I comunicati stampa relativi ai concerti della scena jazz & blues...
PONDEROSA MUSIC AND ART
presenta
IMPERDIBILI DATE IN ITALIA PER IL DANISH TRIO
STEFANO BOLLANI
IN CONCERTO CON JESPER BODILSEN E MORTEN LUND
Nel mese di marzo otto imperdibili date in tutta Italia vedranno protagonista l’incredibile formazione del Danish Trio che unisce il pianista di fama internazionale Stefano Bollani e due musicisti di punta della scena scandinava: Jesper Bodilsen al contrabbasso e Morten Lund alla batteria. I tre artisti si incontrano nel 2002 su iniziativa di Enrico Rava, che li chiama a collaborare in occasione della sua vittoria al Jazzpar, prestigioso premio jazz assegnato a Copenaghen. Da questo incontro parte una collaborazione che culmina con la pubblicazione dei dischi Mi ritorni in mente e Gleda, entrambi usciti per l’etichetta danese Stunt Records, e Stone in the Water, pubblicato dall’etichetta tedesca ECM. A questi album vanno aggiunti Joy in Spite of Everything (ECM), inciso a New York con il supporto del chitarrista Bill Frisell e del sassofonista Mark Turner, Close to You (Stunt), disco in cui Bollani, Bodilsen e Lund affiancano la cantante danese Katrine Madsen, Mediterraneo (ACT) e The music of Sasha Argov. “Nel Danish Trio l’ascolto è un elemento centrale” sintetizza Bollani “e ciascuno di noi è, in ogni istante, attento a ciò che gli altri stanno suonando, concentrato sul suono nella sua totalità. Esattamente il mio ideale di gruppo jazz.” Nei live Bollani, Bodilsen e Lund si uniscono per interpretare, improvvisare e creare momenti unici, in grado di trasmettere agli ascoltatori la felicità di vivere la musica senza pregiudizi. E senza una scaletta preordinata. Alla base di tutto c’è sempre la gioia di vivere: quella “Gleda” – come la chiamano i norvegesi – che dà il titolo a uno dei più fortunati album del trio.
16 marzo 2024: GENOVA – Teatro Carlo Felice
18 marzo 2024: VARESE – Teatro di Varese
20 marzo 2024: PISA – Teatro Verdi
21 marzo 2024: SPOLETO – Teatro Nuovo
25 marzo 2024: MILANO – Teatro Arcimboldi
27 marzo 2024: BOLOGNA – Europa Auditorium
29 marzo 2024: COURMAYEUR – Auditorium Mont Blanc 500 posti
Il tour di Stefano Bollani - Danish Trio è in collaborazione tra Mauro Diazzi e Ponderosa Music and art.
Gli spettacoli Live di Stefano Bollani, a partire dal 2024, saranno distribuiti da Ponderosa Music and Art.
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RAFFAELE CASARANO
ANI’
Raffaele Casarano porterà in tour l'ultimo album Ani uscito alla fine dello scorso anno per la Tǔk Music. Anì è un’opera alla quale Casarano ha lavorato per 3 anni ed è dedicato alla figlia Anita Maria, nata all’inizio di quest’anno. Questa ispirazione rappresenta una svolta nel percorso artistico del sassofonista salentino e offre alla musica una inedita levità, come una festa, per proiettarla in una dimensione più spirituale/trascendentale. Casarano si è cimentato con tutti gli strumenti in fase di registrazione, salvo aver chiamato alcuni fidati collaboratori per interventi specifici: Dhafer Youssef all’oud e alla voce, il rapper e attivista M1 componente del duo dead prez, il producer Bonnot all’elettronica (anche coproduttore del disco), oltre agli storici Mirko Signorile al piano e Alessandro Monteduro alle percussioni, e alla new entry Marco D’Orlando alla batteria. L’esperienza con Youssef si è rivelata di particolare rilievo per la realizzazione di Anì ed è nata dopo che esibitosi nel 2019 al Locomotive festival, di cui Casarano è direttore artistico, il musicista tunisino ha invitato Casarano ad unirsi al suo gruppo ed insieme hanno effettuato diversi tour internazionali. Per tracciare le coordinate musicali degli 8 brani inediti che costituiscono il nuovo album il sassofonista è partito dalle proprie radici, il Salento, e ha quindi allargato i confini prima in direzione sud verso il calore mediterraneo del Nord Africa e della Tunisia, per poi risalire a nord fino ad arrivare ai suoni più rarefatti della Norvegia. il 2 dicembre Casarano presenterà Anì dal vivo all'Auditorium Flaiano di Pescara per Adrimusic - Centro Adriatico Produzione Musica è un centro dedicato alla ricerca ed all'innovazione nei nuovi linguaggi musicali. L’immagine di copertina è opera di Marcello Moscara, fotografo e graphic designer. Dopo gli studi classici compiuti a Lecce, Moscara ha compiuto i suoi studi allo IED a Milano, corso di fotografia. Al salento, luogo dove è nato nel 1972, ha dedicato diverse pubblicazioni di successo., Al curriculum artistico che vede l’artista presente in numerose mostre e fiere d’arte anche all’estero, si affianca quello del fotografo professionista impegnato a creare immagini al servizio della comunicazione.
28 Genève, Alhambra
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XYQuartet
European Tour 2023
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VENERDÌ 1° DICEMBRE, ALLE 19:00, ANTONIO ARTESE “PIANO SOLO” PER LA NONA EDIZIONE DI TERMOLI JAZZ
Il pianista jazz e compositore presenterà in anteprima il suo nuovo disco intitolato “My Blond Girl”
L’Ex Cinema S. Antonio (Piazza Sant’Antonio, 8) sarà la cornice del secondo appuntamento della IX edizione di Termoli Jazz, venue che ospiterà il concerto in “Piano Solo” di Antonio Artese, sopraffino e sensibile pianista jazz e compositore. Venerdì 1° dicembre, giorno del concerto che inizierà alle 19:00, la biglietteria sarà operativa presso il cinema dalle 16:30 alle 18:30. Antonio Artese – “Piano Solo” è un viaggio musicale attraverso paesaggi e luoghi dell’anima con al centro il pianoforte. Il recital di Artese a Termoli è l'anteprima del “Tour Piano Solo” e del nuovo disco in uscita a marzo 2024. Il repertorio prevede una serie di composizioni originali in forma di suite, rappresentando il risultato di quindici anni di ricerca artistica. Questo progetto testimonia non solo l'amore di Antonio Artese per il pianoforte, ma anche la sua ricerca costante di un linguaggio musicale proprio, intimo e riflessivo. Il mélange di melodie originali e un’ardita esplorazione armonica crea un continuum di quadri musicali, dove il pianoforte evoca un caleidoscopio di atmosfere, colori e forme. Nonostante una scrittura strutturata, il pianista lascia uno spazio vitale per l'improvvisazione rendendo ogni brano un'opportunità per la creazione spontanea. Il concerto non solo offre un'anteprima di questa straordinaria esperienza, ma presenta ufficialmente il prossimo album, My Blond Girl, dedicato alla moglie Samantha, che sarà pubblicato a marzo 2024. Artese condivide con gli ascoltatori la sua visione originale e disincantata del pianoforte a venticinque anni dal suo primo album di “Piano Solo”, Italian Sketches, pubblicato negli Stati Uniti. Questo viaggio celebra la continuità e l'evoluzione di un musicista contemporaneo. Il pianista e compositore descrive così il mood e la genesi di questo progetto: «Parafrasando J.S. Bach, stella polare per tutti i musicisti, questo concerto è una vera e propria offerta musicale. Per un pianista è sempre una sfida confrontarsi con il proprio strumento, soprattutto alla luce dei lavori leggendari di Bill Evans, Keith Jarrett e Brad Mehldau. Tuttavia, penso che sia un obbligo accettare questa sfida e rimettersi in discussione con coraggio e dedizione, specialmente in un contesto da solista. Non ci sono veli che separano il musicista dal proprio strumento; è un modo di esporre se stessi, di mettersi a nudo. Questo concerto rappresenta per me l'offerta di un atto creativo che parli direttamente al cuore dell'ascoltatore anziché alla sua mente. Il programma selezionato per questo concerto riflette il mio mondo interiore, la mia passione per la scrittura e l'improvvisazione, quest’ultima intesa non solo secondo i canoni del jazz. È inoltre una preziosa opportunità per giocare con la palette inesauribile di colori che questo meraviglioso strumento può evocare. Ho scelto di iniziare questo tour da Termoli, la mia città natale, con cui ho un legame particolare e da dove il mio viaggio musicale ha avuto inizio tanti anni fa». Questo secondo appuntamento di Termoli Jazz, importante festival brillantemente diretto da Michele Macchiagodena, direttore artistico della rassegna e presidente dell’Associazione Culturale Jack, realizzato grazie al patrocinio e al contributo dell’Amministrazione Comunale di Termoli, rappresenta una ghiotta opportunità per i cultori della musica in genere, non necessariamente jazzofili della prima ora. Termoli Jazz, inoltre, fa parte della prestigiosa associazione nazionale I-Jazz e dell’Italian Music Festivals, altra associazione di assoluto livello che include i migliori festival, che spaziano dal jazz all’elettronica, più orientati verso il pubblico delle nuove generazioni.
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PENSIERI E PAROLE, in Sicilia l’omaggio a Lucio Battisti nel segno del jazz
Peppe Servillo, Rita Marcotulli, Javier Girotto, Fabrizio Bosso, Furio Di Castri, Mattia Barbieri. La teatralità di un magnifico performer e cinque strepitosi talenti del jazz affrontano l’universo poetico del più intimo e personale dei cantautori. In Sicilia PENSIERI E PAROLE - Omaggio a Lucio Battisti. Due gli appuntamenti: a Palermo, il 18 dicembre al teatro Golden, e a Messina, il 19 dicembre al teatro Vittorio Emanuele. Spettacoli di indiscusso pregio organizzati e promossi da Eventi Olimpo. La voce di Peppe Servillo, il pianoforte di Rita Marcotulli, i sassofoni di Javier Girotto che ha curato gli arrangiamenti. E ancora la tromba di Fabrizio Bosso, il contrabbasso di Furio Di Castri e la batteria di Mattia Barbieri. Dopo oltre dieci anni di sodalizio artistico, li ritroviamo sinergicamente sul palco. Insieme danno corpo e anima a PENSIERI E PAROLE di uno dei più originali interpreti della canzone italiana. Affrontano l’universo poetico di Lucio Battisti: una storia che attraversa venti canzoni e trova espressione in sapori latini e ritmi avvolgenti. In racconti delicati, emozioni e grande pathos. Spiega Servillo: «Abbiamo deciso, con ‘Pensieri e parole’, di reinterpretare l’autore più intimo, lirico e personale della canzone italiana, Lucio Battisti. Popolare e sofisticato, italiano e solitario, costruttore e inventore di una canzone che resta intimamente patrimonio di tutti, incrociando sensibilità e pensieri musicali diversi. Cantare nuovamente le sue canzoni è la possibilità per noi di rileggere una nostra storia minore e quotidiana che tanto ci suggerisce e commuove.» Non è stato semplice raggiungere un simile risultato. Quello dell’artista di Poggio Bustone è infatti un repertorio del tutto particolare, fatto di composizioni originali molto diverse fra loro nella musica e nei testi. Intrise da un’inesauribile vena compositiva. Il rischio che non si voleva correre era di creare un concerto di ‘cover’. Invece, PENSIERI E PAROLE si caratterizza come uno sbalorditivo omaggio compiuto attraverso scelte singolari, suggestioni inattese, variazioni di cui Lucio Battisti è il solo ispiratore. La maestria di Peppe Servillo, Rita Marcotulli, Javier Girotto, Fabrizio Bosso, Furio Di Castri e Mattia Barbieri si mette al servizio di questo eccelso autore. Senza frattura alcuna fra la canzone e il jazz, fra la sua vena creativa e il flusso vivo e acceso dell’improvvisazione. Uno straordinario incontro sul palcoscenico, che si traduce in una serata di grande teatro. L’esplorazione di un territorio magico dove ‘Il mio canto libero’, ‘E penso a te’ e tanti altri indimenticabili successi continuano a sfiorare l’anima del pubblico. Perché i testi e l’avvolgente musica di Battisti ci raccontano profondamente e ci emozionano ancora. E perché raramente si ha la fortuna di assistere all’interpretazione di un gruppo di artisti così appassionati e di qualità. Organizzati e promossi da Eventi Olimpo, due gli appuntamenti in Sicilia con PENSIERI E PAROLE - Omaggio a Lucio Battisti. Lunedì 18 dicembre, teatro Golden di Palermo, con biglietti disponibili anche sul circuito online TicketOne e presso i punti vendita ad esso collegati. Martedì 19 dicembre, teatro Vittorio Emanuele di Messina, con biglietti disponibili anche sul circuito online BoxOffice Sicilia e presso i punti vendita ad esso collegati. Inizio spettacoli ore 21.00. Per maggiori informazioni e prenotazioni è possibile contattare il numero +39 335 457082 o inviare un’email a info@eventiolimpo.it.
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DANILO BLAIOTTA
PLANETARIAT
in tour
Danilo Blaiotta sarà in tour dal 4 novembre per presentare dal vivo il terzo album Planetariat uscito a primavera per Filibusta Records. Il titolo cita un neologismo contenuto nei versi di Jack Hirschman, figura di spicco della controcultura americana recentemente scomparso. Blaiotta conosce personalmente Hirschman durante gli anni della formazione, grazie alle assidue frequentazioni della sua famiglia con il grande poeta di San Francisco. Ciò gli ha permesso di avvicinarsi alla sua poetica e dunque di utilizzare la sua poesia come fonte di ispirazione letteraria nell’intero album. I testi di tutti i brani sono infatti contenuti all’interno dei famosi Arcanes hirschmaniani, in particolare quelli scritti negli ultimi due decenni della sua prolifica produzione. L’immagine della copertina è un quadro olio su tela della pittrice Aurora Parrella mentre le foto sono di Laura Barba. 11 i brani composti dal giovane pianista romano d’adozione tutti ispirati da un unico concept: la lotta alla sopraffazione e la difesa dei diritti umani, come ben dimostra l’acrostico “Human Rights” che si forma leggendo le 11 prime lettere di ogni titolo. Un’ispirazione letteraria, dunque, per raccontare un contesto politico-sociale ben preciso. Dopo il primo brano Human Being, una sorta di breve ottimistica ouverture corale, l’immediata energia di Under Attack. Gaza ci descrive musicalmente uno degli innumerevoli attacchi al territorio della striscia di Gaza da parte dell’esercito israeliano, accompagnata dal testo “The Gaza Arcane” (2016/2019). Il brano è generato dalla voce dello stesso Jack Hirschman estrapolata da uno dei suoi reading, il quale recita un passo fondamentale di una delle sue più belle e famose poesie intitolata Mother. Una delle particolarità di questo brano è il momento collettivo centrale nel quale i componenti del quintetto recitano un passo fondamentale della poesia omoritmicamente sulla scrittura musicale. Nel terzo brano Mama Africa. Multinational’s Hands of Blood, come si evince dal titolo, si vuole denunciare lo sfruttamento delle industrie multinazionali nei confronti delle popolazioni africane; il testo è tratto dalla prima parte di “The Africarcane” (2011) e viene recitato da Eleonora Tosto su un terzinato ispirato dalla musica popolare del Mali. Il quarto brano, A Street of Walls accostato alla poesia “The world without walls arcane” (2016/2019) evidenzia un gioco di parole che trasforma -Wall Street- in una strada di muri, con i sintetizzatori che per gran parte del brano descrivono, mediante degli arpeggiatori, la follia dei computer della borsa di New York. La track n.5 Nasty Angry Tyrannical Order è il secondo dei quattro brani che non prevedono un testo. Musicalmente si vuole descrivere uno degli innumerevoli attacchi in Medio Oriente da parte dell’organizzazione militare del patto atlantico, in particolare pensando a quelli compiuti durante le missioni in Afghanistan e Iraq tra il 2001 e il 2021, ventennio durante il quale, a palesata trazione statunitense, le due guerre in questione hanno provocato più di un milione di vittime civili. Real Earth è una canzone, il cui testo è tratto da “The Homeland. The Earth Arcane”, una delle più belle liriche di Hirschman degli ultimi anni (scritta tra il 2019 e il 2021) dedicata alla Madre Terra; dopo aver evocato alcune bellissime immagini che la natura ci mostra, termina con un rassegnato “Why don’t eyes come around any more?”. Al settimo brano Imperialism. Unequal Feelings è invece accostata la poesia più datata scelta per questo album “The Baghdad/San Francisco Arcane” (1991) nella quale si narra l’assurdità del lavoro del militare (probabilmente in riferimento agli atti criminali della prima guerra del Golfo) pagato per uccidere altri esseri umani; il tormentone “Get a job!” (trovati un lavoro!) più volte espresso nella poesia è ripetuto da tutti i membri del quintetto in risposta allo speech di Eleonora Tosto. Gino’s Eyes, ottavo brano dell’album e terzo brano senza il testo, è una ballad dedicata alla memoria di Gino Strada, fondatore di Emergency, e ai suoi occhi profondamente umani ma anche stanchi, negli ultimi anni della sua vita, di dover subire l’escalation di violenze di un militarismo occidentale in costante crescita. Hiddens. A Mediterranean Requiem è un Requiem immaginario per le morti nel Mediterraneo provocate dalle ultime migrazioni dal nord Africa verso le coste italiche; la poesia abbinata è “The Planetarian Arcane”, testo nel quale è presente per la prima volta la parola scelta per il titolo di questo album Planetariat, ovvero il “Planetariato”, l’insieme degli abitanti del nostro pianeta con un chiaro riferimento al proletariato, usato come appellativo per quella parte di esseri umani che vivono nelle più estreme difficoltà. Il decimo brano, Troika’s Madness. For Hellas è un omaggio alla resistenza del popolo greco nei confronti dell’ingerenza economica da parte di Commissione Europea, Banca Centrale Europea e Fondo Monetario Internazionale, che insieme formano quella che è stata denominata appunto “Troika”. Le politiche di austerità della Troika hanno imposto negli ultimi anni al governo ellenico insostenibili tagli alla spesa sociale, di fatto mettendo in ginocchio buona parte della popolazione. Il brano è costruito sulla misolidia antica, scala modale greca rinominata oggi come scala locria. Secondo la leggenda, questa scala sarebbe nata da un’intuizione della poetessa Saffo sull’isola di Lesbo nel 600 a.C. Le frasi recitate da Eleonora Tosto in questo brano sono tratte dall’omaggio hirschmaniano all’Ellade “The Tetraktis of the dactyl arcane”. Ultimo brano dell’album e quarto brano senza un testo specifico abbinato, Stop! vuole palesemente apparire come un grido di dolore e di pietà della parte sfortunata del mondo nei confronti dell’oppressione militare, economica e bancaria del capitalismo moderno, artefice del palese sbilanciamento sociale che continua a provocare vittime innocenti e ingiustizie. Alla fine del brano, e dunque anche dell’album, riecheggia ancora una volta la voce di Hirschman che declama i versi finali di una sua splendida poesia intitolata “Path”: “Vai cantando volteggiando nella gloria/ di essere estaticamente semplice./ Scrivi la poesia”.
7/12 UDINE - Udine Jazz Winter / Auditorium Zanon
20/1 MOLA DI BARI - Canonico Jazz Club
26/2 PRATO - Met Jazz / Teatro Metastasio
Line up:
ELEONORA TOSTO – Vocals, Acting; ACHILLE SUCCI – Alto Sax / Bass Clarinet
STEFANO CARBONELLI – Guitar / Vocals; DANILO BLAIOTTA – Piano, Synth, Synth Bass, Vocals, Compositions; CESARE MAGNOCAVALLO (4 e 5 novembre, 20 gennaio, 4 marzo)– Drums; EVITA POLIDORO (18 e 19 NOVEMBRE, 7 DICEMBRE) - Drums
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STAGIONE CONCERTISTICA 2023/24
Anche quest'anno una doppia prestigiosa inaugurazione per la 57a Stagione Concertistica della Società del Teatro e della Musica “Luigi Barbara”di Pescara
Mercoledì 11 ottobre, al Teatro Massimo, il Balletto di Roma presenterà Il Lago Dei Cigni ovvero Il Canto firmato dal coreografo Fabrizio Monteverde con musiche di Ciajkovskij pro- tagonista la nuova stella del Balletto italiano Carola Puddu che la scorsa stagione aveva por- tato con straordinario successo nella nostra città Romeo e Giulietta.
Venerdì 13 ottobre si esibirà poi l'Istituzione Musicale e Sinfonica del Friuli Venezia Giulia (direttore Paolo Paroni, pianista Leonora Armellini) che eseguirà il Concerto in la min di Robert Schumann e la Sinfonia n.3 “Eroica” di Ludwig Van Beethoven.
In novembre, la 23a edizione di Jazz 'n Fall che avrà come protagonista uno dei giganti della storia del jazz Ron Carter con il suo Foursight, quartetto che comprende musicisti di assolu- to livello come Renée Rosnes al pianoforte, Jimmy Greene ai sassofoni e Payton Crossley alla batteria. Si esibiranno inoltre lo straordinario Richard Galliano con il suo nuovo program- ma “Pasion Galliano" e il Chris Potter Circuits, trio formato dal sassofonista insieme a due tra le personalità più interessanti della nuova scena jazz statunitense vale a dire James Francies al pianoforte e Eric Harland alla batteria
La Stagione presenta 26 spettacoli e proporrà poi fino al 5 aprile solisti del calibro di Anna Kravtchenko, Ana Vidovic, Javier Comesana, Santiago Canon Valencia, Ying Li e altri che si esibiranno con le orchestre. Come di consueto, la Società del Teatro e della Musica “Luigi Barbara” rivolge anche una particolare attenzione a giovani musicisti di sicuro talento e già affermati a livello internazionale, musicisti vincitori di concorsi prestigiosi come tra gli altri la violinista Clarissa Bevilacqua e i pianisti Tommaso Boggian e Gabriele Strata.
Per le Orchestre, I Solisti Aquilani con Giuliano Carmignola e Daniele Orlando al violino, la Croatian Chamber Orchestra con Andrea Oliva al flauto, e l'Orchestra Filharmonie di Firenze con Enrico Bronzi al violoncello.
Tra i Progetti Speciali segnaliamo Gianluca Guidi che proporrà lo spettacolo “Sinatra: The Man And His Music”, Melania Giglio in “Edith Piaf: L'Usignolo non canta più” nonché il pro- getto multimediale “Non ci resta che ridere: la commedia americana da Buster Keaton a Woody Allen" della formazione guidata da Mauro Campobasso, Mauro Manzoni e Walter Paoli
Ad affiancare la stagione musicale, ci sarà la rassegna "Millennials", curata da Massimo Magri e pensata per valorizzare le giovani eccellenze dei Conservatori e delle Accademie ita- liane e per offrire loro una ribalta che li proietti su palcoscenici sempre più prestigiosi. La ras- segna si svolgerà all'Auditorium Cerulli - Casa delle Arti di Via Verrotti.
E’ attiva anche l’infoline dedicata al numero 375 7420898
È attivo il nostro sito www.socteatromusica.it dal quale è possibile scaricare il program- ma, materiale informativo e foto degli artisti.
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ELINA DUNI (AL/CH) & ROB LUFT (UK)
"A Time to Remember"
Elina Duni and Rob Luft have been a true musical and private dream couple for several years already. On 16 June, the duo's second album will be released by ECM, this weekend the Albanian-Swiss singer and the British guitarist will come to Austria for three concerts, and we are happy to represent them for Central and Eastern Europe.
A Time to Remember
Having been signed to ECM Records since 2012, Elina Duni's hallmark combination of traditional Albanian folk songs and jazz has lead to worldwide critical acclaim.For her current project Songs of Love and Exile, she has teamed up with guitarist Rob Luft, one of the rising stars of the booming contemporary London jazz scene. Luft's playing incorporates echoes of West African high-life, Celtic folk and indie-rock, and his joyously original and serene sound finds an ideal counterpart in Elina's haunting vocals. Together they take us on a journey through timeless folk songs that still resonate so truly today. Lost Ships, their highly acclaimed first duo album, was released by ECM in late 2020 and was nominated for the German Record Critics' Award as well as the German Jazz Award. A pandemic and numerous live performances later, the sequel now follows: A Time to Remember offers a veritable gold treasure of songs and styles, from enchanting folk songs to contemporary European jazz. As the title suggests, the concept of "time" runs like a thread through the programme, combining music from different parts of the world - traditionals, folk songs and original compositions - in performances of deep lyricism but also light-footed folklore. The album will be released on 16 June 2023 by ECM and celebrates the successful collaboration of the duo Duni&Luft, again masterfully accompanied by Matthieu Michel on flugelhorn and Fred Thomas on piano and drums.
03/12/23 Bern (CH), Bee-Flat / Quartet
15/03/24 Göppingen (DE), Odeon / Duo
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IL RITO DEL JAZZ @ CUCCAGNA JAZZ CLUB
Ogni martedì a partire dall'8 novembre
c / o un posto a Milano in Cascina Cuccagna
Ingresso libero
Jazz Lab per ascoltare, giocare e forse capire cos’è il jazz (o almeno provarci!). Dalla collaborazione tra un posto a Milano, Cascina Cuccagna e Musicamorfosi nasce "Il rito del Jazz @ Cuccagna Jazz Club": un appuntamento settimanale in un'atmosfera onirica e senza tempo, un rapimento estatico, guidati dalla musica al contempo più semplice e più difficile, perché, come diceva Luis Armstrong: "Cos’è il Jazz? Amico, se lo devi chiedere, non lo saprai mai." Dai fumosi Jazz club degli anni ‘20 fino ai laboratori della sperimentazione più contemporanea, vi accompagneremo in un viaggio laboratoriale alla scoperta del jazz e delle sue innumerevoli sfaccettature con un doppio appuntamento: la prima live session all’ora dell'aperitivo alle 19:30, la seconda in prima serata alle 21:30.
CUCCAGNA JAZZ CLUB
Ogni martedì: JAZZ CONCERT X 2 COCKTAIL BAR DELICATESSEN
c / o Un posto a Milano in Cascina Cuccagna via Cuccagna 2, Milano
L’ingresso è sempre libero, per prenotare un tavolo
info@unpostoamilano.it - 02 5457785
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ALEXANDERPLATZ JAZZ CLUB
Via Ostia 9 - Roma
Fondatore: Giampiero Rubei
Direzione artistica: Eugenio Rubei
Info e prenotazioni: 349-9770309 – 0686781296 – eventi.alexanderplatz@gmail.com
Tessera Mensile (obbligatoria, valida per 30 concerti): € 10,00
Ingresso: Solo concerto: € 10,00 (comprensivo di una consumazione)
Cena con concerto: menu à la carte o a prezzo fisso (€ 25,00)
Sito web ufficiale:
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MUSEO DEL SAXOFONO
via dei Molini snc (angolo via Reggiani), Maccarese, Fiumicino (RM)
Info su biglietti, orari, prentazioni e modalità di partecipazione al sito ufficiale: www.museodelsaxofono.com/
Sabato 2 dicembre 2023 - Ore 21:00
BRAG QUARTET
Alberto Giraldi - Piano, Composer; Stefano Rossini - Drums & Percussions; Alberto D’Alfonso - Flute & Alto Sax; Gabriel Caporali - Electric Bass
Ingresso concerto: € 17,00 - Ingresso apericena (opzionale, dalle ore 20:00): € 15,00
Grande festa dedicata al "Brazilian jazz" in programma sabato 2 dicembre alle ore 21:00 al Museo di Saxofono di Fiumicino. Attilio Berni, direttore del Museo, ha infatti invitato a partecipare con un nuovo significativo progetto, il Brag Quartet, formato dal compositore Alberto Giraldi al pianoforte, Stefano Rossini a batteria e percussioni, Alberto D’Alfonso a flauto e sax alto e Gabriel Caporali al basso elettrico. Il Repertorio prescelto, composto da brani originali di Alberto Giraldi, si ispira ai ritmi ed alle armonie della musica brasiliana delineandosi attraverso l’uso di Samba, Bossa Nova, Baiao, Frevo, Partido Alto: stili che, facenti principalmente capo a pattern ritmici tipici, possono essere ricondotti al complesso della cultura musicale brasiliana. L’incontro tra Stefano Rossini, profondo conoscitore della tradizione brasiliana ed Alberto Giraldi, jazzista con una solida preparazione accademica “tradizionale” di stampo tipicamente europeo, ha consentito di produrre una musica che fotografa il mondo brasiliano, seppur visto con l’occhio europeo, ma senza mai tradirne gli elementi peculiari ed anzi esaltandoli. La presenza nel Quartetto di Gabriel Caporali, bassista di Belo Horizonte, ha consentito di utilizzare nei brani gli accompagnamenti più fedeli alla tradizione tipica del Brasile, permettendo di realizzare le musiche di Giraldi in un modo quasi filologico rispetto alla produzione contemporanea del variopinto paese sudamericano. Il Quartetto si avvalora inoltre della presenza di Alberto D’Alfonso, flautista e saxofonista. In particolare, con il primo dei suoi strumenti - il Flauto - D’Alfonso offre un importante riferimento alla musica brasiliana che ne fa uso costante, soprattutto nella Bossa Nova, laddove l’incedere ritmico fluido e spesso quasi cullante, si giova di timbriche morbide e vellutate come - appunto - quelle del Flauto. Afferma Giraldi: "Un mio viaggio in Brasile fatto nel 2018, per tenere una masterclass ed un concerto presso il Centro Universitario di Rio Grande do Norte, in Natal, ha coinciso col rivedere, dopo tantissimi anni, l’amico batterista e percussionista Stefano Rossini. Con una certa discrezione - tipica del suo gentile modo di essere e di fare - Stefano mi propone di formare un Ensemble di musica brasiliana. Caso o foriera coincidenza: ed io cosa faccio? Rispondo subito di sì, e con entusiasmo! Abbiamo scelto un certo numero di brani famosi, ma la mia penna non ha retto all’impulso che da sempre mi anima - quello di scrivere - ed ho portato in prova i primi due brani originali. Stefano ne è rimasto colpito. Così io, memore della famosa frase di Alberto Sordi: 'M’hai provocato e io me te magno!', non ho impiegato tempo a cedere alle lusinghe ed ho rapidamente completato un intero repertorio di brani originali, in stile brazilian jazz. Sperimentando il Samba, il Bajao, lo Choro, la Bossa Nova, il Frevo, trovando spunti ed idee che hanno acceso in me nuove prospettive, nella pratica - quella di scrivere “à la manière de” - che sin dall’Ottocento ha stimolato diversi blasonati compositori miei predecessori. La musica brasiliana è festa di impulsi, con le sue sincopi a sospendere il tempo, artifici ritmici che rinviano un battere più volte promesso e raggiunto solo qui e là; è festa di sensualità, con le sue appoggiature, i suoi cromatismi, le sue armonie che, sposate al tessuto jazzistico, aprono strade inusitate, eppure così famigliari e comunicative. Quando anche Alberto D’Alfonso e Gabriel Caporali - quest’ultimo brasiliano doc di Belo Horizonte - hanno pronunciato il fatidico “sì” è nato BRAG Quartet, acronimo che mescola il Brasile con le mie iniziali, da un’idea di Stefano Rossini. Stefano ha dato e continua a dare entusiasmo a questo progetto ed io raccolgo con altrettanto entusiasmo, ed ho la sensazione che BRAG Quartet sia una promessa soltanto all’inizio, che nasconda chissà quali altri risultati, perseguiti con amore per le sfide e per la ricerca. Insomma, il nostro BRAG Quartet è tutto questo: espressione di vitalità e della gioia di fare Musica, onorando lo spirito di un popolo - quello brasiliano - che tanto ha dato e dà all’arte musicale, e continuando lo spirito del nostro popolo - quello italiano - che da sempre eccelle nella ricerca di connessioni, di intrecci geografici, culturali ed artistici."
Il concerto verrà preceduto, come da consuetudine del Museo, da un'apericena opzionale al costo di € 15,00. I biglietti per la performance costano invece € 17.00 e sono in vendita sia in loco (suggerita la prenotazione ai numeri del Museo) sia sul sito di Liveticket.it
Il Museo del Saxofono è un’eccellenza del territorio di Fiumicino e l’unico, nel panorama internazionale, dedicato a questo strumento. Un'esposizione di stupefacenti strumenti per districarsi nelle innumerevoli trasformazioni del saxofono ed incontrare i grandi capolavori delle fabbriche Conn, Selmer, King, Buescher, Martin, Buffet, Rampone, Borgani, ecc… seguendo un connubio tra arte ed artigianalità, creatività e tradizione che dalla bottega dell'inventore Adolphe Sax giunge fino ad oggi. Questo e molto altro ancora in un autentico spazio della cultura musicale “saxy”. Dal piccolissimo soprillo di 32cm al gigantesco contrabasso di 2mt, dal Grafton Plastic agli strumenti dell'inventore Adolphe Sax, dal mitico Conn O-Sax al Selmer CMelody di Rudy Wiedoeft, dal Jazzophone ai grandiosi Conn Artist, dai sax a coulisse ai saxorusofoni, dal tenore Selmer di Sonny Rollins all’Ophicleide e molti altri ancora…..
Il Museo del Saxofono gode del Patrocinio di Comune di Fiumicino ed Ambasciata del Belgio. Sponsor tecnici sono Selmer Paris (Francia), Borgani (Italia), Eppelsheim (Germania), BCC Roma, International Woodwind (Usa), J'Elle Stainer (Brasile), Lyrical Music Publications, 4DRG e Narnia Festival. Suoi partner sono le Farmacie Comunali Fiumicino, Anipo (Francia), ProLoco Fregene-Maccarese e Complesso L’Oasi.