I principali festival jazz & blues in Italia...
ANGELICA | CENTRO DI RICERCA MUSICALE
COMPIE QUINDICI ANNI DI ATTIVITA’ CON UN PROGRAMMA DI GRANDE SPESSORE ARTISTICO E PRESENTA LA PRIMA PARTE DELLA SUA
STAGIONE 2025>26
RIPARTONO I LABORATORI DEL PICCOLO CORO ANGELICO
COMPLETATI I LAVORI RELATIVI AI BANDI IN SCADENZA NEL 2025
Dal 30 settembre riparte la programmazione di AngelicA | Centro di Ricerca Musicale la stagione di concerti che insieme al Festival Internazionale di Musica Angelica rende il teatro bolognese vero punto di riferimento a livello nazionale e internazionale per la musica di ricerca, la musica contemporanea e per quei suoni che rifuggono le catalogazioni e si spingono in territori poco esplorati. La dodicesima stagione concertistica del Centro di Ricerca Musicale coincide e festeggia quest’anno il 15esimo anno dalla sua nascita, quando, nel 2011 vide la luce grazie alla progettualità tra AngelicA e il Comune di Bologna. Negli anni, grazie al supporto di Istituzioni come Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna – Assessorato alla Cultura, Comune di Bologna, Fondazione del Monte e Fondazione Carisbo, sono stati organizzati 311 concerti in collaborazione e/o co-produzione con più di 100 tra istituzioni, realtà, privati e associazioni locali, regionali, nazionali e internazionali. La grande crescita artistica dei primi quindici anni del Centro di Ricerca Musicale è andata di pari passo con la crescita e il consolidamento del suo gruppo di lavoro. Dalle tre persone coinvolte con contratto a tempo determinato (rinnovato anno per anno) coadiuvati da diversi collaboratori nel 2011, oggi nella sua compagine lavorativa Pierrot Lunaire conta 7 dipendenti a tempo indeterminato, oltre a vari collaboratori, alcuni dei quali da oltre trent’anni, coinvolti ogni anno a seconda dei progetti in corso. Tra questi troviamo oltre 100 curatori, tra musicologi, appassionati, musicisti, italiani e stranieri, che hanno affiancato il fondatore del Centro e Direttore Artistico, Massimo Simonini, nella selezione multiforme e multisonica delle proposte che hanno reso unici i cartelloni delle sue stagioni. “È possibile vivere la musica senza rientrare nella categoria-e? Abbiamo parlato di musica, di tante musiche, e adesso parliamo anche di tanti musicisti, era implicito prima ma adesso è amplificato. Questo è un motto di AngelicA | Centro di Ricerca Musicale che scrissi nel 2015. Mentre AngelicA | Festival Internazionale di Musica è il culmine della programmazione, finestra internazionale multiforme dal 1991, il Centro di Ricerca Musicale è la voce dei musicisti, è il laboratorio permanente, verso ogni direzione possibile della ricerca musicale, che significa anche ricerca di sè stessi, per trovare risposte a quello che si cerca, e, con il dovuto sostegno, inventare linguaggi e formule per poter fare musica d’arte. Una ricerca a 360 gradi, multimusicale, che non vuole tralasciare nessun linguaggio, come è tradizione di AngelicA, e che usi con libertà i molteplici materiali offerti dalle diverse tradizioni musicali. Un luogo attrezzato come pochi in Italia e l’unico dedito interamente alla ricerca.
Ricerca & Rinascimento: la ricerca nel suo farsi produce e diventa rinascimento. Un progetto che contiene una ragione sociale e si stacca dalla mondanità di tante manifestazioni, che considera il territorio nella sua complessità, che cerca le sue necessità reali.
Scriveva Mario Zanzani nel 2005: Bologna è una città che non ha ancora saputo superare il contrasto tra conservazione e innovazione. Contrasto che si esprime socialmente nel rapporto tra città degli studenti e città dei professori, fra cultura nel suo farsi e bene culturale. Così accade che le istituzioni culturali rifuggano la contemporaneità che è la maggior risorsa di cui la città dispone. Qual è la sua utopia per Bologna? Che diventi il polo della contemporaneità.
L’utopia di AngelicA è quella di creare un pubblico che apprezza la musica come tale. Quante cose sono cambiate da allora ma, dopo 20 anni, queste sue parole risuonano ancora e sono servite, e questo centro rappresenta anche la sua testimonianza.
Bologna Città della Musica-UNESCO è anche questo, è tutto quell’insieme di creatività che permea Bologna se lo si riesce a valorizzare con il dovuto sostegno.
Un Centro come un Cuore, uno spazio di creatività, calamita locale-internazionale. La ricerca della bellezza come un bene prezioso al di là del tornaconto immediato, leggere la creatività e sapere che è un motore essenziale per tutto". (Massimo Simonini - presidente e direttore di AngelicA/Pierrot Lunaire)
La “prima parte” della stagione 202526 prenderà il via martedì 30 settembre e si concluderà giovedì 11 dicembre. Come di consueto i concerti si terranno prevalentemente presso il Teatro San Leonardo a Bologna, sede di AngelicA | Centro di Ricerca Musicale, ma anche quest’anno non mancheranno eventi in altre location, sottolineando la stretta e continua collaborazione con altre realtà culturali del territorio. Quest’anno la rassegna si sposterà a Reggio Emilia, nell’ambito del Festival Aperto della Fondazione i Teatri, al Teatro Ariosto e si concluderà al Mast Auditorium di Bologna, nell’ambito di FOTO/INDUSTRIA 2025, la biennale di Fotografia dell’Industria e del Lavoro della Fondazione Mast. Parallelamente al percorso artistico della rassegna, nell’ambito delle attività della Scuola di Musica Angelica, martedì 14 ottobre, alle ore 17,15, presso il Centro di Ricerca Musicale - Teatro San Leonardo riprenderanno gli incontri del Piccolo Coro Angelico, laboratorio corale per bambine/i e ragazze/i indirizzato alla ricerca vocale e artistica. Anche il Piccolo Coro Angelico compie il suo 15° anno di vita e questo traguardo segna un tempo di cambiamento, in cui ripercorrere il vasto repertorio musicale originale con una nuova maturità, una nuova luce, aprendosi a nuove collaborazioni, per continuare a far crescere un coro consapevole e creativo. L’iscrizione agli incontri collettivi diretti da Silvia Tarozzi in collaborazione con Gloria Giovannini e Roberta Ciancio sono già aperte. I laboratori si terranno tutti i martedì da ottobre 2025 a maggio 2026 e si concluderanno con un momento-saggio all’interno del programma di AngelicA | Festival Internazionale di Musica.
In occasione della conferenza stampa di presentazione della stagione 202526 di AngelicA | Centro di Ricerca Musicale, alla quale sono intervenuti tra gli altri Daniele Del Pozzo (Assessore alla Cultura del Comune di Bologna) e Cinzia Cazzoli (Responsabile ufficio Spettacolo dal vivo dell’Assessorato alla Cultura Regione Emilia-Romagna), è stato illustrato lo stato dei lavori relativi ai vari bandi, regionali e nazionali, che l'Associazione si è aggiudicata negli ultimi anni, come i bandi PNRR, ICC, TOCC-Transizione Digitale e SIAE Per Chi Crea.
I bandi PNRR e ICC hanno come obiettivo miglioramenti energetici, tecnici, strutturali e funzionali del complesso Teatro San Leonardo, mentre il bando del Ministero della Cultura TOCC-Transizione Digitale, insieme a quello denominato Digitalizzazione del patrimonio culturale (Digital humanities) della Regione Emilia-Romagna che verrà concluso nei prossimi mesi, hanno avuto come obiettivo la digitalizzazione, la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale di AngelicA. Oltre a questi si è aggiunta la vincita del bando SIAE Per Chi Crea, con il progetto “AngelicA | un nucleo per chi crea” che ha prodotto 4 concerti. Pierrot Lunaire, l’associazione che racchiude in sé sia l’organizzazione di AngelicA | Festival Internazionale di Musica che delle stagioni concertistiche del Centro di Ricerca Musicale insieme ad altre attività artistiche come l’etichetta discografica i dischi di angelica o didattiche come il Piccolo Coro Angelico e la Scuola di Musica Angelica, si è fatta carico di investimenti importanti e fuori dall’ordinario.
Negli anni 2022-2025 sono stati investiti complessivamente 523.841,09 € (bandi: PNRR, TOCC, ICC) per l’implementazione tecnica e funzionale del Centro di Ricerca Musicale - Teatro San Leonardo (teatro, uffici, cortile, e tutti gli spazi ad esso collegati); a questi si aggiungono 153.483,75 € per il bando Digital Humanities la cui conclusione è prevista nel 2026. Per un totale di 677.324,84 € di cui 611.741,84 € da Mibac, Invitalia, Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, e 65.583,00 € da Pierrot Lunaire, a cui si aggiungono circa 63.000€ di IVA anticipata e circa 35.000€ di oneri finanziari (interessi bancari, commissioni, disponibilità fondi, ecc). Nel 2014, l’anno precedente alla riapertura del teatro dopo la sua ristrutturazione, e negli anni successivi fino al 2022, sono stati spesi circa 240.000 € da Pierrot Lunaire per acquisti di strumentazione audio, luci, video (proiettore e schermo motorizzato), backline vario (tra cui un pianoforte a coda), arredi (per foyer, sala, uffici, cortile, ecc), infrastrutture di rete e tecnologie informatiche, antincendio e antifurto (con sistema di telecamere dentro e fuori dal teatro), e illuminazione del portico. Un totale complessivo dal 2011 ad oggi di 403.583 € spesi da Pierrot Lunaire.
In sintesi dal 2011 sono stati investiti circa 884.000€ per l’implementazione del Centro di Ricerca Musicale - Teatro San Leonardo, di cui 481.000€ da cofinanziamenti esterni e 403.000€ da cofinanziamento di Pierrot Lunaire (senza considerare tutto il lavoro svolto per la partecipazione e gestione dei vari bandi che hanno consentito l’ottenimento dei vari cofinanziamenti). “Capita raramente (anzi, fino ad oggi non era mai capitato) che, per via di una serie di coincidenze, vi fosse la possibilità di mettere insieme una serie di risorse economiche straordinarie che ci consentissero di realizzare dei miglioramenti importanti al Centro di Ricerca Musicale - Teatro San Leonardo, miglioramenti tali da avvicinarlo ulteriormente ai centri musicali europei, che già nascono con tutte queste caratteristiche e tecnologie e che noi, invece, ci siamo dovuti inventare. Questo lavoro non è stato però realizzato senza fatica: fatica economica (mutui, prestiti, ecc., hanno richiesto uno sforzo economico eccezionale); fatica lavorativa e mentale (questi interventi si sono aggiunti alla nostra programmazione che non si è mai fermata). La domanda che sorge spontanea è: perché? La risposta non è scontata: perché il rispetto per questo luogo, per le motivazioni per cui facciamo questo mestiere, per la fiducia che da anni ci viene data dalle Istituzioni (Comune, Regione, Ministero, Fondazioni, … ), fa sorgere in noi il dovere, ma in primis il desiderio, che il complesso San Leonardo sia più adeguato possibile a svolgere le attività di cui ci occupiamo insieme alle realtà locali e internazionali, amplificando il senso di Bologna Città Unesco della Musica; ma, soprattutto, per quel senso civico, culturale e sociale che da sempre è il filo conduttore che percorre, come linfa vitale, AngelicA”. (Federico Margelli - responsabile dell’area amministrativa di AngelicA/Pierrot Lunaire)
ANGELICA | CENTRO DI RICERCA MUSICALE
Programma della prima parte della stagione 2025>26
Il programma della prima parte della stagione 2025>26 si terrà prevalentemente presso la sede di AngelicA | Centro di Ricerca Musicale, il Teatro San Leonardo di Bologna e prenderà il via martedì 30 settembre 2025 con Stefano Pilia che sonorizzerà “Racconto d’estate. Nena Lavello, cento anni fa”, una selezione di film risalenti all’estate del 1925 a cura di Michele Manzolini nell’ambito di Archivio Aperto - XVIII edizione, una coproduzione di Fondazione Home Movies - Archivio Nazionale del Film di Famiglia e AngelicA | Centro di Ricerca Musicale. Il cartellone prosegue con due doppi appuntamenti, a cura di Luca Sguera, realizzati nell'ambito del progetto AngelicA | un nucleo per chi crea, con il sostegno del MiC e di SIAE, vincitore del bando per under 35 “Per Chi Crea”: mercoledì 1 ottobre il chitarrista Simone Grande presenterà CHILD RUN, seguito dall’inedito trio formato da Massimo Silverio + Nicolas Remondino + Vieri Cervelli Montel che uniscono le loro esperienze in un trio dal suono immersivo, in una musica di profonda ricerca tra acustico ed elettrico.
Martedì 7 Ottobre sarà la volta di Nicolas Remondino in solo che presenterà in prima assoluta HIERATICO, il suo disco in uscita il prossimo novembre per l’etichetta OOH Sounds di Firenze. Seguirà Luca Sguera AKA con la prima assoluta di E RIPETIAMO che presenterà insieme al suo settetto di musicisti.
Mercoledì 22 ottobre in collaborazione con il Conservatorio Statale di Musica Maderna-Lettimi di Cesena e Rimini si terrà B/B - CATHY BERBERIAN & LUCIANO BERIO, l’omaggio in occasione del centesimo anniversario della nascita dei due grandi artisti con le cantanti Anastasia Egorova, Aurora Martini e Laura Zecchini con Luca Fraternali al piano, a cura di Associazione MASK nell’ambito di XV. Maskfest 2025.
La serata di domenica 26 ottobre, una prima italiana, sarà il frutto di una residenza artistica. MALACODA STRING 4ET PLAYS TRISTAN HONSINGER vedrà il quartetto di archi formato da Silvia Tarozzi, Erica Scherl, Anil Eraslan e Antonio Borghini, interpretare i tre quartetti di archi scritti da Holsinger prima della sua scomparsa nel 2023. Un progetto a cura di Antonio Borghini.
Il programma del mese di ottobre si conclude mercoledì 29 ottobre con lo straordinario ritorno sul palco del Teatro San Leonardo degli HUUN-HUUR-TU, la storica formazione interprete del repertorio tradizionale della Repubblica di Tuva e della tradizione secolare del loro canto armonico. Un repertorio tra melodie antiche e il mondo sonoro contemporaneo.
I concerti di novembre si aprono domenica 2 con ENRICO MALATESTA PERFORMS JAKOB ULLMANN che, dopo aver eseguito questo programma in prima assoluta il 22 ottobre alla Biennale Musica di Venezia, lo presenta a Bologna: un lavoro intenso per percussioni del compositore tedesco.
Sabato 8 novembre ci spostiamo al Teatro Ariosto di Reggio Emilia per THIS EVER EXISTENCE FLARE un’opera in tre atti, ideata e composta da Rob Mazurek in prima assoluta in co-produzione con Festival Aperto - Fondazione I Teatri di Reggio Emilia e frutto di una residenza artistica che vedrà sul palco Mazurek, 7 musicisti e quattro cantanti da Italia, Stati Uniti, Brasile, Corea del Sud e Francia.
Mercoledì 12 Novembre torniamo al Centro di Ricerca Musicale - Teatro San Leonardo con la formazione italo norvegese Monofonic Orchestra che vede collaborare Maurizio Marsico, autore delle musiche, insieme a Massimo Mascheroni e Jan M. Iversen, in un repertorio per pianoforte ed elettronica in tempo reale. Il titolo della performance in prima assoluta, a cura di Walter Rovere, è VARIAZIONI VARIABILI e conterrà Starless Variations 1 & 2 di Crimsoniana memoria.
Protagonista del concerto di mercoledì 19 novembre sarà la prima assoluta di PERSONAL di Francesco Serra, disco omonimo uscito lo scorso anno per i dischi di angelica, l’etichetta discografica nata nel 1991 a fianco di AngelicA, con l’intento di produrre le antologie sonore di ogni sua edizione, ma che ha subito allargato le sue prospettive verso una più ampia produzione. Ad oggi il catalogo, curato da Massimo Simonini, conta una sessantina di titoli e racchiude progetti speciali appositamente creati da artisti del calibro di: Antony Braxton, Toshinori Kondo, Terry Riley. Cecil Taylor, Roscoe Mitchell, Peter Brotzmann, Pauline Oliveiros, Wadada Leo Smith e Giovanna Marini. L’ultima uscita de i dischi di angelica è stato il triplo CD “Musica per Sconosciuti” di Mirco Mariani.
Arriviamo così al penultimo appuntamento del 2025, MUSICA DEL TEMPO PRESENTE, a cura di Massimo Golfieri, vedrà Namkhai Yeshi al computer accompagnato dai live electronics di Alessandro Di Maio, per un concerto che incrocia contesti diversi, tra fonti musicali e dimensioni spirituali.
L’appuntamento conclusivo della prima parte della stagione 2025>26 di ANGELICA | CENTRO DI RICERCA MUSICALE - TEATRO SAN LEONARDO si terrà al MAST Auditorium di Bologna giovedì 11 Dicembre con Satie Mon Amour, l’omaggio nel centenario della scomparsa di Erik Satie ad opera della pianista romana Alessandra Celletti con proiezione del video d’animazione Satie Mon Amour di Paola Luciani.
Il programma della serata organizzata in co-produzione con Fondazione MAST, nell’ambito di FOTO/INDUSTRIA 2025, biennale di Fotografia dell’Industria e del Lavoro, vedrà in scaletta oltre alle musiche di Satie, diverse composizioni della Celletti che sono naturalmente ispirate al compositore e pianista francese.
BIGLIETTI BOLOGNA
30 SETTEMBRE; 22, 26 OTTOBRE; 2, 12, 19 NOVEMBRE 7€ - ridotto 5€* e 2€**
1, 7 OTTOBRE; 26 NOVEMBRE 10€ - ridotto 5€* e 2€**
29 OTTOBRE 22€ - ridotto 15€* **
11 DICEMBRE ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria a partire dal 3 dicembre 2025 su www.fotoindustria.it
* ridotto per studenti dell’Università di Bologna
** ridotto per studenti del Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna e del Liceo Musicale Lucio Dalla
ai possessori della Card Cultura e Carta Giovani Nazionale verrà applicato uno sconto di 2€ sul biglietto intero la biglietteria apre 30 minuti prima dell’orario del concerto
prevendita:
si raccomanda l’acquisto dei biglietti in prevendita
Biglietti REGGIO EMILIA 8 NOVEMBRE da 10.50€ a 17€
Prevendite
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Visioninmusica
presenta
VISIONINMUSICA 2026
dal 23 gennaio al 14 maggio 2026
Auditorium Gazzoli, Terni
Biglietti in prevendita su vivaticket.it
Torna a Terni Visioninmusica, la rassegna che da ventidue edizioni propone il meglio della musica contemporanea tra jazz, crossover, canzone d’autore e nuovi talenti internazionali. Anche per il 2026, il palco dell’Auditorium Gazzoli ospiterà artisti capaci di coniugare virtuosismo, emozione e ricerca sonora in un calendario che si snoda da gennaio a maggio, con sette concerti principali, una masterclass fuori abbonamento e tre lezioni-concerto matinée dedicate alle scuole.
Con uno sguardo sempre più aperto al panorama europeo e alle eccellenze italiane, Visioninmusica si conferma come uno degli appuntamenti musicali più attesi del Centro Italia.
«Visioninmusica 2026 è un percorso sonoro che attraversa generi, confini e sensibilità diverse, accomunate da una profonda autenticità artistica», racconta la direttrice artistica Silvia Alunni. «Ogni concerto sarà anche per questa nuova edizione un invito all’ascolto profondo, alla scoperta di nuove sonorità e all’incontro con talenti eccezionali.»
Si parte venerdì 23 gennaio 2026, alle ore 21.00, con una delle voci femminili più raffinate e comunicative della scena musicale italiana: Simona Molinari. L’artista porterà sul palco il suo nuovo progetto Kairos, uno spettacolo intenso e raffinato che attraversa la sua carriera artistica con grazia e profondità. Tra jazz, pop e world music, la Molinari propone un viaggio emozionale attraverso brani simbolo come Egocentrica, La felicità e In cerca di te (Sola me ne vo per la città), insieme a riletture di Ella Fitzgerald, Lucio Dalla, Francesco De Gregori e un inedito firmato Bungaro. Il titolo richiama il concetto greco del “tempo opportuno”, e in effetti Kairos è il momento perfetto per riscoprire la potenza comunicativa delle sue interpretazioni. La serata si apre con il quintetto manouche Four on Six, anche protagonista del primo appuntamento matinée dedicato agli studenti.
Due settimane dopo, venerdì 6 febbraio, sarà la volta del giovane contrabbassista tedesco Nils Kugelmann, considerato una delle voci emergenti più interessanti del jazz europeo, che presenterà Life Score, accompagnato dal pianista Luca Zambito e dal batterista Sebastian Wolfgruber. Questo trio si distingue per la capacità di creare atmosfere narrative dal forte impatto emotivo, in cui il contrabbasso diventa voce narrante e la musica assume una dimensione cinematografica. Ogni brano è un piccolo film sonoro che racconta scene della quotidianità con delicatezza e intensità.
Un’esperienza di ascolto unica, tra groove raffinati, pause significative e melodie evocative. L’apertura è affidata al quartetto guidato da Fabio D’Isanto, batterista di talento del jazz italiano che presenta il suo nuovo disco Libero.
Il mese di febbraio prosegue con un appuntamento imperdibile: venerdì 20 febbraio, il pianista francese Thomas Enhco presenta a Visioninmusica il suo progetto in piano solo Mozart Paradox. Formatosi tra classica e jazz, Enhco rilegge il genio di Mozart con un approccio libero, rispettoso e sorprendente. L’Ouverture di Don Giovanni, l’Ave Verum Corpus, la Serenata notturna e il Concerto per clarinetto vengono trasformati in materia viva, plasmata da un tocco poetico e moderno che rompe le barriere tra generi. Un omaggio coraggioso che restituisce freschezza a uno dei repertori più amati di sempre. In apertura l’Orchestra Giovanile Italiana di Sassofoni che, nello stesso giorno, incontra le scuole per raccontare le potenzialità timbriche e narrative di questo strumento.
L’arrivo di marzo coincide con un concerto dal forte valore poetico: venerdì 6 marzo, Bungaro e il sassofonista Raffaele Casarano presentano Canzoni in Bianco e Nero, un progetto che mescola canzone d’autore e jazz. Accompagnati dal percussionista Alessandro Monteduro, i due artisti offrono una rilettura intensa del repertorio cantautorale italiano, affiancando composizioni originali a brani reinterpretati con arrangiamenti essenziali ed evocativi. È un concerto che invita a rallentare, a riflettere, a sentire profondamente. In apertura, l’energia vocale e la precisione armonica del gruppo a cappella Mezzotono, protagonista anche dell’ultima matinée dedicata alle scuole.
Una settimana dopo, venerdì 13 marzo, la rassegna si apre all’elettronica e alle radici medio orientali con l’arrivo del franco-libanese Robinson Khoury, trombonista e compositore tra i più innovativi della sua generazione. Il progetto MŸA, presentato in anteprima italiana proprio a Terni, è un’esperienza immersiva che fonde jazz, elettronica, poesia e memoria. Sul palco, insieme a Khoury, ci saranno Anissa Nehari e Leo Jassef: una formazione che trasforma il concerto in un rituale sonoro, fatto di melismi arabi, improvvisazioni sospese e tensioni ipnotiche. Vincitore del prestigioso premio Django Reinhardt 2024, Khoury incarna un nuovo modo di fare jazz, in cui la forma cede il passo all’intuizione e alla profondità emotiva.
Venerdì 27 marzo, il palco del Gazzoli accoglie uno dei giganti della chitarra internazionale: Frank Gambale, chitarrista storico della Chick Corea Electric Band e di Stanley Clarke, con il suo Natural High Trio. Accompagnato dal bassista Dominique Di Piazza e dal pianista Jerry Leonide, Gambale propone i brani degli acclamati album Natural High e Natural Selection con una formazione senza batteria, in cui l’interplay tra i musicisti crea un flusso continuo di tensione lirica, virtuosismo e improvvisazione. Le sue composizioni, eleganti e fluide, rivelano una maturità artistica che va ben oltre la tecnica e punta dritta al cuore.
A chiudere la stagione, giovedì 14 maggio, sarà il batterista inglese Simon Phillips, leggenda vivente della fusion e del progressive, già al fianco di Jeff Beck, Mick Jagger, The Who e per oltre vent’anni colonna portante dei Toto. Con Protocol V, Phillips presenta un progetto strumentale travolgente, affiancato da Alex Sill, Ernest Tibbs, Otmaro Ruiz e Jacob Scesney. Il suono del quintetto è un equilibrio perfetto tra energia, scrittura raffinata e improvvisazione: ogni brano è costruito come un racconto a più voci, dove la batteria è protagonista ma non comanda bensì ascolta e dialoga. Il concerto rappresenta il perfetto sigillo finale per una stagione che ha fatto della libertà musicale il suo filo conduttore.
EVENTO SPECIALE FUORI ABBONAMENTO (DURATA 3 ORE)
Giovedì 26 marzo alle ore 18:00, gli appassionati avranno un'occasione imperdibile: Frank Gambale, la leggenda della chitarra fusion internazionale, terrà una preziosa e approfondita Masterclass della durata di tre ore. L'incontro sarà dedicato alla comprensione armonica avanzata di scale e accordi, ai segreti della sua celebre e rivoluzionaria Sweep Picking Technique, al perfezionamento della fluidità d’esecuzione e all’armonia tra complessità tecnica e interpretazione. Una rara opportunità di crescita artistica a contatto diretto con uno dei chitarristi più influenti e innovativi della scena internazionale.
VISIONINMUSICA SCUOLA 2026
Visioninmusica rinnova anche per il 2026 il suo impegno nella didattica con tre appuntamenti matinée pensati per il pubblico delle scuole: il 23 gennaio con i Four on Six e il loro travolgente e giocoso approfondimento sul jazz gitano dal titolo “Manouche Playground”, il 20 febbraio con l’Orchestra Giovanile Italiana di Sassofoni ne “Le mille voci del sax”, e infine il 6 marzo con i Mezzotono e l’entusiasmante laboratorio vocale “Orchestra… a cappella!”. Un percorso educativo che invita i più giovani ad avvicinarsi alla musica dal vivo attraverso esperienze coinvolgenti, interattive e formative. Per maggiori informazioni su Visioninmusica Scuola 2026 e le relative prenotazioni. Tutti i concerti di Visioninmusica 2026 si svolgeranno all’Auditorium Gazzoli di Terni con inizio alle ore 21.
ABBONAMENTO INTERO: 138 euro (30% di sconto sul totale dei concerti, in vendita dal 27 novembre 2025). L’ABBONAMENTO NON INCLUDE LA MASTERCLASS DEL 26 MARZO 2026.
I biglietti vanno da 25 a 35 euro e saranno disponibili dal 27 novembre 2025 sia online sul circuito Vivaticket che presso tutti i rivenditori autorizzati.
Per maggiori informazioni: visioninmusica.com
Visioninmusica 2026 ringrazia:
Supporter pubblici: Ministero della Cultura, Regione Umbria, Comune di Terni e Camera di Commercio dell’Umbria. Supporter privati: Fondazione Carit e Fucine Umbre Supporter tecnici: Stas, Hotel Michelangelo e Bar Umbria. Media partner: TGR Umbria, Umbria 24, AM Terni Television, Umbria 7, Tutt’Oggi, Vivo Umbria, Umbria Eventi, Corriere dell’Umbria e Radio Incontro. Partner: Europe Jazz Network, I-Jazz, AIAM, FAI Delegazione di Terni e Slow Food Interamna Magna.
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JAZZMI
presenta una speciale anteprima con i
LAKE STREET DIVE
12 Ottobre 2026
Milano – Alcatraz
Biglietti disponibili a partire dalle ore 11:00 di venerdì 21 novembre su jazzmi.it
I Lake Street Dive arrivano in Italia per un concerto imperdibile. La band statunitense, simbolo del pop contemporaneo più eclettico e raffinato, sarà protagonista di una straordinaria preview di JAZZMI 2026, con una data unica nel nostro Paese il 12 ottobre 2026 all’Alcatraz di Milano. I Lake Street Dive hanno ampliato i confini del pop come forza unificante, non solo attraverso il loro sound eclettico, una fusione audace e originale di soul, folk, jazz, pop classico e molto altro, ma anche grazie a un approccio inclusivo che li ha resi una delle live band più amate, celebri per la loro capacità di creare un legame profondo con ogni pubblico. Nel realizzare il nuovo album “Good Together”, la cantante Rachael Price, la bassista e corista Bridget Kearney, il batterista e corista Mike Calabrese, il tastierista e cantante Akie Bermiss e il chitarrista e corista James Cornelison hanno rafforzato il senso di missione che anima la loro musica, concentrandosi sui molti fattori che oggi ci allontanano, come la crescita incontrollata della tecnologia, l’isolamento culturale e il culto dell’auto-ottimizzazione a tutti i costi. Nato da una visione che la band definisce di “gioiosa ribellione”, Good Together è un lavoro tanto gloriosamente anticonformista quanto capace di ispirare danza sfrenata e cori collettivi. Successore di “Obviously” (2021), il disco vede ancora una volta la collaborazione con il produttore vincitore di Grammy Mike Elizondo (Fiona Apple, Sheryl Crow, Gary Clark Jr.). Con un paesaggio sonoro che abbraccia R&B, funk e pop brasiliano, l’album si apre con la title track, una love song fuori dagli schemi che celebra l’ebbrezza di seguire il proprio cuore e sfidare le aspettative. Segue “Dance with a Stranger”, che conferma il talento dei Lake Street Dive nel creare brani capaci di unire leggerezza e profondità: canzoni che invitano a lasciarsi andare e, al tempo stesso, a ritrovare empatia. Con “Walking Uphill”, la band propone una riflessione intensa e catartica sul percorso di autoguarigione, mentre “Seats at the Bar” offre una versione dolcemente ironica della classica canzone d’amore. In “Twenty-Five”, Rachael Price dà voce a una ballata intima e delicata, intrisa di nostalgia per un amore lontano. In tutto “Good Together”, i Lake Street Dive trasmettono la complicità palpabile che li unisce fin dalla loro formazione, consegnando al pubblico il lavoro più collettivo, ampio ed esuberante della loro carriera.
* Per aggiornamenti e informazioni sui biglietti visita il sito jazzmi.it
INFORMAZIONI JAZZMI.IT - info@jazzmi.it
FACEBOOK: @jazzmimilano
INSTAGRAM: @jazzmimilano #jazzmi2025
INFOLINE: +39 351 70 664 86
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JAZZ OPEN MODENA 2026
Il celebre festival europeo JAZZ OPEN annuncia i primi grandi nomi per il suo attesissimo debutto in Italia, a Modena dal 13 al 18 luglio
Dopo aver annunciato nei mesi scorsi le date e i luoghi del suo debutto in Italia, a Modena dal 13 al 18 luglio 2026, il celebre festival europeo JAZZ OPEN – nato a Stoccarda sotto la direzione artistica di Jurgen Schlensog e da 30 anni un vero punto di riferimento mondiale per la grande musica internazionale – inizia a svelare i primi protagonisti di una line up che si preannuncia davvero stellare, sempre nel segno della sua tradizionale formula vincente Jazz & Beyond che abbraccia una vasta gamma di generi, dal jazz classico a quello più contaminato, fino ad arrivare al pop al soul e al rock. Più che semplici nomi, JAZZ OPEN Modena, sempre sotto la direzione di Schlensog, annuncia vere e proprie icone della scena artistica contemporanea: Gregory Porter, Diana Krall, Moby, Jamie Cullum, Joss Stone e Jean-Michel Jarre.
JAZZ OPEN Modena ha come main sponsor Museo Enzo Ferrari, System Ceramics (Gruppo Coesia), Mastercard, SIXT e Allianz Bank Financial Advisors; è realizzato con il supporto di STIHL, Dürr, BF capital e LAPP e con il sostegno di Comune di Modena, Regione Emilia-Romagna, APT Servizi Emilia-Romagna e Camera di Commercio di Modena. Ad aprire questa prima edizione italiana che per 6 giorni trasformerà la cittadina emiliana in uno straordinario palcoscenico a cielo aperto saranno dunque nientemeno che Gregory Porter e Diana Krall, in un doppio live il 13 luglio in Piazza Roma, cuore pulsante dei grandi concerti, di fronte al maestoso Palazzo Ducale. Artista di assoluto rilievo mondiale, la voce più soul del jazz contemporaneo, il californiano Gregory Porter, “il cantante con il passamontagna”, con i suoi album ha conquistato il mondo intero. Classe 1971, un’infanzia difficile alle spalle superata grazie alla passione per la musica e soprattutto per Nat King Cole, vanta ben 8 nomination e 2 vittorie ai Grammy Awards. Voce potente e melodica, le sue radici sono ben piantate nelle migliori tradizioni del jazz e della musica black, del gospel in particolare. Fra i nomi di punta della mitica Blue Note, Gregory Porter è oggi uno degli interpreti più apprezzati al mondo, capace di unire tecnica impeccabile, profondità artistica e grande calore umano. Con 2 Grammy, 10 Juno, 9 dischi d’oro, 3 di platino e 7 multi-platino, la pluripremiata regina del jazz-pop mondiale Diana Krall, tra le voci più pregiate del panorama internazionale, amatissima per l’inconfondibile charme e l’intensità interpretativa che l’ha resa una delle artiste più riconoscibili del nostro tempo. La cantante e pianista canadese porterà a Modena la sua ricercata eleganza fatta di cool jazz, swing e ballad, in un imperdibile concerto che promette di essere un grande spettacolo teatrale denso di ritmo ma anche di narrazioni intime e delicate. Una preziosa occasione per ascoltare dal vivo le composizioni più celebri scritte in quasi 30 anni di carriera, fino ad arrivare ai brani del suo ultimo album This Dream of You. Ma soprattutto per ascoltare una voce che sembra quasi scolpire l’aria. Sempre nel meraviglioso scenario della Piazza, il 14 luglio arriva a JAZZ OPEN Modena un altro artista di fama planetaria, il musicista, compositore, cantautore, dj, producer e attivista americano Richard Melville Hall, in arte Moby. Figura centrale dell’elettronica globale, autore di brani che hanno segnato intere generazioni e di oltre 20 milioni di album venduti in tutto il mondo, atterra al festival con la sua astronave sonora fatta di dance, pop, punk, techno, chill-out, hip hop, gospel, big beat, riconfermando ancora una volta una versatilità creativa fuori dal comune. In oltre 30 anni di carriera ha collaborato con leggende come David Bowie, Public Enemy, Daft Punk e i Beastie Boys, oltre ad aver esteso la sua visione artistica al cinema con la produzione dei documentari Moby Doc e Punk Rock Vegan Movie. Nel 2023 pubblica il suo ultimo album in studio Resound NYC mentre il 2024 lo ha visto in giro per il mondo a celebrare i 25 anni del suo album di culto Play. Per l’estate 2026 è prevista l’uscita del suo primo lungometraggio narrativo dal titolo Tecie, come il penultimo brano del suo album All Visible Objects. Il 16 luglio il festival accoglie un altro doppio concerto in Piazza Roma con l’esibizione di Jamie Cullum e Joss Stone. Cantautore e polistrumentista di fama mondiale, noto per la sua miscela unica di jazz, pop e rock, per la presenza scenica e uno straordinario talento musicale, Cullum ha raggiunto il successo internazionale con l’album Twentysomething, uno dei dischi britannici più venduti di sempre. Tra i musicisti più innovativi della sua generazione, ha firmato leggendarie performance in oltre quaranta paesi e sui palchi dei più importanti festival globali, da Glastonbury a Coachella fino al Fuji Rock in Giappone, oltre ad esibirsi alla Casa Bianca per Barack Obama e a Buckingham Palace per la Regina Elisabetta II. Grandi numeri e riconoscimenti segnano anche i due decenni di carriera della cantante e attrice britannica Joss Stone che vanta oltre 15 milioni di album venduti nel mondo, 1 Grammy, 2 Brit Awards e numerose uscite ai vertici delle classifiche internazionali. Contemporary soul, R&B, funk e reggae disegnano l’orizzonte di una voce tra le più iconiche degli ultimi anni, che trae ispirazione da autentici miti come Aretha Franklin, pur mantenendo uno stile assolutamente personale, grazie anche a una magnetica presenza scenica e ad elettrizzanti esibizioni dal vivo, veri e propri rituali collettivi e intergenerazionali fatti di groove e profondità emotiva unica. Tutti tratti che conquisteranno anche il pubblico di JAZZ OPEN Modena. A completare questa prima tornata di headliner, infine, l’ultimo giorno del festival sarà sicuramente segnato dall’esibizione di un autentico gigante come Jean-Michel Jarre, il 18 luglio sempre in Piazza Roma. Artista visionario, innamorato del futuro e dell’ambiente, il compositore, performer e produttore francese è un instancabile innovatore ed esploratore tecnologico, dal suo ruolo di pioniere nell’ambito della musica elettronica fino alle più recenti esplorazioni nelle performance in realtà virtuale e nel metaverso. Il suo catalogo conta oggi 22 album in studio che hanno superato 85 milioni di copie vendute nel mondo e gli hanno fatto vincere numerosi premi e riconoscimenti. Nell’arco della sua incredibile carriera Jarre ha lasciato un segno indelebile esibendosi davanti a milioni di spettatori in maestosi concerti-evento in alcuni dei luoghi più iconici di tutto il pianeta e in siti patrimonio UNESCO, trasformandoli in vere e proprie tele per la sua musica e per i suoi messaggi ambientali, dalle Grandi Piramidi d’Egitto al Deserto del Sahara, da Piazza Tienanmen alla Torre Eiffel e alla Galleria degli Specchi del Palazzo di Versailles. A questi luoghi straordinari si aggiungerà anche la monumentale esibizione a Modena per la chiusura del festival.
Oltre ai primi nomi, infine JAZZ OPEN Modena annuncia anche la media partnership con Radio Monte Carlo e l’ingresso di una nuova venue per il festival, il Baluardo Jazz Club, che si aggiunge al main stage di Piazza Roma e al Giardino Ducale Estense, luogo degli Open Stages dedicati ai giovani. Il programma pensato per il Baluardo Jazz Club e la line up degli Open Stages verranno annunciati in occasione della conferenza stampa che si terrà a Modena il 18 febbraio 2026. La programmazione completa di JAZZ OPEN Modena 2026, infine, sarà annunciata nei prossimi mesi. Le prevendite apriranno il 3 dicembre sui canali ufficiali.
Nato a Stoccarda sotto la direzione artistica di Jurgen Schlensog, JAZZ OPEN è diventato nel tempo un punto di riferimento tra i grandi festival estivi europei, grazie alla sua formula vincente “Jazz & Beyond” che abbraccia una vasta gamma di generi: dal jazz classico a quello più contaminato, fino ad arrivare al pop al soul e al rock. Ogni luglio, il cuore della città tedesca si trasforma in una grande arena musicale, con un pubblico che supera annualmente le 60.000 presenze e un programma che spazia dalla musica più ricercata alle sonorità mainstream. Anno dopo anno artisti del calibro di Christina Aguilera, Bob Dylan, Lionel Richie, John Legend, Lenny Kravitz e Sting si sono mescolati a leggende del jazz come Herbie Hancock, Marcus Miller, Gregory Porter, Dianne Reeves e Dee Dee Bridgewater. Dopo trent’anni di successi in Germania, nel 2026, per la prima volta, questo straordinario e consolidato modello culturale – per il quale nel 2025 la società OPUS!LIVE che organizza il festival è stata insignita del prestigioso riconoscimento di Indie Champion dall'autorevole rivista IQ! che ogni anno premia le 20 realtà indipendenti che stanno rivoluzionando il settore a livello globale – sbarcherà in Italia con JAZZ OPEN Modena, sempre sotto la direzione di Jurgen Schlensog.
13 LUGLIO
GREGORY PORTER, DIANA KRALL
14 LUGLIO
MOBY
16 LUGLIO
JAMIE CULLUM, JOSS STONE
18 LUGLIO
JEAN-MICHEL JARRE
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B.O.P. - BEATS OF POMPEII 2026
MARCUS MILLER
IL GIGANTE DEL JAZZ CELEBRA MILES DAVIS NEL CENTENARIO DELLA NASCITA CON UN CONCERTO STORICO IL 22 LUGLIO NELL’ANFITEATRO DI POMPEI. Con lui sul palco una all-star band di leggende del jazz: BILL EVANS, MIKE STERN, MINO CINELU, Russel Gunn, Brett Williams e Anwar Marshall.
B.O.P. si conferma faro del turismo musicale nel Sud Italia, unendo rock progressivo, metal e ora il grande jazz.
B.O.P. - Beats of Pompeii prosegue la costruzione del suo programma 2026 annunciando un evento eccezionale che cambierà registro e porterà la grandezza del jazz internazionale nel cuore dell’archeologia mondiale. Mercoledì 22 luglio 2026, l’esclusivo Anfiteatro del Parco Archeologico di Pompei ospiterà un vero e proprio mito della musica mondiale: MARCUS MILLER. Il bassista, compositore e produttore leggendario sarà al centro di un concerto-evento dal titolo “WE WANT MILES!”, interamente dedicato a celebrare il centenario dalla nascita dell’immortale Miles Davis. Per l’occasione, Miller radunerà attorno a sé una formazione da sogno, una vera e propria All-Star Band che ha scritto la storia del jazz moderno: con lui saliranno sul palco Bill Evans al sax, Mike Stern alla chitarra, Mino Cinelu alle percussioni, Russel Gunn alla tromba, Brett Williams alle tastiere e Anwar Marshall alla batteria. Questo quarto annuncio arricchisce ulteriormente un cartellone già ricco e dimostra la vocazione eterogenea e di altissima qualità di B.O.P., che si conferma una delle rassegne live più rilevanti e ambite del circuito musicale italiano, vero e proprio motore del concept "turismo musicale". Il lavoro del direttore artistico Peppe Gomez sta definendo un programma dai confini ampi e ambiziosi. Nelle scorse settimane è stato infatti annunciato un trittico di concerti di chiara matrice rock che ha già generato enorme entusiasmo: il successo è stato immediato con i Marillion (25 e 26 luglio), che hanno registrato un primo sold out in tempi record, tanto da aggiungere un secondo appuntamento, anch’esso rapidamente esaurito. A seguire, è stata la volta degli statunitensi Savatage (27 luglio), leggende del progressive metal, che per la loro performance si esibiranno accompagnati da un’orchestra di 27 elementi, un evento raro e maestoso. Completano il trittico gli svedesi Opeth (10 luglio), pilastri del progressive e death metal mondiale, in un concerto-evento unico nel Sud Italia, affiancati dagli americani Blood Incantation, celebre formazione di metal visionario. Dopo la potenza del rock, il 22 luglio B.O.P. ospita non un semplice concerto, ma un pezzo di storia del jazz che prende vita, in una cornice senza tempo che solo Pompei può offrire. Un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di musica di qualità. “We Want Miles!” è un viaggio energico dentro il mondo di Miles Davis, raccontato da chi con lui ha davvero cambiato le regole del gioco. Marcus Miller e la sua all-star band riportano sul palco l’audacia, il groove e la forza creativa che hanno reso Miles un ’icona oltre il jazz: ritmi pulsanti, atmosfere elettriche, improvvisazioni che sorprendono. Non è una semplice celebrazione, ma un’esperienza viva e contemporanea, che riaccende lo spirito rivoluzionario di un artista che ha influenzato tutta la musica moderna. I biglietti saranno in vendita da oggi alle ore 16.00 su ticketone.it Prezzi comprensivi di diritti di prevendita: Platea gold 79,35 - Platea numerata 66,70 - Platea numerata II settore 55,20 - Tribuna gold numerata 46,00 - Tribuna numerata 39,10.
Marcus Miller, uno dei grandi innovatori del linguaggio del jazz e del basso elettrico, torna in Italia nell’estate 2026 con “We Want Miles!”, un progetto speciale dedicato ai 100 anni dalla nascita di Miles Davis, artista con cui Miller ha avuto un legame creativo e umano profondo. Con Miles ha firmato album divenuti pietre miliari come Tutu, Amandla, Siesta ridefinendo il linguaggio del jazz moderno e imprimendo la propria voce in modo indelebile nella storia della musica. Considerato uno dei musicisti più influenti dell’ultimo mezzo secolo, vincitore di due Grammy, autore, produttore, polistrumentista e innovatore del basso elettrico, Marcus Miller guiderà una formazione straordinaria.
UN’ALL-STAR BAND CHE HA SCRITTO LA STORIA DEL JAZZ
Per omaggiare Miles Davis, Miller ha riunito alcuni dei suoi leggendari collaboratori: MIKE STERN (chitarra) - Sei nomination ai Grammy, tra i maggiori chitarristi jazz-fusion di sempre. Con Miles Davis negli anni ’80 ha contribuito al nuovo corso elettrico del Maestro, diventando un riferimento assoluto della chitarra moderna. BILL EVANS (sax) - Voce raffinata e innovativa del sax contemporaneo. Ha fatto parte della band di Miles Davis nei primi anni ’80, ha pubblicato oltre 25 album da leader e collaborato con icone come Herbie Hancock e John McLaughlin. MINO CINELU (percussioni) - Una leggenda delle percussioni. Con Miles Davis ha suonato in alcuni dei tour più vibranti degli anni ’80, prima di avviare collaborazioni con Weather Report, Sting, Pat Metheny e numerosi protagonisti della world music.
Accanto a loro, tre musicisti di talento che condividono con Marcus Miller anni di tournée internazionali: RUSSELL GUNN (tromba) – trombettista visionario, nominato ai Grammy, tra le voci più originali dell’attuale scena afro-americana. BRETT WILLIAMS (tastiere) – apprezzato per il suo linguaggio ibrido tra jazz, gospel e R&B. ANWAR MARSHALL (batteria) – batterista di grande finezza e dinamismo, protagonista della nuova generazione jazz.
B.O.P. è promosso dal Ministero della Cultura e dal Parco Archeologico di Pompei, realizzato in collaborazione con il Comune di Pompei e la Regione Campania, con la direzione artistica di Giuseppe Gomez. L'organizzazione è curata da Blackstar Entertainment e Fast Forward. Nelle prossime settimane B.O.P. annuncerà gradualmente il programma che, anche in per questa edizione, avrà rilevanza internazionale e nazionale, con l'obiettivo di unire arte, storia e musica in un contesto unico al mondo. Dopo le grandi esibizioni del 2025 con concerti unici di Nick Cave, Ben Harper, Stefano Bollani, Jean-Michel Jarre, Dream Theater, Wardruna, Bryan Adams e Riccardo Muti B.O.P. rilancia una grande stagione per l’estate 2026.
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