Concerti Jazz & Blues

I comunicati stampa relativi ai concerti della scena jazz & blues...


ATELIER MUSICALE
XXXI stagione 
Dal 20 settembre 2025 al 7 marzo 2026
Auditorium Di Vittorio della Camera del Lavoro, corso di Porta Vittoria 43, 20122 Milano.
Inizio concerti: ore 17.30

Jazz e classica contemporanea: al via sabato 20 settembre con il quartetto di Claudio Fasoli la XXXI stagione dell’Atelier Musicale  alla Camera del Lavoro di Milano

Tornano gli appuntamenti della rassegna organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio. Tra i musicisti coinvolti spiccano i nomi di Mauro Ottolini, Giovanni Falzone, Tino Tracanna, Florian Arbenz, Alessandro Solbiati, Simone Pedroni, Natalia Benedetti e Guido Arbonelli

La XXXI edizione dell’Atelier Musicale, la rassegna di jazz e classica contemporanea organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio, scatterà sabato 20 settembre alla Camera del Lavoro di Milano e presenterà ancora una volta una varietà progettuale di grande interesse, nella quale le proposte non sono in linea con l’abituale programmazione concertistica sia nell’ambito jazzistico sia in quello eurocolto.  Molti dei concerti della nuova stagione, poi, sono in prima esecuzione (assoluta o milanese) ed evidenziano il senso di una filosofia propositiva che intende offrire al pubblico del capoluogo lombardo qualcosa che difficilmente potrebbe ascoltare altrove, in linea con l’idea che le vere operazioni culturali sono quelle che realizzano ciò che manca e non ripetono qualcosa di già esistente. Inoltre, la tanto apprezzata quanto rara formula della rassegna, che integra i concerti con dettagliati, ma agili, programmi di sala e brevi guide all’ascolto introduttive, contribuisce non solo all’educazione estetica del pubblico, ma forma una platea attenta, ricettiva e apprezzata enormemente da tutti i musicisti che, nell’arco dei decenni, si sono alternati sul palcoscenico dell’auditorium Di Vittorio. Anche l’orario pomeridiano delle 17.30 si è rivelato, nella sua applicazione più che trentennale, un modo di promuovere i concerti presso un pubblico non abituato alla frequentazione serale dei teatri e degli auditorium, svolgendo un ruolo socialmente utile e, generalmente, poco praticato. 
Il programma della XXXI edizione si configura con la consueta e ampia articolazione progettuale, con performance che intrecciano il mondo jazzistico e quello eurocolto, come nel nel caso di Oscar Del Barba e Tino Tracanna, mentre altre evidenziano una concezione jazzistica prettamente europea, come l’apertura, sabato 20 settembre, con Claudio Fasoli, oppure presentano originali mix di mondi musicali, ben evidenti nei concerti di Mauro Ottolini e Giovanni Falzone, portatori di incroci con il rap, il funky e le musiche provenienti da vasti universi sonori. Non mancano poi i consueti e importanti omaggi, a partire da quello per il compianto Emilio Soana, scomparso lo scorso gennaio, che intorno a Enrico Intra riunisce grandi musicisti che hanno tante volte suonato con lui; quello a Miles Davis da parte di Marco Mariani, tra i primi a ricordare il centenario della nascita del grande artista africano americano, e, infine, il trombone summit, tributo a due trombonisti del valore di Jay Jay Johnson e dell’italiano Marcello Rosa. 
Il jazz internazionale è rappresentato dal singolare trio svizzero-anglo-brasiliano del batterista Florian Arbenz, mentre la linea verde dal formidabile quartetto del sassofonista Lorenzo Simoni, che fonda le sue radici nel mondo di Ornette Coleman ma anche nel jazz contemporaneo più avanzato. Lo sguardo ai giovani, la loro valorizzazione, è da sempre un elemento centrale della rassegna ed è presente in quasi tutti i concerti, coerentemente a quanto fatto sin dalla prima edizione dell’Atelier. 
L’originalità dei programmi investe anche il campo classico, con il progetto Pasolini di Alessandro Solbiati, il singolare recital di una nuova vedette del pianoforte quale Simone Pedroni, oltre alla ricognizione del sempre troppo poco eseguito mondo musicale statunitense da parte dell’Ensemble Garbarino. Completano il quadro lo sguardo ai giovani talenti come la violinista Jingzhi Zhang e il Trio Bedrich e il curioso incontro di due grandi virtuosi del clarinetto odierno quali Natalia Benedetti e Guido Arbonelli. Nel complesso, si tratta di una stagione in grado di far incontrare pubblici diversi, ma ugualmente animati dall’amore per la musica vista in tutte le sue declinazioni.
Superata la boa del trentennale, l’Atelier Musicale inizia la sua nuova stagione sabato 20 settembre (inizio live ore 17.30, ingresso 10 euro con tessera associativa) con l’esibizione di Claudio Fasoli, maestro assoluto di una visione europea e progettuale del jazz, artista dalla precisa linea compositiva e performativa, che è stato presente in diverse edizioni della rassegna, portando sempre un contributo di originalità e alta qualità espressiva. Stavolta torna con il Next Quartet, che dirige da più di quattro anni e con cui è già stato presente nella rassegna tre anni fa: è un gruppo costituito da musicisti che, com’è usuale nel mondo musicale di Fasoli, sono funzionali alla realizzazione dell’odierno pensiero artistico del leader. Si tratta di strumentisti di grande duttilità, a cominciare dal chitarrista Simone Massaron, in grado di sfruttare tutta la gamma timbrica del suo strumento e di utilizzare efficacemente l’elettronica, dimostrando altresì un’ampia padronanza linguistica che spazia lungo la storia del jazz e non solo. La stessa ricchezza di tratto la troviamo in Tito Mangialajo Rantzer che, come tutti i contrabbassisti con cui Fasoli ha suonato, riveste un ruolo centrale nella sua musica, muovendosi in molteplici direzioni. Infine, Stefano Grasso è un batterista capace di lavorare coloristicamente sul ritmo, inserendosi pienamente “dentro” la musica. Con loro Fasoli proporrà le sue composizioni, in cui emergono sia un magistrale uso dello spazio sonoro, sia la sinteticità dei temi, le cui cellule sono cesellate con estrema cura e creano paesaggi sonori originali e ben definiti. I brani scelti sono quasi tutti tratti dall’ultimo album del sassofonista, intitolato Hasard (registrato nel 2024 e pubblicato da Abeat Records). A questi si aggiungono un paio di temi scelti dai due precedenti cd del gruppo: Ambush e Next (quest’ultimo vincitore del referendum della critica italiana nel Top Jazz del 2021).
Personaggio che fa parte della storia e dell’attualità del jazz europeo, Claudio Fasoli vanta una carriera cominciata con la partecipazione al celebre gruppo jazz-rock Perigeo e proseguita come leader di molteplici formazioni e progetti in cui ha avuto al suo fianco grandi personalità del jazz nazionale e internazionale: da Franco D’Andrea a Enrico Rava, da Kenny Wheeler a J.F. Jenny-Clark, da Mick Goodrick ad Antonio Faraò, per citarne solo alcuni. Il concerto che apre, a Milano, la XXXI edizione dell’Atelier Musicale offre quindi la possibilità di ascoltare una formazione tra le più interessanti della scena jazzistica italiana ed europea.


Ingresso: 10 euro con tessera ordinaria (5 euro) o di sostegno (10 euro). Abbonamento stagionale: 80 euro.
Per informazioni: 3483591215; email: secondomaggio@alice.it; eury@iol.it
Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
Introduzione ai concerti a cura di Maurizio Franco.
Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio.
Presidente: Gianni Bombaci; vicepresidente: Enrico Intra. 
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Letizia Onorati & Paolo Di Sabatino Trio
“Americas” 
in concerto

Venerdì 31 ottobre alle 21:30, all’Alexanderplatz Jazz Club di Roma, Letizia Onorati e Paolo Di Sabatino Trio presenteranno Americas, il loro nuovo album

L’Alexanderplatz Jazz Club (Via Ostia 9, Roma), storico locale, uno fra i più prestigiosi in Italia, sarà la location del concerto di Letizia Onorati & Paolo Di Sabatino Trio, in programma venerdì 31 ottobre alle 21:30. La cantante, accompagnata dal pianista Paolo Di Sabatino, con una notevole formazione completata da Simone Sulpizio al basso e Glauco Di Sabatino alla batteria, presenterà Americas, nuovo capitolo discografico pubblicato dall’etichetta Azzurra Music, disponibile sia in formato fisico, in digitale e anche in vinile. Si tratta di un lavoro che contiene quindici brani sul CD e dodici sul vinile, un intenso e appassionato viaggio in note attraverso cui Letizia Onorati e Paolo Di Sabatino manifestano tutto il loro amore per il latin jazz, soprattutto per quello brasiliano ma non solo. Autentiche icone sacre come Caetano Veloso, Osvaldo Farrés, Antônio Carlos Jobim e Astor Piazzolla sono compositori ai quali, attraverso i sopraffini arrangiamenti di Paolo Di Sabatino, questo quartetto rende omaggio con toccante trasporto emotivo, genuinità, generosità e sensibilità comunicativa. Il tutto nel segno di quelle colorazioni tipiche della Musica Popolare Brasiliana, del nuevo tango e, più in generale, di quella musica sudamericana che si caratterizza per sentimenti di gioia e mestizia allo stesso tempo. Letizia Onorati descrive così questa nuova realizzazione discografica: «Americas è un viaggio di esplorazione, celebrazione e vero amore per una terra lontana che trova la sua bellezza e la sua forza più potente nella musica, linfa vitale di una cultura di condivisione tra colori diversi ed emozioni che entrano profondamente nell’anima di chi le si avvicina». Dunque, un concerto imperdibile per tutti gli amanti della buona e vera musica che intendono intraprendere un viaggio immersivo dalle alte frequenze emozionali.
Letizia Onorati - Cantante poliedrica, dalle raffinate nuance timbriche, dall’ottima padronanza improvvisativa e ritmica, brillante nella gestione della dinamica, Letizia Onorati è una giovane musicista di talento che annovera numerose collaborazioni di prestigio con artisti di statura nazionale e internazionale come Flavio Boltro, Javier Girotto, Max Ionata, Luca Bulgarelli, Andrea Rea, Lorenzo Tucci, Dario Rosciglione, Mirko Signorile, Sachal Vasandani, Daniele Mencarelli, Bruno Marcozzi, Giovanna Famulari, Marco Siniscalco, Barbara Errico, Davide Cavuti, Sergio Corbini, Paolo Corsi, Franco Fabbrini, Fabio Concato, soltanto per elencarne alcuni. Significative anche le sue collaborazioni con due grandi attori quali Michele Placido e Alessandro Preziosi. Oltre all’Italia, grazie ad alcuni concerti, Letizia Onorati è assai apprezzata all’estero in Paesi come Belgio, Russia, Giappone. Dal punto di vista mediatico ottiene un’importante visibilità con alcune sue apparizioni su Rai Italia e alle partecipazioni a programmi come Radio 1 Music Club, Rai Radio 1-Notti D’Estate e alle interviste per Rai News 24, Sky TG24, Corriere della Sera, D – La Repubblica delle Donne e GR 1 (Rai Radio 1). Attualmente ha al suo attivo diverse pubblicazioni discografiche, album che riscuotono successo in termini di ascolto anche in nazioni come Stati Uniti, Brasile, Giappone, Canada, Belgio, Francia e non solo. 
Paolo Di Sabatino - Pianista jazz, compositore e arrangiatore di grande eleganza, dal tocco delicato, dallo spiccato senso melodico, capace di cesellare intarsi armonici di ottima fattura, Paolo Di Sabatino è uno fra i musicisti italiani più richiesti e stimati non soltanto in ambito strettamente jazzistico. Grazie al suo fulgido talento, riconosciuto anche a livello internazionale, ha condiviso palco e studio di registrazione con uno stuolo di jazzisti, e non, blasonati sulla scena nazionale e mondiale come Fabio Concato, Tullio De Piscopo, Paolo Fresu, Rosario Giuliani, Gianni Coscia, Enrico Rava, Maurizio Giammarco, Gianni Cazzola, Dario Deidda, Christian Meyer, Roberto Gatto, Lee Konitz, Irio De Paula, Bob Mintzer, Billy Cobham, Mark Sherman, Bob Franceschini, John Patitucci, John Abercrombie, Peter Erskine, Horacio “El Negro” Hernandez, solo per nominarne alcuni. Inoltre ha riscosso successo di pubblico e critica anche fuori dall’Italia, grazie a svariati concerti tenuti in Spagna, Germania, Norvegia, Svezia, Giappone, Svizzera, Bielorussia, Russia, Bulgaria, Cile, Argentina.




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PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA

ALINA BZHEZHINSKA & HIPHARPCOLLECTIVE con TONY KOFI
Ospite speciale BRIAN JACKSON
“CELEBRATING ALICE COLTRANE”

MERCOLEDÌ 12 NOVEMBRE 2025, ORE 21:00
ROMA JAZZ FESTIVAL
AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA, TEATRO STUDIO BORGNA

Alina Bzhezhinska & HipHarpCollective, l'illustre compositore e musicista Brian Jackson e il celebre sassofonista Tony Kofi, in nome di Alice Coltrane stanno dando vita a una serie di performances uniche e accattivanti in festival accuratamente selezionati: Mercoledì 12 novembre 2025, al Roma Jazz Festival, sarà finalmente possibile apprezzarli per la prima volta dal vivo anche in Italia. Tra le più importanti arpiste al mondo, Alina Bzhezhinska, all'arpa e alla parte elettronica, insieme a Brian Jackson alle tastiere e al flauto, e Tony Kofi al sassofono, con responsabilità e grande senso di accudimento e con la benedizione della John & Alice Coltrane Home, presenteranno ‘Journey in Satchidananda’, ‘Shiva Loka’, ‘Ptah The El Daoud’ e composizioni originali che portano l'impronta della visione universale di Alice Coltrane. Per questa importante occasione, saranno supportati da un ensemble stellare composto dalla maestria ritmica di Kobe Heath Ngugi al basso, Matt Holmes alla batteria e Joel Prime alle percussioni. La profonda conoscenza e ammirazione di Alina Bzhezhinska per l'opera artistica di Alice Coltrane si esprime in modo eloquente sin dal suo album di debutto intitolato ‘Inspiration’, sentito omaggio all'influenza duratura di Alice e John Coltrane, con il virtuosismo di Tony Kofi al sassofono. Già nel 2017 Bzhezhinska e Kofi avevano incantato il pubblico del Barbican Centre di Londra durante l'EFG London Jazz Festival, condividendo il palco con il leggendario Pharoah Sanders. Evento premiato con una nomination nel 2018 per la Best Live Experience of the Year ai prestigiosi Jazz FM Awards. Per Brian Jackson, la musica dei Coltrane è stata faro e fonte di ispirazione nel corso di tutta la sua carriera. Metà del duo Gil Scott-Heron & Brian Jackson, da sempre Jackson guarda al presente e al passato per trarre ispirazione onorando l'antica tradizione del griot, il trovatore africano della verità. L'ho imparato da chi mi ha preceduto. È mio compito trasmettere ciò che ho imparato. Questa è la Tradizione.

Alina Bzhezhinska - arpa; Brian Jackson - voce, keys, flauto; Tony Kofi – sax; Kobe Heath Ngugi - basso;
Matt Holmes - batteria; Joel Prime - percussioni

Viale Pietro De Coubertin, 30 - Ingresso: € 30
Info e biglietti: 06 80241281 -  info@musicaperroma.it
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CUCCAGNA JAZZ CLUB - IL RITO DEL JAZZ
Un posto a Milano, Cascina Cuccagna, via Cuccagna 2/4, Milano.

Riparte “Il rito del jazz” alla Cascina Cuccagna di Milano
al via martedì 7 ottobre la nuova stagione con il trio del pianista Max Cameroni

Tornano, ogni settimana, gli appuntamenti con la musica dal vivo organizzati dall’associazione culturale Musicamorfosi. I giovani talenti della scena italiana (ma non solo) animeranno il Cuccagna Jazz Club per tutto il mese di ottobre: sul palco milanese si esibiranno anche il duo formato da Simone Locarni e Giacomo Cazzaro e i gruppi guidati da Raffaele Garramone, Cecilia Carta e Jaromir Rusnak

Scatterà martedì 7 ottobre la quarta stagione de “Il rito del jazz”, la rassegna organizzata dall’associazione culturale Musicamorfosi alla Cascina Cuccagna di Milano, negli accoglienti locali del ristorante Un posto a Milano, che per l’occasione si trasforma, una volta alla settimana, nel Cuccagna Jazz Club.  I concerti sono realizzati con il sostegno del MiC e di SIAE nell’ambito del programma Per Chi Crea e di Nuovo Imaie, con il patrocinio del Municipio 4 del Comune di Milano. La formula è quella collaudata del doppio set (alle ore 19.30 e 21.30) con ingresso libero (prenotazioni: tel. 025457785; email: info@unpostoamilano.it).
Dal 2022 a oggi “Il rito del jazz” ha ospitato esponenti di primo piano della scena italiana e internazionale (da Giovanni Falzone a Tino Tracanna, da Antonio Zambrini ad Andrea Dulbecco, da Ethan Iverson a Nicole Johänntgen ma non solo) e ha contribuito al lancio di giovani e promettenti musicisti (tra cui Raffaele Fiengo, Sophia Tomelleri, Francesco Sensi e Thomas Umbaca). Anche quest’anno si punta a valorizzare, in particolar modo, i nuovi talenti del jazz tricolore, senza dimenticare i big.
Per il primo concerto della nuova stagione, martedì 7 ottobre sarà protagonista il Max Cameroni Trio, formazione nata nelle aule del Conservatorio G. Verdi di Milano e composta da Max Cameroni (pianoforte), Samuele Frisenda (contrabbasso) e Matteo Traisci (batteria), che si è già esibita su palchi prestigiosi come quello del festival JazzMi e per la Società dei Concerti. Max Cameroni e i suoi sodali proporranno brani originali (firmati per lo più da Frisenda) e composizioni di grandi nomi del panorama contemporaneo (jazzistico e non solo, da Herbie Hancock a John Taylor), senza dimenticare l’amato Bach.
La settimana successiva, martedì 14 ottobre, spazio a due gruppi: il Raffaele Garramone Trio per il primo set della serata (ore 19.30) e, successivamente, il duo composto dal pianista Simone Locarni e dal sassofonista Giacomo Cazzaro (per il secondo set). Classe 2001, Raffaele Garramone è un pianista versatile e, insieme ad Agata Garbin alla batteria e Christian Scaffidi al basso, guida una formazione che reinterpreta il jazz con eleganza e complicità musicale. Ispirato all’estetismo lirico di Bill Evans e al groove di Red Garland, il trio crea atmosfere intime, dinamiche e coinvolgenti, arricchite da composizioni originali. Alle ore 21.30 riflettori puntati su due giovani talenti in rapida ascesa della new wave italiana: Simone Locarni (una delle grandi promesse del jazz continentale, che ha fatto incetta di premi e riconoscimenti in Italia e in Europa) e Giacomo Cazzaro presenteranno un repertorio di brani originali di entrambi i musicisti in uno stile contemporaneo che tiene in considerazione le sonorità della tradizione jazzistica americana fondendola con le correnti nordeuropee e mediterranee, esplorando anche l’improvvisazione radicale. Il progetto è stato selezionato nell’ambito dell’iniziativa PRODJGI, riservata ai giovani talenti del jazz tricolore, con il contributo del Ministero della Cultura e di Siae nell’ambito del programma Per Chi Crea.
Martedì 21 ottobre sarà la volta dello Swing Me Trio, ovvero della formazione composta dalla cantante Cecilia Carta, dal chitarrista Luciano Poli e dal contrabbassista Mauro Sereno. Il progetto nasce intorno alla voce di Cecilia Carta, rivelazione del panorama swing/jazz, affiancata da due musicisti di lungo corso quali Luciano Poli, chitarrista jazz e gypsy/manouche, e Mauro Sereno, contrabbassista jazz. Il trio attinge a piene mani nel repertorio jazz/swing dagli anni ‘20 agli anni ‘40 del Novecento, dai brani di Fats Waller, Duke Ellington, George Gershwin e Irving Berlin ai classici di autori come Cole Porter e Jimmy McHugh, senza trascurare le canzoni di alcune celebri colonne sonore (come “Puttin’ on the Ritz” dal film Frankenstein Junior e “One More Kiss, Dear” di Vangelis da Blade Runner).
Per l’ultimo appuntamento del mese, martedì 28 ottobre sarà di scena il quartetto del contrabbassista polacco Jaromir Rusnak, che propone un jazz moderno fatto di composizioni originali che uniscono struttura e improvvisazione, con un linguaggio contemporaneo e aperto alle influenze europee. Insieme al leader si esibiranno il sassofonista Jossy Botte, il pianista Davide Cabiddu e il batterista Andrea Lo Palo. Il suono coeso del gruppo, nato nel 2021 e già con tre album all’attivo (due anni fa il quartetto si è aggiudicato il Premio del Conservatorio di Milano), è il risultato di una forte intesa musicale.
  
I CONCERTI DI OTTOBRE 2025

Martedì 14 ottobre, ore 19.30 e 21.30
RAFFAELE GARRAMONE TRIO (primo set)
Raffaele Garramone, pianoforte; Christian Scaffidi, basso elettrico; Agata Garbin, batteria
 
LOCARNI-CAZZARO DUO (secondo set)
Simone Locarni, pianoforte; Giacomo Cazzaro, sax
 
Martedì 21 ottobre, ore 19.30 e 21.30
SWING ME TRIO
Cecilia Carta, voce; Luciano Poli, chitarra elettrica; Mauro Sereno, contrabbasso
 
Martedì 28 ottobre, ore 19.30 e 21.30
JAROMIR RUSNAK QUARTET
Jossy Botte, sax tenore; Davide Cabiddu, pianoforte; Jaromir Rusnak, contrabbasso; Andrea Lo Palo, batteria
 
Ingresso libero. Informazioni: tel. 025457785; email: info@unpostoamilano.it
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Marco Di Battista & Rodolfo Fiorini Jazz Duo in concerto al Caffè La Magnolia di Ortona

Sabato 25 ottobre 2025, alle 21, il duo formato da Marco Di Battista e Rodolfo Fiorini si esibirà al Caffè Letterario La Magnolia di Ortona per il nono appuntamento di Magnolia In Jazz. L'incontro tra il pianista Marco Di Battista e il contrabbassista Rodolfo Fiorini – figure di rilievo nel panorama jazzistico italiano – continua a offrire una collaborazione focalizzata sull'interazione e la chiarezza esecutiva. Un'intesa che affonda le radici in progetti storici comuni, come la formazione jazz Zinideville, di cui entrambi i musicisti sono stati membri. L'obiettivo costante del duo è esplorare la dinamica e le possibilità espressive del formato piano e contrabbasso, un formato che richiede un ascolto reciproco costante e un accostamento meticoloso alla tessitura armonica e ritmica. Marco Di Battista, pianista e compositore noto per il suo tocco distintivo e la sua ricerca artistica approfondita, apporta al duo un pianismo che coniuga rigore analitico e libertà improvvisativa. Reduce dall'uscita del suo acclamato album in piano solo del 2024, Clash With the Three Of Me, Di Battista trasferisce nel duo la sua poliedrica visione del jazz. La sua arte esecutiva si concentra su un dialogo rispettoso della tradizione, ma aperto a soluzioni contemporanee che onorano l'essenza dell'improvvisazione, facendo emergere la sua personalità eclettica attraverso una rigorosa prassi armonica e ritmica. Al contrabbasso, Rodolfo Fiorini offre la sua esperienza e la sua precisione. Il suo ruolo non si limita all'ancoraggio ritmico, ma si estende alla conversazione melodica e armonica con il pianoforte. L'interplay tra i due musicisti è basato su una solida preparazione e su una condivisa sensibilità per le dinamiche e il fraseggio. Il repertorio del "Di Battista/Fiorini Duo" spazia attraverso standard scelti con cura, affrontati con l'intenzione di evidenziare le strutture compositive e le possibilità di rilettura. Vengono inoltre eseguiti brani originali, concepiti per valorizzare l'essenzialità e la trasparenza timbrica del duo. Questa collaborazione offre un'esperienza d'ascolto incentrata sulla architettura sonora di alto livello, dove l'attenzione al dettaglio e l'equilibrio sonoro sono prioritari.  Il Caffe La Magnolia si trova ad Ortona, in Corso Giacomo Matteotti, 49 (Piazza San Tommaso). 
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Giovani autori pianisti jazz in gara: venerdì 31 ottobre al CPM di Milano la finale del Premio Lelio Luttazzi
I finalisti della sesta edizione del concorso organizzato dalla Fondazione Lelio Luttazzi in memoria del grande artista triestino si sfideranno presentando una propria composizione originale e interpretando un suo brano


Torna a Milano la finale del Premio Lelio Luttazzi: venerdì 31 ottobre,  l’auditorium del CPM Music Institute ospita la finale della sesta edizione del Premio Lelio Luttazzi, concorso nazionale dedicato ai giovani autori pianisti jazz dai 16 ai 30 anni. Un appuntamento che rende omaggio al grande musicista e showman triestino, tra le figure più poliedriche della cultura italiana. L’evento, organizzato dalla Fondazione Lelio Luttazzi sotto l’alto patrocinio del Parlamento europeo e con i patrocini di Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero della Cultura, SIAE, AGIS, Comune di Milano, Comune di Roma (Assessorato alla Crescita culturale), Comune di Trieste e NuovoImaie, si svolgerà nell’auditorium del CPM (Centro Professione Musica, via Reguzzoni 15, Milano). Ingresso libero fino a esaurimento posti con prenotazione obbligatoria on line su www.eventbrite.it

La gara
Ciascun finalista presenterà al pubblico una composizione originale e, per rendere omaggio al Maestro, interpreterà un brano del repertorio di Lelio Luttazzi.Il vincitore riceverà una borsa di studio di 1.000 euro, mentre il brano originale sarà registrato a cura della Fondazione e distribuito sulle piattaforme digitali dall’etichetta Blue Serge di Sergio Cossu. 

La serata musicale
La finale sarà introdotta dalla Jazz Company, sestetto diretto da Gabriele Comeglio (direttore artistico del Premio), con la voce di Caterina Comeglio. Le orchestrazioni di alcuni brani di Luttazzi sono state curate dagli studenti del corso di arrangiamento del CPM, tenuto del Maestro Comeglio. Dopo l’esibizione dei concorrenti, la giuria composta da Mario Rusca (presidente, decano del jazz italiano), Claudio Angeleri (pianista e compositore) e Luca Nobis (direttore didattico del CPM) decreterà il vincitore. Durante la deliberazione, un rappresentante del Parlamento europeo illustrerà i programmi culturali dedicati ai giovani. La serata si concluderà con la cerimonia di premiazione e una jam session collettiva sulle note di Drums Blues di Luttazzi.

Lelio Luttazzi, un gigante multiforme
Showman riluttante ma amatissimo, pianista per vocazione, compositore minuzioso e crooner dall’eleganza inconfondibile, Luttazzi è stato tra i pionieri del jazz italiano al fianco di Gorni Kramer e Franco Cerri. Autore di brani indimenticabili come Il giovanotto matto, Una zebra a pois, Vecchia America e Chiedimi tutto, seppe attraversare cinema, radio e televisione con leggerezza raffinata e ironia unica.

Le voci del Premio
Rossana Luttazzi, moglie del Maestro e presidente della Fondazione (istituita nel 2010 con l’obiettivo di promuovere la cultura, l’educazione e la formazione musicale), sottolinea: «Il Premio è un omaggio a Lelio e nasce per scoprire e sostenere nuovi talenti della musica italiana, in particolare giovani autori pianisti jazz. In questi anni molti giovani hanno partecipato con entusiasmo e diversi vincitori – Manuel Magrini, Danilo Tarso, Seby Burgio, Thomas Umbaca e Vittorio Esposito – sono oggi tra i protagonisti della scena jazz nazionale». Aggiunge Gabriele Comeglio: «La carriera di Luttazzi partì proprio da Milano, nel 1948, quando Teddy Reno lo volle alla direzione artistica della neonata CGD. Oggi riportiamo a Milano il Premio in una sede prestigiosa come il CPM di Franco Mussida, scuola che unisce tradizione e innovazione e condivide i nostri valori: dare opportunità concrete ai giovani musicisti, nel nome di un grande della musica italiana come Lelio Luttazzi».

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JAZZMI: Elena Andreoli e Paolo Tomelleri in concerto 
al Teatro degli Arcimboldi di Milano domenica 26 ottobre
Nel foyer del TAM la vocalist e autrice milanese Elena Andreoli presenterà il suo album d’esordio “Beautiful Love”, raccolta di standard degli anni Venti e Trenta rivisitati con arrangiamenti moderni e a tratti audaci: con lei sul palco un sestetto molto affiatato in cui spicca la presenza del clarinettista Paolo Tomelleri, decano del jazz italiano

A un anno di distanza dai due sold out fatti registrare al Teatro degli Arcimboldi di Milano, la cantante e autrice jazz Elena Andreoli e Paolo Tomelleri si esibiranno di nuovo nel foyer del TAM: domenica 26 ottobre, durante il festival JAZZMI, la vocalist milanese e il celebre clarinettista presenteranno, infatti, in anteprima nazionale l’album Beautiful Love, appena uscito. Con loro sul palco ci saranno Joe Zangaro (pianoforte), Gabriele Boggio Ferraris (vibrafono), Davide Parisi (chitarra e ukulele), Chiara Bianchi (contrabbasso) e Alberto Traverso (batteria e cori). Il concerto inizierà alle ore 18 (ingresso 20 euro, prevendita on line su ticketone.it). L’evento è realizzato con il sostegno di Sergio Noviello-Cosmetic Surgery, nel segno della buona musica, dell’armonia e della bellezza. Pubblicato dall’etichetta Snatch Noise, disponibile in formato fisico e digitale, registrato presso il Crossroad Studio di Milano e distribuito dalla A&R di Andrea Pellizzari, Beautiful Love è l’album di esordio di Elena Andreoli e include nove brani, noti e meno noti (da Blue Skies a Ain’t She Sweet, da On the Sunny Side of the Street a Whispering, da Happy Feet a Frim Fram Sauce), di compositori quali Duke Ellington, Irving Berlin, Jimmy McHugh ma non solo: il jazz e lo swing degli anni Venti e Trenta sono stati rielaborati con energia e libertà dalla vocalist lombarda e da Tomelleri, pur nel rispetto della tradizione. Il risultato? Il repertorio classico è stato rivestito di nuove geometrie sonore, rendendo i pezzi originali più audaci e dinamici. Beautiful Love non vuole essere solo un omaggio al passato, ma anche il manifesto di un jazz contemporaneo, fresco e potente. Spiega Elena Andreoli, autrice jazz e cantante dotata di una voce calda e trascinante, capace di mescolare in modo personale e convincente swing, blues, ragtime, bebop ed early jazz: «Nella scelta dei brani ho privilegiato gli standard meno conosciuti e meno sfruttati e ho dato particolare importanza alle parole delle canzoni. Per interpretare un testo, infatti, devo farlo mio, devo capire chi lo ha scritto, quando e perché». Aggiunge Paolo Tomelleri, probabilmente  il clarinettista jazz più famoso d’Italia (nel corso della sua lunga carriera ha collaborato con musicisti del calibro di Bruno De Filippi, Tony Scott, Joe Venuti, Clark Terry, Bill Coleman, Phil Woods ma anche con i grandi big della musica leggera italiana, da Enzo Jannacci a Ornella Vanoni, da Giorgio Gaber ad Adriano Celentano fino a Luigi Tenco): «Ogni brano del disco è un piccolo universo a sé: le ballad si spogliano del superfluo per toccarci nel profondo e lo swing classico si trasforma in pura energia». L’album si apre con After You’ve Gone: «È una canzone che rivendica il proprio orgoglio e il proprio valore e il nostro arrangiamento - afferma Andreoli - presenta sonorità che ricordano i tamburi di guerra. La seconda traccia, Frim Fram Sauce, è un brano ironico sulle ossessioni legate al peso e alla dieta, molto divertente da cantare; Happy Feet è irresistibile e gioioso, allegro e spensierato, perfetto per far sorridere e far ballare chi ascolta; On the Sunny Side of the Street è un inno alla speranza e all’ottimismo, amo moltissimo questo testo di Dorothy Fields; Beautiful Love, la title track del disco, conquista tutti per la sua dolcezza; Ain’t She Sweet (uscito anche come singolo a fine settembre, ndr) è la prima canzone che ho imparato a cantare e suonare con l’ukulele; It Don’t Mean a Thing (If It Ain’t Got That Swing), l’intramontabile classico di Duke Ellington, diventa ancora più scoppiettante nella nostra nuova versione; Blue Skies, di Irving Berlin, è uno di quei pezzi semplicemente perfetti che non potevo non includere in questo lavoro; infine, di Whispering, l’ultima traccia del disco, nonostante il titolo significhi “Sussurrare”, proponiamo una versione a tutto groove, carica di energia». La collaborazione tra Andreoli e Tomelleri è destinata a proseguire, come spiega Elena: «Durante il concerto agli Arcimboldi presenteremo altri brani che sto preparando per il secondo disco che realizzerò sempre con lui. D’altronde, il suono del suo clarinetto si intreccia in modo sorprendentemente naturale con la mia voce. Scrivere, adesso, è la cosa che più mi coinvolge». Oltre al sodalizio artistico con Tomelleri, la cantante e autrice milanese è impegnata in altri progetti: con il trombonista e compositore Andrea Andreoli, jazzista di grande talento, sta lavorando a un album di inediti che vedrà la luce nei prossimi mesi. Da segnalare, infine, che proprio con il trombonista bergamasco e con il batterista Alberto Traverso Elena ha firmato, come autrice, il brano Girl in the Mirror che interpreta nella commedia Stella gemella del regista Luca Lucini (con Margherita Buy e Laura Morante), presto sul grande schermo.
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Luca Ciarla in tour per 40 giorni, dal Sudafrica all’Australia, con tappe anche in Zimbabwe, Emirati Arabi Uniti, Taiwan e Nuova Zelanda 

Il violinista e compositore Luca Ciarla si prepara a intraprendere il suo tour più ambizioso fino ad oggi: un viaggio di circa 40 giorni, dal 26 settembre fino ai primi giorni di novembre, che lo porterà da Cape Town in Sudafrica fino a Melbourne in Australia. Con una carriera che vanta esibizioni in oltre 70 paesi al mondo e decine di tour internazionali, questo itinerario rappresenta un’impresa artistica e logistica senza precedenti per l’eclettico musicista. “…uno dei violinisti più interessanti che ci siano oggi sulla scena internazionale, in grado di spaziare tra generi e suoni diversi senza mai perdere il baricentro del suo inconfondibile stile”. la Repubblica
Il tour si articolerà in 19 concerti e 5 workshop, attraversando 3 continenti e 6 nazioni diverse. Prima tappa a Cape Town in Sudafrica e ultima a Melbourne in Australia, con fermate a Harare in Zimbabwe, Dubai, Al Ain e Abu Dhabi negli Emirati Arabi Uniti, Taipei (Taiwan), Brisbane, Noosa, Sydney, Boroondara e Wangaratta in Australia (oltre Melbourne) e Wellington, Picton, Dunedin, Alexandra e Christchurch in Nuova Zelanda.
Luca Ciarla sarà protagonista di festival di fama mondiale, oltre ad esibirsi in teatri e spazi prestigiosi. In Sudafrica si esibirà al WOMAD South Africa, parte del rinomato circuito di festival fondato da Peter Gabriel, che celebra la musica, l’arte e la danza globali. In Nuova Zelanda, sarà tra gli artisti del Wellington Jazz Festival, un evento che anima la capitale con oltre cento concerti e artisti internazionali di spicco. In australia sarà tra gli artisti del Brisbane International Jazz Festival e del Wangaratta Festival of Jazz & Blues, giunto alla sua trentacinquesima edizione.
A Cape Town e Dubai Luca Ciarla si esibirà in duo con lo straordinario cantautore calabrese Peppe Voltarelli, un duo davvero unico nel panorama musicale italiano. Peppe Voltarelli, con la sua voce calda e inconfondibile e la chitarra porta sul palcoscenico l’autenticità della tradizione calabrese e la sua grande esperienza di cantautore e affabulatore. Luca Ciarla, con il suo violino, l’elettronica e la sua abilità nel mescolare stili diversi, crea una fusione di suoni che spazia dal folk al jazz, rendendo ogni performance fresca e coinvolgente.
In tutti gli altri concerti salirà sul palco con la sua solOrkestra, un affasciante progetto in solo che lo vede esibirsi con un pedale loop, la sua voce, pianoforte, elettronica e diversi strumenti giocattolo. In programma composizioni originali intrise di atmosfere mediterranee, dal sapore minimalista, e insoliti arrangiamenti della tradizione popolare italiana. “Luca Ciarla è un molisano dall’indole cosmopolita che fonde tra le corde del suo violino effluvi zigani con sonorità jazz, classiche e folk in un’inquietudine divertita e divertente. Informale e disinvolto, supera agilmente i confini tra i generi per tracciare un percorso musicale innovativo”. Il Fatto Quotidiano
Un momento particolarmente significativo del tour si terrà ad Abu Dhabi, dove Ciarla renderà omaggio al grande compositore Luciano Berio, improvvisando sulla sua celebre Sequenza VIII per violino solo, in occasione del centenario della nascita del Maestro. Questo tour rappresenta non solo un’ulteriore testimonianza della sua costante ricerca artistica, ma anche un’opportunità unica per il pubblico di tre continenti di assistere alla sua maestria e al suo stile inconfondibile.
Il tour è prodotto dalla Violipiano Music, in collaborazione con tutte le venue coinvolte e l’Ambasciata d’Italia Harare, l’Istituto Italiano di Cultura di Abu Dhabi, l’Ufficio italiano di promozione economica commerciale e culturale Taipei, l’Istituto Italiano di Cultura di Sydney, il Comites Nuova Zelanda e l’Ambasciata d’Italia a Wellington.

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XYQuartet 
On Tour!

October 20 – Freiburg (Germany) – Jazzkongress Freiburg
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URBAN QUARTET
TOUR EUROPEO A NOVEMBRE 2025
E UN NUOVO ALBUM DAL VIVO
- PROGETTO VINCITORE DEL BANDO SIAE ‘PER CHI CREA'-
- AGGIUDICATO DAL SAINT LOUIS COLLEGE OF MUSIC -

Un tour di sette concerti, più rispettive masterclass, in alcuni dei più prestigiosi conservatori europei: questo il programma che tra il 7 e il 20 novembre vedrà protagonista l’ensemble jazz italiano Urban Quartet. Tutto ciò è reso possibile grazie all’aggiudicazione da parte del Saint Louis College of Music del bando SIAE “Per Chi Crea”. La band, composta da Gianluca Robustelli (chitarra), Giuseppe Sacchi (pianoforte), Vincenzo Quirico (contrabbasso) e Federico Balestra (batteria) si colloca tra le più recenti e promettenti produzioni artistiche del Saint Louis, che nel 2023 ha pubblicato Sofà, loro debutto discografico con la partecipazione di Max Ionata come ospite speciale, nella collana Jazz Collection (Saint Louis Music Production). ‘Urban Quartet – Live in European Conservatories’ è il nome del tour, che prevede oltre ai concerti anche le masterclass pomeridiane 'Inteerplay: A Jazz question', condotte dagli Urban Quartet, per esplorare gli elementi essenziali dell’improvvisazione, dell’interazione e dell’interplay, concetti chiave per la crescita artistica nel mondo del jazz. Un’opportunità molto speciale per gli studenti dei conservatori di entrare in contatto diretto con i musicisti e vivere un’esperienza formativa, prima di assistere alla performance serale del quartetto. Tutti i concerti saranno registrati per realizzare il nuovo album degli Urban Quartet, interamente dal vivo, che sarà distribuito nel 2026 su tutti i principali store digitali e stampato in serie limitata in vinile. Gli Urban Quartet  fondono sonorità tradizionali con elementi contemporanei, sperimentando nuove dinamiche ritmiche e armoniche. La loro musica si distingue per l’interplay raffinato tra i membri della band e per una capacità espressiva capace di coinvolgere sia gli appassionati del genere, che un pubblico più ampio. La band è formata da quattro ex-allievi di Jazz del Saint Louis, che proprio lì si sono incontrati e conosciuti. È nata così una collaborazione artistica che li ha portati ad esibirsi in prestigiosi contesti come l’Auditorium Parco della Musica e la Casa del Jazz di Roma, il JazzAp Festival di Ascoli Piceno, il B-Jazz International di Gent in Belgio e l’Umbria Jazz Festival, vincendo il Premio della giuria del pubblico all’Umbria Jazz Contest 2022.

LE DATE DEL TOUR

 7 novembre – HARMONY FESTIVAL, Aalborg, DANIMARCA (w/The Royal Academy of Music-RAMA)
 10 novembre, La Coruña, SPAGNA – Conservatorio Superior de Música de A Coruña
 12 novembre, Leuven, BELGIO – Lemmensinstituut, LUCA School of Arts
 14 novembre, Helsinki, FINLANDIA – Metropolia University of Applied Sciences
 17 novembre, BUDAPEST JAZZ CLUB, Budapest, UNGHERIA (w/Liszt Ferenc Academy of Music)
 18 novembre, Danzica, POLONIA – Stanisław Moniuszko Academy of Music in Gdańsk
 20 novembre, Iași, ROMANIA – “George Enescu” National University of Arts 

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AKAMU
Concerts 2025

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OMAR SOSA
Summer-Fall 2025
U.S.A. Tour Schedule

October 13
Bari, Italy
Camerata Musicale Barese Presents
Camilleri 100: Bentornato a Bari
Teatro Petruzzelli
Omar Sosa & Marialy Pacheco

Friday, November 7
Cape May, New Jersey
Exit Zero Jazz Festival
Omar Sosa Quarteto Americanos, featuring
Sheldon Brown, multi-reeds, flute; Josh Jones, drums; Ernesto Mazar Kindelán, baby bass

Saturday, November 8
Newark, New Jersey
New Jersey Performing Arts Center
Omar Sosa Quarteto Americanos, featuring
Sheldon Brown, multi-reeds, flute; Josh Jones, drums; Ernesto Mazar Kindelán, baby bass

Sunday, November 9
Northampton, MA
BOMBYX Center for Arts & Equity
Omar Sosa Quarteto Americanos, featuring
Sheldon Brown, multi-reeds, flute; Josh Jones, drums; Ernesto Mazar Kindelán, baby bass

November 15
Oradea, Romania
Orajazz Festival
Filarmonica de Stat Oradea
Omar Sosa & Paolo Fresu

Friday, November 21
Schiltigheim, France
Festival Jazzdor / La Briquèterie
SAHRAVANE, featuring
Omar Sosa & Souad Asla
LEMMA, vocal & percussion ensemble; Gustavo Ovalles, percussion; Csaba Palotai, guitar

Sunday, November 23
Nantes, France
Festival de 3 Continents
Pannonica / Salle Paul Fort
SAHRAVANE, featuring
Omar Sosa & Souad Asla
LEMMA, vocal & percussion ensemble; Gustavo Ovalles, percussion; Csaba Palotai, guitar

Tuesday, December 2
Barcelona, Spain
Festival de Jazz de Barcelona
Conservatori Liceu
Omar Sosa & Liceu Big Band

December 6
Antwerp, Belgium
Festival WinterFuse
De Singel / Blauwe Zaal
Omar Sosa Quarteto AfroCubano, featuring
Leandro Saint-Hill, saxophones, flute; Childo Tomas, bass; Ernesttico, drums

December 7
Altamura, Italy
Teatro Mercadente
Omar Sosa & Marialy Pacheco

SFJAZZ in San Francisco
Thursday-Sunday, March 5-9, 2026

Friday, March 6
AGUAS Trio, featuring
Yilian Cañizares, violin, vocals; Gustavo Ovalles, percussion

Saturday, March 7
Quarteto Americanos, featuring
Sheldon Brown, multi-reeds, flute; Josh Jones, drums; Ernesto Mazar Kindelán, baby bass

Sunday, March 8
SUBA Trio, featuring
Seckou Keita, kora, vocals; Gustavo Ovalles, percussion

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GALILEO MUSIC
Concerts

Ed Partyka
20/02/2026 Berlin
21/02/2026 Berlin

Helene Blum & Harald Haugaard Band
12/12/2025 Lessingtheater Wolfenbüttel
14/12/2025 Sendesaal Bremen
13/12/2025 Evangelisch-Reformierte Kirche Göttingen
19/12/2025 Medio-Rhein-Erft Bergheim
11/12/2025 Romantik Bad Rehburg
10/12/2025 Gewandhaus zu Leipzig, Mendelssohn-Saal
09/12/2025 Ringkirche Wiesbaden
05/12/2025 Kirke Engelsholm (DK)
04/12/2025 Musikforening Faaborg (DK)
03/12/2025 Johs. Larsen Museet Kerteminde (DK)
20/12/2025 Theaterhaus Stuttgart
21/12/2025 Burghof Lörrach
18/12/2025 Elbphilharmonie Hamburg, Kleiner Saal

Karin Bachner
17/12/2025 Graz
05/12/2025 Grafenegger Advent mit Harald Krassnitzer
10/12/2025 Leonding
13/12/2025 Wien (mit internationalem Livestream)
06/12/2025 Seekirchen

Lisa Wulff
31/10/2025 Lisa Wulff - Trio Phenomena Jazzfestival Göttingen Göttingen
28/11/2025 Lauer/Strauß/Wulff tba Frankfurt am Main
09/11/2025 Lisa Wulff & Adrian Hanack Jazz in der Schulkate Hamburg-Volksdorf
12/12/2025 Lisa Wulff & Christopher Baum Jazz in der Schulkate Hamburg-Volksdorf

Wildes Holz
10/01/2026 Essen, Philharmonie
02/11/2025 Lauffen am Neckar, Klosterhof
28/02/2026 Lübeck, Kolosseum
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MUSEO DEL SAXOFONO
via dei Molini snc (angolo via Reggiani), Maccarese, Fiumicino (RM)
Info su biglietti, orari, prentazioni e modalità di partecipazione al sito ufficiale: www.museodelsaxofono.com/

FIUMICINO JAZZ FESTIVAL
29/30 agosto - 14/19/20 settembre 2025


Il jazz ha fatto grandi passi durante il suo cammino evolutivo: dalle strade di New Orleans alla ventosa Chicago, dalla calda e cinematografica Los Angeles fino alla frenetica e cosmopolita New York. Poi ha attraversato gli oceani e ha invaso il mondo. (F. Caprera)
…. E ora approda a Fiumicino!
 
Giunge alla sua quarta edizione il Fiumicino Jazz Festival, la rassegna ideata dal Museo del Saxofono con il sostegno del Comune di Fiumicino. Dal 29 agosto al 20 settembre la città ospiterà cinque grandi concerti, distribuiti tra il Museo e lo Spazio Sacro di Fregene, con protagonisti alcuni tra i nomi più apprezzati del jazz italiano, da Max Ionata a Susanna Stivali, fino a Red Pellini. L’edizione 2025 avrà anche un valore speciale: il Festival sarà partner del Premio Nazionale Salvo D’Acquisto, promosso dalla Farmacia Solidale di Palidoro. Un riconoscimento che celebra quanti, nel ricordo del giovane Vicebrigadiere caduto a Fiumicino nel 1943 per salvare ventidue ostaggi innocenti, antepongono il bene comune all’interesse personale. Il Festival si apre venerdì 29 agosto allo Spazio Sacro di Fregene con The Cinema Show Quartet, che reinterpreterà in chiave jazz le più celebri colonne sonore di Morricone, Rota e Trovajoli. Sabato 30 agosto, sempre a Fregene, spazio al Saxophobia Quartet di Attilio Berni, un viaggio nella storia e nelle metamorfosi del saxofono attraverso strumenti rarissimi e racconti affascinanti.
Il programma prosegue domenica 14 settembre al Museo del Saxofono con la Red Pellini Tuba Band, tra swing e dixieland impreziositi dalla presenza del basso tuba. Venerdì 19 settembre sarà la volta di Max Ionata & Young Lions Quartet, concerto che unirà la voce di uno dei più grandi saxofonisti italiani al talento di tre giovani musicisti: una serata che vedrà anche la consegna di una medaglia d’oro ad Assunta Legnante, simbolo dello spirito olimpico e madrina del Premio Salvo D’Acquisto.
La rassegna si chiuderà sabato 20 settembre con Golsoniana Quartet, il nuovo progetto di Susanna Stivali dedicato al grande Benny Golson, leggenda del jazz recentemente scomparsa. Un omaggio raffinato che unisce arrangiamenti inediti e testi originali per restituire la modernità della sua scrittura musicale.
Il Fiumicino Jazz Festival non è solo musica: è anche un’occasione di promozione del territorio, valorizzazione delle bellezze paesaggistiche, sinergia con gli operatori locali e scoperta delle eccellenze enogastronomiche. Dopo il successo delle passate edizioni, che hanno richiamato un pubblico numeroso ed eterogeneo, il festival torna a ribadire l’identità di Fiumicino come vera e propria “Città del Saxofono”.
Tutti i concerti sono a ingresso libero fino a esaurimento posti. In caso di maltempo si terranno negli spazi interni del Museo del Saxofono.

IL PROGRAMMA
 
VENERDÌ 19 SETTEMBRE 2025
Museo del Saxofono – via dei Molini Maccarese
ore 21:30
MAX IONATA & YOUNG LIONS
Max Ionata (sax tenore); Manuel Magrini (pianoforte); Vincenzo Quirico (contrabbasso); Cesare Mangiocavallo (batteria)
 
SABATO 20 SETTEMBRE 2025
Museo del Saxofono – via dei Molini Maccarese
ore 21:30
GOLSONIANA - SUSANNA STIVALI 4et
Susanna Stivali (voce); Ettore Carucci (pianoforte); Francesco Puglisi (contrabbasso)
Nicola Angelucci (batteria)

La quarta edizione del Fiumicino Jazz Festival si avvia alla conclusione con due appuntamenti di altissimo livello che vedranno protagonisti due nomi di spicco del panorama jazz italiano: Max Ionata e Susanna Stivali. Un doppio concerto, in programma negli spazi esterni rinnovati del Museo del Saxofono, che suggella un’edizione già ricca di emozioni, confermando la vocazione del festival a portare nel territorio di Fiumicino artisti di rilievo e progetti originali.
Venerdì 19 settembre, alle ore 21:30, sarà il turno di Max Ionata & Young Lions. Il saxofonista, considerato tra i maggiori interpreti italiani del suo strumento, guiderà una formazione in cui l’esperienza e il carisma della sua voce strumentale incontrano l’energia e la freschezza di tre giovani talenti della nuova scena jazzistica nazionale: Manuel Magrini al pianoforte, Vincenzo Quirico al contrabbasso e Cesare Mangiocavallo alla batteria. Il repertorio abbraccerà composizioni originali e riletture di standard, in un continuo dialogo tra tradizione afroamericana e visione contemporanea. Il concerto rappresenta un autentico incontro tra generazioni, con un interplay dinamico e spontaneo che incarna l’essenza più viva del jazz. Nel corso della serata sarà consegnata una medaglia d’oro a Assunta Legnante, capitana della squadra paralimpica italiana, madrina del Premio Salvo D’Acquisto e autentico simbolo dei valori olimpici. La Legnante, atleta più premiata nella storia dell’atletica paralimpica, detentrice del record del mondo nel getto del peso e di quello europeo nel lancio del disco, riceverà il riconoscimento dopo i recenti successi conquistati alle Olimpiadi di Parigi.
Sabato 20 settembre, alle ore 21:30, il festival si chiuderà con Golsoniana, il nuovo progetto di Susanna Stivali Quartet, dedicato al grande compositore e saxofonista Benny Golson, recentemente scomparso. La voce intensa e raffinata di Stivali sarà accompagnata da Ettore Carucci al pianoforte, Nicola Angelucci alla batteria e Giulio Scianatico al contrabbasso. Il quartetto propone una rilettura originale e raffinata del vasto repertorio di Golson, con arrangiamenti inediti e testi firmati dalla stessa Stivali, restituendo la forza e la modernità di una scrittura che ha lasciato un segno indelebile nella storia del jazz. Come è stato detto, “Benny non scrive canzoni, scrive standard”: Golsoniana si muove proprio su questa linea, trasformando ogni brano in un’esperienza corale, intima e allo stesso tempo universale.
Il Museo del Saxofono rinnova così la sua missione: portare a Fiumicino un festival di qualità, in grado di incuriosire e appassionare non solo gli addetti ai lavori ma anche un pubblico trasversale e variegato. Un progetto che valorizza le sinergie con il territorio e contribuisce a rafforzare l’identità di Fiumicino come “Città del Saxofono”.
L’ingresso ai concerti è libero fino a esaurimento posti. In caso di maltempo, le serate si terranno nella sala interna del Museo del Saxofono.

Il Museo del Saxofono dà, fin da ora, appuntamento a settembre con la nuova edizione del Fiumicino Jazz Festival, in programma venerdì 19 e sabato 20 con Max Ionata e Susanna Stivali, e il Premio Nazionale Salvo D’acquisto, previsto per domenica 21. A breve il calendario in dettaglio dei prossimi eventi sul sito ufficiale: www.museodelsaxofono.com

Il Museo del Saxofono di Fiumicino rappresenta un’eccellenza assoluta del territorio e non solo, accreditato nell’Organizzazione Museale della Regione Lazio, è l’unico nel panorama internazionale dedicato a questo strumento e ospita la più grande collezione del mondo di saxofoni. Esso custodisce preziosi e rari strumenti musicali: dal minuscolo soprillo di 32cm al gigantesco sub-contrabasso J’Elle Stainer, dal Grafton Plastic agli strumenti dell'inventore Adolphe Sax, dal mitico Conn O-Sax ai saxofoni a coulisse, dai rothfoni agli strumenti appartenuti a grandi artisti come Sonny Rollins, Tex Beneke, Benny Goodman, Ralph James, Ross Gorman, Gil Ventura, Tom Scott... Oggi il museo è una realtà internazionalmente riconosciuta in tutto il mondo. Vincitore del Premio per la Valorizzazione dei Luoghi della Cultura della Regione Lazio 2021, è organizzatore di numerosi festival in Italia e all’estero come l’Italian & Swiss Jazz Festival a Basilea (2021) e a Dornach (2022), il Saxophobia Festival, gli Adolphe Sax Days, la Rassegna Fai Bei Suoni, il Fiumicino Jazz Festival e l’International Saxophone Meeting (2023-2024). Ha collaborato e partecipato ad importanti esposizioni ed eventi musicali europei: SAX200 al MIM di Bruxelles, MUSIKMESSE a Francoforte, MUSICA ANTIQUARIA a Cesena, SAX200SAX a Moncalieri, 18° WORLD SAXOPHONE CONGRESS a Zagabria, EURSAX2024 a Trento, IL JAZZ ITALIANO PER LE TERRE DEL SISMA 2024 a L’Aquila e 360° SAXOPHON a Monaco di Baviera e Ulrichshusen.
Sito web ufficiale:
 
Infoline costi e prenotazioni:
+39 06 61697862 - +39 320 2514087 - info@museodelsaxofono.com