestro Angelo Gilardino dedica a lui e al maestro Luca Fabrizio la composizione “Albero Solitario” per chitarra battente e chitarra classica e nel 2018 il “concerto di Matera” per chitarra battente e 10 strumenti. Entrambi i brani sono stati incisi da De Carolis e sono stati pubblicati a febbraio 2021 con l'etichetta Da Vinci Classics nel suo primo disco da solista "The Eclectic Beating - Contemporary music for chitarra battente". Dal 2017 inizia la collaborazione con Francesco Loccisano. I due, oltre all’attività concertistica che li ha portati in tour per l’Italia, hanno già all’attivo la pubblicazione di “La chitarra battente – metodo base” edito da fingerpicking.net e il disco “Venti” edito da Italysona. Ha all’attivo una vasta attività concertistica internazionale che lo ha reso protagonista in numerosi festival musicali.
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FATOUMATA DIAWARA
ONLINE IL VIDEO DI “MASSA DEN” feat. MATTHIEU CHEDID
il nuovo singolo dell'artista maliana con due nomination ai Grammy estratto dall’album di inediti in uscita il prossimo 12 maggio “LONDON KO” co-prodotto con DAMON ALBARN
È online da oggi il video di Massa Den feat Matthieu Chedid, il nuovo singolo di Fatoumata Diawara, artista originaria del Mali, tra le voci più intense nel panorama internazionale della world music. Il brano anticipa l’uscita il 12 maggio del nuovo, atteso album London Ko (Wagram Music) in cui la cantautrice, chitarrista e attrice, unisce le forze con Damon Albarn (Gorillas, Blur), che co-produce alcuni brani e si esibisce con lei nel brano Nsera. Massa Den è un’ode all’amore, una canzone potente che unisce la voce e la chitarra di Fatoumata Diawara ai suoni unici di Matthieu Chedid (in arte - M -), musicista e compositore francese con cui l’artista africana ha già collaborato per l’album Fenfo. Si legge nelle note al brano: “L’amore è libero, l’amore non può essere imposto a qualcuno. Lasciate che coloro che si amano stiano insieme. Chi ha turbato l’uomo che il mio cuore e la mia anima hanno scelto? Chi parla alle spalle del mio amante? È lui che porta sulle spalle la speranza di una nazione. Non fatevi coinvolgere da Mansaden, il figlio del re, il principe e l’uomo che amo!”. Anche se canta in bambara - la lingua del Mali – con questa canzone Fatoumata Diawara riesce a far immergere l’ascoltatore nel suo personale universo eclettico che, tra radici mandinka e influenze afrobeat, jazz, pop, elettroniche e persino hip hop, le è valso due nomination ai Grammy. Una sintesi che si riflette anche nell’album, London Ko, che già nel titolo combina i nomi di una metropoli occidentale come Londra con quello della capitale maliana Bamako. Spiega Fatoumata Diawara: «Per me, London Ko significa aprire la mente. Rappresenta anche il legame di Damon Albarn con la musica maliana». Il titolo, un neologismo coniato dalla stessa cantante, si riferisce a un continente immaginario che unisce l’Africa e l’Europa. Pur mantenendo le tradizioni, la musica di Fatoumata Diawara offre una visione profetica di ciò che l’Africa può fare. L’artista inventa uno spazio e un tempo alternativi in cui è possibile diventare padroni del proprio destino. Posizionando se stessa come protagonista di un mondo futuro, con questo album Fatoumata Diawara entra di diritto nel novero delle grandi voci dell’afrofuturismo.
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VINICIO CAPOSSELA
esce oggi 24 marzo
LA PARTE DEL TORTO
secondo brano estratto da
TREDICI CANZONI URGENTI
il nuovo album in uscita il 21 aprile
Esce venerdì 24 marzo “La parte del torto”, secondo estratto da Tredici canzoni urgenti, il nuovo album di Vinicio Capossela in uscita il prossimo 21 aprile. Da oggi è attivo il preorder del disco al link: https://viniciocapossela.lnk.to/tredicicanzoniurgenti. Dopo La Crociata dei bambini, primo brano uscito il 24 febbraio, Capossela riparte da un aforisma di Brecht (“Ci sedemmo dalla parte del torto perché tutti gli altri posti erano occupati”) per denunciare il cortocircuito di valori in cui versa la nostra società allorché una frase manifesto di una certa appartenenza politica, viene utilizzata dalla fazione opposta e ribaltata di significato in favore della facile ricerca di consenso. La politica di oggi ha smesso di fornire visioni, utopie, forme di vita eterna, idee di avvenire e di divenire. Ora si è specchiata e abbassata all’individuo, al suo strettissimo campo di azione - spiega Capossela – se Brecht poteva dire che «dato che i posti buoni erano occupati, ci siamo seduti dalla parte del torto», ora il torto non è più appannaggio delle forze che lottano per la libertà. La sinistra, cedendo il ruolo di difesa dei lavoratori, dei senza diritti e degli ultimi che le sarebbe stato proprio, ha lasciato libero il campo a forze che si sono prese anche la parte del torto e, fomentando la paura dell’altro, hanno portato a una deriva in cui il torto è torto anzitutto contro il senso di umanità. La parte del torto, oggi orgogliosamente rivendicata da destra, è ormai quella in cui ci siamo messi tutti, in una lotta di mera contrapposizione che vanifica e neutralizza il concetto stesso di “parte del giusto”. Nell’aria da duello western che permea la canzone di Capossela, i bisogni degli ultimi sono stati trasformati in paura dell’altro, legittimando “gli istinti più bassi, la legge del più forte, il razzismo e ogni forma di discriminazione nel nome della maggioranza e della Nazione”. Non esistono più, dunque, categorie chiare, tutto si riduce a un gioco delle parti, un indefinito Noi contro Voi che fa perdere di vista quale sia la parte del giusto. Coerentemente allo svolgersi del testo, nel brano chitarre elettriche, percussioni, timpani, celeste, cori e armonium concorrono a creare un andamento da film western, per una scena che è quasi da resa dei conti: “è musica di frontiera dove l’unica frontiera che si infrange è quella morale”. Il brano, disponibile al link https://spoti.fi/401BcKR, è accompagnato da un lyric video visibile al link: https://youtu.be/DWjyktAR1ho. “Tredici canzoni urgenti”, tredicesimo disco di inediti di Vinicio Capossela, nasce dalla necessità di affrontare e confrontarsi con le problematiche più stringenti che affollano un mondo ormai supino sul divano, in cui ogni cosa, compresa l’emozione, è stata domiciliarizzata e su cui si va abbattendo la peggiore delle catastrofi: la guerra, con tutto il corollario di avvelenamento, di semplificazione, di inflazione, di vanificazione di ogni sforzo “culturale”. Il disco sarà presentato in anteprima il 20 aprile alle ore 21 nella Sala Verdi del Conservatorio di Milano in uno speciale concerto dove Capossela sarà affiancato dai tanti ospiti che hanno collaborato all’album: Mara Redeghieri, Margherita Vicario, Irene Sciacovelli, Sir Oliver Skardy, Cesare Malfatti, Don Antonio (Gramentieri), FiloQ, Andrea Lamacchia, Alessandro “Asso” Stefana, Piero Perelli, Taketo Gohara, Mauro Ottolini, Michele Vignali, Daniela Savoldi, Enrico Gabrielli e il Maestro Raffaele Tiseo.
Prevendite disponibili al link: https://www.ticketone.it/artist/vinicio-capossela/
Tredici canzoni urgenti è una produzione La Cùpa, su etichetta Parlophone per Warner Music Italy.
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Per questo 25 Aprile 2023
“Oh Bella Ciao” nella reinterpretazione inedita di Francesco Camattini
In questo video inedito il cantautore parmigiano Francesco Camattini presenta una libera reinterpretazione e riscrittura di "Oh Bella Ciao", canto della tradizione partigiana italiana. Dagli anni '50 la musica pop si misura con questo brano evocativo e struggente di cui sono state prodotte eccellenti interpretazioni da parte di artisti italiani e stranieri. Anche per questo motivo Francesco ha effettuato qualche piccolo cambiamento melodico (e di conseguenza armonico) per cercare un'atmosfera che si discostasse sensibilmente dalla tradizione popolare e che somigliasse maggiormente alla sua sensibilità e al suo gusto musicale, adattandosi al “tempo presente”. Anche l’incipit della canzone cambia sensibilmente e anziché "Una mattina mi son svegliato", Francesco canta: "Questa mattina mi son svegliato" (come accade in alcune “riscritture” del brano) per restituire maggior urgenza al testo evocando un accadimento contemporaneo al canto stesso. Il brano farà parte del prossimo lavoro dell’autore parmigiano dal titolo "Ex_tradizione". L’arrangiamento è di Roberta Baldizzone. Nel video: Roberta Baldizzone (piano), Simone Conti (chitarra), Marco Ignoti (clarinetto basso), Glauco Zuppiroli (contrabbasso) Max Pieri e Gabriele Silvestri (percussioni). Registrato al Sonic Temple Studio di Parma da Andrea Rovacchi.
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“NADA YOGA”
IL NUOVO VIDEOCLIP DI NADA
Disponibile da oggi, giovedì 6 aprile, il videoclip di “Nada Yoga”, l’ultimo estratto dal nuovo album di NADA “La paura va via da sé se i pensieri brillano”. Con una lunga e prolifica carriera alle spalle ed un’attitudine rock nell’anima, Nada si conferma ancora una volta un’artista coraggiosa e libera da ogni schema, in grado di realizzare un disco introspettivo che riflette e denuncia il cinismo dei nostri giorni. Dopo l’uscita dei singoli “In mezzo al mare”, “Chi non ha” e “L’oscurità”, la cantautrice pubblica oggi il videoclip di “Nada Yoga”, un brano delicato che racconta come un momento di solitudine e tranquillità possa diventare l’occasione per naufragare nel mare dei propri pensieri. Il video, diretto e montato dalla stessa Nada e da Ambra Lunardi, traduce con semplicità alcuni dei passaggi più evocativi del testo, mostrando lo scorrere inesorabile del tempo attraverso il continuo susseguirsi di brevi riprese. Quasi come fosse una grande allegoria della vita, l’opera alterna sulla scena una serie di elementi naturali fino ad inquadrare la stessa cantautrice che, seduta sotto ad un albero, ammira in religioso silenzio lo spettacolo intorno a sé.
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‘New York Comeback’, nuovo singolo di LUCINDA WILLIAMS con il featuring di Bruce Springsteen e Patti Scialfa.
Il nuovo album ‘Stories From A Rock N Roll Heart’ uscirà il 30 Giugno per Highway 20 Records e Thirty Tigers.
Il nuovo singolo di Lucinda Williams è stato registrato con la partecipazione di Bruce Springsteen e sua moglie Patti Scialfa, primo singolo dal ritorno di Lucinda Williams, una delle più importanti voci dell’Americana contemporanea. Alle regitsrazioni del nuovo album di Lucinda Williams hanno partecipato Jeremy Ivey, Jesse Malin, Buddy Miller, Angel Olsen, Margo Price, Tommy Stinson e molti altri. All'interno di ‘Stories From A Rock N Roll Heart’ sono presenti ben due album registrati in compagnia di Bruce Springsteen e Patti Scialfa. Questo è un anno speciale per la tre volte vinciotrice di Grammy Lucinda Williams, ha appena passato in 70 anni, è in procinto di pubblicare il nuovo attesissimo album ‘Stories from a Rock n Roll Heart’ e la sua biografia ufficiale ‘Don’t Tell Anybody The Secrets I Told You’ (in uscita negli states il 23 Aprile).
Gli ultimi due anni sono stati impegnativi per Lucinda Williams. Nel 2020 un tornado ha danneggiato la sua casa a Nashville, seguito due settimane dopo dall'inizio del blocco COVID. Pochi mesi dopo la Williams ha subito un ictus che ha compromesso alcune delle sue capacità motorie, costringendola a imparare di nuovo a camminare e togliendole la capacità di suonare la chitarra. Lucinda Williams è in ottima forma, come si sente sul singolo ‘New York Comeback’, registrato in compagnia di Bruce Springsteen e Patti Scialfa e scritto insieme a Tom Overby e Jesse Malin. L’album è stato prodotto da Lucinda stessa insieme a Tom Overby e Ray Kennedy, oltre a Springsteen e consorte vanta i featuring di ospiti del livello di Jeremy Ivey, Jesse Malin, Buddy Miller, Angel Olsen, Margo Price e Tommy Stinson. La carriera della Williams è iniziata oltre 40 anni fa e lei ha sempre scritto le sue canzoni usando la chitarra, mentre ora a causa di un male ha dovuto modificare il suo processo di scrittura e fare affidamento su coloro che le erano vicini per aiutarla a realizzare la sua visione. I 10 brani di ‘Stories From A Rock N Roll Heart’ testimoniano la forza d'animo e la perseveranza di Lucinda Williams nel continuare a fare musica anche nelle avversità.
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DEKEL
L'ARTISTA ISRAELIANA ANNUNCIA IL VIDEO DI 'DESERT MOON', IL PRIMO SINGOLO CHE ANTICIPA IL NUOVO ALBUM FUORI ENTRO LA FINE DEL 2023
Un po' Mardi Gras di New Orleans e un po' balkan folk dei Beirut di Zach Condon, Desert Moon di Dekel è co-prodotto da Jonathan Quarmby, già al fianco di Ian Brown, Richard Hawley, Sam Ryder e Lewis Capaldi. "Desert Moon parla di un biglietto di sola andata per un viaggio senza fine. Per quanto ti sforzi, puoi non riuscire a trovare la via d'uscita. Esistono forze superiori che cercano di insegnarti qualcosa, ma se non sei pronto non troverai mai la via d'uscita", dichiara Dekel. Sul video di Desert Moon, Dekel afferma: "Abbiamo lavorato con il videomaker Dominic Foster per creare uno spazio in continua evoluzione che riflettesse la dimensione del viaggio nella canzone. La luna è al centro della storia e dell'immagine, poiché offre un punto di riferimento quando tutto il resto sembra lontano e senza fine. La danza che ho creato è una riflessione sulla pazienza e la capacità di vivere il momento senza fretta, aprendosi al viaggio." Anticipazione del nuovo album che la musicista di origine israeliana pubblicherà nel corso dell'anno, tra ispirazioni a Bjork, Kate Bush, Astrud Gilberto e PJ Harvey, Desert Moon è un'invocazione delle meraviglie del mondo naturale e il suo patrimonio unico, dando vita a un vero melting pot culturale. Dekel suona la fisarmonica e il bayan che rimandano alle sue origini russe, in lei c'è l'esuberanza della musica tradizionale israeliana e l'empatia lussureggiante e stratificata dell'indie folk. Perennemente legata alla natura, ancora oggi Dekel lavora come volontaria con gli animali della savana vicino Tel-Aviv, un'ispirazione costante per tutta la sua musica.
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VOGLIO IL NUOVO SINGOLO E VIDEOCLIP DI ALFINA SCORZA
In uscita martedì 4 aprile 2023
‘Voglio’ è il nuovo singolo con videoclip della cantautrice salernitana Alfina Scorza, in uscita il prossimo 4 aprile per SoundFly. “Questo nuovo brano rappresenta il desiderio di perfetta sintonia tra due persone, la chimica sessuale che si unisce alla complicità mentale, l'una senza l'altra non completa l'idea di coppia...
‘Voglio’ è pretendere tutto ciò, rispetto ad un passato che non ha soddisfatto questa idea.” Il nuovo brano è un approccio ad una scrittura un po' diversa rispetto al passato, a tratti più impulsiva, passionale e diretta che anticipa un concept-album, che vedrà la nascita per il nuovo anno, tutto incentrato sull'amore e le sue sfumature. L' Amore ha bisogno di un linguaggio fruibile ma non scontato, musicalmente resta l'impronta mediterranea che caratterizza la cantautrice di origine cilentane da sempre, condita stavolta con un sound più elettronico che allo stesso tempo porta l’ascoltare con l’orecchio a suoni del passato ma proiettati nel presente. Gli arrangiamenti e le immancabili chitarre di Pasquale Curcio hanno trovato supporto nel basso elettrico di Domenico Andria e nella batteria di Ivan Cantarella, musicisti ma soprattutto amici, che sono stati sempre accanto ad Alfina nel suo percorso artistico. Il brano è edito dall'etichetta SoundFly di Bruno Savino. Il Videoclip vede alla regia Daniele Chiariello della Zork Production e gli attori Francesca Pica ed Emiliano Spira.
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GERARDO BALESTRIERI
DA OGGI IN RADIO E IN DIGITALE LA NUOVA VERSIONE DEL SINGOLO “DIMMELO”
tratto dall’album "Canzoni nascoste" finalista "Premio Tenco 2016" per la categoria “Album dell'Anno”
DA OGGI ONLINE IL VIDEO
IL BRANO ANTICIPA LA RACCOLTA “THE BEST OF” DISPONIBILE DAL 21 APRILE IN FORMATO FISICO E IN DIGITALE
una sintesi dei suoi 15 anni di carriera tra dischi, concerti, teatro e viaggi
Da oggi, venerdì 31 marzo, è in radio e disponibile in digitale “DIMMELO”, il singolo del poliedrico cantautore GERARDO BALESTRIERI tratto dall’album finalista al Premio Tenco 2016 “Canzoni Nascoste” e che anticipa la raccolta “THE BEST OF” in uscita il 21 aprile. Da oggi è online il video del brano visibile al seguente link: https://bit.ly/3LWTJDO. Pubblicato da L’Orto e distribuito da Ingrooves, “Dimmelo” (https://bit.ly/3JTNxK8) è lo specchio delle passioni di Gerardo, appassionato di swing, di echi tzigani, dell'oriente dei greci, del jazz e della Francia, del ritmo contagioso, del twist e del Sud America. Attraverso testi sfumati e maturi, l’inconfondibile voce dinoccolata e scura, Balestrieri gioca con le parole senza perder di vista il ritmo e la danza proponendo «canzoni per anche ed orecchie, per ricci, per pance e per tacchi» come afferma lui stesso. «“DIMMELO” è un twist un po’ “sciueppss” che ho scritto nel 2001 a Cuma – afferma Gerardo Balestrieri – È una canzone che gioca col “non detto” quando quel che resta non è altro che quel che manca. Forse mi rivolgevo alla Sibilla...o come scrisse Hermann Hesse ‘Amiamo ciò che ci somiglia, e comprendiamo ciò che il vento ha scritto sulla sabbia’». “THE BEST OF” sintetizza un percorso discografico iniziato nel 2007 con l'album d'esordio "I nasi buffi e la scrittura musicale" arrivato secondo nella categoria Opera Prima del Premio Tenco dello stesso anno. Infaticabile, produce in questi oltre 15 anni di carriera quasi un disco all’anno. “Dancing” (2022) è il suo album di inediti più recente. Tra un disco e l’altro Gerardo Balestrieri promuove la sua musica in tour in Italia e all’estero, lavora per il teatro e per il cinema e ad importanti collaborazioni nazionali ed internazionali.
GERARDO BALESTRIERI
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CLAUDIO ORFEI, ESCE IL VIDEO DI MY WONDERLAND
Un vero e proprio piccolo film. La storia di un viaggio di un giovane uomo alle prese con la propria disabilità visiva, nella sua Wonderland: un posto da esplorare, in cui le paure si mescolano con le aspettative per un futuro da costruire, guidato dai desideri, dalla tenacia e dalla passione
Esce oggi su YouTube il video di “My Wonderland”, il primo singolo estratto dall’omonimo album d’esordio del cantautore e compositore Claudio Orfei. Il brano descrive l’inizio di un viaggio per affrontare le proprie paure, alla ricerca di se stessi attraversando l’oscurità dentro e fuori di sé; una presa di coscienza di un giovane uomo, che deve fare i conti anche con la sua disabilità visiva, che stanco di restare immobile e inerme, da solo con la sua malinconia e davanti ai propri mostri, decide di allontanarsi da casa. Così Wonderland diventa un posto da esplorare, in cui le paure si mescolano con le aspettative per un futuro da costruire, guidato dai desideri, dalla tenacia e dalla passione che fa sperare. Il brano è stato scritto al rientro da un periodo di studio a Manchester; è un’analisi che raccoglie momenti di insoddisfazione e voglia di cambiamento, la stessa che gli ha consentito di accedere al triennio di alta formazione di Officina Pasolini, la scuola di alta formazione della Regione Lazio di Roma.
Il videoclip di “My Wonderland” è un vero e proprio piccolo film e regala una panoramica sul mondo descritto nel brano. Orfei indossa diversi abiti che rappresentano le attese immobili e le ricerche di spazi più fertili per coltivare il proprio futuro. Nella sua personale versione del Cappellaio Matto, passeggiando in un bosco incantato, seduto nella sua casa nella radura e in apnea nelle profondità di un lago oscuro, il cantautore ci mostra il suo mondo fiabesco e la sua capacità di rileggere la realtà attraverso il suo limite visivo. “Non è stato facile girare questo video, ma il potere dell’immaginazione e la passione che ci spinge a oltrepassare i diversi inconvenienti della vita – dice Orfei - sono il motore di questo lavoro, sia musicale che audiovisivo, che mia ha portato a rileggere e interpretare questo personaggio superando i miei limiti fisici, ma a parte gli svenimenti sulla spiaggia del lago e le fragorose cadute nel bosco, è stato divertente”.
Il video è il frutto di un lavoro sinergico a più mani: ideato dalla fantasia di Claudio Orfei, è stato realizzato con Daniele Guglielmi, Claudio Martinez e Fulvio Martinelli. Il video è stato girato tra il lago di Bracciano e i boschi limitrofi alla città natale del compositore, tra i comuni di Vicovaro, Licenza e Roccagiovnine, nella Valle Ustica all’interno del Parco Regionale dei Monti Lucretili.
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DANIELA PES
CARME
Esce oggi il singolo che anticipa Spira l’album in uscita il 14 aprile per Tanca Records con la produzione artistica di IOSONOUNCANE
Daniela Pes intona parole di puro suono, decostruendo la metrica e la lingua per crearne una del tutto personale. Carme è il suo nuovo singolo, fuori oggi 23 marzo per Tanca Records, che anticipa l’album d’esordio Spira, in uscita il 14 aprile con la produzione artistica di Iosonouncane. Ascolta qui: https://orcd.co/carme. Un flusso sonoro onirico e avvolgente nato da un arpeggio mantrico di chitarra, trasformato poi in un arpeggio synth, Carme è la perfetta anticipazione dell’esperienza visionaria che la musica di Daniela Pes è in grado di creare. Lunare e misterica, già Premio Parodi, Nuovimaie e Musicultura, una formazione jazzistica alle spalle che le consente una assoluta libertà compositiva tanto da cantare in una lingua enigmatica che tiene insieme antiche parole galluresi, frammenti di termini italiani e vocaboli totalmente inventati: una lingua che è suono e mistero. E come nella forma poetica greco romano, quello di Daniela Pes è un Carme solenne e poetico. inimalista nel suo arpeggio ipnotico esplode poi in un tributo di chitarre, synth e percussioni finali. Ad accompagnare l’uscita di Carme il videoclip che vede la collaborazione tra il regista Alessandro Gagliardo, già regista di Gli ultimi giorni dell’umanità con Enrico Ghezzi e Sacramento, e la fotografa Piera Masala: una sovrapposizione di foto, video d’archivio e girati recenti ambientati a Monteleone Rocca Doria (SS), un piccolo borgo di 125 abitanti a 400 metri sul livello del mare, per stimolare l’immaginazione nel viaggio sonoro e onirico di Carme.
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Voodoo Drummer
“Aristophanes' FROGS”
“Aristophanes' FROGS” is the new composition by Greek artist Voodoo Drummer. Inspired by the play “The Frogs” written by the Ancient Greek playwright Aristophanes, Voodoo Drummer has created an Afro-Dionysian Suite in 3 movements.
Voodoo Drummer: Drums & Percussion with Stavros Parginos: Cello ft. Blaine L. Reininger (Tuxedomoon): Violin Special guest: Martyn Jacques (Tiger Lillies) on Aristophanes’ famous line from the play.
1st Movement:
Athens, Greece 405 B.C.
DIONYSUS decides to bring the greatest playwright back from the dead.
(The drum beats to an evocative 5/8 rhythm, while the cello carries the melody)
2nd Movement:
CHARON ferries him across the lake where FROGS scream!
(The melody changes slightly in a 7/8 rhythm. Vre ke ke kex the frogs croak!)
3rd Movement:
Finally, he arrives to HADES, the underworld.
(No melody there, only terrifying sounds, screaming strings and polyrhythms)
Ignoring Aristophanes, Dionysus ultimately decides to stay in Hell.
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«STELLA D'ORI» di FABRIZIO PIEPOLI
"Stella d'ori" è l'atto d'amore di Fabrizio Piepoli nei confronti della tarantella carpinese.
Nuovo videoclip estratto dall'album Maresia.
Si intitola Stella d'ori il nuovo singolo di Fabrizio Piepoli estratto dall'album "Maresia", prodotto dalla label Zero Nove Nove e distribuito sulle migliori piattaforme digitali da Believe. La release del singolo è accompagnata dalla pubblicazione di un videoclip live diretto da Gabriele Vitale e girato presso Palazzo Pesce a Mola di Bari, e diventa occasione per l'annuncio della tournée primaverile di presentazione dal vivo dell'album. "Stella d'ori" è una tarantella carpinese "alla vëstësanë", eseguita prendendo a modello la storica versione del cantore carpinese Rocco di Mauro (raccolta a Carpino nel 1966 da Roberto Leydi e Diego Carpitella), il cui incedere melodico vocale ricorda incredibilmente il "blues". Fabrizio Piepoli racconta che "Il motivo di questo accostamento è una storia raccontatami da Fernanda Toriello, grande lusitanista barese nonché amica di Amalia Rodrigues. Una volta era a cena in un ristorante con Amalia dopo un concerto in una città della Daunia, quando a un certo punto iniziò a suonare un gruppo folk locale e lei, che in scena appariva sempre molto austera ma che in realtà nella vita amava la compagnia allegra, improvvisamente si alzò e si mise a ballare. A fine serata disse che le sarebbe piaciuto utilizzare quelle musiche nel suo prossimo lavoro discografico, cosa che per varie vicissitudini poi non si verificò. In questa suite di brani ho immaginato di esaudire quel desiderio di Amalia, unendo le tradizioni della tarantella garganica e del fado portoghese" "Maresia", terzo lavoro solista firmato da Fabrizio Piepoli, è un itinerario mediterraneo, un progetto in cui emerge definitivamente la sua poliedricità di polistrumentista e compositore, di autore e studioso delle tradizioni musicali del Mediterraneo, e di ammaliante interprete. L'album pubblicato lo scorso 28 settembre è distribuito nei migliori negozi di dischi in Italia da Self, in Francia da Inouïe, in Belgio, Olanda e Lussemburgo da Xango Music, e dal 27 gennaio 2023 anche in Germania da O-Tone Music / Edel Kultur.
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Il nuovo singolo e il nuovo video firmato da Pierfrancesco Bigazzi!
FLAME PARADE
ONE OF THESE DAYS I’LL STEAL YOUR HEART
Uno di questi giorni ti ruberò il cuore: una promessa, in un arco temporale che precede l’inizio di una storia d’amore, quando il tempo sembra chiudersi in una bolla dove immaginazione e sogno diventano come mai concreti. Il nuovo singolo della band toscana, prodotto da Matilde Davoli, parla del momento della vita in cui ci si accorge di essere attratti e innamorati di qualcuno, dei pensieri che iniziano a disegnare forme e carattere e si fantastica su una relazione che, di fatto, ancora non esiste ma che diventa perfetta così come la si sogna e immagina. Forse la parte più potente, il picco più alto dell’innamoramento, lo provoca proprio la nostra mente che disegna scenari, luoghi, circostanze e tratti di una storia d’amore senza alcun tempo, senza luoghi reali ma allo stesso tempo ricca di sensazioni ed emozioni potenti. Uno di questi giorni ti ruberò il cuore, spero per molto tempo. Nelle parole della band One of These Days I'll Steal Your Heart racconta di quando, durante la nostra crescita, ci innamoriamo dell’ideale astratto e surreale di una persona in maniera così intensa da immaginarla nella vita vera. Inevitabilmente, però, a un certo punto ci ritroviamo a fare i conti con la realtà, che ci porta lontani da quel posto felice, gettandoci nella disillusione.
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ESCE “VI ODIO”
IL NUOVO SINGOLO DI GIOVANNI BLOCK
(Etichetta: La canzonetta Record - distribuzione fisica: Self – distribuzione digitale: Believe)
Esce oggi venerdì 3 marzo il nuovo singolo di GIOVANNI BLOCK “Vi Odio”, che anticipa l’uscita del suo quarto album “Retrò" prevista per il 17 marzo. A distanza di due anni dal precedente disco “Le metamorfosi di Nanni”, il cantautore napoletano ritorna con un singolo dal tono sarcastico e disilluso trattando un sentimento, l’odio, raramente preso in considerazione dalla musica pop italiana. Coerentemente con un percorso artistico slegato da mode o cliché, “Vi odio” è un brano leggero dal sapore vagamente retrò, interamente scritto e arrangiato da Giovanni, in cui le sonorità folk si mescolano ai richiami della tradizione cantautoriale degli anni ’80 per accompagnare un testo dissacrante e spregiudicato. Con tre album alle spalle e numerosi riconoscimenti ricevuti nel corso della sua carriera artistica, tra cui il Premio Siae / Club Tenco nel 2007 come Migliore Autore Emergente, il Premio Musicultura 2009, e ancora premio “Alex Baroni”, premio “Lunezia”, premio “Lucio Battisti”, e ancora due volte finalista tra il 2006 e il 2007 del Premio De André e finalista nel 2012 delle Targhe Tenco nella categoria “Miglior opera prima”, Giovanni Block si divide da sempre tra musica e teatro, facendosi apprezzare in importanti collaborazioni con artisti e intellettuali come Mauro Calise, Sergio Cammariere, Fabrizio Bosso, Arnoldo Foà, Lello Arena, Luciano Melchionna, Cosimo Damiano ed altri.
VI ODIO - IL BRANO
Con la sua atmosfera apparentemente scanzonata il singolo “Vi Odio” guida l’ascoltatore attraverso un’amara riflessione sulla società contemporanea in cui il cantautore non solo non si rispecchia ma che anzi disprezza per i suoi atteggiamenti cinici ed egoistici. A proposito del singolo Giovanni Block ha infatti dichiarato: Nonostante la musica italiana sia da sempre storicamente il luogo di una narrazione romantica, il sentimento che avverto maggiormente per le strade è l’odio. Questo brano è una personalissima “ode” a questo sentimento così comune e così malcelato dal velo di ipocrisia che ci accompagna tutti i giorni. Parallelamente all’uscita del brano sulle piattaforme di streaming saranno pubblicati fino all’uscita dell’album short e pillole video dal tema “Vi Odio” sul suo canale YouTube e su tutti i suoi social ufficiali: