Concerti World e Trad

I concerti della scena world, e trad ...

PonderosaMusic&Art
presenta


L'ANTIDOTE
Bijan Chemirani - Redi Hasa - Rami Khalifé

Dopo due date di presentazione nel mese di maggio, di cui una sold out allo Studio de l'Ermitage di Parigi, il super trio L’Antidote, che vede Redi Hasa al violoncello, Bijan Chemirani alle percussioni e Rami Khalifé al pianoforte, quest’estate sarà in tour per presentare il disco d’esordio S/T in uscita a settembre.
Un nuovo progetto dal sapore mediorientale, un incontro tra sonorità, mondi e culture geograficamente distanti tra loro che si traduce in una sinergia musicalmente inedita. Un viaggio sensoriale che assapora il fascino impervio di città e paesaggi remoti, restituendo immagini, sapori e colori differenti nell’immaginario dell’ascoltatore.Un conglomerato di sonorità ricercate, a tratti estatiche, per certi versi ipnotiche e leggermente cupe vengono esplorate sapientemente attraverso gli strumenti del trio.  
Il pianoforte di Rami, lieve ma sempre presente, si intreccia con lo zarb, guidato con maestria e mistero dalle mani esperte di Bijan. Ne nasce un dialogo sonoro che trova nel violoncello una voce profonda e carica di emozione, capace di dare corpo e anima alla tessitura musicale.
L’uscita del disco è stata anticipata dalla pubblicazione del singolo d’esordio Pomegranate (28 febbraio), portavoce di un messaggio di armonia e unione, tema ricorrente all’interno di tutto il disco seguito. A seguire The Orchard (21 marzo) le cui sonorità dipingono un paesaggio musicale che si dispiega come un ampio orizzonte, in cui i suoni si rincorrono e si intrecciano in una danza ossessiva e Rosée (21 marzo) che racchiude in sé un'atmosfera che trascina l'immaginazione verso i più lontani e misteriosi angoli dell'Oriente.
Dal 19 luglio al via il tour de L’ Antidote con una prima data in Belgio al Gent Jazz Festival e, a seguire, una partecipazione a Les Heures d’été di Nantes. L’estate italiana li vedrà protagonisti del Bari In Jazz il 23 luglio e del No Borders Festival a Tarvisio. Autunno ricco di appuntamenti per presentare dal vivo il progetto d’esordio S/T con un ritorno allo Studio de L’Ermitage di Parigi il 5 novembre, un live al Folk Club di Torino l’8 e alle Sale Apollinee di Venezia il 9. Il 12 novembre sarà invece la volta dello Sghetto Club di Bologna.
Percussionista di origine iraniana, Bijan Chemirani ha imparato a suonare lo zarb con il padre Djamchid Chemirani e il fratello Keyvan. La sua carriera inizia molto presto, tra concerti e diverse registrazioni con musicisti del calibro di Ross Daly, Dariush Talai, Ballaké Sissoko, Jean Guihen Queyras, Sylvain Luc, Sting, Socrates Sinopoulos, Serge Teyssot Gai, Renaud Garcia Fons e molti altri. All'età di ventidue anni incide il suo primo album, “Gulistan, jardin des roses”, ad Atene e Marsiglia, con Ross Daly.
Libanese di origine, Rami Khalifé nasce tra i tumulti della guerra civile a Beirut. Sebbene sia noto soprattutto per la sua rivisitazione dei classici, è stato solista al fianco di alcune delle orchestre più prestigiose del mondo, tra cui la Globalis Orchestra, la Qatar Philharmonic Orchestra e la Liverpool Philharmonic Orchestra. Attraverso una musica tanto eclettica quanto audace, Rami si è affermato come uno dei giovani compositori più influenti del XXI secolo. La sua carriera lo ha visto anche produrre colonne sonore per film e documentari. Il Daily Star lo ha definito come “un musicista di estremo calibro e di pura espressione... una gradita deviazione sperimentale dalla norma odierna e nel mondo relativamente conformista della composizione classica”.
Nato in una famiglia di artisti, il violoncellista e compositore albanese Redi Hasa ha iniziato a studiare il violoncello all'età di sette anni. Il suo primo album solista, The Stolen Cello, lo ha visto confrontarsi faccia a faccia con questo strumento, instaurando con esso un rapporto molto profondo che emerge in ogni traccia del disco. Il suo secondo lavoro in studio, My Nirvana, è un album che analizza un percorso di scoperta e analisi verso il “cuore grunge” del suo modo di fare musica, rendendo omaggio a una band al quale è molto legato. Nella sua carriera ha collaborato con Kocani Orkestar, Boban Markovic, Bobby McFerrin, Paolo Fresu e dal 2012 è membro della band di Ludovico Einaudi.

05 Novembre 2025
Parigi (FR) – Studio de L’Ermitage 

08 Novembre 2025
Torino – Folk Club (biglietti presto disponibili)

09 Novembre 2025
Venezia – Sale Apollinee (biglietti presto disponibili) 

12 Novembre 2025
Bologna – Sghetto Club

Info e biglietti
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LINDAL 
IN TOUR - ESTATE 2025

30 Agosto | Etétrad Festival - Fénis, Aosta
5 Settembre | La Musica Cucinata - Agripiola Lou Porti,
Monterosso Grana
12 Settembre | Loano Festival - Loano
14 Settembre | Sagra dei Tajarin - Roaschia
11 Ottobre | Festen'Oc - Saurat
25 Ottobre | Centro polifunzionale La Gramigna - Gaiola
22 Novembre | Una yurta di comunità - Aisone

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Nel centenario della nascita di Andrea Camilleri
Olivia Sellerio
canta Zara Zabara, tutte le canzoni per Montalbano
tour estate 2025
 
In occasione delle celebrazioni del centenario della nascita di Andrea Camilleri, Olivia Sellerio presenta in concerto “Zara Zabara, Canzoni per Montalbano”, tutti le canzoni scritte, arrangiate e interpretate per il Commissario Montalbano e il Giovane Montalbano I e II. Cinque i concerti in cinque luoghi simbolo della Sicilia: il 17 luglio al Teatro Panoramiche dei Templi di Agrigento, il 25 luglio al Baglio di Stefano di Gibellina (TP), l’8 agosto al Castello di Donnafugata a Ragusa, il 5 settembre al Teatro Greco di Taormina e il 7 settembre alla Villa Romana di Realmonte. Il tour proseguirà poi in autunno e per tutto il 2026. È inoltre in preparazione, sempre all’interno delle celebrazioni per il centenario di Camilleri (nato il 6 settembre 1925), una rilettura del repertorio di Zara Zabara con l’Orchestra Jazz Siciliana di The Brass Group di Palermo, che andrà poi a realizzarsi in una serie di concerti al Real Teatro di Santa Cecilia e in un nuovo album con gli arrangiamenti per orchestra di Pietro Leveratto. Oltre ai brani contenuti nell’album Zara Zabara. 12 Canzoni per Montalbano (Warner Musica 2019), Olivia Sellerio presenta in concerto insieme al suo quintetto anche altri brani, sempre legati a Camilleri e al commissario di Vigata. In particolare, U scrusciu d’u mari, scritta e dedicato allo scrittore siciliano a un anno dalla sua scomparsa e inserita nel 2020 nell’episodio “La Rete di protezione” del Commissario Montalbano. Quando a Camilleri chiedevano cosa più gli mancasse della Sicilia, il “mastro di parole” rispondeva u scrusciu d’u mari, il rumore del mare. E ci sono i briganti in agguato, invece, in Latri di passu, per estensione gente da cui guardarsi. Un brano che parla di una storia di delusione, di amicizia tradita, di fiducia mal riposta in chi, sedicente amico, nella cattiva sorte, ci volta le spalle. Da una poesia di Andrea Camilleri che vent’anni fa la regalò ad Olivia perché la mettesse in musica (per il cd Accabbanna uscito nel 2005 per EGEA). Nel live, ad affiancare il canto di Olivia, il suono nobile del violoncello, la pulsione del contrabbasso e le chitarre - diverse a seconda dell’umore del brano - in una fitta rete di linee melodiche; un impasto di corde e archi a dialogare coi sapienti effetti della chitarra elettrica, un accordo acustico-elettronico a favorire l’incontro di sonorità più attuali con quelle della tradizione colta o popolare, siano i temi di origine extraeuropea, il jazz o la musica d’autore del secondo Novecento. Nei brani della cantautrice palermitana, ancora una volta capace di trasformare racconto e sentimento in musica, convivono atmosfere mediterranee, sonorità dell’Atlantico, polvere d’Africa e folk americano; nella sua voce piena di reminiscenze e di parole attente le storie si intrecciano al melos siciliano e a mille radici di altri modi e mondi, a fare spola tra la Sicilia e altrove. Storie d’amore, di spartenza e resistenza, di denuncia, di accoglienza cantate dalla sua voce magnetica, scura, viscerale, una voce matrioska che ne contiene tante. 
Olivia Sellerio nasce e vive a Palermo, da anni divisa tra i libri e la musica. Cresce nell’amore per le storie e il piacere di condividerle che diventa mestiere, eredita “cuore di carta e sangue d’inchiostro”, e sono questo battito, questo respiro, a muovere per primi la sua voce, il desiderio di farsi tramite di un racconto, testimone di canzoni che racconto sono due volte, di musica e parole. Un cammino che parte in Sicilia e presto la conduce attraverso altri generi e luoghi della musica, travalica i confini con nuovi incontri dirompenti, ma in Sicilia più che spesso la riporta. Da anni impegnata nel rinnovare la tradizione musicale della sua terra, il suo lavoro, oggi, è un mosaico nel quale convivono interpretazioni di riconoscibile impronta jazz con vocalità mediterranee e africane, latinoamericane e neolatine, che si fondono in un incontro inedito, un’opera di ricerca e sintesi che accorda linguaggi e generi musicali dei mondi diversi - interpretati da Olivia nel tempo - coniugandoli fra loro e al melos siciliano, dai successi internazionali di “Accabbanna”, che nel 2005 firma a quattro mani con Pietro Leveratto - affascinante e inedita commistione tra canto popolare siciliano e jazz d'autore, che la porta sui grandi palchi della scena nazionale e internazionale -, alle canzoni che dal 2014 scrive e canta per le serie del commissario di Vigàta raccolte e pubblicate da Warner Music in Zara Zabara. 
Per i suoi lavori in lingua siciliana Olivia ha ricevuto: il Premio speciale “Donna di scena” 2006; il Premio Donna nel Jazz 2006; il Premio Rosa Balistreri – Alberto Favara 2013; il Premio Efebo d'Oro per Nuovi Linguaggi per la Musica 2015; il Premio Donna del Mediterraneo per le Arti dello Spettacolo 2018; il Premio A.N.D.E. 2018; il Premio Mimosa d'oro 2021.
 
TOUR ESTATE 2025
 
05/09 Taormina (CT)
Teatro Greco, Camilleri a Taormina
 
07/09 Realmonte (AG)
Villa Romana, Mosaic Summer
 
FORMAZIONE
Olivia Sellerio, voce; Lino Costa, chitarra; Dario Salerno, chitarra; Paolo Pellegrino, violoncello; Alberto Fidone, contrabbasso
Guest: Roberto Gervasi, fisarmonica; Roberto Izzo, violino
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I Battiti del Cantastorie: Nando Brusco continua a emozionare tra “Tamburo è Voce”

Riprendersi spazi di ascolto, ricreare comunità e ricercare le radici nel solco dell’oralità antica, delle narrazioni perdute, delle tradizioni musicali e folcloriche della Calabria. È il ruolo, il senso del Cantastorie di oggi come lo sta incarnando Nando Brusco, musicista, suonatore di tamburi ricercati, originario di Belmonte e da anni, ormai, attivo sui palchi di tutta Italia. Un cantastorie originale, diverso dagli altri, al quale piace raccontare storie e perfezionare la ricerca timbrica, nei suoni, nell’espressività sonora dei tamburi che lui stesso si fa costruire dalle migliori maestranze del Meridione. Con lo spettacolo “Tamburo è Voce… battiti di un cantastorie”, Brusco è attualmente impegnato nel suo tour estivo che ha chiamato “La danza della mano” e, in queste prime settimane di agosto si è già esibito nel ricco cartellone del festival “Fasti Verolani”, a Veroli, in provincia di Frosinone. Giunto ben alla 24esima edizione, il festival di Veroli è uno dei principali eventi nazionali per il teatro degli spazi urbani, un festival ricco di suggestioni e che accosta senza pudore il colto al popolare. Lo scorso lunedì 4 agosto, invece, tappa a Rieti, a Cantalupo in Sabina, dove prima del concerto serale Brusco ha tenuto anche un partecipato e coinvolgente laboratorio sul tamburo. 
«Il tour sta proseguendo molto bene – racconta Nando Brusco – è la conferma di un percorso intrapreso già da qualche anno. Trovare spazi anche fuori dalla Calabria per un progetto, come il mio, che racconta le nostre latitudini, le storie, le leggende del Mediterraneo, della Calabria e del Sud, dà un valore aggiunto, una grande gratificazione». Negli anni, Brusco si è esibito già in importanti rassegne nazionali, a Velletri, a Pisa, vincitore al prestigioso Festival della Resistenza 2023 (premio giuria e premio del pubblico), a Reggio Emilia, presso la Casa Cervi, simbolo della Resistenza, finalista al Palio Ermo Colle 2024 di Parma e vincitore del bando EarthinkFestival 2025 grazie al quale si esibirà ad Asti a settembre. Ma il tratto peculiare del progetto “Tamburo è Voce” è senza dubbio la sua capacità di essere seguito in tutte le dimensioni: da quelle più intime e raccolte dei tanti borghi e centri storici – oggi sempre più al centro del dibattito su spopolamento e aree interne – a quelle più grandi di festival nazionali. «Negli anni ho fatto performance in montagna, per escursionisti, nei boschi, sui monti di Paola, di recente a Cleto nel bellissimo castello, quando c’è la dimensione intima diventa tutto qualcosa di molto forte, avviene una prossimità, uno scambio con il pubblico che è il sale, oggi, del fare questo mestiere». Il senso, cioè, del Cantastorie nella nostra contemporaneità sempre più sfuggente, è su questo che fa leva Nando Brusco con i suoi tamburi: «oggi non è tanto l’aspetto informativo che conta, perché siamo già bombardati da notizie, realtà virtuali, e non, il nostro compito non è più portare a conoscenza le comunità di avvenimenti, di fatti di altri tempi, bensì riprendersi spazi fisici e soprattutto spazi temporali, di ascolto, momenti di narrazione, momenti in cui c’è la possibilità di evocare immagini, raccontare cose con l’ausilio del pubblico e di una dimensione di ascolto che sa recepire».  
Quello che può fare uno spettacolo come “Tamburo è Voce”, insomma, è andare in una direzione completamente diversa a quella che ormai sembrano intraprendere enti, istituzioni, promotori di spettacolo, cultura e turismo. Una sfida ardua, che si scontra, appunto, con le assodate tendenze dello showbusiness e alle quali Brusco contrappone il tornare a farsi comunità, lo stringersi attorno al “Cantastorie”, in un castello, in una piazzetta dimenticata, in un antico chiostro, luoghi che soprattutto in Calabria forse non sono fatti per le masse e le moltitudini ma che, invece, possono tornare a farsi luoghi di incontro emotivo e sensoriale, di riflessione e di autenticità. 
Il Tour di Nando Brusco prosegue il 9 agosto a Paola, il 13 a Zambrone (Vibo Valentia), il 17 a Tiriolo (Catanzaro), all’interno dei Bacchanalia, altro appuntamento ormai imperdibile per l’estate calabrese che celebra il vino, l’arte e le tradizioni, valorizzando le radici storiche del bel borgo di Tiriolo e il suo legame con gli antichi riti bacchici. Il 23 agosto sarà la volta di San Fili (Cosenza) e il 24 agosto a Soveria Mannelli (Catanzaro). L’8 settembre tappa a Ragusa e, infine, attesissima la data a Casabianca (Asti) del 13 settembre, dove Nando Brusco si esibirà all’interno dell’EarthinkFestival, primo festival teatrale in Italia che propone una visione poetica dei temi ambientali attraverso la sensibilità degli artisti e le scelte della direzione artistica degli spettacoli e performance presenti. Per il festival di Asti, tra l’altro, Nando Brusco è stato selezionato come vincitore del bando nazionale EarthinkFestival 2025.

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LUCA BASSANESE 
Live on Tour! 

 Sat, Sept 6, 2025 – Peace Roadshow / Madonna delle Grazie IT
 Fri, Sept 26, 2025 – Private Concert / CH
 Sat, Sept 27, 2025 – Piazza dei Signori / Vicenza  IT
 Sat, Oct 11, 2025 – Oasi Rossi / Santorso IT
 Fri, Oct 17, 2025 – “Eccediamo” Festival / Brescia  IT
 Sat, Oct 18, 2025 – Guest at “Trafficanti di sogni” / Albenga  IT
 Sat, Nov 15, 2025 – Luca Bassanese Trio / AICAT National Congress IT
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NUOVI APPUNTAMENTI LIVE PER LO STORICO GRUPPO SARDO 
PRENDAS
IL CONCERTO  “INCONTRO DI VOCI E SUONI DAL MEDITERRANEO”
IL 6 E IL 7 SETTEMBRE, ore 19.00, A LUNAMATRONA (SU) IN PIAZZA REGINA ELENA
E
IL 20 e il 21 SETTEMBRE, ore 21.00, A ULA TIRSO 
(Via Grazia Deledda, 09080 Ula Tirso, OR)

In entrambe gli appuntamenti è visitabile la mostra di strumenti musicali dell’intero Bacino del Mediterraneo

Nuovi appuntamenti live per i Prendas, che propongono in trio il concerto “Incontro di voci e suoni del Mediterraneo”.  Dopo gli eventi privati al Valle dell’Erica Thalasso & SPA (Località Valle dell'Erica, 07028 Santa Teresa Gallura,SS) e al Capo d'Orso Resort (Località Cala Capra, 07020 Palau), lo storico gruppo sardo prosegue il tour estivo nell’isola. Alle esibizioni live i Prendas affiancano una mostra di strumenti musicali dell’intero Bacino del Mediterraneo, tra i quali lire Bizantine, ad arco e pizzico, chitarre battenti a 10 corde, chitarre barocche sarde a 12 corde, aulos, Dulzainas, kurail, Sulittos, Pippajolos e Launeddas, Benas cun corru. La mostra è accompagnata da un seminario, tenuto da Giovanni Marongiu, su “Folklore e contaminazione etnica nel Mediterraneo”. Il 6 e 7 settembre, con inizio alle ore 19.00, i Prendas si esibiscono in Piazza Regina Elena a Lunamatrona (SU). Dal 6 settembre è possibile visitare la mostra di strumenti musicali all’interno del MUSEO D.E.A. LUNA(Piazza Regina Elena, 24 - 09022 Lunamatrona,SU), ossia il Museo DemoEtnoAntropologico Luna, che racconta il ventesimo secolo, con una singolare collezione di oggetti e documenti che hanno segnato il passaggio dal mondo agropastorale alla modernità. Il 20 e il 21 settembre, con inizio alle ore 21.00, i Prendas si esibiscono a Ula Tirso (OR)- antico, raccolto e suggestivo borgo del territorio storico del Barigadu- sul sagrato della Chiesa della Maddalena. La mostra sarà visitabile dal 20, nella Chiesa della Maddalena. Il gruppo musicale Prendas viene fondato nel 1987 da Giovanni Marongiu, diplomato al Conservatorio Luigi Canepa, già armonizzatore di canti popolari per voci virili e voci miste a Berchidda, Silanus, Bultei e Anela, armonizzatore del Coro Sant’Alene di Tula, insegnante di vocalità nella scuola civica di Tula e maestro di canto a cappella della parrocchia di San Sebastiano e di Santa Lucia in Berchidda. L’attuale line-up dei Prendas comprende lo storico fondatore del gruppo, Giovanni Marongiu (compositore e arrangiatore, basso acustico chitarra battente, liuto cantabile e voce), Matteo Sechi (flauto traverso, ottavino, traverso Irlandese, sulittu) e Mirco Doro (chitarre dodici corde barocca, Kiterra Battente mediterranea e voce). Tra le esperienze più significative di Matteo Sechi la partecipazione come flautista alla colonna sonora del film “I Giganti” (2021) del regista sardo Bonifacio Angius; la collaborazione, nel 2017, con il Conservatorio di Asnières sur Seine di Parigi, con il concerto finale nella Eglise Notre-Dame du Perpétuel Secours e i tre concerti tedeschi con la Dresdner Bläserphilharmonie. Mirco Doro frequenta il Triennio di Chitarra jazz al Conservatorio di Sassari e suona con diverse formazioni, spaziando dal jazz al rock (con i Fama ha partecipato a Sanremo Rock a Ferrara) fino ad influenze fusion e latin (con il gruppo Krasa). L’attitudine alla sperimentazione, alimentata anche dall’avvicendarsi nel gruppo di oltre 26 musicisti di diversa estrazione, ha condotto, nel tempo, all’ibridazione con sonorità greche, balcaniche, montenegrine e arabe. All’utilizzo degli strumenti tradizionali (launeddas, sulittos, benas e pippajolos) i Prendas hanno, nel corso degli anni, affiancato i più recenti violini, viole, flauto traverso, chitarrone, basso acustico e percussioni etniche pesanti. All’album di debutto,“Prendas” (Tecno Record) fanno seguito, tra i lavori più significativi, “Umbras” (Frorias, 2002) e “Auroras” ( Frorias, 2006), che vedono la partecipazione del jazzista Paolo Fresu, “Sole ruju”(Alfamusic Studio, 2010), “Prendas Sardinia (Live”, Edizioni Musicali Bagutti, 2013) e Hiknusa (Ezio Paloschi, Out Recording Studio, 2016).  Lo scorso 27 giugno è uscito  su tutte le piattaforme digitali “Armonia”, singolo che anticipa la pubblicazione del nuovo album in studio, su etichetta La Stanza Nascosta Records. “Armonia” è accompagnato dal videoclip ufficiale, per la regia e il montaggio di Irene Franchi(le riprese sono di Roberto Cadeddu), un estratto del quale è stato pubblicato in anteprima sul portale del TgR Sardegna. Alla produzione discografica i Prendas affiancano una intensa attività live, esibendosi- nel contesto di festival folk, rassegne di musica colta e manifestazioni di carattere socio culturale- in Italia (Piemonte, Lombardia, Veneto, Lazio) e al di fuori dei confini nazionali, in Slovenia, Spagna, Svizzera,Francia e Spagna, dove ottengono un particolare riscontro di pubblico e critica.
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Peppe Voltarelli
il docufilm “Che verso fa il pesce spada?”, l’omaggio a Domenico Modugno “Resta cu ‘mme” e il tour del nuovo album “Lupionòpolis”
L’anteprima del docufilm “Che verso fa il pesce spada?” al Biografilm Festival
 
“Che verso fa il pesce spada?”, per la regia e sceneggiatura di Giacomo Triglia, la fotografia di Edoardo Bolli e l’interpretazione di Peppe Voltarelli, verrà presentato in anteprima mondiale il 7 giugno 2025 alle ore 21:15 al Biografilm Festival di Bologna nella Sala Mastroianni del Cinema Lumière (saranno presenti il regista e il protagonista). Il docufilm esplora l’esilio introspettivo di Peppe, un regista e scrittore che decide di realizzare un documentario sulla pesca del pesce spada. Tuttavia, la pesca diventa solo un pretesto per una profonda immersione nella sua anima tormentata. Mentre osserva i pescatori in azione, Peppe si confronta con i demoni interni scaturiti dalla perdita della sua amata Lucia, la quale è simboleggiata dal pesce spada femmina che viene catturato. Attraverso immagini suggestive e simboliche, il film esplora temi universali come la perdita, il dolore e la ricerca di significato. “Che verso fa il pesce spada?”, girato tra Scilla, Bagnara Calabra e Roghudi, prodotto dalla Scuola Cinematografica della Calabria e finanziato dalla Calabria Film Commission, vuole essere un’esperienza cinematografica coinvolgente che porta lo spettatore in un viaggio emotivo e visivo, attraverso il quale si esplorano i confini della solitudine, del desiderio e della speranza. L’omaggio a Domenico Modugno “Resta cu ‘mme” con l’Orchestra Sinfonica di Sanremo Dopo “Voltarelli canta Modugno”, la produzione originale della Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo che negli ultimi due anni ha toccato diverse località italiane, quest’anno l’omaggio a Domenico Modugno proseguirà con un nuovo programma: “Resta cu ‘mme”. Tutti i brani, arrangiati dal M° Valter Sivilotti, saranno eseguiti dall’Orchestra Sinfonica di Sanremo diretta dal M° Giancarlo De Lorenzo e interpretati da Peppe Voltarelli, cantautore e vincitore di tre Targhe Tenco che con l’indimenticabile “Mister Volare” ha un legame speciale. «Tutto è nato venticinque anni fa con il recital “Volevo fare l’artista”, un omaggio alla carriera di Modugno, grande voce del Novecento e uomo che ha raccontato un Sud autentico, pieno di speranza, positivo e senza barriere. Per me è stato un riunificatore della poetica del Sud degli anni Sessanta. Cantava in dialetto pugliese, napoletano, calabrese. L’ho scoperto anno dopo anno, dopo quel primo recital, andando a fondo nella rilettura dei suoi brani. Una ricerca che ha toccato l’aspetto artistico, tecnico, metodologico. Senza copiarlo o imitarlo, nelle mie esibizioni cerco di rendere evidente la sua contemporaneità. La sua voce è viva, attuale, fresca, di qualità e carica di energia.» “Resta cu ‘mme” porterà l’omaggio al grande cantautore italiano nel corso dell’estate in dodici borghi del ponente ligure fino ad arrivare a Polignano a Mare, città natale di “Mister Volare”, per un inedito gemellaggio musicale tra Sanremo e la Puglia.
 
06-07/09/2025: Polignano a Mare (Bari)
 
I concerti di presentazione del nuovo album “Lupionòpolis”
Peppe Voltarelli continua inoltre il suo tour per presentare il nuovo disco “La grande corsa verso Lupionòpolis”. Il lavoro del cantautore calabrese conta alle spalle già 150 date tra l’Italia e l’estero (Belgio, Cuba, Francia, Germania, Repubblica Ceca, Spagna, Stati Uniti d’America, Svizzera), oltre ad essersi aggiudicato il Premio Loano, il più prestigioso riconoscimento per la musica di tradizione in Italia. Di seguito il calendario, in continuo aggiornamento sul sito internet www.peppevoltarelli.eu, degli appuntamenti che vedranno impegnato il poliedrico cantautore:
 
23/08/2025: Lendinusiana, Torchiarolo (Brindisi)
13/09/2025: 93° Festa dell’Uva, Riccia (Campobasso)
10/12/2025: Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone”, Roma
 
Il nuovo album registrato a New York
Pubblicato dall’etichetta discografica Visage Music, si tratta del primo album di inediti ad otto anni dalla pubblicazione del fortunato “Voltarelli canta Profazio” e due anni dopo “Planetario”, entrambi lavori premiati con la Targa Tenco come miglior album interprete rispettivamente nel 2016 e nel 2021. Il cantautore calabrese presenta la sua nuova raccolta di canzoni registrata a New York da Marc Urselli (tre Grammy Award e collaborazioni con Lou Reed e Nick Cave) nello storico EastSide Sound di Manhattan e prodotta artisticamente e arrangiata dal pianista italiano di base a Los Angeles Simone Giuliani (al suo attivo produzioni con Andrea Bocelli e la London Symphony Orchestra). Il disco, che contiene dieci nuove tracce di cui otto canzoni in dialetto calabrese, una in italiano e un valzer strumentale, vede la presenza di musicisti di calibro internazionale quali Davin Hoff (contrabasso), Jake Owen (chitarre), Stéphane San Juan (batteria), Mauro Refosco (percussioni) e la partecipazione di Eleanor Norton (violoncello), Dough Wieselman (sassofono e clarinetto) e Amy Denio (voce). L’album è accompagnato dai videoclip dei brani “Nun signu sulu mai”, girato nel quartiere Red Hook di Brooklyn e diretto da Giacomo Triglia (Brunori Sas, Jovanotti, Lucio Dalla, Måneskin), “Au cinéma”, diretto da Lele Nucera e realizzato con gli attori e le maestranze della Scuola Cinematografica della Calabria, e “Spremuta di limone”, diretto dal regista messicano Tony Gutierres (già al fianco del cantautore per i videoclip di “Canto mo” e “Scarpe rosse impolverate”) e girato all’Avana a Cuba.
 
L’artista
Peppe Voltarelli (Cosenza, 1969) è un cantante, autore di canzoni, attore e scrittore. Attivo dal 1990 come fondatore, voce e leader de Il parto delle nuvole pesanti, band di culto del nuovo folk italiano. Da solista ha pubblicato sette album in studio, quattro colonne sonore e due concerti. Si è aggiudicato tre volte la Targa Tenco, con “Ultima notte a Malá Strana” nel 2010 come miglior album in dialetto, con “Voltarelli canta Profazio” nel 2016 e con “Planetario” nel 2021, entrambi come miglior album interprete. È stato attore protagonista e coautore del film “La vera leggenda di Tony Vilar” di Giuseppe Gagliardi, primo mokumentary italiano. Vanta collaborazioni con Claudio Lolli, Teresa De Sio, Silvio Rodríguez, Adriana Varela, Kevin Johansen, Sergio Cammariere, Otello Profazio, Roy Paci, Carmen Consoli, Bandabardò e Amy Denio. Un’attività concertistica da sempre intensa lo ha portato a suonare in 25 paesi in tutto il mondo e suoi dischi sono stati pubblicati in Europa, Argentina, Canada e Stati Uniti. L’ultimo lavoro, il disco “La grande corsa verso Lupionòpolis”, registrato a New York e pubblicato da Visage Music nel 2023, si è posizionato secondo nella classifica finale del Premio Tenco nella categoria miglior album in dialetto. Si è inoltre aggiudicato il Premio Nilla Pizzi nel 2023 e il Premio Loano nel 2024 come miglior album.
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QuBa Libre 
Estate 2025

Lunedì 01 settembre h. 21 
QuBa Libre
Martiniana Po (Cn)
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EUGENIO BENNATO 
CONTINUA IL TOUR DI “MUSICA DEL MONDO” 
 
Prosegue il fitto tour estivo di Eugenio Bennato, che con “Musica del mondo” – il suo ultimo album uscito lo scorso 10 gennaio – attraverserà l’Italia, tra festival, piazze, borghi e parchi.  Una tournée che prende forma attorno all’universo sonoro del disco, dove la musica popolare napoletana – di cui Eugenio Bennato è da sempre una delle voci più autorevoli – si intreccia con sonorità folk e influenze provenienti da diverse tradizioni culturali. Sul palco, Eugenio Bennato – voce, chitarra classica, mandola e chitarra battente – è accompagnato da un ensemble di musicisti di grande spessore: Ezio Lambiase alla chitarra elettrice e classica, Stefano Simonetta al basso elettrico e alla voce, Walter Vivarelli alla batteria, al tamburello e alla voce, e Sonia Totaro, voce e tamburello, nonché interprete e custode della Tarantella del Gargano, che coinvolge il pubblico con la sua danza. Un incontro di linguaggi che si fa racconto, dialogo, visione.  Eugenio Bennato è anche il vincitore della 23ª edizione del Premio Maria Carta, che riceverà il prossimo 7 settembre a Siligo (SS), per una carriera di oltre 55 anni contraddistinta da una continua apertura alle musiche del mondo e dalla valorizzazione delle radici culturali oltre i confini della tradizione partenopea.  Un impegno, il suo, che si riflette in ogni sua opera discografica, dal suo esordio fino all’ultimo lavoro, “Musica del mondo”, un album che raccoglie dodici brani che incarnano l’anima della musica popolare, dalla scelta dei temi, come il valore della diversità, la memoria collettiva e personale, l’eredità culturale, la giustizia sociale e la lotta per i diritti, a quella dei suoni, sempre aperti a nuove contaminazioni. Un lavoro che non cerca una sintesi, ma un’alleanza tra storie, culture e suoni, dipingendo un “sud” che trascende la geografia italiana e parlando di valori profondi, resistenza, radici: le lingue si mescolano, i luoghi emergono nei testi, i ritmi guidano il passo. Tamorre, chitarre battenti, tamburi e batterie sostengono un movimento continuo, che è cammino e cuore insieme.   
In occasione dell’uscita di “Musica del Mondo”, Eugenio Bennato è stato ospite di numerosi programmi televisivi come Il Caffè (Rai1), Radio2 Social Club (Rai2 e Radio2), Musica Mia (Rai2), oltre che di rubriche di approfondimento come Tg2 Storie, Tg2 Italia Europa, Tg3 Fuorilinea, RaiNews24, Di buon mattino (TV2000) e Buongiorno Regione del TGR Campania e Lazio. Inoltre, ha presentato il nuovo disco in trasmissioni radiofoniche come La Nota Del Giorno e Il Mondo Non Basta e Prima Fila (Rai Radio1), Crossover (Rai Isoradio), Tempi supplementari (Rai Radio1 Sport), oltre che nei notiziari del GR Rai. 
L’album è stato anticipato dal singolo e video “Musica del mondo”, arricchito dalla collaborazione con il Yar Mohammad Group, band proveniente dal Rajasthan, conosciuta nel 2023 durante i concerti realizzati in India per la Festa della Repubblica su invito dell’ambasciata italiana di New Delhi e del consolato generale di Bengaluru, e dal singolo e video “Mongiana”. 
Grande Maestro della musica popolare italiana, Eugenio Bennato ha dato nuova linfa alle grandi tradizioni musicali del Sud Italia con il movimento Taranta Power, portandole nei mercati internazionali. Giunto a oltre cinquant’anni di carriera, continua ad essere un punto di riferimento per la modernità dei suoni e l’attualità dei testi, che affrontano temi cruciali della contemporaneità come le migrazioni, il rispetto delle diversità, la solidarietà, i pericoli della globalizzazione e del capitalismo estremo. Dalle sponde meridionali del Mediterraneo, dal pensiero meridiano, dall’incontro con storie e culture diverse, Eugenio Bennato ha tracciato e traccia la sua personale storia di ritmi e parole, fedele a sé stesso e alle sue idee, in un viaggio musicale che non conosce fine.  Dichiara Eugenio Bennato: “Negli Anni Settanta, da ragazzo, mi inventai la Nuova Compagnia di Canto Popolare, una band musicale che partiva dai modelli degli sconosciuti cantori del sud e cominciò a girare per il mondo. Poi vennero i briganti della storia meridionale, poi vennero i migranti del Mediterraneo, poi venne Taranta Power, che segnò l’ingresso della musica etnica italiana nella World Music. Da sempre una musica delle minoranze, una musica che conta poco nel business della civiltà globale.  Musica del mondo è tutto questo. Sono pensieri, idee, ideali, trasformati in parole e musiche senza confini. Ci ritrovo il mio punto di partenza e il mio approdo, la convinzione di allora che la musica possa contribuire a contrapporre alla logica del profitto la logica della bellezza e del contatto umano.” 
 
I prossimi concerti: 

05.09 Ferla (SR), Scalinata Cappuccini, ore 21:00
06.09 Castellamonte (TO), piazza Gen.Romano, ore 21:00
07.09 Siligo (SS), Premio Maria Carta, Piazza Maria Carta, ore 21:00
13.09 Bologna, Giardini Parker – Lennon, ore 21:00
14.09 Carrara, Con-vivere CarraraFestival, piazza Alberica, ore 21:00
20.09 Castel Ritaldi (PG), piazza Santa Marina ore 21:00
06.10 Bahrein, Golfo Persico

(calendario in aggiornamento) 
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C’MON TIGRE
“LUMINA” 
UN’ESPERIENZA IMMERSIVA SENZA PRECEDENTI  TRA ARTE E TECNOLOGIA
 
I C’MON TIGRE annunciano la nascita di LUMINA – Immersive Frequencies, a Technological Dancefloor, un nuovo progetto che fonde musica elettronica, strumenti acustici, robotica e arti visive, pronto a debuttare in anteprima assoluta il 10 e 11 ottobre 2025 al Robot Festival di Bologna, con due repliche il 1° novembre al JAZZMI di Milano. Dopo anni di sperimentazione tra linguaggi musicali e visivi, LUMINA apre un nuovo capitolo nella ricerca del collettivo: un’esperienza immersiva che supera i confini del concerto tradizionale e abbatte le barriere tra palco e pubblico, suono e corpo, reale e digitale. Un’architettura sensoriale che trasforma lo spazio in un organismo vivo e pulsante, trasformando ogni live in un rito: la musica dialoga con scenografie cinetiche – tra suoni, luci, presenze robotiche e corpi che si intrecciano in tempo reale – creando un flusso continuo tra performance e installazione. Disposto al centro della sala c’è il palco con cinque musicisti umani e un robot percussionista, che esegue ritmi su strumenti provenienti da diverse culture del mondo. Un ensemble ibrido, che fonde pulsazioni elettroniche, gestualità acustica e improvvisazione, circondato da presenze digitali, che partecipano attivamente allo spettacolo: figure che sembrano vive, ma non lo sono del tutto. O forse sì. LUMINA è anche questo: un incontro con l'altro da sé. Il pubblico si muove liberamente in un ambiente concepito come un rave esperienziale, luogo in cui ballare, osservare ed esplorare: indossando cuffie wireless, è immerso in un paesaggio sonoro tridimensionale, mentre ogni elemento della coreografia visiva contribuisce a ridefinire la relazione tra artista e spettatore. Prodotto con il supporto della Regione Emilia-Romagna, LUMINA è un laboratorio aperto sull’integrazione tra arte e tecnologia, guidato dall’interrogativo: “Che ruolo ha la tecnologia nell’esperienza umana? È un’estensione del corpo, della mente, o un nuovo linguaggio collettivo?” Attivo dal 2014, C’mon Tigre è un duo che incarna l'anima creativa da cui prende forma l'omonimo collettivo, composto da musicisti che condividono la passione di spingersi oltre i confini del suono e del genere. La sua musica, caratterizzata da ritmi ipnotici, melodie avvolgenti e arrangiamenti ricchi e dinamici, unisce la ricerca artistica a un’immediatezza capace di parlare a un pubblico trasversale, che negli anni è diventato sempre più ampio e appassionato. Con quattro dischi all’attivo e l'apprezzamento costante della critica specializzata, i C’mon Tigre hanno confermato con "Habitat" – l'ultimo album pubblicato a novembre 2023 – la propria identità artistica unica: quella di un collettivo dal respiro internazionale, in cui musica e arti visive si influenzano costantemente.

LE ANTEPRIME

10-11 ottobre BOLOGNA
Robot Festival, premiere assoluta

1° novembre MILANO
JAZZMI, due spettacoli: primo set: ore 21.00 - secondo set: ore 23.00

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RICHARD THOMPSON
LIVE IN ITALIA

Il cofondatore dei FAIRPORT CONVENTION dal vivo in Italia per tre imperdibili date

“Il miglior cantautore rock dopo Dylan e il miglior chitarrista elettrico dai tempi di Hendrix” 
Los Angeles Times
“Uno dei 100 migliori chitarristi di tutti i tempi” 
Rolling Stone

Biglietti in vendita su www.ticketone.it e www.vivaticket.it

Cofondatore negli anni Sessanta dei Fairport Convention e da oltre cinquant’anni titolare di una carriera solista che lo ha reso una delle figure più autorevoli del panorama cantautorale internazionale, Richard Thompson sarà in tour in Italia per tre imperdibili date dal vivo: 1° settembre 2025 a MESTRE, Teatro al corso; 2 settembre 2025 a REZZANO, BRESCIA, Teatro CTM; 4 settembre 2025 a ROMA, Auditorium Parco della Musica Sala Petrassi. Tutti i concerti sono organizzati e prodotti da Musical Box 2.0 Promotion. I biglietti sono in prevendita sul circuito Ticketone e Vivaticket. Le qualità di songwriter e la padronanza della chitarra acustica ed elettrica, insieme all’energia coinvolgente e alla vivacità che esprime sul palco, continuano a far guadagnare a Richard Thompson nuovi fan, confermandolo tra i più virtuosi e influenti esponenti del folk rock britannico di cui è stato un pioniere indiscusso. Il grande cantautore e chitarrista inglese deve la sua fama ad album come I Want to See the Bright Lights Tonight e Shoot Out the Lights (incisi tra gli anni ‘70 e ’80 con la ex moglie Linda), a pezzi come Beeswing e 1952 Vincent Black Lightning (secondo il Time tra le 100 canzoni migliori composte dal 1923 a oggi) e a colonne sonore per film come Grizzly Man di Werner Herzog e The Cold Blue di Erik Nelson. Il Los Angeles Times lo ha definito “il miglior cantautore rock dopo Dylan e il miglior chitarrista elettrico dai tempi di Hendrix” e Rolling Stone “uno dei 100 migliori chitarristi di tutti i tempi”. Più volte nominato ai Grammy, ha ricevuto riconoscimenti come l’OBE (Ordine dell’Impero britannico) e premi prestigiosi come i BCC Radio 2 Awards, l’Americana Music Association UK Lifetime Award e l’Ivor Novello Award. Il suo ultimo album di studio Ship to Shore è stato segnalato tra i migliori dischi del 2024 da riviste come Mojo e Uncut. Nei concerti italiani Thompson si esibirà in veste acustica accompagnato dalla moglie Zara Phillips, scrittrice e cantautrice.

1 settembre 2025
MESTRE (VENEZIA), Teatro al Corso – ore 21.15
 
2 settembre 2025
REZZATO (BRESCIA), Teatro CTM – ore 21.00
 
4 settembre 2025
ROMA, Auditorium Parco della Musica, Sala Petrassi – ore 20.00
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LOVESICK
COUNTRY MUSIC TRA CINEMA E TV,  NUOVO LOOK E UN LUNGO TOUR NEGLI USA PER PROMUOVERE L'ALBUM ‘REMEMBER MY NAME’

I Lovesick, country band bolognese di stanza ma sempre più cittadina del mondo per vocazione e per mestiere, hanno un rapporto sempre più confidenziale e consolidato con l’occhio della telecamera. In queste settimane, tra il 18 febbraio e l'11 marzo 2025 è trasmessa in prima visione Tv su Rai 1 la serie televisiva italiana Miss Fallaci, con la regia di Luca Ribuoli, dove i Lovesick, sono presenti in diverse scene ancora una volta in qualità di musicisti-attori, nonché nella colonna sonora. Già negli anni scorsi, andando con ordine, nel 2020 hanno partecipato con alcuni brani alla colonna sonora della serie televisiva ‘Mental’ con la regia di Michele Vannucci, nel 2021 per la prima volta come musicisti-attori nella serie su Sky TV ‘Speravo de morì prima’ dedicata a Francesco Totti, con la regia di Luca Ribuoli e successivamente, nel 2022, sempre come musicisti-attori nelle sale cinema in ‘Lamborghini - The Man Behind the Legend’, con la regia di Robert Moresco. Insomma, ovunque nelle biopic vi sia una congiunzione con la realtà americana, sia essa strettamente musicale ma non solo, arriva loro un caldo invito a partecipare. Non è un caso, questo perché la formazione bolognese negli ultimi anni ha curato nei minimi dettagli non solo l’aspetto della produzione discografica, ma anche della scenografia dei loro concerti nonché del loro look di scena marcatamente western.  Una scelta non solo dettata da un’esigenza stilistica ma anche per ricreare un’atmosfera da totale ‘immersione americana’ che vogliono regalare al loro pubblico durante ogni loro concerto.  Un riscontro di grande successo che traspare nei loro post e video social che di giorno in giorno, fanno raccogliere loro sempre più consensi da ogni parte del mondo.
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IL TOUR EUROPEO E UN NUOVO TOUR NEGLI STATI UNITI
Tra non molto infatti, durante l’intenso tour italiano in corso per la presentazione del loro ultimo album ‘Remember My Name’ sarà presto annunciato un lungo tour negli Usa, che toccherà 7 Stati e oltre 16 Città. Un’occasione ancora per trovare nuovi spazi, allargare ulteriormente gli orizzonti e cogliere nuove opportunità. Qui le date del tour europeo della Primavera 2025:
 
7 Marzo – Lumiere, Pisa – IT
29 Marzo – The Rockabilly Rave, Great Yarmouth – UK
4 Aprile – Crossroad Live Club, Roma – IT
10 Aprile – Biko Club, Milano – IT
12 Aprile – Capitol, Pordenone – IT
24 Maggio – Wortreich, Glarus – SWISS
25 Maggio – Lambic, Torino – IT
 
Nella playlist Spotify ‘This is Lovesick’ è possibile ascoltare le loro migliori canzoni, mentre per acquistare i loro album in formato fisico e seguirli nei loro tour promossi dall’agenzia booking Barley Arts e dall’ufficio stampa A-Z Press è possibile consultare il loro sito.
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ANA CARLA MAZA
CARIBE WORLD TOUR 2025 – ITALIA

Arriva la Deluxe Edition, tra nuovi arrangiamenti e una nuova band dal vivo
Appena uscito il videoclip del singolo “Diana”
   
Dopo aver conquistato i palchi di New York, Parigi, Berlino e Londra, e il pubblico italiano con i suoi concerti sold out nel 2024, la violoncellista, cantante e compositrice cubana Ana Carla Maza torna in tour in Italia con Caribe World Tour 2025, che accompagnerà l’uscita della nuova Deluxe Edition dell’album Caribe, arricchita da inediti arrangiamenti, nuove versioni dei brani più amati e dal nuovissimo singolo “Diana”, già disponibile anche in videoclip. Il tour farà tappa in Italia con sette appuntamenti speciali che toccheranno alcune tra le location più suggestive e significative del panorama musicale nazionale. Il tour prenderà il via il 14 maggio da Milano, con un concerto alla Santeria, per poi spostarsi a Roma il 16 maggio, dove l’artista si esibirà all’Auditorium Parco della Musica. Il 18 maggio sarà la volta di Perugia, con una tappa all’Auditorium San Francesco al Prato, seguita il giorno successivo, 19 maggio, dalla partecipazione al Cremona Jazz Festival. Durante l’estate, Ana Carla sarà protagonista di altri concerti all’aperto: il 13 luglio all'Eco Jazz Festival di Reggio Calabria, il 19 luglio a Stresa e il 20 luglio a Fiesole. Il tour italiano si concluderà il 21 settembre nell’incantevole cornice di San Martino di Castrozza per il festival Suoni delle Dolomiti, con un’esibizione che promette di essere tanto intima quanto spettacolare. Ana Carla si esibirà con una formazione allargata, dal trio fino a una band completa, per restituire l’energia e l’esuberanza dei suoni caraibici che compongono l’ossatura dell’album Caribe. Un live vibrante, coinvolgente, che fonde la tradizione delle descargas cubane degli anni Cinquanta con rumba, bossa nova, samba, tango e accenti jazz e pop contemporanei. La storia di Ana Carla Maza è quella di una giovane donna che ha trasformato il suo percorso artistico in un progetto completo e indipendente. Dopo il successo di La Flor (2020) e Bahía (2022), Caribe ha segnato una svolta anche sul piano produttivo: l’artista ha infatti fondato la propria etichetta discografica, ACM, con la quale ha prodotto e firmato integralmente l’album. “Nella musica latina – afferma - le donne cantano e gli uomini fanno tutto il resto. Io ho deciso di produrre da sola, scrivendo ogni arrangiamento per un sestetto. Volevo che questo disco parlasse con la mia voce femminile e libera: un inno alla gioia spontanea, alla vita condivisa, al ritmo che ci unisce.”. Concepito e registrato "on the road", tra voli e paesaggi internazionali, Caribe riflette la filosofia musicale di Ana Carla: radici cubane e sguardo globale, un multilinguismo sonoro che si è plasmato tra l’Havana, Madrid e Parigi, città dove ha completato i suoi studi classici.
Nata a Guanabacoa, cuore musicale dell’Havana, Ana Carla cresce tra i suoni cerimoniali della Santería e le melodie jazz del padre cileno Carlos Maza e della madre cubana Mirza Sierra. Studia pianoforte con Miriam Valdés (sorella di Chucho Valdés) e a otto anni abbraccia il violoncello, che diventerà la sua voce più autentica. A soli 12 anni si trasferisce in Spagna, e poco dopo si stabilisce a Parigi per proseguire la formazione e dare il via a un percorso artistico personale e coraggioso, che l’ha portata – in soli tre anni – a pubblicare tre album e a calcare i palchi dei maggiori festival europei e internazionali: Jazz à Vienne, Blue Note Milano, EFG London Jazz Festival, Paris Jazz Festival, Verona Jazz, Gibraltar World Music Festival e molti altri. Con oltre 435 concerti in 21 Paesi, più di 300.000 spettatori e una fanbase digitale in continua crescita, Ana Carla Maza è oggi una delle figure più sorprendenti e innovative della world music internazionale. La sua musica parla alle nuove generazioni così come a chi ha vissuto gli anni d’oro dei Buena Vista Social Club, cui spesso si ispira nei suoi arrangiamenti e nel suo spirito celebrativo. Il Caribe “Deluxe” World Tour 2025 sarà un viaggio emozionante tra le culture, i ritmi e le storie dell’America Latina, rivisitate con lo stile e l’anima di un’artista libera, giovane e in costante trasformazione. Le date del tour:


21.09.2025 – San Martino di Castrozza, Suoni delle Dolomiti

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Fermento Etnico
presenta 

Domenica 5 ottobre ore 20,30 
Rimini, Sala Polivalente delle Celle in Via 23 Settembre, 124 scala C
Presentazione dei corsi autunnali

per info 3312645324 oppure sul nostro sito www.fermentoetnico.org
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Mehmet Polat 
Upcoming concerts
 
26/10
'Tijd en hoop' with Joke Hermsen, Maryana Golovchenko 
Verhalenhuis Haarlem, Haarlem

13/11
Mehmet Polat Quartet in Theater de Lieve Vrouw 
Theater De Lieve Vrouw, Amersfoort
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Stars gather to celebrate the 80th birthday of the godfather of English Folk Rock
“Ashley Hutchings is the single most important figure in English folk rock”
 
So says Bob Dylan who refers to him as ‘Million Dollar Ash’. What better title than ‘Million Dollar Bash’ (a Dylan song covered by Fairport Convention) for this very special event to celebrate the eightieth birthday of Ashley Hutchings. This unique concert will take place on Friday 18 April 2025 in Birmingham Town Hall with a line-up curated by Ashley’s son Blair Dunlop. The concert will feature a host of artists representing many of the bands and collaborations that Ashley masterminded and nurtured over a career spanning six decades. What started when he was only 15, gathering school friends around him to emulate the music of the time, his career moved from the very early days of rock n roll to laying the foundations of modern day folk music. In the mid 60s along with friends Richard Thompson and Simon Nicol, he formed Fairport Convention. They covered Dylan and West Coast songs (Million Dollar Bash being just one example). They took inspiration from The Byrds’ rocky covers of several traditional songs to create the genre that would become known as English Folk Rock with their ground breaking album Liege & Lief. Ashley would continue to entwine English traditional music with electric rock forming Steeleye Span and various incarnations of the Albion Band. Onwards through the 70s and his continued interest in Cecil Sharp’s collection of the English tradition with Morris dance at the centre then on to full scale theatre productions at the National combining spoken word and song with the Larkrise Band. Beyond all that he continued to offer new young artists opportunities to bring to life new collaborations like the Rainbow Chasers, a small band that he still holds dear to his heart. He set up duos and trios to combine his passion for spoken word and song. His ‘little black book’ has become an ever growing roster of talented musicians and performers, each chosen for a particular musical or performance skill that would fit Ashley’s newest project. Without exception all would carve their own career path in the following years. Music of many genres has been the binding element of every path that Ashley’s career has taken. With a seemingly never ending thirst for knowledge he has always been open to new ideas and inspirations delving into theatre, dance, poetry and literature to continue broadening his creative ideals. Such is the scope and importance of his work that Ashley has received many awards – The EFDSS (English Folk Dance and Song Society) Gold Badge Award, and an MBE for his services to music, the Italian Premio Ciampi Lifetime Achievement, the BBC Radio 2 Good Tradition award, and along with his former Fairport band mates, the BBC Radio 2 Folk Awards ‘Most influential folk album of all time’ for Liege & Lief.
Ashley Hutchings’ career has been long and successful; this very special concert will give an insight into a lifetime’s work. Tickets will be on sale from 2 August 2024 available from: Bmusic.co.uk

“My friend Ashley Hutchings is the godfather of English Folk Rock. He made us a genre we can’t refuse” Bob Dylan July 2024
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PUTAN CLUB
FeministElectronicIndustrialAvantRockTechnoEthnoWorldSauvagerie
 
« How did we miss this? A band is taking the roof off the venue. Like a crush collusion between Young Gods, Nine Inch Nails, and even the early Ants when things get tribal with their more chanting ethno vocals and big rhymes, Putan Club have an astonishing and original sound and the live show is enormous. The audience is transfixed by the Italian/French two-piece who are so perfect and so stunning that you stand there open-mouthed at their brilliance. Putan Club are a stunning revelation. A medusa curls haired woman dealing bass filth with a perfect groove and a bequiffed man on guitar twitching with expectation. They then literally just explode. Their drum machine takes up the rhythm chores and the seering catchy riffs are delivered with a noisenik venom and raw power. There is the clank and grind of industrial and the forward vision of post-punk and an almighty groove of death disco which bites into raw Africa then crunch into primal funk. They are the best band that I should have heard of. The band are now an LTW priority that you must listen to. Now !!! » John Robb - LOUDER THAN WAR (UK)

13/09 - NAUTILUS, Perpignan [F]
04/10 - UMA NOITE IRREVERSÍVEL FESTIVAL, Braga [P]
24/10 - SOUNDART FESTIVAL, Malta [MT]
04-25/11 - UNCOOL, Poschiavo [CH]
27/12 - MERCATO NUOVO, Taranto [I]
01/08/2026 - MICK FEST, Colchester Arts Centre, Colchester [UK]
02/08/2026  - THE DUBLIN CASTLE, London [UK]
06/08/2026  - BLOC+, Glasgow [UK]
07/08/2026  - BANNERMANS, Edinburgh [UK]
& more...
 
Bass, vox, computer: Gianna Greco
Guitar, vox, computer: François R. Cambuzat