Festival Jazz & Blues

I principali festival jazz & blues in Italia...


EVENTI IN JAZZ
dal 4 ottobre al 22 novembre 
a Busto Arsizio e Castellanza (Va)  

Sergio Rubini, Michele Fazio, Ian Shaw, Sarah Jane Morris, Luigi Martinale e Patrizia Conte: 
parata di big per la nuova edizione di Eventi in Jazz,  in programma dal 4 ottobre al 22 novembre 
a Busto Arsizio e Castellanza (Va)  

Grandi voci internazionali e nomi di spicco del jazz italiano caratterizzano la nuova stagione della rassegna organizzata nel Varesotto dall’associazione VCO con la direzione artistica di Mario Caccia. Per l’evento inaugurale, l’attore e regista Sergio Rubini e il pianista Michele Fazio porteranno in scena lo spettacolo “Sud” al Teatro Sociale di Busto Arsizio insieme al batterista Mimmo Campanale e al bassista Carlos Buschini. Da segnalare, tra gli altri appuntamenti,  il Memorial Franco Cerri, concerto-omaggio al grande chitarrista scomparso quattro anni fa  

È affidato al regista, attore e sceneggiatore Sergio Rubini e al pianista e compositore Michele Fazio il compito di inaugurare la nuova edizione di Eventi in Jazz, in programma dal 4 ottobre al 22 novembre a Busto Arsizio e Castellanza, in provincia di Varese. La rassegna è organizzata dall’associazione VCO con la direzione artistica di Mario Caccia ed è realizzata con il sostegno dei due Comuni coinvolti.
Sabato 4 ottobre, al Teatro Sociale di Busto Arsizio, il primo appuntamento della nuova edizione sarà Sud, uno spettacolo di teatro e musica, parole e suoni, in cui Sergio Rubini racconterà di se stesso e delle disavventure tragicomiche che si colorano di ironia, sarcasmo e poesia, peculiarità riconoscibili degli uomini del Sud. Con lui e Michele Fazio (che ha composto le colonne sonore dei film Tutto l’amore che c’è e Dobbiamo parlare diretti da Rubini, oltre ad aver firmato le musiche di diversi suoi recital teatrali, tra cui anche Sud), sul palco ci saranno in via eccezionale altri due musicisti di talento: il batterista Mimmo Campanale e il bassista Carlos Buschini.
Per farsi un’idea di questo spettacolo, il pubblico deve immaginarsi, per un attimo, di non essere seduto tra le file di una platea a teatro, ma nello scompartimento di un treno. Un treno un po’ spericolato, perché a guidarlo è un attore: un tizio magrino, il profilo puntuto, Sergio Rubini per l’appunto. Già altre volte in passato, ma solo sul grande schermo, Rubini, pugliese di Grumo Appula (Bari), ha raccontato di treni, binari e piccole stazioni sperdute. Il capotreno ci dice che il motivo del viaggio a cui stiamo partecipando è il Sud, ma nemmeno lui sa dove si arriverà. Al Sud? È probabile, ma potrebbe anche andare diversamente. La destinazione, insomma, è incerta. E incerto è l’andamento del treno. Fin da subito gli spettatori avranno la sensazione di aver percorso lunghi tratti nell’arco di pochi minuti. Perché, per esempio, dalla lettura di La notte sull’isola di Pablo Neruda Rubini passerà al racconto di Matteo Salvatore, un cantastorie vissuto nel buio periodo del Dopoguerra, che ha fatto della sua miseria da pane nero la forza della sua poetica. A proposito di uomini del Sud: Rubini parlerà di un capostazione, suo padre, che negli anni Sessanta, in un paesino agricolo del profondo Mezzogiorno, coltivava, come altri suoi compaesani, la passione per il teatro, la recitazione e la poesia. Come i versi in vernacolo di Giacomo D’Angelo, che nel suo negozio di giocattoli scriveva poesie.
Il secondo appuntamento di Eventi in Jazz è in programma venerdì 10 ottobre, sempre a Busto Arsizio. Il Teatro Sociale ospiterà un doppio concerto, protagoniste due straordinarie voci in arrivo dal Regno Unito: Ian Shaw e Sarah Jane Morris. Considerato dalla critica uno dei migliori cantanti jazz a livello internazionale, Ian Shaw è un interprete raffinato e profondo, dotato di una voce duttile e di un innato senso dello swing. Con lui sul palco ci sarà il suo quartetto italiano, ovvero Alessandro Di Liberto (pianoforte), Tommaso Scannapieco (contrabbasso) ed Enzo Zirilli (batteria), con i quali Shaw proporrà, per lo più, i brani dell’album Integrity (pubblicato dall’etichetta Abeat Records), in cui spiccano, tra gli altri, un grande classico come People, noto cavallo di battaglia di Barbara Streisand nel film Funny Girl del 1964, la famosissima Smile di Charlie Chaplin, qualche brano funky come Use Me di Bill Withers, la meravigliosa evergreen My Foolish Heart e un’originale rilettura di She’s Leaving Home dei Beatles.
Il secondo set in programma venerdì 10 ottobre sarà l’esibizione in duo, con il chitarrista Elia Garutti, di Sarah Jane Morris, cantautrice inglese dalla voce unica e potente come un’onda sismica e dall’inesauribile talento, perfettamente a suo agio tra soul, jazz e rhythm and blues. Ispirata dalla ferma convinzione che il potere della canzone possa cambiare il cuore e la mente, Sarah Jane Morris ha sempre seguito la sua stella polare, conquistando ammiratori in tutto il mondo, incluso il pubblico italiano (nel 1991 è stata protagonista al Festival di Sanremo di un mitico duetto con Riccardo Cocciante, vincitore con il brano Se stiamo insieme).
La settimana successiva, ovvero venerdì 17 ottobre, in accordo con la famiglia Cerri, la città di Busto Arsizio ospiterà il Memorial Franco Cerri in ricordo del grande jazzista milanese (scomparso esattamente quattro anni fa): un gruppo di musicisti tra i più prestigiosi della scena nazionale, tra cui Gianni Cazzola, Luciano Zadro, Lorenzo Cominoli, Davide Facchini, Riccardo Fioravanti, Sandro Gibellini, Alberto Gurrisi, Roberto Paglieri e Alessandro Usai, gli tributerà un sentito e doveroso omaggio al Teatro Sociale. Artista molto amato dal pubblico e dai suoi colleghi, Franco Cerri è stato una figura centrale nel panorama musicale italiano e il caposcuola assoluto della moderna chitarra jazz nel nostro Paese. La sua popolarità ha travalicato i confini di genere grazie a innovativi programmi televisivi (fu il primo a portare letteralmente il jazz nelle case degli italiani con una trasmissione in prima serata sulla Rai), alle collaborazioni con Gorni Kramer (il suo scopritore) e con il Quartetto Cetra, ma anche all’enorme visibilità ottenuta prestando il suo volto a una pubblicità di culto.
Il mese seguente, Eventi in Jazz si sposterà a Castellanza con altri due  imperdibili appuntamenti: venerdì 14 novembre, il Cinema Teatro Dante ospiterà il concerto del Luigi Martinale Quartet feat. Stefano “Cocco” Cantini e la partecipazione dell’Orchestra da Camera del Conservatorio Ghedini di Cuneo. In scaletta i brani dell’album Invisible cities pubblicato dall’etichetta Abeat Records e realizzato con il sostegno del MiC e della SIAE nell’ambito del programma Per Chi Crea. 
Com’è accaduto in sala di registrazione, anche sul palco del Cinema Teatro Dante il pianista e compositore Luigi Martinale sarà supportato da una formidabile coppia ritmica, composta dal brasiliano Zaza Desiderio alla batteria e dal russo Yuri Goloubev al contrabbasso, solista d’eccezione Stefano “Cocco” Cantini al sax tenore e soprano: un quartetto ben collaudato, che si è fatto valere anche in ambito internazionale. Accanto ai quattro jazzisti ci sarà, come detto, l’Orchestra da Camera del Conservatorio Ghedini di Cuneo diretta da Bruno Mosso. Caratterizzato da una ricchezza inventiva non comune e da un notevole equilibrio melodico, il disco Invisible cities è stato lodato dalla critica per l’eleganza degli arrangiamenti, la felice vena compositiva del leader (autore di tutti i brani originali) e il lirismo raffinato, alternato a momenti solistici di grande impatto e creatività. 
Per l’evento di chiusura di Eventi in Jazz, sabato 22 novembre a Castellanza si esibirà il quartetto della vocalist Patrizia Conte, con Fabrizio Bernasconi al pianoforte, Alessio Pacifico alla batteria e Lele Garro al contrabbasso. Tarantina di origine e milanese di adozione, Patrizia Conte ha all’attivo numerose incisioni e tante collaborazioni prestigiose tra cui spiccano quelle con Lee Konitz, Cedar Walton, Billy Higgins, Mark Murphy, Jimmy Owens, Bobby Durham, Bobby Watson, Tullio De Piscopo, Gianni Basso, Dado Moroni, Mario Rusca, Andrea Pozza, Luciano Milanese e Massimo Moriconi. La sua ricerca introspettiva e musicale non ha conosciuto soste e gli addetti ai lavori hanno spesso lodato le sue capacità tecniche e interpretative, il suo stile inconfondibile e una notevole tensione vitale, che diventa intensa al massimo grado nei concerti dal vivo. La gamma di emozioni che Patrizia Conte (che lo scorso aprile si è aggiudicata il talent The Voice Senior in onda su Rai Uno) sa accogliere e trasmettere con generosità e ironia spazia dalla passione prorompente alla dolcezza struggente: le sue esibizioni diventano così momenti magici e irripetibili.
Da segnalare, infine, una data extra di Eventi in Jazz, una sorta di spin-off della nuova edizione, in programma all’inizio del 2026: sabato 9 gennaio, al Teatro Sociale di Busto Arsizio sarà di scena, infatti, il quintetto della cantante Rossana Casale, artista poliedrica con una luminosa carriera tra pop e jazz, affiancata da quattro jazzisti di prim’ordine come Carlo Atti (sax tenore), Luigi Bonafede (pianoforte), Alessandro Maiorino (contrabbasso) ed Enzo Zirilli (batteria). Il concerto sarà aperto dal live del trio del trombettista Fabio Buonarota con Max Tempia all’hammond e Massimo Serra alla batteria.


IL CALENDARIO DI EVENTI IN JAZZ
 
Venerdì 17 ottobre 2025
Busto Arsizio (Va)
Teatro Sociale, via D. Alighieri 20.
Memorial Franco Cerri
Con Gianni Cazzola, Luciano Zadro, Lorenzo Cominoli, Davide Facchini, Riccardo Fioravanti, Sandro Gibellini, Alberto Gurrisi, Roberto Paglieri, Alessandro Usai e altri ospiti.

Eventi in Jazz: serata-evento in memoria di Franco Cerri venerdì 17 ottobre a Busto Arsizio (Va) 
con Frank Gambale, star mondiale delle sei corde, e i migliori chitarristi italiani 
Il nuovo appuntamento della rassegna organizzata dall’associazione VCO sarà un tributo al grande jazzista scomparso quattro anni fa: lo omaggeranno Gianni Cazzola, Riccardo Fioravanti, Sandro Gibellini, Luciano Zadro, Lorenzo Cominoli, Alessandro Usai, Davide Facchini, Alberto Gurrisi, Roberto Paglieri, Anita Camarella  e Frank Gambale, chitarrista di fama internazionale

Si annuncia davvero imperdibile il nuovo appuntamento di Eventi in Jazz, la rassegna organizzata dall’associazione VCO con la direzione artistica di Mario Caccia, in programma venerdì 17 ottobre a Busto Arsizio (Va): d’intesa con la famiglia Cerri, il Teatro Sociale della città bustocca ospiterà il Franco Cerri Memorial in ricordo del grande jazzista milanese, scomparso quattro anni fa (inizio live ore 21, ingresso 10-12 euro). In questa occasione, speciale e irripetibile, si esibiranno alcuni dei più noti musicisti della scena nazionale, molti dei quali hanno collaborato con Cerri. A tributargli un sentito e doveroso omaggio saranno il batterista Gianni Cazzola, il contrabbassista Riccardo Fioravanti, i chitarristi Sandro Gibellini, Luciano Zadro, Alessandro Usai, Lorenzo Cominoli e Davide Facchini, il tastierista e hammondista Alberto Gurrisi, il batterista Roberto Paglieri e la vocalist Anita Camarella. Special guest della serata sarà il geniale Frank Gambale, chitarrista australiano (di origine italiana) di fama internazionale, vincitore di un Grammy e di due nomination insieme al grande Chick Corea e alla sua Elektric Band, autentica leggenda delle sei corde e inventore di una tecnica avanzata che ha lo ha consacrato come punto di riferimento e ispiratore di generazioni di chitarristi in tutto il mondo. Elegante, ironico, creativo, Franco Cerri è stato una figura centrale nel panorama musicale italiano e il caposcuola assoluto nel nostro Paese della moderna chitarra jazz, che ha suonato ai massimi livelli fondendo melodia, swing e raffinatezza armonica. Molto amato dal pubblico e dai suoi colleghi (che lo avevano soprannominato “il gentleman”), Cerri è stato un autodidatta e con umiltà diceva: “Ho imparato suonando”. La sua prima chitarra gli fu regalata dal padre Mario a cavallo della seconda guerra mondiale e, quando lo intervistavano, amava ripetere: «Suono la chitarra perché ne sono rimasto affascinato fin da piccolo. Mi piace la forma sinuosa, qualcosa di molto vicino al corpo femminile. Ma, soprattutto, il suo suono mi ha fatto impazzire». La sua popolarità ha travalicato i confini di genere grazie a innovativi programmi televisivi (fu il primo a portare il jazz nelle case degli italiani, prendendo parte a oltre 750 trasmissioni e conducendo alcuni celebri programmi della Rai tra i quali Fine serata da Franco Cerri, Jazz in Italia, Jazz in Europa, di Jazz in Jazz e Jazz primo amore), alle collaborazioni con Gorni Kramer (il suo scopritore), Nicola Arigliano, il Quartetto Cetra e Mina. Innumerevoli le sue collaborazioni con i grandi del jazz internazionale, da Billie Holiday a Django Reinhardt, da Lee Konitz a Jim Hall, da Chet Baker a Dizzy Gillespie, solo per citarne alcuni. Da ricordare, infine, che insieme a Enrico Intra fondò nel 1987 i Civici Corsi di Jazz di Milano, di cui a lungo fu uno dei docenti più amati.
 
Venerdì 14 novembre 2025
Castellanza (Va)
Cinema Teatro Dante, via Dante 5.
Luigi Martinale Quartet e Orchestra da Camera del Conservatorio Ghedini di Cuneo.
Luigi Martinale (pianoforte), Yuri Goloubev (contrabbasso), Stefano Cocco Cantini (sax tenore e soprano), Zaza Desiderio (batteria) e l’Orchestra da Camera del Conservatorio Ghedini di Cuneo.

Sabato 22 novembre 2025
Castellanza (Va)
Cinema Teatro Dante, via Dante 5.
Patrizia Conte Quartet
Patrizia Conte (voce), Fabrizio Bernasconi (pianoforte), Alessio Pacifico (batteria), Lele Garro (contrabbasso).

Sabato 9 gennaio 2026 (spin-off di Eventi in Jazz)
Busto Arsizio (Va)
Teatro Sociale, via D. Alighieri 20
Rossana Casale Quintet
Rossana Casale (voce), Carlo Atti (sax tenore), Luigi Bonafede (pianoforte), Alessandro Maiorino (contrabbasso), Enzo Zirilli (batteria).
Ingresso libero con libera donazione.

Inizio concerti: ore 21.
Biglietti: ingresso 12 euro; ridotto (10 euro) dai 20 ai 26 anni; gratuito per gli Under 20 (da prenotare via mail scrivendo a management@abeatrecords.com).
Abbonamento a cinque concerti: 48 euro. 
Prevendita on line: www.vivaticket.com 
Informazioni: management@abeatrecords.com; cell: 3478906468.
Instagram: Eventi in Jazz
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PADOVA JAZZ FESTIVAL
27° edizione
6 - 23 novembre 2025
 
 
Il Padova Jazz Festival 2025 è una kermesse che racconta molte storie: quelle della black music portata ai massimi livelli del virtuosismo fusion (Stanley Clarke), della tradizione che si rinnova (Cécile McLorin Salvant), dell’impegno sociale tradotto in futurismo sonoro (Camilla George); quelle della musica cubana, coi migliori esponenti della sua scuola pianistica (Roberto Fonseca e Alfredo Rodriguez); quelle del jazz italiano, in un caleidoscopio di idiomi stilistici e commistioni internazionali (Roberto Gatto, Max Ionata, Matteo Paggi…); quelle della più creativa scena statunitense (Uri Caine). Storie che si ascolteranno dal vivo dal 6 al 23 novembre sugli innumerevoli palcoscenici del festival: location di importanza storica e architettonica come il Teatro Verdi, la Sala dei Giganti al Liviano, il Caffè Pedrocchi, il Centro Culturale Altinate/San Gaetano e la Nuova Sant’Agnese (Fondazione Peruzzo) oltre alle aule dell’Università degli Studi di Padova. Il Padova Jazz Festival è organizzato dall’Associazione Culturale Miles presieduta da Gabriella Piccolo Casiraghi, con il contributo dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Padova e con il sostegno del Ministero della Cultura.
 
Black Music Matters
Per le tre serate al Teatro Verdi, il palcoscenico più prestigioso del Padova Jazz Festival, sono attesi tre artisti capaci di coniugare in maniere personali il vocabolario musicale afro-americano. Con Stanley Clarke (20 novembre) la black music è pura joie de vivre: l’inarrestabile progressione cinetica e i virtuosismi da bass hero hanno fatto di Clarke la prima super star jazzistica del basso elettrico, il primo solista di questo strumento a raggiungere vendite da disco d’oro. Tutto ciò a partire dagli anni euforici della fusion jazz-rock, genere del quale è stato uno dei pionieri oltre che delle figure più idolatrate. Genere che è ancora oggi il fondamento del suo fare musica. La sassofonista Camilla George (21 novembre) è una innovatrice visionaria: la sua musica è una miscela ipnotizzante di afrofuturismo e jazz, un veicolo per messaggi culturalmente impegnati. Camilla esibisce con fermezza, determinazione e chiarezza la sua identità nigeriana, usando la musica per riflettere sulla storia e la cultura africane. Cécile McLorin Salvant (22 novembre) è una delle punte di diamante della nuova generazione di eroine del canto jazz profondamente legate alla matrice afroamericana. Nella sua personale visione della black music, jazz, vaudeville, blues e folk sono strettamente interconnessi. I temi affrontati nelle canzoni, spesso ripescate da repertori dimenticati, sono ‘forti’ e permettono alla sua voce di esibire tutta la sua intensità interpretativa.
 
Cuba a Padova
La settimana centrale del Padova Jazz Festival 2025 sarà fortemente caratterizzata dal tono dei due concerti ospitati nella monumentale Sala dei Giganti. In rapida successione si ascolteranno due pianisti cubani che hanno portato il latin jazz a livelli interpretativi e tecnici inimmaginabili. Senza mezzi termini e giri di parole, sono i pianisti di maggior rilievo della loro generazione per quanto riguarda il latin jazz. A fargli da mentore è stato addirittura Quincy Jones. E chi lo ha ascoltato non lesina complimenti: trascinante, carismatico, funambolico. Parliamo di Alfredo Rodriguez, che tra esibizioni in trio e collaborazioni con superstar jazzistiche ha messo in chiaro il suo portentoso stile pianistico: un’intensa fusione di spirito e tecnica sia cubana che jazz. Sarà a Padova il 13 novembre, in trio. Roberto Fonseca ha fatto ‘palestra’ nel Buena Vista Social Club, dove era la forza giovane alle spalle dei titanici senior della musica cubana. Nelle sue produzioni da leader gioca a sovrapporre ritmi afro-cubani, jazz e suoni delle metropoli occidentali. A Padova si esibirà in quartetto, il 14 novembre. Cambio di scenario e anche di musica il 15: nell’Aula Rostagni del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università degli Studi di Padova si esibirà il giovanissimo trombonista Matteo Paggi, in quintetto. Matteo è l’emblema del nuovo jazz italiano: quest’anno ha vinto il premio Top Jazz come miglior “Nuovo Talento”, brillando contemporaneamente anche di luce riflessa, dato che è solista al fianco di Enrico Rava nei Fearless Five, premiati sia come miglior “Formazione dell’anno” che per il miglior “Disco dell’anno”. Con la sua band crea una cornice jazz che accoglie influenze dal rock e la musica melodica, producendo risultati di notevole drammaturgia sonora e ritmica.
 
Tradizione & modernità
La prima settimana del Padova Jazz Festival 2025 si svolgerà sul palco dell’Auditorium Centro Culturale Altinate / San Gaetano, dove transiteranno gruppi nella cui musica scorre il fervore della più solida tradizione jazzistica e contemporaneamente brillano lampi di modernità. L’inaugurazione del festival sarà affidata, il 6 novembre, al trio del pianista Uri Caine, figura di massimo rilievo della musica creativa statunitense. Ma Caine si è fatto ascoltare anche in situazioni in the tradition e il trio con Mark Helias e Ben Perowsky lo vede appunto a cavallo tra queste tendenze, con la sua propulsione jazz solidamente ancorata alla lezione post-bop eppure caratterizzata da uno slancio ritmico e un’impronta sonora che rivelano il maestro del modernismo. Arriveranno poi due eroi del jazz italiano. Il 7 toccherà a Roberto Gatto, le cui indiscutibili doti tecniche lo hanno reso l’esempio più rappresentativo della batteria jazz nazionale. Con il suo New Quartet, Gatto mette perfettamente a fuoco una visione elastica e aperta del jazz, rispettosa delle radici e contemporaneamente attenta all’innovazione. L’8 si ascolterà Max Ionata, sassofonista di riferimento della scena jazz italiana, tenorista dalla voce ‘grossa’, potente e fluida, saldamente incorniciata nella tradizione afroamericana e comunque ben ambientata nella contemporaneità jazzistica. Sostenuta dall’impeto ritmico degli Hammond Groovers, la musica si allaccia saldamente alle storiche e seducenti sonorità dell’hard bop con organo, proponendo soluzioni estetiche che coniugano freschezza e tradizione.
 
Matinée domenicali
Ognuna delle tre settimane del Padova Jazz Festival culmina nel live della domenica mattina, sempre alla Sala Rossini del Caffè Pedrocchi. Concerti che usano il jazz come trampolino per tuffarsi altrove. Il 9 novembre si ascolterà un duo acustico dalla strumentazione particolarmente popolare (chitarra, fisarmonica e voci): Roberto Taufic e Fausto Beccalossi restituiscono, con forza, personalità e con il piglio elegante del jazz, le vibrazioni delle culture musicali dei loro luoghi di origine: Brasile e Italia. Il 16 novembre la cantante italo-francese Sara Longo e il contrabbassista e polistrumentista Alvise Seggi proporranno un intimistico omaggio alla musica dei Beatles, con incursioni anche nei repertori di Carla Bley, Mercedes Sosa e Count Basie: una sorprendente alternanza stilistica, tra blues del Mississippi e swing mediterraneo. Il trio Accordi Disaccordi (23 novembre) affonda le sue radici nel manouche senza farsi imbrigliare dalla filologia radicale. I chitarristi imbracciano anche strumenti elettrici e fa capolino anche il sintetizzatore: il gipsy jazz si fonde con melodie mediterranee, ritmi latini e l’energia trascinante del rock. Il jazz che fu di Django Reinhardt irrompe così nella modernità, pur conservando chiaramente riconoscibili tutti i suoi tratti originari.
 
Pomeriggi per orecchie curiose
L’ultimo fine settimana del festival, i grandi live serali al Teatro Verdi saranno preceduti da concerti pomeridiani di notevole varietà stilistica che si terranno nella Nuova Sant’Agnese (Fondazione Peruzzo).
Si inizia il 20 novembre con la cantante Mafalda Minnozzi, che assieme al chitarrista Paul Ricci intonerà un omaggio alla città di Rio de Janeiro. Nelle canzoni di Minnozzi l’eclettico virtuosismo del jazz trova un sapiente equilibrio con la sensibilità cosmopolita della world music e si integra con il melodramma italiano, il cabaret francese e la bossa nova brasiliana. Il 21 si ascolterà un crossover jazz della più creativa e solida fattura: i Pericopes mescolano sonorità post-rock, prog ed elettronica, lavorando accuratamente sulla scrittura ma anche abbandonandosi a corpo libero all’improvvisazione, nella quale si rivela la provenienza jazzistica dei membri di questo trio. Il loro “Good Morning Tour” sembra un romanzo di fantascienza tradotto in suoni, un’odissea musicale futurista. “Quietly” è il è il più recente progetto del trio formato dal pianista Antonio Zambrini con il contrabbassista Jesper Bodilsen e il batterista Martin Maretti Andersen. In esso il trio italo-danese crea un suono unico, traboccante di malinconia e nostalgia, dimostrando un senso di unitarietà impressionante (22 novembre).
 
Jazz anche da vedere
Come sempre, il Padova Jazz Festival è molto attento all’incontro tra il jazz e le altre forme di espressione artistica, soprattutto quelle visive. Al programma concertistico si affiancheranno appuntamenti in cui il jazz si potrà gustare con gli occhi. L’elemento visivo sarà di particolare rilievo nel concerto multimediale che vedrà coinvolti il pianista Emanuele Sartoris e il fotografo Roberto Cifarelli (12 novembre, Nuova Sant’Agnese – Fondazione Peruzzo). Le Scuderie di Palazzo Moroni dal 30 ottobre al 30 novembre ospiteranno “Live Jazz”, una mostra antologica del fotografo Michele Giotto, con scatti che coprono ben cinquant’anni di dedizione all’iconografia jazzistica (1975-2025). Una seconda esposizione fotografica sarà allestita nella Sala Verde del Caffè Pedrocchi dal 21 ottobre al 23 novembre, con gli scatti di Giuseppe Cardoni. Anna Piratti creerà per il festival un happening di arte partecipativa: “Toys?” (dal 5 al 9 novembre, Nuova Sant’Agnese – Fondazione Peruzzo).
 
PROGRAMMA
 
Giovedì 6 novembre
Auditorium Centro Culturale Altinate / San Gaetano, ore 21
URI CAINE TRIO with Mark Helias & Ben Perowsky
Uri Caine (pianoforte), Mark Helias (contrabbasso), Ben Perowsky (batteria)
 
Venerdì 7 novembre
Auditorium Centro Culturale Altinate / San Gaetano, ore 21
ROBERTO GATTO NEW QUARTET
Alessandro Presti (tromba), Alfonso Santimone (pianoforte, tastiere), Gabriele Evangelista (contrabbasso). Roberto Gatto (batteria)
 
Sabato 8 novembre
Auditorium Centro Culturale Altinate / San Gaetano, ore 21
MAX IONATA & HAMMOND GROOVERS
“Four Groovin’ One”
Max Ionata (sax), Daniele Cordisco (chitarra), Antonio Caps (organo Hammond), Elio Coppola (batteria)
 
Domenica 9 novembre
Caffè Pedrocchi, Sala Rossini, ore 11:30
ROBERTO TAUFIC & FAUSTO BECCALOSSI
Roberto Taufic (chitarra, voce), Fausto Beccalossi (fisarmonica, voce)
 
Mercoledi 12 novembre
Nuova Sant’Agnese – Fondazione Peruzzo, ore 20:45
EMANUELE SARTORIS & ROBERTO CIFARELLI
“Inquadratura di composizioni”
Emanuele Sartoris (pianoforte), Roberto Cifarelli (immagini, voci, rumori)
 
Giovedì 13 novembre
Sala dei Giganti al Liviano, ore 21
ALFREDO RODRIGUEZ TRIO
Alfredo Rodriguez (pianoforte, voce), Yarel Hernandez (basso), Michael Olivera (batteria)
 
Venerdì 14 novembre
Sala dei Giganti al Liviano, ore 21
ROBERTO FONSECA QUARTET
Roberto Fonseca (pianoforte, tastiere, voce), Felipe Cabrera (contrabbasso), Andres Coayo (percussioni), Ruly Herrera (batteria)
 
Sabato 15 novembre
Università degli Studi di Padova - Dipartimento di Fisica e Astronomia G. Galilei, Aula Rostagni, ore 21
MATTEO PAGGI
“Giraffe”
Matteo Paggi (trombone), Lorenzo Simoni (sax), Vittorio Solimene (pianoforte), Andrea Grossi (contrabbasso), Andrea Carta (batteria)
 
Domenica 16 novembre
Caffè Pedrocchi, Sala Rossini, ore 11:30
SARA LONGO & ALVISE SEGGI
“Mystery Tour – Beatles in Jazz”
Sara Longo (voce, live electronics), Alvise Seggi (contrabbasso, violoncello)
 
Giovedì 20 novembre
Nuova Sant’Agnese – Fondazione Peruzzo, ore 18:30
MAFALDA MINNOZZI & PAUL RICCI
“Meu Rio”
Mafalda Minnozzi (voce), Paul Ricci (chitarra)
 
Teatro Verdi, ore 21
STANLEY CLARKE BAND
Stanley Clarke (contrabbasso, basso elettrico), Cameron Graves (tastiere), Beka Gochiashvili (pianoforte), Mike Mitchell (batteria)
Esclusiva nazionale
 
Venerdì 21 novembre
Nuova Sant’Agnese – Fondazione Peruzzo, ore 18:30
PERICOPES
“Good Morning Tour”
Emi Vernizzi (sax tenore, elettronica), Claudio Vignali (pianoforte, pianoforte elettrico, elettronica), Ruben Bellavia (batteria)
 
Teatro Verdi, ore 21
CAMILLA GEORGE
Camilla George (sax alto), Renato Paris (pianoforte, tastiere, voce), Jihad Darwish (basso), Rod Youngs (batteria)
 
Sabato 22 novembre
Nuova Sant’Agnese – Fondazione Peruzzo, ore 18:30
ZAMBRINI – BODILSEN – ANDERSEN
“Quietly”
Antonio Zambrini (pianoforte), Jesper Bodilsen (contrabbasso), Martin Maretti Andersen (batteria)
 
Teatro Verdi, ore 21
CÉCILE MCLORIN SALVANT
Cécile McLorin Salvant (voce), Mathis Picard (pianoforte), Yasushi Nakamura (contrabbasso), Kyle Poole (batteria)
 
Domenica 23 novembre
Caffè Pedrocchi, Sala Rossini, ore 11:30
ACCORDI DISACCORDI
Alessandro Di Virgilio (chitarra solista), Dario Berlucchi (chitarra ritmica), Dario Scopesi (contrabbasso) 
 
ALTRI EVENTI
 
Dal 21 ottobre al 23 novembre
Caffè Pedrocchi – Sala Verde
“Jazz Notes”
Mostra fotografica di Giuseppe Cardoni
Ingresso gratuito
 
Dal 30 ottobre al 30 novembre
Scuderie di Palazzo Moroni
“Live Jazz. Antologia fotografica 1975-2025”
Mostra fotografica di Michele Giotto
Ingresso gratuito
 
Dal 5 al 9 novembre
Nuova Sant’Agnese – Fondazione Peruzzo, ore 18:30
Anna Piratti
“Toys?”
Happening di arte partecipativa
Ingresso gratuito
 
Informazioni:
Associazione Culturale Miles
Via Montecchia 22 A, 35030 Selvazzano (PD)
Tel.: 347 7580904
e-mail: info@padovajazz.com
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Forma e Poesia nel Jazz
XXVIII Edizione
12 settembre – 31 ottobre 2025
Cagliari
 
L’edizione 2025 del festival Forma e Poesia nel Jazz si annuncia dilatata nel tempo (dal 12 settembre al 31 ottobre) e nello spazio (col suo ‘flusso urbano’ che distribuisce concerti, incontri, proiezioni, masterclass, degustazioni nei luoghi più rappresentativi della città, dal centro alla periferia). Un festival ‘multipiano’: la sezione principale esplora il jazz italiano in maniera trasversale, affiancando i nomi più illustri ai giovani ancora tutti da scoprire e agli artisti del territorio (dal 18 al 22 settembre con, tra gli altri, Danilo Rea, Simona Molinari, Chiara Civello); il prologo esplora i rapporti tra cinema e jazz, sia dal vivo che su pellicola (dal 12 al 14 settembre con anche la presenza di Remo Anzovino); l’epilogo, tra settembre e ottobre, aggiunge alcune perle all’enciclopedica esplorazione del jazz nazionale (come Luca Mannutza e Francesco Turrisi, uno dei pochissimi italiani ad aver vinto un Grammy Award). L’idea alla base di Forma e Poesia nel Jazz va bel oltre il semplice festival musicale: la manifestazione si pone come laboratorio culturale, luogo d’incontro tra generazioni, linguaggi artistici e comunità. La parte principale del festival si svolgerà, non a caso, durante la settimana della mobilità sostenibile: tema da lungo tempo al centro dei contenuti del festival, con i suoi trekking urbani, i concerti all’alba e al tramonto in luoghi di notevole valore paesaggistico, la pedalata jazz, il jazz in metrò, i momenti d’inclusione. Giunto alla ventottesima edizione, con la direzione artistica di Nicola Spiga, il festival si conferma come una delle rassegne più longeve e significative del panorama musicale isolano.
 
Un prologo cine-jazz
La fase di riscaldamento del festival inizierà con due proiezioni cinematografiche a Sa Manifattura in collaborazione col Cinema Odissea nell’ambito della rassegna Nottetempo. Il 12 settembre si vedrà “Stolen Moments” di Stefano Landini mentre il 13 sullo schermo passerà “La cantina, altri appunti sul jazz” di Stefano Landini e Andrea Polinelli, con la presenza in sala di Polinelli e del produttore Roberto Gambacorta. Entrambe le proiezioni saranno precedute da un aperitivo di benvenuto con intrattenimento musicale del Duo Gipsy. Il 14 settembre, Remo Anzovino, pianista e compositore particolarmente noto per le sue musiche per cinema e teatro, anche in chiave jazz, si esibirà in piano solo al tramonto nella necropoli punica di Tuvixeddu, la più vasta di tutto il bacino del Mediterraneo, un sito di enorme importanza archeologica da cui si ha una visuale su tutta Cagliari. Il solo di Anzovino ripercorre la sua lunga carriera all’insegna della fusione tra musica, cinema e arti performative. Le parole d’ordine del festival, musica, ambiente, storia, archeologia, sostenibilità, si trovano riassunte questo concerto ambientato in uno dei luoghi simbolo della Sardegna.
 
Un festival itinerante 
La parte centrale del festival si aprirà, il 18 settembre, con una serata all’EXMA in collaborazione con Radio X in cui il palcoscenico sarà lasciato ad artisti locali: una lunga e festiva maratona con il trio Tajazz, il quartetto Grasa de pollo e gli Space Germs. Il 19 settembre ci si sposta a Il Lazzaretto per una serata dedicata alle giovani promesse del jazz, con talenti emergenti che hanno già fatto parlare di sé a livello nazionale e internazionale. Matteo Paggi è il vincitore del Top Jazz 2024 come Miglior nuovo talento: il trombonista marchigiano si presenta con il suo quintetto “Giraffe”, band che crea una cornice jazz per accogliere influenze dal rock e la musica melodica, producendo risultati di notevole drammaturgia sonora e ritmica. A seguire Daniele Gottardo, eclettico musicista segnalato da Steve Vai come uno dei più brillanti talenti della chitarra elettrica moderna: col suo trio propone un jazz-rock dalle venature sperimentali. Il 20 settembre ci si trasferisce a teatro: l’Auditorium del Conservatorio ospiterà prima il quartetto di Alessandro Di Liberto, pianista cagliaritano che con il suo progetto “Punti di Vista” si immerge nel paesaggio isolano attraverso sonorità non convenzionali che evitano i facili folklorismi. La serata sarà completata dall’esibizione di un pianista simbolo del jazz (ma anche del pop) italiano, Danilo Rea, che offrirà un omaggio poetico e visionario all’universo musicale di Ryūichi Sakamoto. Ad amplificare l’onda emotiva di queste riletture interverrà l’elettronica dello special guest Martux_m. Doppio set anche il 21 settembre sempre all’Auditorium del Conservatorio. Si inizia con la vocalist Vanessa Bissiri, che proporrà una versione cameristica del suo progetto “Empatica”, in duo con il chitarrista Carlo Doneddu. Un’altra fascinosa voce femminile è quella di Simona Molinari, che coronerà la serata con il suo spettacolo “La donna è mobile”, che celebra la forza, la versatilità e la libertà espressiva delle donne. Un omaggio potente e poetico alle donne che hanno osato, aperto strade e reso possibile il canto libero di oggi. Accanto alla celebre cantautrice ci sarà una band tutta al femminile. Nuovo cambio di scena il 22 settembre: l’ultima serata della parte centrale del festival si terrà al Teatro Massimo e sarà aperta dal pianista Marco Morandini: giovane talento cagliaritano il cui trio si muove nel massimo rispetto dei canoni jazzistici di questo format. Apice della serata sarà l’esibizione della cantante Chiara Civello, col suo progetto in trio “Acustica”: una musica diafana, caratterizzata dalle sonorità cameristiche di un trio con chitarra e violoncello con delicate incursioni dell’elettronica. La canzone incontra l’improvvisazione. Due degli artisti principali del festival, Danilo Rea e Simona Molinari, saranno anche impegnati come docenti di masterclass gratuite riservate agli studenti del conservatorio (20 settembre, Conservatorio “G. P. da Palestrina”).
 
Epilogo e altri eventi tra musica, movimento, natura, sostenibilità 
Forma e Poesia nel Jazz 2025 continuerà, tra la fine di settembre e ottobre con altri appuntamenti dalla spiccata caratterizzazione. Numerosi saranno gli esempi di integrazione tra musica jazz e tematiche ambientali. Dove arriva la musica di Forma e Poesia nel Jazz quest’anno arriva anche l’arte contemporanea, nella sua forma più sostenibile, quella dedita all’arte del riuso, della rivalutazione in forma artistica di materiali e oggetti destinati a diventare rifiuti, simbolo del soffocamento delle terre e delle acque del nostro pianeta. Dal 12 al 22 settembre, Matteo Ambu, affermato artista sardo, propone, con la curatela di Ivana Salis, un percorso visivo che unisce gli spazi in cui si realizzano i concerti e le attività del festival. La sensibilizzazione alla mobilità sostenibile è al centro della pedalata in musica itinerante per le vie della città del 18 settembre (con arrivo all’EXMA in concomitanza col concerto serale) come anche di Jazz in metrò (19 settembre). Il 20 settembre torna il consueto trekking con arrivo alla Sella del Diavolo, promontorio simbolo di Cagliari. L’escursione, a cura di Stefania Contini, prevede anche l’esibizione del Duo Gipsy in uno dei luoghi più suggestivi del territorio. La mattina del 28 settembre, Stefania Contini, esperta guida escursionista, traccerà la strada per una passeggiata ecologica nel territorio di San Pietro Paradiso. Durante la mattinata l’archeologa Patrizia Zuncheddu curerà la visita alla Tomba dei Giganti Sa Domu e S’Orku, seguita da un concerto del trio di Gavino Murgia e da una degustazione di prodotti del territorio a cura della Pro Loco di Quartucciu. Il pomeriggio dello stesso giorno, nell’ambito delle Giornate europee del patrimonio, a Villa Binaghi il polistrumentista Nicola Agus darà vita a un concerto-laboratorio utilizzando 80 strumenti, molti dei quali autocostruiti con materiali riciclati. Con il suo progetto “Ombre di plastica” Agus diffonde un messaggio di sensibilizzazione ambientale attraverso la musica. La musica live tornerà protagonista in due appuntamenti nel mese di ottobre. Il 18 il Teatro Intrepidi Monelli ospiterà il pianista Francesco Turrisi, un “alchimista musicale” che ha raggiunto un traguardo quasi impensabile per un artista italiano: ha vinto il Grammy Award nella categoria Miglior album folk (2022). Il 31 il pianista Luca Mannutza porterà al Bflat il suo nuovo progetto in quintetto.
Il festival Forma e Poesia nel Jazz 2025 è organizzato dalla Cooperativa FPJ con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato all’Istruzione, Spettacolo e Sport, Assessorato dei Beni Culturali, Assessorato del Turismo, Commercio e Artigianato), del Comune di Cagliari (Assessorato alla Cultura), della Fondazione di Sardegna e della Banca di Cagliari. Partner tecnici: Bflat Festival, Associazione Event’s Partners, MIC -  Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna, ARST, Museo del Sassofono di Fiumicino, Conservatorio “G. P. da Palestrina” di Cagliari, ABC Sardegna, Associazione Baetorra, Tourist Smile, Cinema Odissea, FIAB Cagliari, Play Car, Asteras , Cantine Paulis. Media partner:  Tiscali, Nara Comunicazione e Radio X. Forma e Poesia nel Jazz aderisce al progetto Jazz Takes the Green e a I-Jazz.
  
PROGRAMMA
 
Venerdì 12 settembre
Sa Manifattura, ore 21
Proiezione del film Stolen Moments di Stefano Landini
Prima della proiezione aperitivo di benvenuto con intrattenimento musicale del Duo Gipsy
In collaborazione con Cinema Odissea
 
Sabato 13 settembre
Sa Manifattura, ore 21
Proiezione del film La cantina, altri appunti sul jazz (di Stefano Landini e Andrea Polinelli)
Prima della proiezione aperitivo di benvenuto con intrattenimento musicale del Duo Gipsy
In collaborazione con Cinema Odissea
 
Domenica 14 settembre
Necropoli di Tuvixeddu, ore 19
REMO ANZOVINO piano solo
 
Giovedì 18 settembre
EXMA, dalle ore 19:30
Tajazz Trio
Andrea Scano (pianoforte) Elisa Zuddas (basso elettrico), Giovanni Alborghetti (batteria)
La Grasa de Pollo
Andrea Schirru (tastiere), Rubens Massidda( chitarra), Edoardo Meledina (basso), Frank Stara (batteria, percussioni)
Space Germs
Mattia Scioni (tastiere, synth), Michele Zara (chitarra), Salvatore Serra (batteria, percussioni), Gabriele D’Amico (batteria, percussioni), Lorenzo Pischedda (audio mix)
In collaborazione con Radio X
 
Venerdì 19 settembre
Il Lazzaretto
ore 20:30
MATTEO PAGGI QUINTET
“Giraffe”
Matteo Paggi (trombone), Lorenzo Simoni (sax alto), Vittorio Solimene (pianoforte), Andrea Grossi (contrabbasso), Andrea Carta (batteria)
ore 21:30
DANIELE GOTTARDO TRIO
Daniele Gottardo (chitarra elettrica), Nicolò Vese (basso), Giuseppe Risitano (batteria)
 
Sabato 20 settembre
Auditorium Conservatorio
ore 20:30
ALESSANDRO DI LIBERTO QUARTET
“Punti di Vista”
Laura J Marras (sax), Alessandro Di Liberto (pianoforte), Sebastiano Dessanay (contrabbasso), Roberto Migoni (batteria)
ore 21:30
DANILO REA feat. MARTUX_M
“Me & Sakamoto”
Danilo Rea (pianoforte), Martux_m (elettronica)
 
Domenica 21 settembre
Auditorium Conservatorio
ore 20:30
VANESSA BISSIRI & CARLO DONEDDU
Vanessa Bissiri (voce), Carlo Doneddu (chitarra)
ore 21:30
SIMONA MOLINARI QUINTET
“La Donna è Mobile”
Simona Molinari (voce), Sade Mangiaracina (pianoforte, tastiere, backing vocals),
Chiara Lucchini (sax alto e soprano, flauto, backing vocals), Elisabetta Pasquale (basso elettrico, backing vocals), Francesca Remigi (batteria)
 
Lunedì 22 settembre
Teatro Massimo
ore 20:30
MARCO MORANDINI TRIO
Marco Morandini (pianoforte), Matteo Marongiu (contrabbasso), Francesco Merenda (batteria)
ore 21:30
CHIARA CIVELLO TRIO
“Acustica”
Chiara Civello (voce, chitarra, pianoforte), Marco Aquerelli (chitarre), Livia De Romanis (violoncello)
 
Domenica 28 settembre
Sa Domu e S’Orku, loc. Is Concias Quartucciu,
dalle ore 8: passeggiata naturalistica nel territorio a cura di Stefania Contini
ore 10:30: visita alla Tomba dei Giganti Sa Domu e S’Orku e a cura di Patrizia Zuncheddu
ore 11:30: concerto Gavino Murgia “Mediterranean Trio”
Gavino Murgia (sassofoni, voce, flauto), Marcello Peghin (chitarre), Daniele Russo (batteria)
ore 13: degustazione
In collaborazione con l’Assessorato alla cultura del comune di Quartucciu e il progetto Arrexinis
 
Villa Binaghi, ore 18:30
Giornate europee del patrimonio
Ombre di Plastica: laboratorio musicale esperienziale con Nicola Agus
In collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna
 
Sabato 18 ottobre
Teatro Intrepidi Monelli, ore 21
FRANCESCO TURRISI piano solo
 
Venerdì 31 ottobre
Bflat, ore 21:30
LUCA MANNUTZA QUINTET
Luca Mannutza (pianoforte), Paolo Recchia (sax ), Jordan Corda (vibrafono), Daniele Sorrentino (contrabbasso), Sasha Mashin (batteria)
 
ALTRI EVENTI
 
Dal 12 al 22 settembre
“Urban Flow”: installazioni artistiche di Matteo Ambu nei luoghi del festival (EXMA, Il Lazzaretto, Sa Manifattura)
 
Giovedì 18 settembre
itinerante per le vie della città, ore 18
Pedalata jazz
In collaborazione con FIAB Cagliari
 
Venerdì 19 settembre
Metro Cagliari, ore 11-13
Jazz in metrò
In collaborazione con ARST
 
Sabato 20 settembre
Conservatorio “G. P. da Palestrina” di Cagliari, ore 16:30-18:30
masterclass riservata agli studenti del conservatorio (gratuita)
Danilo Rea – pianoforte
In collaborazione con il Conservatorio “G. P. da Palestrina” di Cagliari
 
Sabato 20 settembre
Conservatorio “G. P. da Palestrina” di Cagliari, ore 16:30-18:30
masterclass riservata agli studenti del conservatorio (gratuita)
Simona Molinari – canto
In collaborazione con il Conservatorio “G. P. da Palestrina” di Cagliari
 
Sabato 20 settembre
Sella del Diavolo, ore 12
Trekking a cura di Stefania Contini
Con la partecipazione del DUO GIPSY
  
Prevendite online:
tel.: 070 657428
 
Biglietti: 12/13 settembre: 3,50 euro; 19 settembre: 20 euro + 3 euro prevendita (posto unico); 20/21/22 settembre: 27 euro + 3 euro prevendita (posti numerati); 18 ottobre: 17 euro + 3 euro prevendita; 31 ottobre: 15 euro; 14 settembre: ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria 
Abbonamento: 75 euro +5 euro prevendita (concerti del 19-20-21-22 settembre)
Tutti gli altri appuntamenti sono a ingresso gratuito
 
Organizzazione:
FPJ - Forma e Poesia nel Jazz soc. coop.
cell.: 388 3899755
e-mail: formaepoesianeljazz@gmail.com

Direttore artistico: Nicola Spiga
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ParmaJazz Frontiere Festival 2025


Oltre la notte nella Luce
Presentata la 30° edizione di ParmaJazz Frontiere Festival 2025

ParmaJazz Frontiere Festival compie trent’anni: trent’anni di attraversamenti e di incontri, di sperimentazione e di palchi condivisi. Trent’anni di musica sotto l’immancabile direzione artistica di Roberto Bonati che per questa edizione, sempre attento al presente della musica e della storia, ha scelto l’emblematico titolo di Oltre la notte nella Luce. Al cuore di tutto, come sempre, l’alternanza tra nuove creazioni, momenti formativi e ospiti di grande valore. Anche quest’anno, come da tradizione, la grafica ruoterà attorno ad un’immagine firmata Pietro Bandini. Anticipato da un Concerto che aprirà il 7 settembre prossimo una mostra degli Allievi di Brera di Alberto Reggianini presso la Rocca di Sala Baganza, il Festival si aprirà il 20 settembre con un Concerto di Gianluigi Trovesi ai clarinetti con la Filarmonica Mousiké: Marco Remondini al violoncello e Stefano Bertoli alla batteria. Fra gli altri nomi che approderanno al Festival ricordiamo: Barry Guy e Maya Homburger in un intrigante duo contrabbasso violino il 12 ottobre; ma anche Morten Halle che approderà con il suo ensemble il 2 novembre per presentare il suo nuovo progetto Into the wild hills. Fra i nomi internazionali previsto anche il ritorno di un artista che già era stato al Festival, il pianista e compositore polacco Krzystztof Kobylinski che suonerà l’11 ottobre con Daniele Di Bonaventura alla fisarmonica. Il 24 ottobre, ai Voltoni del Guazzatoio, sarà la volta di Arve Henriksen e Harmen Fraanje con il progetto Touch of Time. A chiudere la sezione di ospiti internazionali, lo Steffen Schorn European Ensemble con il progetto Camille Claudel-An inner Opera che sarà a Parma alla Casa della Musica il 6 novembre. Fra gli amici tradizionali del festival ricordiamo anche: i Pericopes, il progetto di Emiliano Vernizzi al sax con Claudio Vignali al pianoforte e Ruben Bellavia alla batteria, in programma il 4 ottobre; Luppi/Massaron/Studer trio il 5 ottobre; Marco Fiorini e Luca Perciballi il 10 ottobre in Hauntology Mirror, una produzione del Festival, nata da un progetto di ricerca attorno all’album di Perciballi uscito nel 2024 Sacred Habits; ma soprattutto il risultato di un vasto progetto sul dialogo tra creatività umana e intelligenza artificiale generativa svolto all’interno delle attività di Perciballi all’IRCAM di Parigi. Ma anche l’Andrea Grossi Blend 3, ospite Jim Black alla batteria il 7 novembre.
Due, come oramai consuetudine, i progetti per orchestra - oltre che direttamente produzioni del Festival - che animeranno l’edizione 2025: salirà, infatti, sul palco del Teatro Farnese il 27 settembre la ParmaFrontiere Orchestra diretta da Roberto Bonati; mentre il 26 ottobre all’Auditorium del Carmine tornerà la Chironomic Orchestra, ancora sotto la guida di Roberto Bonati con il concerto intitolato Land(e)scapes - Dal gesto il suono, dal suono il gesto, un  concerto-performance celebrativo del trentennale del festival che mescola il suono all’improvvisazione, infatti sul palco, accanto alla Chironomic, ci saranno i partecipanti al Laboratorio di Improvvisazione/Improvised Chironomy del Conservatorio Boito.
Ad arricchire il programma il 1° novembre una nuova creazione di ParmaFrontiere 2025 con il Roberto Bonati Madreperla Trio nello spettacolo Parfois la nuit.
Vale la pena ricordare, il 30 ottobre, La cantina, un Concerto Omaggio a Ughetto: appuntamento in ricordo di un batterista storico di Parma recentemente scomparso, Ugo Minetti. Oscar Abelli, Paolo Mozzoni, Luca Gasbarro e Ulisse Tramalloni si ritroveranno attorno alla batteria di Minetti per un importante momento commemorativo. Con loro ci saranno Stefano Carrara al contrabbasso e Luca Savazzi al pianoforte.
Non poteva mancare anche quest’anno lo spazio per i più piccini con il 25 ottobre all’Oratorio Novo della Biblioteca Civica il Torototela Quartet.
Fra gli appuntamenti fissi del Festival torna il 17 ottobre l’omaggio a Giorgio Gaslini con Peregrinus, il concerto che vedrà salire sul palco un poliedrico Gabriele Fava, vincitore del premio Gaslini, impegnato in sax tenore, pianoforte, percussioni e flauti. Il 18 ottobre in programma il tradizionale concerto del Liceo Musicale “A. Bertolucci” di Parma, esito della X° edizione del Workshop rivolto agli allievi del Liceo Musicale e condotto quest’anno da Giulia Barba. A seguire, per il secondo anno consecutivo, il 23 ottobre all’Officina delle Arti Audiovisive, il Festival propone un laboratorio di field recording condotto da Manuel Caliumi e Alberto Leoni dal titolo Echi Urbani.
Fuori dalle date del Festival, torna il 22 novembre immancabile Cartoons! con Oltre il Regno del Ghiaccio: tradizionale evento dedicato ai più piccoli, un viaggio divertente in un luogo emozionante della fantasia, quello dei cartoni, raccontati a suon di musica.
Fra le numerose location parmigiane coinvolte avremo: l’immancabile Casa della Musica, gli affascinanti Teatro Farnese, i Voltoni del Guazzatoio. Ma anche il Ridotto del Teatro Regio,  l’Ape-Parma Museo, la Rocca di sala Baganza e l’Oratorio Novo della Biblioteca civica.

Touch of Time: Arve Henriksen e Harmen Fraanje in concerto a Parma

Il ParmaJazz Frontiere Festival prosegue il suo viaggio sonoro venerdì 24 ottobre alle ore 20.30 ai Voltoni del Guazzatoio con il concerto di Arve Henriksen e Harmen Fraanje. Una serata suggestiva, in cui la musica di Henriksen – celebre per le sue ardite esplorazioni timbriche e l’innovativo uso della tromba – incontra una dimensione più intima e cameristica, grazie al pianoforte dell’olandese Fraanje, virtuoso riconosciuto a livello internazionale. Il sorprendente affiatamento musicale tra il trombettista norvegese Arve Henriksen e il pianista olandese Harmen Fraanje è palpabile nelle tranquille esplorazioni liriche del duo che, in occasione del Festival, presenterà il repertorio pubblicato in Touch of Time, disco pubblicato da ECM nel 2024. Si tratta di una musica di melodie e trame delicate, che fluiscono tra i due musicisti,entrambi in sintonia con le sfumature timbriche e con lo sviluppo dettagliato di un'idea musicale. Sia nelle forme liberamente improvvisate che nei temi accuratamente elaborati, i loro strumenti si connettono con grazia, partecipi di un discorso condiviso e costruito a quattro mani. 
Harmen Fraanje è un pianista, compositore ed educatore olandese, noto per le sue collaborazioni internazionali di ampio respiro. Guida e co-guida una varietà di progetti distintivi, tra cui le sue esibizioni solistiche, il trio Reijseger Fraanje Sylla, un quartetto con la vocalist Sanem Kalfa, Clemens van der Feen e Martijn Vink, e Out of the Wild—un ensemble avventuroso con Magic Malik, Brice Soniano e Toma Gouband. Figura di primo piano nella scena jazz europea, si esibisce a livello mondiale anche come sideman in gruppi rinomati quali il Mats Eilertsen Trio, il Fragile Quartet di Michael Moore, il trio Fugimundi di Eric Vloeimans e il Tether Trio con Theo Bleckmann. Le sue registrazioni sono pubblicate da etichette internazionali di prestigio come ECM e Winter & Winter. Il suo lavoro collaborativo attraversa generi e discipline, includendo artisti come Werner Herzog, Kenny Wheeler, Enrico Rava, Mark Turner e Thomas Morgan. Attualmente dirige la cattedra di Pianoforte Jazz al Conservatorium van Amsterdam e insegna regolarmente in diversi conservatori europei.
Arve Henriksen (nato nel 1968) è un trombettista, cantante e compositore norvegese dalla voce artistica altamente distintiva, noto per la sua singolare fusione di jazz, musica ambient e influenze del folk nordico. Il suo suono inconfondibile alla tromba—spesso descritto come simile a una voce o a un flauto—lo ha reso una delle voci più originali della musica improvvisata contemporanea. Henriksen ha pubblicato numerosi album acclamati su ECM e Rune Grammofon, sia come solista sia con gruppi influenti come Supersilent, Rímur di Trio Mediaeval e Atmosphères (una collaborazione con Jan Bang, Eivind Aarset e Tigran Hamasyan). Musicista estremamente prolifico, vanta una discografia di oltre 180 album, che testimonia un raggio d’azione musicale eccezionalmente ampio. Le sue composizioni su commissione includono lavori per importanti festival europei, colonne sonore per il cinema e documentari televisivi. Il suo approccio senza confini di genere lo ha portato a collaborare con artisti di discipline e provenienze diverse, tra cui Jon Christensen, Dhafer Youssef, Sidsel Endresen, Bill Frisell, Jaga Jazzist, Mats Eilertsen, Laurie Anderson, Gavin Bryars e David Sylvian. La sua musica è regolarmente presentata in prestigiosi festival internazionali.
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SPOLETO JAZZ 2025
IL GRANDE JAZZ INTERNAZIONALE RITORNA NEL CUORE DELL’UMBRIA.
Dal 10 ottobre al 22 novembre quattro serate imperdibili firmate Visioninmusica, tra lirismo, swing e contemporaneità. 
 
ideato promosso e organizzato da Visioninmusica con il contributo e la collaborazione del Comune di Spoleto

 
Biglietti in vendita sul circuito Vivaticket

La musica jazz torna protagonista nella città simbolo dell’eccellenza artistica italiana con la sesta edizione di Spoleto Jazz, in programma dal 10 ottobre al 22 novembre 2025 presso due teatri iconici della città: il Caio Melisso – Spazio Carla Fendi e il Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti. Un progetto ideato, promosso e organizzato da Visioninmusica, con il contributo e la collaborazione del Comune di Spoleto, che conferma la vitalità e la visione di una rassegna capace di coniugare prestigio internazionale, programmazione originale e apertura al nuovo. Dopo i successi delle precedenti edizioni, la rassegna si prepara a offrire al pubblico un viaggio sonoro ricco e trasversale, con quattro concerti che spaziano dalle atmosfere sofisticate dello swing alla potenza espressiva delle influenze latino-americane, passando per la sperimentazione vocale e la fusion d’autore.
«Spoleto Jazz è entrato ormai a pieno titolo tra gli appuntamenti più attesi e interessanti del nostro calendario culturale – dichiara il sindaco di Spoleto, Andrea Sisti – Questa sesta edizione, intitolata "Jazz not War", assume un significato ancora più forte e toccante perché celebra il potere universale della musica. In un'epoca segnata da tensioni e conflitti, il jazz, con la sua storia di fusione, improvvisazione e dialogo tra strumenti e culture diverse, incarna perfettamente questo messaggio di speranza e armonia. È anche l'affermazione del nostro impegno a promuovere la cultura come strumento di pace, a sostenere i valori di tolleranza e rispetto che sono l'essenza stessa della nostra città. Spoleto, con la sua storia millenaria e il suo patrimonio artistico, è da sempre un crocevia di incontri, un luogo in cui l'arte e la bellezza hanno sempre trionfato su qualsiasi forma di conflittualità. Ringrazio sinceramente la direttrice artistica Silvia Alunni, che grazie allo staff di Visionimusica e alla collaborazione con il nostro Comune celebra anche questa volta il potere della musica».
«Spoleto è storicamente sinonimo di teatro, musica classica e danza – afferma Silvia Alunni, direttrice artistica del festival – ma con Spoleto Jazz abbiamo scommesso su una nuova identità musicale, che in cinque anni ha saputo costruire un pubblico attento, trasversale e curioso. Il jazz qui non è solo suono: è ricerca, visione, narrazione. E quest’anno più che mai, con il titolo Jazz not war!, vogliamo affermare un principio profondo: la musica come linguaggio di pace, come spazio di dialogo e comprensione reciproca. Il jazz è nato per abbattere le barriere, non per erigerle; è una forma di espressione che unisce, che trasforma le differenze in armonia. Questo è il messaggio che portiamo sul palco, ed è la direzione che ci guida in ogni scelta artistica. Grazie alla fiducia delle istituzioni e all’appoggio del Comune, abbiamo potuto portare sul palco progetti originali, mai scontati, capaci di dialogare con il presente. E il pubblico ha risposto con entusiasmo fin dall’inizio, confermandoci numeri importanti e un’attenzione crescente da parte della stampa e degli operatori culturali».
A inaugurare la rassegna, venerdì 10 ottobre, sarà Lari Basilio, chitarrista brasiliana apprezzata a livello globale per la sua sensibilità e la sua tecnica fuori dal comune. Il suo progetto Redemption rappresenta una sintesi perfetta tra virtuosismo e narrazione emotiva, in un equilibrio sospeso tra jazz moderno, rock strumentale e suggestioni acustiche.
Venerdì 17 ottobre, sarà la volta di Michael Mayo, astro nascente del vocal jazz americano. Con FLY, l’artista ridefinisce il concetto di canto jazzistico fondendolo con elettronica, soul e sperimentazione timbrica. Dotato di una voce caleidoscopica e di un senso della performance magnetico, Mayo trasporta lo spettatore in un universo sonoro personale e profondamente innovativo.
Venerdì 7 novembre, il festival si sposterà al Teatro Nuovo per accogliere Anthony Strong e la Colours Jazz Orchestra, in un tributo elegante e coinvolgente al repertorio dei grandi crooner, da Cole Porter a Frank Sinatra. La big band marchigiana, celebre per la raffinatezza dei suoi arrangiamenti curati e diretti da Massimo Morganti, dialogherà con la voce calda e teatrale di Strong per dar vita a una serata che celebra l’eredità dorata dello swing con uno stile fresco e autentico.
A chiudere la rassegna, sabato 22 novembre, sarà l’esplosivo trio di Alfredo Rodriguez, pianista cubano tra i più acclamati della scena jazz internazionale. Coral Way è il nome del suo ultimo progetto, un tributo alle radici afro-cubane del jazz, arricchito da improvvisazione, groove e passione latina. Un concerto che promette energia pura e grande profondità artistica, in perfetta sintesi tra tradizione e modernità.
Un’unica anima per quattro concerti che sono un’autentica esperienza musicale immersiva, capace di unire artisti internazionali, nuove tendenze e rispetto per la grande tradizione. Un’occasione per (ri)scoprire la città sotto una luce diversa, dove l’arte del jazz incontra la bellezza dei luoghi, in un abbraccio perfetto tra storia e contemporaneità.

 
MICHAEL MAYO
Fly
Michael Mayo • voce; Andrew Freedman • tastiera e piano; Nicholas Campbell • basso; Robin Baytas • batteria
 Venerdì 17 ottobre 2025 - Ore 21
Teatro Caio Melisso, Piazza del Duomo, 4, Spoleto (Pg)
SPOLETO (PG)  
Biglietti in vendita sul circuito Vivaticket Ingresso: Intero € 25,00 - Ridotto € 20,00

Dopo il successo del primo concerto, Spoleto Jazz prosegue la sua stagione 2025 con un artista che rappresenta una delle voci più evolute e stimolanti del panorama internazionale: Michael Mayo, atteso venerdì 17 ottobre alle ore 21 al Teatro Caio Melisso con il suo ultimo progetto discografico, FLY. Mayo non è un semplice cantante, ma un compositore-vocalista che plasma la voce come uno strumento polifonico, in grado di fondere tradizione jazzistica e scrittura contemporanea in una sintesi profondamente personale. La sua musica abita uno spazio di frontiera tra jazz, neo-soul, R&B ed elettronica, costruendo performance che sono al tempo stesso rigorose e visionarie, intellettualmente affilate e emotivamente accessibili. Nato a Los Angeles da una famiglia immersa nel mondo musicale — madre vocalist per Beyoncé e Whitney Houston, padre sassofonista per Earth, Wind & Fire — Michael Mayo cresce in un ambiente sonoro ricchissimo, che lo spinge fin da giovanissimo verso la ricerca di un’identità artistica propria. Dopo il diploma al Los Angeles County High School for the Arts, prosegue la sua formazione al New England Conservatory e infine al prestigioso Thelonious Monk Institute di Los Angeles, dove studia con leggende come Herbie Hancock e Wayne Shorter. Il suo esordio discografico, Bones (2021), ha suscitato immediato interesse per la capacità di unire arrangiamenti complessi e minimalismo vocale, mentre il suo secondo album, FLY (2024), registrato in presa diretta al Bunker Studio di Brooklyn con musicisti del calibro di Shai Maestro, Linda May Han Oh e Nate Smith, segna un ulteriore salto di qualità, sia nella scrittura che nell’approccio timbrico e strutturale. Sul palco Mayo è una forza centripeta, capace di costruire da solo — grazie a loop station, beatbox, armonizzazioni in tempo reale e un uso magistrale del falsetto — una vera e propria orchestra vocale. La sua voce attraversa registri e linguaggi diversi, passando da frasi liriche e rarefatte a incursioni ritmiche che evocano le radici della black music. Le influenze sono molteplici: da Bobby McFerrin al gospel, dall’hip-hop al jazz di nuova generazione, ma sempre filtrate da un’estetica raffinata, mai citazionista. Quello che Mayo propone è un’esperienza in cui lo spettatore viene guidato in un paesaggio sonoro multidimensionale, fatto di contrasti, layering, silenzi e improvvisazione. Ogni suo concerto è un atto performativo in cui nulla è lasciato al caso e tutto è vivo, costruito davanti agli occhi (e alle orecchie) del pubblico. Come ha scritto JazzTimes: “Michael Mayo non canta sopra la musica, ma dentro di essa. La sua voce è architettura, ritmo, senso e materia.” Il concerto rappresenta un’occasione preziosa per ascoltare dal vivo uno degli artisti più stimati e richiesti della nuova scena vocale americana, in un contesto che valorizza al meglio la sua ricerca sonora raffinata e fuori dagli schemi. Una proposta che si inserisce perfettamente nello spirito di Spoleto Jazz, da sempre attento alle traiettorie più audaci della musica d’oggi.

Per informazioni, biglietti e dettagli sul programma:
Biglietti in vendita sul circuito Vivaticket
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MONCALIERI JAZZ 2025


LA NOTTE NERA ACCENDE MONCALIERI CON IL JAZZ DELLE DONNE CHE HANNO CAMBIATO IL MONDO
Il 25 ottobre il centro storico diventa palcoscenico diffuso con diciotto concerti, cento musicisti e otto ore di musica no stop

Il 25 ottobre 2025 Moncalieri si prepara a vivere una nuova edizione della sua Notte Nera, l’evento che tradizionalmente apre il Moncalieri Jazz Festival e che ogni anno richiama migliaia di persone tra le vie e le corti della città. Per l’occasione, il centro storico si trasforma in un grande palcoscenico diffuso, dove la musica diventa linguaggio universale di festa, memoria e partecipazione. La ventottesima edizione del Festival sceglie di dedicare la Notte Nera al ricordo e all’eredità di cinque figure femminili che hanno segnato la storia della pace e dei diritti umani: le Sorelle Mirabal, simbolo della resistenza contro la dittatura; Marielle Franco, voce degli emarginati in Brasile; Berta Cáceres, leader indigena honduregna e paladina dell’ambiente; le Madres de Plaza de Mayo, custodi della memoria e della giustizia in Argentina; e Madre Teresa di Calcutta, icona di solidarietà e compassione. Ogni corte sarà intitolata a una di loro e ospiterà un concerto guidato da una front-woman, trasformando la musica jazz in strumento di riflessione collettiva e di dialogo tra storie e generazioni. Dalle 17 fino a notte fonda, Moncalieri risuonerà di jazz con diciotto concerti originali, più di cento musicisti provenienti da tutta Italia e le performance trascinanti delle marching band Funk Off e Fantomatik Orchestra, che animeranno piazze e vie con la loro energia. Le corti storiche, le piazze più suggestive e i locali del centro diventeranno luoghi di incontro e scoperta, tra concerti, aperitivi musicali e momenti di festa. La musica invaderà spazi solitamente attraversati di fretta, rivelandone il fascino e offrendo l’occasione di riscoprire scorci nascosti della città. La Notte Nera non è solo spettacolo, ma un’esperienza di comunità. La scelta di dedicare questa edizione alle grandi donne che hanno lottato per la libertà e la dignità umana porta con sé un messaggio forte: la pace non è assenza di conflitto, ma costruzione quotidiana di giustizia, uguaglianza e diritti condivisi. Attraverso il jazz, linguaggio di improvvisazione e libertà, il Festival invita il pubblico a riflettere sul valore universale di queste battaglie, trasformando la musica in un atto di memoria e di speranza. Anche quest’anno, per favorire la partecipazione e ridurre l’impatto ambientale, sarà attivo un servizio navetta gratuito messo a disposizione dalla ditta Linea Azzurra, che collegherà il parcheggio di Piazza Panissera con il centro storico ogni venti minuti, dalle 16 fino alle 2 del mattino. Un’iniziativa che conferma la vocazione del Festival a essere non solo inclusivo, ma anche sostenibile. La Notte Nera – Jazz a Corte è gratuita e aperta a tutti: un invito a perdersi tra musica, storia e architetture, lasciandosi guidare dalle note che per una sera trasformano Moncalieri in una città interamente dedicata al jazz.

APERTE LE PREVENDITE PER IL CONCERTO OMAGGIO A FRANK SINATRA
Venerdì 26 ottobre all’Auditorium Rai di Torino Gianluca Guidi e l’Orchestra Sinfonica Nazionale RAI celebrano i 110 anni della nascita di “The Voice”


Per la prima volta nella sua storia, il Moncalieri Jazz Festival sposta il tradizionale concerto di Torino all’inizio della sua manifestazione. Ad aprire la ventottesima edizione del festival, dopo il tradizionale opening show della Notte Nera a Moncalieri, in programma sabato 25 ottobre e che vedrà esibirsi per tutta la sera decine di gruppi jazz per la cittadina, domenica 26 ottobre 2025 alle ore 18.00 presso l’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” avrà luogo il concerto dedicato ai 110 anni dalla nascita di Frank Sinatra, la voce intramontabile che ha attraversato generazioni e segnato la storia della musica del Novecento. Protagonista della serata sarà Gianluca Guidi, cantante e attore, figlio d’arte di Johnny Dorelli e Lauretta Masiero, da sempre legato al repertorio di Sinatra. Guidi porterà sul palco una performance unica, arricchita da racconti e aneddoti personali che renderanno omaggio al mito di “The Voice” con la forza della memoria e l’attualità dell’interpretazione. 
Ad accompagnarlo ci sarà l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI diretta da Steven Mercurio, con arrangiamenti e orchestrazioni di Andrea Ravizza, impreziosita da una House Band jazz composta da Claudio Chiara, Valerio Signetto, Gianni Virone, Luca Biggio, Gianni Alberti, Fabio Gorlier, Francesco Bertone e Gianpaolo Petrini. Il concerto sarà tradotto anche in Lingua dei Segni LIS grazie a Caterina Musio e reso accessibile con sottotitoli, a conferma della volontà del Festival di abbracciare un pubblico sempre più ampio e inclusivo. A introdurre la serata sarà Marco Basso, critico musicale de La Stampa. L’evento segna un’importante novità: dopo anni in cui il concerto con l’Orchestra Rai ha rappresentato la chiusura del Festival, nel 2025 Moncalieri Jazz ha scelto di aprire proprio con questa serata, dando il via in grande stile alla sua ventottesima edizione, che si svolgerà fino al 9 novembre. 
I biglietti sono già disponibili in prevendita su www.ticket.it, con possibilità di usufruire del Bonus Sostenibile: chi utilizzerà i bus navetta messi a disposizione dal Festival per ridurre l’impatto ambientale avrà diritto a uno sconto del 10% sul prezzo del biglietto.
Associazione C.D.M.I. di Moncalieri (TO) – Strada Privata Nasi, 47 – 10024 Moncalieri (TO)
+39 011 6813130  - info@moncalierijazz.com 
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ANGELICA | CENTRO DI RICERCA MUSICALE
COMPIE QUINDICI ANNI DI ATTIVITA’ CON UN PROGRAMMA DI GRANDE SPESSORE ARTISTICO E PRESENTA LA PRIMA PARTE DELLA SUA
STAGIONE 2025>26

RIPARTONO I LABORATORI DEL PICCOLO CORO ANGELICO
COMPLETATI I LAVORI RELATIVI AI BANDI IN SCADENZA NEL 2025

Dal 30 settembre riparte la programmazione di AngelicA | Centro di Ricerca Musicale la stagione di concerti che insieme al Festival Internazionale di Musica Angelica rende il teatro bolognese vero punto di riferimento a livello nazionale e internazionale per la musica di ricerca, la musica contemporanea e per quei suoni che rifuggono le catalogazioni e si spingono in territori poco esplorati. La dodicesima stagione concertistica del Centro di Ricerca Musicale coincide e festeggia quest’anno il 15esimo anno dalla sua nascita, quando, nel 2011 vide la luce grazie alla progettualità tra AngelicA e il Comune di Bologna. Negli anni, grazie al supporto di Istituzioni come Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna – Assessorato alla Cultura, Comune di Bologna, Fondazione del Monte e Fondazione Carisbo, sono stati organizzati 311 concerti in collaborazione e/o co-produzione con più di 100 tra istituzioni, realtà, privati e associazioni locali, regionali, nazionali e internazionali. La grande crescita artistica dei primi quindici anni del Centro di Ricerca Musicale è andata di pari passo con la crescita e il consolidamento del suo gruppo di lavoro. Dalle tre persone coinvolte con contratto a tempo determinato (rinnovato anno per anno) coadiuvati da diversi collaboratori nel 2011, oggi nella sua compagine lavorativa Pierrot Lunaire conta 7 dipendenti a tempo indeterminato, oltre a vari collaboratori, alcuni dei quali da oltre trent’anni, coinvolti ogni anno a seconda dei progetti in corso. Tra questi troviamo oltre 100 curatori, tra musicologi, appassionati, musicisti, italiani e stranieri, che hanno affiancato il fondatore del Centro e Direttore Artistico, Massimo Simonini, nella selezione multiforme e multisonica delle proposte che hanno reso unici i cartelloni delle sue stagioni. “È possibile vivere la musica senza rientrare nella categoria-e? Abbiamo parlato di musica, di tante musiche, e adesso parliamo anche di tanti musicisti, era implicito prima ma adesso è amplificato. Questo è un motto di AngelicA | Centro di Ricerca Musicale che scrissi nel 2015. Mentre AngelicA | Festival Internazionale di Musica è il culmine della programmazione, finestra internazionale multiforme dal 1991, il Centro di Ricerca Musicale è la voce dei musicisti, è il laboratorio permanente, verso ogni direzione possibile della ricerca musicale, che significa anche ricerca di sè stessi, per trovare risposte a quello che si cerca, e, con il dovuto sostegno, inventare linguaggi e formule per poter fare musica d’arte. Una ricerca a 360 gradi, multimusicale, che non vuole tralasciare nessun linguaggio, come è tradizione di AngelicA, e che usi con libertà i molteplici materiali offerti dalle diverse tradizioni musicali. Un luogo attrezzato come pochi in Italia e l’unico dedito interamente alla ricerca. 
Ricerca & Rinascimento: la ricerca nel suo farsi produce e diventa rinascimento. Un progetto che contiene una ragione sociale e si stacca dalla mondanità di tante manifestazioni, che considera il territorio nella sua complessità, che cerca le sue necessità reali.
Scriveva Mario Zanzani nel 2005: Bologna è una città che non ha ancora saputo superare il contrasto tra conservazione e innovazione. Contrasto che si esprime socialmente nel rapporto tra città degli studenti e città dei professori, fra cultura nel suo farsi e bene culturale. Così accade che le istituzioni culturali rifuggano la contemporaneità che è la maggior risorsa di cui la città dispone. Qual è la sua utopia per Bologna? Che diventi il polo della contemporaneità.
L’utopia di AngelicA è quella di creare un pubblico che apprezza la musica come tale. Quante cose sono cambiate da allora ma, dopo 20 anni, queste sue parole risuonano ancora e sono servite, e questo centro rappresenta anche la sua testimonianza.
Bologna Città della Musica-UNESCO è anche questo, è tutto quell’insieme di creatività che permea Bologna se lo si riesce a valorizzare con il dovuto sostegno.
Un Centro come un Cuore, uno spazio di creatività, calamita locale-internazionale. La ricerca della bellezza come un bene prezioso al di là del tornaconto immediato, leggere la creatività e sapere che è un motore essenziale per tutto". (Massimo Simonini - presidente e direttore di AngelicA/Pierrot Lunaire)
La “prima parte” della stagione 202526 prenderà il via martedì 30 settembre e si concluderà giovedì 11 dicembre. Come di consueto i concerti si terranno prevalentemente presso il Teatro San Leonardo a Bologna, sede di AngelicA | Centro di Ricerca Musicale, ma anche quest’anno non mancheranno eventi in altre location, sottolineando la stretta e continua collaborazione con altre realtà culturali del territorio. Quest’anno la rassegna si sposterà a Reggio Emilia, nell’ambito del Festival Aperto della Fondazione i Teatri, al Teatro Ariosto e si concluderà al Mast Auditorium di Bologna, nell’ambito di FOTO/INDUSTRIA 2025, la biennale di Fotografia dell’Industria e del Lavoro della Fondazione Mast. Parallelamente al percorso artistico della rassegna, nell’ambito delle attività della Scuola di Musica Angelica, martedì 14 ottobre, alle ore 17,15, presso il Centro di Ricerca Musicale - Teatro San Leonardo riprenderanno gli incontri del Piccolo Coro Angelico, laboratorio corale per bambine/i e ragazze/i indirizzato alla ricerca vocale e artistica. Anche il Piccolo Coro Angelico compie il suo 15° anno di vita e questo traguardo segna un tempo di cambiamento, in cui ripercorrere il vasto repertorio musicale originale con una nuova maturità, una nuova luce, aprendosi a nuove collaborazioni, per continuare a far crescere un coro consapevole e creativo. L’iscrizione agli incontri collettivi diretti da Silvia Tarozzi in collaborazione con Gloria Giovannini e Roberta Ciancio sono già aperte. I laboratori si terranno tutti i martedì da ottobre 2025 a maggio 2026 e si concluderanno con un momento-saggio all’interno del programma di AngelicA | Festival Internazionale di Musica.
In occasione della conferenza stampa di presentazione della stagione 202526 di AngelicA | Centro di Ricerca Musicale, alla quale sono intervenuti tra gli altri Daniele Del Pozzo (Assessore alla Cultura del Comune di Bologna) e Cinzia Cazzoli (Responsabile ufficio Spettacolo dal vivo dell’Assessorato alla Cultura Regione Emilia-Romagna), è stato illustrato lo stato dei lavori relativi ai vari bandi, regionali e nazionali, che l'Associazione si è aggiudicata negli ultimi anni, come i bandi PNRR, ICC, TOCC-Transizione Digitale e SIAE Per Chi Crea.
I bandi PNRR e ICC hanno come obiettivo miglioramenti energetici, tecnici, strutturali e funzionali del complesso Teatro San Leonardo, mentre il bando del Ministero della Cultura TOCC-Transizione Digitale, insieme a quello denominato Digitalizzazione del patrimonio culturale (Digital humanities) della Regione Emilia-Romagna che verrà concluso nei prossimi mesi, hanno avuto come obiettivo la digitalizzazione, la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale di AngelicA. Oltre a questi si è aggiunta la vincita del bando SIAE Per Chi Crea, con il progetto “AngelicA | un nucleo per chi crea” che ha prodotto 4 concerti. Pierrot Lunaire, l’associazione che racchiude in sé sia l’organizzazione di AngelicA | Festival Internazionale di Musica che delle stagioni concertistiche del Centro di Ricerca Musicale insieme ad altre attività artistiche come l’etichetta discografica i dischi di angelica o didattiche come il Piccolo Coro Angelico e la Scuola di Musica Angelica, si è fatta carico di investimenti importanti e fuori dall’ordinario.
Negli anni 2022-2025 sono stati investiti complessivamente 523.841,09 € (bandi: PNRR, TOCC, ICC) per l’implementazione tecnica e funzionale del Centro di Ricerca Musicale - Teatro San Leonardo (teatro, uffici, cortile, e tutti gli spazi ad esso collegati); a questi si aggiungono 153.483,75 € per il bando Digital Humanities la cui conclusione è prevista nel 2026. Per un totale di 677.324,84 € di cui 611.741,84 € da Mibac, Invitalia, Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, e 65.583,00 € da Pierrot Lunaire, a cui si aggiungono circa 63.000€ di IVA anticipata e circa 35.000€ di oneri finanziari (interessi bancari, commissioni, disponibilità fondi, ecc). Nel 2014, l’anno precedente alla riapertura del teatro dopo la sua ristrutturazione, e negli anni successivi fino al 2022, sono stati spesi circa 240.000 € da Pierrot Lunaire per acquisti di strumentazione audio, luci, video (proiettore e schermo motorizzato), backline vario (tra cui un pianoforte a coda), arredi (per foyer, sala, uffici, cortile, ecc), infrastrutture di rete e tecnologie informatiche, antincendio e antifurto (con sistema di telecamere dentro e fuori dal teatro), e illuminazione del portico. Un totale complessivo dal 2011 ad oggi di 403.583 € spesi da Pierrot Lunaire.
In sintesi dal 2011 sono stati investiti circa 884.000€ per l’implementazione del Centro di Ricerca Musicale - Teatro San Leonardo, di cui 481.000€ da cofinanziamenti esterni e 403.000€ da cofinanziamento di Pierrot Lunaire (senza considerare tutto il lavoro svolto per la partecipazione e gestione dei vari bandi che hanno consentito l’ottenimento dei vari cofinanziamenti). “Capita raramente (anzi, fino ad oggi non era mai capitato) che, per via di una serie di coincidenze, vi fosse la possibilità di mettere insieme una serie di risorse economiche straordinarie che ci consentissero di realizzare dei miglioramenti importanti al Centro di Ricerca Musicale - Teatro San Leonardo, miglioramenti tali da avvicinarlo ulteriormente ai centri musicali europei, che già nascono con tutte queste caratteristiche e tecnologie e che noi, invece, ci siamo dovuti inventare. Questo lavoro non è stato però realizzato senza fatica: fatica economica (mutui, prestiti, ecc., hanno richiesto uno sforzo economico eccezionale); fatica lavorativa e mentale (questi interventi si sono aggiunti alla nostra programmazione che non si è mai fermata). La domanda che sorge spontanea è: perché? La risposta non è scontata: perché il rispetto per questo luogo, per le motivazioni per cui facciamo questo mestiere, per la fiducia che da anni ci viene data dalle Istituzioni (Comune, Regione, Ministero, Fondazioni, … ), fa sorgere in noi il dovere, ma in primis il desiderio, che il complesso San Leonardo sia più adeguato possibile a svolgere le attività di cui ci occupiamo insieme alle realtà locali e internazionali, amplificando il senso di Bologna Città Unesco della Musica; ma, soprattutto, per quel senso civico, culturale e sociale che da sempre è il filo conduttore che percorre, come linfa vitale, AngelicA”. (Federico Margelli - responsabile dell’area amministrativa di AngelicA/Pierrot Lunaire)


ANGELICA | CENTRO DI RICERCA MUSICALE
Programma della prima parte della stagione 2025>26

Il programma della prima parte della stagione 2025>26 si terrà prevalentemente presso la sede di AngelicA | Centro di Ricerca Musicale, il Teatro San Leonardo di Bologna e prenderà il via martedì 30 settembre 2025 con Stefano Pilia che sonorizzerà “Racconto d’estate. Nena Lavello, cento anni fa”, una selezione di film risalenti all’estate del 1925 a cura di Michele Manzolini nell’ambito di Archivio Aperto - XVIII edizione, una coproduzione di Fondazione Home Movies - Archivio Nazionale del Film di Famiglia e AngelicA | Centro di Ricerca Musicale. Il cartellone prosegue con due doppi appuntamenti, a cura di Luca Sguera, realizzati nell'ambito del progetto AngelicA | un nucleo per chi crea, con il sostegno del MiC e di SIAE, vincitore del bando per under 35 “Per Chi Crea”: mercoledì 1 ottobre il chitarrista Simone Grande presenterà CHILD RUN, seguito dall’inedito trio formato da Massimo Silverio + Nicolas Remondino + Vieri Cervelli Montel che uniscono le loro esperienze in un trio dal suono immersivo, in una musica di profonda ricerca tra acustico ed elettrico.
Martedì 7 Ottobre sarà la volta di Nicolas Remondino in solo che presenterà in prima assoluta HIERATICO, il suo disco in uscita il prossimo novembre per l’etichetta OOH Sounds di Firenze. Seguirà Luca Sguera AKA con la prima assoluta di E RIPETIAMO che presenterà insieme al suo settetto di musicisti.
Mercoledì 22 ottobre in collaborazione con il Conservatorio Statale di Musica Maderna-Lettimi di Cesena e Rimini si terrà B/B - CATHY BERBERIAN & LUCIANO BERIO, l’omaggio in occasione del centesimo anniversario della nascita dei due grandi artisti con le cantanti Anastasia Egorova, Aurora Martini e Laura Zecchini con Luca Fraternali al piano, a cura di Associazione MASK nell’ambito di XV. Maskfest 2025.
La serata di domenica 26 ottobre, una prima italiana, sarà il frutto di una residenza artistica. MALACODA STRING 4ET PLAYS TRISTAN HONSINGER vedrà il quartetto di archi formato da Silvia Tarozzi, Erica Scherl, Anil Eraslan e Antonio Borghini, interpretare i tre quartetti di archi scritti da Holsinger prima della sua scomparsa nel 2023. Un progetto a cura di Antonio Borghini.
Il programma del mese di ottobre si conclude mercoledì 29 ottobre con lo straordinario ritorno sul palco del Teatro San Leonardo degli HUUN-HUUR-TU, la storica formazione interprete del repertorio tradizionale della Repubblica di Tuva e della tradizione secolare del loro canto armonico. Un repertorio tra melodie antiche e il mondo sonoro contemporaneo.
I concerti di novembre si aprono domenica 2 con ENRICO MALATESTA PERFORMS JAKOB ULLMANN che, dopo aver eseguito questo programma in prima assoluta il 22 ottobre alla Biennale Musica di Venezia, lo presenta a Bologna: un lavoro intenso per percussioni del compositore tedesco.
Sabato 8 novembre ci spostiamo al Teatro Ariosto di Reggio Emilia per THIS EVER EXISTENCE FLARE un’opera in tre atti, ideata e composta da Rob Mazurek in prima assoluta in co-produzione con Festival Aperto - Fondazione I Teatri di Reggio Emilia e frutto di una residenza artistica che vedrà sul palco Mazurek, 7 musicisti e quattro cantanti da Italia, Stati Uniti, Brasile, Corea del Sud e Francia.
Mercoledì 12 Novembre torniamo al Centro di Ricerca Musicale - Teatro San Leonardo con la formazione italo norvegese Monofonic Orchestra che vede collaborare Maurizio Marsico, autore delle musiche, insieme a Massimo Mascheroni e Jan M. Iversen, in un repertorio per pianoforte ed elettronica in tempo reale. Il titolo della performance in prima assoluta, a cura di Walter Rovere, è VARIAZIONI VARIABILI e conterrà Starless Variations 1 & 2 di Crimsoniana memoria.
Protagonista del concerto di mercoledì 19 novembre sarà la prima assoluta di PERSONAL di Francesco Serra, disco omonimo uscito lo scorso anno per i dischi di angelica, l’etichetta discografica nata nel 1991 a fianco di AngelicA, con l’intento di produrre le antologie sonore di ogni sua edizione, ma che ha subito allargato le sue prospettive verso una più ampia produzione. Ad oggi il catalogo, curato da Massimo Simonini, conta una sessantina di titoli e racchiude progetti speciali appositamente creati da artisti del calibro di: Antony Braxton, Toshinori Kondo, Terry Riley. Cecil Taylor, Roscoe Mitchell, Peter Brotzmann, Pauline Oliveiros, Wadada Leo Smith e Giovanna Marini. L’ultima uscita de i dischi di angelica è stato il triplo CD “Musica per Sconosciuti” di Mirco Mariani.
Arriviamo così al penultimo appuntamento del 2025, MUSICA DEL TEMPO PRESENTE, a cura di Massimo Golfieri, vedrà Namkhai Yeshi al computer accompagnato dai live electronics di Alessandro Di Maio, per un concerto che incrocia contesti diversi, tra fonti musicali e dimensioni spirituali.
L’appuntamento conclusivo della prima parte della stagione 2025>26 di ANGELICA | CENTRO DI RICERCA MUSICALE - TEATRO SAN LEONARDO si terrà al MAST Auditorium di Bologna giovedì 11 Dicembre con Satie Mon Amour, l’omaggio nel centenario della scomparsa di Erik Satie ad opera della pianista romana Alessandra Celletti con proiezione del video d’animazione Satie Mon Amour di Paola Luciani.
Il programma della serata organizzata in co-produzione con Fondazione MAST, nell’ambito di FOTO/INDUSTRIA 2025, biennale di Fotografia dell’Industria e del Lavoro, vedrà in scaletta oltre alle musiche di Satie, diverse composizioni della Celletti che sono naturalmente ispirate al compositore e pianista francese.


BIGLIETTI BOLOGNA

30 SETTEMBRE; 22, 26 OTTOBRE; 2, 12, 19 NOVEMBRE 7€ - ridotto 5€* e 2€**
1, 7 OTTOBRE; 26 NOVEMBRE 10€ - ridotto 5€* e 2€**
29 OTTOBRE 22€ - ridotto 15€* **
11 DICEMBRE ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria a partire dal 3 dicembre 2025 su www.fotoindustria.it
* ridotto per studenti dell’Università di Bologna
** ridotto per studenti del Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna e del Liceo Musicale Lucio Dalla
ai possessori della Card Cultura e Carta Giovani Nazionale verrà applicato uno sconto di 2€ sul biglietto intero la biglietteria apre 30 minuti prima dell’orario del concerto

prevendita:

si raccomanda l’acquisto dei biglietti in prevendita

Biglietti REGGIO EMILIA 8 NOVEMBRE da 10.50€ a 17€

Prevendite
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ROMA JAZZ FESTIVAL 2025
49° edizione
1-23 novembre

Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone” | Casa del Jazz | Abbazia di Fossanova (Priverno, LT)

23 giorni di programmazione con artisti provenienti da tutto il mondo, dalle grandi star ai più appassionati innovatori di un genere che non conosce confini. Produzioni speciali, progetti dedicati ai più piccoli e due appuntamenti che immergono il jazz nella dimensione teatrale. Giunto alla 49° edizione, torna dall’1 al 23 novembre il Roma Jazz Festival fra l’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone”, la Casa del Jazz e il Monk, sconfinando quest’anno anche nella celebre Abbazia di Fossanova a Priverno (Lt), il più antico esempio di architettura gotico-cistercense in Italia. Prodotto da IMF Foundation in co-produzione con Fondazione Musica per Roma, il Roma Jazz Festival 2025 è realizzato con il contributo del MIC – Ministero della Cultura e il sostegno del Municipio 1 di Roma Capitale. Makaya McCraven, David Murray Quartet, Joe Sanders, Bilal, Camilla George, Amaro Freitas, Peter Erskin Dr.Um Band, Jemma Collettivo, Dock in Absolute, L’Antidote, Alina Bzhezhinska, Sade Mangiaracina con Bonnot e Gianluca Petrella, Hakan Basar Trio, Adrien Brandeis, Daniel Bulatkin, Bernhard Wiesinger, Cecile McLorin Salvant, le Fiabe Jazz, Gianrico Carofiglio, Giovanni Guidi, Paolo Damiani con Rosario Giuliani sono i protagonisti di una programmazione ispirata al pensiero e alle parole di due figure storiche come Martin Luther King e John Coltrane, come sottolinea il direttore artistico Mario Ciampà: “Ogni anno mi impegno a individuare il tema più attuale e le tendenze emergenti, cercando di metterli in scena attraverso le storie dei musicisti.  Certo, in momenti così difficili parlare di armonia e gentilezza, può sembrare paradossale. Quindi  mi sono ispirato al pensiero di Martin Luther King Jr. – ‘La vera pace non è solo l'assenza di guerra, ma la presenza della giustizia e l'armonia dell'anima con l'universo’ – e alla figura di John Coltrane – ‘La mia musica è l'espressione spirituale di ciò che sono: la mia fede, la mia esperienza, il mio essere." – affinché la musica e questo festival possano essere veicolo per l'esplorazione interiore e la ricerca di una pace universale. Prossimo al mezzo secolo di vita, il Roma Jazz Festival si conferma ancora una volta come uno dei più densi e vivaci appuntamenti sul piano internazionale, sempre attento alle nuove tendenze e sensibile alle grandi questioni che segnano il mondo in cui viviamo.
Non a caso il programma si apre il 1° novembre in Auditorium con il concerto di Makaya McCraven, batterista e producer di Chicago fra gli artisti più innovativi e influenti della scena contemporanea. Fra jazz, hip-hop, soul, elettronica e world music, tenendo insieme passato, presente e futuro, McCraven è un vero e proprio “sintetizzatore culturale”, noto anche per essere “beat scientist” grazie alla straordinaria capacità di manipolare e ricombinare classici del jazz per creare nuovi brani. La sua “organic beat music” è una musica stratificata e ricca di energia, proiettata verso le nuove frontiere e attenta ai temi dell’identità, delle migrazioni e della resistenza culturale.
Il giorno seguente 2 novembre sempre in Auditorium appuntamento con uno dei sassofonisti più autorevoli e stimati in ambito internazionale, David Murray. Con oltre 200 album all’attivo e una carriera costellata di collaborazioni con artisti del calibro di Max Roach, Pharoah Sanders e Gregory Porter, è stato fra i fondatori dell’innovativo World Saxophone Quartet. Arriva al festival con il suo nuovo energico e vibrante quartetto composto da tre giovani musicisti di talento - Marta Sanchez al pianoforte, Luke Stewart al basso e Russell Carter alla batteria – che esegue principalmente le composizioni originali di Murray, rielaborando attraverso variazioni tonali e nuove strutture la sua particolare miscela di gospel, jazz, free jazz, avant-garde, rhythm & blues.
Un vero evento speciale nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica è quello del 3 novembre, quando l’ex magistrato e scrittore di chiara fama Gianrico Carofiglio, accompagnato dal sassofono di Piero delle Monache – musicista riconosciuto come uno dei dieci jazzisti del futuro e insignito del riconoscimento di “Eccellenza Nazionale” – terrà una coinvolgente orazione civile, dal titolo Il potere della gentilezza in jazz, sul tema della gentilezza come strumento di opposizione all’autoritarismo dilagante, sul potere del dubbio come via maestra per la crescita personale e collettiva e sull’importanza di porsi le giuste domande per poter affrontare la complessità del nostro tempo. Come afferma lo scrittore: “La gentilezza non è remissività ma una scelta consapevole e coraggiosa che implica responsabilità e presenza nel mondo”. Quello con Carofiglio è il primo di due appuntamenti del Festival che incrociano il jazz con la dimensione letteraria e teatrale. Il 20 novembre infatti, alla Casa del Jazz, arriveranno Paolo Damiani al contrabasso, Rosario Giuliani ai sassofoni insieme al percussionista russo Sasha Mashin e all’attrice Barbara Bovoli per Un fil di fumo, una storia affascinante, omaggio al celebre scrittore Andrea Camilleri nell’anno del centenario dalla nascita.
Tornando in Auditorium Parco della Musica, il 4 novembre spazio al talento poliedrico del bassista, polistrumentista e compositore americano Joe Sanders, noto per la sua capacità di fondere con estrema disinvoltura jazz, samba, blues, R&B, groove afro-latino e musica classica. Noto sideman in progetti di alto profilo ma anche apprezzatissimo bandleader, Sanders arriva al festival con il suo ultimo progetto Parallels che rappresenta il punto di maturità artistica, confermandolo come uno dei protagonisti del jazz contemporaneo.
Fra gli appuntamenti più attesi del Roma Jazz Festival, per mercoledì 5 novembre il palco sarà riservato a Bilal, uno dei nomi più rispettati del panorama musicale mondiale, un artista che ha conquistato pop star come Beyoncè e artisti del calibro di Jay-Z, Erykah Badu, The Roots, Kendrick Lamar e Solange. Tra soul, r’n’b, jazz, blues, hip-hop e una presenza scenica magnetica, Bilal è un artista istrionico che sul palco trasmette energia pura, soprattutto quando esibisce quella sopraffina tecnica vocale che regala autentiche magie, come quando rilegge la celebre Naima di John Coltrane, sostituendo il sassofono con vocalizzi intensi e coinvolgenti, capaci di trasmettere tutta l’emozione e il misticismo del grande maestro.
Dalla scena jazz londinese arriva invece il 7 novembre in Auditorium Camilla George, sassofonista e compositrice nata in Nigeria e cresciuta nella capitale britannica. Fra le più promettenti figure del jazz globale, Camilla George mescola identità africana e influenze british, jazz e afrobeat, hip-hop e world music, portando avanti una musica che parla di radici profonde, libertà e futuro. Attesissimo anche il concerto per pianoforte solo di uno dei talenti più originali della sua generazione, Amaro Freitas, in programma al festival sabato 8 novembre. Nato a Recife, in Brasile, Freitas esprime un elegante intreccio tra le radici profonde della tradizione ritmica brasiliana – in particolare dei ritmi vivaci del nordest, come il frevo e il baião – e le sperimentazioni sonore tipiche del jazz contemporaneo. Ispirato da mostri sacri come Art Tatum, Erik Satie, John Coltrane e Thelonious Monk, Freitas reinterpreta il jazz in chiave decoloniale, una chiave originale che – insieme alle sue esperienze in Amazzonia e a un sentimento di profondo rispetto per la Natura – lo porta ad esplorare nuove prospettive sonore.
Promette di essere indimenticabile il pomeriggio (ore 18) di domenica 9 novembre quando sul palco della Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica saliranno cinque vere leggende del jazz per un grande omaggio alla musica fusion: Peter Erskine, fra i batteristi più influenti al mondo, oltre cinquant’anni di carriera alle spalle e collaborazioni con Weather Report, Joni Mitchell e Steely Dan; Mike Mainieri, vibrafonista e fondatore degli Steps Ahead, che ha rivoluzionato la fusione tra jazz, rock ed elettronica collaborando con artisti come Paul Simon e David Bowie; John Beasley, pianista e compositore noto per aver collaborato con Miles Davis e aver creato la MONK’estra; Bob Sheppard, sassofonista tra i più richiesti della scena jazz e pop, che negli anni ha condiviso il palco con Chick Corea, Herbie Hancock e Stevie Wonder; e, infine, Matthew Garrison, figlio di Jimmy Garrison (bassista di John Coltrane), vanta collaborazioni con Joe Zawinul, Joni Mitchell, Steve Coleman, Pat Metheny, John Mclaughlin, John Scofield, Chaka Khan e molti altri. Tutti insieme sono la Peter Erskin Dr.Um Band e sono pronti a guidare il pubblico del Festival in un autentico viaggio sonoro che rilegge e reinterpreta i capolavori del progressive jazz e i brani più iconici di questo periodo rivoluzionario. 
Dai grandi nomi si passa nei due giorni seguenti alle formazioni più giovani che interpretano meglio le nuove tendenze del jazz. Il 10 novembre si esibirà il collettivo Jemma – formazione alla ribalta dal 2022 ma che ha già in curriculum l’apertura di concerti di artisti come Herbie Hancock, Chemical Brothers e Max Gazzè – il cui omonimo debut album esprime energia pura, il suono del mare e del vento, attraverso un mix di composizioni originali e brani della tradizione popolare reinterpretati in chiave contemporanea. Doppio appuntamento invece il giorno seguente, martedì 11 novembre: alle 19.30 alla Casa del Jazz il concerto dei Dock in Absolute, talentuosa formazione progressive dal sound dinamico e sorprendente e dalle melodie ipnotiche, con 3 album all’attivo per l’etichetta CAM JAZZ; mentre alle 21 in Auditorium Parco della Musica appuntamento con il jazz mediterraneo e meditativo de L’Antidote, band composta da tre virtuosi: Bijan Chemirani, maestro delle percussioni iraniane, Redi Hasa, violoncellista albanese e Rami Khalifé, pianista libanese. Il loro repertorio, di rara eleganza strumentale, è il vero antidoto contro i veleni del nostro tempo. 
Una vera pioniera del jazz contemporaneo è l’arpista ucraina Alina Bzhezhinska, artista che sta rivoluzionando il ruolo di questo strumento nel panorama musicale, miscelando abilmente acid-jazz, trip-hop ed elettronica, ispirata da artisti come Alice Coltrane e Dorothy Ashby. La sua band Hip Harp Collective ha ottenuto il prestigioso Parliamentary Jazz Award come miglior ensemble jazz dell’anno nel 2024 mentre Jazzwise ha definito la sua musica “ipnotizzante e curativa” e Downbeat ha sottolineato come la Bzhezhinska stia radicalmente trasformando la scena internazionale. Il 12 novembre in Auditorium Parco della Musica si esibirà in un grande omaggio ad Alice Coltrane.
Il crossover stilistico ed espressivo ritorna anche il giorno seguente, giovedì 13 novembre sempre in Auditorium, con l’esplosivo live del pianista e compositrice Sade Mangiaracina con il dj e producer Bonnot (Assalti Frontali) e al trombonista italiano più apprezzato in ambito internazionale, Gianluca Petrella. Radici mediterranee e profonda sensibilità musicale segnano il talento luminoso di Sade Mangiaracina, che in questi anni ha collaborato con la Med Free Orkestra, Almar’à – orchestra delle donne arabe e del Mediterraneo e Ornella Vanoni, oltre a molteplici progetti che vedono protagonista l’artista siciliana, fortemente impegnata anche sul piano civile (è l’ideatrice della maratona artistico-musicale A Nome Loro – Musiche e voci per le vittime di mafia che da tre anni si svolge in Sicilia con il coinvolgimenti di moltissimi grandi nomi della musica italiana). La performance di questi tre straordinari artisti al Roma Jazz Festival incrocerà jazz e pop, black music ed elettronica, ritmi veloci di matrice jungle e drum’n’bass e atmosfere downtempo.
Dall’area mediterranea arriva anche il pianista di Istanbul Hakan Basar, giovanissimo rappresentante del pulsante sound turco che arriva al Festival il 14 novembre alla Casa del Jazz. Classe 2004, vero enfant prodige, si è già fatto notare più volte in prestigiosi contesti internazionali come il London Jazz Festival e in collaborazioni con artisti del livello di Will Kennedy degli Yellowjackets. Fra rispetto per la tradizione e tensione all’innovazione, il suo ultimo album Mayden Voyage fonde mirabilmente hard bop, post bop, blues e gospel.
Il Roma Jazz Festival 2025 rimane alla Casa del Jazz anche il 15 novembre con il concerto per piano solo del francese Adrien Brandeis, altro talento considerato fra le gradi scoperte del jazz contemporaneo. Nonostante la giovane età ha già ottenuto diversi prestigiosi riconoscimenti e si è esibito con maturità in festival come Nice Jazz, Umbria Jazz e Love Supreme. I suoi frequenti viaggi in Sudamerica e l’interesse per sonorità e ritmi latinoamericani incontrano un background fortemente europeo, producendo uno stile decisamente originale.
L’esplorazione delle nuove generazioni prosegue il 21 novembre, ancora una volta alla Casa del Jazz, con il concerto di Daniel Bulatkin pianista, organista e compositore pluripremiato e riconosciuto dalla critica internazionale di settore come “talento estremo”. Nato nel 1999, vanta già collaborazioni con grandissimi nomi come Gary Husband, per citarne soltanto uno. Prog-rock, neo-soul e world music disegnano l’orizzonte entro il quale Bulatkin reinterpreta il jazz in chiave contemporanea. Al Roma Jazz Festival 2025 si esibisce con il progetto creato insieme al vibrafonista Miro Herak, un quartetto scelto come ambasciatore ufficiale del jazz ceco.
Il 22 novembre sempre alla Casa del Jazz appuntamento con un quintetto di assoluto rilievo internazionale guidato dal sassofonista e compositore austriaco Bernhard Wiesinger. Al suo fianco ci saranno la pluripremiata vibrafonista taiwanese Chien Chien Lu, “astro nascente del vibrafono”, come l’ha definita Downbeat; il chitarrista canadese vincitore del Montreux Jazz Festival International Guitar Competition 2014 Alex Goodman che negli anni ha collaborato con autentici giganti come, ad esempio, John Patitucci; il russo Boris Kozlov, bassista con due Grammy all’attivo e collaborazioni con leggende del calibro di McCoy Tyner; e l’austriaco Christian Salfellner, tra i batteristi più stimati in tutta Europa.
Il Roma Jazz Festival 2025 si chiude in grandissimo stile il 23 novembre in Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica con l’attesissimo concerto di Cecile McLorin Salvant, artista in grado di lasciare a bocca aperta anche il pubblico più sofisticato. Nata a Miami da madre francese e padre haitiano, formatasi sulla musica barocca, oltre a essere una cantante che sorprende per tecnica vocale e capacità affabulatorie, la McLorin è anche una compositrice e artista visiva. Nei suoi concerti che sono anche dei veri show teatrali, crea incredibili connessioni fra vaudeville, blues, jazz, folk e musica barocca, raccontando – come fa nei suoi album – storie di diaspora, ambiente, appropriazione culturale e feticismo.
Oltre ai grandi concerti in programma a Roma fra l’Auditorium Parco della Musica e la Casa del Jazz, il Roma Jazz Festival per questa 49° edizione presenta in prima assoluta un progetto speciale nel meraviglioso scenario dell’Abbazia di Fossanova a Priverno in provincia di Latina, il più antico esempio di architettura gotico-cistercense in Italia. Domenica 8 novembre alle ore 18 si terrà il concerto del pianista Giovanni Guidi con la Priverno Jazz Orchestra diretta dal M° Mario Corvini dal titolo Il Cantico delle Creature, un imperdibile evento pensato per celebrare gli 800 anni dalla composizione della celebre opera del Santo di Assisi. Un concerto per immergersi nella musica come strumento di pace, armonia universale e amore per la Natura.
Infine, al Festival tornano anche i concerti dedicati ai più piccoli con Fiabe Jazz, un format/spettacolo di teatro e musica di Teatro Popolare d’Arte che rilegge alcune delle fiabe più celebri al ritmo di jazz. 2 gli appuntamenti in programma alle 11 del mattino in Auditorium Parco della Musica: il 2 novembre Aladino e il Genio della musica e l’8 novembre Kappuccetto rosso.

CALENDARIO

1 novembre
Auditorium Parco della Musica – Sala Petrassi ore 21
MAKAYA MCCRAVEN

2 novembre
Auditorium Parco della Musica – Sala Petrassi ore 18
DAVID MURRAY QUARTET

2 novembre
Auditorium Parco della Musica – Sala Petrassi ore 11
FIABE JAZZ - ALADINO E IL GENIO DELLA MUSICA

3 novembre
Auditorium Parco della Musica – Sala Sinopoli ore 21
GIANRICO CAROFIGLIO - IL POTERE DELLA GENTILEZZA IN JAZZ 

4 novembre
Auditorium Parco della Musica – Sala Petrassi ore 21
JOE SANDERS “PARALLELS”

5 novembre
Auditorium Parco della Musica – Teatro Studio Borgna ore 21
BILAL

7 novembre
Auditorium Parco della Musica – Sala Petrassi ore 21
CAMILLA GEORGE

8 novembre
Auditorium Parco della Musica – Teatro Studio Borgna ore 11 
FIABE JAZZ - KAPPUCCETTO ROSSO

8 novembre
Auditorium Parco della Musica – Teatro Studio Borgna ore 21
AMARO FREITAS 

9 novembre
Abbazia di Fossanova (Priverno) ore 18
GIOVANNI GUIDI/PRIVERNO JAZZ ORCHESTRA – IL CANTICO DELLE CREATURE

9 novembre
Auditorium Parco della Musica – Sala Sinopoli ore 18
PETER ERSKINE DR.UM BAND         

10 novembre
Auditorium Parco della Musica – Teatro Studio Borgna ore 21
JEMMA COLLETTIVO

11 novembre
Casa del Jazz ore 21
DOCK IN ABSOLUTE

12 novembre
Auditorium Parco della Musica – Teatro Studio Borgna ore 21
ALINA BZHEZHINSKA - OMAGGIO AD ALICE COLTRANE

13 novembre
Auditorium Parco della Musica – Teatro Studio Borgna ore 21
SADE MANGIARACINA/BONNOT/featuring GIANLUCA PETRELLA

14 novembre
Casa del Jazz ore 21
HAKAN BASAR TRIO

15 novembre
Casa del Jazz ore 21
ADRIEN BRANDEIS 

20 novembre
Casa del Jazz ore 19.30
CAMILLERI IN JAZZ- BARBARA BOVOLI/PAOLO DAMIANI/ROSARIO GIULIANI
con il Patrocinio del Comitato Camilleri 100

21 novembre
Casa del Jazz  ore 21
DANIEL BULATKIN
con il patrocinio del Centro Ceco di Roma

22 novembre
Casa del Jazz ore 21
BERNHARD WIESINGER
con il patrocinio del Forum Austriaco di Cultura

23 novembre
Auditorium Parco della Musica – Sala Sinopoli ore 18
CECIL MCLORIN SALVANT

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BOLOGNA JAZZ FESTIVAL
9 ottobre – 16 novembre 2025
Bologna, Ferrara, Forlì
 
Dall’attivismo sensuale di Dee Dee Bridgewater all’avanguardia intellettuale di Mary Halvorson, dai ritmi vertiginosi di Billy Cobham a quelli altrettanto virtuosistici e per di più esotici di Monty Alexander: l’edizione 2025 del Bologna Jazz Festival, con la sua durata record di 39 giorni (dal 9 ottobre al 16 novembre) si preannuncia sovrabbondante per numeri (più di 80 concerti con nomi di primo piano della scena jazz internazionale), varietà estetica e di contenuti. Le proposte del BJF vanno ben oltre i live: un articolato progetto didattico e divulgativo farà da contenitore per esposizioni, lezioni-concerto, conferenze, proiezioni, podcast, residenze artistiche, workshop. Ampia è anche la geografia del festival, che oltre a espandersi sull’intero tessuto cittadino (tra grandi teatri e numerosi club) si estende nell’area metropolitana sino a raggiungere le province di Ferrara e Forlì.
Ancora una volta il BJF sarà caratterizzato da un’immagine assai distintiva grazie a un progetto visivo creato ad hoc per questa edizione dall’illustratrice Sarah Mazzetti. Le sue opere, rese possibili dalla collaborazione con l’associazione Hamelin, personalizzeranno tutti i materiali del festival (manifesti, locandine, sito…) e saranno esposte nelle bacheche storiche di CHEAP on Board e sull’Autobus del Jazz.
Il Bologna Jazz Festival è organizzato dalla Fondazione Bologna in Musica ETS con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna – Bologna Città della Musica UNESCO, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Carisbo, Gruppo Unipol, Coop Alleanza 3.0, Emilsider, TPER, Città Metropolitana di Bologna, del main partner Gruppo Hera e con il sostegno del Ministero della Cultura. Il BJF fa parte di Jazz Italian Platform.
 
I fantastici 4 del BJF 
Le quattro serate principali del BJF 2025 si apriranno, letteralmente, a rullo di tamburi. Quelli del batterista Billy Cobham, che si esibirà il 23 ottobre al Teatro Celebrazioni. Impossibile pensare alla grande stagione fusion degli anni Settanta senza il drumming di Cobham, che di quel genere è stato uno dei padri fondatori oltre che il più emblematico batterista. Dalla band elettrica di Miles Davis alla creazione della Mahavishnu Orchestra, seguita poi dall’avventura solistica: la carriera di Cobham è stata inarrestabile, sospinta dal suo stile possente, ipercinetico, tumultuoso, figlio al contempo del jazz (con le sue sottigliezze e complessità), del rock (con la sua martellante irruenza), del funk (coi suoi groove arabescati).
Il 28 ottobre all’Unipol Auditorium arriverà il sestetto Amaryllis della chitarrista statunitense Mary Halvorson. Nel campo della nuova musica improvvisata, ai confini tra avanguardia jazz e rock, Halvorson è passata dallo status di artista di cui si parla con sempre maggiore attenzione a vera e propria icona della musica più libera da schemi. Tanto da vincere per tre anni consecutivi (2017, 2018 e 2019) e poi ancora nel 2023 e 2024 il referendum dei critici di DownBeat come miglior chitarrista.
Il 4 novembre, il Teatro Auditorium Manzoni ospiterà la cantante Dee Dee Bridgewater. Una grande diva non fa mai le cose per caso. Il suo progetto “We Exist!” vede all’opera un quartetto tutto femminile dal cast internazionale, una formazione assemblata per lanciare un grido di battaglia e riscoprire brani di protesta. Arte e attivismo si materializzano, in un’ottica totalmente femminile, nella poliedrica, raffinata e potente vocalità di una leggenda della musica jazz.
Il 13 novembre sarà un’iniezione di adrenalina. Monty Alexander, che si esibirà in trio all’Unipol Auditorium, è uno dei rari pianisti capaci di trasformare ogni esecuzione musicale in momento travolgente, tenendo l’ascoltatore col fiato sospeso in attesa della risoluzione delle sue volate sui tasti. Nel tratteggio dei temi e soprattutto nello sbalzo ritmico di Alexander si percepiscono istantaneamente le sue origini caraibiche, che conferiscono alla musica una vivacità incontenibile e colori solari.
 
I live club di Bologna
Bologna è celebre per i numerosi jazz club del suo centro cittadino. Locali capaci anche di aprirsi ad altri generi musicali, configurandosi quindi come dei live music club ad ampio raggio di esplorazione. In essi si svolge una parte consistente del programma del BJF.
Strettamente focalizzata sul jazz senza divagazioni è l’offerta del Camera Jazz & Music Club, dove si ascolteranno artisti di primo piano: il trio del pianista Sullivan Fortner (17 ottobre); il quintetto del batterista Johnathan Blake (il 24); il trio del decano dei pianisti jazz italiani, Franco D’Andrea (1 novembre); il chitarrista Lage Lund, norvegese ma ormai di base a New York, come dimostra il suo trio (l’8); il trio del trombonista Samuel Blaser (il 15). Gli ascolti al Camera comprendono anche proposte innovative o meno usuali come il Something About Rhythm Quartet (11 ottobre); il trio del chitarrista britannico Tom Ollendorff (il 16); il quartetto del pianista statunitense Kelvin Sholar (il 18); il quartetto del sassofonista canadese Kirk MacDonald (il 31); il chitarrista Guido Di Leone in quartetto (7 novembre); la cantante Naama Gherber (il 14).
Programmazione di rilievo anche alla Cantina Bentivoglio, con ampio spazio riservato al jazz italiano e aperture anche verso il funk e gli ospiti internazionali. Nel celebre club di via Mascarella si ascolteranno: l’ensemble Venus Ship (10 ottobre); il quintetto della cantante Ada Flocco (il 19); il trio EMEM con Simone Graziano, Francesco Ponticelli e Marco Frattini (il 22); Michele Corcella alla direzione del Scenario Ensemble (il 25); il duo chitarra-batteria con Francesco Diodati e Ziv Ravitz (il 31); il quartetto Nextgen del trombettista Flavio Boltro (3 novembre); gli esplosivi Savana Funk (il 5); il trio della pianista e cantante Champian Fulton (il 12).
Il Bravo Caffè è un club dalle molteplici anime musicali, che dal jazz sfumano nell’esotico e nelle contaminazioni con generi popolari. Qui si esibiranno la chitarrista brasiliana Lari Basilio (12 ottobre); i futuristici Camaleoni (il 15); il trio del chitarrista Greg Koch (il 22); il duo che affianca pianisti di generazioni diverse come Enrico Intra e Francesco Cavestri (il 26); il contrabbassista Giuseppe Bassi con i FunkLives, impreziositi dalle presenze della cantante Joanna Teters e del trombonista Gianluca Petrella (il 29); il trio “Port’Inglês” della cantante portoghese Carmen Souza (6 novembre); il trio del bassista californiano Marco Mendoza (il 12).
Il Locomotiv Club è sempre attento ai più innovativi fermenti estetici e ai fenomeni emergenti che calamitano il pubblico più giovane su scala internazionale. Ecco dunque serviti la NĀDT Orchestra (19 ottobre); Corto.Alto (il 24, con Orange Combutta come opening act); la band del sassofonista Alabaster DePlume (il 25, con in apertura il duo A Bad Day); la band jazz rap Studio Murena (6 novembre); il quartetto del batterista Kassa Overall (l’11); l’ampia formazione del bassista statunitense Adrian Younge (il 14).
La Cantina Doctor Dixie è uno dei più iconici e storici ‘covi’ italiani del jazz: qui si terrà l’appuntamento finale del BJF 2025: il 16 novembre la Doctor Dixie Jazz Band, padrona di casa, dedicherà un concerto al ricordo di Teo Ciavarella, musicista e instancabile agitatore culturale, per oltre quarant’anni indissolubilmente legato alla città di Bologna.
 
Partnership urbane
Per il BJF le relazioni con le altre istituzioni culturali del territorio sono un elemento strategico per creare occasioni di notevole valore.
È così che il festival entra in contatto con l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, che sarà protagonista di due serate (10 e 11 ottobre) al Teatro Auditorium Manzoni con un programma di jazz sinfonico su musiche da film arrangiate e dirette da Vince Mendoza e con le parti solistiche affidate ai sax di Joe Lovano e la tromba di Flavio Boltro.
La partnership con la Fondazione MAST porta alla realizzazione di 2 concerti al MAST. Auditorium: un solo del pianista brasiliano Amaro Freitas (10 novembre) e lo stellare quartetto del pianista Aaron Parks (il 14).
Anche l’inaugurazione del festival, il 9 ottobre, sarà un esempio di integrazione urbana: un aperitivo musicale presso il WP Store con il dj set a base di 78 giri, grammofoni a manovella e hi-tech “La Màquina Parlante” di Matteo Scaioli.
 
BJF per i giovani 
Uno stretto rapporto con il conservatorio e il liceo musicale cittadini, attività didattiche e divulgative in quantità: BJF è un festival pensato per i giovani, sia in veste di futuri musicisti che di futuri ascoltatori. Anche alcune location per i live sono selezionate appositamente per andare a cogliere la gioventù nei suoi abituali luoghi di ritrovo e aggregazione. Qui si ascolta un jazz ampiamente collegato ai linguaggi e le forme espressive più attuali.
Emblematico esempio di spazio per la musica dal vivo con un forte connotazione giovanile è il Binario69, dove si ascolteranno ricercate sperimentazioni italiane: il trio G.E.A. con l’aggiunta del pianista Fabrizio Puglisi in un omaggio all’ethio-jazz di Mulatu Astatke (14 ottobre); il rock lisergico da western nostrano dei Guano Padano (il 21); le ricercatezze tra rock, jazz e contemporanea del quartetto tellKujira (11 novembre). Gli ascolti al Binario69 comprendono anche il trio Theydoit (11 ottobre); il quartetto Naïmah (il 18); il concerto conclusivo del Laboratorio Sociale Afro-Beat diretto da Guglielmo Pagnozzi (12 novembre); il quintetto del trombonista Matteo Paggi (il 14).
Sempre un passo oltre la normalità sono gli ascolti musicali allo Sghetto Club: si inizia col deflagrante trio “Capatosta” del sassofonista Tim Berne, icona dell’avant jazz (2 novembre); poi spazio alla gioventù jazzistica italiana col quartetto del pianista Vittorio Solimene (il 6); quindi il punk jazz all’elettronica del trio She’s Analog (il 7). Le numerose proposte dello Sghetto per gli after hours del BJF comprendono poi: il trio del batterista Mackwood (16 ottobre); il settetto funk soul di Seattle True Loves (il 17); Creature, ovvero il batterista Jim Cornelius in quartetto (il 24); il BSDE Quartet (il 29); il trio Mahari (il 30); il sassofonista e cantante funk-soul Sir Waldo Weathers sostenuto dall’organ trio di Henry Carpaneto (il 31); il trio del pianista Deschanel Gordon (8 novembre); l’esotico trio L’Antidote (il 12); il quartetto del pianista londinese Luke Bacchus (il 14).
 
Jazz nella Città Metropolitana 
Il BJF è un festival al quale le mura cittadine stanno davvero strette. La kermesse esce infatti frequentemente dal capoluogo regionale, dirigendosi verso la Città Metropolitana di Bologna e le province di Ferrara e Forlì: ‘escursioni’ possibili grazie alle partnership con i principali operatori culturali del territorio. Ne è un perfetto esempio il concerto dell’8 novembre al Centro Culturale Sandro Pertini di Zola Predosa con il quintetto A Lady in Soul.
 
Jazz in regione 
La relazioni ‘diplomatiche’ con i principali operatori del territorio si estendono ben oltre i confini cittadini e portano il BJF a espandersi sino a Ferrara e Forlì.
Nel capoluogo estense il BJF prende casa all’interno del Torrione Jazz Club, sede di concerti per intenditori ed esploratori della scena jazzistica più attuale, con una speciale attenzione per le novità ma anche la grande storia d’oltre oceano. Ne sono perfetto esempio le presenze del quartetto del trombettista Jason Palmer (11 ottobre); del trio di Tom Ollendorff (il 17); di Sullivan Fortner in trio (il 18); di Johnathan Blake in quintetto (il 25). E poi ancora il trio “Capatosta” di Tim Berne (1 novembre); il trio di Lage Lund (il 7); il campione dei pianisti dell’avant jazz Uri Caine (l’8); il trio del chitarrista tedesco Pete Roth, con la propulsione ritmica del batterista Bill Bruford (l’11); il trio di Samuel Blaser (il 14) e poi il quartetto di Aaron Parks (il 15). In rappresentanza del jazz italiano ci sarà la rigogliosa Tower Jazz Composers Orchestra (9 novembre).
In Romagna il BJF conferma il gemellaggio con Jazz a Forlì, prodotto dall’Associazione Culturale “dai de jazz”. Dopo la partenza col botto affidata a Peter Erskine con la Dr. UM Band con ospite speciale Mike Manieri (31 ottobre, Naima Club), arriveranno Francesco Diodati & Ziv Ravitz (1 novembre, Fabbrica delle Candele), il trio di Uri Caine (il 7, Sala San Luigi), Simona Severini (il 12, Fabbrica delle Candele), il trio di Kurt Rosenwinkel (il 14, Sala San Luigi) e G.E.A. con Fabrizio Puglisi (il 15, Fabbrica delle Candele).
 
Attività didattiche e divulgative 
Il Progetto Didattico e Divulgativo “Jazz Society”, sostenuto dal Bando Jazz del Ministero della Cultura e dalla Fondazione del Monte, è la punta di diamante della ricca proposta formativa che è parte fondamentale del BJF. Il progetto si articola in una moltitudine di direzioni, con la volontà di valorizzare i talenti del territorio e di formare nuovo pubblico, rivolgendosi in particolare ai giovani musicisti.
Dal 27 al 31 ottobre la vocalist Maria Pia De Vito, una delle più apprezzate performer e didatte italiane, condurrà un workshop di musica d’insieme riservato agli studenti del Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna e del Liceo Musicale “L. Dalla” di Bologna. Il percorso formativo culminerà in un saggio finale con i combo del Conservatorio e del Liceo Musicale al Camera Jazz & Music Club (30 ottobre). In questa occasione verranno assegnate due borse di studio (dedicate a Massimo Mutti e Teo Ciavarella) per i corsi internazionali di perfezionamento estivi 2026 della Fondazione Siena Jazz – Accademia Nazionale del Jazz e del Berklee College of Music a Umbria Jazz.
Durante la sua residenza bolognese la De Vito salirà anche sul palco in due occasioni: per la presentazione del suo nuovo disco con il suo rinnovato progetto in quartetto “core/coração” (29 ottobre, Museo internazionale e biblioteca della musica) e come voce solista assieme alla Martini Big Band diretta da Michele Corcella in un omaggio a Joni Mitchell (31 ottobre, Sala Bossi del Conservatorio “G. B. Martini”).
Sono poi previsti anche due workshop aperti al pubblico: il primo con il sassofonista statunitense Tim Berne (2 novembre, Sghetto Club); il secondo, intitolato Laboratorio Sociale Afro-Beat, sarà articolato in un ciclo di cinque appuntamenti (i mercoledì dal 15 ottobre al 12 novembre al Binario69) diretti dal sassofonista Guglielmo Pagnozzi.
Un’ulteriore residenza artistica, sotto la direzione di Marco Ferri, sarà dedicata agli allievi del Liceo Musicale “L. Dalla” di Bologna per la produzione del live show Saxin’Rhythm (9 novembre, Sghetto Club). Va poi aggiunta la residenza artistica funzionale alla messa in scena (9 novembre, Torrione Jazz Club di Ferrara) di un concerto della Tower Jazz Composers Orchestra, il cui repertorio porterà la firma dei vincitori del Concorso internazionale di composizione per big band “TJCO”.
Il ventaglio delle iniziative divulgative comprende inoltre: gli incontri al MAST. Auditorium con i musicologi Marcello Piras (10 novembre) e Stefano Zenni (il 14); le lezioni-concerto “Jazz Insight” ideate e condotte da Emiliano Pintori in collaborazione con il Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna (dal 5 novembre al 3 dicembre), alle quali si ispirerà il podcast “JazzBO: Storie di musica”; le presentazioni dei documentari “Just Play and Never Stop. Un viaggio spericolato nel jazz” di Jonny Costantino (27 ottobre, Torrione Jazz Club, Ferrara) e “La Cantina, altri appunti sul jazz” di Toni Lama, Stefano Landini e Andrea Polinelli (7 novembre, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna).
Il Progetto didattico e divulgativo “Jazz Society” è realizzato grazie al contributo di Ministero della Cultura e della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, in collaborazione con Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna, Liceo Musicale “L. Dalla” di Bologna, Associazione Istantanea, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Fondazione MAST, Jazz Club Ferrara, Sghetto Club e Binario69.
 
PROGRAMMA
 
Giovedì 9 ottobre, ore 18
Bologna, WP Store
aperitivo inaugurale
“La Màquina Parlante”
dj set a cura di MATTEO SCAIOLI
 
Venerdì 10 ottobre, ore 20:30
Bologna, Teatro Auditorium Manzoni
JAZZ ON SYMPHONY – VINCE MENDOZA: JAZZ ON FILM
Joe Lovano, sassofoni; Flavio Boltro, tromba
Orchestra del Teatro Comunale di Bologna
Vince Mendoza, direzione e arrangiamenti
Una produzione di Teatro Comunale di Bologna
 
Venerdì 10 ottobre, 22
Bologna, Cantina Bentivoglio
VENUS SHIP
Ugo Moroni, chitarra; Andrea Salvato, flauto; Marco Vecchio, sax alto; Federico Privitera, tromba; Giuseppe La Stella, trombone; Michele Murgioni, tuba; Stefano Maimone, basso elettrico; Mattia Bassetti, batteria; Leonardo Carletti, sound engineer
 
Sabato 11 ottobre, ore 20:30
Bologna, Teatro Auditorium Manzoni
JAZZ ON SYMPHONY – VINCE MENDOZA: JAZZ ON FILM
Joe Lovano, sassofoni; Flavio Boltro, tromba
Orchestra del Teatro Comunale di Bologna
Vince Mendoza, direzione e arrangiamenti
Una produzione di Teatro Comunale di Bologna
 
Sabato 11 ottobre, ore 21:30
Ferrara, Torrione Jazz Club
JASON PALMER QUARTET
Jason Palmer, tromba; Mark Turner, sax tenore; Michael Janisch, contrabbasso; Jeff Ballard, batteria

Sabato 11 ottobre, 21:30
Bologna, Binario69
THEYDOIT
Alfonso Santimone, testiere, elettronica; Gaspare De Vito, elettronica; Andrea Grillini, batteria
 
Sabato 11 ottobre, 22
Bologna, Camera Jazz & Music Club
SOMETHING ABOUT RHYTHM QUARTET
Lorenza Gambini, voce; Alessandro Altarocca, pianoforte; Felice Del Gaudio, contrabbasso; Lele Veronesi batteria
 
Domenica 12 ottobre, 22
Bologna, Bravo Caffè
LARI BASILIO
“Redemption”
Lari Basilio, chitarra; Leonardo Bomeny, tastiere, chitarra; Arthur De Palla, basso; Lucas Bidran, batteria
 
Martedì 14 ottobre, ore 21:30
Bologna, Binario69
G.E.A. feat. FABRIZIO PUGLISI
“Plays the music of Mulatu Astatke”
Cosimo Fiaschi, sax soprano; Fabrizio Puglisi, pianoforte; Stefano Zambon, contrabbasso; Pierluigi Foschi, batteria
 
Mercoledì 15 ottobre, 22
Bologna, Bravo Caffè
CAMALEONI
Riccardo Savioli, sassofoni; Valerio Maria Bandi, chitarra; Lorenzo Palermo, tastiere; Andrea Brutti, basso; Fabio Pergolini, batteria
 
Giovedì 16 ottobre, 23
Bologna, Sghetto Club
MACKWOOD
Laurence Wilkins, fiati, elettronica; Jay Verma, tastiere; Harold Ling aka Mackwood, batteria
 
Giovedì 16 ottobre, 22
Bologna, Camera Jazz & Music Club
TOM OLLENDORFF TRIO
Tom Ollendorff, chitarra; Conor Chaplin, contrabbasso; Jeff Ballard, batteria
 
Venerdì 17 ottobre, ore 21:30
Ferrara, Torrione Jazz Club
TOM OLLENDORFF TRIO
Tom Ollendorff, chitarra; Conor Chaplin, contrabbasso; Jeff Ballard, batteria
 
Venerdì 17 ottobre, ore 22
Bologna, Camera Jazz & Music Club
SULLIVAN FORTNER TRIO
Sullivan Fortner, pianoforte; Tyrone Allen II, contrabbasso; Kayvon Gordon, batteria
 
Venerdì 17 ottobre, 23
Bologna, Sghetto Club
TRUE LOVES
Greg Kramer, trombone; Gordon Brown, sassofoni; Skerik, sassofoni; Jimmy James, chitarra; Bryant Moore, basso; David McGraw, batteria; Iván Galvez, percussioni
 
Sabato 18 ottobre, ore 21:30
Ferrara, Torrione Jazz Club
SULLIVAN FORTNER TRIO
Sullivan Fortner, pianoforte; Tyrone Allen II, contrabbasso; Kayvon Gordon, batteria
 
Sabato 18 ottobre, 21:30
Bologna, Binario69
NAÏMAH
Beatrice Lenzini, voce, cembalo; Giovanni Tamburini, flicorno; Fabio Mazzini, chitarra, voce, percussioni; Luca Pasotti, basso elettrico
 
Sabato 18 ottobre, 22
Bologna, Camera Jazz & Music Club
KELVIN SHOLAR QUARTET
Kelvin Sholar, pianoforte; Piero Odorici, sassofoni; Paolo Benedettini, contrabbasso; Pasquale Fiore, batteria
 
Domenica 19 ottobre, 21:30
Bologna, Locomotiv Club
NĀDT ORCHESTRA
Federico Privitera, tromba; Lorenzo Righetti, tromba; Riccardo Dalle Vedove, trombone; Marco Porcelluzzi, sassofoni; Domenico Romano, chitarra; Vincenzo Bosco, pianoforte; Lorenzo Napoletani, basso; Yado Uzun, percussioni; Francesco Guerra, batteria
 
Domenica 19 ottobre, 22
Bologna, Cantina Bentivoglio
ADA FLOCCO
“Into The Blue”
Ada Flocco, voce; Saverio Zura, chitarra; Filippo Galbiati, pianoforte; Filippo Cassanelli, contrabbasso; Tommaso Stanghellini, batteria
 
Martedì 21 ottobre, ore 21:30
Bologna, Binario69
GUANO PADANO
Alessandro “Asso” Stefana, chitarra; Danilo Gallo, basso elettrico; Zeno De Rossi, batteria
 
Mercoledì 22 ottobre, 22
Bologna, Cantina Bentivoglio
EMEM
Simone Graziano, pianoforte; Francesco Ponticelli, contrabbasso; Marco Frattini, batteria
 
Mercoledì 22 ottobre, 22
Bologna, Bravo Caffè
GREG KOCH TRIO
Greg Koch, chitarra; Toby Marshall, organo; Dylan Koch, batteria
 
Giovedì 23 ottobre, ore 21:15
Bologna, Teatro Celebrazioni
BILLY COBHAM TIME MACHINE
Billy Cobham, batteria; Antonio Baldino, tromba; Andrea Andreoli, trombone; Bjorn Arko, sax; Rocco Zifarelli, chitarra; Gary Husband, tastiere; Victor Cisternas, basso
 
Venerdì 24 Ottobre, 21
Bologna, Locomotiv Club
CORTO.ALTO
Liam Shortall, trombone, tastiere, basso; Mateusz Sobieski, sassofoni; Graham Costello, batteria
Opening Act: ORANGE COMBUTTA
Giovanni Minguzzi, batteria, percussioni; Mattia Dallara, live electronics; Vincenzo Vasi, theremin, voce, live electronics; Davide Tardozzi, chitarra; Lorenzo Serasini, basso
 
Venerdì 24 ottobre, ore 22
Bologna, Camera Jazz & Music Club
JOHNATHAN BLAKE
“My Life Matters”
John Ellis, sax tenore; Jalen Baker, vibrafono; Fabian Almazan, pianoforte; Ben Street, contrabbasso; Johnathan Blake, batteria
 
Venerdì 24 ottobre, 23
Bologna, Sghetto Club
CREATURE
Tim Quick, tromba; Alex Wesson, tastiere; Dan Collins, basso; Jim Cornelius aka Creature, batteria
 
Sabato 25 Ottobre, 21
Bologna, Locomotiv Club
ALABASTER DEPLUME
Alabaster DePlume, sassofoni, voce, chitarra; Mikey Kenny, violino; Ruth Goller, basso; Momoko Gill, batteria
Opening Act: A BAD DAY
Sara Ardizzoni, chitarra; Egle Sommacal, chitarra
 
Sabato 25 ottobre, ore 21:30
Ferrara, Torrione Jazz Club
JOHNATHAN BLAKE
“My Life Matters”
John Ellis, sax tenore; Jalen Baker, vibrafono; Fabian Almazan, pianoforte; Ben Street, contrabbasso; Johnathan Blake, batteria
 
Sabato 25 ottobre, 22
Bologna, Cantina Bentivoglio
MICHELE CORCELLA & SCENARIO ENSEMBLE
Michele Corcella, chitarra, direzione; Alessandro Presti, tromba, flicorno; Federico Pierantoni, trombone; Giovanni Hoffer, corno; Marcello Allulli, sax tenore; Alfonso Deidda, sax baritono, clarinetto; Cristiano Arcelli, sax alto, flauto; Fabrizio Puglisi, pianoforte; Stefano Senni, contrabbasso; Alessandro Paternesi, batteria
 
Domenica 26 ottobre, 22
Bologna, Bravo Caffè
ENRICO INTRA & FRANCESCO CAVESTRI
“Two Generations in Jazz”
Enrico Intra, pianoforte; Francesco Cavestri, pianoforte
 
Martedì 28 ottobre, ore 21:15
Bologna, Unipol Auditorium
MARY HALVORSON AMARYLLIS SEXTET
Mary Halvorson, chitarra; Adam O’Farrill, tromba; Jacob Garchik, trombone; Patricia Brennan, vibrafone; Nick Dunston, basso; Tomas Fujiwara, batteria
 
Mercoledì 29 ottobre, ore 18
Bologna, Museo internazionale e biblioteca della musica
MARIA PIA DE VITO
“core/coração”
Maria Pia De Vito, voce; Roberto Taufic, chitarra; Roberto Rossi, batteria e percussioni
 
Mercoledì 29 ottobre, 22
Bologna, Bravo Caffè
GIUSEPPE BASSI and THE FUNKLIVES
featuring Joanna Teters & Gianluca Petrella
Joanna Teters, voce; Gianluca Petrella, trombone; Paolo Sessa, tastiere; Giuseppe Bassi, contrabbasso; Gianluca Porro, batteria
 
Mercoledì 29 ottobre, 23
Bologna, Sghetto Club
BSDE QUARTET
Daniele Nasi, sassofoni; JT Hwang, pianoforte; Giacomo Marzi, contrabbasso; Mattia Galeotti, batteria
 
Giovedì 30 ottobre, ore 21:30
Bologna, Camera Jazz & Music Club
Premi “Massimo Mutti” e “Teo Ciavarella”
Saggio degli allievi del Conservatorio “G.B. Martini” e del liceo Musicale “L. Dalla” di Bologna
direzione di Maria Pia De Vito e Marco Ferri
In collaborazione con Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna e Liceo Musicale “L. Dalla” di Bologna
Ingresso gratuito
 
Giovedì 30 ottore, 23
Bologna, Sghetto Club
MAHARI
Ciccio Leo, tastiere; Daniele Raciti, chitarra; Federico Gucciardo, batteria
 
Venerdì 31 ottobre, ore 21
Bologna, Sala Bossi del Conservatorio “G. B. Martini”
MARTINI BIG BAND diretta da MICHELE CORCELLA
feat. MARIA PIA DE VITO
“A Case of You” – Omaggio a Joni Mitchell
Maria Pia De Vito, voce;
Michele Corcella direzione e arrangiamenti
In collaborazione con Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna
 
Venerdì 31 ottobre, 22
Bologna, Cantina Bentivoglio
FRANCESCO DIODATI & ZIV RAVITZ
Francesco Diodati, chitarra, effetti; Ziv Ravitz, batteria
 
Venerdì 31 ottobre, ore 22
Bologna, Camera Jazz & Music Club
KIRK MACDONALD QUARTET
Kirk MacDonald, sax tenore; Nico Menci, pianoforte; Stefano Senni, contrabbasso; Adam Pache, batteria
 
Venerdì 31 ottore, 23
Bologna, Sghetto Club
SIR WALDO WEATHERS & HENRY CARPANETO ORGAN TRIO
Sir Waldo Weathers, voce, sassofoni; Livio Marconi, chitarra; Henry Carpaneto, organo; Luigi Arieta, batteria
 
Sabato 1 novembre, ore 21:30
Ferrara, Torrione Jazz Club
TIM BERNE “CAPATOSTA” TRIO
Tim Berne, sax alto; Gregg Belisle-Chi, chitarra; Tom Rainey, batteria
 
Sabato 1 novembre, ore 22
Bologna, Camera Jazz & Music Club
FRANCO D’ANDREA TRIO
Franco D’Andrea, pianoforte; Gabriele Evangelista, contrabbasso; Roberto Gatto, batteria
 
Domenica 2 novembre, ore 21:30
Bologna, Sghetto Club
TIM BERNE “CAPATOSTA” TRIO
Tim Berne, sax alto; Gregg Belisle-Chi, chitarra; Tom Rainey, batteria
 
Lunedì 3 novembre, 22
Bologna, Cantina Bentivoglio
FLAVIO BOLTRO NEXTGEN
Flavio Boltro, tromba; Emanuele Filippi, pianoforte; Michelangelo Scandroglio, contrabbasso; Mattia Galeotti, batteria
 
Martedì 4 novembre, ore 21:15
Bologna, Teatro Auditorium Manzoni
DEE DEE BRIDGEWATER QUARTET
“We Exist!”
Dee Dee Bridgewater, voce; Carmen Staaf, pianoforte; Rosa Brunello, basso; Shirazette Tinnin, batteria
 
Mercoledì 5 novembre, 22
Bologna, Cantina Bentivoglio
SAVANA FUNK
Aldo Betto, chitarra; Blake C. S. Franchetto, basso elettrico; Youssef Ait Bouazza, batteria; Nicola Peruch, tastiere
 
Giovedì 6 novembre, 21:30
Bologna, Locomotiv Club
STUDIO MURENA
Lorenzo Carminati, MC; Amedeo Nan, chitarra; Giovanni Ferrazzi, elettronica, sampler; Matteo Castiglioni, tastiere; Maurizio Gazzola, basso; Marco Falcon, batteria
 
Giovedì 6 novembre, 22
Bologna, Bravo Caffè
CARMEN SOUZA
“Port’Ingles”
Carmen Souza, voce; Theo Pascal, contrabbasso; Elias Kacomanolis, batteria
 
Giovedì 6 novembre, ore 23
Bologna, Sghetto Club
VITTORIO SOLIMENE QUARTET
Lorenzo Simoni, sax alto; Vittorio Solimene, pianoforte; Alessandro Bintzios, contrabbasso; Michele Santoleri, batteria
 
Venerdì 7 novembre, ore 21:30
Ferrara, Torrione Jazz Club
LAGE LUND TRIO
Lage Lund, chitarra; Orlando le Fleming, contrabbasso; Jeff Ballard, batteria
 
Venerdì 7 novembre, 22
Bologna, Camera Jazz & Music Club
GUIDO DI LEONE QUARTET
Guido Di Leone, chitarra; Barend Middelhoff, sax tenore; Giampaolo Laurentaci, contrabbasso; Adam Pache, batteria
 
Venerdì 7 novembre, ore 23
Bologna, Sghetto Club
SHE’S ANALOG
Luca Sguera, pianoforte, tastiere; Stefano Calderano, chitarra; Giovanni Iacovella, batteria
 
Sabato 8 Novembre, 21:15
Zola Predosa (BO), Centro Culturale Sandro Pertini
A LADY IN SOUL
Samantha Iorio, voce; Andrea Ferrario, sassofoni; Claudio Vignali, panoforte; Stefano Maimone, contrabbasso; Marcello Molinari, batteria
Una coproduzione di Jazz Club Anzola “Henghel Gualdi” e “Pertini” Zola Jazz Club in collaborazione con il Comune di Zola Predosa
 
Sabato 8 novembre, ore 21:30
Ferrara, Torrione Jazz Club
URI CAINE TRIO
Uri Caine, pianoforte; Mark Helias, contrabbasso; Ben Perowski, batteria
 
Sabato 8 novembre, ore 22
Bologna, Camera Jazz & Music Club
LAGE LUND TRIO
Lage Lund, chitarra; Orlando le Fleming, contrabbasso; Jeff Ballard, batteria
 
Sabato 8 novembre, 23
Bologna, Sghetto Club
DESCHANEL GORDON
Deschanel Gordon, pianoforte; Rio Kai, basso; Will Cleasby, batteria
 
Domenica 9 novembre, ore 21
Ferrara, Torrione San Giovanni
TOWER JAZZ COMPOSERS ORCHESTRA
Alfonso Santimone, pianoforte e direzione; Piero Bittolo Bon, sax alto, flauto, clarinetto e direzione; Sandro Tognazzo, flauto; Daniele D’Alessandro, clarinetti; Tobia Bondesan, sax alto; Filippo Orefice, sax tenore e clarinetto; Giulia Barba, sax baritono e clarinetto basso; Paolo Malacarne, Michele Tedesco, Pasquale Paterra, Francesco Assini, tromba; Federico Pierantoni, Lorenzo Manfredini, Giulio Tullio, Valentino Spaggiari, trombone; Glauco Benedetti, tuba; Federico Rubin, pianoforte; Luca Chiari, chitarra; Stefano Dallaporta, contrabbasso; Simone Sferruzza, batteria; Andrea Grillini, batteria
In collaborazione con Istantanea
 
Domenica 9 novembre, 21:30
Bologna, Sghetto Club
SAXIN’RHYTHM
Marco Ferri, direzione
Studenti e Docenti del Liceo Musicale “Lucio Dalla” di Bologna
 
Lunedì 10 novembre, ore 21
Bologna, MAST. Auditorium
AMARO FREITAS SOLO
Amaro Freitas, pianoforte
In collaborazione con Fondazione MAST
Ingresso gratuito
 
Martedì 11 novembre, ore 21:30
Bologna, Binario69
TELLKUJIRA
Ambra Michelangeli, viola; Federico Guerri, violoncello; Francesco Diodati, chitarra; Stefano Calderano,chitarra
 
Martedì 11 novembre, ore 21:30
Ferrara, Torrione Jazz Club
PETE ROTH TRIO feat. BILL BRUFORD
Pete Roth, chitarra; Mike Pratt, basso elettrico; Bill Bruford, batteria
 
Martedì 11 novembre, 21:30
Bologna, Locomotiv Club
KASSA OVERALL
Kassa Overall, batteria, voce; Emilio Modeste, sax; Jeremiah Kal’ab, basso; Bendji Allonce, percussioni
 
Mercoledì 12 novembre, 21:30
Bologna, Binario69
Concerto Conclusivo
LABORATORIO SOCIALE AFRO-BEAT
Guglielmo Pagnozzi, direzione
 
Mercoledì 12 novembre, 22
Bologna, Cantina Bentivoglio
CHAMPIAN FULTON TRIO
Champian Fulton, pianoforte, voce; Lorenzo Conte, contrabbasso; Pasquale Fiore, batteria
 
Mercoledì 12 novembre, 22
Bologna, Bravo Caffè
MARCO MENDOZA
Marco Mendoza, basso, voce; Drew Lowe, chitarra, voce; Pino Liberti, batteria, laptop
 
Mercoledì 12 novembre, 23
Bologna, Sghetto Club
L’ANTIDOTE
Redi Hasa, violoncello; Rami Khalife, pianoforte; Bijan Chemirani, percussioni
 
Giovedì 13 novembre, ore 21:15
Bologna, Unipol Auditorium
MONTY ALEXANDER
“D-Day”
with Luke Sellick & Jason Brown
Monty Alexander, pianoforte; Luke Sellick, contrabbasso; Jason Brown, batteria
 
Venerdì 14 novembre, ore 21
Bologna, MAST. Auditorium
AARON PARKS QUARTET
Dayna Stephens, sax tenore; Aaron Parks, pianoforte; Ben Street, contrabbasso; Billy Hart, batteria
In collaborazione con Fondazione MAST
Ingresso gratuito
 
Venerdì 14 novembre, ore 21:30
Ferrara, Torrione Jazz Club
SAMUEL BLASER TRIO
Samuel Blaser, trombone; Marc Ducret, chitarra; Peter Brunn, batteria
 
Venerdì 14 novembre, 21:30
Bologna, Binario69
MATTEO PAGGI
“Giraffe”
Matteo Paggi, trombone; Lorenzo simoni, sax alto; Vittorio Solimene, pianoforte; Andrea Grossi, contrabbasso; Andrea Carta, batteria
 
Venerdì 14 novembre, 21:30
Bologna, Locomotiv Club
ADRIAN YOUNGE
Adrian Younge, basso; Sam Reid, tastiere; Jack Waterson, chitarra; Marcelo Bucater, batteria; Loren Oden, voce; Tylana Enomoto Renga, violino; Manoela Wunder, viola; Sarah Sithi-Amnuai, tromba; Alicia Camina Gines, sassofoni
 
Venerdì 14 novembre, 22
Bologna, Camera Jazz & Music Club
NAAMA QUARTET
Naama Gherber, voce; Marco Bovi, chitarra; Nico Menci, pianoforte; Paolo Benedettini, contrabbasso
 
Venerdì 14 novembre, 23
Bologna, Sghetto Club
LUKE BACCHUS
Luke Bacchus, pianoforte; Marlon Hibbert, steel pan; Nathan Dawkins, basso; King David Ike-Elechi, batteria
 
Sabato 15 novembre, ore 21:30
Ferrara, Torrione Jazz Club
AARON PARKS QUARTET
Dayna Stephens, sax tenore; Aaron Parks, pianoforte; Ben Street, contrabbasso; Billy Hart, batteria
 
Sabato 15 novembre, ore 22
Bologna, Camera Jazz & Music Club
SAMUEL BLASER TRIO
Samuel Blaser, trombone; Marc Ducret, chitarra; Peter Brunn, batteria
 
Domenica 16 novembre, 18
Bologna, Cantina Doctor Dixie
DOCTOR DIXIE JAZZ BAND
“So Long Teo – Dedicato a Teo Ciavarella”
Checco Coniglio trombone; Guido Guidoboni, tromba; Luca Soddu, sax; Andrea Scorzoni, sax; Andrea Zucchi, sax; Luca Matteuzzi, piano; Stefano Donvito, basso; Umberto Genovese, batteria; Angela Sette, voce; Valentina Mattarozzi, voce
Ingresso riservato ai possessori della Bologna Jazz Card fino a esaurimento posti

CONTENUTI EXTRA
 
PROGETTO DIDATTICO E DIVULGATIVO
“Jazz Society”
Con il contributo di Ministero della Cultura, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
 
Lunedì 27 ottobre, ore 21
Ferrara, Torrione Jazz Club
Presentazione del film
“Just Play and Never Stop. Un viaggio spericolato nel jazz”
di Johnny Costantino
 
Da lunedì 27 a giovedì 31 ottobre
Bologna, Conservatorio “G .B. Martini” e Liceo Musicale “L. Dalla”
Workshop di musica d’insieme con Maria Pia De Vito
In collaborazione con Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna e Liceo Musicale “L. Dalla” di Bologna
 
Mercoledì 15, 22, 29 ottobre , 5 e 12 novembre
Bologna, Binario69
Laboratorio Sociale Afro-Beat
a cura di Guglielmo Pagnozzi
 
Domenica 2 novembre, ore 15
Bologna, Sghetto Club
Jazz Workshop con Tim Berne
 
Venerdì 7 novembre, ore 18
Bologna, Museo internazionale e biblioteca della musica
Presentazione del documentario
“La Cantina, altri appunti sul jazz”
di Toni Lama, Stefano Landini e Andrea Polinelli (Italia 2025, 55′, col/bn)
Introduzione a cura di Andrea Polinelli ed Emiliano Pintori
 
Lunedì 10 novembre, ore 20
Bologna, MAST. Auditorium
Conversazione di Marcello Piras
con Walter Rovere
sulle vere origini del jazz
 
Venerdì 14 novembre, ore 20
Bologna, MAST. Auditorium
“Storia del jazz. Una prospettiva globale” (Quodilibet, 2025)
Stefano Zenni dialoga con Giordano Montecchi
 
JAZZ A FORLÌ
Giovedì 31 ottobre, ore 21:15
Forlì, Naima Club
Peter Erskine & Dr. UM Band feat. Mike Manieri
“Steps Into the Weather”

Sabato 1 novembre, ore 21:15
Forlì, Fabbrica delle Candele
Francesco Diodati & Ziv Ravitz

Giovedì 7 novembre, ore 21:15
Forlì, Sala San Luigi
Uri Caine Trio

Mercoledì 12 novembre, ore 21:15
Forlì, Fabbrica delle Candele
Simona Severini
“Fedra”

Venerdì 14 novembre, ore 21:15
Forlì, Sala San Luigi
Kurt Rosenwinkel Trio

Sabato 15 novembre, ore 21:15
Forlì, Fabbrica delle Candele
G.E.A. feat. Fabrizio Puglisi

A cura dell’Associazione Culturale “dai de jazz”
Infoline: 340 5395208 / info@daidejazz.it
 
JAZZ INSIGHTS
Lezioni-concerto a cura di Emiliano Pintori
Bologna, Museo internazionale e biblioteca della musica, ore 17:30
Mercoledì 5 novembre
Songs for Distingué Lovers. Dedicato a Billie Holiday. Con la partecipazione di Eloisa Atti e Matteo Raggi
Mercoledì 12 novembre
Straight Life. Dedicato ad Art Pepper. Con la partecipazione di Federico Califano, Filippo Cassanelli e Adam Pache
Mercoledì 19 novembre
Oscar! Dedicato a Oscar Peterson. Con la partecipazione di Stefano Senni e Giovanni Campanella
Mercoledì 26 novembre
Beauty Is a Rare Thing. Dedicato a Ornette Coleman. Con la partecipazione di Materical
Mercoledì 3 dicembre
Blues All Around Me. Dedicato a B.B.King. Con la partecipazione di Marco Gisfredi ed Enrico Soverini
Un progetto del Museo internazionale e biblioteca della musica

Biglietti: Billy Cobham Time Machine tutti i settori 41,80 euro; Mary Halvorson Amaryllis Sextet tutti i settori 30 euro; Dee Dee Bridgewater “We Exist!” tutti i settori 48 euro; Monty Alexander tutti i settori 35 euro
I biglietti sono soggetti a diritto di prevendita
 
Riduzioni*:
Riduzione del 20% riservata a: possessori Bologna Jazz Card; giovani under 26
(i possessori BJC possono prenotare via mail ad amicibolognajazzfestival@gmail.com)
 
Riduzione del 10% riservata a: soci COOP, soci Touring Club, abbonati annuali TPER, possessori della Card Cultura; abbonati Teatro Celebrazioni (solo per il concerto al Teatro Celebrazioni) 
Studenti del Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna e del Liceo Musicale “L. Dalla” di Bologna: prezzo speciale 10 euro (previa prenotazione presso i loro referenti e con acquisto la sera stessa presso il teatro)
I biglietti soggetti a riduzione sono acquistabili solo il giorno dell’evento presso la biglietteria del luogo dell’evento.
*Le scontistiche non sono cumulabili
 
Prevendite: sul sito www.vivaticket.it e su tutto il circuito VivaTicket presso la biglietteria di Teatro Celebrazioni
 
Bologna Jazz Card: under 26: 10 euro; standard: 25 euro; sostenitore: 50 euro
acquistabile o rinnovabile online nell’area dedicata del sito www.bolognajazzfestival.com
 
Vantaggi esclusivi per i possessori della Bologna Jazz Card: possibilità di sottoscrivere, a tariffe; convenienti e prive di diritti di prevendita, l’abbonamento ai quattro concerti principali del Festival; area riservata nei migliori posti dei teatri; speciali convenzioni con i jazz club e i teatri affiliati al Festival
 
Abbonamenti riservati ai possessori della Bologna Jazz Card: Billy Cobham, Mary Halvorson, Dee Dee Bridgewater, Monty Alexander: abbonamento intero: 120 euro
abbonamento young (under 26): 100 euro
Solamente i possessori della Bologna Jazz Card possono sottoscrivere l’abbonamento per i quattro concerti nei teatri. Tutti gli altri concerti del Bologna Jazz Festival 2025 sono da ritenersi fuori abbonamento.
 
Riferimenti per gli abbonamenti: tel.: 334 7560434 email: amicibolognajazzfestival@gmail.com
 
Concerti nei club e negli altri teatri: Si consiglia la prenotazione. Rivolgersi direttamente al locale o al teatro di riferimento. Le modalità di accesso sono variabili.

Informazioni:
Fondazione Bologna in Musica ETS
tel.: 334 7560434 email: info@bolognajazzfestival.com
 
Presidente e Direttore artistico: Francesco Bettini
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JAZZMI 2025
Dieci anni di jazz a Milano
23 ottobre - 09 novembre 2025

DIECI ANNI DI JAZZMI
METTETE DEL JAZZ NEI VOSTRI CANNONI

Dal 23 ottobre al 9 novembre JAZZMI celebra il suo decimo compleanno con il meglio della scena contemporanea e un calendario di concerti ed eventi mai così ricco e articolato
Da oggi 07 ottobre tutto il programma completo su jazzmi.it 

"Perdonate, guerre lontane, se porto fiori a casa” - scrive Wislawa Szymborska. 

Pur nei tempi terribili che ci è dato vivere, sono dieci anni che JAZZMI porta nella grande casa di Milano i fiori del jazz, il meglio della scena jazz contemporanea. La città ha risposto con entusiasmo e partecipazione sempre crescenti. Si direbbe, parafrasando Paolo Conte, che a Milano amiamo il jazz “e si capisce il motivo”. Una città che si vuole aperta al dialogo e all’ascolto, che si pensa esemplare per integrazione tra culture diverse, una capitale delle arti dinamica e visionaria, non può che rispecchiarsi in una musica in continua evoluzione e piena di futuro come il jazz. Non può che ritrovarsi nelle sue complesse armonie, dove anche le note più lontane dal centro tonale trovano collocazione e importanza, porte su nuove forme e nuovi sogni. Questa, dunque, è la decima edizione di JAZZMI, un traguardo prestigioso: tanto vale strafare. Fiori, fiori dappertutto, in tutte le stanze della nostra casa, teatri, club, musei, scuole, quartieri, periferie. Una celebrazione collettiva tra concerti, spettacoli, film, mostre, incontri con i musicisti, grandi maestri e nuovi protagonisti. Un invito alla gioia, alla voglia di vivere e di partecipare, moltissimi fiori da farci perdonare. (Marco Castellani).
JAZZMI dal 2016 è prodotto da Associazione JAZZMI, Ponderosa Music & Art e Triennale Milano Teatro, in collaborazione con Blue Note Milano e con la direzione artistica di Luciano Linzi e Titti Santini. Main partner Volvo e Intesa Sanpaolo.
JAZZMI compie dieci anni e Milano festeggia con lui questo importante traguardo fatto di passione, visione e impegno – afferma l’Assessore alla Cultura Tommaso Sacchi - Uno degli appuntamenti più attesi e rappresentativi della nostra città, capace di coniugare qualità artistica, innovazione e accessibilità. Anno dopo anno, il festival ha portato la sua musica tra le persone, coinvolgendo pubblici diversi e unendo più generazioni. Celebrare questo decimo anniversario significa riconoscere il valore di un progetto culturale sempre più radicato nel tessuto urbano e in continua evoluzione”.
Nel 2025, JAZZMI celebra il suo decimo anniversario, un traguardo significativo che ne conferma il ruolo di riferimento per il jazz a Milano e oltre. In dieci anni, il festival ha trasformato un’idea in un progetto culturale stabile, riconosciuto a livello nazionale e internazionale, capace di raccontare il jazz nella sua dimensione più ampia, dinamica e inclusiva.
Un ricco e articolato calendario animerà la città di Milano dal 23 ottobre al 9 novembre: oltre duecento concerti con artisti di grande rilievo, progetti originali, collaborazioni inedite, importanti ritorni e numerose novità. Un’edizione speciale e celebrativa, che guarda al futuro nel segno dell’innovazione e della continuità.
JAZZMI rilancia con forza la sua vocazione originaria: rendere il jazz accessibile a tutti, attraversare i confini tra generi, generazioni e territori, e costruire relazioni profonde tra la musica e il tessuto urbano. Negli anni, il festival ha ampliato il proprio raggio d’azione ben oltre i teatri e i club. Una visione che ha reso JAZZMI un progetto culturale diffuso, capace di generare indotto artistico, sociale e territoriale.
Dai due poli principali Triennale Milano e Blue Note Milano, il festival attraverserà l’intera geografia urbana milanese. Dal Volvo Studio Milano ai palcoscenici storici della città come Teatro Arcimboldi, Teatro Dal Verme, Teatro Lirico Giorgio Gaber. Il festival toccherà anche sedi prestigiose quali il Conservatorio di Milano, l’Auditorium S. Fedele, Il Centro Culturale di Milano e CPM. Si rafforza il dialogo con alcune delle realtà culturali più dinamiche del panorama milanese come Armani/Silos, l’Anfiteatro di Apple Piazza Liberty, ADI Design Museum, Cascina Nascosta e Spirit de Milan. Non mancheranno i club e i luoghi della scena indipendente che continuano ad ospitare la parte più vibrante e notturna del festival: dall’Alcatraz alla Santeria Toscana 31, passando per il BIKO Milano, BASE Milano e Fabrique Milano. 

IL JAZZ

Il jazz torna protagonista nella cornice di Triennale Milano Teatro, accogliendo una programmazione che attraversa culture, generi e geografie sonore. Il palcoscenico diventa luogo di ascolto e incontro tra mondi musicali distanti, a partire dalla vocalità arcaica e profonda degli Huun-Huur-Tu, custodi della tradizione armonica tuvana fino alle raffinate trame mediorientali de L’Antidote: un trio d’eccezione composto dal percussionista iraniano Bijan Chemirani, dal pianista libanese Rami Khalifé e dal violoncellista albanese Redi Hasa. Con Abdullah Ibrahim, leggendario pianista sudafricano, la storia del jazz assume una dimensione spirituale: con il suo trio restituirà un’esperienza sonora sospesa tra passato e futuro. A interpretare con forza l’urgenza emotiva del presente sarà Amaro Freitas, voce del jazz brasiliano, il cui piano solo disegna paesaggi sonori interiori tra spiritualità e tensione poetica. Non mancherà un tocco energico con The Headhunters, la storica formazione nata dalla mente di Herbie Hancock negli anni ’70, pionieri del jazz-funk più innovativo. Daniele Sepe con il suo progetto Galactic Syndicate ci condurrà in un viaggio narrativo tra dialetti, folklore, jazz e libertà, in un Sud che incontra il mondo senza confini mentre lo storico fisarmonicista Gianni Coscia presenterà dal vivo La Violetera, un percorso cronologico che ripercorre tappe fondamentali della sua vita artistica. Grande festa per il pianista, compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra Enrico Intra che proporrà un concerto dedicato ai suoi novant’anni, raccontando da protagonista oltre mezzo secolo di vita musicale. Paolo Damiani porterà sul palco Ostinato, un viaggio sonoro tra forma e improvvisazione, un progetto capace di sorprendere ed emozionare nel segno della libertà creativa. Il trio britannico nu-jazz Mammal Hands proporrà un set contemplativo, dove il minimalismo si carica di lirismo e profondità collettiva. A seguire il contrabbassista Avishai Cohen sarà accompagnato da un trio d’eccezione per una performance ad alto tasso emotivo, tra slanci melodici e virtuosismo. La storica Artchipel Orchestra presenterà in anteprima assoluta un omaggio al celebre pianista olandese Misha Mengelberg. A chiudere il ciclo sarà il mandolinista e cantautore americano Chris Thile che porterà sul palco una performance sospesa tra folk, jazz e musica classica americana. 
JAZZMI rinnova il suo legame con uno dei luoghi simbolo del jazz milanese: Il Blue Note Milano che aprirà le sue porte alla straordinaria Sydney Ellis, interprete capace di attraversare con autenticità il blues, il gospel e il soul jazz. Grande ritorno quello del leggendario chitarrista americano Mike Stern accompagnato dalla sua band d’eccezione per un live che unisce virtuosismi di altissimo livello. Spicca la carismatica presenza di Dee Dee Bridgewater con il suo quartetto, tra le voci più iconiche del jazz vocale mondiale, il talento poliedrico del bassista Richard Bona con il suo Asante Trio, e la collaborazione inedita tra Gonzalo Rubalcaba e Hamilton de Holanda, in un concerto che intreccia il pianismo cubano con la brillantezza del mandolino brasiliano.
Grande attesa anche per il ritorno sul palco di David Murray, tra i principali innovatori del sax tenore, con il suo quartetto, e per la performance del contrabbassista Dave Holland, che si presenterà con un trio d’eccezione al fianco di Jaleel Shaw e Nasheet Waits, in una formazione di grande impatto emotivo e tecnico. Il sassofonista Walter Smith III in compagnia di un entusiasmante quartetto composto dal pianista Danny Grissett, dal bassista Orlando Le Fleming e dal batterista Jeff Ballard darà forma a una serata dedicata al jazz contemporaneo basato su melodie fluide e composizioni con slanci improvvisativi.
Spazio anche a progetti più contemporanei come Jazzanova Live feat. Wayne Snow, collettivo berlinese noto per la sua capacità di fondere jazz, elettronica e groove urbano, e al Pete Roth Trio con un ospite d’eccezione: Bill Bruford, storico batterista progressive, qui in una nuova veste tra jazz, sperimentazione e interplay sonoro. Theo Croker, trombettista e compositore che sta ridefinendo i confini del jazz contemporaneo, darà forma a un’esperienza immersiva tra jazz, hip-hop e soul cosmico. 
Ad inaugurare la rassegna, nella cornice prestigiosa del Teatro Arcimboldi, sarà la straordinaria artista canadese Diana Krall che regalerà al suo pubblico una serata all’insegna dell’eleganza e della raffinatezza. 
Come ogni anno, il Conservatorio di Milano, tempio della musica classica, accoglierà due momenti di grande fascino: l’oud poetico e le atmosfere mediterranee di Anouar Brahem Quartet e la ricerca spirituale e sonora del visionario Shabaka Hutchings, protagonista della nuova scena jazz contemporanea. Al Teatro Dal Verme si terrà il concerto di Quintorigo & John De Leo, un grande ritorno sulle scene con un progetto che intreccia musica, gesto teatrale e sperimentazione vocale, dando forma a un’esperienza densa e drammaturgica.
Il Teatro Lirico Giorgio Gaber farà da cassa da risonanza per uno dei progetti più iconici del jazz europeo: Paolo Fresu, Richard Galliano e Jan Lundgren intrecciano le loro radici italiane, francesi e svedesi in un dialogo sonoro che fonde jazz, musica popolare e lirismo mediterraneo, raccontando l’anima del continente. Anche quest’anno l’Auditorium San Fedele aprirà le sue porte a festival con la fischiatrice americana Molly Lewis che incanterà il pubblico con una performance insolita e sofisticata, tra delicatezza e ironia. Si riconferma la partecipazione del Centro Culturale di Milano con un viaggio multisensoriale tra musica e fotografia, guidato dalle sonorità di Louis Sclavis e dagli scatti di Pino Ninfa. A seguire un trio d’eccezione composto da Valerio Corzani, Giorgio Li Calzi e Andrea Daddi realizzerà uno spettacolo dedicato a Pannonica de Koenigswarter, musa di alcuni dei più grandi musicisti del XX secolo che ha raccontato la sua storia attraverso decine di foto e un taccuino sul quale annotava le risposte alla sua fatidica domanda: “se ti fosse concesso il diritto di esaudire tre desideri in un istante, quali sarebbero?”.
Milano si trasforma nell’epicentro di una musica rivoluzionaria anche attraverso i numerosi club che aprono le porte alla rassegna. Il palco dell’Alcatraz Milano ospiterà due concerti. I londinesi Kokoroko, con il loro afrobeat moderno, porteranno energia e spiritualità in un set coinvolgente e viscerale e la frizzante e iconica Orchestra Baobab offrirà un viaggio sonoro nei ritmi e nelle melodie dell’Africa occidentale, tra tradizione senegalese e groove ancestrali. Il leggendario chitarrista Marc Ribot sarà protagonista di una serata sold out all’Auditorium CPM Music Institute con Map of a Blue City, suo primo lavoro solista. Come ogni anno JAZZMI offrirà inoltre l’opportunità di un confronto diretto con l’artista in una speciale Masterclass che si terrà sempre al CPM Music Institute. Tutte le informazioni su jazzmi.it 
BIKO Milano si conferma spazio intimo e attento alla ricerca. Qui il collettivo YUUF esplorerà le contaminazioni tra jazz, elettronica e hip hop in un live ad alto contenuto atmosferico. Summer Pearl con il suo flow vorticoso porterà in scena uno spettacolo che trasuda neo-soul e hip-hop.
Santeria Toscana 31, luogo simbolico della musica indipendente milanese, ospiterà una sequenza di performance incentrate sul dialogo tra jazz, soul e urban sound. Dai groove moderni e contaminati di Blue Lab Beats alla potenza narrativa degli iconici mostri sacri del rap Arrested Development, fino alla raffinatezza emotiva di Durand Bernarr e Bilal, due artisti capaci di fondere soul made in Motown e modernità. Il trombettista e avanguardista jazz giapponese Takuya Kuroda, con il suo progetto Everyday, proporrà un concerto che mescola funk, oriente e jazz contemporaneo. Fabrique Milano torna ad ospitare il festival per l’unica imperdibile data italiana di Flying Lotus, il celebre produttore che ha riscritto le regole del beatmaking contemporaneo si prepara incantare il pubblico attraverso un sound visionario.  
JAZZMI ospiterà una prima assoluta, quella di LUMINA, nuovo progetto firmato dal collettivo C’Mon Tigre. LUMINA è una vera e propria architettura sensoriale in cui il pubblico, dotato di cuffie wireless, sarà immerso in un audio spazializzato a 360°, mentre luci e laser trasformeranno lo spazio in un organismo visivo vivo e pulsante. Al centro, un ensemble ibrido: cinque musicisti e un robot percussionista che suona strumenti da culture diverse. 
Il pubblico si muove liberamente, come in un rave rituale che esplora il corpo, il rito e la percezione. Il progetto si inserisce in Making Kin, la programmazione 2025 di BASE Milano dedicata alla costruzione di nuove alleanze tra corpi, intelligenze e immaginari del presente.
Sempre a BASE Milano, il festival apre le sue porte al format pop-up che sta ribaltando le regole del canto corale: HardKoro. Ogni brano è un attraversamento: generi, epoche, identità, generazioni. In un’unica sala si ritroveranno persone che magari nella vita non si sarebbero mai parlate. Nessuno viene per far vedere quanto è bravo. Tutti vengono per fare una cosa insieme. Cantare. E uscire, magari, un po’ diversi. Lo Spirit de Milan sarà il luogo dover poter ascoltare lo speciale progetto Jazz at Lincoln Center: Sing and Swing, un omaggio al Great American Songbook con la voce e la tromba di Benny Benack III. Con un ensemble di stelle newyorkesi, il concerto reimmagina i grandi duetti del jazz e del pop. 

JAZZMI – PROGETTI SPECIALI
Anche quest’anno JAZZMI rivolge una speciale attenzione ad una serie di progetti speciali che arricchiranno la programmazione del festival. Sul palco di BASE Milano prenderà vita un progetto targato JAZZMI e Billboard Italia. Una serata unica e speciale in cui il jazz incontra e dialoga con le sonorità contemporanee dell’hip hop, dando vita a un un mix di performance esclusive, ospiti d’eccezione e uno sguardo attento alle novità del panorama musicale. Tre nomi d’eccezione: Sayf, artista rivelazione del 2025 che ha conquistato tutti con il suo personale mix di generi e che per l’occasione porterà un inedito set interamente jazz. Funk Shui Project & Johnny Marsiglia portano sul palco un live coinvolgente, rivoluzionando il confine tra hip hop collettivo e jazz contemporaneo. Ainè, voce inconfondibile del neo-soul italiano, intreccia l’R&B moderno con il soul, conquistando il pubblico attraverso autenticità e ricerca continua. Il poliedrico spazio VOCE Triennale si trasforma nel palcoscenico in cui raccontare un jazz in continuo cambiamento con Ascolti Inauditi, un ciclo di quattro appuntamenti curati da Alessio Bertallot. Un progetto originale che propone listening sessions attraverso un dialogo con ospiti musicali d’eccezione. Il primo appuntamento Napoli Centrale, il jazz funk in Italia è fissato per il 4 novembre, a seguire il 6 novembre sarà la volta di Herbie Hancock, Future 2 Future. 
Venerdì 7 novembre il pubblico potrà riscoprirsi nelle note di James Brown, Funky Drummer e, a chiudere il ciclo, sarà Rap & Jazz, da A tribe Called Quest a Robert Glasper. Per celebrare i dieci anni di JAZZMI, in collaborazione con Today at Apple, il festival presenterà Talk: Jazzy Vibes – influenze e contaminazioni trasversali tra suono, vita e creatività. Un live podcast esclusivo per esplorare l‘evoluzione del jazz attraverso i decenni e le sue future traiettorie come genere innovativo e centrale.
Scritto, ideato e moderato da Alioscia Bisceglia (Casino Royale), questa puntata speciale vedrà la partecipazione di ospiti speciali, tutti influenzati dal potere trasformativo del jazz. 
Un’occasione imperdibile per scoprire come il jazz continui a plasmare la musica e la cultura. 
Con Gaia Banfi, Raffaele Costantino, Zero T, Amedeo Nan (Studio Murena) e Matteo Bevilacqua in arte mattebevi. Evento su registrazione gratuita al link https://apple.co/jazz-mi

IL JAZZ È OVUNQUE

Continua il contest spin-off per le band jazz under 35 di JAM THE FUTURE – Music For A New Planet, quest’anno alla settima edizione e che conferma il Volvo Studio Milano tra le venue di punta della decima edizione di JAZZMI. La semifinale e la finale si terranno rispettivamente l’8 e 15 ottobre. Per registrarsi alle due serate https://jazzmi.it/calendar/free/.
Il 24 ottobre, alle ore 21.00, salirà sul palco una delle iconiche cantautrici del pop jazz Sabrina Molinari, all’attivo con 7 album e tante collaborazioni di alto livello. Il secondo appuntamento, sabato 25 ottobre, vedrà la presenza di Ëda Diaz e del suo tocco musicale ricco ed elegante dai sapori francesi – colombiani. La rassegna continua il 7 novembre con la bassista, cantante e compositrice londinese Amy Gadiaga per terminare il giorno dopo, 8 novembre, con il polistrumentista Sam Greenfield che presenterà il suo quarto album uscito quest’anno. È già possibile iscriversi agli appuntamenti su jazzmi.it/eventI. A commentare la storica collaborazione di Volvo Car Italia con JAZZMI e il ruolo di Volvo Studio Milano è Chiara Angeli, Direttore Commerciale Volvo Car Italia:
“Il tema curatoriale del programma culturale del Volvo Studio Milano 2025 è il Possibile Adiacente, teoria del biochimico Stuart Kauffman che descrive l’evoluzione come esplorazione e attualizzazione di variazioni possibili a partire da ciò che già esiste. Infinite variabili, infinite possibilità. Volvo sostiene JAZZMI perché JAZZMI è il Possibile Adiacente: musica nei teatri, nei musei, nei locali che accendono Milano di sera e negli spazi non convenzionali, come il Volvo Studio Milano, che per JAZZMI si aprono alla città. Con coerenza e coraggio JAZZMI porta avanti una visione aperta e inclusiva, permettendo a Milano di restare in ascolto e dare spazio alle nuove generazioni di creativi. Tutto questo riflette perfettamente i valori di Volvo, che vuole essere parte del benessere delle persone: un benessere che passa da sostenibilità, inclusione, innovazione culturale e sociale. Valori che guidano il brand e si traducono nella volontà di essere protagonisti di un cambiamento positivo, contribuendo a una Milano viva, aperta e in armonia con chi la abita.”
Armani / Silos ospita nuovamente JAZZMI con una serie di appuntamenti speciali. Il 28 ottobre alle ore 21.00, i Calibro 35 si esibiranno in un concerto unico e immersivo dal titolo “Exploration: Inner City”. La band eseguirà in anteprima assoluta alcuni brani tratti dalla colonna sonora di “Ellroy vs L.A.” insieme ai grandi classici più amati. Torna anche la rassegna cinematografica The Body Of Jazz in partenza il 22 ottobre, dedicata al celebre compositore del ‘900 Henry Mancini. Verranno proiettati i film resi celebri dalle sue indimenticabili colonne sonore, come i primi due film del ciclo de “La Pantera Rosa”, “Colazione da Tiffany”, “Hollywood Party”, “Victor Victoria” e “Ciò che l’occhio non vede”, il documentario realizzato da 8 registi, tra cui Milos Forman. Le proiezioni sono su prenotazione gratuita al numero +39 0291630010 
Quest’ultima proiezione è inserita nell’ambito dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026, il programma multidisciplinare, plurale e diffuso che animerà l’Italia per promuovere i valori Olimpici e valorizzerà il dialogo tra arte, cultura e sport, in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali che l’Italia ospiterà rispettivamente dal 6 al 22 febbraio e dal 6 al 15 marzo 2026.
E ancora grande musica all’ADI Design Museum, la casa del design, con Giovanni Ceccarelli e Ferruccio Spinetti per il progetto “More Morricone”. Non solo luoghi della musica, ma anche bellissimi spazi come lo Chateau Monfort, Enterprise Hotel, Excelsior Hotel Gallia, The Westin Palace, Sheraton Milan San Siro, l’Hilton Milan per scoprire i lati nascosti del jazz. I concerti presso gli hotel partner sono su registrazione gratuita su jazzmi.it/events . 
E in occasione della decima edizione di JAZZMI, Intesa Sanpaolo si conferma Main Partner del Festival per un’edizione che ancora di più vuole trasmettere tutta l’essenza e la fluidità del jazz. 
“Intesa Sanpaolo rinnova con convinzione il proprio sostegno a JAZZMI 2025, un festival che rappresenta un esempio straordinario di come la musica sappia unire generazioni, linguaggi e culture. In questi anni la manifestazione è cresciuta, diventando un punto di riferimento non solo per Milano, ma per l’intero panorama musicale italiano ed europeo. Essere al fianco di JAZZMI significa per noi contribuire a rendere la città sempre più vivace e inclusiva, valorizzando la cultura come motore di crescita e dialogo” commenta Paola Musso, Executive Director Comunicazione e Immagine Intesa Sanpaolo.
Il 30 ottobre non può mancare l’imperdibile concerto in collaborazione con Today at Apple e Apple Music, che quest’anno vedrà protagonista una delle figure femminili più interessanti della scena jazz internazionale Nubya Garcia. Sassofonista, compositrice e bandleader londinese, allieva di Nikki Yeoh, la sua musica esplora diverse discipline, rompendo con le norme arbitrarie. Ad aprire il concerto, Emanuele Triglia, bassista e producer che ha collaborato con artisti come Joan Thiele. Inoltre, su Apple Music, sarà disponibile un focus sulla playlist JAZZMI per scoprire tutti i talenti in anteprima. Il concerto è su registrazione gratuita a partire dal 21 ottobre ore 12.00.
Per il primo anno, CANALI, brand di moda maschile simbolo di eleganza sartoriale made in Italy, debutta a JAZZMI in qualità di supporter, ospitando un concerto speciale nella suggestiva Boutique Canali di Via Verri 1, il 6 novembre alle ore 19.00, con protagonista Andrea Rinciari, musicista jazz radicato nel bebop e nella tradizione straight-ahead. Il concerto è su registrazione gratuita su jazzmi.it/events.
Anche quest’anno JAZZMI dedica inoltre uno spazio speciale alla letteratura, con una serie di appuntamenti che raccontano la storia e l’evoluzione del jazz attraverso le parole dei suoi protagonisti. Si parte sabato 25 ottobre alle ore 17.00 alla Libreria Birdland (via Vettabbia 9, Milano) con Stefano Zenni, che presenterà il suo nuovo volume Storia del Jazz. Il programma prosegue con un incontro dedicato alla memoria di Adriano Mazzoletti e al suo attesissimo libro postumo Il jazz in Italia – Dagli anni Sessanta al terzo millennio, con Claudio Sessa, Franco D’Andrea e Dino Betti Van DerNoot, in programma venerdì 31 ottobre alle 18.30 presso la Saint Louis College of Music (viale L. Borio 37, Milano).
Martedì 4 novembre alle 19.30 al Soho Cafè (via Tertulliano 37, Milano), Stefano Galvani presenterà Jazz, una storia in bianco e nero, accompagnando la presentazione con una proiezione di diapositive e le performance dal vivo di Attilio Zanchi (contrabbasso), Mirko Fait (sax) e Nicola D’Auria (vibrafono). A chiudere il ciclo sarà Gaetano Liguori con il libro Silenzio Grembo del Mistero, presentato sabato 8 novembre alle ore 18.00 a Mare Culturale Urbano (via Quinto Cenni 11, Milano). Per motivi personali, l’appuntamento con Alceste Ayroldi, previsto per mercoledì 29 ottobre alle ore 18.30 presso la Saint Louis College of Music, è annullato

NIGHT & DAY 
Milano suona jazz anche in molti locali e partner culturali di JAZZMI: la sezione Night & Day del festival ospita quest’anno più di XX eventi auto prodotti che alimenteranno con la loro linfa l’anima jazz della città. Tantissimi i locali cittadini che partecipano:  Melis Melis, Gran Galà Milano, Bachelite cLab, Mister Fantasy, Corte dei Miracoli, Nik’s & Co, Spazio Teatro 89, Moriggi Milano, D’Angolo (Cusano Milanino), Santeria Paladini 8, Cascina Nascosta, L’OraBlu Bistrot (Bollate), Stecca 3.0, Foyer del Teatro Arcimboldi Milano, Spirit de Milan, Sono Cafè, Refeel, Santeria Toscana 31, Rumore, BIKO Milano, NAMA Nuovo Anfiteatro Martesana, South Garage Bistrot, Ribalta Bovisa, Q-Hub, Mare Culturale Urbano, Arci Bellezza, Sala Consiliare di Pioltello, Associazione Crisalide, Teatro Blu, Cascina Merlata. 
In questa speciale decima edizione ci saranno anche i JAZZMI PICKS, una selezione di appuntamenti Night & Day scelti dal team di JAZZMI, che mette in luce alcuni dei progetti più originali, trasversali e sorprendenti di questa edizione. Si parte giovedì 23 ottobre alle 21.30 al Q-Hub con Simona Severini & Jacopo Ferrazza e il loro progetto Dream Scenario. Sabato 25 ottobre alle 16.30 alla Corte dei Miracoli sarà la volta di Giacomo Ancillotto con Descansate Niño.
Il programma continua martedì 28 ottobre alle 21.30 a Mare Culturale Urbano con il live dell’Aural Trio, mentre mercoledì 29 ottobre alle 22.00 il palco del BIKO Milano ospiterà il set di Karriem Riggins & J. Rocc. Giovedì 30 ottobre alle 21.30 si torna al Q-Hub con Ava Alami & Vittorio Esposito e il progetto Candy Cane Snail, mentre giovedì 6 novembre alle 21.30 sempre al Q-Hub sarà protagonista Martha Deribe & Simone Maggio con Sacred Times. La rassegna prosegue sabato 8 novembre alle 19.30 con Michael Moore & Pietro Aloi + Lorenzo Cimino 4et, per concludersi domenica 9 novembre alle 21.30 a Mare Culturale Urbano con Soundz Around, progetto che vede sul palco Gegè Telesforo, Daniela Spalletta e Christian Mascetta. Wayla è mobility partner della decima edizione di JAZZMI con tragitti e tariffe speciali per potere vivere al meglio il festival con tutta la comodità degli spostamenti.
Anche quest’anno JAZZMI si avvarrà del prezioso supporto dei media partner che negli anni hanno saputo raccontare con passione ed entusiasmo ogni sfaccettatura del festival: Corriere della Sera e Vivimilano, Radio Monte Carlo, Edizioni Zero, Musica Jazz, Billboard, Club Milano, MyMilano e MiTomorrow. 
JAZZMI prodotto da Associazione JAZZMI, Ponderosa Music & Art e Triennale Milano in collaborazione con Blue Note Milano, realizzato grazie al Comune di Milano, con il contributo del Ministero della Cultura, nell’ambito dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026. Main partner Volvo e Intesa Sanpaolo; partner Armani/Silos, Apple Music. Supporter Canali. Mobility Partner Wayla.

Tutti gli aggiornamenti su jazzmi.it/partner


CALENDARIO CONCERTI JAZZMI 2025

Lunedì 20 ottobre | JAZZMI PREVIEW
ore 21.00 | Teatro Arcimboldi
DIANA KRALL
Biglietti: da 69 euro + diritti di prevendita

Giovedì 23 ottobre
ore 20.30 e 22.30 | Blue Note Milano
WALTER SMITH III
Biglietti: prevendita 30/20 euro, alla porta 35/25 euro

Venerdì 24 ottobre 
ore 20.00 | Alcatraz Milano
KOKOROKO
Biglietti: 25,00 euro + diritti di prevendita

Venerdì 24 ottobre 
ore 22.00 | BIKO Milano
YUUF
Biglietti: 15,00 euro + diritti di prevendita
**L’ingresso sarà consentito solamente con tessera ARCI, sarà possibile sottoscriverla anche in loco

Venerdì 24 ottobre 
Primo set: ore 20.30 / secondo set: 23.00
Blue Note Milano
SYDNEY ELLIS
Biglietti: prevendita 32/22 euro, alla porta 37/27 euro

Sabato 25 ottobre 
ore 20.30 e 23.00 | Blue Note Milano
SYDNEY ELLIS
Biglietti: prevendita 32/22 euro, alla porta 37/27 euro

Sabato 25 ottobre 
ore 21.30 | Santeria Toscana 31 
BLUE LAB BEATS
Biglietti: 25,00 euro + diritti di prevendita

Domenica 26 ottobre 
ore 20.00 | Conservatorio di Milano
ANOUAR BRAHEM QUARTET
“AFTER THE LAST SKY”
Biglietti: da 35,00 a 50,00 euro + diritti di prevendita

Domenica 26 ottobre
ore 20.00 | Conservatorio di Milano
ANOUAR BRAHEM QUARTET 
“AFTER THE LAST SKY"
Biglietti: da 35,00 a 50,00 euro + diritti di prevendita

Lunedì 27 ottobre
ore 21.00 | Teatro Dal Verme
QUINTORIGO & JOHN DE LEO  
“VOGLIO TORNARE UN ROSPO”
Biglietti: da 25,00 a 35,00 euro + diritti di prevendita

Martedì 28 ottobre 
Primo set: ore 20.30 / Secondo set: 22.30
Blue Note Milano
MIKE STERN BAND feat. DENNIS CHAMBERS, LENI STERN, EDMOND GILMORE & GABOR BOLLA
Biglietti: prevendita 40/30 euro, alla porta 45/35 euro

Mercoledì 29 ottobre 
Primo set: ore 20.30 / secondo set: 22.30
Blue Note Milano
MIKE STERN BAND feat. DENNIS CHAMBERS, LENI STERN, EDMOND GILMORE & GABOR BOLLA
Biglietti: prevendita 40/30 euro, alla porta 45/35 euro

Mercoledì 29 ottobre
ore 21.00 | Auditorium San Fedele
MOLLY LEWIS 
Biglietti: da 25,00 a 30,00 euro + diritti di prevendita

Giovedì 30 ottobre
ore 21.00 | Alcatraz Milano
ORCHESTRA BAOBAB 
“MADE IN SÉNÉGAL TOUR”
Biglietti: 25,00 euro + diritti di prevendita

Giovedì 30 ottobre 
Primo set: ore 20.30 / secondo set: 22.30 
Blue Note Milano
RICHARD BONA ASANTE TRIO
Biglietti: prevendita 42/32 euro, alla porta 47/37 euro

Venerdì 31 ottobre 
Primo set: ore 20.30 / secondo set: 23.00 
Blue Note Milano
RICHARD BONA ASANTE TRIO
Biglietti: prevendita 42/32 euro, alla porta 47/37 euro

Venerdì 31 ottobre 
Ore 21.30 | Santeria Toscana 31 
ARRESTED DEVELOPMENT
Biglietti: 30 euro + diritti di prevendita

Sabato 01 novembre
ore 16.00 | Triennale Milano Teatro
PAOLO DAMIANI PROJECT “OSTINATO”
Biglietti presto in vendita

Sabato 01 novembre
Primo set: ore 20.30 / secondo set: ore23.00 
Blue Note Milano
DAVID MURRAY QUARTET
Biglietti: prevendita 38/28 euro, alla porta 43/33 euro

Sabato 01 novembre
ore 21.00 | Triennale Milano Teatro
HUUN-HUUR-TU
Biglietti: da 23,00 a 28,00 euro + diritti di prevendita

Sabato 01 novembre
Primo set: ore  21.00 / secondo set: ore 23.00  BASE Milano
C’MON TIGRE
Biglietti presto in vendita 

Domenica 02 novembre
ore 17.00 | Triennale Milano Teatro
AMARO FREITAS “PIANO SOLO ‘Y’Y’”
Biglietti: da 23,00 a 28,00 euro + diritti di prevendita

Domenica 02 novembre
Primo set: ore 20.30 / secondo set: ore 22.30 Blue Note Milano
DAVE HOLLAND feat. JALEEL SHAW AND NASHEET WAITS 
Biglietti: prevendita 40/30, alla porta 45/35

Domenica 02 novembre
ore 20.30 | BASE MIlano
TIME TO PLAY 
SAYF + FUNK SHUI PROJECT & JOHNNY MARSIGLIA + AINÈ
Biglietti presto in vendita

Domenica 02 novembre
ore 21.00 | Triennale Milano Teatro
THE HEADHUNTERS
Biglietti: da 25,00 a 30,00 euro + diritti di prevendita

Domenica 02 novembre
ore 21.00 | Teatro Lirico Giorgio Gaber
PAOLO FRESU, RICHARD GALLIANO & JAN LUNDGREN “MARE NOSTRUM IV”
Biglietti: da 25,00 a 50,00 euro + diritti di prevendita

Martedì 04 novembre
Primo set: ore 20.30 / secondo set: 22.30 
Blue Note Milano
THEO CROKER
Biglietti: prevendita 30/20 euro, alla porta 35/25 euro

Martedì 04 novembre
ore 21.00 | Triennale Milano Teatro
DANIELE SEPE & GALACTIC SYNDICATE
Biglietti: da 25,00 a 30,00 euro + diritti di prevendita

Martedì 04 novembre
ore 21.00 | Fabrique Milano
FLYING LOTUS
Biglietti: 45,00 euro + diritti di prevendita

Martedì 04 novembre
ore 21.00 | Triennale Milano Teatro
DANIELE SEPE & GALACTIC SYNDICATE
Biglietti: da 25,00 a 30,00 euro + diritti di prevendita

Mercoledì 05 novembre
Primo set: ore 20.30 / secondo set: 22.30 
Blue Note Milano
DEE DEE BRIDGEWATER
Biglietti: prevendita 60 euro, alla porta 65 euro

Mercoledì 05 novembre
ore 21.00 | Triennale Milano Teatro
MAMMAL HANDS
Biglietti: da 23,00 a 28,00 euro + diritti di prevendita

Mercoledì 05 novembre
ore 21.00 | Santeria Toscana 31 
DURAND BERNARR
Biglietti: 25,00 euro + diritti di prevendita

Giovedì 06 novembre
ore 20.00 | Triennale Milano Teatro 
L’ANTIDOTE
Biglietti: da 20,00 a 25,00 euro + diritti di prevendita

Giovedì 06 novembre
Primo set: ore 20.30 / secondo set: 22.30 
Blue Note Milano
DEE DEE BRIDGEWATER
Biglietti: prevendita 60 euro, alla porta 65 euro

Giovedì 06 novembre
ore 21.00 | Spirit de Milan
JAZZ AT LINCOLN CENTER PRESENTS: SING AND SWING 
Biglietti: 25,00 euro + diritti di prevendita

Giovedì 06 novembre
ore 21.30 | Santeria Toscana 31
BILAL
Biglietti: 30,00 euro + diritti di prevendita

Venerdì 07 novembre
Primo set: ore 20.00 / secondo set: ore 22.00 Triennale Milano Teatro
AVISHAI COHEN TRIO “BRIGHTLIGHT”
Biglietti: da 30,00 a 35,00 euro + diritti di prevendita

Venerdì 07 novembre
Primo set: ore 20.30 / secondo set: ore 23.00 Blue Note Milano
PETE ROTH TRIO feat. BILL BRUFORD 
Biglietti: prevendita 38/28, alla porta 43/33

Venerdì 07 novembre
Ore 22:00 | BIKO Milano
SUMMER PEARL
Biglietti: 20 euro + diritti di prevendita
**L’ingresso sarà consentito solamente con tessera ARCI, sarà possibile sottoscriverla anche in loco

Sabato 08 novembre
Ore 19.00 | Centro Culturale di Milano
PINO NINFA E LOUIS SCLAVIS
Biglietti: 15,00 euro + diritti di prevendita

Sabato 08 novembre
Primo set: ore 20.00 / secondo set: ore 22.00 | Triennale Milano Teatro 
ABDULLAH IBRAHIM TRIO
Biglietti: da 35,00 a 40,00 euro + diritti di prevendita

Sabato 08 novembre
Primo set: ore 20.30 / secondo set: ore 23.00 Blue Note Milano
JAZZANOVA LIVE feat. WAYNE SNOW
Biglietti: prevendita 45/35, alla porta 50/40

Sabato 08 novembre
Ore 21.00 | Centro Culturale di Milano
VALERIO CORZANI, GIORGIO LI CALZI, ANDREA DADDI “NICA’S DREAM – I MUSICISTI DI JAZZ E I LORO TRE DESIDERI”
Biglietti: 15,00 euro + diritti di prevendita

Sabato 08 novembre
ore 21.30 | Santeria Toscana 31
TAKUYA KURODA “EVERYDAY”
Biglietti: 25,00 euro + diritti di prevendita

Domenica 09 novembre
ore 16.00 | Triennale Milano Teatro
ARTCHIPEL ORCHESTRA FEAT. MICHAEL MOORE “OFFICILE MENGELBERG”
Biglietti: 15,00 euro + diritti di prevendita

Domenica 09 novembre
ore 19.00 | Triennale Milano Teatro
CHRIS THILE
Biglietti: da 25,00 a 30,00 euro + diritti di prevendita

Domenica 09 novembre
Primo set: ore 20.30 / secondo set: ore 22.30 Blue Note Milano
GONZALO RUBALCABA & HAMILTON DE HOLANDA DUO
Biglietti: prevendita 42/32, alla porta 47/37

Domenica 09 novembre
ore 21.00 | Conservatorio di Milano
SHABAKA
Biglietti: da 23,00 a 32,00 euro + diritti di prevendita

* Per aggiornamenti e informazioni sui biglietti visita il sito jazzmi.it

INFORMAZIONI JAZZMI.IT - info@jazzmi.it
FACEBOOK: @jazzmimilano
INSTAGRAM: @jazzmimilano #jazzmi2025
INFOLINE: +39 351 70 664 86
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JAZZOPEN ARRIVA A MODENA: IL CELEBRE FESTIVAL EUROPEO DEBUTTA IN ITALIA NEL 2026

Dopo trent’anni di successi in Germania, jazzopen, uno dei festival musicali più importanti d’Europa, sceglie Modena per la sua prima attesissima edizione italiana. Dal 13 al 18 luglio 2026, il cuore della città emiliana si trasformerà in un palcoscenico a cielo aperto, pronto ad accogliere grandi nomi della musica internazionale e migliaia di appassionati in arrivo da tutta Italia e dall’estero. Nato a Stoccarda sotto la direzione artistica di Jürgen Schlensog, jazzopen è diventato nel tempo un punto di riferimento tra i grandi festival estivi europei, grazie alla sua formula vincente “Jazz and beyond” che abbraccia una vasta gamma di generi, dal jazz classico a quello più contaminato, fino ad arrivare al pop al soul e al rock. Ogni luglio, il cuore della città tedesca si trasforma in una grande arena musicale, con un pubblico che raggiunge le 60.000 presenze e un programma che spazia dal jazz alle sonorità mainstream. Anno dopo anno artisti del calibro di Christina Aguilera, Bob Dylan, Lionel Richie, John Legend, Lenny Kravitz e Sting si sono mescolati a leggende del jazz come Herbie Hancock, Marcus Miller, Gregory Porter, Dianne Reeves e Dee Dee Bridgewater. Nel 2026, per la prima volta, questo straordinario e consolidato modello culturale sbarcherà in Italia con jazzopen Modena, organizzato da jazzopen Italia, sempre sotto la direzione di Jürgen Schlensog, in collaborazione con premium sponsor come il Museo Enzo Ferrari, System Ceramics (Gruppo Coesia), Mastercard e SIXT, il sostegno di sponsor come STIHL, Dürr e il supporto del Comune di Modena e della Regione Emilia-Romagna. Due luoghi simbolici del centro storico diventeranno altrettanti palchi d’eccezione: l’affascinante Piazza Roma, di fronte al maestoso Palazzo Ducale, sarà il fulcro del festival, mentre il Giardino Ducale Estense ospiterà gli “Open Stages”, concerti gratuiti dedicati ai giovani talenti. “Siamo molto felici e orgogliosi che jazzopen abbia scelto Modena, tra altre città prese in esame, come sede in cui svolgere il festival gemello di quello di Stoccarda - afferma il Sindaco di Modena Massimo Mezzetti - e stiamo già lavorando intensamente per il primo appuntamento del 2026. Questa città, con un centro storico che accoglie i visitatori come un caldo abbraccio, saprà essere il luogo perfetto per un festival europeo di grande prestigio. Modena e l’Emilia-Romagna in questo modo si preparano a fare un netto salto di qualità nell'ambito dell’offerta culturale ed è per questo che possiamo contare con grande soddisfazione sul sostegno della Regione. Così come è importante che questo accada anche in dialogo con grandi aziende come Ferrari e il suo Museo, System Ceramics e altri autorevoli partner che interpretano in modo moderno il proprio sostegno al territorio”. “L’arrivo di jazzopen a Modena rappresenta un riconoscimento straordinario per l'Emilia-Romagna e la sua vocazione culturale - dichiarano Roberta Frisoni, Assessora a Turismo, Commercio e Sport e Gessica Allegni, Assessora a Cultura, Parchi e Forestazione, Tutela e valorizzazione della biodiversità, Pari opportunità della Regione Emilia-Romagna. Questo prestigioso festival europeo ha scelto il nostro territorio per il suo debutto italiano, valorizzando luoghi simbolici come Piazza Roma e il Giardino Ducale Estense. Il sostegno della Regione a questa iniziativa nasce dalla consapevolezza che eventi di tale calibro sono un volano fondamentale per lo sviluppo turistico e culturale, capace di attrarre visitatori da tutta Europa e di creare sinergie virtuose tra cultura, turismo e imprenditoria locale”. Un grande evento reso possibile anche grazie a partner di grande importanza, a partire da alcuni nomi rilevanti del territorio emiliano che saranno premium sponsor dell’evento come il Museo Enzo Ferrari di Modena: importante destinazione turistica della città, costruito accanto alla casa natale del Fondatore del brand del Cavallino Rampante, luogo molto caro ai modenesi e a tutti gli appassionati di Ferrari. Benedetto Vigna, CEO della Ferrari, ne è certo: “jazzopen sarà un'ulteriore attrazione per Modena e la regione, all'altezza degli standard qualitativi della nostra azienda”.
Come System Ceramics, società del Gruppo Coesia, leader internazionale nelle soluzioni per l’industria ceramica. “Siamo entusiasti di sostenere un evento di questa portata, un volano economico per il nostro territorio e un’occasione per valorizzarlo ancora una volta in tutto il mondo”, commentano Alessandro Parimbelli, CEO del Gruppo Coesia e Luca Bazzani, CEO di System Ceramics. Come Mastercard, Luca Corti, Country Manager Italia di Mastercard, afferma: “Le passioni guidano sempre più la scelta delle esperienze che sono in cima alla classifica delle persone, con un crescente desiderio di assistere ad eventi indimenticabili in luoghi iconici. In Mastercard siamo da sempre vicini alle passioni dei consumatori impegnandoci a creare per loro esperienze priceless. La musica, con la sua forza evocativa, è un linguaggio universale che unisce le persone, per questo siamo entusiasti di far parte di jazzopen Modena”. E come SIXT, il partner di mobilità del festival, uno dei principali fornitori mondiali di servizi di mobilità di alta qualità, capace di offrire un'offerta unica e integrata di mobilità premium. A credere in jazzopen anche altre due aziende tedesche come STIHL e Dürr, a conferma del ponte culturale ed economico tra l’Emilia e il Baden-Württemberg. jazzopen è un festival indipendente che si finanzia attraverso la vendita dei biglietti e con sponsorship di rilievo. “Il nostro progetto è diventato, negli ultimi anni, così stabile e di successo che siamo pronti per il lancio europeo. L'ambiente a Modena è perfetto. La città ci accoglie a braccia aperte e abbiamo trovato partner importanti” - commenta Jürgen Schlensog. Per la prima edizione modenese si attendono oltre 30.000 visitatori. La line-up ufficiale sarà svelata entro la fine dell’anno.