Festival Jazz & Blues

I principali festival jazz & blues in Italia...

BARI IN JAZZ 2024
XXI EDIZIONE
Dal 6 luglio al 4 settembre torna il festival metropolitano nelle province di Bari e Brindisi

Ray Gelato & The Giants, Bokanté, Amaro Freitas, Matia Bazar, Le Vibrazioni, Javier Girotto, Aymée Nuviola, Francesco Baccini, Faraualla, Simona Molinari & Cosimo Damiano Damato, Alba Carmona Duo, Luca Aquino, Francesco Bearzatti, Peppe Servillo e Solis String Quartet, Paolo Jannacci, Ambrogio Sparagna e molti altri


Si terrà dal 6 luglio al 4 settembre, tra le province di Bari e Brindisi, la XXI edizione di Bari in Jazz; un’importante occasione per festeggiare i 20 anni di attività, portando sul palco del Festival Metropolitano molteplici identità musicali e culturali.  A Savelletri di Fasano il “Maiden voyage” inizierà con il concerto di Ray Gelato & The Giants, preceduto da un aperitivo con bollicine. Il “Godfather of Swing” aprirà il festival il 6 luglio alla Masseria Torre Maizza di Contrada Coccaro - Savelletri (BR) con il suo spettacolo irresistibile. Attraverso le esibizioni delle Faraulla il 10 luglio nell’unico concerto in rassegna al Palazzo Baronale Noya di Bitetto (BA) e il Dj Set degli Emotions il 12 al Puglia Village di Molfetta si arriva a uno degli eventi più attesi, il concerto che il 13 luglio porterà nel Cortile del Redentore di Bari, trasformato in un teatro all’aperto, i Bokanté, un ensemble creato dalla geniale mente di Michael League, leader e fondatore degli Snarky Puppy. Questo evento, come quello del 29 agosto con Lumenea di Ambrogio Sparagna, saranno in collaborazione con La Festa del Mare.  Luglio offrirà ancora molti spettacoli di grandi artisti italiani e internazionali, spaziando fra diversi generi e suoni, tra cui quelli in collaborazione con Puglia Village – Matia Bazar il 19 luglio e Le Vibrazioni il 26 luglio, a Francesco Baccini & Alter Echo String Quartet a Villa Lenti a Noci il 31 luglio, all’appuntamento con la “Sonera del Mundo” Aymeé Nuviola accompagnata da Kemuel Roig il 30 luglio al Cortile del Redentore di Bari.
Bari in Jazz continuerà ancora ad agosto e settembre in location consolidate come il Minareto alla Selva di Fasano, il jazz club a cielo aperto con vista sulla Valle d’Itria (tra cui cinque spettacoli in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese), e in nuove location tra dimore storiche, masserie, castelli e lidi che proporranno le performance di artisti come Simona Molinari & Cosimo Damato, Luca Aquino, Francesco Bearzatti, Peppe Servillo, Paolo Jannacci, Chalo Correia, Radicanto, Florence Adooni e altri ancora. Tra le importanti partnership, quella legata alla Masseria Torre Maizza, di cui il Festival è cultural partner con due importanti eventi musicali, con formula aperitivo e concerto, il cui ricavato andrà in parte a supportare la Onlus “Save The Olives”, guidata dalla fondatrice, l’attrice premio Oscar Helen Mirren. All’appuntamento del 6 luglio con lo swing del britannico Ray Gelato accompagnato dai sassofoni dei The Giants, seguirà il 26 luglio uno dei massimi esponenti del jazz brasiliano, il pianista Amaro Freitas. Dal 6 luglio al 4 settembre dunque BARI IN JAZZ proporrà un caleidoscopio di volti e generi musicali, con un variegato cast di artisti nazionali e internazionali, affiancati da talenti locali, che si esibirà in suggestivi luoghi della Puglia. Le luci del palcoscenico risplenderanno su nuove promesse e artisti affermati, in una perfetta fusione di innovazione e tradizione. Il programma abbraccerà una vasta gamma di generi musicali e performance artistiche, offendo un’esperienza coinvolgente e unica.  BARI IN JAZZ è un festival metropolitano, reso tale grazie al prezioso contributo e collaborazione del Ministero della Cultura, Regione Puglia, Teatro Pubblico Pugliese, Puglia Promozione, Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura e i comuni di Bari, Bitetto, Fasano, Monopoli, Mola di Bari, Noci, Sammichele di Bari e Sannicandro. Gli eventi della Festa del Mare 2024 fanno parte di un cartellone dell’estate barese, promosso dalla Regione Puglia - Assessorato al Turismo con Pugliapromozione e Teatro Pubblico Pugliese - Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura a valere su fondi POC Puglia 2014/20 Asse VI - Azione 6.8 in collaborazione con il Comune di Bari - Assessorato alle Culture e Turismo. https://www.festadelmarebari.it/
 
LE VIBRAZIONI
26 Luglio 2024
Puglia Village | Molfetta (BA)
Ore 21:00
Ingresso libero
In collaborazione con Puglia Village
 
AMARO FREITAS 
26 Luglio 2024
Masseria Torre Maizza | Contrada Coccaro – Savelletri (BR)
Ore 20:00 Aperitivo + concerto 75,00 euro + d.p.
in collaborazione con Masseria Torre Maizza -  parte dei proventi saranno destinati a supportare la onlus “Save The Olives”
  
MEDITERRANEAN WAVES QUARTET FEAT. JAVIER GIROTTO
29 luglio 2024
Castello Normanno Svevo | Piazza Castello - Sannicandro
Ore 21:00
Ingresso libero
 
AYMÉE NUVIOLA FEAT. KEMUEL ROIG
Havana Nocturne
30 Luglio 2024
Cortile dell’Istituto Redentore | Bari (BA)
Ore 21:00
Ingresso 25,00 euro + d.p.
 
FRANCESCO BACCINI & ALTER ECHO STRING QUARTET
Archi e Frecce tour
31 Luglio 2024
Villa Lenti | Noci (BA)
Ore 21:00
Ingresso a partire da 23,00 euro + d.p.
 
ELENA PAPARUSSO
01 Agosto 2024 
Villa Lenti | Noci (BA)
Ore 21:00
Ingresso a partire da 11,50 euro + d.p.
 
SIMONA MOLINARI & COSIMO DAMIANO DAMATO
El Pelusa y La Negra
2 Agosto 2024
Calderisi Mare Beach Club | Contrada Losciale, 72, Monopoli (BA)
Ore 20:30 cena e a seguire concerto
Cena + Concerto 70,00 euro + d.p.
Solo concerto: Prevendita online 20,00 + d.p. – biglietto al botteghino 25,0
 
FANELLY  
“Il Mare”
6 Agosto 2024
Minareto | Selva di Fasano
Ore 21:00
In collaborazione con Teatro Pubblico Pugliese 
 
ALBA CARMONA DUO
6 Agosto 2024
Minareto | Selva di Fasano
Ore 22:00
In collaborazione con Teatro Pubblico Pugliese 
Biglietto unico per entrambi i concerti della serata 15,00 euro + d.p.
 
BALLAD FOR A TREE 
Performance di Massimo Bertolini eseguita da Francesco Galizia
9 Agosto 2024
Minareto | Selva di Fasano
Ore 21:00
Evento realizzato, in collaborazione con WeStart, nell’ambito del Public Program del Padiglione Italia alla Biennale Arte 2024, curato da Luca Cerizza e promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
 
LEO MIDDEA 
9 Agosto 2024
Minareto | Selva di Fasano
Ore 22:00
Biglietto unico per entrambi i concerti della serata 15,00 euro + d.p.
 
DUO CAPRIELLO - ASQUITTI
10 Agosto 2024
Minareto | Selva di Fasano
Ore 21:00
LUCA AQUINO 
10 Agosto 2024
Minareto | Selva di Fasano
Ore 22:00 
Biglietto unico per entrambi i concerti della serata 10,00 euro + d.p.

DAREYN TRIO
12 Agosto 2024
Minareto | Selva di Fasano
Ore 21:00
THREE FOR ONE 
Plays Jimi Hendrix
12 Agosto 2024
Minareto | Selva di Fasano
Ore 22:00
Biglietto unico per entrambi i concerti della serata 15,00 euro +d.p.
 
Il COLORE DEL MEDITERRANEO 
Musica e Parole 
13 Agosto 2024
Minareto | Selva di Fasano
Ore 21.00
In collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese
 
FREQUENCY DISASTERS 
13 Agosto 2024
Minareto | Selva di Fasano
Ore 22:00
In collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese
Biglietto unico per entrambi i concerti della serata 10,00 euro + d.p.
 
GIUSEPPINA TORRE
17 Agosto 2024
Minareto | Selva di Fasano
Ore 21:00
Ingresso 10,00 euro + d.p.
 
ALESSANDRO PIPINO E REBECCA FORNELLI 
A Diosa
18 Agosto 2024
Minareto | Selva di Fasano
Ore 21:00
Ingresso 10,00 euro + d.p.
 
FRANCESCO BEARZATTI
19 Agosto 2024
Minareto | Selva di Fasano
Ore 21:00
Ingresso 15,00 euro + d.p.
 
PEPPE SERVILLO & SOLIS STRING QUARTET 
M'aggia Curà
20 Agosto 2024
Piazza Ciaia | Fasano
Ore 21:00
Ingresso libero
 
PAOLO JANNACCI 
21 agosto
Arena Castello | Mola di Bari
ore 21:00
Ingresso 15,00 euro + d.p.
  
SUPERMARKET
22 agosto
Castello Caracciolo | Sammichele di Bari
ore 21:00 
Ingresso libero

FLORENCE ADOONI
23 Agosto 2024
Arena Castello | Mola di Bari
Ore 21:00
Ingresso libero
 
DON KARATE
24 agosto 2024
Sammichele di Bari (BA) | Castello Caracciolo
ore 21:00
Ingresso Libero
 
JOSCHO STEPHAN TRIO
26 Agosto 2024
Cantina Giovanni Aiello | Strada Comunale Cacciottoli, 1 - Putignano
Ore 20:30
Ingresso 10,00 euro (comprensivo di un bicchiere di vino)
 
CHALO CORREIA
28 Agosto 2024
Piazza Palmieri | Monopoli
Ore 21:00
Ingresso libero
  
LUMENEA di Ambrogio Sparagna
29 Agosto 2024
Piazzetta della Torre | Torre a Mare
Ore 21:00
Ingresso libero
In collaborazione con Festa del Mare
 
RADICANTO
3 Settembre 2024
Arena Castello | Mola di Bari
Ore 21:00
Ingresso 10,00 euro + d.p.
 
MASCARIMIRÌ
4 Settembre 2024
Sagrato Basilica di San Nicola | Largo Abate Elia, 13 - Bari
Ore 21:00
Ingresso libero
 
PREVENDITE SU TICKETONE, TICKETMASTER E CIAOTICKETS
 
INFO PER IL PUBBLICO
Tel: 080.2223328 / 366.3397036 (orari d’ufficio)
info@abusuan.com
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JAZZAP 24: il Festival diffuso del Piceno
Un’onda musicale tra persone luoghi e cultura
Dal 14 giugno al 30 luglio
 
Eugenio Finardi, Avion Travel, The Bad Plus, Antonello Salis, Luca Aquino, Mark Lettieri, Naomi Berrill, Karima e molti altri.
  
Dal 14 giugno al 30 luglio torna JazzAP, il Festival diffuso del Piceno: una contaminazione di generi musicali, eventi culturali, paesaggi, luoghi e persone. Un invito a vivere insieme la ricchezza che nasce dall’incontro della cultura musicale e grandi artisti internazionali con le meraviglie del territorio. Molti i nomi in cartellone: Eugenio Finardi, Avion Travel, The Bad Plus, Antonello Salis, Mark Lettieri, Naomi Berrill, Karima e molti altri. JAZZAP torna nel 2024 con la sua terza edizione, dopo i successi delle due edizioni passate, e continua a portare artisti internazionali e occasioni di incontro tra le montagne, il mare, i borghi e le città del Piceno. A partire dal 14 giugno e per oltre un mese e mezzo, fino al 30 luglio, i nomi del panorama musicale mondiale guideranno l’onda di eventi che attraverserà il territorio e incontrerà i paesaggi dei Sibillini e dei Monti della Laga, il mare della riviera adriatica, il travertino di Ascoli Piceno, la meraviglia sospesa dei borghi di collina già cantati e apprezzati da artisti di tutto il mondo. Come nelle edizioni precedenti, e forte anche della lunga esperienza alla guida del Cotton Jazz Club Ascoli, il direttore artistico Emiliano D’Auria, grazie alla collaborazione e al supporto del Comune e della Provincia di Ascoli, e dei Comuni di Monteprandone, San Benedetto del Tronto, Castignano, Arquata, Offida, Ripatrasone, Force, Montegallo, Rotella, Acquasanta e Grottammare, e non ultimo di tutto il Consorzio del Bacino Imbrifero del Fiume Tronto (BIM), ha disegnato un ricco programma con numerosi concerti che costruiscono un itinerario tra i generi musicali (jazz, soul, blues, cantautorato, elettronica), per incontrare nel Piceno le emozioni della musica internazionale. Il programma di quest’anno arricchisce gli oltre 50 eventi allestiti negli anni passati in più di 30 location diverse, perché JAZZAP rilancia sempre di più la sua idea di cultura: cultura diffusa come un’onda che abbraccia la grande varietà del territorio proponendo occasioni di incontro, di ascolto musicale e di sintonia con i mille aspetti, a volte conosciuti a volte più nascosti, che sono una delle grandi ricchezze del territorio Piceno. E così porta concerti ed eventi in piazze, borghi, rifugi di alta montagna, in riva al mare, tutti luoghi dove le persone e il paesaggio si incontrano seguendo l’onda della musica di JAZZAP.
 
Il programma
Venerdì 7 giugno, nel Chiostro Maggiore di San Francesco ad Ascoli Piceno, sono previsti due concerti a ingresso gratuito che anticipano l’inizio del Festival: alle 20.00 il piano solo del polacco Krzysztof Kobylinski e alle 22.00 il concerto del sassofonista olandese Paul van Kemenade.
Sarà invece la cantante Karima con il nuovo progetto “No Filter” a inaugurare ufficialmente JazzAp 2024, venerdì 14 giugno alle 21.30 a Monteprandone, in piazza san Giacomo. Qualche ora prima, alle 19.30 in Piazz dell’Aquila, è previsto lo street concert della Matteo Grandoni Electrik Band. (Inizialmente, per questa prima data inaugurale, era previsto il concerto del nuovo quintetto di Enrico Rava, che purtroppo è stato annullato per indisposizione del noto trombettista)
Domenica 16 giugno alle 19:30 al Creuza de Ma di San Benedetto del Tronto è la volta del quartetto del trombettista Luca Aquino con il progetto Lunaria 2.
Sabato 22 giugno a Castignano il quartetto serbo Eyot alle 20:00 e alle 22:00 il quintetto lituano del pianista Dainius Pulauskas suoneranno in Piazza S. Pietro. Domenica 23 giugno alle 18:30, il piano solo del pianista Enrico Zanisi al Belvedere di Forca di Presta.
Venerdì 28 giugno, il trio Euphonia di Eugnio Finardi, con il sassofonista Raffaele Casarano e il pianista Mirko Signorile, alle 21:30 in Piazza del Popolo a Offida, concerto preceduto dalla P-Funking band nelle strade del borgo.
A luglio, JazzAP si sposta ad Ascoli Piceno per tre giorni consecutivi di concerti in Piazza del Popolo. Sabato 6 luglio alle 23:00 il sassofonista Enzo Favata in quartetto presenta “The crossing”, domenica 7 luglio alle 21:30 il quintetto di Raffaele Casarano con “Ani’s Live”, preceduto da diversi street concert nel centro storico a partire dalle 19:30. Infine, lunedì 8 luglio alle 21:30, il concerto degli Avion Travel con la Medit Orchestra diretta da Angelo Valori chiude la tre giorni di JazzAp ad Ascoli Piceno.
Si prosegue sabato 13 luglio a Ripatransone, alle 19,30 nella Scalinata di Via Margherita con il duo composto dal contrabbassista Jacopo Ferrazza e dalla cantante/chitarrista Simona Severini e alle 21.30 in Piazza XX Settembre con il Mark Lettieri Group.
Il 20 luglio, a Rotella, sotto la Torre dell’Orologio alle ore 20.00, è la volta della pianista, cantante e compositrice cubana Jani McPherson.
Domenica 21 luglio ore 20:00, al Belvedere Balzo di Montegallo il concerto dedicato al genio musicale di Jelly Roll Morton della sassofonista e cantante altoatesina Helga Plankensteiner. Sabato 27 luglio, ore 20.00 a Force, al Belvedere di Quinzano, la violoncellista e cantante irlandese Naomi Berrill presenta in trio il suo ultimo album Inish. Domenica 28 luglio alle 21.30, in piazza di Paggese ad Acquasanta Terme, il quartetto statunitense The Bad Plus.
Chiude l’edizione 2024 di JazzAp, martedì 30 luglio in Piazza Peretti a Grottammare, ore 21.30, il concerto del duo composto dal pianista e fisarmonicista Antonello Salis e dal sassofonista Stefano Cocco Cantini.
 
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Giovedì 25 luglio si aprirà il sipario sulla decima edizione di Termoli Jazz
Artisti di rango nazionale e mondiale ospiti del festival
 
Sale la febbre per la decima edizione di Termoli Jazz (Termoli, provincia di Campobasso), prestigioso festival organizzato dall’Associazione Culturale Jack, con Michele Macchiagodena nel ruolo di presidente e direttore artistico, e realizzato grazie al patrocinio e al contributo dell’Amministrazione Comunale di Termoli e della Regione Molise. La venue sarà Piazza Duomo, ma i riflettori si accenderanno giovedì 25 luglio, alle 19:30, al ristorante Borgomastro – Borgo Antico con il Sunset Talks, un approfondimento sulla musica, sulla comunicazione musicale e sul valore del festival, nell’ottica di attrarre il turismo culturale, in presenza di vari ospiti. Alle 22:00, il primo ospite sarà Ashley Henry, cantante, pianista e tastierista di grande talento apprezzato in tutto il mondo, che sarà accompagnato da Fernandez Yves al basso e da Rodriguez Tiss alla batteria. Il repertorio sarà incentrato sulle sue composizioni originali frutto di un’ibridazione comprendente soprattutto jazz e hip hop. A seguire, alle 23:00, DJ set. La serata successiva, alle 21:30, sarà la volta di Kyoto, al secolo Roberta Russo (voce, synth e percussioni), che condividerà il palco con Toto Renzulli (synth). Un progetto trasversale, singolare, che fonde l’elettronica con la tradizione pugliese. Alle 22:15, toccherà a Francesca Fiori e al suo reading di poesie. Poetessa e performer, nonché vincitrice di svariati concorsi nazionali, trasporterà gli ascoltatori in una sorta di dimensione parallela declamando le sue opere. Al termine, alle 23:00, ecco Daniela Pes (voce, tastiere ed elettronica) insieme a Maru Barucco (voce, tastiere ed elettronica) e Maria Giulia Degli Amori (percussioni). Daniela Pes, attraverso la sua musica, darà vita a un habitat che, per osmosi, amalgama sentieri sonori ancestrali, contemporanei e avveniristici. In conclusione, sabato 27 luglio, ancora il Sunset Talk alle 19:30 presso il ristorante Borgomastro – Borgo Antico e, alle 22:00, il concerto di Daykoda (synth, tastiere ed elettronica) in Piazza Duomo con Riccardo Sala (sax e synth), Andrea Dominoni (basso) e Matteo D’Ignazi (batteria). I brani di Andrea Gamba, alias Daykoda, rappresentano un viaggio immersivo fra l’elettronica e il jazz sperimentale, che creano suggestioni sonore assai stimolanti. Ad impreziosire la decima edizione di Termoli Jazz, sempre più nella direzione di un’impronta moderna e di una mescolanza di diversi stili del jazz, ci sarà la presenza del noto conduttore radiofonico Massimo Oldani, voce di Radio Capital, che sarà protagonista di interviste e talk show, della brillante giornalista Anita Soukizy, anche collaboratrice per Musica Jazz, che racconterà il festival in tutte le sue sfaccettature e la rinnovata partnership con Disisradio, webradio tutta molisana che più che partner è parte integrante del festival. L’ingresso è gratuito per tutti gli eventi.  

SEGRETERIA TERMOLI JAZZ: 324-5846599
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Tango, blues, soul, classica, jazz, gospel e molto altro: 
 dal 29 giugno torna “Suoni Mobili”, il festival itinerante che porta la musica del mondo tra Milano,   Monza, Lecco e Como (ma non solo)
Guida alla XV edizione della manifestazione organizzata da Musicamorfosi e promossa dal Consorzio Brianteo Villa Greppi, che animerà le sere d’estate di diversi angoli della Lombardia con un ricco cartellone in cui troveranno spazio, con pari dignità, generi musicali tra loro molto diversi. Tra i gruppi e gli artisti coinvolti spiccano i nomi di Karima, Jimetta Rose, Fabrizio Bosso, Simone Zanchini, l’Orchestra Canova, Giovanni Falzone e Sophia Tomelleri  
  
Si alzerà sabato 29 giugno, a Milano, il sipario sulla nuova edizione di “Suoni Mobili”, il festival itinerante organizzato dall’associazione Musicamorfosi e promosso dal Consorzio Brianteo Villa Greppi che da sempre anima le estati della Brianza monzese e di quella lecchese e che, ormai da diversi anni, “sconfina” felicemente tra le province di Milano e Como, con ulteriori e sempre più numerose incursioni in nuovi territori. Anche la XV edizione sarà ricchissima e proporrà, come di consueto, un cartellone fitto di concerti in cui troveranno spazio, con pari dignità, generi musicali tra loro molto diversi: dalla classica al gospel, dal jazz al tango, dal blues al folk, dal flamenco all’afrobeat.
L’evento di apertura della nuova stagione sarà il “Suoni Mobili Party”, in programma sabato 29 giugno nel Piazzale delle Armi del Castello Sforzesco di Milano con un doppio appuntamento intitolato “Dal Nuovo Mondo”, all’insegna della grande musica senza confini e dei giovani interpreti che la fanno vivere, per l’appunto, nel vecchio e nel nuovo mondo. Alle ore 21 andrà in scena la performance della Papayebrass, esplosiva formazione colombiana il cui suono nasce dall’incontro tra le brass band (papayeras) del Paese sudamericano e quelle nordamericane. Il repertorio, ampio e diversificato, comprende brani originali, cumbia, classici di Lucho Bermúdez (la più famosa big band colombiana degli anni Cinquanta e Sessanta) ma non solo. Prima del concerto serale, la Papayebrass sarà protagonista (alle ore 18.30) di una performance estemporanea nel cortile delle case MM di piazzale Dateo; poi i musicisti saliranno a bordo del Magic Bus che porterà gli abitanti degli alloggi popolari, gli ascoltatori di Radio Popolare e chi lo vorrà al Castello Sforzesco (prenotazioni on line: https://www.eventbrite.com/e/biglietti-viaggia-verso-il-castello-con-noi-sul-magic-bus-927088866757?aff=oddtdtcreator).
Alle 21.30 spazio alla classica con l’Orchestra sinfonica del Conservatorio della Svizzera italiana, composta dai migliori studenti del Conservatorio di Lugano e diretta dall’inglese Leo McFall, solista il clarinettista polacco Kamil Janas. In programma musiche di Beethoven, Weber e Dvořák. I biglietti (5 euro più diritti di prevendita; 8 euro alla porta) per il “Suoni Mobili Party” sono acquistabili on line (www.mailticket.it/manifestazione/6K39).
La Papayebrass sarà protagonista di altri due live domenica 30 giugno, rispettivamente a Cinisello Balsamo (Mi) e a Seveso (Mb), nella sede di Musicamorfosi: saranno due concerti di ringraziamento in memoria di chi ha dedicato la sua esistenza al servizio delle comunità locali, nel segno dell’inclusione, della socialità e dell’associazionismo, con un’attenzione particolare alle persone più fragili.  
Anche quest’anno sono tantissimi gli artisti e i gruppi, spesso in arrivo dall’estero (tra cui Jimetta Rose, Ginger Brew e Ajate), che prenderanno parte a “Suoni Mobili”: in molti casi si tratta di nomi famosi (Karima, Fabrizio Bosso, Simone Zanchini) e di graditi ritorni (Giovanni Falzone), ma anche di novità assolute e di progetti originali, selezionati dal direttore artistico Saul Beretta in base all’unico criterio che conta, quello della qualità. 
Dopo l’inaugurazione milanese, la XV edizione del festival comincerà il suo viaggio regalando tanta musica ma anche interessanti momenti di approfondimento, guide all’ascolto, laboratori e appuntamenti culturali come, per esempio, la visita alla Chiesa di San Maurizio, a Monza, domenica 30 giugno (a cura della delegazione del Fai Monza), che precederà il concerto della sassofonista Sophia Tomelleri (con l'attrice Beatrice Marzorati voce recitante), e quella  al Seminario di Seveso, lunedì 1 luglio, sempre a cura del Fai Monza e in programma prima dell’esibizione di Roberto Olzer all’organo e di nuovo Sophia Tomelleri al sax.
Anche il tango, «il pensiero triste che si balla» (e che si ascolta), caratterizzerà il cartellone della nuova edizione di “Suoni Mobili”: il bandoneon di Gino Zambelli risuonerà, infatti, martedì  9 luglio nella Chiesina di Santa Margherita a Casatenovo (Lc) e mercoledì 10 luglio a Monticello Brianza (Lc), quando Villa Greppi si trasformerà in una suggestiva e affascinante milonga dove si potrà ballare fino a mezzanotte. Quanto a Giovanni Falzone, il grande trombettista e compositore siciliano, nome di punta della scena jazz nazionale e presenza familiare del festival, sarà il leader due progetti distinti, in quartetto e in duo, la mattina di domenica 7 luglio a Cremella (Lc). I concerti di Zambelli e Falzone (e molti altri) fanno parte della sezione Spiritual Jazz del festival, allestita con il contributo del Ministero della Cultura (grazie al Fus, il Fondo unico per lo spettacolo): si tratta di concerti ospitati in luoghi di culto e in complessi monumentali altamente simbolici per le comunità locali. Non solo: la Siae, con il bando “Per Chi Crea” ideato con l’obiettivo di promuovere e valorizzare i musicisti emergenti di età non superiore ai 35 anni, e il Ministero della Cultura hanno contribuito alla realizzazione di altri appuntamenti del festival, come il concerto jazz dell’Østrik Quartet in programma il 30 luglio a Casatenovo (Lc).
Prima, al Roseto della Villa Reale di Monza andrà in scena, venerdì 12 luglio, l’evento “Astral Astor” con musiche di Piazzolla, Di Marino e Morricone, a cura dell’Orchestra Canova diretta da Enrico Saverio Pagano con la partecipazione di Simone Zanchini, fuoriclasse della fisarmonica (che il giorno dopo, il 13 luglio, si esibirà in duo con Roberto Olzer alla Cappella Reale della Reggia di Monza). Sempre sabato 13 luglio, ma a Seregno (Mb), nella Chiesa di S. Ambrogio, Lorenzo Zandonella Callegher all’organo ricorderà la figura e l’eredità spirituale di Ettore Pozzoli (noto pianista, compositore e didatta, originario della cittadina brianzola) e, subito dopo, lo Spiritual Trio del trombettista Fabrizio Bosso, jazzista di fama internazionale, regalerà emozioni uniche con un omaggio alla musica nera, declinata nella sua variante Gospel e Spiritual. A Seregno, lunedì 15 luglio, un altro imperdibile doppio evento sarà quello che vedrà protagonisti prima Lorenzo Zandonella Callegher nelle vesti di musicista-divulgatore e, poi, “Two of Us”, ovvero la cantante Karima e Alberto Marsico all’organo Hammond, che esploreranno molte delle sfaccettature e delle correnti musicali americane del ‘900: il gospel, gli spiritual, il jazz, il soul, ma anche brani tratti dal repertorio di Broadway e i grandi compositori statunitensi (Karima e Alberto Marsico, con il batterista Luca Guarino, saranno in scena anche a Lugano sabato 20 luglio).
Nel cartellone della XV edizione sono presenti, inoltre, i Matojeni music-maniacs, gruppo blues “made in Zimbabwe”, in concerto giovedì 18 luglio al Lac di Lugano, e la formidabile cantante soul Jimetta Rose, in arrivo da Los Angeles, alla guida del suo coro The Voice of Creation il 19 luglio a Lugano, il 20 luglio a Lecco e il 21 luglio a Cesano Maderno (Mb). Da tenere d’occhio anche la formazione Ajate, che mescola in modo estremamente personale e convincente sonorità afrobeat e musica tradizionale giapponese (sabato 27 luglio a Milano e il giorno dopo a Cesano Maderno).
Nel mese di agosto, infine, la carovana di “Suoni Mobili” approderà su entrambe le sponde del lago di Como: da segnalare, in particolare, giovedì 1 agosto, nella chiesetta di Sant’Egidio, a Lecco, i set in solo di due eccezionali musicisti quali lo svizzero Jon Hansen (tuba) e la tedesca Nicole Johänntgen (sax) che poi, sul versante lariano, insieme al percussionista David Stauffacher formeranno una brass band tascabile e presenteranno a Tremezzina (Co) composizioni originali ispirate al jazz di New Orleans, “speziate” con sonorità dell’Europa orientale.
Tutti gli appuntamenti del festival, tranne quello di apertura, sono a ingresso libero (in alcuni casi è necessaria la prenotazione) con donazione suggerita.

Qui il calendario completo: suonimobili.it
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Jazz, gospel e tamburi sacri giapponesi sul lago di Como dal 4 al 7 agosto 
 e anteprima speciale il 29 luglio a Villa Carlotta per il 
Tremezzina Music Festival
  
Giovani talenti del jazz italiano (Sophia Tomelleri, Michele Tino, Thomas Umbaca), musicisti di fama internazionale (Ginger Brew, Anna Ferrer e Nicole Johänntgen), una travolgente street band di ottoni (la Rusty Brass) e la catarsi delle percussioni giapponesi (il trio Munedaiko): guida alla XXI edizione della manifestazione organizzata dall’associazione culturale Musicamorfosi   
 
Un’imperdibile anteprima a Villa Carlotta, quattro giorni all’insegna della musica di qualità (dal jazz al gospel ai suoni ancestrali più remoti e affascinanti), artisti affermati a livello internazionale, giovani talenti della scena italiana e un coinvolgente laboratorio con i tamburi giapponesi: è questo, in estrema sintesi, il cartellone della XXI edizione del Tremezzina Music Festival, la manifestazione organizzata dall’associazione culturale Musicamorfosi (che gode del contributo del Comune di Tremezzina, BCC Lezzeno e Pro Helvetia e del patrocinio e contributo del Consiglio regionale della Lombardia) in programma dal 4 al 7 agosto sulla sponda comasca del Lario. In realtà, la nuova edizione verrà inaugurata un po’ prima: lunedì 29 luglio, infatti, è prevista un’anteprima speciale nella raffinata cornice di Villa Carlotta, a Tremezzina: qui, dalle ore 18.30 in poi si esibiranno il giovane pianista e compositore italiano Thomas Umbaca e, a seguire, la cantautrice catalana Anna Ferrer (ingresso 24-30 euro con accesso a villa e giardini; prevendita on line). Talento emergente del jazz italiano, Umbaca presenterà i brani del suo album d’esordio, intitolato “Umbaka”, in cui il pianoforte la fa da padrone ma dove trovano spazio anche le percussioni, la voce e alcune sperimentazioni che danno vita a un linguaggio fortemente espressivo. Originaria di Minorca, Anna Ferrer è una delle musiciste più interessanti della Catalogna. Chitarra e voce, l’artista iberica ha saputo rielaborare le tradizioni musicali della sua terra, rinnovandole in modo originale e convincente e creando un folk elettronico e contemporaneo che seduce gli ascoltatori. Dopo l’anteprima di fine luglio, il Tremezzina Music Festival aprirà ufficialmente i battenti  domenica 4 agosto con la Gospel Night di Ginger Brew e del Sisters and Brothers Gospel Choir Ensemble al parco Teresio Olivelli (ore 21, ingresso libero con libera donazione): un concerto dedicato alla musica religiosa afro-americana con un’interprete d’eccezione quale Ginger Brew, cantante ghanese di spessore internazionale, conosciuta in Italia come corista e voce solista di Paolo Conte. Con il Sister and Brothers Gospel Choir Ensemble, prestigioso coro gospel italiano diretto da Carla Baldini, Ginger Brew si cimenterà in una performance unica, capace di trasmettere il significato più profondo di questo genere trascinante e di coinvolgere il pubblico in un canto collettivo che regala profonde emozioni. Lunedì 5 agosto si tornerà a Villa Carlotta (ore 18.30, ingresso 24-30 euro; prevendita on line) per il live del quartetto jazz guidato dai sassofonisti Sophia Tomelleri e Michele Tino (con Stefano Zambon al contrabbasso e Fabrizio Doberti alla batteria). Tra i nomi più interessanti della nuova scena nazionale, Michele Tino e Sophia Tomelleri proporranno un insieme di composizioni, originali e non, che cercano di sfruttare al massimo le potenzialità del gruppo, contrapponendo alla ricerca contrappuntistica dei due sassofoni la costante ambiguità armonica dovuta alla mancanza del pianoforte. Un approccio che dona ai due musicisti una libertà espressiva e una imprevedibilità notevoli, assottigliando sempre di più la linea che divide il lato compositivo da quello improvvisativo. In serata, al parco Olivelli (ore 21, ingresso libero con libera donazione), riflettori puntati su “Tremezzinorleans”, progetto a cura di tre formidabili jazzisti quali Nicole Johänntgen (sax), Jon Hansen (tuba) e David Stauffacher (percussioni): lodata dalla critica internazionale per le sue qualità strumentali e creative, la tedesca Nicole Johänntgen, alla guida della sua brass band tascabile, presenterà composizioni originali ispirate al jazz di New Orleans, “speziate” con le sonorità dell’Europa orientale.
Nicole Johänntgen sarà protagonista anche il giorno successivo, martedì 6 agosto, quando nella piazzetta di Campo di Lenno darà vita (ore 9.30; brunch e colazioni presso la Locanda del Grifo a 9 euro) a un concerto in solo intitolato “Il soffio di Dioniso”: la sassofonista e compositrice tedesca esplorerà le potenzialità del sassofono, tra tradizione e innovazione. Alle 18.30, al parco Olivelli, si cambierà decisamente atmosfera con un workshop dedicato ai tamburi sacri giapponesi (quota di partecipazione 15 euro; prenotazioni su www.eventbrite.it): si tratta di un laboratorio pratico nel corso del quale tutti potranno familiarizzare, suonare e danzare con i Taiko, i tamburi sacri giapponesi. I partecipanti scopriranno i “superpoteri” della musica, capace di radunare, collegare e porre in relazione le persone. In serata, nella stessa location (ore 21, ingresso libero con libera donazione), il Taiko, strumento dal forte potere espressivo e liberatorio, sarà al centro dell’esibizione del trio italo-giapponese Munedaiko, composto da Mugen, Naomitsu e Tokinari Yahiro. Più che un concerto, quello che andrà in scena sarà un rito catartico in cui le percussioni dei tamburi incontreranno i delicati suoni dei flauti Shakuhachi e Shinobu: melodie primordiali e spirituali si fonderanno a gesti scenici in una performance straordinariamente potente. Infine, mercoledì 7 agosto, per l’ultima giornata della manifestazione, riflettori puntati sulla Rusty Brass, esuberante formazione di ottoni “arrugginiti” e anomali in arrivo dalla Val Camonica: alle 18.30, presso il Chiosco San Giorgio di Lenno, la brass band bresciana (in formato ridotto) proporrà una selezione di brani eseguiti dal vivo per accompagnare il rito dell’aperitivo (concerto+drink on the beach 10 euro). In serata, al parco Olivelli (ore 21, ingresso libero con libera donazione), i musicisti della Rusty Brass mescoleranno in modo davvero originale i ritmi funk-rock con le sonorità balcaniche, le incursioni nella tradizione classica con il jazz di New Orleans e il folklore messicano, il reggae con l’hip-hop ma non solo: uno spettacolo coinvolgente, anzi travolgente, per una chiusura di festival indimenticabile. In caso di maltempo, i concerti si svolgeranno presso l’auditorium della scuola statale di via degli Ulivi, località Ossuccio, Tremezzina (Co).
 

Info: 3314519922
email: info@musicamorfosi.it  
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FARA MUSIC FESTIVAL 
EDIZIONE XVIII
 Fara Music Festival, Via di Porta Montopoli, 5, Abbazia di Farfa (Ri)

I concerti al parco Cremonesi – Abbazia Di Farfa
Dal 25 luglio al 28 luglio, ore 21:30
Tutti gli altri concerti si svolgeranno nel Garden del Fara Music
 
Per la XVIII edizione consecutiva, il Fara Music Festival torna ad essere protagonista dell’estate musicale laziale. 30 concerti, dal 6 luglio al 25 agosto, nell'incantevole borgo medievale dell'Abbazia di Farfa, a soli 35 minuti da Roma. I concerti si terranno tra il “Garden del Fara Music” e il Parco Cremonesi. Due palcoscenici a poca distanza l’uno dall’altro. Oltre 80 artisti da tutto il mondo, con alcune esclusive, anteprime assolute e novità editoriali. Il Fara Music Festival, rassegna consolidata come uno dei principali appuntamenti del panorama musicale jazzistico regalerà al pubblico un'esperienza sensoriale senza pari. I due palchi allestiti, immersi nel verde e nella storia dell'Abbazia di Farfa, ospiteranno performance indimenticabili, spaziando tra diverse sfumature del jazz e creando un'atmosfera suggestiva e coinvolgente.
Tra i protagonisti di questa edizione, si esibiranno mostri sacri del jazz nazionale come Enrico Pieranunzi “FelliniJazz” e Danilo Rea “Tributo a Billie Holiday”, e star statunitensi come The Bad Plus e Jonathan Kreisberg Quartet, ambedue in esclusiva per il Lazio. Non mancherà lo spazio per la Musica d'Autore con la presenza di Nino Buonocore, con il suo Quartetto “in Jazz”, e per progetti originali come Butterfly special Guest Luca Aquino, Mauro Mussoni Trio Guest Nico Gori, Camera Ensemble, di Giovanni Palombo con Gabriele Coen.
Spazio come da tradizione per la Nuova Generazione Jazz con alcuni progetti nazionali ed europei, tra i quali, Lorenzo Bisogno Quartet feat. Cosimo Boni, neo vincitore del Premio Siae “Per Chi Crea”, Jemma, "Premio Lazio Sound",  Trinetones feat. Domenico Sanna, No:Fly feat Gianluca Caporale, Antonio Ottaviano Quintet, vincitore del Premio Urbani, Mateusz Kaszuba Trio, vincitore del Jazz Juniors Festival di Cracovia.
Protagonista anche in questa edizione la voce femminile. Tra i progetti che si alterneranno nei due mesi, due figlie d'arte Oona Rea e Beatrice Gatto. Suoneranno inoltre Serena Berneschi Quintet, Lilac Dream, Elsa Baldini Quartet, Elimi.
La manifestazione si svolgerà dal 6 Luglio al 5 Agosto, offrendo giornate ricche di musica, cultura e divertimento. Ogni serata sarà un viaggio musicale che toccherà le corde dell'anima, grazie alla presenza di artisti di grande talento e alla magia del luogo. Non perdete l'opportunità di vivere un'esperienza unica nel cuore dell'Abbazia di Farfa. Vi aspettiamo numerosi per celebrare insieme la passione per il jazz e la bellezza della musica dal vivo. Il Fara Music Festival è realizzato con il contributo del Ministero della Cultura, della Regione Lazio e della Fondazione Varrone.


La Direzione artistica è affidata a Enrico Moccia.

Tutti i Concerti in Programma

• 25 Luglio | Parco Cremonesi: Enrico Pieranunzi Trio “FelliniJazz"
• 26 Luglio | Parco Cremonesi: Nino Buonocore “in Jazz"
• 27 Luglio | Parco Cremonesi: The Bad Plus
• 28 Luglio | Parco Cremonesi: Danilo Rea con Barbara Bovoli e Oona Rea “Tributo a Billie Holiday”
• 2 Agosto |Fara Music Garden: Camera Ensemble
• 3 Agosto |Fara Music Garden: Jack De Carolis Trio
• 4 Agosto |Fara Music Garden: Serena Berneschi Quintet
• 9 Agosto | Fara Music Garden: Mateusz Kaszuba Trio
• 10 Agosto |Fara Music Garden: Mauro Mussoni Trio feat. Nico Gori
• 11 Agosto | Fara Music Garden: Extrasauce
• 14 Agosto | Fara Music Garden: Lilac Dream Quartet
• 15 Agosto | Fara Music Garden: Beatrice Gatto
• 16 Agosto | Fara Music Garden: Elimi
• 17 Agosto | Fara Music Garden: Trinetones feat. Domenico Sanna
• 18 Agosto | Fara Music Garden: Paolo Palopoli Quintet feat Enrico Erriquez
• 23 Agosto | Fara Music Garden: No:Fly feat. Gianluca Caporale
• 24 Agosto | Fara Music Garden: Elsa Baldini Quartet
• 25 Agosto | Fara Music Garden: Polini Sorci Mangialardi

Inizio Concerti, ore 21.30

INFO e BIGLIETTI: E’ possibile acquistare il biglietto di alcuni eventi in prevendita attraverso il portale VivaTicket

Si potranno acquistare i biglietti anche la sera dei concerti, in biglietteria, nell’Area Concerti.

COSTI DEI SINGOLI EVENTI
Concerti del 25, 26, 27, 28 Luglio: Posto Unico: 15,00€ | Ridotto (Under 26 e Over 65): 12,00€; Concerti del 19, 20 Luglio: Posto Unico: 12,00€ | Ridotto (Under 26 e Over 65): 10,00€; Tutti gli altri concerti in programma: Posto Unico: 5,00€

ABBONAMENTI
Fara July Pass | I concerti del 6, 7, 13, 14, 18, 19, 20, 21, 25, 26, 27, 28 Luglio: 45€; Fara Summer Pass | Tutti i Concerti in Programma: 70€; Fara August Pass | I concerti del 2, 3, 4, 9, 10, 11, 14, 15, 16, 17, 18, 23, 24, 25: 35€; Abbonamento nominativo non cedibile.
Nei settori con posti SEDUTI NON NUMERATI i genitori possono tenere in braccio i bambini che non abbiano ancora compiuto 8 anni, i quali, non occupando alcun posto a sedere, non pagano il prezzo del biglietto.
I titoli che danno diritto alla riduzione vanno esibiti in caso di verifica da parte del personale predisposto al controllo.

Per Info, Prenotazione e Promozioni:  Whatsapp: 327 2514740
 Mail: info@faramusic.it
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DAL 24 AL 30 LUGLIO A LA SPEZIA 
la 56ª edizione della rassegna
FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL JAZZ DI LA SPEZIA
 
Il festival dedicato alla musica jazz più longevo d’Italia 
 
Dopo il grande successo della scorsa edizione, dal 24 al 30 luglio a La Spezia si terrà la 56ª edizione del FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL JAZZ DI LA SPEZIA, la più importante rassegna jazz della Liguria nonché il più antico festival musicale italiano dedicato al genere. «Siamo pronti per lo svolgimento della 56ª edizione del Festival Internazionale del Jazz, la manifestazione più longeva d’Italia dedicata a questo genere musicale. – dichiara Pierluigi Peracchini, Sindaco di La Spezia – Anche quest’anno avremo grandi nomi di rilevanza nazionale e internazionale che di certo sapranno coinvolgere il pubblico con spettacoli di grande rilievo. Russell Crowe, Goran Bregovic, Mike Stern e molti altri si esibiranno nella nostra città che, di anno in anno, diventa sempre più un punto di riferimento per gli appassionati del jazz e non solo». Nell’edizione 2024 del festival, che si svolge sotto la direzione artistica di Lorenzo Cimino, la musica rimane protagonista assoluta della sette giorni. L’evento, ormai appuntamento fisso per migliaia di appassionati di musica jazz provenienti da tutta Italia, propone un programma stellare con artisti di fama internazionale pronti a emozionare con performance uniche ed indimenticabili. «Mi sono sempre impegnato per presentare ogni anno un cartellone in grado di regalare le migliori esperienze della musica improvvisata, ispirandomi ai movimenti e le energie della cultura afroamericana – spiega Lorenzo Cimino, il direttore artistico – in questa edizione, ho mantenuto un forte legame con la tradizione, volendo però intercettare tutte le nuove tendenze musicali, esplorando le evoluzioni artistiche che definiscono il nostro tempo» Ancora una volta, sarà il suggestivo centro storico di La Spezia a fare da cornice al Festival Internazionale del jazz. Per una settimana la città ligure si accenderà con seguitissimi concerti che si terranno, come di rito, nella scenografica Piazza Europa a partire dalle ore 21.30. 
A inaugurare questa edizione della kermesse, il 24 luglio alle ore 21.30, sarà il concerto di G. Bregovic and The Wedding & Funeral Band. Il musicista e compositore balcanico più celebre al mondo sarà affiancato dalla sua Wedding and Funeral Band, capaci di riuscire nella missione impossibile di fondere le armonie della vocalità bulgara. (ingresso a pagamento – A partire da 36,70€).
Giovedì 25 luglio, alle ore 21.30, sarà il turno della Mike Stern Randy Brecker Band. Una nuova avventura per Stern, che presenta un inedito quartetto a nome suo e del grande trombettista Randy Breker. Mike è uno dei chitarristi elettrici più stimati della sua generazione e Randy ha contribuito a plasmare il suono del jazz e R & B per quattro decenni. (ingresso a pagamento – A partire da 24,20€).
Sabato 27 luglio alle ore 21.30, è molto atteso il concerto di Irene Grandi “Io in Blues”. Un evento emozionante e coinvolgente, composto da canzoni internazionali e italiane che spaziano dagli anni sessanta fino agli anni novanta, senza dimenticare i grandi successi di Irene da riscoprire in un arrangiamento rock-blues. (ingresso a pagamento – A partire da 24,20€).
Domenica 28 luglio alle ore 21.30, sempre in Piazza Europa, Dado Moroni, Eddie Gomez e Joe La Barbera porteranno sul palco lo spettacolo “Kind of Bill” – Omaggio a Bill Evans. Bill Evans ci ha lasciato 44 anni fa, ma la sua musica continua a vivere sia per chi suona jazz sia per chi lo ascolta. Non esiste pianista moderno che non faccia riferimento alla sua eredità musicale, soprattutto quando si tratta di suonare in trio. (ingresso a pagamento – A partire da 19,20€).
Paolo Fresu e Uri Cane, inaugureranno la serata del 29 luglio esibendosi in duo alle ore 21.30. Il duo Fresu-Caine è la storia del fortunatissimo incontro tra due grandi personalità del jazz moderno. Insieme, affrontano il gioco con sorprendente semplicità, riuscendo perfettamente a trasmettere il sentimento che guida questa musica. (ingresso a pagamento – A partire da 24,20€).
Martedì 30 luglio appuntamento per il gran finale del Festival. A partire dalle ore 21.30, si esibirà live Russel Crowe & The Gentlemen Barbers. L’attore neozelandese, premio Oscar nel 2001 come miglior attore protagonista per “Il gladiatore”, ha partecipato come ospite della terza serata del più recente Festival di Sanremo nella veste di musicista e cantante. Infatti, prima di diventare attore ha mosso i suoi primi passi artistici nella musica. (ingresso a pagamento – A partire da 36,70€).
La 56ª edizione del Festival Internazionale del Jazz è sostenuta dal Comune di La Spezia, Ente titolare e promotore dell'evento. La rassegna è inoltre realizzata con il patrocinio della Regione Liguria e con la collaborazione di Iren SPA, Fondazione Carispezia, Società dei concerti Onlus, BVLG (banca Versilia Lunigiana e Garfagnana) e con il contributo di AdSP - Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale e MBDA. Il festival internazionale del jazz della Spezia è il più longevo festival musicale italiano dedicato alla musica jazz. Si svolge a La Spezia,  nell'estate di ogni anno, ininterrottamente dal 1969. L'idea di organizzare un festival del jazz in città si concretizza nell'estate del 1969 per iniziativa dello storico musicista Tiberio Nicola e di altri appassionati che, appena l'anno prima, avevano dato vita all'associazione “Amici del Jazz della Spezia”. Per le prime tre edizioni il festival ha luogo a Lerici, nel parco di villa Marigola, ospitando da subito musicisti di livello internazionale. Il 18 luglio 1969 fu la data del primo “Festival Del Jazz della Spezia”. Quella sera suonarono il trio di Bill Evans (con Eddie Gomez e Marty Morell), il quartetto del sassofonista americano Lucky Thompson ed una big band diretta dal trombettista canadese Maynard Ferguson. Dalla 52ª edizione la direzione artistica è stata affidata a Lorenzo Cimino mentre l’organizzazione alla Società dei Concerti della Spezia.


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Martedì 23 luglio si aprirà il sipario sulla venticinquesima edizione di Sant’Elpidio Jazz Festival 
Stelle nazionali e mondiali del jazz ospiti in questa edizione

Cresce l’attesa per la venticinquesima edizione di Sant’Elpidio Jazz Festival, storica rassegna del circuito Jazz di Marca che si svolgerà a Sant’Elpidio a Mare (provincia di Fermo), organizzata dall’Assessorato alla Cultura e dall’associazione AMAT in collaborazione con Syntonia Jazz, per la direzione artistica di Alessandro Andolfi. Di grande qualità i concerti che si terranno alle 21:15, principalmente in Piazza Matteotti. Si accenderanno i riflettori martedì 23 luglio con John Scofield & Dave Holland Duo, formazione composta dal chitarrista statunitense e dal contrabbassista inglese che rappresentano due figure iconiche del jazz moderno. Il 29 sarà la volta di João Bosco Quartet, prestigiosa formazione diretta da João Bosco (voce e chitarra) e completata da Ricardo Silveira (chitarra), Guto Wirtti (basso) e Kiko Freitas (batteria), concerto aperto da Mafalda Minnozzi – Paul Ricci Duo, noto sodalizio trentennale che unisce la cantante e il chitarrista italo-statunitense. Si proseguirà giovedì 1° agosto con Francesca Tandoi Trio Feat. Eleonora Strino, spumeggiante band formata da Francesca Tandoi (pianoforte), Stefano Senni (contrabbasso), Giovanni Campanella (batteria) e dall’ospite Eleonora Strino (chitarra). La serata successiva, in occasione del venticinquesimo del Sant’Elpidio Jazz Festival, in collaborazione con l’Accademia Organistica Elpidiense giunta al suo cinquantesimo anno di attività, ecco un duo d’eccezione: Paolo Fresu & Glauco Venier. Il trombettista e flicornista di blasone internazionale e il sopraffino pianista, in questa circostanza all’organo callido, si esibiranno presso la chiesa Perinsigne Collegiata. Il 4 toccherà a Frida Bollani Magoni & Albert Eno, duo che fonde il puro talento della giovanissima Frida Bollani Magoni (voce e pianoforte) con la poliedricità e l’esperienza di Albert Eno (voce e chitarra). Il 6 sarà protagonista Stefano Di Battista Quintetto – La Dolce Vita, gruppo diretto da uno fra i più conosciuti sassofonisti jazz italiani in ambito internazionale e completato da Matteo Cutello (tromba), Andrea Rea (pianoforte), Daniele Sorrentino (contrabbasso) e Luigi Del Prete (batteria). Mentre il 7 salirà sul palco Theo Croker Quartet, formazione di caratura internazionale composta da Theo Croker (tromba), Mike King (pianoforte e tastiere), Eric Wheleer (contrabbasso) e Miguel Russell (batteria). Sant’Elpidio Jazz Festival sarà arricchito da una serie di altri eventi: 26 luglio alle 18:30, in Piazza Gramsci, Percorsi Obliqui Quartetto – Giacinto Cistola, il 28 alle 21:15, sempre nella stessa piazza, Pergolesi Jazz Ensemble. Giovedì 1° agosto, la masterclass diretta da Eleonora Strino al Teatro Cicconi, venerdì 2 agosto alle 18:30, in Piazza Matteotti, Corpo Bandistico Città di Sant’Elpidio a Mare Special Guest Paolo Fresu. 2, 3, 4 e 8 alle 18:30, in Piazza Gramsci, Sant’Elpidio Jazz Quartet e la masterclass del pianista Ramberto Ciammarughi al Teatro Cicconi. Per concludere, il 14 agosto alle 18:00, nell’ambito Jazz di Marca in collaborazione con l’Unione Montana dei Monti Azzurri e Tolentino Jazz, ideatore e organizzatore del festival Borghi in Jazz, al Lago di Caccamo (Parco Archeologico di Pieve Favera Area 51E1/2), Swing De Niglo Quartet e, alle 21:00, un duo raffinato con protagonisti Ramberto Ciammarughi (pianoforte) e Daniele Di Bonaventura (bandoneon), per il progetto intitolato Ti Racconto una Storia. 


PER INFO E BIGLIETTI:
info@jazzdimarca.it 

BIGLIETTI PRESSO I PUNTI VENDITA CIRCUITO AMAT/VIVATICKET: 071-2072439 – PRESSO BIGLIETTERIA TEATRO CICCONI: 347-6467171 (APERTA DAL GIOVEDÌ AL SABATO DALLE 18:00 ALLE 20:00 – ALLE 18:00 NEI GIORNI DEI CONCERTI)

PER ULTERIORI INFORMAZIONI
UFFICIO TURISTICO COMUNE DI SANT’ELPIDIO A MARE – 0734-8196407
SABATO ORARIO 17:00-20:00 E DOMENICA DALLE 10:30 ALLE 12:30 E DALLE 17:00 ALLE 20:00 – SANT’ELPIDIO JAZZ FESTIVAL-SANT’ELPIDIO TURISMO
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Visioninmusica
presenta
 VISIONINMUSICA SUMMER 2024 

THE BEST OF STEVIE WONDER & RAY CHARLES
Mercoledì 24 luglio 2024 - ore 21
Teatro Romano di Carsulae (TR)
 
ORCHESTRA LEMUSE
solisti: Massimo Morganti - trombone; Federico Mondelci - sassofono
ritmica: Emilio Marinelli - pianoforte; Filippo Macchiarelli - basso Elettrico; Stefano Paolini - batteria
violini: Giada Visentin, Giuditta Longo, Gioele Bellagamba, Maria Ester Crinò, Aurora Agostinelli, Alice Agostinelli, Naima Gambini, Giacomo Valentini, Simone Bannò
viole: Ladislao Vieni, Giuseppe D’amico, Chiara Avati
violoncelli: Andrea Agostinelli, Filippo Boldrini, Giovanni Narciso
contrabbasso: Giacomo Dominici 
Un evento realizzato nell’ambito del progetto CESI 2026 – CESI Porta dell’Umbria 
 
Mercoledì 24 luglio 2024 alle ore 21, al Teatro Romano di Carsulae, in provincia di Terni, Visioninmusica presenta un tributo musicale dedicato a due geni che hanno segnato la storia della musica: Stevie Wonder e Ray Charles. L'Orchestra Lemuse sarà protagonista di The Best of Stevie Wonder & Ray Charles un concerto che vede reinterpretare amati classici della musica contemporanea con due “solisti” d’eccezione - Massimo Morganti al trombone e Federico Mondelci al sassofono - in una straordinaria orchestrazione che combina gli archi a una ritmica jazz. La compagine rappresenta la cifra identitaria del progetto fungendo da elemento crossover tra il funk, il soul e la musica classica, mentre la ritmica jazz restituisce la dimensione originale dei brani, con melodie che si fondono splendidamente con i vari momenti d’improvvisazione. Gli archi, infatti, non si limitano ad accompagnare, ma diventano veri e propri protagonisti in alcuni brani con momenti di assolo che ricordano l'energia e la raffinatezza di una big band jazz. I due fiati solisti - il trombone e il sassofono - grazie alle loro caratteristiche sonore riescono a catturare e restituire l’essenza del timbro unico di Stevie Wonder e Ray Charles, elevando l’autenticità della performance. Da Superstition a Georgia on My Mind, da Isn't She Lovely a Hit the Road Jack, il concerto si snoda come un vero e proprio viaggio musicale attraverso le epoche d'oro della musica soul e jazz. Un dialogo tra due musicisti che sono stati in grado di trascendere i confini dei propri generi musicali. In questo senso l’incipit di Sir. Duke - primo brano in scaletta nonché omaggio al grande compositore statunitense Duke Ellington - ci restituisce il significato ultimo del concerto: “Music is a world within itself / With a language we all understand” ovvero La musica è un mondo a sé / dotato di un linguaggio che tutti possiamo comprendere. The Best of Stevie Wonder & Ray Charles è un viaggio che esplora una memoria musicale collettiva e universale, attraverso melodie che sono state colonna sonora di una generazione intera e saranno d’ispirazione per le generazioni a venire. L'ingresso al pubblico è gratuito, fino ad esaurimento posti, su prenotazione al link di Eventbrite. Per chi lo desiderasse vi è la possibilità, prima del concerto, di prenotare negli spazi food adiacenti al Teatro Romano, un aperitivo rinforzato. In tal caso è necessario inviare un messaggio tramite WhatsApp al numero +39 333 2020747 comunicando nome, cognome, e-mail e numero di persone. 
L'evento, che è il primo di una serie già programmata, intende valorizzare il rapporto tra il borgo di Cesi e le aree archeologiche del suo territorio: la città romana di Carsulae, l’arce preromana di sant’Erasmo e l’area sacra sulla cima del Monte Torre Maggiore. Il progetto Cesi2026 è uno dei 21 progetti pilota finanziati in Italia dal Ministero della Cultura per la rigenerazione dei borghi nell’ambito del PNRR. Cesi2026 punterà su importanti interventi di sistemazione urbanistica e edilizia, sullo sviluppo di attività connesse agli sport outdoor, su eventi culturali e sul miglioramento della qualità della vita nel borgo, anche con l’utilizzo delle più moderne tecnologie digitali. Tutte le informazioni sul progetto Cesi2026 su: www.cesiportadellumbia.it
 
SERENA BRANCALE
“BACCALÀ ON TOUR”
SERENA BRANCALE • lead vocal, loop station, tastiere e drumpad; DROPKICK • finger drummer; MARCO BOTTONI • chitarra, basso e piano; NAUSICA, CORINNE  • cori
 Martedì 30 luglio 2024 ore 21:30
TERNI, Anfiteatro Romano, via del Vescovado, 7
Martedì 30 luglio alle ore 21:30, Serena Brancale si esibirà all'Anfiteatro romano di Terni con il suo "Baccalà on tour". L'evento rientra nella stagione estiva di Visioninmusica 2024. Autentica forza creativa della scena musicale italiana, l'artista dal sound caleidoscopico, ingloba nelle sue performance diversi generi musicali spaziando dal soul al jazz, dal pop al R&B senza tralasciare i suoni dell'elettronica con cui sperimenta grazie a pad, tastiere e loop station. Dopo il successo del tour 2023 e del nuovo singolo ù Baccalà, brano dal ritmo travolgente che è diventato virale sui social media, Serena Brancale si esibirà in quintetto con il finger drummer Dropkick, in un live nuovissimo in cui i giovani polistrumentisti si scambiano accordi e armonie come giocassero in uno studio di registrazione. Un concerto con i suoi brani più rappresentativi e che profuma di ritmi sudafricani di jazz newyorchese, di folklore pugliese, ma anche di salsa e house music. Un esercizio di stile che racchiude tutta l’energia, il ritmo e la verve che la contraddistinguono sul palco. Eclettica e vulcanica, Serena è una poli-strumentista e compositrice ben nota nel panorama musicale italiano per la sua incredibile versatilità e la sua potente voce soul che non passa certo inosservata. Ha calcato il palco di Sanremo giovani 2015 con Galleggiare, ha collaborato con grandi nomi del jazz italiano e internazionale come Fabrizio Bosso, Stefano di Battista e Richard Bona, ricevendo un apprezzamento da Quincy Jones in persona per la sua reinterpretazione di Je so pazzo del grande Pino Daniele. Nei live Serena esprime il suo talento suonando tastiere e pad elettronici e dedicando al suo pubblico, durante i concerti, indimenticabili momenti in “solo” dal carattere intimo e confidenziale ma allo stesso tempo creativo e scatenato.  Alle 19, è inoltre previsto nello spazio adiacente all'entrata dell'anfiteatro, un concerto di pre-apertura, che vedrà protagonista la cantante Cristina Russo e il suo quartetto.

I biglietti per il live di Serena Brancale sono già in vendita sul circuito Vivaticket.it

TOMMY EMMANUEL CGP - LIVE 2024
Mercoledì 31 luglio 2024 - Ore 21:30
Anfiteatro Romano - Terni

 Tommy Emmanuel, leggenda mondiale della chitarra acustica, torna in Italia per un concerto emozionante “in  solo". Ad ospitarlo, il 31 luglio 2024 all'Anfiteatro Romano di Terni, sarà Visioninmusica, che da diverso tempo  promuove in Umbria gli eventi del grande artista. La cornice scelta dalla direttrice artistica Silvia Alunni è lo scenario ideale per la performance di un’icona che ha ridefinito la tecnica del fingerstyle ispirando numerose generazioni di interpreti. Il Grammy per il miglior arrangiamento, vinto quest'anno per la reinterpretazione di Folsom Prison Blues di Johnny Cash insieme ai The String Revolution, è solo il culmine di una carriera piena di successi. Tommy Emmanuel è tra i pochi chitarristi al mondo ad essere stato designato Certified Guitar Player dall'icona della musica Chet Atkins in persona. I biglietti per assistere all'evento sono già in prevendita online sul sito Vivaticket.it

I biglietti della rassegna sono già in prevendita, abbonamenti compresi, sul sito di Vivaticket.it
Associazione Visioninmusica
+39 0744 432714  -  +39 333 2020747 -  info@visioninmusica.com
Sito web: visioninmusica.com   
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XXXIV festival internazionale
Narcao Blues
Narcao (Sud Sardegna), 24 > 27 luglio 2024
 
Dal 24 al 27 luglio a Narcao (Sud Sardegna) la trentaquattresima edizione del festival Narcao Blues
con Jason Ricci & The Bad Kind, Martin Barre, Tommy Castro & The Painkillers, Moore plays Moore feat. Jack Moore, Southern Avenue, Selwyn Birchwood, Artur Menezes, Cek and The Stompers.

Edizione numero trentaquattro in arrivo per Narcao Blues: dal 24 al 27 luglio ritorna il più longevo festival blues in Sardegna, e tra i più apprezzati nel panorama nazionale di questa musica. Un appuntamento imperdibile nell'estate musicale isolana, che già nella sua intestazione rimarca l'inscindibile legame con il paese in cui è nato nel 1989 e dove ha sede l'associazione culturale Progetto Evoluzione che lo organizza e promuove: Narcao, nel cuore del Sulcis, a sedici chilometri circa da Carbonia e a una sessantina da Cagliari. Michael Coleman, Popa Chubby, Canned Heat, Fabio Treves, Mick Taylor, Eric Sardinas, John Mayall, Roberto Ciotti, Peter Green, Larry Carlton, James Cotton, Lucky Peterson, Luke Winslow-King, Billy Gibbons, Otis Taylor, James Senese: sono alcuni tra gli artisti saliti sul palco allestito da sempre in piazza Europa nell'arco di oltre tre decenni e che si appresta ad accogliere i protagonisti della trentaquattresima edizione in programma il prossimo luglio: Jason Ricci & The Bad Kind, Martin Barre, Tommy Castro & The Painkillers, Moore Plays Moore feat. Jack Moore, Southern Avenue, Selwyn Birchwood, Artur Menezes, Cek and The Stompers. Due set per ognuna delle quattro serate, con il consueto assortimento di stili e di musicisti nazionali e internazionali: ancora una volta Narcao Blues declina la formula ben rodata in trentatré edizioni con un cartellone all'insegna della coerenza e della qualità delle proposte. «Nonostante le grandi difficoltà legate alla scarsa presenza di artisti blues in giro per l'Europa» spiega il direttore artistico Gianni Melis, «siamo riusciti a garantire anche per questa trentaquattresima edizione del nostro festival un cartellone di grande qualità. Lo testimoniano i concerti in esclusiva nazionale di Jason Ricci e di Tommy Castro, due artisti incredibili che arriveranno direttamente dagli States per suonare a Narcao». Come sempre ci sarà spazio per nuove proposte già affermate, come i Southern Avenue, Selwyn Birchwood, Artur Menezes, e per il blues europeo con il progetto Moore Plays Moore e per quello italiano con Cek Franceschetti and The Stompers. «Poi la presenza di una leggenda del rock come Martin Barre dei Jethro Tull impreziosisce il cartellone e amplia ulteriormente i confini del festival, che sa guardare oltre il suo genere di riferimento, ma sempre tenendo fede al suo credo, quello che fa sì che la gente si fidi di noi ogni anno: la qualità degli artisti che calcano il nostro palco». Organizzato dall'associazione culturale Progetto Evoluzione con il contributo dell'Assessorato della Pubblica Istruzione, Sport e Spettacolo e dell'Assessorato del Turismo della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna e con il patrocinio del Comune di Narcao, il festival fa parte dell'Italian Blues Union, l'associazione che riunisce l'intero mondo del blues nazionale e si riconosce sotto l'insegna dell'European Blues Union.
 
Al via mercoledì 24 luglio
Luci e amplificatori inizieranno a surriscaldare il clima della piazza Europa di Narcao mercoledì 24 luglio alle 21.30: il compito di aprire degnamente la trentaquattresima edizione del festival spetterà al progetto Moore Plays Moore, accompagnato dal giovane e talentuoso Jack Moore, figlio del famoso Gary Moore e come lui chitarrista; un tributo all'indimenticabile padre, scomparso nel 2011 all'età di 58 anni, che nel corso della sua carriera ha collaborato con vere e proprie leggende del calibro di B.B. King, Albert King, George Harrison, Albert Collins, Bob Dylan, the Beach Boys, Ozzy Osbourne, e Andrew Lloyd Webber, tra gli altri. Con Moore a Narcao ci saranno Szymon Pejski alla voce, Bogdan Topolski alla chitarra, Łukasz Gorczyca al basso e Tomek Dominik alla batteria. Il concerto si lega al progetto "Sardinia Plays the Blues" che il festival di Narcao ha promosso nel 2020, in piena pandemia, invitando sei band sarde a suonare in altrettante località di grande interesse turistico, con l'obiettivo di promuovere le eccellenze musicali e del territorio isolano. Il DVD prodotto per l'occasione venne spedito in tutta Europa, catturando l'attenzione di numerosi festival: tra questi quello di Suwalki, in Polonia, di cui i Moore Plays Moore saranno ora "ambasciatori" a Narcao Blues, mentre una band sarda, De Luca Blues, suonerà in Polonia in rappresentanza del festival isolano qualche settimana prima.
Il secondo set della serata inaugurale, intorno alle 23, vedrà salire in cattedra i Southern Avenue, una delle migliori formazioni soul-blues espresse dalla scena americana negli ultimi anni. Nata nel 2017, la band originaria di Memphis porterà sul palco di Narcao il suo spettacolo carico di energia e groove esplosivo trainato dalla voce svettante della frontwoman Tierinii Jackson e dalla chitarra di Ori Naftaly, con Jeremy Powell alle tastiere, Evan Sarver al basso e Tikyra Jackson ai cori e alla batteria. Presenza costante nei migliori festival blues internazionali, i Southern Avenue vantano tre dischi all'attivo (in attesa del quarto, previsto per la fine dell'anno) e una nomination ai Grammy nella categoria "Best Contemporary Blues Album", a certificare l'alta qualità della loro proposta artistica.
In apertura della seconda serata, giovedì 25 (sempre con inizio alle 21.30), riflettori puntati su Jason Ricci, considerato tra i più importanti armonicisti blues contemporanei, atteso a Narcao per l'unica data italiana del suo tour; uno straordinario talento, quello del bluesman nato a Portland nel 1974, come certificano gli svariati premi raccolti ai Blues Music Awards e il Grammy conquistato nel 2015 per la categoria "Best Blues Album". Nel suo vasto bagaglio di esperienze, un lungo elenco di apparizioni in album di artisti come Johnny Winter, Ana Popovic, Joe Louis Walker, Cedric Burnside, Walter Trout, Mike Zito, JP Soars, Nick Moss, Peter Karp, Nick Curran, The Mannish Boys, Too Slim and The Tail Draggers, Walter Trout, tra i tanti; e poi tour e concerti con John Fohl, The Iguanas, Damon Fowler, Pappa Mali, JP Soars, Eric Johanson, Big Chief Monk Boudreaux, Anders Osborne, Joe Krown e altri ancora. Jason Ricci & The Bad Kind è l'insegna sotto cui si presenterà a Narcao con Kaitlin Dibbles alla voce, Brent Johnson alla chitarra, Bill Blok al basso e Rickey Shelton alla batteria.
Statunitense è anche il protagonista della seconda parte della serata, Selwyn Birchwood, pluripremiato chitarrista, suonatore di lap steel, cantante e songwriter che affonda le radici nella tradizione del blues, ma con lo sguardo rivolto verso il futuro. Classe 1985, nativo di Orlando, in Florida, Selwyn Birchwood chiama la sua musica "Electric Swamp Funkin' Blues": un'inebriante miscela di deep blues, rock dalle tinte psichedeliche, funk e soul con cui ha vinto l'International Blues Challenge nel 2013 e ottenuto ben quattro nomination ai Blues Music Awards 2024 nelle categorie "Best Blues Band", "Song Of the Year", "Contemporary Blues Album" e "Contemporary Blues Male Artist". A Narcao si presenterà alla testa della sua band che vede Regi Oliver ai sassofoni, Ed Krout all'organo e alle tastiere, Donald "Huff" Wright al basso e Byron "Bizzy" Garner alla batteria.
La bandiera verde-oro del Brasile sventolerà idealmente sul palco in piazza Europa nel set che aprirà la serata di venerdì 26 luglio (sempre alle 21.30), per accogliere per la prima volta a Narcao Blues un artista brasiliano (ma di base a Los Angeles): il chitarrista Artur Menezes, ventisette anni da compiere pochi giorni prima (il 14 luglio), astro nascente del blues mondiale dove si è messo in luce già nel 2010 pubblicando il primo album. Il suo stile è una miscela di blues e hard rock, cui unisce la capacità di passare con agilità a groove swinganti e jazz. Le sue radici brasiliane aggiungono un sapore speciale al mix rendendo ancora più distinguibile la sua cifra stilistica anche per l'uso della voce che esprime profondamente le emozioni delle sue canzoni, proprio come fa con la sua chitarra. "Fading Away", il suo ultimo album (con un'apparizione come ospite di Joe Bonamassa) ha segnato un passo avanti sia nella scrittura che nell'esecuzione e la consacrazione di Artur Menezes tra i primi posti della nuova generazione di eroi della chitarra blues. Con lui a Narcao ci saranno Loris Tils al basso e Samuel Rafalowicz alla batteria.
Alle 23, a brillare nella notte di Narcao Blues sarà la stella di Martin Barre, il leggendario chitarrista inglese che per oltre quarant'anni è stato un membro chiave dei Jethro Tull, caratterizzando gran parte del suono della band capitanata da Ian Anderson, e contribuendo quindi al suo successo e alla sua duratura popolarità. Classe 1946, nativo di Birmingham, Martin Barre ha lavorato anche con molti altri artisti, tra cui Paul McCartney, Phil Collins, Gary Moore, Joe Bonamassa e Chris Thompson, ha condiviso il palcoscenico con leggende come Jimi Hendrix, Fleetwood Mac, Pink Floyd e Led Zeppelin, e ha intrapreso una brillante carriera solista, pubblicando album che mettono in mostra la sua versatilità nel rock, nel blues e nella musica acustica. Tra i suoi dischi più noti ci sono "Away with Words" (del 2013) e "Back to Steel" (2016), in cui fonde abilità tecnica e profondità emozionale. Oggi Martin Barre continua a conquistare il pubblico nei suoi concerti, rinomati per energia e precisione, sia che si esibisca con la sua band, sia con altri artisti. Ad accompagnarlo sul palco narcarese ci saranno Dan Crisp (voce e chitarra), Alan Thomson (basso) e Darby Todd (batteria).
Tutta italiana la formazione che aprirà (alle 21.30) l'ultima serata del festival, sabato 27 luglio: Cek and The Stompers, la band capitanata da Cek Franceschetti, chitarrista e cantante bresciano sulle scene dai primi anni Novanta e con un bagaglio di esperienze e collaborazioni in cui spicca quella, fra il 2004 e il 2007, con il grande bluesman americano Louisiana Red. Nel 2002, Franceschetti aveva formato la band Cek Out con Paolo e Marco Xeres, con cui ha inciso due album che gli hanno aperto le porte di numerosi festival e offerto l'opportunità di condividere il palco con artisti della scena blues italiana e internazionale. Con Pietro Maria Tisi e Carlo Poddighe fonda invece nel 2008 i Cek Deluxe, con cui registra altri due album e suona molto in tutta Italia, ma anche in Svizzera, Germania, Canada e negli Stati Uniti, dove è in tour per un mese dopo aver vinto nel 2009 il concorso italiano dell'International Blues Challenge, che lo ha portato a suonare a Memphis con altri sessanta artisti provenienti da tutto il mondo. Nel 2014 pubblica l'album solista "One Man Stand", nel 2018 è la volta di "Blues Tricks", mentre è del 2021 "Sarneghera Stomp". Lo scorso marzo Cek Franceschetti ha firmato un contratto con l'etichetta americana Gulf Coast Records per la pubblicazione del nuovo album, "Mr Red", sotto l'insegna Cek and The Stompers, formazione con cui scandaglia il mondo della musica roots americana con canzoni originali che accarezzano, oltre al blues, sonorità folk e atmosfere che riportano al sound di alcuni grandi come Ry Cooder e Son House. Con Cek Franceschetti (voce, chitarra resofonica, stompbox) saranno sul palco di Narcao Luca Manenti (chitarra elettrica e mandolino), Andrea Corvaglia (armonica e voce), Pietro "Peg" Gozzini (contrabbasso e voce) e Federica Zanotti (percussioni e voce).
Gran finale di festival, a partire dalle 23, con il chitarrista, cantante e songwriter californiano Tommy Castro, una delle stelle più brillanti della costellazione soul-blues, alla guida della sua band The Painkillers: Michael Emerson alle tastiere, Randy McDonald al basso e Bowen Brown alla batteria. Nato nel 1955 a San Jose, nel corso della sua lunga carriera, in costante evoluzione e costellata di premi e riconoscimenti (in particolare ai Blues Music Awards che ha vinto più volte in diverse categorie), Tommy Castro è sempre rimasto fedele a se stesso mentre esplorava, cresceva e creava nuova musica. Dal suo debutto da solista nel 1994, ha realizzato sedici album, ognuno dei quali è un capitolo unico nella sua personale discografia: il più recente, "A Bluesman Came To Town" (del 2021), racconta la storia di un giovane uomo che lavora nella fattoria di famiglia; rapito dalla passione per il blues, impara a suonare la chitarra e si mette in viaggio alla ricerca di fama e fortuna, solo per scoprire che ciò che si è lasciato alle spalle è il tesoro che stava cercando.
 
DopoFESTIVAL
Come da tradizione, ogni notte, dopo l'ultimo set in piazza Europa, la musica continuerà in Località Santa Croce: De Luca Blues e Cek and The Stompers gli artisti per ora già confermati.
 
Biglietti e abbonamenti
Il biglietto per ciascuna serata costa 15 euro, l'abbonamento per l'intero festival 35 euro. A tutti i prezzi vanno aggiunti i diritti di prevendita. Biglietti e abbonamenti si possono acquistare nei punti vendita del circuito Boxoffice Sardegna, nel sito www.narcaoblues.it e nella piattaforma www.clappit.com. Per informazioni, la segreteria del festival risponde all'indirizzo di posta elettronica infoblues@narcaoblues.it e al numero 0781 87 50 71.
 
Progetto Evoluzione, blues dal 1989
Narcao Blues prende vita nel 1989 per iniziativa dell'associazione culturale Progetto Evoluzione, nata l'anno prima con l'obbiettivo di contribuire alla crescita e lo sviluppo socioculturale del Sulcis, con una particolare attenzione verso i giovani. Oltre al festival, vari progetti paralleli sono nati nel corso del tempo, dal South In Blues alla Gospel Explosion (rassegna itinerante che si tiene a dicembre, quest'anno alla sua ventunesima edizione), e poi seminari e conferenze per le scuole: iniziative che dimostrano come l'attività dell'associazione culturale Progetto Evoluzione e del suo staff sia in continua crescita ed espansione, nonostante le difficoltà e le sfide che si presentano ogni anno. Di recente, Narcao Blues si è anche messo in luce per essere uno dei festival fondatori dell'Italian Blues Union, l'unione degli organizzatori e appassionati di blues dello Stivale. L'associazione fa capo alla più estesa European Blues Union, realtà che riunisce al suo interno ben venticinque nazioni.


mercoledi 24 luglio • piazza Europa
21:30 Moore Plays Moore Feat. Jack Moore
23:00 Southern Avenue

giovedi 25 luglio • piazza Europa
21:30 Selwyn Birchwood
23:00 Jason Ricci & The Bad Kind 

venerdì 26 luglio • piazza Europa
21:30 Artur Menezes
23:00 Martin Barre

sabato 27 luglio • piazza Europa
21:30 Cek & The Stompers
23:00 Tommy Castro & The Painkillers

Associazione culturale Progetto Evoluzione
via Carbonia, 11 – 09010 NARCAO (CI)
tel/fax: 0781 87 50 71 • e-mail: infoblues@narcaoblues.it
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MUSICA SULLE BOCCHE
International Jazz Festival 
Dal 5 al 25 Agosto


In Sardegna la XIII edizione del festival internazionale diffuso, diretto da Enzo Favata

Annunciata la 24ª edizione del Festival Internazionale Musica sulle Bocche, la storica rassegna sotto la direzione artistica di Enzo Favata che anche quest’anno offrirà un ventaglio di eccezionali proposte musicali sotto il segno di virtuosismo, estemporaneità e condivisione attraversando alcune delle location più suggestive della Sardegna nord orientale. La manifestazione, che quest’anno si svolgerà dal 4 al 25 agosto 2024, punta ancora una volta su straordinari incontri tra musicisti italiani ed internazionali per la creazione di sperimentazioni musicali di grande efficacia tecnica e fascino emotivo. Spiagge, foci, chiese, cortili storici, ruderi, terrazze storiche panoramiche, piazze, castelli, moli di porticcioli e conventi saranno le cornici scenografiche di performance quotidiane e pluriquotidiane (previsti in alcuni casi. Infatti, concerti dall’alba a notte inoltrata) incentrate su dialoghi sonori, incroci esperienziali e compartecipazione del pubblico, per una immersione a tutto tondo nella storia e nella natura di questa suggestiva parte dell’isola. “Ispirato dalla musica, dagli artisti e il pubblico e dall’ambiente naturale tra il mare e i graniti del Nord Sardegna – afferma Favata - in 24 anni abbiamo creato una storia unica che racconta la straordinaria simbiosi tra musica e paesaggio, albe e tramonti, e siamo stati i primi a farlo in Europa come festival jazz. Questa è la caratteristica che ci ha principalmente contraddistinto, come ben sanno tutti coloro che nel corso degli anni hanno assistito ai nostri concerti. Dopo la grande risonanza sui social media, attraverso le foto e i video che hanno fatto il giro del mondo, infatti, altri hanno iniziato ad adottare il nostro modello artistico integrato, un esempio calzante di una riflessione più lenta e profonda sull’esperienza di un festival, come luogo di relazione tra persone, natura e musica. Con questo impegnativo ed affascinante programma, ci prepariamo così, con i migliori auspici, alla grande festa del quarto di secolo del prossimo anno”. L’articolato palinsesto estivo partirà con un “pre-festival” la prima settimana del mese. Domenica 4 agosto al Castello di Chiaramonti il trio di IRENE SALIS offrirà un'esibizione che mescola jazz, elettronica e sperimentazione sonora.
Lunedì 5 agosto il trio della pianista giapponese ERI YAMAMOTO TRIO proporrà una fusione di jazz e melodie classiche, insieme a due straordinari solisti come Vince Abbracciante alla fisarmonica ed il virtuoso jazz Aldo Di Caterino creando un'atmosfera intima e coinvolgente nella chiesa di San Pantaleo, a Martis
Martedì 6 agosto, nel molo dell’imbarcadero alla foce del Coghinas di Valledoria, si terrà dapprima un incontro con lo scrittore Gian Carlo De Cataldo per la presentazione del suo libro Il bacio del calabrone (Einaudi, 2024), uno dei romanzi della serie di Manrico Spinori: l’evento è in collaborazione con il Festival letterario itinerante Entula (Liberos).
A seguire, il chitarrista MARCELLO PEGHIN sarà il protagonista di un concerto “a solo”, combinando la bellezza naturale con suoni elettrici e acustici.
Mercoledì 7 agosto, alla Foce Coghinas di Valledoria, il grande MOGOL e il coro delle MEREDIT VOICES renderanno omaggio alle canzoni di Lucio Battisti, autentico patrimonio nazionale, attraverso una rielaborazione originale per voci soliste, ensemble vocale e sezione ritmica, occasione davvero unica per riascoltare certi sui “evergreen” in altre sonorità e commentate direttamente dall’autore dei testi.
Le anteprime di “Musica sulle bocche” si concluderanno all’alba di mercoledì 14 agosto, alla Spiaggia Balai di Porto Torres con il concerto di PASQUALE MIRRA Moderatamente Solo: una performance per vibrafono e percussioni su composizioni originali che invita ad una riflessione sonora e meditativa.
Il “festival” tout court partirà invece venerdì 16 agosto al Lo Quarter di Alghero, dove verrà presentato in prima assoluta B.U.M. BEAUTIFUL UNIVERSAL MUSIC, un progetto di “musica universale” che coinvolge grandissimi nomi della musica indiana, marocchina, argentina e italiana e che rappresenta uno dei momenti più salienti del festival. Sul palco interagiranno infatti Hind Ennaira e Bindhumalini Narayanaswamy alle voci, Pablo La Porta a voce, percussioni e loops elettronici, Pasquale Mirra al vibrafono ed elettronica, Fabio Giachino al pianoforte e tastiere elettroniche e Marco Frattini a batteria e percussioni: un concerto che mescola culture e generi diversi per una serata di pura magia.
Da sabato 17 agosto ci si trasferisce a Castelsardo, dove avranno inizio una serie di kermesse musicali improntati a differenti generi e stili. Si inizia col duo FABIO GIACHINO & FLAVIO BOLTRO, due assoluti protagonisti del jazz italiano, in un dialogo musicale per pianoforte e tromba che esplora le profondità del jazz. A seguire il quintetto capitanato dal saxofonista RAFFAELE CASARANO darà vita ad un concerto che promette pura energia e innovazione jazzistica. La notte incalzerà con il dj set di MARSHAL DJ, terminando a notte fonda, nel buio della terrazza del castello, con un viaggio narrativo alla ricerca delle stelle a cura dell'astrofisica BARBARA LEO.
Domenica 18 agosto avrà luogo uno dei tre tradizionali concerti all’alba del festival con un omaggio alla tradizione sarda, celebrata dalla performance del gruppo vocale CUNCORDU DI OROSEI, custode fedele dell’eredità musicale ricevuta dai cantori anziani, quella che abbraccia tanto il canto sacro “a cuncordu”, tipico delle confraternite religiose, che quello profano del canto a tenore.
La giornata con il quartetto del sax contraltista LORENZO SIMONI, astro nascente del jazz italiano, che esplorerà le sfumature del jazz contemporaneo. La serata si aprirà poi con il GIIPUJA QUARTET di Damir Grbac Rjieka in un concerto che fonde il jazz con la cultura musicale balcanica, per proseguire con il DRESCH QUARTET, in un percorso in grado di combinare la musica popolare ungherese con il jazz afro-americano, e concludersi in pieno centro storico con un concerto aperto al pubblico del quartetto THENDA, giovane formazione che trae ispirazione dalle colonne sonore dei videogiochi anni '80/'90 per combinare insieme voci, clarinetto e percussioni.
Sempre dal 18 agosto, e per tre giorni, sarà inoltre possibile partecipare, dalle ore 10:00 alle 12 ad un workshop sulla Musica carnatica, dell’India del Sud, con la vocalist e star bollywoodiana BINDHUMALINI NARAYANASWAMY.
Lunedì 19 agosto la prima performance sarà quella della vocalist SOPHIA TOMELLERI che con il suo trio esplorerà formazioni jazz "harmony-less," ispirandosi a leggende come Joe Henderson e Sonny Rollins per eseguire brani storici e nuove composizioni.
Il quartetto del pianista e compositore EMILIANO D'AURIA che presenterà live i brani del suo album First rain, un progetto che mescola lirismo, melodia e improvvisazione, offrendo un sound collettivo ricco di emozioni e speranza.
Dalla Lituania arriverà invece il sestetto capitanato dal pianista DAINIUS PULAUSKAS, che propone una forte pulsazione di jazz moderno miscelato a world music ed elementi fusion, per un’esperienza musicale distinta e accattivante.
A chiudere la giornata saranno rispettivamente il concerto, nella suggestiva chiesa di Santa Maria, della famosa violoncellista e star della ECM Record ANJA LECHNER, un’esibizione solista che promette emozioni intense, e, sulle famose scalette dipinte del centro storico, il doppio dj set di KABARET MAKER & LAURETTA DJ conduttori di un repertorio elettronico dai ritmi coinvolgenti.
All’alba di martedì 20 agosto, sul molo Sovraflutto del porto che affaccia sullo straordinario panorama di Castelsardo, il duo GUERZIONCELLOS, composto dai violoncellisti bolognesi, padre e figlio, Tiziano ed Enrico Guerzoni, guiderà musicalmente l’ascesa del sole in un concerto dal repertorio eclettico che tocca punte di barocco, jazz e rock, con composizioni originali, per un'esperienza musicale eclettica e sofisticata. In giornata è in programma uno speciale omaggio al compianto batterista italo/norvegese PAOLO VINACCIA, spettacolo commissionato dal Molde Jazz Festival, una produzione originale che vedrà esibirsi Audum Ashim, autore del progetto, alle chitarre, Daniele di Bonaventura al bandoneon e, special guest, Enzo Favata, a saxofoni ed elettronica. I tre musicisti interagiranno con la straordinaria batteria e le parole dello stesso Vinaccia presente in un video da lui stesso firmato prima di morire. Uno dei concerti davvero da non perdere è Lilamors progetto portato al festival dal trio della vocalist ANA COP con una performance che sconfina tra influenze musicali creando, attraverso pianoforte, voce ed elettronica, un'atmosfera mistica tra reale e irreale. A seguire, la reunion del quintetto ATLANTICO, formato da Daniele di Bonaventura, Marcello Peghin, Salvatora Maltana, UT Gandhi ed Enzo Favata, gruppo di nuovo insieme dopo 18 anni per un progetto cult dall’omonimo nome, che esattamente un quarto di secolo fa fece clamore a livello internazionale, un viaggio musicale tra Argentina e Sud America ispirato da scrittori del calibro di Borges, Sepulveda, Marquez e Soriano. La tappa di Castelsardo si concluderà con una grande festa elettronica dell’islandese HILAD HANASON, in pieno centro storico.
Una delle caratteristiche del festival “Musica sulle bocche” è quello di coinvolgere musicisti internazionali per sviluppare insieme nuove residenze creativa. A tal proposito, mercoledì 21 agosto, al convento di Ploaghe, si darà vita ad un progetto originale speciale del quartetto formato da PABLO LA PORTA, PASQUALE MIRRA, ENZO FAVATA e BINDHUMALINI NARAYANASWAMY, un concerto che vedrà incrociare musica indiana, elettronica ed acustica, interpretata da quattro fuoriclasse assoluti.
Giovedì 22 agosto avrà luogo uno degli appuntamenti più attesi del festival, la tradizionale spedizione in nave all’isola dell’Asinara (Porto Torres), per far rivivere di nuove atmosfere sonore luoghi incontaminati dal non usuale accesso al pubblico, quali l’omonimo parco nazionale. Il gruppo prescelto per l’occasione è quello dei KALÀSCIMA, artisti che reinventano la tradizione rituale del tarantismo con un mix di massicce dosi di elettronica e
beat lisergici, melodie originali e atmosfere folk: un live set energico e potente che coinvolgerà in danze sfrenate il pubblico convenuto abbracciando antico e moderno in un risultato esplosivo.
Prima dell’inizio, alle 18:30, davanti al pubblico di Cala Reale (Asinara) verrà presentato il Programma Man and the Biosphere (MAB), un programma scientifico avviato dall’UNESCO nel 1971 e incentrato sulle prestigiose Riserve della Biosfera. Anche tra la Sardegna e la Corsica si sta lavorando per creare una straordinaria riserva naturale transfrontaliera che vede lavorare insieme il Parco Nazionale dell’Asinara, il Parco Nazionale Arcipelago di La Maddalena, l’Area Marina Protetta Capo Testa Punta Falcone e la Riserva naturale di Bucchi di Bunifaziu, coordinate dalla Regione Autonoma della Sardegna e dalla Cullettività di Corsica tramite l’Uffiziu di l’Ambiente di a Corsica. “Musica nelle Bocche” è ovviamente al fianco di questa importante iniziativa.
Altro protagonista di eccezione in programma venerdì 23 agosto: ad Alghero si esibisce infatti uno dei chitarristi più celebri del panorama musicale moderno, capace di innovare mantenendo un forte legame con la tradizione: MATTEO MANCUSO. Il talento di origini siciliane, già riconosciuto da artisti del calibro di Joe Bonamassa e Al Di Meola con i quali lui stesso ha suonato, ha già incantato le platee internazionali per la sua abilità tecnica e per la profondità emotiva. In questo contesto Mancuso proporrà un imperdibile concerto con il suo inconfondibile sound e tecnica chitarristica, tra le più originali al mondo.
Sabato 24 agosto, a Tergu, si esibirà un quintetto che promette una serata di musica senza tempo, i DÉJÀ VU. Il collettivo di cinque musicisti proporrà in questo ambito un repertorio totalmente dedito al Soul in tutte le sue varianti, da quella più caratteristica e tradizionale di Etta James fino a brani più contemporanei e rappresentativi della Black music.
A chiudere il Festival MSB, domenica 25 agosto, sarà una speciale serata immersiva nella Sardegna affascinate delle antiche campagne medioevali delle colline dell’Anglona. Nella Chiesa di “San Pietro delle Immagini” a Bulzi, al tramonto, si terrà un suggestivo incontro con la tradizione polifonica sacra della Sardegna, il Cuncordu di Bulzi: una speciale performance che farà rivivere antiche usanze tramite canti che accompagneranno una processione che partirà dall’antica valle per arrivare alla chiesa romanica del XII secolo.
La serata terminerà con un progetto dedicato al nostro più acclamato “eroe senza tempo” la sera di, con LA BANDA GARIBALDINA DI MONTE SURDU. Os Caminhos De Garibaldi, album uscito a gennaio per l’etichetta Caligola, che ha già avuto un successo entusiastico da parte della critica con recensioni a cinque stelle, traspone in musica la controversa figura di Giuseppe Garibaldi prendendo spunto da un libro che raccontò i suoi itinerari e condendolo di un repertorio sonoro che si muove tra melodie dell'Ottocento e racconti epici, con numerosi temi d’ispirazione popolare della tradizione sudamericana.
In occasione di questa edizione, infine, sarà possibile partecipare ad alcuni trekking, accompagnati dalla Guida Ambientale Escursionistica Antonio Sotgiu, da anni presente sul territorio dell’Anglona. I percorsi saranno organizzati nei paesi di Tergu, Chiaramonti, Martis e Valledoria. Un itinerario, lungo i sentieri dell'Anglona, tra cascate, chiesette romaniche, nuraghi e fonti sacre, alla ricerca dei suoni della natura, un viaggio intimo e mattutino lontano dalle spiagge che darà la possibilità a tutti di conoscere miti e leggende legati in maniera indissolubile ai luoghi visitati (infoline whattsapp: +39 3407213116).
Anche a Valledoria, nei pomeriggi dei concerti del 6 e 7 agosto, sono previste escursioni guidate in battello sul fiume Coghinas, per vivere da vicino le risorse di questo autentico paradiso ecologico. Gli itinerari partono dall’Embarcadero alla Foce del Coghinas e sono prenotabili sul sito https://www.focedelcoghinas.com/
“Musica sulle Bocche” sosterrà inoltre l’arte e cultura locale organizzando, nei giorni del festival, visite a musei, e monumenti naturali ed archeologici: a Castelsardo saranno visitabili il Museo dell’Intreccio ed il Museo Diocesano, a Martis il Museo Diocesano, ad Alghero La Grotta di Nettuno ed il Nuraghe Palmavera, a Chiaramonti il Castello dei Doria, a Tergu la chiesa romanica Nostra Signora di Tergu, a Valledoria l’ecosistema della Foce del Coghinas, a Porto Torres la Basilica di San Gavino ed Antiquarium, a Ploaghe i famosi Candelieri e le chiese monumentali ed il Convento di Sant'Antonio da Padova.
Un’estate all’insegna della grande musica, del turismo eco-sostenibile e delle emozioni uniche. Maggiori informazioni sui contenuti specifici dei concerti e sul costo dei biglietti sono consultabili al sito ufficiale: https://www.musicasullebocche.it/
Il Festival Internazionale “Musica sulle Bocche” è un progetto e un marchio depositato dell’Associazione concertistica Jana Project, ideato e diretto dal musicista Enzo Favata.
La manifestazione è sostenuta da: Ministero della Cultura-Fondo unico dello spettacolo, Regione Sardegna-Assessorato alla Pubblica Istruzione, Comune di Alghero-Fondazione Alghero, Comune di Castelsardo, Comune di Chiaramonte, Comune di Martis, Comune di Ploaghe, Comune di Porto Torres, Comune di Tergu, Comune di Valledoria, Parco Nazionale dell’Asinara, Ambasciata della Repubblica di Lituania in Italia, Ambasciata di Ungheria in Italia, Salude e Trigu (Camera di Commercio di Sassari), Fondazione Sardegna (Banco di Sardegna), I-JAZZ, European Jazz Network, ECM Records, Coast to Coast Festival Sardegna, Puglia Sound.

ANTEPRIMA FESTIVAL 
Domenica 4 agosto - Ore 20:00
 
SYNCOPATED CITY
Irene Salis - Voce, Live Electronics, Sintetizzatore, Chitarra; Stefano Casti - Basso Elettrico, Contrabbasso, Synth Bass, Live Electronics; Maurizio Vizilio - Batteria Acustica e Drums Machine
Castello dei Doria | Chiaramonti, Via Arborea, Chiaramonti, SS 07030
 
Ingresso: €10 (Intero) - €5 (Ridotto under 18 e over 65) 
 
Un evento in collaborazione con il Comune di Chiaramonti, la Camera di Commercio di Sassari, la Fondazione Sardegna e la Regione Autonoma della Sardegna
 
In apertura del pre-festival che inaugurerà 24esima edizione di “Musica sulle Bocche”, domenica 4 agosto alle ore 20:00, presso il Castello dei Doria a Chiaramonti (SS), arriva Syncopated City, un progetto musicale firmato dalla vocalist e polistrumentista Irene Iris Salis insieme al bassista e performer Stefano Casti, che si avvale della collaborazione estemporanea di altri musicisti. Con loro, sul palco, salirà il batterista Maurizio Vizilio, attivo col duo dall’inizio di quest’anno. Salis e Casti, che hanno entrambi lasciato la Sardegna, ognuno per perseguire la propria carriera di studi e artistica all’estero, si sono conosciuti al loro rientro nell’isola e hanno dato voce alle loro esperienze proponendo un repertorio interamente originale e inedito. Dall’incontro tra le loro affinità e diversità, in termini di influenze musicali, è nato un linguaggio che li caratterizza energicamente come una band che abbatte consapevolmente gli steccati di genere. Jazz, Neo-Soul, Elettronica, Grunge, Bossanova, una forte inclinazione alla poliritmia ed elementi tradizionali della musica sarda, costituiscono i flussi musico-culturali di cui è infusa la loro musica. Il repertorio è cantato in inglese, nell’ottica di una condivisione globale di testi e sonorità che sia, ancora una volta, la testimonianza che la diversità arricchisce e unisce, invece che dividere. Syncopated City esordisce in trio con 5 brani Live l’8 Aprile 2023, video registrati in un format simile a quello del popolare Tiny Desk (PBS). Il progetto, che ufficialmente esce in rete con il relativo promo il 4 Giugno 2023, riscuote un sonoro consenso della critica e del pubblico, così da permettere alla formazione di esibirsi in molteplici scenari dell’offerta culturale isolana, come: Forma e Poesia nel Jazz, Seui In Musica, Festival Teatro Cantiere, Borgo delle Arti, e numerose altre occasioni, condividendo il palco con musicisti e attori di calibro Internazional. Il 27 dicembre viene distribuito in tutte le piattaforme Streaming l’EP live 1+1=3 co-prodotto dalla associazione Sardinia Art Lab. Il 24 marzo vengono pubblicati su tutte le piattaforme streaming i singoli Rise Up And Run seguito il 12 giugno da Let It Come, entrambi accompagnati dai videoclip di Akira Kitsune. Stefano Casti, bassista, contrabbassista compositore, performer, produttore e ingegnere del suono, si forma inizialmente presso il conservatorio di Cagliari, laureandosi successivamente in musica moderna presso la Middlesex University di Londra. Ha inoltre studiato contrabbasso / basso e musica popolare cubana all’Havana. Dal 1992 ha all’attivo innumerevoli concerti in Italia e all'estero come tecnico del suono e bassista. Ha registrato oltre trecento brani, lavorando nei ruoli di produttore, ingegnere del suono (live e studio) e musicista con tantissimi artisti di grosso calibro fra i quali: Mike Stern, Imaani, Incognito, Chucho Valdes, Paquito De Rivera, Tony Levin, Lacuna Coil, e molti altri. Ha, inoltre, lavorato per oltre dieci anni nelle produzioni studio e live del cantautore Piero Marras, realizzando la produzione di tre dei suoi album. È stato il direttore musicale del progetto “The Rocies”, che ha visto una fervida attività live per un decennio.  Già docente presso i corsi regionali certificati di tecnico audio promossi dall’ente formativo Tecnofor, fa parte del corpo docente della Music Academy Network. Irene Salis nasce a Cagliari, ma cresce tra Stati Uniti, Africa ed Europa, ragion per cui la musica si presenta e si sviluppa fisiologicamente come ponte unificatore tra situazioni socio-culturali estremamente distanti tra loro. Ha iniziato a studiare piano classico a sei anni, frequentando successivamente il conservatorio. Si è laureata in vocal performance e composizione presso la New School for Jazz and Contemporary Music a NYC. Ha conseguito una seconda laurea magistrale in Musicologia a Bologna. Inoltre, dal 2003 inizia e porta avanti la sua attività di produttrice. Ha collaborato a numerosi progetti di varia natura, partecipando a festival internazionali e suonando in club che hanno contribuito a tracciare la storia della cultura musicale, sia in Italia che all’estero. La musicista si muove tra molteplici linguaggi musicali, dal jazz, alla musica contemporanea, all’elettronica (trip hop, e live Drum and Bass), fondando svariati progetti, il più longevo dei quali, Dark Inc. (2003-2018), la vede co-fondatrice insieme al sound-designer e produttore conosciuto con il nome di Kevin Follet). Ha collaborato come cantante a progetti diretti da artisti del calibro di Reggie Workman, Amir Ziv, Jordan McLean per citarne alcuni. Nel 2021 è uscito il suo primo disco solista, Soul Star, di cui cura interamente composizioni, arrangiamenti, testi, e produzione. Ha 10 dischi all’attivo, tra LP ed EP.
 
Maggiori informazioni sul sito: https://www.musicasullebocche.it/
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EDDIE LANG JAZZ FESTIVAL
DAL 26 LUGLIO AL 3 AGOSTO
Giardini Castello Pignatelli, Via Principe Pignatelli 1,  Monteroduni (Isernia)
 
Dopo il successo delle scorse stagioni, nella splendida cornice dei Giardini Castello Pignatelli a Monteroduni, in provincia di Isernia, dal 26 luglio al 3 agosto torna l’Eddie Lang Jazz Festival con quattro imperdibili appuntamenti live. Patrocinato dal Comune di Monteroduni, con la partecipazione di Gestione Orizzonti, MarkBass, DvMark, Totosound e Gold Pressvre in qualità di main sponsor, il festival è organizzato dall’Eddie Lang Music APS, sotto la direzione artistica del Maestro Marco Zampogna. Giunto alla XXXIII° edizione, la rassegna propone anche quest’anno un ampio e prestigioso cartellone con artisti  di fama nazionale che trovano nel jazz un minimo comun denominatore. Il jazz dunque diventa il fil rouge che attraversa la manifestazione valorizzando ancora una volta l’importanza dell’incontro e della contaminazione tra le diverse identità ed espressioni artistiche.
 
Venerdì 26 luglio
 
Ore 21:30 
Saìhs Sextet
 Giulio Tullio al trombone - Giulio Mari alla tromba - Matteo Zecchi al sax tenore - Lorenzo Fiorentini alle tastiere - Giulio Barsotti al basso - Edoardo Battaglia alla batteria. 
A seguire alle ore 22:30 
BIRÉLI LAGRÈNE TRIO
Biréli Lagrène - chitarra, Joel Locher - contrabbasso, Raphael Pannier – batteria
Biréli Lagrène è nato il 4 settembre 1966 a Soufflenheim, in Alsazia (Francia), da una famiglia gitana. Suo padre e suo nonno erano chitarristi, ed è cresciuto nella tradizione della chitarra gipsy. Ha iniziato a suonare all’età di quattro o cinque anni e successivamente si è avvicinato allo stile di Django Reinhardt. Nel 1980, durante la sua adolescenza, ha registrato il suo primo album, Routes to Django: Live at the Krokodil (Jazzpoint, 1981), che gli è subito valsa la reputazione di erede del leggendario Django Reinhardt. Successivamente, Lagrène si è esibito in tournée con Al Di Meola, Paco de Lucía e John McLaughlin, e ha suonato con Benny Carter, Benny Goodman e Stéphane Grappelli. Biréli Lagrène è oggi uno dei nomi più noti e rispettati della chitarra jazz, nonché uno dei più amati dal pubblico. Virtuoso naturale, capace di passare con disinvoltura dalla chitarra al basso (anche memore della sua collaborazione con Jaco Pastorius), Biréli è musicista di derivazione manouche, che si è poi spostato su un terreno più “americano”, cosicché oggi è uno dei pochi, se non forse l’unico, a potersi esprimere in entrambi gli ambiti con pari autorevolezza e maestria.
 
Sabato 27 luglio  
Ore 21:30
Basilio Roselli Quartet
Antonio Fiorino al sax - Basilio Roselli alla chitarra - Moussa Bonaventura al contrabbasso - Giovanni Lafavia alla batteria
A seguire alle ore 22:30 
VINCEN GARCÍA QUARTET
Vincen García al basso elettrico - Jairo Ubiaño alla batteria - Clara Juan al sax - Enric Peinado alla chitarra
L’Energia di Vincen García, giovane bassista spagnolo, virtuoso dello strumento travolgerà il pubblico dell’Eddie Lang Jazz festival con le sue composizioni originali Jazz e Funk. Vincen García, è infatti considerato tra i bassisti più prestigiosi dell'attuale scena jazz e funk mondiale e tra i primi 10 bassisti più ascoltati a livello globale in termini di streaming. Il suo nuovo album intitolato "Ventura" sta ricevendo un successo straordinario in tutto il mondo da Madrid a Barcellona da Londra a Los Angeles e New York. Nel settembre 2023, Vincen García ha ricevuto una chiamata da Cory Wong per unirsi al suo tour europeo. Vincen García proporrà uno spettacolo davvero unico dove la fantasia e l’improvvisazione giocheranno un ruolo fondamentale.
 
Venerdì 2 agosto  
Ore 21:30
Tessarollo Quirico Trio
Luigi Tessarollo alla chitarra - Vincenzo Quirico al contrabbasso - Sergio Mazzini alla batteria
A seguire alle ore 22:30 
RAPHAEL GUALAZZI 
Dreams live 2024
Raphael Gualazzi al piano e voce - Andres Ulrich al contrabbasso e basso elettrico - Gianluca Nanni alla batteria - Luigi Faggi Grigioni alla tromba - Michele Guidi alle tastiere
Concerto imperdibile quello di Raphael Gualazzi, protagonista assoluto della serata del 2 agosto. Un concerto in quartetto in cui l’artista, vincitore nel 2011 nella categoria Giovani del Festival di Sanremo, con il brano “Follia d’amore”, porterà in scena il suo ultimo disco Dreams. Un album dalle sonorità oniriche fatto di atmosfere sognanti dal respiro internazionale e CAM Sugar diventa così la perfetta collocazione in cui far rivivere queste sensazioni. E se sono i sogni a dominare il concept di questo nuovo progetto, con le sue composizioni Raphael Gualazzi è in grado di farci sognare a occhi aperti, accompagnando l’immaginazione nelle riproduzioni cinematografiche che aleggiano nella testa di ognuno. Come in un sogno, ogni immagine che la musica dell’artista ricrea ci permette di riconoscere a fondo l’intensità di ogni emozione, nel sottile e costante compromesso tra temporaneità e percezione. “Dreams” è composto da dodici tracce inedite in italiano e in inglese nei formati cd e vinile e vinile autografato. Nella versione digitale, le tracce sono quindici con l’aggiunta delle 3 bonus track “Coltivatori Lunari”, “Poi si vedrà” e “Il giro”, sigla del Giro d’Italia 2023. Musica classica, ritmi African funk (con tendenze che spaziano dai Funkadelic ai Parliament e agli Sly and the Family Stone), sonorità Drum&Bass, armonie new soul, influenze jazz di Errol Garner, Thelonious Monk e Coleman Hawkins, sentori di musica elettronica, soul e R&B anni ’70-‘80 fino ad atmosfere disco si fondono in un mix di composizioni condite da sintetizzatori analogici, tastiere vintage, percussioni tribali e colori vocali del soul vecchia scuola. L' album ci presenta la volontà e innata capacità di sperimentazione dell’artista marchigiano. Sperimentazione costantemente accompagnata da collaborazioni testuali di estremo valore, dalla partecipazione di Emma Morton in “Wild Man Singing”, “Soul Affirmation” e “I Won’t Lie”, in cui è anche guest vocale, alla co-scrittura di Federico Capponi nel brano “In esilio da me” e a quella di Jacopo Ettorre e Giordano Colombo in “Poi si vedrà” e “Vorrei capire”. I contributi musicali, invece, spaziano dagli arrangiamenti del maestro Stefano Nanni nel singolo “Vivido il tramonto”, presentato in anteprima il 3 luglio su Radio Monte Carlo, fino alla partecipazione di Tony Canto e Pippo Caballà in “Malinconia di averti”, dei Mamakass in “Wild Man Singing” e “You Are My Africa” e del duo salentino “Yorker” (Antonio De Marianis e Gino Semeraro) nella bonus track “Coltivatori lunari”.
 
Sabato 3 agosto 
Ore 18:30 
Girlesque Street Band 
(in piazza Monumento e poi in piazza Marconi). Il pomeriggio del 3 agosto si apre con l’energia della Girlesque Street band, marching band italiana tutta al femminile composta da 9 elementi. Uno spettacolo coinvolgente e itinerante che si svolgerà da piazza Monumento fino a piazza Marconi. 
Ore 21:30 Ross Quintet
Rosario Moricca alla chitarra – Igor Senderov al sax – Marco Palmisano al pianoforte – Emanuele Macculi al basso – Daniel Besthorn alla batteria 
A seguire alle ore 22:30  
TCHAVOLO SCHMITT & MAURIZIO GERI 
"RENCONTRE IN ITALIA" 
Special Guest Marie Christine Brambilla
Tchavolo Schmitt alla chitarra - Maurizio Geri alla chitarra - Francesco Greppi alla chitarra - Federico Zaltron al violino -  Pippi Dimonte al contrabbasso - Marie Christine Brambilla alla voce.
La chiusura dell’ edizione 2024 dell’Eddie Lang Jazz Festival è affidata ai grandi musicisti Tchavolo Schmitt & Maurizio Geri che presenteranno in anteprima il nuovo disco “Rencontre in Italia" con la partecipazione speciale di Marie Christine Brambilla. La scintilla che nasce dall’incontro di Maurizio Geri e Tchavolo Schmitt testimonia come il linguaggio musicale, nel suo essere universale, riesca a coniugare parole e melodie solo apparentemente lontane fra loro. La canzone melodica italiana e la tradizione manouche si danno la mano in questo progetto dove i due artisti dialogano a carte scoperte in un gioco ricco di contenuti e virtuosismi. Così non mancano proposte di brani originali che si ispirano da un lato alla forma canzone e dall’altro ad esecuzioni strumentali dove Tchavolo e Maurizio sembrano idealmente ripercorrere le orme lasciate da Django, un messaggio di condivisione e confronto, quello che la musica comunica, senza bisogno di troppe parole.
 
00:00 
Girlesque Street band 
(apertura jam session sul Castello Pignatelli)
00:30 
Satoru dj set 
Un Festival davvero unico, per offrire ai giovani, alle famiglie, a tutti un’occasione di divertimento, di incontro  e di riflessione sull’importanza dello scambio e della condivisione. Ancora una volta gli organizzatori sottolineano come il  Festival non sia  soltanto uno spettacolo di musica di alta qualità, ma anche un'occasione di confronto culturale e di connessione tra artisti e appassionati. Oltre ai concerti non mancheranno jam session, contest e un campus come l’Eddie Lang Junior Fest che si terrà dal 29 al 31 luglio. Quest’ultimo sarà incentrato sulla storia del jazz e sulla figura di Eddie Lang e sarà organizzato con la scuola di musica di Monteroduni dell'associazione Giuseppe De Giacomo, con i maestri Vincenzo Quirico, Basilio Roselli, Marco e Paolo Zampogna, Rosaria Massaro e Nicola Hansalik Samale. Fondamentale anche il convegno ‘Da Adriano Mazzoletti a Eddie Lang: storia di una riscoperta socio-musicale’, che si svolgerà nel pomeriggio del 1° agosto in piazza Municipio. Un incontro fortemente voluto dalla moglie Anna Maria Pivato incentrato sulla figura del celebre scrittore giornalista, conduttore radiofonico, produttore discografico italiano scomparso nel giugno del 2023 che ha dato un importante contributo alla nascita del Festival. Il convegno sarà moderato dalla giornalista Marina Luca e interverranno Luciano Mascio, Marcello Piras, Claudia Fayenz, Antonio Sorbo e Luigi Scarduzio. Nella stessa giornata si svolgeranno le finali del tredicesimo concorso internazionale “Il Genio di Eddie Lang”, rivolto a giovani chitarristi e jazz band under 35. L’obiettivo del concorso è quello di mettere in luce le potenzialità e il talento dei partecipanti offrendo loro la possibilità di esibirsi all’interno del Festival. Oltre a questa opportunità i vincitori riceveranno un premio in denaro e la possibilità di suonare anche nel corso dell’edizione successiva che si terrà nel 2025.
 
Biglietti disponibili su Vivaticket.com 
26 luglio - Biréli Lagrène Trio: biglietti - parterre 10,00€ / poltrona 20,00€
27 luglio - Vincen García Quartet: biglietti - parterre 10,00€ / poltrona 15,00€
1° agosto - Finali del concorso “Il genio di Eddie Lang”: gratuito
2 agosto - Raphael Gualazzi: biglietti - parterre 15,00€ / poltrona 25,00€
3 agosto - Tchavolo Schmitt & Maurizio Geri: biglietti - parterre 10,00€ / poltrona 15,00€
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DROMOS FESTIVAL
Aggiornamenti al cartellone del ventiseiesimo festival Dromos in programma tra luglio e agosto a Oristano e altri centri della sua provincia. Ai nomi già annunciati (Jan Garbarek, Fatoumata Diawara, Goran Bregović, Fiorella Mannoia, Francesco De Gregori, Hiromi, Roberto Fonseca, il quartetto di Brad Mehldau, Chris Potter, John Patitucci e Jonathan Blake) si aggiungono tra i protagonisti Aymée Nuviola, Murubutu & Moon Jazz Band, Cordas et Cannas, C'mon Tigre, DoomCannon, Theon Cross, Blue Lab Beats, Bill Laurance, Baba Sissoko, Jett Rebel e Bad Blues Quartet.

Ritorna dal 19 luglio al 25 agosto l'appuntamento con il festival Dromos, organizzato dall'omonima associazione culturale, che quest'anno soffia sulle ventisei candeline con la consueta formula itinerante tra vari centri e località della provincia di Oristano: dallo stesso capoluogo alla sua frazione di Donigala Fenughedu, da Fordongianus a Morgongiori, da Neoneli a Cabras, passando per Marrubiu e Nureci, fino a Tadasuni ("new entry" nel circuito di Dromos) per celebrare un'edizione che si riconosce sotto il titolo Change. Puoi. Un titolo che suona come un invito a riflettere sullo stato attuale del mondo e sull'urgenza di un cambiamento cui ognuno può contribuire. Perché se il futuro si presenta incerto, come sottolinea la curatrice d'arte Chiara Schirru nel suo testo che introduce al tema del ventiseiesimo Dromos, insieme ai rischi riserva anche «grandi opportunità e ogni individuo è chiamato a decidere se piegarsi agli eventi o ascoltare quell'esortazione all'azione, quel YOU CAN generato dalla parte più profonda e sapiente del nostro sentire, che spinge verso una visione dell'uomo e del mondo unitario e omnicomprensivo, capace di oltrepassare ogni frammentazione, ogni confine fisico, mentale e culturale». Perché «Il tempo delle giustificazioni sembra essersi consumato e non serve più dire che non abbiamo alcun potere o possibilità di fare niente, ogni uomo è chiamato a fare la sua parte, almeno tentare.» Il festival spazierà, come sempre, tra i generi e gli stili musicali, proponendo artisti di livello internazionale ma senza trascurare le eccellenze nazionali e locali. Dopo aver già annunciato i concerti in programma all'anfiteatro di Tharros del quartetto di Brad Mehldau, Chris Potter, John Patitucci e Jonathan Blake (il 19 luglio), della pianista giapponese Hiromi (il 20 luglio) e Fiorella Mannoia con orchestra (21 e 22 luglio), di Jan Garbarek e Fatoumata Diawara a Oristano (rispettivamente il 27 e il 28 luglio), del pianista cubano Roberto Fonseca a Donigala Fenughedu (il 2 agosto) di Goran Bregović a Neoneli (13 agosto) e di Francesco De Gregori a Cabras (18 agosto), altre date e altri nomi si aggiungono al fitto e variegato cartellone: il pianista statunitense Bill Laurance, di scena il 25 e il 26 luglio a Oristano, i Cordas et Cannas e la cantante cubana Aymée Nuviola il 4 agosto al Tempio ipogeico Sa Scab'e Cresia nei pressi di Morgongiori, il rapper italiano Murubutu con la Moon Jazz Band l'11 agosto a Marrubiu, e i protagonisti dell'ormai consueta due giorni del 9 e 10 agosto a Fordongianus del Terme Romane Festival: gli italiani C'mon Tigre e, in arrivo dall'Inghilterra, il compositore, polistrumentista e producer DoomCannon, il tubista Theon Cross e il duo Blue Lab Beats. Ma non è tutto, perché il 14 e 15 agosto ritorna l'appuntamento a Nureci con un'altra "costola" del festival: Mamma Blues; nel cast il sardo Bad Blues Quartet, il polistrumentista maliano Baba Sissoko e il cantante olandese Jett Rebel. E, a suggello della lunga estate di Dromos, una tre giorni di musica – dal 23 al 25 agosto - a Tadasuni, nel segno di "Isole": un nuovo progetto, il cui programma verrà presentato prossimamente, promosso con la collaborazione del Comune del piccolo centro del Guilcer e dedicato all'incontro non solo con le isole vicine, ma anche con quelle lontanissime, all'insegna di quella contaminazione ibrida e meticcia che da sempre contraddistingue gli eventi di Dromos. Non solo musica, come sempre, nel vasto cartellone di Dromos. Anche quest'anno ci sarà spazio per il cinema, con la breve rassegna promossa in collaborazione con il Centro Servizi Culturali UNLA di Oristano, in linea con il tema di questa edizione del festival, come dichiara il titolo: "Change Vision". E al tema del cambiamento guarderà anche la mostra d'arte contemporanea che sarà allestita a Oristano, negli spazi del Foro Boario, e che, come ogni anno, affiancherà e completerà l'offerta della programmazione musicale e culturale del festival: F**KING CHANGE così giusto, così sbagliato è il titolo apparentemente provocatorio e irriverente dell'evento espositivo curato dai critici Chiara Schirru e Ivo Serafino Fenu, che si caratterizzerà, viceversa, per una lettura trasversale e problematica del tema attraverso lo sguardo critico e sfuggente dell'arte contemporanea, capace, nel confronto col dato di realtà, di far emergere fluidità individuali, comunità e società metamorfiche per le quali e nelle quali il concetto stesso di "cambiamento" è polisemico, cangiante e ambiguo, al contempo così giusto e così sbagliato. Inaugurazione il 5 luglio alle 19 come anteprima del festival.
Musica
Tharros sarà ancora una volta lo scenario più spettacolare dell'estate musicale del festival Dromos, grazie al sostegno della Fondazione Mont'e Prama in collaborazione con il Festival Letterario dell'Archeologia, a cinquant'anni dal ritrovamento dello straordinario complesso statuario di Mont'e Prama. Una serie di imperdibili concerti sono attesi nella straordinaria cornice dell'area archeologica nel territorio del Comune di Cabras, a una ventina di chilometri da Oristano. Il primo è in calendario il 19 luglio, protagonista un poker d'assi del jazz a stelle e strisce: Chris Potter, uno dei migliori sassofonisti della sua generazione, insieme a Brad Mehldau, una delle voci più liriche e influenti del pianoforte jazz contemporaneo, in quartetto con un bassista del calibro di John Patitucci, in prima linea sulla scena jazzistica degli ultimi trent'anni, e con un batterista completo e versatile come Johnathan Blake.
La sera dopo (sabato 20), sull'onda del suo nuovo album, "Sonicwonderland" (uscito lo scorso ottobre), approderà a Tharros la giapponese Hiromi - talento di fama mondiale che continua la feconda tradizione di pianisti jazz, da Toshiko Akiyoshi a Makoto Ozone, nati sotto il Sol Levante. Dal disco di debutto, "Another Mind" (2003), il suono di Hiromi Uehara (classe 1979) si è evoluto a ogni uscita, erodendo i confini tra jazz e classica, composizione e improvvisazione. Artista eclettica, ai giornalisti che spesso le chiedono quale sia il genere che suona, risponde che per lei ci sono solo due generi: «quello che muove il mio cuore e quello che non lo fa. Io suono solo la musica che muove il mio cuore». Ad accompagnare la pianista originaria di Shizuoka, ci saranno Adam O'Farrill alla tromba, Hadrien Feraud al basso e Gene Coye alla batteria.
Due concerti da non perdere attendono dunque il pubblico di Dromos nell'anfiteatro che verrà allestito nell'esclusivo scenario del sito archeologico sulla penisola del Sinis. A disposizione un migliaio di posti a sedere i cui biglietti si possono acquistare sul sito di Dromos www.dromosfestival.it: costa 30 euro (più prevendita) l'ingresso per ciascuna serata, 50 euro è invece il prezzo del mini abbonamento per seguire entrambe. Attivo il bonus cultura Carta del docente, Carta della Cultura Giovani, Carta del Merito e Carta Giovani Sardegna. Il biglietto per il concerto darà anche diritto all'accesso al sito di Tharros nel periodo compreso dal 14 al 28 luglio. 
Tharros farà da scenario anche ai due concerti di Fiorella Mannoia, in calendario domenica 21 luglio e lunedì 22, uniche date nell'isola (già sold out da tempo) di un tour che per la prima volta vedrà l'artista romana affiancata da un'orchestra e in scena in siti di particolare valore, a partire dal debutto, il 3 giugno, tra le mura delle Terme di Caracalla, a Roma. Un tour speciale dal titolo Fiorella Sinfonica – Live con orchestra per salutare i settant'anni della Mannoia (compiuti lo scorso 4 aprile) e che nella sua tappa a Tharros incrocerà un'altra ricorrenza: organizzato dalla Fondazione Mont'e Prama nell'ambito del festival "L'Isola dei Giganti", e in collaborazione con il festival Dromos, il doppio appuntamento con Fiorella Mannoia rientra infatti nel programma di festeggiamenti per i cinquant'anni dal ritrovamento dello straordinario complesso statuario di Mont'e Prama.
Da Tharros a Oristano: apre la serie di concerti di Dromos in programma nella città di Eleonora il pianista inglese Bill Laurance, atteso da due diversi live: il 25 luglio in piano solo nella Chiesa di Santa Chiara (ore 21, ingresso gratuito con prenotazione sul sito di Dromos), e l'indomani (26 luglio, alle 21,30; ingresso a 15 euro) al Foro Boario in trio con Menelik Claffey al basso e Oscar Ogden alla batteria. Sempre il 26, ma in mattinata con inizio alle 10, Bill Laurance terrà anche una masterclass dedicata al processo creativo del compositore: l'iscrizione costa 30 euro e offre anche l'ingresso gratuito al concerto serale al Foro Boario.
Vecchia conoscenza del festival Dromos, tra i tasti d'ebano e avorio Bill Laurance ha elaborato nel tempo uno stile personale, dando prova della sua solidità tecnica negli album degli Snarky Puppy e nei primi due ottimi lavori da solista, "Flint" del 2014 e "Swift" del 2015. Entrambi i dischi hanno scalato le classifiche jazz e sono stati elogiati per la loro abile musicalità e la loro scrittura e arrangiamento emotivo. Nel 2016 ha pubblicato "Aftersun", un album ritmico e divertente con il percussionista Weedie Braimah, seguito poi dal primo album dal vivo di Bill Laurance, registrato alla Union Chapel di Londra. Nel 2019 ha pubblicato il suo quinto album, "Cables", in coincidenza con il lancio della sua etichetta discografica, Flint Music: il suo primo concept album trae ispirazione dalla crescita esponenziale della tecnologia e vede Laurance impegnato a suonare ogni strumento. È dello scorso aprile "Bloom", disco che segna una transizione significativa nella carriera del quarantatreenne musicista inglese, passando dalla più piccola possibile forma di interazione musicale a un formato di larga scala.
Il concerto in piano solo di Bill Laurance del 25 luglio nella suggestiva ambientazione della Chiesa di Santa Chiara sarà preceduto dalla visione del video "Amore, immenso amore" sulle due sculture invisibili dell'artista Salvatore Garau installate a Gerusalemme davanti al Muro del Pianto e sulla Spianata delle Moschee, luoghi simbolo dell'Ebraismo e dell'Islam, in linea d'aria vicinissimi tra loro, ma in questo momento tristemente distanti; due sculture invisibili, immateriali, simbolicamente generate da una stessa primordiale fonte, che non ammette violenza ma vuole la comprensione e l'accettazione dell'altro. Artista visivo di dipinti su tela di grandi dimensioni, Garau ha concepito queste due nuove opere immateriali (dopo quelle esposte in Sardegna, Milano e New York tra il 2020 e il 2021) come una sfida apparentemente impossibile, utilizzando un concetto che rende libere le persone di creare la propria scultura con l'immaginazione e, in quell'apparente vuoto, col solo aiuto del titolo, "Amore, immenso amore", alimentare il proposito di dire basta alla guerra. 
Sabato 27 luglio riflettori puntati a Oristano su un'autentica icona del jazz europeo degli ultimi cinquant'anni: sul palco allestito in piazza Duomo plana alle 22 il sassofonista norvegese Jan Garbarek, ispiratore e modello per intere generazioni di musicisti con il suo inconfondibile stile, lirico, vocale, etereo e meditativo. Nel corso della sua carriera, l'artista scandinavo ha collaborato con nomi del calibro di Keith Jarrett, Palle Danielsson, John Christensen, Charlie Haden, Egberto Gismonti, Ralph Towner, Bill Frisell, Manu Katchè, oltre al celeberrimo Hilliard Ensemble con cui ha inciso l'album "Officium" (ECM, 1994), che gli ha procurato una fama internazionale al di là del mondo prettamente jazzistico. A Oristano Jan Garbarek sarà affiancato da Rainer Brüninghaus, il pianista e tastierista tedesco che lo accompagna da oltre trent'anni, dal bassista brasiliano Yuri Daniel e dal poliedrico percussionista indiano Trilok Gurtu.
La bella cornice della piazza Duomo, ancora una volta resa disponibile grazie alla Curia Arcivescovile di Oristano, ospiterà l'indomani - domenica 28 luglio (sempre con inizio alle 22) - un gradito ritorno a Dromos: quello di Fatoumata Diawara, agli annali del festival per un coinvolgente e memorabile concerto all'Anfiteatro di Tharros nell'estate del 2018. La cantante maliana, una delle rappresentanti più vitali della scena musicale africana, è attesa nel segno del suo nuovo album, "London Ko", coprodotto l'anno scorso con Damon Albarn (leader dei Blur e fondatore dei Gorillaz), dove le sue radici mandinka si uniscono con influenze afrobeat, jazz, pop, elettroniche e hip hop. Una sintesi che si riflette anche nel titolo del disco, che combina i nomi di una metropoli occidentale come Londra con quello della capitale del Mali, Bamako. Ad affiancare Fatoumata Diawara a Oristano saranno Fernando Tejero alle tastiere, Jurandir Santana alla chitarra, Juan Finger al basso e Willy Ombe alla batteria.
Il biglietto per il concerto di Jan Garbarek costa 30 euro, 20 euro è invece il prezzo per quello di Fatoumata Diawara; previsto anche un mini abbonamento a 40 euro per seguire entrambe le serate (a tutti i prezzi vanno aggiunti i diritti di prevendita). Attivo il bonus cultura Carta del docente, Carta della Cultura Giovani, Carta del Merito e Carta Giovani Sardegna. Biglietti e abbonamenti si possono acquistare sul sito di Dromos (www.dromosfestival.it).
Si resta ancora a Oristano, il 30 luglio, dove il centro storico verrà animato (a partire dalle 20,30) dall'energia travolgente della Seuinstreet Band, formazione nata nel 2019 dalle file della centenaria Banda Musicale "Gioacchino Rossini" di Seui e attualmente la più grande street band della Sardegna, contando una trentina di strumentisti, per lo più giovanissimi. Unica nel suo genere, affonda le sue radici nello stile delle bande da strada, con musiche di forte impatto che spaziano tra funk, R&B, soul e jazz, abbinate a coinvolgenti coreografie. Il punto di forza della formazione è senza dubbio la presenza nel proprio organico di strumentisti anagraficamente distanti tra loro (dai 9 ai 70 anni), accomunati dalla forte passione per la musica e coordinati dal Direttore Adriano Sarais e dal docente di percussioni Francesco Oppes.
Da Oristano il festival farà tappa, il 2 agosto, nella vicinissima Donigala Fenughedu, per riabbracciare un altro grande protagonista di passate edizioni di Dromos (quelle del 2009 e del 2013): il pianista cubano Roberto Fonseca, in concerto alle 22, nel giardino del Ros'e Mari Farm & Greenhouse per presentare la sua ultima fatica discografica, "La Gran Diversión": un omaggio all'età dell'oro della musica della sua isola, alle notti di danza sfrenata dell'Avana e al leggendario spirito del Cabaret Cubano, icona degli anni '30 a Parigi. Artista colto e creativo, dotato di una grande sensibilità jazz e di un prezioso bagaglio culturale che affonda le radici nella tradizione afro-cubana, Roberto Fonseca sarà accompagnato da Ariel Vigo al sax baritono e flauto, Jimmy Jenks al sax tenore, Yuri Hernandez alla tromba, Felipe Cabrera al contrabbasso, Andres Coayo alle percussioni e Jay Kalo alla batteria. Biglietti a disposizione sul sito di Dromos (www.dromosfestival.it) a 25 euro più diritti di prevendita.
Il Tempio ipogeico Sa Scab'e Cresia, nei pressi di Morgongiori, offrirà la suggestiva ambientazione alla serata di domenica 4 agosto (biglietti a 5 euro), articolata in due diversi momenti. L'apertura, alle 21.30, è affidata a una formazione storica della scena musicale sarda, i Cordas et Cannas. Nato a Olbia nel 1978-1979 dall'incontro di musicisti con percorsi musicali differenti, ma con intenti precisi, il gruppo ha dimostrato nel corso degli anni la sua flessibilità nel trattare la musica sarda in forma aperta ad altre culture, ottenendo importanti risultati e riconoscimenti anche a livello internazionale, come certifica un'attività concertistica in cui spicca la partecipazione al festival Womad fondato da Peter Gabriel. Quest'anno i Cordas et Cannas si presentano con un organico rinnovato, che insieme a Bruno Piccinnu (percussioni e voce), Lorenzo Sabattini (basso e voce), Sandro Piccinnu (batteria) e  Alain Pattitoni (chitarra e voce), schiera il polistrumentista Tore Nieddu e Paolo Brandano alla fisarmonica.
Altre sonorità e atmosfere nel secondo tempo della serata del 4 agosto: protagonista Aymée Nuviola, cantante, pianista, compositrice e attrice cubana, tra le artiste più celebrate della sua generazione. Più volte vincitrice di Grammy Awards, "La Sonera del Mundo" (come è chiamata) nel corso della sua brillante carriera (che comprende anche il ruolo principale in "Celia", la serie Telemundo del 2017 ispirata a Celia Cruz) ha costantemente mantenuto la musica cubana in primo piano mostrando una notevole versatilità. L'anno scorso Aymée Nuviola ha pubblicato l'album "Havana Nocturne": un viaggio coinvolgente attraverso le atmosfere della capitale cubana, la città dove è nata e cresciuta, un'Avana "notturna e inebriante", seguendo il filo della memoria delle musiche ascoltate da bambina e che l'hanno segnata per sempre, e offrendo la sua personale interpretazione di composizioni "classiche" di autori come José Antonio Méndez, César Portillo de la Luz, Ángel Díaz, Niño Rivera, Marta Valdés, Frank Domínguez e Meme Solís. Con Aymée Nuviola nel suo concerto del 4 agosto una formazione con Kemuel Roig al piano, Julian Avila alla chitarra, Lowell Ringel al basso, Hilario Bell alla batteria e Nieger Jose Aguilera alle percussioni.
Venerdì 9 e sabato 10 agosto il festival pianterà le tende a Fordongianus per la consueta due giorni in riva al fiume Tirso sotto l'insegna del Terme Romane Festival, titolo dal chiaro riferimento all'antico sito in cui andrà in scena. Tutte provenienti dal Regno Unito le proposte in scaletta per la prima serata: apre, alle 21.30, il compositore, polistrumentista e producer DoomCannon, membro fondatore del collettivo Steam Down, direttore musicale della cantante soul Celeste e guida di diversi progetti che si ispirano all'improvvisazione jazz, come Triforce e Project Karnak. Cresciuto nel sud di Londra, Dominic Canning, questo il suo nome all'anagrafe, ha pubblicato due anni fa il suo album di debutto solista, "Renaissance", per l'etichetta Brownswood di Gilles Peterson, con cui ha conquistato una nomination ai MOBO Award. Con lui alle prese con le tastiere, saliranno sul palco di Fordongianus Kaidi Akinnibi ai sassofoni, Daniel Rogerson alla chitarra, Jamien Nagadhana al basso e Oscar Ogden alla batteria.
Dalle stesse latitudini geografiche e musicali arriva il protagonista della seconda parte della serata, il tubista Theon Cross, tra i nomi di primo piano della fiorente scena jazz londinese e membro importante del gruppo Sons of Kemet; un musicista che con il suo approccio innovativo al basso tuba ha ampliato le possibilità dello strumento riportandolo verso un ruolo cruciale nella scena jazz contemporanea. Il suo EP di debutto, "Aspirations", l'ha portato all'attenzione internazionale e gli ha fatto ottenere una nomination a Jazz FM come miglior esordiente jazz nel 2016, mentre è del 2019 il suo album di debutto, "Fyah", che ha riscosso il plauso della critica in tutto il mondo raccogliendo grandi apprezzamenti da parte di importanti testate.
Ad aprire la seconda serata alle Terme Romane (sabato 10 agosto) saranno i C'mon Tigre, un duo che sviluppa la propria identità attraverso un collettivo di musicisti di varia estrazione e provenienza, dando vita a un linguaggio personale, che sfugge alle etichette, fatto di commistioni con il jazz, l'afro-jazz, le ritmiche dell'hip hop, il funk, la disco anni '70, senza mai confinare le loro canzoni a un solo stile. Uscito lo scorso novembre, "Habitat" è il loro quarto album in studio, pura testimonianza del potere della fusione musicale, avvicinando mondi apparentemente lontani e illustrando la stretta interconnessione che esiste tra loro.
A seguire, nella seconda parte della serata, ancora una proposta in arrivo dal Regno Unito, il Blue Lab Beats, un duo di jazztronica composto dal producer NK-OK (Namali Kwaten) e dal polistrumentista Mr. DM (David Mrakpor) che fonde perfettamente jazz, hip-hop, afrobeat, soul ed elettronica. Partiti come producer amatoriali, remixando brani di star come Dua Lipa e Rag'N'Bone Man, i due si sono rapidamente trasformati in qualcosa di più potente, creando un suono duttile e di ampio respiro ispirato ai pionieri dell'hip-hop e alla musica della diaspora africana, pur rimanendo fedeli alle loro radici londinesi. Vincitori di un Grammy, lo scorso aprile hanno licenziato il loro terzo album, "Blue Eclipse".
Ma non è tutto, perché in entrambe le serate alle Terme Romane (biglietti a 20 euro, abbonamento a 30), la musica continuerà fino a tarda notte con le selezioni di Dj Knuf (al secolo Maurizio Bilancioni, producer e compositore di musica elettronica), frutto della sua continua e inarrestabile ricerca nell'esplorazione delle sonorità hip-house della scena clubbing di Chicago e New York di fine anni '80 e inizio dei '90.
Il Parco Zuradili di Marrubiu, nuova location del festival, accoglierà l'11 agosto, alle 21,30, (biglietto a 10 euro) Murubutu & Moon Jazz Band, progetto capitanato da Alessio Mariani (questo il nome di battesimo di Murubutu), musicista e docente di filosofia, ideatore del "rap didattico", fondato sull'interazione tra contenuti scolastici e musica rap. Nel 2009 intraprende il suo progetto solista che ha all'attivo una discografia di ben sette album in cui sonorità hip hop classiche fanno da tappeto a testi con una forte curvatura cantautorale e accenti poetici. Nel 2024 Murubutu decide di rivisitare il suo repertorio in chiave jazzistica, accompagnato per la prima volta dalla Moon Jazz Band, composta da Dia alla voce, Gabriele Polimeni alla tromba e flicorno, Federico Califano al sassofono, Giacomo Grande al piano e tastiere, Filippo Cassanelli al contrabbasso e Vincenzo Messina alla batteria. La nuova formazione conferisce nuova linfa alle composizioni di Murubutu, rivisitandole con un approccio innovativo.
Immancabile, anche quest'anno, la tappa del festival Dromos a Neoneli, il 13 agosto (ore 22) in località S'Angelu, dove sarà di scena un altro grande protagonista di questa ventiseiesima edizione: Goran Bregović con la sua Wedding and Funeral Band (biglietto a 25 euro più prevendita); trombe, tromboni, grancassa, clarinetto, sassofono e voci bulgare in una fusione di sonorità del folklore slavo, polifonia sacra ortodossa e pulsazioni rock, per un concerto tutto da vivere e ballare, tra storici successi del musicista e compositore bosniaco e brani tratti dai suoi album più recenti, non senza qualche anticipazione del suo nuovo progetto di prossima uscita; uno spettacolo carico di energia e dinamismo, che promette di coinvolgere il pubblico in una dolce trance collettiva. Con Goran Bregović, alle prese con chitarra e sintetizzatore, saranno sul palco di Neoneli Bokan Stankovic e Dragic Velickovic alle trombe, Stojan Dimov al sax e al clarinetto, Aleksandar Rajkovic e Milos Mihajlovic ai tromboni, Muharem Redžepi al goc (la grancassa tradizionale) e le voci bulgare di Ludmila Radkova Trajkova e Daniela Radkova – Aleksandrova.
Il 14 e il 15 agosto Dromos pianterà le tende a Nureci, per il consueto appuntamento con Mamma Blues, costola del festival dedicata al genere di matrice afroamericana. Apertura della prima serata (inizio alle 22) con il Bad Blues Quartet, apprezzata band sarda, fresca di pubblicazione del quarto lavoro discografico, "White Gloves", con Eleonora Usala alla voce, Federico Valenti alla chitarra elettrica, acustica e resofonica, Edoardo Meledina al basso e Frank Stara alla batteria. A seguire, Baba Sissoko con il progetto Mediterranean Blues in cui il polistrumentista maliano, integra alle melodie e ai ritmi della sua tradizione musicale sonorità jazz, blues e soul, creando un inedito e originale risultato musicale e tuffandosi nell'emozionante mondo dell'afrobeat, del funk e della psichedelia. Originario di Bamako, Baba Sissoko conta all'attivo una ventina di pubblicazioni e collaborazioni con artisti del calibro di Dee Dee Bridgewater, Rokia Traoré, Miguel Anga Diaz, Habib Koité & Bamada, Famoudou Don Moye e Antonello Salis, tra gli altri.
La sera di Ferragosto, a infiammare il palco dell'Arena Mamma Blues sarà invece il cantante e polistrumentista olandese Jett Rebel, al secolo Jelte Steven Tuinstra, considerato in patria una vera e propria stella nell'ambito pop/rock, tanto da partecipare con costanza a trasmissioni televisive sulle reti nazionali, con memorabili esibizioni sui palchi più prestigiosi d'Europa. 15 euro il prezzo del biglietto d'ingresso per ciascuna serata; abbonamento a 20 euro.
In occasione della due giorni di Nureci, ritorna anche lo spazio musicale dedicato a bambini e ragazzi guidato dai docenti della Music Academy di Isili alla scoperta della musica in maniera semplice, quasi giocosa. "Piccoli bluesman crescono" è il titolo del laboratorio che mira a far vivere concretamente l'esperienza del "fare musica" a tutti i partecipanti che passeranno dal ruolo di semplici ascoltatori a quello più gratificante di "creatori" di musica, spaziando dal pop al rock, passando per la musica etnica e naturalmente il blues.
Dromos sarà poi a Cabras, il 18 agosto, per ospitare una delle tappe del tour estivo di uno dei cantautori più amati della scena musicale italiana, Francesco De Gregori, sul palco di piazza Stagno per un concerto che, è facile immaginare, saprà richiamare un folto pubblico. L'artista romano ritorna in concerto con la sua band a due anni di stanza dal suo ultimo tour solista proponendo i brani con cui ha segnato per sempre la storia della musica italiana, accompagnato da Guido Guglielminetti (basso e contrabbasso), Carlo Gaudiello (tastiere), Primiano Di Biase (hammond), Paolo Giovenchi (chitarre), Alessandro Valle (pedal steel guitar e mandolino), Simone Talone (percussioni) e la corista Francesca La Colla. Ad aprire la serata, con inizio alle 21.30, la cantante e attrice Angela Baraldi, già ospite di alcuni tour di De Gregori, la prima volta nel 1993.
Cinema
Tanta musica e tanti ospiti provenienti da tutto il mondo, dunque, nel cartellone di Dromos, ma non solo. Tra gli altri eventi previsti, uno spazio di rilievo riveste la consueta mini rassegna cinematografica promossa in collaborazione con il Centro Servizi Culturali UNLA di Oristano, in linea con il tema di questa edizione del festival, come dichiara il titolo: "Change Vision". Per tre sere – 22, 23 e 24 luglio, tutte con inizio alle 21 e ingresso libero - il Giardino dell'UNLA, in via Carpaccio, 9, ospiterà le proiezioni di altrettanti film appositamente selezionati, ciascuna preceduta da un'"ouverture" musicale. Primo titolo in programma (lunedì 22 luglio) "Una volta nella vita", diretto da Marie-Castille Mention-Schaar, con Ariane Ascaride, Ahmed Dramé, NoémieMerlant, Geneviève Mnich, Stéphane Bak. Musiche affidate per l'apertura della serata alla chitarra e alla voce di Tobia Poltronieri. L'indomani, martedì 23, scorreranno sullo schermo le immagini di "Promised Land", di Gus Van Sant, con Matt Damon, John Krasinski, Frances McDormand, Rosemarie DeWitt, ScootMcNairy, mentre per la parte musicale sarà il turno di Tancredi Emmi al contrabbasso. Chiusura della mini rassegna mercoledì 24 luglio con la proiezione di "Ali & Ava - Storia di un incontro", di Clio Barnard, con Claire Rushbrook, Adeel Akhtar, Ellora Torchia, Vinny Dhillon, Shaun Thomas. Di Marco Coa l'"ouverture" musicale dell'ultima serata di "Change Vision".
Arte
È storia di musica, cultura e arte quella che contraddistingue il Dromos Festival nel suo percorso lungo ormai ventisei anni, sempre aperto a contaminazioni ibride e meticce e che costantemente indaga tematiche contemporanee e innovative. Se il 2023 è stato l'anno della riflessione e del viaggio a ritroso verso le radici, tra ricordi e memorie individuali e collettive, il 2024, con la proposta Change. Puoi, sarà l'anno dedicato al cambiamento, inteso come profondo e necessario, per una rivoluzione virtuosa e consapevole della società e del singolo individuo. Al tema del cambiamento guarderà anche la mostra d'arte contemporanea che, come ogni anno, affiancherà e completerà l'offerta della programmazione musicale e culturale del festival: F**KING CHANGE così giusto, così sbagliato è il titolo apparentemente provocatorio e irriverente dell'evento espositivo che si caratterizzerà, viceversa, per una lettura trasversale e problematica del tema attraverso lo sguardo critico e sfuggente dell'arte contemporanea, capace, nel confronto col dato di realtà, di far emergere fluidità individuali, comunità e società metamorfiche per le quali e nelle quali il concetto stesso di "cambiamento" è polisemico, cangiante e ambiguo, al contempo così giusto e così sbagliato.
Curata dai critici Chiara Schirru e Ivo Serafino Fenu, la mostra, che verrà inaugurata il 5 luglio per rimanere aperta fino a tutto settembre, prevede la partecipazione di trenta artisti tra i quali figurano nomi di primissimo piano del panorama isolano, nazionale e internazionale: dagli americani Bill Viola e Nan Goldin all'austriaco Hermann Nitsch, da Marina Abramoviç al cinese Weng Fen al russo Peter Belyi, con gli italiani Matteo Basilè, Roberto Pugliese e Dario Ghibaudo insieme ai sardi Giuliano Sale, Silvia Mei, Gianni Nieddu, Josephine Sassu e Tonino Mattu, solo per citarne qualcuno. Una mostra dal respiro internazionale resa possibile grazie alla lungimiranza e alla generosità del collezionista cosmopolita Antonio Manca che già in passato ha collaborato sia col Festival Dromos che con la Pinacoteca Comunale "Carlo Contini" attraverso il prestito di opere della sua prestigiosa collezione. Alcune opere saranno invece in mostra per la disponibilità e la sensibilità del collezionista Giuseppe Demara; altre ancora, spesso inedite o realizzate appositamente, per l'interesse diretto dimostrato al progetto da parte degli artisti invitati.
F**KING CHANGE così giusto, così sbagliato, proporrà opere pittoriche, plastiche, multimediali, fotografiche, performative e installative negli spazi ampi e luminosi del Foro Boario, situato nell'antica Piazza della Fiera del bestiame di Oristano e destinato, con l'inaugurazione di questa mostra e grazie alla determinazione dell'assessore comunale alla Cultura Luca Faedda, a divenire il luogo deputato all'arte contemporanea della città di Oristano e un punto di riferimento vitale e centrale per tutta l'Isola.

Suonoverde
Il rispetto per l'ambiente e le sue tematiche, quanto mai attuale, vede Dromos impegnato anche in questa edizione con il progetto Suonoverde: in stretta sinergia con i Comuni che ospitano il festival, e attraverso le buone pratiche ambientali promosse dall'Agenda 2030 dell'ONU per lo Sviluppo Sostenibile, si punta a conseguire l'obiettivo primario della riduzione dei rifiuti attraverso azioni concrete, come l'utilizzo di stoviglie biodegradabili e di alimenti a chilometro zero, il potenziamento della raccolta differenziata, la riduzione dei consumi energetici e il sempre più ampio ricorso a fonti rinnovabili. Il festival si pone inoltre l'obiettivo di essere a impatto zero, cioè di abbattere le proprie emissioni di C02. Per questo ha scelto di diventare partner di Treedom, azienda italiana che consente di piantare alberi in diversi paesi del mondo e che ne monitora costantemente la crescita. Il bosco di Dromos è attualmente costituito da 200 alberi, che permetteranno di abbattere nei primi dieci anni di vita 80,80 tonnellate di CO2.

Viaggio in Sardegna con Dromos e Radio Popolare
Con il festival ritorna Viaggio in Sardegna con Dromos e Radio Popolare, una proposta turistica di otto giorni attraverso alcuni dei più suggestivi luoghi dell'Oristanese, a cura dell'associazione Mariposas de Sardinia con ViaggieMiraggi. Per maggiori informazioni scrivere all'indirizzo italia@viaggiemiraggi.org.

La mostra d'arte internazionale F**KING CHANGE così giusto, così sbagliato inaugura venerdì 5 luglio a Oristano la ventiseiesima edizione del festival Dromos
Taglio del nastro alle 19.30 al Foro Boario. Oltre settanta opere in mostra di trentadue artisti di primissimo piano del panorama isolano, nazionale e internazionale, come l'inglese Damien Hirst, gli americani John Baldessari, Doze Green e Nan Goldin, l'austriaco Hermann Nitsch, il russo Peter Belyi, la serba Marina Abramoviç, il cinese Weng Fen, gli italiani Matteo Basilè, Roberto Pugliese e Dario Ghibaudo e i sardi Pastorello, Giuliano Sale, Silvia Mei, Gianni Nieddu, Silvia Argiolas, Josephine Sassu, Tonino Mattu, Roberto Chessa, Mattia Enna e Riccardo Camboni, tra gli altri.
Si apre nel segno dell'arte la lunga estate del festival Dromos, che dal 19 luglio al 25 agosto si snoderà secondo la sua consueta formula itinerante tra Oristano e gli altri centri e località della provincia coinvolti nella sua ventiseiesima edizione: Cabras, Donigala Fenughedu, Fordongianus, Marrubiu, Morgongiori, Neoneli, Nureci, Tadasuni. Da sempre aperto a contaminazioni ibride e meticce, e votato a indagare tematiche contemporanee e innovative, quest'anno il festival si riconosce sotto il titolo Change. Puoi: un titolo che suona come un invito a riflettere sullo stato attuale del mondo e sull'urgenza di un cambiamento profondo e necessario, cui ognuno può contribuire per una rivoluzione virtuosa e consapevole della società e del singolo individuo. Al tema del cambiamento guarda anche la mostra d'arte contemporanea F**KING CHANGE così giusto, così sbagliato che si inaugura questo venerdì, 5 luglio, alle 19.30 al Foro Boario di Oristano, e che, come sempre, affianca e completa la ricchissima programmazione musicale del festival. «L'evento espositivo, dal titolo apparentemente provocatorio e irriverente», spiegano i curatori Chiara Schirru e Ivo Serafino Fenu nelle loro note di presentazione, «si caratterizza, viceversa, per una lettura trasversale e problematica del tema attraverso lo sguardo critico e sfuggente dell'arte contemporanea capace, nel confronto col dato di realtà, di far emergere fluidità individuali e comunità metamorfiche per le quali e nelle quali il concetto stesso di "cambiamento" è polisemico, cangiante e ambiguo, talvolta inquietante, con una variabile non di poco conto: che uno lo voglia o no, è inarrestabile. (...) Un cambiamento che nell'arte si manifesta, di volta in volta, nelle sue mutevoli sembianze, ora come riflesso di infinito e di armonia, ora come riverbero di labirinti inquieti e cupi, ma sempre in forma di moto perpetuo, così giusto e, allo stesso tempo, così sbagliato, ineluttabile e inarrestabile, appunto, che possiamo ostacolare o percepire come alleato, assecondandone la sua straordinaria forza propulsiva». La mostra, che rimarrà aperta fino a tutto settembre, presenta oltre settanta opere pittoriche, plastiche, multimediali, fotografiche, performative e installative con ben trentadue artisti di primissimo piano del panorama isolano, nazionale e internazionale: Marina Abramović, Silvia Argiolas, John Baldessari, Matteo Basilé, Peter Belyi, Yannis Bournias, Riccardo Camboni, Roberto Chessa, Mattia Enna, Weng Fen, Franko B, Doze Green, Ximena Garrido-Lecca, Dario Ghibaudo, Robert Gligorov, Nan Goldin, Damien Hirst, Roberto Sebastián Matta, Tonino Mattu, Silvia Mei, Gianni Nieddu, Hermann Nitsch, Erwin Olaf, Orlan, Martin Parr, Pastorello, Giuliano Plorutti, Roberto Pugliese, Giuliano Sale, Josephine Sassu, Sandy Skoglund, The Blue Noses. Una mostra dal respiro internazionale, dunque, resa possibile grazie alla lungimiranza e alla generosità del collezionista cosmopolita Antonio Manca, che già in passato ha collaborato sia col festival Dromos che con la Pinacoteca Comunale "Carlo Contini" attraverso il prestito di opere della sua prestigiosa collezione e dell'Associazione culturale OGHAM. Alcune opere saranno invece in mostra per la disponibilità e la sensibilità del collezionista Giuseppe Demara, mentre altre, spesso inedite o realizzate appositamente, per l'interesse diretto dimostrato al progetto da parte degli stessi artisti invitati. F**KING CHANGE così giusto, così sbagliato resterà aperta al pubblico tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 (con biglietto d'ingresso a 5 euro) negli spazi ampi e luminosi del Foro Boario, situato nell'antica Piazza della Fiera del bestiame di Oristano e destinato, con questa mostra e grazie alla determinazione dell'assessore alla Cultura del Comune Luca Faedda, a divenire il luogo deputato all'arte contemporanea della città di Eleonora ma anche un punto di riferimento vitale e centrale per tutta la Sardegna. «Con questa mostra restituiamo definitivamente alla città uno spazio culturale destinato alle mostre temporanee e contemporanee» dice l'assessore Faedda: «Rimasto a lungo chiuso per la presenza del cantiere per la riqualificazione dell'intera area, il Foro Boario si candida a diventare uno dei punti di riferimento della cultura oristanese e un'antenna rivolta verso le nuove tendenze della cultura locale, nazionale e internazionale. Per questa nuova apertura rivolgiamo un ringraziamento particolare ai curatori Chiara Schirru e Ivo Serafino Fenu che ci propongono una riflessione artistica di grande impatto e interesse».
Una nuova tappa nel circuito del ventiseiesimo festival Dromos
"Isole d'altri mari", tre giorni di musica a Tadasuni (OR) dal 23 al 25 agosto
fra tradizione e innovazione con (tra gli altri) il violoncellista olandese Ernst Reijseger, il cantante e suonatore di oud tunisino Dhafer Youssef, il grande maestro di launeddas Luigi Lai, Paolo Angeli con la sua chitarra sarda "preparata" e la violoncellista e cantante cubana Ana Carla Maza.

Curiosità dell'oltre, quella che porta a re-interpretare i limiti non più come barriera ma come soglia di nuovi inizi, come corridoio tra l'interno e l'esterno, verso orizzonti inesplorati: su questi presupposti fonda le basi il trittico di giornate musicali che il festival Dromos ha in calendario a Tadasuni dal 23 al 25 agosto, come ultimo capitolo a completamento della sua ventiseiesima edizione. Un appuntamento convintamente fatto proprio dall'amministrazione comunale del paese, tra i più piccoli della Sardegna, che si affaccia sul lago Omodeo, nella regione storica del Guilcer-Barigadu; un appuntamento, quasi un "festival nel festival", che già nel titolo, "Isole d'altri mari", allude a quella spinta ad andare oltre i confini, musicali ma non solo, all'incontro e al confronto culturale che caratterizza e orienta da sempre Dromos e che farà da bussola anche per questa nuova tappa del suo già ampio circuito disteso tra Oristano e gli altri centri della sua provincia coinvolti in questa edizione: Cabras, Donigala Fenughedu, Fordongianus, Marrubiu, Morgongiori, Neoneli, Nureci. La strada dell'incontro/confronto culturale è quella che ha imboccato anche il Comune di  Tadasuni, consapevole che investire nella cultura è, per le amministrazioni periferiche, ancora più necessario che per i grandi centri, proprio per l'esigenza di reinventare un rapporto più attuale tra cultura e territorio, tra cultura e popolazione, tra popolazione e altre "isole", sia per lo sviluppo sociale e formativo che questo rapporto comporta, sia per gli influssi che ha sugli aspetti commerciali e turistici. La periferia, del resto, è da sempre oggetto di attenzione anche dell'azione di Dromos, che in questa collaborazione con il Comune di Tadasuni, ne fa il punto centrale della sua indagine e del suo impegno creativo, con lo scopo di partecipare a un lavoro corale, sociale ed educativo, per favorire una riqualificazione e valorizzazione del territorio coinvolto.

Al via il 23 agosto
La tre giorni di musica a Tadasuni verrà aperta venerdì 23 agosto alle 18.30 nella Chiesa della Santa Croce dal grande maestro di launeddas Luigi Lai, autentica icona dello strumento simbolo della musica tradizionale sarda, accompagnato dal chitarrista Marcello Floris. Innovatore e divulgatore, il musicista di San Vito, novantadue anni da compiere a breve (il prossimo 25 luglio), presenza immancabile alla sfilata di Sant'Efisio, può vantare una carriera ricca di riconoscimenti (Cavaliere della Repubblica, Ufficiale della Repubblica, Laurea ad Honorem dall'Università di Bologna) e di collaborazioni in ambiti e con artisti che vanno da Angelo Branduardi al cine-concerto "Sonos 'e memoria" di Gianfranco Cabiddu e Paolo Fresu, passando per tante e tante altre esperienze.
 
Dopo quella di Marcello Floris accanto a Luigi Lai, ancora una chitarra, quella sarda "preparata" di Paolo Angeli intreccerà le sue note con quelle di un'altra espressione emblematica della tradizione musicale sarda, quella del canto a tenore, una delle polivocalità più antiche del Mediterraneo ancestrale, qui rappresentato dal Tenore Murales de Orgosolo. L'inedito incontro, alle 19.30 in piazza Santa Croce, sarà un'importante occasione di scambio e confronto tra i massimi esponenti della tradizione orgolese e uno dei fari della musica sperimentale internazionale.
Chiuderà la prima serata, alle 21.30 al Parco Comunale, il trio formato dal violoncellista olandese Ernst Reijseger con Harmen Fraanje al pianoforte e Mola Sylla alla voce, m'bira e xalam: un sodalizio artistico cementato da una forte amicizia e caratterizzato da un rodato interplay, che ha condiviso e condivide numerosi progetti, tra i quali le colonne sonore per film di Werner Herzog. Il repertorio proposto nel corso del concerto comprenderà canzoni africane, cantate in wolof (la lingua nativa del cantante senegalese Mola Sylla) e composizioni di Reijseger e Fraanje (biglietto a 5 euro più prevendita).
La seconda giornata, sabato 24, vedrà ancora protagonista in apertura il violoncello di Ernst Reijseger, questa volta affiancato dal Cuncordu e Tenore de Orosei, in scena alle 18.30 nella chiesa di Santa Croce: "The Face of God", questo il titolo del concerto, comprende brani del repertorio sacro della tradizione sarda e musiche composte dall'artista olandese. Da un lato il virtuosismo del violoncellista, dunque, che sorprende per la raffinata e originale tecnica e per la capacità di trasformare in poesia anche la sperimentazione sonora; dall'altro il virtuosismo armonico del canto tradizionale sardo del Cuncordu e Tenore de Orosei, ovvero Piero Pala (mesuvoche), Mario Siotto (bassu), Luca Frau (contra) e Emanuele Ortu (voche): i contrasti espressivi tra jazz d'avanguardia e musica sacra di origine etnica promettono di sprigionare un fascino arcano e conturbante.
Il cinema di Werner Herzog, già evocato la sera prima dal concerto di Ernst Reijseger, Harmen Fraanje e Mola Sylla, ritorna in modo esplicito nell'evento in programma alle 19.30 nella Casa Pinna: il duo Interiors, composto da Valerio Corzani (basso elettrico, elettronica e voce) ed Erica Scherl (violino e tastiera), per l'occasione integrato dal vibrafonista Pasquale Mirra, sonorizzerà infatti, dal vivo, le immagini di "Fata Morgana", film diretto dal regista tedesco nel 1971: un'opera ibrida e visionaria, ancora oggi uno dei più fulgidi esempi di cinema estremo.
L'ultimo atto della serata di sabato 24 agosto vedrà sul palco nel Parco Comunale, a partire dalle 21.30, Dhafer Youssef, cantante e suonatore di oud, il liuto tipico della musica araba, capace di liberare lo strumento dal suo ruolo tradizionale e portarlo nel jazz. Nato nel 1967 a Teboulba, il musicista tunisino ha cominciato a scoprire le potenzialità della sua voce fin dalla giovane età. L'incontro col jazz avviene a Vienna, dove si trasferisce a diciotto anni per intraprendere un percorso che lo porterà a elaborare una propria cifra stilistica e a collaborare con artisti del calibro di Markus Stockhausen, Paolo Fresu, Nguyen Lê, Nils Petter Molvaer, Bugge Wesseltoft, Eivind Aarset, Zakir Hussain, Tigran Hamasyan, Ballake Sissoko, tra gli altri, ma anche di due "leggende" del jazz come Herbie Hancock e Wayne Shorter. A Tadasuni Dhafer Youssef presenterà la sua più recente fatica discografica, "Street of Minarets" (2023), che dà il titolo al concerto (biglietto a 5 euro più prevendita).
L'ultima giornata di "Isole d'altri mari", domenica 25, si aprirà a mezzogiorno nel piazzale della Chiesa di San Nicola con il concerto del Coro Santu Nigola de Ortueri. Due appuntamenti in programma, come sempre, per la serata: il primo, alle 19 in piazza Santa Croce, sarà con il duo formato dal chitarrista Marino De Rosas, volto noto e di lunga esperienza sulla scena musicale sarda, e dalla cantante Denise Fatma Gueye, una delle voci più interessanti tra le ultime leve dei musicisti isolani. "Intrinada e altre storie" è il titolo del loro concerto che si presenta come il viaggio immaginario di un uomo attraverso i sentieri della Sardegna e le rotte del Mediterraneo, in cui balli, ballate e melodie si susseguono in un crescendo di passione.
A chiudere in bellezza la prima edizione di "Isole d'altri mari", alle 21.30 al Parco Comunale (biglietto a 5 euro più prevendita), sarà il quartetto della violoncellista, cantante e compositrice cubana Ana Carla Maza, in Sardegna per presentare il suo nuovo disco, "Caribe", pubblicato lo scorso ottobre: un energico mélange di jazz, musica classica e ritmi latini. L'album, autoprodotto e registrato in sestetto, vede la musicista originaria di L'Avana muoversi in piena libertà attraverso il son montuno cubano, tango, huayno, cumbia, reggae, bossa nova e samba, con un tocco sensuale di parole in francese e spagnolo, per chiudere festosamente, nel segno dell'"Isla Grande", la prima volta di "Isole".
Con le tre giornate di musica a Tadasuni, si completa dunque il cartellone del ventiseiesimo festival Dromos, un'edizione tra le più dense e variegate di proposte, a partire dalle quattro serate che, questo weekend, aprono la lunga serie di concerti nell'impareggiabile cornice dell'area archeologica di Tharros (in collaborazione con la Fondazione Mont'e Prama nell'ambito del festival "L'Isola dei Giganti") aperta dal concerto del quartetto di Brad Mehldau, con Chris Potter, John Patitucci e Jonathan Blake (il 19 luglio), della pianista giapponese Hiromi (il 20 luglio) e Fiorella Mannoia con orchestra (21 e 22 luglio, organizzato dalla Fondazione Mont'e Prama nell'ambito del  festival "L'Isola dei Giganti", e in collaborazione con il festival Dromos). Tra la città di Eleonora e i suoi Comuni limitrofi, inoltre, sono attesi artisti del calibro di Jan Garbarek e Fatoumata Diawara a Oristano (rispettivamente il 27 e il 28 luglio), del pianista cubano Roberto Fonseca a Donigala Fenughedu (il 2 agosto) di Goran Bregović a Neoneli (13 agosto) e di Francesco De Gregori a Cabras (18 agosto), altre date e altri nomi si aggiungono al fitto e variegato cartellone: il pianista statunitense Bill Laurance, di scena il 25 e il 26 luglio a Oristano, i Cordas et Cannas e la cantante cubana Aymée Nuviola il 4 agosto al Tempio ipogeico Sa Scab'e Cresia nei pressi di Morgongiori, il rapper italiano Murubutu con la Moon Jazz Band l'11 agosto a Marrubiu, e i protagonisti dell'ormai consueta due giorni del 9 e 10 agosto a Fordongianus del Terme Romane Festival: gli italiani C'mon Tigre e, in arrivo dall'Inghilterra, il compositore, polistrumentista e producer DoomCannon, il tubista Theon Cross e il duo Blue Lab Beats. Ma non è tutto, perché il 14 e 15 agosto ritorna l'appuntamento a Nureci con un'altra "costola" del festival: Mamma Blues; nel cast il sardo Bad Blues Quartet, il polistrumentista maliano Baba Sissoko e il cantante olandese Jett Rebel.

Info
I biglietti per i concerti si possono acquistare online sul sito di Dromos. Fino al 30 giugno, i nati nel 2005 possono registrarsi con SPID o CIE nell'apposita pagina sul sito del Ministero dell'Istruzione e del Merito per richiedere la "Carta della cultura giovani", del valore di 500 euro, per acquistare i biglietti per cinema, teatri, concerti, eventi culturali e anche per gli spettacoli del festival Dromos. Anche i docenti possono ottenere il bonus di 500 euro che il Ministero dell'Istruzione e del Merito mette a disposizione sul sito cartadeldocente.istruzione.it utilizzabile per acquistare i biglietti del festival. I cittadini italiani ed europei residenti in Italia, di età compresa tra 18 e 35 anni compiuti, in possesso della Carta Giovani potranno usufruire di speciali promozioni.
La ventiseiesima edizione del festival Dromos è organizzata con il contributo di MiC – Ministero della Cultura, Regione Autonoma della Sardegna - Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio -, Fondazione di Sardegna, Fondazione Mont'e Prama, Amministrazioni Comunali di Oristano, Cabras, Fordongianus, Morgongiori, Neoneli, Nureci e Tadasuni, Associazione Enti Locali per lo Spettacolo, Fondazione Oristano, Ros'e Mari Farm & Green House, Arcidiocesi di Oristano, Badessa Monastero Santa Chiara di Oristano, Centro Servizi Culturali U.N.L.A. di Oristano, Music Academy Isili, LegaCoop, Mariposas de Sardinia, ViaggieMiraggi, Intramadu, Radio Popolare, Terme Romane Festival di Fordongianus, Mamma Blues e Sardinia Coast to Coast.
Per informazioni, si può contattare la segreteria del festival al numero di telefono 0783310490, al numero whatsapp 3348022237 e all'indirizzo di posta elettronica info@dromosfestival.it. Notizie e aggiornamenti sul sito www.dromosfestival.it, sul canale Telegram e nelle pagine Facebook e Instagram di Dromos.
 
Dromos:
tel.: 0783 31 04 90 • 334 80 22 237 - E-mail: info@dromosfestival.it
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Con il PerfecTrio di Roberto Gatto, al via martedì 30 aprile ad Alghero (Ss)
la settima edizione della rassegna 
JazzAlguer
Diciassette concerti nell'arco di sette mesi. Tra i protagonisti la cantante Morgan James, Kennedy Administration, il chitarrista Kenny Carr, il sassofonista Walter Smith III, la bassista Kinga Glyk, il cantante Tony Momrelle.

Si rinnova ad Alghero (Ss) la lunga stagione musicale di JazzAlguer: martedì 30 aprile, in occasione dell'International Jazz Day, prende il via la settima edizione della rassegna organizzata dall'associazione culturale Bayou Club-Events, con un cartellone ancora una volta fitto e variegato: diciassette concerti spalmati nell'arco di sette mesi, fino al prossimo 25 novembre, quando calerà il sipario con l'immancabile Contest Mediterrani, il concorso per giovani solisti e band: uno dei punti più qualificanti dell'iniziativa ideata nel 2017 e diretta per i primi tre anni da Paolo Fresu, e che dal 2021 vede al timone Massimo Russino, batterista di primo piano sulla scena jazzistica isolana e di vasta esperienza internazionale. Come sempre, a JazzAlguer ci sarà spazio per importanti artisti nazionali e internazionali, ma anche per le eccellenze regionali e per i nuovi talenti, spaziando ad ampio raggio tra i generi e gli stili, dal soul alla world music, dal contemporary jazz al funky, alla musica d'autore. Tra i protagonisti, una significativa presenza di musicisti statunitensi: la cantante Morgan James, la band Kennedy Administration, il chitarrista Kenny Carr, il sassofonista Walter Smith III; altri ospiti in arrivo dall'estero la bassista polacca Kinga Glyk e il cantante inglese Tony Momrelle; e poi uno dei più celebrati batteristi italiani, Roberto Gatto con il suo PerfecTrio, e, tra i sardi, il quartetto del pianista Mariano Tedde, il cantautore Nilo, il Choro Da Ilha Kari-Oka sexteto, tra gli altri. Anche questa edizione numero sette di JazzAlguer dedicherà particolare attenzione alla valorizzazione e promozione dei luoghi notevoli di Alghero e del suo territorio che, insieme ai più consueti spazi del Teatro Civico e di Lo Quarter, faranno da cornice ad alcuni degli appuntamenti in cartellone: il Nuraghe Palmavera, la Casa Gioiosa nel Parco di Porto Conte, i Poderi Parpinello, il Parco Sant Giulià, la Villa Romana di Sant'Imbenia. «La settima edizione di Jazz Alguer, seguendo il filo rosso delle precedenti, si propone come un'esperienza unica e coinvolgente, che celebra la diversità culturale e musicale del mondo contemporaneo» spiega il direttore artistico Massimo Russino: «Con un'attenzione particolare verso i giovani talenti e le eccellenze regionali, offriremo al nostro pubblico anche una selezione di artisti di fama internazionale di grande interesse e qualità. Attraverso una varietà di generi e stili musicali, dai tradizionali al più sperimentale, vogliamo come sempre promuovere l'innovazione e la creatività nel panorama musicale contemporaneo. Con eventi che coinvolgono la letteratura, lo storytelling e il cinema, insieme a masterclass di perfezionamento musicale, offriremo al pubblico occasioni culturali che vanno oltre la fruizione musicale. La scelta di location di grande interesse paesaggistico del territorio di Alghero identifica la nostra rassegna come un'esperienza indimenticabile, che unisce alla bellezza della musica le meraviglie naturalistiche della Sardegna. A tutto ciò si accompagna il nostro desiderio di promuovere valori di pace e tolleranza, in un momento storico in cui il mondo ha più che mai bisogno di unità e solidarietà: peace, please!». Un programma assortito e di qualità caratterizza dunque anche questa settima edizione di JazzAlguer, organizzata dall'associazione culturale Bayou Club-Events con il contributo dell'Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna, della Fondazione Alghero, del Banco di Sardegna e della Camera di Commercio di Sassari nell'ambito del bando Salude&Trigu.
 
Al via martedì 30 aprile con il PerfecTrio di Roberto Gatto
La settima edizione di JazzAlguer si apre con due concerti del PerfecTrio di Roberto Gatto: martedì sera, 30 aprile, al Poco Loco – il rinomato club algherese – con inizio alle 22 (ingresso a 10 euro), e l'indomani mattina, mercoledì 1 maggio, alle 11 al Teatro Civico (biglietti a 15 euro). Roberto Gatto ha chiamato "trio perfetto" questo gruppo - in cui è affiancato da Alfonso Santimone alle tastiere e Pier Paolo Ranieri al basso elettrico - a indicare la formazione in cui attualmente si trova più a suo agio e che gli permette di suonare tutta la musica in assoluta libertà. Mantenendo un legame con la tradizione, il trio guidato dall'esperto batterista romano, sulle scene del jazz dal 1975, si muove all'insegna della sperimentazione legata alle nuove sonorità, e conduce il pubblico nel mondo dell'elettronica e dell'improvvisazione. Il suono del trio è connotato dal Fender Rhodes, dai synth analogici, dai loop, dal sapiente utilizzo di live electronics dei suoi interpreti, che intrecciando momenti di grande energia e groove con altri di alto lirismo e sonorità progressive, danno vita a una performance multiforme.
A precedere il concerto di martedì al Poco Loco, Roberto Gatto terrà alle 16 una masterclass, seguita poi dalla presentazione di "Jazz Drum Book", il suo libro didattico edito da Volontè & Co.
Anche quest'anno JazzAlguer celebra così l'International Jazz Day, l'evento annuale del 30 aprile promosso dall'UNESCO, l'Agenzia dell'Onu per l'Educazione, la Scienza e la Cultura: una ricorrenza istituita nel 2011 per sottolineare il ruolo che la musica jazz può giocare nell'unire le persone di ogni angolo del globo, per promuovere la pace, il dialogo tra le culture, la diversità e il rispetto dei diritti e della dignità umani, la libertà di espressione, l'uguaglianza di genere e il ruolo dei giovani nell'attuazione del cambiamento sociale.
JazzAlguer farà nuovamente base al Poco Loco la sera del 17 maggio per il concerto - con inizio alle 22 - del cantautore e polistrumentista Nilo, vincitore della scorsa edizione del contest JazzAlguer Mediterrani, premiato «per la freschezza e l'originalità della proposta musicale e dei testi delle canzoni, la cura degli arrangiamenti e per la presenza scenica di tutti i componenti del gruppo». Il percorso di Daniele Delogu - questo il suo nome all'anagrafe - inizia nella sua città natale, Sassari, e prosegue al Conservatorio Nicolini di Piacenza, dove risiede attualmente. Nel 2020 ha pubblicato l'album "Meco", seguito da due EP e numerosi altri singoli. I suoi brani spaziano dall'indie al pop, con immancabili contaminazioni jazzistiche. Con Nilo salirà sul palco del Poco Loco una formazione che vede Giuseppe Bussu e Corrado Canepari ai sassofoni, Andrea Budroni alle tastiere, Leonardo Mafra al basso e Federico Pintus alla batteria.
Sabato primo giugno JazzAlguer esce di città e porta la sua musica ai Poderi Parpinello (sulla Strada Statale 291 della Nurra): protagonisti del concerto, con inizio alle 18:30, il chitarrista Marcello Zappareddu e il contrabbassista Salvatore Maltana con il progetto "Nomads", il loro primo disco, che mostra bene le intenzioni dei due musicisti sardi, alle prese con composizioni originali. L'esposizione dei temi è affidata indistintamente a contrabbasso e chitarra, cosi come il contrappunto, richiamando alla memoria le musiche di ispirazione mediterranea; si trovano infatti brani in tre quarti con forme di danze e bagatelle, ma anche di matrice americana con chiari riferimenti a musicisti come Pat Metheny, Ralph Towner e Charlie Haden.
Nel primo weekend dell'estate, venerdì 21 giugno, il festival tornerà in uno dei luoghi che ne hanno caratterizzato le precedenti edizioni: al Nuraghe Palmavera (a tredici chilometri di distanza da Alghero), tra i siti più importanti e significativi della civiltà megalitica sarda, andrà in scena alle 21.30 "Il Miracolo del Narratore", reading-concerto con Massimo Russino alla voce recitante, adattamento e regia, Marcello Peghin alle chitarre e live electronics e Salvatore Maltana al contrabbasso. Lo spettacolo ha debuttato l'anno scorso nel complesso nuragico di Barumini, nel Centenario della nascita di Italo Calvino, come parte del progetto "Città (in)visibili", promosso dall’associazione nazionale I-Jazz: un progetto originale di connubio tra il jazz e alcuni dei luoghi di maggior prestigio artistico, storico e paesaggistico in Italia.
JazzAlguer ritroverà uno dei suoi consueti spazi, quello di Lo Quarter, nel centro cittadino, sabato 29 giugno (alle 21.30), per accogliere la cantante statunitense Morgan James, accompagnata da Doug Wamble alle chitarre. Figlia di attori e insegnanti di teatro, l'artista originaria dell'Idaho, che cita Joni Mitchell, Paul Simon, Aretha Franklin e Prince tra i suoi cantanti preferiti, ha iniziato a lavorare professionalmente in diverse produzioni teatrali di Broadway. Dopo l'incontro con colui che sarebbe diventato il suo mentore, Berry Gordy, ha firmato il suo primo disco, "Hunter" (2014), seguito negli anni da altri cinque album in studio, oltre al concept "Blue", dedicato al repertorio di Joni Mitchell, e quello per i cinquant'anni del celebre "White Album" dei Beatles. Con i suoi video, diventati virali, Morgan James è riuscita a totalizzare oltre 250 milioni di visualizzazioni su YouTube.
Il 12 luglio il palcoscenico di Lo Quarter verrà inondato dalla coinvolgente carica di suoni e groove dei Kennedy Administration con la loro miscela di jazz, R&B, funk, hip hop e pop. La band newyorkese, guidata dalla carismatica cantante Kennedy e il suo partner musicale, il tastierista, compositore e produttore Ondre J Pivec (uno dei principali collaboratori di Gregory Porter), con Ricky Pistone alle chitarre, Eugene Rogers al basso e Roberto Robertson alla batteria, propone un affresco musicale dalla carica ritmica e comunicativa originale. Kennedy ha iniziato il suo viaggio musicale nella chiesa di suo nonno, nel Michigan, ed è cresciuta ascoltando di tutto, da Anita Baker a Ella Fitzgerald, da Sade a Michael Jackson, da Dave Matthews a Prince. Il trasferimento a New York l'ha poi portata a collaborare con Dee Dee Bridgewater, Terry Lynn Carrington, Christian McBride, Nate Smith. Il suo biglietto da visita è una potente voce jazz, piena di sentimento che combina grandi influenze con un carattere tutto suo. Dal 2015 i Kennedy Administration hanno conquistato una fama sempre crescente grazie ai tour in Asia, Medio Oriente, Europa e Stati Uniti. È del 2023 il loro album più recente, " Second Term", pubblicato per la Leopard Records.
Il caldo e vellutato suono del sassofono di Walter Smith III risuonerà nella notte algherese, domenica 21 luglio (ore 21.30), ancora negli spazi di Lo Quarter. Originario di Houston, apprezzato e riconosciuto come performer, compositore, educatore e band leader, il musicista texano vanta tra le sue collaborazioni quelle con Roy Haynes, Terence Blanchard, Herbie Hancock, Christian McBride, Dee Dee Bridgewater e Ambrose Akinmusire, tra gli altri. Il suo più recente lavoro discografico, "Return To Casual", è stato pubblicato dalla Blue Note raccogliendo un grande successo di critica e di pubblico. Walter Smith III si è esibito in tutti i maggiori festival e rassegne internazionali così come nei più prestigiosi teatri e jazz club, e ha collaborato con artisti del calibro di Mulgrew Miller, Billy Childs, Joe Lovano, Herbie Hancock, Maria Schneider, Dee Dee Bridgewater, Ralph Peterson. Ad accompagnarlo ad Alghero una formazione di altissima qualità, con Danny Grissett al pianoforte, Joe Sanders al contrabbasso e Bill Stewart alla batteria.
Sette sere dopo, domenica 28 luglio (sempre alle 21.30), Lo Quarter accoglierà una stella del basso elettrico: a brillare sul palco sarà il talento della polacca Kinga Glyk, ad Alghero con Pawel Tomaszewski e Michat Jacubzak alle tastiere, Hailey Niswanger al sassofono e Greg Clark Jr. alla batteria per presentare il disco "Real Life" prodotto lo scorso gennaio da Michael League degli SnarkyPuppy. Nata e cresciuta in patria, Kinga Glyk si avvicina alla musica da giovanissima, suonando con vari gruppi locali e facendosi notare per la sua tecnica non comune, cosa che le permette di guadagnare diversi riconoscimenti in patria. Nel 2020 le è stato consegnato il GrandPrix come "New Hope of Polish Jazz Melomani". Nel 2016 il video con la sua interpretazione di "Tears in Heaven" di Eric Clapton ha superato i venti milioni di visualizzazioni. Da quel momento in poi la carriera della musicista polacca ha iniziato a decollare attraverso tour sempre più internazionali, dischi a suo nome e collaborazioni con artisti importanti. Nel 2021 Kinga Glyk ha avuto una nomination nella categoria "String Instrument International" della Deutscher Jazz Press insieme a Christian McBride e Wolfgang Muthspiel.
Echi soul di Ray Charles la sera del 7 agosto (ore 21.30) a Lo Quarter con il tributo al grande "The Genius" (scomparso vent'anni fa) proposto del chitarrista californiano Kenny Carr affiancato dalla cantante polacca Natalia Lubrano e da una rodata sezione ritmica tutta sarda composta da Mariano Tedde al pianoforte, Salvatore Maltana al basso e Massimo Russino alla batteria. Classe 1964, Kenny Carr si è avvicinato alla musica iniziando a studiare il violino, per poi approfondire lo studio della chitarra. Dal suo incontro con il sassofonista Donny McCaslin e Kenny Wollesen prende vita il gruppo Jazz Animals con cui apre il concerto di Freddie Hubbard e Carmen McRae al festival jazz di Tamalpais nel 1981. Nel 1986, mentre è ancora studente alla Berklee College of Music, viene chiamato a far parte dell'Orchestra di Ray Charles con il quale si esibisce per oltre dieci anni in tour in tutto il mondo e registra due dischi.
Martedì 13 agosto si resta ancora a Lo Quarter per un viaggio nel Brasile e nella sua ricca varietà di culture e generi musicali, sublimati in un concerto carico di ritmo, bellezza melodica e sofisticata raffinatezza. Protagonista il sestetto Choro da Ilha Kari-Oka, unione e incontro di due realtà isolane dedite alla musica brasiliana: il duo Kari-Oka e i Choro da Ilha, formazione che, come dichiara il nome, ha il suo ambito di riferimento nel genere choro. Sul palco Margherita Lavosi alla voce, Emilia Mulas al clarinetto, Matteo Sedda alla tromba, Cristian Ferlito alla chitarra, Federico "Carioca" Unali al pandeiro e Nicola Marogna al cavaquinho.
Soffierà aria di mare, il 21 agosto alle 21, sulla Villa Romana di Sant'Imbenia, che per la prima volta ospiterà JazzAlguer con lo spettacolo "L'uomo contro. Vita, arte e battaglie di Gian Maria Volonté", di e con Emiliano di Nolfo (voce) e Luigi Frassetto (sound design e video editing). Il lavoro non racconta soltanto l'impareggiabile carriera cinematografica del grande attore, ma si interroga su quale siano state le radici e i motivi che hanno portato Volonté a elaborare quella tecnica e quel metodo di lavoro inarrivabili; radici che si possono trovare negli aspetti meno conosciuti della sua vita, la famiglia, il teatro, il lavoro in televisione. La recitazione di Volonté era il risultato di tutto questo, le sue interpretazioni erano la sommatoria della sua tecnica, della vita non facile che ha avuto, delle sue idee e della sua militanza politica.
Il Nuraghe Palmavera farà nuovamente da scenario, lunedì 26 agosto (ore 21), al progetto AlmaCanta, nato nel 2010 dall'incontro tra la cantante e autrice Zaira Zingone e il compositore, pianista e fisarmonicista Graziano Solinas. Dalla loro collaborazione estemporanea si è sviluppata una storia che arriva fino a oggi, con tre dischi all'attivo: "Legàmi", "Revive" e l'ultimo "Let the spirit bring you home". Il duo, insieme a una band d'eccezione anche in questo ultimo lavoro, dipinge visioni, speranze, sogni, e le molteplici emozioni del vivere, in continua trasformazione. Ad accompagnare in concerto Zaira Zingone e Graziano Solinas ci saranno Gian Piero Carta al sax e al clarinetto, Marcello Peghin alle chitarre, Lorenzo Sabattini al basso e al contrabbasso, e Andrea Lubino alla batteria e alle percussioni.
L'ultima data di agosto - venerdì 30 alle 21 - vedrà sul palco di Lo Quarter uno degli artisti soul più interessanti della scena britannica moderna: Tony Momrelle. Nella sua ultraventennale carriera, il cantante classe 1973 ha avuto modo di esibirsi con artisti del calibro di Gloria Estefan, Celine Dion, Janet Jackson, Whitney Houston, Chaka Khan, Sade, Gary Barlow, Andrea Bocelli, Gwen Stefani, Robert Palmer, gli Earth, Wind & Fire, e in particolare gli Incognito, il famoso gruppo di acid-jazz britannico, di cui è stato la voce maschile principale per sedici anni, prima di mettersi in proprio. Il suo album di debutto, "Keep Pushing" è stato pubblicato nel 2015, e il relativo tour ha avuto un enorme successo in tutto il mondo. Trainato dal singolo "Rising Up", Tony Momrelle ha firmato nel 2019 il suo secondo album, "Best Is Yet To Come", che mette in luce la sua bravura come autore di canzoni, oltre a confermare le grandi doti vocali per cui è ampiamente conosciuto. È invece del 2021 l'EP "Lockdown Acoustic Sessions", registrato in remoto da varie località europee durante la pandemia. Ad affiancarlo nella data algherese, ci saranno David D'Andrede alla chitarra, Emiliano Pari alle tastiere, Julian Crampton al basso e Alessio Barelli alla batteria.
Il giardino di Casa Gioiosa - l'ex colonia penale di Tramariglio, a una ventina di chilometri da Alghero, oggi sede istituzionale del Parco – farà da scenario, sabato 14 settembre alle 20, al concerto del quartetto di Saverio Zura; il chitarrista turritano, che conta all'attivo numerosi riconoscimenti in concorsi per solisti jazz nazionali e internazionali, presenterà per l'occasione un repertorio di brani originali, coadiuvato da Filippo Galbiati al pianoforte, Andrea Esperti al contrabbasso e Francesco Benizio alla batteria.
Il penultimo appuntamento della settima edizione di JazzAlguer si vivrà la mattina di domenica 6 ottobre (ore 11) al Parco Sant Giulià, altra ambientazione inedita per la rassegna, con il quartetto del pianista sardo Mariano Tedde, sul palco per presentare il suo nuovo lavoro discografico, "Path in The Dark", dedicato al contrabbassista cagliaritano Piero Di Rienzo, scomparso di recente. Ad accompagnare Tedde in concerto ci saranno Stefano D'Anna al sassofono, Nicola Muresu al contrabbasso e Massimo Russino alla batteria.
 
Altri appuntamenti
Ancora da definire le date previste a novembre per le esibizioni dei gruppi finalisti del Contest Mediterrani, il concorso internazionale per giovani band con cui anche quest'anno JazzAlguer rinnova il suo impegno nella promozione dei nuovi talenti.
 
Info e biglietti
L'abbonamento per l'intera rassegna costa 150 euro. Biglietti e abbonamenti in prevendita su Mailticket e Boxoffice Sardegna e al botteghino in occasione dei concerti. Info e prenotazioni al numero 375 873 2735 e all'indirizzo di posta elettronica bayouclub.info@gmail.com. Per altre notizie e aggiornamenti 

La settima edizione di JazzAlguer è organizzata dall'associazione culturale Bayou Club-Events con il patrocinio del Comune di Alghero e il contributo dell'Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna, della Fondazione Alghero e della Camera di Commercio di Sassari nell'ambito del bando Salude&Trigu.

Bayou Club-Events • via Kennedy, 71 • 07041 Alghero (Ss)
tel. 328 83 99 504 / 339 11 61 674• e-mail: jazzalguer@gmail.com • info@jazzalguer.it
www.bayouclub-events.com • ww.facebook.com/jazzalguer • instagram: JazzAlguer
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Festival internazionale
Time in Jazz
XXXVII edizione
"A Love Supreme"
Berchidda (Ss) e altre località del nord Sardegna
8 > 16 agosto 2024
con la direzione artistica di Paolo Fresu

Dall'8 al 16 agosto a Berchidda (Ss) e altri centri del nord Sardegna la trentasettesima edizione di Time in Jazz nel segno di "A Love Supreme". Tra i protagonisti del festival diretto da Paolo Fresu Kenny Garrett, Theo Croker, Vinicio Capossela, Nicola Conte, Chiara Civello, Neri Marcorè, Scarlet Rivera, Lella Costa.
Tanta musica ma anche mostre, presentazioni di libri e incontri con gli autori, attività per i bambini e altro ancora nel ricco cartellone.

Dall'8 al 16 agosto si rinnova l'appuntamento con Time in Jazz, il festival internazionale creato (nel 1988) e diretto da Paolo Fresu, che si snoderà, come sempre, tra il suo paese natale, Berchidda (SS), e altri centri e località del nord Sardegna; quindici quelli coinvolti quest'anno: Arzachena, Banari, Bortigiadas, Budoni, Loiri Porto San Paolo, Luogosanto, Oschiri, Ozieri, Porto Rotondo, Posada, Puntaldia, San Teodoro, Tempio Pausania, Tula, Viddalba. Giunto alla sua trentasettesima edizione, Time in Jazz propone un programma al solito fitto di eventi non solo musicali, che stavolta si riconosce sotto il titolo "A Love Supreme", preso in prestito da quello dello storico disco di John Coltrane: uno dei massimi capolavori della storia del jazz, «un inno all'amore universale e alla pace oltre che un'invocazione al Divino che travalica il sacro e aspira a connettere l'afflato creativo con l'ignoto tramite una preghiera laica fatta di suono e melodia, canto e silenzio», come spiega Paolo Fresu nelle sue note di presentazione, sottolineando come il tema di questa edizione si ponga in continuità ideale con le precedenti: dopo quella di due anni fa all'insegna di "Rainbow", con un riferimento alla pace e al tema della diversità, e quella scorsa sotto il titolo "Futura", «non poteva dunque che essere "A Love Supreme" il motivo conduttore della trentasettesima edizione di Time in Jazz. Tema teso tra passato e futuro per sottolineare, soprattutto in questo difficile momento di conflitti e barriere, quanto il cuore dell'uomo debba sempre battere all'unisono, anelando all'amore supremo, capace di renderci tutti uguali».
Folto, ancora una volta, il cast di musicisti in cartellone, con nomi del jazz di caratura internazionale come il sassofonista Kenny Garrett, il trombettista Theo Crocker, il pianista Omar Sosa atteso in duo con Paolo Fresu; e, tra gli italiani, Roberto Gatto, Francesco Bearzatti, Nicola Stilo, Furio Di Castri, Tino Tracanna, Glauco Venier, Gianrico Manca; tanto jazz ma anche altri suoni e altre voci con Vinicio Capossela, Nicola Conte, Chiara Civello, Francesca Gaza, Olivia Trummer, Frida Bollani Magoni, Mauro Campobasso e Mauro Manzoni; e poi il progetto "Spiritus" di Maurizio Camardi, Sergio Cossu e Mauro Palmas, il "Drops" di Tino Tracanna, Bonnot e Roberto Cecchetto, l'omaggio a Fabrizio De André di Neri Marcorè, Scarlet Rivera e i Borderlobo, e il reading musicale sul Pinocchio di Collodi con Lella Costa, Paolo Fresu e Glauco Venier; fiato agli ottoni, invece, con le parate musicali della Rusty Brass e con la banda "Bernardo De Muro" di Berchidda; sonorità fra tradizione a innovazione con l'organetto di Pierpaolo Vacca e i suoi ospiti nello spazio post-concerto, e ancora musica con i dj set di Renton e con il FestivalBar, la vetrina di formazioni e solisti in scena nei bar berchiddesi.
Tanta musica, dunque, dalla mattina alla notte, ma anche mostre, presentazioni di libri e incontri con gli autori, la proiezione del film "Berchidda Live" tratto dai materiali dell'archivio di Time in Jazz, le attività per i bambini e le bambine del consueto programma di Time to Children, e altro ancora, saranno il prossimo agosto gli ingredienti del ricco e assortito cartellone allestito con il contributo dell'Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna, del Ministero della Cultura, della Comunità Montana Monte Acuto, delle Amministrazioni Comunali di Berchidda e degli altri centri che aderiscono al festival, della Fondazione di Sardegna, del Gruppo Unipol, del Banco di Sardegna, di Corsica Ferries–Sardinia Ferries e di Biorepack. Radio Monte Carlo si conferma radio ufficiale di Time in Jazz e coinvolgerà i propri ascoltatori che attraverso i programmi in onda e i canali digital e social potranno prendere parte ai concerti.
 
Al via giovedì 8 agosto
Come la precedente, anche questa nuova edizione di Time in Jazz avrà la sua anteprima musicale sul prato del Golf Club Puntaldia, giovedì 8 alle 18, e per protagonista un maestro nell'arte di suonare piatti e tamburi: come Tullio De Piscopo lo scorso anno, stavolta spetterà a Roberto Gatto il compito di aprire la ricca nove giorni del festival. Ed è un omaggio alla musica di un mostro sacro della batteria nel jazz, Tony Williams, quello che proporrà alla testa di un quintetto con Marcello Alulli al sax, Alfonso Santimone al pianoforte, tastiere ed elettronica, Umberto Fiorentino alla chitarra e Pierpaolo Ranieri al basso elettrico. In "Time and Life", questo il titolo del concerto, Roberto Gatto mette in rilievo il genio di quello che è uno dei suoi punti di riferimento, con la capacità e la sensibilità di batterista, compositore e leader che gli sono proprie e che l'hanno sempre caratterizzato fin dal suo debutto professionale nel 1975 con il Trio di Roma (con Danilo Rea, Enzo Pietropaoli).
In serata si resta ancora sulla costa nordorientale, a Porto Rotondo: il Teatro all'aperto Mario Ceroli accoglie alle 21.30 la cantautrice e polistrumentista romana Chiara Civello col suo concerto "Sempre così", che prende vita e titolo dall'omonimo brano pubblicato lo scorso ottobre. Composto e scritto con Patrizia Cavalli, una delle voci più acute e amate della poesia italiana del secondo ‘900, e finito nel 2022, poco dopo la scomparsa della poetessa, "Sempre così" rispecchia la profonda amicizia tra le due donne, scavando tra la nostalgia, la commozione e la gratitudine. Accompagnata da pochi strumenti, pianoforte, chitarra e la sua inconfondibile voce, Chiara Civello alternerà canzoni di forma compiuta a momenti di improvvisazione, con componimenti di poeti cari a Patrizia Cavalli come Sandro Penna e Emily Dickinson.
Sempre in serata, ma a Berchidda, primo appuntamento con il FestivalBar, la vetrina di solisti e gruppi ospitata ogni sera da un diverso bar del paese. Apre la serie, alle 21.30 al Bar K2, il trio dell'armonicista e cantautore blues sardo Williboy Taxi, accompagnato da Maso Spano al contrabbasso e Maurizio Marzo alla chitarra in un set che alternerà momenti intimi ad altri coinvolgenti per il pubblico. 

Venerdì 9
Venerdì 9 si apre con un appuntamento tipico di ogni edizione di Time in Jazz: la traversata marittima in musica dal porto di Livorno (partenza alle 8:30) a quello sardo di Golfo Aranci (arrivo alle 16:30) a bordo di una motonave della Sardinia Ferries; un appuntamento che si rinnova per il diciottesimo anno consecutivo grazie alla collaborazione della compagnia delle navi gialle. Ad accompagnare il viaggio sulle acque del Tirreno, imbarcata sulla Mega Express Two ritorna la Rusty Brass, formazione a base di ottoni che spazia tra ritmi funk e rock, accenni alla tradizione classica, sonorità balcaniche ed esotiche: una proposta che anche il pubblico del festival potrà apprezzare nelle parate musicali in cui la band bresciana si produrrà nelle sere successive per le vie e le piazze di Berchidda.
Intanto, a Berchidda, si inaugurano a mezzogiorno le mostre allestite negli spazi de Sa Casara, la sede di Time in Jazz: in esposizione le fotografie scattate l'anno scorso da Andrea Rotili e Paolo Soriani durante il festival: "Time to Time 2023", questo il titolo della mostra, è il racconto per immagini della passata edizione del festival, con i suoi volti, le sue emozioni e le sue suggestioni. CasArt si chiama invece l'esposizione permanente della Collezione di Arte contemporanea nata nel 1997 in seno al progetto PAV (Progetto Arti Visive), grazie al generoso contributo degli artisti che negli anni hanno partecipato alle iniziative del festival.
Ad accompagnare l'inaugurazione delle mostre, che resteranno aperte per tutta la durata del festival, un brindisi in collaborazione con la Cantina Sociale Giogantinu. 
Ma a tenere banco venerdì 9 agosto sarà un altro evento immancabile e attesissimo del festival: il concerto in omaggio a Fabrizio De André in quella che fu la sua residenza in terra sarda, a L'Agnata, tra le querce e i lecci delle colline intorno a Tempio Pausania. A rendere tributo al grande cantautore genovese - ma in questo caso anche a Bob Dylan, Leonard Cohen e Georges Brassens, artisti da lui particolarmente amati – sarà un cast composto da Scarlet Rivera, violinista americana legata a Dylan da una fondamentale collaborazione, il batterista Rafael Bernardo Gayol, conosciuto in particolare per il suo lavoro con Leonard Cohen, Neri Marcorè, uno dei massimi interpreti di De André, cui ha dedicato diversi spettacoli di successo, il chitarrista Domenico Mariorenzi e i Borderlobo: Andrea Parodi Zabala (chitarra e voce), Alex Kid Gariazzo (voce e chitarra), Riccardo Maccabruni (pianoforte) e Michele Guaglio (basso). Titolo del concerto (produzione originale Time in Jazz in collaborazione con BiBanca e Fondazione De André), con inizio alle 18: "Sailing Faber, dalla Sardegna a Durango".

Sabato 10 agosto
Prende il via da Viddalba la terza giornata del festival, sabato 10 agosto: alle 11, nella chiesetta di San Leonardo, è di scena il quintetto Transition guidato dal batterista cagliaritano Gianrico Manca con il vibrafonista Jordan Corda, il chitarrista Antonio Floris, il pianista Vittorio Esposito e il contrabbassista Matteo Marongiu. Nato nel 2016, e proiettato verso la ricerca armonica, sonora e poliritmica intese come linguaggio unico, il gruppo ha registrato nel 2018 il suo primo lavoro discografico, "Rizoma", prodotto da S'Ard Music/Egea e presente in tutte le piattaforme ufficiali in rete.
Nel pomeriggio, alle 18, appuntamento a Posada con il flautista Nicola Stilo, che quest'anno saluta mezzo secolo di una carriera artistica iniziata nel 1974 con il gruppo di Musica folklorica di Dodi Moscati, e via via costellata di esperienze soprattutto in ambito jazzistico, tra progetti da leader o co-leader e collaborazioni importanti, come quella con Chet Baker dal 1980 fino alla scomparsa del trombettista americano nel 1988. Nicola Stilo si presenta per la prima volta al festival Time in Jazz, recuperando così l'appuntamento mancato l'anno scorso proprio all'ultimo momento, e lo farà assieme a due volti noti del jazz in Sardegna: il contrabbassista Nicola Muresu e il batterista Massimo Russino.
In serata Time in Jazz si fa in due. Alle 21.30, nello scenario di Li Conchi ad Arzachena, il sassofonista Francesco Bearzatti presenta il repertorio del suo nuovo album, "Post Atomic Zep", dove rende un omaggio del tutto originale all'iconica rock band dei Led Zeppelin. Noto per il suo approccio al jazz che è solito spingersi oltre i confini del genere, Bearzatti offre qui una versione fresca ed elettrizzante di alcuni dei più grandi successi dello storico gruppo britannico, affiancato da talentuosi musicisti come Danilo Gallo, al basso e all'elettronica, e Stefano Tamborrino alla batteria.
A Berchidda, invece, si proietta alle 22, in piazza del Popolo, il film documentario sul festival scritto e diretto a sei mani dai registi Gianfranco Cabiddu, Michele Mellara e Alessandro Rossi, che saranno presenti alla serata: frutto di un accurato lavoro in fase di selezione e poi di montaggio, "Berchidda Live. Viaggio nell'archivio Time in Jazz", questo il titolo, consegna al pubblico il ritratto del festival attingendo a più di 1500 ore di materiali d'archivio, per la maggior parte inediti. Presentato in anteprima lo scorso dicembre al quarantunesimo Torino Film Festival, e poi nelle sale da metà aprile, il 10 agosto il docufilm sarà dunque a casa sua.
A precedere la proiezione, alle 19, consueto appuntamento col FestivalBar, in questo caso ospite del Museo del Vino: protagonista Menion, ovvero Stefano Ferrari, chitarrista, produttore e compositore sardo di base a Berlino, con la sua musica elettronica, visionaria e descrittiva che unisce influenze ambient, drone, glitch e post-rock.
 
Domenica 11 agosto
Un suono antico e modernissimo, un incontro di tradizione e sperimentazione, intriso di cultura mediterranea e suggestioni melodiche e sensoriali. Si presenta così "Spiritus", il progetto che apre la giornata di domenica 11 alla Pineta di Sant'Anna nei pressi di Budoni, e che vede di scena tre musicisti, ognuno con una lunga e importante storia artistica: Maurizio Camardi, sassofonista da tempo impegnato in una ricerca su strumenti a fiato etnici come il duduk armeno e l'hulusi cinese; Sergio Cossu, dal 1984 al 1999 componente dei Matia Bazar, autore, produttore, pianista e "alchimista elettronico"; e Mauro Palmas, uno dei simboli musicali della Sardegna con i suoi strumenti a corda (liuto cantabile, mandoloncello) e la sua inesausta ricerca etno-musicale.
Si resta sulla costa orientale, a Porto Taverna, per il concerto pomeridiano: protagonisti alle 18, Mauro Manzoni (sassofoni, live electronics) e Mauro Campobasso (chitarra, live electronics) all'insegna di "Vanishing Point", il loro disco di due anni fa nato su ispirazione di un viaggio attraverso l'Europa a bordo delle loro motociclette. Il duo proporrà parte di quelle musiche opportunamente riarrangiate e altri brani derivati dal loro repertorio, nello stile che Campobasso e Manzoni hanno approfondito e curato nel corso dei molti anni di collaborazione insieme: una visione jazz attuale e moderna, che al tempo stesso si nutre di generi e culture differenti, dalla canzone e il progressive rock alla musica contemporanea e concreta, con una grande passione per il suono, esplicitata attraverso l'uso dell'elettronica digitale ed analogica, tutto miscelato con gli strumenti acustici.
In serata, a Berchidda, microfoni e riflettori si accendono per la prima volta in questa edizione sul palco allestito come sempre in piazza del Popolo: a inaugurare la serie di concerti in programma sul palco centrale del festival, alle 21.30, sarà uno dei protagonisti più attesi del trentasettesimo Time in Jazz, Vinicio Capossela. Cantautore, poeta, scrittore, artista poliedrico, sulle scene da più di trentaquattro anni, con dodici album in studio e tre live all'attivo, a Berchidda (unica data in Sardegna) proporrà "Camera a sud 1994 – 2024 And other Personal Standards": un progetto originale, sulla scia del precedente "Round one thirty five 1990 – 2020. Personal Standards", che attinge il repertorio soprattutto dai suoi primi tre dischi, quelli in cui è più marcato, nella composizione dei brani musicali, il rapporto con il jazz. Vinicio Capossela sarà accompagnato da storici compagni di viaggio come Giancarlo Bianchetti (chitarra), Enrico Lazzarini (contrabbasso), Zeno De Rossi (batteria) e Antonio Marangolo (sassofono), autore degli arrangiamenti dei suoi primi tre dischi, compreso quello cui si richiama il titolo del concerto, "Camera a sud", del 1994.
A precedere il concerto, alle 20, appuntamento giornaliero al FestivalBar: protagonista, come la sera prima, Menion, ospite stavolta del Café Rosé.
Dopo il concerto di Capossela, invece, nella piazzetta adiacente il palco centrale in Piazza del Popolo, si inaugura lo spazio Time After Time che quest'anno si affida a Pierpaolo Vacca, talento dell'organetto diatonico nato nel solco della tradizione sarda ma da sempre aperto a ogni altro stimolo e genere musicale, come certifica anche la sua collaborazione con Paolo Fresu nello spettacolo (e poi nel disco) "Tango Macondo" o l'assortimento dei musicisti presenti nel suo primo album da solista, "Travessu", uscito lo scorso gennaio per la Tuk Music. Ogni sera, da mezzanotte circa in poi, Pierpaolo Vacca suonerà con un artista di volta in volta diverso, in una serie di progetti ospitati da Insulae Lab, il centro di produzione della musica jazz e della creatività artistica delle isole del Mediterraneo ideato e curato da Time in Jazz. Ospite della prima serata di Time After Time il musicista siciliano Michele Piccione, appassionato e studioso di strumenti tradizionali di ogni latitudine e anche lui aperto alle collaborazioni sia in ambito etnico che jazz.
Ma la musica a Time in Jazz non finisce mai: dopo Time After Time, ecco ogni notte entrare in azione Renton con i suoi dj set a base di tecno, house e minimal, reminiscenze funky, disco e bass music.
 
Lunedì 12 agosto
Altra giornata fitta di impegni lunedì 12. Il primo in agenda è alle 11 a Bortigiadas, nella Chiesa della Santa Trinità, con Olivia Trummer, pianista, compositrice e cantante tedesca capace di catturare l'ascoltatore con il suo pianismo lirico, ricco di sfumature, che si intreccia magicamente con la sua voce cristallina, emotiva e sensuale, in una miscela musicale che non può essere vincolata a un genere o a dei confini geografici. Classe 1985, nei suoi concerti in solo Olivia Trummer alterna brani originali ad arrangiamenti di brani di Sting, Ray Charles, John Lennon, Bill Withers, Chick Corea e altri. Attiva come solista e bandleader, ha condiviso il palco con artisti del calibro di Kurt Rosenwinkel, Eric Clapton e Bobby McFerrin, tra gli altri, e si è esibita in molti tra i più importanti festival internazionali. Oltre alle sue capacità pianistiche e vocali, si è affermata anche come compositrice e cantautrice, pubblicando, a oggi, dieci album.
Nel pomeriggio la carovana del festival fa tappa alle 18 a Sa Caminera, nel borgo di Banari, per il concerto del Danilo Blaiotta Planetariat, con Valentina Ramunno (voce e recitazione), Achille Succi (sax alto, clarinetto basso), Stefano Carbonelli (chitarra e voce) e Cesare Mangiocavallo (batteria) ad affiancare il piano e il synth del leader. Classe 1987, pianista, compositore, divulgatore, scrittore e docente, cresciuto come concertista classico, Danilo Blaiotta è tra i più interessanti giovani talenti del jazz italiano. "Planetariat", il terzo album a suo nome, cita nel titolo un neologismo contenuto nei versi di Jack Hirschman, figura di spicco della controcultura americana, scomparso tre anni fa, che Danilo Blaiotta ha conosciuto personalmente durante gli anni della formazione. I testi di tutti i brani sono infatti contenuti all'interno dei famosi Arcanes hirschmaniani, in particolare quelli scritti negli ultimi due decenni della sua prolifica produzione. Undici i brani composti dal giovane pianista romano d'adozione tutti ispirati da un unico concept: la lotta alla sopraffazione e la difesa dei diritti umani.
Americano come Hirshman è il protagonista del concerto in programma in serata a Berchidda, Kenny Garrett, tra gli artisti più attesi di questa edizione di Time in Jazz. Classe 1960, il sassofonista (soprano e contralto) e compositore nativo di Detroit, salirà alle 21.30 sul palco di piazza del Popolo nel segno di "Sounds from the Ancestors", come si intitola l'ultimo album a suo nome: pubblicato nell'agosto 2021, è un disco dalle tante sfaccettature, che non si colloca all'interno degli stretti confini dell'idioma jazz. Ad affiancarlo a Berchidda ci saranno Corcoran Holt al contrabbasso, Ronald Bruner alla batteria, Rudy Bird e Melvis Santa alle percussioni e voci, gli stessi musicisti con cui Garrett ha registrato ed è stato in tournée nel recente passato, più Keith Brown al pianoforte nel ruolo che è stato per tanto tempo di Vernell Brown, scomparso due anni fa. Musicista eclettico, nella sua carriera (cominciata nel 1978 nella Duke Ellington Orchestra) Kenny Garrett ha suonato con icone del jazz come Miles Davis, Art Blakey, Donald Byrd, Freddie Hubbard, Woody Shaw ma conta anche esperienze con artisti di altri versanti musicali, come Peter Gabriel, Sting, Bruce Springsteen, il rapper Guru e il musicista e producer Svoy con cui firma il recentissimo album "Who Killed AI", rilasciato a metà aprile.
A precedere il concerto di Garrett, l'appuntamento giornaliero col FestivalBar vedrà di scena alle 20 al Jazz Pub il cagliaritano Michele Angius con un set di percussioni da strada: bidoni, secchi, pentole, coperchi e altri oggetti di uso comune che se percossi possono produrre dei suoni interessati. Centrale in questo progetto musicale la componente del riciclo e del riutilizzo in maniera differente di vari oggetti rispetto allo scopo per cui sono stati creati.
E al termine del concerto di Garrett, consueto spazio Time After Time con Pierpaolo Vacca e il suo organetto, stavolta in compagnia di Arrogalla, progetto principale dell'artista sonoro Francesco Medda, artefice di una miscela molto creativa e sofisticata di sonorità popolari sarde, tropicali e mediterranee che incontrano l'hip hop astratto e la musica contemporanea, il tutto elaborato attraverso il linguaggio del dub delle origini.
 
Martedì 13 agosto
Evoca John Coltrane, ispiratore del tema del festival, il concerto che apre la mattina del 13 agosto alle 11 alla Chiesa di Nostra Signora di Coros a Tula: in scena "Io, John Coltrane. Quartetto per cinque elementi", un progetto in cui si incontrano il Living Coltrane Quartet, composto da Stefano "Cocco" Cantini (sax), Ares Tavolazzi (contrabbasso), Francesco Maccianti (pianoforte) e Piero Borri (batteria) con l'attrice Daniela Morozzi, in un concerto accompagnato da scrittura drammaturgica: una sperimentazione musicale e narrativa che porta in scena, attraverso il racconto in prima persona, la rievocazione della quotidiana poesia della musica e della vita del grande artista afroamericano, e ne ripercorre l'universo espressivo dandone un'interpretazione personale ed originale. Nella realizzazione dello spettacolo, la formazione si è avvalsa dei testi di Valerio Nardoni e Leonardo Ciardi, con una poesia di Fabrizio Dall'Aglio e della collaborazione alla regia di Eugenio Allegri.
Ed è dedicato a un'altra figura leggendaria del jazz il concerto del pomeriggio in programma alle 18, nel sagrato della Chiesa di Madonna di Castro, nella campagna di Oschiri: si intitola "Furious Mingus" il tributo al genio di Charles Mingus proposto dal contrabbassista Furio Di Castri alla guida di un esplosivo quintetto con Giovanni Falzone alla tromba, Achille Succi al sax altro e clarinetto basso, Fabio Giachino al piano elettrico e tastiere, e Mattia Barbieri alla batteria, per esplorare i segreti dell'arte compositiva, tra combinazioni matematiche, invenzione melodica e scrittura orchestrale, di uno dei più grandi maestri della musica del Novecento, nel centenario della sua nascita.
Di rientro a Berchidda, alle 19.30, la festosa parata di ottoni della Rusty Brass accoglierà il pubblico per portarlo a un nuovo appuntamento della rassegna Festivalbar al Jolly Cafè (ore 20), con Rocco Del Pozzo e Alessandro Baro, un duo che prende le mosse da comuni radici folk per poi virare verso sperimentazioni strumentali non convenzionali, con un approccio volto all'improvvisazione di stampo jazzistico e l'affiancamento delle chitarre acustiche all'elettronica.
L'apertura della serata sul palco centrale di Piazza del Popolo, alle 21.30, è affidata alle note del pianoforte e della voce di Frida Bollani Magoni: figlia d'arte, da sempre immersa nel mondo dei suoni e della musica, ha cominciato a studiare pianoforte a sette anni, mostrando da subito un talento unico, in continua crescita ed evoluzione, che nelle performance dal vivo si
manifesta in tutta la sua potenza. Classe 2004, fin da giovanissima si è spesso esibita come ospite a sorpresa nei concerti dei genitori (la cantante Petra Magoni e il pianista Stefano Bollani) sia in Italia che all'estero. Ha debuttato come solista nel 2020, inaugurando la sua prima tournée nel 2021 e proseguendo la sua attività concertistica con successo, arrivando a calcare palchi prestigiosi. È del 2022 "Primo Tour", il suo primo album. Sul palco di Berchidda porta in dote sia brani inediti, sia grandi capolavori riarrangiati per l'occasione, per un risultato sempre nuovo, guidata dal suo amore sconfinato per la musica, che la porta, a soli vent'anni, ad avere una grande maturità artistica.
A Frida Bollani Magoni verrà consegnato il premio che Biorepack, il consorzio nazionale per il riciclo delle bioplastiche compostabili, partner del festival, destina all'artista autore dell'opera musicale che più ha saputo trasmettere i valori del rispetto della terra, rinnovando così la collaborazione con Time in Jazz finalizzata a sensibilizzare artisti, pubblico e ospiti sui temi della sostenibilità e dell'economia circolare attraverso iniziative come l'uso di stoviglie compostabili per il consumo dei pasti e il sistema di raccolta del rifiuto umido.
Nel secondo set della serata riflettori puntati su Theo Crocker, una delle figure di spicco della scena musicale contemporanea, famoso per le sue affascinanti melodie di tromba e per il suo approccio musicale innovativo, oltre che per le sue esibizioni dal vivo, dove domina il palco con un'energia contagiosa che affascina il pubblico. Nipote del leggendario trombettista Doc Cheatham, Theo Crocker ha mostrato la sua versatilità esplorando paesaggi jazz, hip hop, pop e R&B, grazie anche alla vasta gamma di collaborazioni, che includono artisti come Dee Dee Bridgewater, Ari Lennox, J. Cole, Jill Scott o Common. Con una nomination ai Grammy, una memorabile performance al Tiny Desk e tre recenti uscite, "BLK2LIFE: A Future Past", "Love Quantum" (usciti rispettivamente nel 2021 e 2022, entrambi per Sony Music Masterworks) e "Jazz at Berlin Philharmonic XIII: Sketches of Miles" registrato dal vivo con la Berliner Philarmoniker e Magnus Lindgren (ACT, 2022), Theo Crocker continua a trascendere i generi, lasciando sempre un segno indelebile nel panorama in continua evoluzione della musica. Sul palco di Time in Jazz il trombettista approderà in quartetto, con Mike King al pianoforte e tastiere, Eric Wheeler al basso, e Jaylen Petinaud alla batteria.
Subito dopo il concerto, intorno alla mezzanotte, la musica continua nell'adiacente piazzetta con il terzo appuntamento del dopofestival Time after Time: l'organetto di Pierpaolo Vacca ospiterà questa volta Zamua, cantante, chitarrista e songwriter sardo-burundese, che porta in dote il suo personale intreccio di sonorità folk e soul-jazz, per il progetto "Incontri", con un repertorio che ha come filo conduttore il meticciato musicale, attraverso la condivisione di stili e tradizioni diverse, che qui trovano un terreno di convivenza comune. La notte continuerà poi sulle note del dj set di Renton.
 
Mercoledì 14 agosto
Si apre all'insegna dei sassofoni la giornata di mercoledì 14 agosto, alle 11, nello scenario offerto dalle rovine del Palazzo di Baldu, nel territorio di Luogosanto: in scena Double Cut, l'insolito quartetto guidato dai sassofoni di Tino Tracanna (sax soprano, tenore e baritono), e di Massimiliano Milesi (sax soprano e tenore), con Giulio Corini al contrabbasso e Filippo Sala alla batteria, più una serie di strumenti inusuali. La formazione rende omaggio all'inventore del sassofono, Adolphe Sax, nell'anniversario della nascita, esplorando le tante possibilità dello strumento, spaziando da rielaborazioni di classici del jazz ad evocazioni popolari ed a brani originali che fanno da sfondo ad improvvisazioni fuori dagli schemi; il confronto generazionale tra Milesi e Tracanna fa da catalizzatore alle differenti visioni, idee ed esperienze musicali dei componenti del gruppo, dando luogo ad un progetto che miscela elementi appartenenti a mondi musicali diversi. Il "Double Cut" è proprio il luogo musicale che viene generato da esperienze diverse, che, incrociandosi e confrontandosi, danno luogo ad uno nuovo spazio creativo.
Nel pomeriggio (alle 18) la musica fa tappa a Ozieri per il concerto della compositrice e cantante Francesca Gaza con il suo progetto "Aminth" (in antica lingua etrusca "amare" o "cupido"): un insieme di canzoni ispirate ad antichi testi d'amore medievali, articolate ed emotivamente intense, scritte per il suo ensemble di respiro internazionale, con sede a Basilea: un organico che unisce i suoni inebrianti e misteriosi dei flauti medievali e rinascimentali suonati da Liane Sadler, con le sonorità lucenti dell'elettronica applicata a una spinetta rinascimentale, con la voce di Francesca al pianoforte, così come il timbro arioso e vibrante del sassofono tenore di Fabian Willmann che incontra il virtuosismo del contrabbasso di Nadav Erlich. Il risultato è una combinazione di canzoni coraggiose dal carattere evocativo e contemplativo, impreziosite da orchestrazioni e improvvisazioni variopinte e sorprendenti, a testimoniare l'unità nella diversità di tutti i componenti della formazione.
Alle 19.30, una nuova parata della Rusty Brass per le vie di Berchidda e una tappa al Bar Centrale con il Festivalbar, protagonisti ancora Rocco Del Pozzo e Alessandro Baro, precedono il concerto sul palco centrale di Piazza del Popolo: alle 21.30, il sipario si apre sul rodatissimo e attesissimo duo composto dal "padrone di casa" Paolo Fresu e dal pianista cubano Omar Sosa: compagni di viaggio musicale ormai da tanti anni, sono una delle formazioni più conosciute e amate, sia in Italia che all'estero, capace di creare ponti sonori e concettuali tra due mari e due continenti (la Sardegna con il Mediterraneo, e Cuba col Mar dei Caraibi). In questa occasione i due proporranno la versione dal vivo del loro concept album "Food", uscito lo scorso anno per Tûk music, sulla scia dei grandi successi di "Alma" (2012) e "Eros"(2016): una particolare indagine sul tema del cibo e sul suo mondo, che viene raccontato in musica e sotto il profilo del gusto, dell'estetica e dell'etica, e delle persone che lo popolano, in una danza che ancora una volta unisce un vincente mix di jazz, musica cubana, Africa e world music.
A seguire, intorno alla mezzanotte, ultimo appuntamento col dopofestival: Time after Time si chiude con "Beat Ballos", con l'organettista Pierpaolo Vacca che incontra il beat box di Omar Terky, i suoni elettronici di Dj Cris, e la chitarra di Fabio Calzia, per esplorare in modo sperimentale il mondo dei balli tradizionali della Sardegna, portando gli spettatori dentro un vortice di suoni che va a tempo di "ballu tundu". 

Giovedì 15 agosto
Per Ferragosto, come da tradizione, Time in Jazz pianta le tende nella campagna poco fuori Berchidda. La mattina trascorrerà con una serie di appuntamenti sotto gli alberi intorno alla chiesetta di San Michele. Il primo, alle 10, è un appuntamento immancabile e attesissimo del festival e di Time to Children, la sua sezione dedicata ai bambini: "Gufo Rosmarino e Corteccia il Pipistrello", una nuova storia della serie di racconti scritti e interpretati dall'attore e regista Giancarlo Biffi, con i contributi musicali di Paolo Fresu, della violinista Sonia Peana e della cantante Catia Gori.
Subito dopo, intorno alle 11.30, il testimone passa al pianista e compositore Glauco Venier, con il suo solo intitolato "Scarafaggi e altri insetti musicali": un omaggio ai Beatles e ai musicisti che sono stati da loro influenzati. Un talento eclettico, quello di Venier, che l'ha portato a spaziare dalla classica al rock, dalla musica folk al jazz, fino ad approdare ai palcoscenici di mezzo mondo al fianco di alcuni esponenti di spicco del jazz mondiale, e alla prestigiosa etichetta ECM, per cui ha inciso diversi album, tra cui "Miniatures" (2016) per piano e percussioni, e "Distances" con Norma Winstone, nominato nel 2008 ai Grammy Awards come miglior album jazz vocale. Sono oltre venti i dischi al suo attivo, e numerosissime le collaborazioni, in varie formazioni e in ambito orchestrale, come "Symphonika", dedicato alle musiche della tradizione popolare colta del Friuli, la sua regione.
Un breve trasferimento porta il festival nella vicina chiesetta di Santa Caterina, dove, dopo il tradizionale momento conviviale del Pranzo berchiddese, si apre un'altra serie di appuntamenti. Alle 17, la presentazione del libro "L'Amore supremo", del chitarrista Reno Brandoni (Fingerpicking, 2024), un titolo che richiama il tema portante del Festival.
Alle 18, torna un altro appuntamento consueto di Time in Jazz, quello con la musica tradizionale sarda: si intitola "Tradizioni, confini e sconfini" il progetto musicale impostato da Bruno Camedda, che con la fisarmonica e l'organetto diatonico, insieme alla voce di Giamichele Lai (uno dei più grandi interpreti attuali della musica tradizionale) e il sostegno della chitarra ritmica di Asael Camedda, percorreranno un viaggio musicale spaziando dai canoni della tradizione sarda alle improvvisazioni "etno-jazzistiche", mantenendo inalterate le metriche e i ritmi della musica da ballo.
L'ultima serata del festival a Berchidda avrà un prologo – alle 19:30, in Piazza Funtana Inzas - affidato a un'autentica istituzione storica del paese, la Banda Musicale "Bernardo De Muro", nata nel 1913 per volontà del parroco don Pietro Casu, e "palestra" di formazione musicale per tanti giovani talenti, compreso Paolo Fresu che ha mosso tra le sue file i primi passi del suo percorso artistico. La banda, guidata dal Maestro Domenico Del Rio, sarà arricchita dalla presenza di alcuni ospiti, dando forma alla "Banda Suprema".
Poi, alle 21.30, si accenderanno per l'ultima volta in questa edizione i riflettori sul palco allestito in piazza del Popolo. L'apertura della serata è affidata al talento di uno dei musicisti, produttori e compositori più versatili nel panorama del jazz italiano e internazionale: Nicola Conte, chitarrista, bandleader, DJ ed esperto ricercatore di vinili, il cui percorso musicale riflette una gamma di ispirazioni che spaziano dalla bossa nova ai film degli anni '60, dallo spiritual jazz alla musica latinoamericana e africana. Sul palco di Berchidda porta in dote le sonorità di "Umoja", il suo decimo album, pubblicato lo scorso anno dall'etichetta londinese Far Out Recordings: esprimendo in lingua swahili l'unità, l'unicità e l'armonia, "Umoja" riunisce sentimenti universali attraverso la multiforme musica globale cui Conte ha dedicato la vita a studiare e ricercare; l'album attinge alle profonde sonorità spiritual e free jazz degli anni '70, ai dischi soul stampati da privati e ai ritmi africani e afro-caraibici presenti nella sua collezione, ma riconosce anche il suo debito nei confronti di molte delle più celebri icone musicali del decennio, come i maestri del jazz cosmico Lonnie Liston Smith e Gary Bartz, e i creatori dell'afrobeat Fela Kuti e Tony Allen. Con Nicola Conte (chitarra) sul palco, una formazione internazionale che vede Bridgette Amofah alla voce (UK), Timo Lassy al sax (Finlandia), Pietro Lussu al piano e tastiere (Italia), Ameen Saleem al contrabbasso (USA), Enrico Morello alla batteria (Italia), e Abdissa "Mamba" Assefa alle percussioni (Finlandia).
A chiudere la serie di concerti in Piazza del Popolo, ancora un incontro tra "sostanze" musicali diverse nel secondo set, con il progetto "Drops", che vede protagonisti il sassofonista Tino Tracanna insieme all'eclettico chitarrista Roberto Cecchetto e a Bonnot (al secolo Walter Buonanno), DJ, compositore, produttore, polistrumentista, tra i più talentuosi producer in ambito hip hop della scena nazionale. I tre musicisti, mettendo in discussione il proprio background, mettono sul piatto sonorità e linguaggi lontani attraverso un dialogo incrociato intorno al problematico, babelico ed insieme entusiasmante caos del mondo di oggi. Così voci, frammenti d'Africa, ectoplasmi classici, monumentali hip hop, morbide melodie e spasimi elettronici si intrecciano in un ipotetico viaggio rasoterra, intorno al mondo, basato e impostato sull'improvvisazione. A rendere ancora più interessante e ricco questo scambio tra mondi, si unisce al trio (già attivo dal 2012) il rapper e produttore discografico Tormento (nome d'arte di Massimiliano Cellamaro, MC), considerato tra i pionieri dell'hip-hop in Italia, fondatore e innovatore del genere insieme ai Sottotono.

Venerdì 16 agosto
Ultimi impegni a Berchidda, la mattina del 16 agosto, come da tradizione al Museo del Vino dove alle 11.30 è in programma la presentazione e degustazione delle bottiglie da collezione delle cantine del vermentino locali che riportano nell'etichetta l'immagine grafica di questa edizione. A seguire, la presentazione di "Time in Jazz Diary 2023", il progetto editoriale che ripercorre la passata edizione del festival attraverso l'obiettivo del fotografo Andrea Rotili (Postcard 2024).
Poi, nel tardo pomeriggio, trasferimento sulla costa, in quello che è ormai da diverse edizioni il "teatro" dell'ultimo atto del festival: la Peschiera di San Teodoro. Qui, alle 18, a salutare questa edizione, saranno Paolo Fresu (tromba, flicorno, effetti), il pianista e compositore Glauco Venier (reduce dal concerto di ferragosto a San Michele), e Lella Costa, attrice, comica, cabarettista, drammaturga, che daranno vita a "Pinocchio Confidential", una riproposizione in concerto dello spettacolo teatrale "Cuore di Burattino" (prodotto da Teatro Carcano di Milano e distribuito da Mismaonda), basato sul reading di Lella Costa e Gabriele Vacis su musiche Paolo Fresu, e tratto dal romanzo "Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino" di Carlo Collodi: considerato uno dei capolavori della letteratura italiana, è uscito nella sua versione completa, nel 1883; lo scorso anno si sono dunque festeggiati i 140 anni dalla nascita di questo romanzo che ha incantato generazioni di bambini e adulti, travalicando la superficie della fiaba, e facendosi portatore di significati antropologici e sociali più profondi, che rendono questa storia universale e paradigmatica, offrendo così numerose chiavi di lettura del nostro quotidiano, che saranno svelate e interpretate nello spettacolo.
Infine a Berchidda chiudono la serie di ospiti del FestivalBar, come ultimissimo atto del trentasettesimo Time in Jazz, le sonorità R&B e dance del Valucre Special Trio, con Valentina Luiu alla voce e tastiere, Alberto Virdis al basso, synth, tastiere e batteria, e Lorenzo Pischedda alle tastiere e alla batteria, di scena alle 22 al Bar della Piazza.
 
Time to Children
Oltre alla musica dal vivo, come sempre a Time in Jazz, tanti altri appuntamenti e attività caratterizzeranno anche questa edizione. Il tema "A love supreme" si avvicina al mondo dell'infanzia nella maniera più naturale esaltando la purezza e la bellezza insita nell’essere bambini: ecco dunque che si rinnova l'impegno che Time in Jazz porta avanti da alcuni anni con l'ormai affermata formula di Time to Children, un progetto dedicato all'educazione musicale delle bambine e dei bambini, curato dalla violinista e didatta Sonia Peana, in collaborazione con Catia Gori e l'associazione Nazionale Il Jazz va a Scuola.
Dal 10 al 15 agosto, dunque, negli spazi di "Sa colte ‘e s' Oltijiu", il giardino accanto a Sa Casara (l'ex caseificio oggi sede dell'associazione Time in Jazz), bambini, ragazzi e adulti saranno accompagnati, attraverso spettacoli, laboratori e mostre, nell'esplorazione del tema di questa edizione del festival, l'"Amore supremo": gli incontri, guidati da educatori, come Franco Lorenzoni, attori e maestri dell'espressione corporea come André Casaca, musicisti e poeti, come Piermario Giovannone e la musicista e didatta esperta di "body percussion" Eliana Danzì, saranno legati all'educazione relazionale, ambientale, alla sensibilizzazione verso le tematiche sulla parità di genere e alla pace, con la musica che farà da filo conduttore e da linguaggio universale e portatore di creatività e espressività.
 
Libri e mostre
Torna anche in questa edizione Time to Read, la sezione del festival dedicata agli incontri con i libri e i loro autori, in programma tra l'11 e il 14 agosto, negli spazi di Sa Casara a Berchidda (sempre alle 19). Tra i protagonisti (l'11 agosto) lo scrittore, giornalista e produttore musicale Ashley Kahn, che torna a presentare "A Love Supreme", il libro (ripubblicato da Il Saggiatore nel 2019 con testi inediti e bozze autografe dell'opera) in cui racconta la genesi dell'omonimo capolavoro di John Coltrane, ispirazione anche per il tema del festival.
La musica come accompagnamento delle grandi trasformazioni del nostro paese è invece il tema del libro del sociologo e politico Luigi Manconi "La musica è leggera – Racconto su mezzo secolo di canzoni" (Il Saggiatore, 2012), in programma il 12 agosto.
Ma la musica è anche strumento di resistenza culturale, capace di favorire un cambiamento sociale, come si evidenzia nel racconto biografico "Abbey Lincoln. Una voce ribelle tra jazz e lotta politica" (L'Asino d'oro, 2023), in cui il giornalista Luigi Onori (il 13 agosto) traccia un ritratto della cantante e compositrice afroamericana nelle sue vicende musicali intrecciate all'impegno contro la segregazione razziale e per il riconoscimento dei diritti civili.
Il 14 agosto, uno speciale appuntamento sarà dedicato a "Pinocchio", uno dei più celebri capolavori della letteratura, di cui Giunti ha pubblicato nel 2023 (nel centoquarantesimo anniversario dalla prima stampa) uno speciale cofanetto da collezione, in cui, a un'edizione in stampa rara e speciale, si unisce un audiolibro letto da Lella Costa con musiche di Paolo Fresu e Glauco Venier, attesi per portare dal vivo questa originale lettura il 16 agosto a San Teodoro.
Il 15 agosto, la rassegna fa tappa alla chiesetta di Santa Caterina, con la presentazione del libro inedito "L'Amore supremo", del chitarrista Reno Brandoni (Fingerpicking, 2024), un titolo che richiama il tema portante del Festival (ore 17).
L'indomani sarà presentato invece al Museo del vino – Enoteca regionale di Berchidda (alle 12) "Time in Jazz Diary 2023", il progetto editoriale che ripercorre la passata edizione del festival attraverso l'obiettivo del Fotografo Andrea Rotili (Postcard 2024). Una selezione di scatti dello stesso Rotili sarà anche esposta negli spazi di Sa Casara, insieme a quelli del collega fotografo Paolo Soriani nella mostra fotografica "Time to Time 2023", il racconto per immagini della passata edizione del festival, con i suoi volti, le sue emozioni e le sue suggestioni.
Sa Casara, sede dell'Associazione, resterà aperta per tutta la durata del festival, diventando come sempre il punto di riferimento per le arti visive, che troveranno il consueto spazio in questa edizione del festival con le opere della Collezione di Arte contemporanea CasArt, nata nel 1997 in seno al progetto PAV (Progetto Arti Visive) grazie al generoso contributo degli artisti che negli anni hanno partecipato alle iniziative del Festival. CasArt documenta gli esiti della ricerca e della sperimentazione artistica e creativa in Sardegna comprendendo anche opere di artisti nazionali e internazionali.
 
Green Jazz
A completare e arricchire il programma contribuiranno infine percorsi guidati nella natura e nei siti archeologici, vari incontri e degustazioni di prodotti dell'enogastronomia locale e le consuete iniziative di promozione e sensibilizzazione ambientale raccolte sotto l'insegna Green Jazz. Dal 2020 Time in Jazz fa parte di Jazz Takes The Green, la rete dei festival jazz ecosostenibili, prima esperienza italiana di aggregazione di eventi culturali che hanno a cuore la causa Green.
Già dalla scorsa edizione, Time in Jazz propone un'iniziativa che intende valorizzare e promuovere i territori che ospitano il festival: si tratta di "Un'Ora in più", una proposta nata per dare la possibilità al pubblico itinerante del festival di conoscere e scoprire i luoghi che fanno da cornice ai concerti, scelti per il loro particolare interesse storico, artistico, religioso o ambientale, attraverso apposite visite guidate, degustazioni di prodotti locali, o punti di informazione, con il supporto delle amministrazioni locali e delle associazioni che aderiranno. Un' iniziativa che rende l'esperienza culturale di Time in Jazz più ricca e profonda, lontana dalle logiche del turismo di massa, e più vicina a un'esperienza genuina di incontro nel nome dell'arte e della bellezza.
 
Giovedì 8 agosto
anteprima
h. 18:00 - Puntaldia, Consorzio Puntaldia, Golf Club buca 9
Roberto Gatto · "Time and Life. La musica di Tony Williams"
 
h. 21:30 - Porto Rotondo, Teatro all'aperto Mario Ceroli
Chiara Civello · "Sempre così"
 
Venerdì 9 agosto
Traversata marittima sulle navi gialle della Sardinia Ferries
Livorno - Golfo Aranci · Partenza h. 08:30 - Arrivo h. 16:30
Rusty Brass
 
h. 12:00 - Berchidda, Sa Casara
Brindisi inaugurale in collaborazione con la Cantina Sociale Giogantinu
Inaugurazione di mostre ed esposizioni
aperte per tutta la durata del festival. Maggiori dettagli nella sezione "Mostre ed Esposizioni" 
Mostra fotografica di Andrea Rotili e Paolo Soriani
Il racconto per immagini della passata edizione del festival, con i suoi volti, le sue emozioni e le sue suggestioni
 
h. 18:00 - Tempio Pausania, L'Agnata
Sailing Faber - dalla Sardegna a Durango
con Neri Marcorè, Scarlet Rivera & Borderlobo
Concerto per Fabrizio De André
Produzione originale Time in Jazz in collaborazione con BiBanca e Fondazione De André
 
Sabato 10 agosto
h. 11:00 - Viddalba, chiesetta di San Leonardo
Gianrico Manca Transition
 
h. 18:00 - Posada
Nicola Stilo con Nicola Muresu e Massimo Russino
 
h. 21:30 - Arzachena, Li Conchi
Francesco Bearzatti · "Post Atomic Zep"
 
h. 22:00 - Berchidda, Piazza del Popolo
Proiezione del docufilm
"Berchidda Live – Un viaggio nell'Archivio Time in Jazz"
Con la presenza dei registi Gianfranco Cabiddu, Michele Mellara e Alessandro Rossi
e di Paolo Fresu
 
Domenica 11 agosto
h. 11:00 - Budoni, Pineta di Sant'Anna
Maurizio Camardi, Sergio Cossu e Mauro Palmas · "Spiritus"
 
h. 18:00 - Loiri Porto San Paolo, Porto Taverna
Mauro Campobasso e Mauro Manzoni · "Vanishing Point Duo"
 
h. 21:30 - Berchidda, Piazza del Popolo
Vinicio Capossela · "Camera a sud 1994 – 2024 And Other Personal Standards"
 
A seguire
Time After Time
Berchidda, Piazzetta di legno
Pierpaolo Vacca con Michele Piccione
Progetto ospitato dal Centro di Produzione Insulae Lab (Time in Jazz)
 
A seguire
Dj set
Renton · "A Not necessary Mix" · "A Not necessary Mix"
 
Lunedì 12 agosto
h. 11:00 - Bortigiadas, Chiesa della Santa Trinità
Olivia Trummer · "Light Out Of Darkness"
 
h. 18:00 Banari, Sa Caminera
Danilo Blaiotta Planetariat
 
h. 21:30 - Berchidda, Piazza del Popolo
Kenny Garrett · "Sounds From The Ancestors"
 
A seguire
Time After Time
Berchidda, Piazzetta di legno
Pierpaolo Vacca con Arrogalla
Progetto ospitato dal Centro di Produzione Insulae Lab (Time in Jazz)
 
A seguire
Dj set
Renton · "A Not necessary Mix"
 
Martedì 13 agosto
h. 11:00 - Tula - Chiesa di Nostra Signora di Coros
Living Coltrane Quartet e Daniela Morozzi · "Io, John Coltrane - Quartetto per cinque elementi"
 
h. 18:00 - Oschiri, Chiesa di Madonna di Castro
Furio Di Castri · "Furious Mingus"
 
h. 21:30 - Berchidda, Piazza del Popolo
Frida Bollani Magoni
Consegna del Premio Biorepack in Jazz
 
h. 22:30 - Berchidda, Piazza del Popolo
Theo Croker
 
A seguire
Time After Time
Berchidda, Piazzetta di legno
Pierpaolo Vacca con Zamua
Progetto ospitato dal Centro di Produzione Insulae Lab (Time in Jazz)
 
A seguire
Dj set
Renton · "A Not necessary Mix"
 
Mercoledì 14 agosto
h. 11:00 – Luogosanto
Tino Tracanna Double Cut
 
h. 18.00 Ozieri
Francesca Gaza Quartet · "Aminth"
 
h. 21:30 - Berchidda, Piazza del Popolo
Paolo Fresu & Omar Sosa · "Food"
 
A seguire
Time After Time
Berchidda, Piazzetta di legno
Pierpaolo Vacca con Fabio Calzia, dj Cris & Omar Terky
Progetto ospitato dal Centro di Produzione Insulae Lab (Time in Jazz)
 
A seguire
Dj set
Renton · "A Not necessary Mix"
 
Giovedì 15 agosto
Time To Children
h. 10:00 - Berchidda, chiesa di San Michele
I racconti nel bosco con Gufo Rosmarino
"Gufo Rosmarino e Corteccia il Pipistrello"
con Giancarlo Biffi, Paolo Fresu, Sonia Peana, Catia Gori e guests
Spettacolo per persone da 3 > 100 anni
 
h. 11:30 - Berchidda, Chiesa di San Michele
Glauco Venier · "Scarafaggi e altri insetti musicali"
 
Pranzo berchiddese alla chiesa di Santa Caterina
 
Time To Read
h. 17:00 - Berchidda, chiesa di Santa Caterina
Presentazione del libro
"L'Amore Supremo" di Reno Brandoni (Fingerpicking, 2024)
 
h. 18:00 - Berchidda, Santa Caterina
Bruno Camedda, Asael Camedda e Giamichele Lai · "Tradizioni, confini e sconfini"
 
h. 19:30 - Berchidda, Piazza Funtana Inzas
Banda Musicale Bernardo De Muro con il maestro Domenico Del Rio e guest · "Banda Suprema"
 
h. 21:30 - Berchidda, Piazza del Popolo
Nicola Conte · "Umoja"
 
h. 23:00 - Berchidda, Piazza del Popolo
Bonnot, Tracanna, Cecchetto feat. Tormento · "Drops"

Venerdì 16 agosto
h. 11:30 - Berchidda, Museo del vino - Enoteca regionale
Presentazione e degustazione della nuova linea Luce delle Cantine Giogantinu
 
h. 12:00 - Berchidda, Museo del vino - Enoteca regionale
Presentazione del progetto editoriale "Time in Jazz Diary 2023" (Postcard 2024)
di Andrea Rotili
Paolo Fresu in dialogo con l'autore
 
h. 18:00 - San Teodoro, Peschiera
Paolo Fresu, Lella Costa e Glauco Venier · "Pinocchio Confidential – In concert"
 
Festivalbar
Una rassegna dei più interessanti progetti isolani, ospitati dai bar di Berchidda trasformati per l'occasione in piccoli club di musica all'aperto. A cura di Luca Devito

8 agosto - Bar K2 - h. 21:30
Williboy Taxi Trio

9 agosto - Muretto Cafè - h. 21:30
Williboy Taxi Trio

10 agosto - Museo del Vino - h. 19
Menion

11 agosto - Café Rosé - h. 20
Menion
 
12 agosto - Jazz Pub - h. 20
Michele Angius

13 agosto - Jolly Cafè h. 20
Rocco Del Pozzo - Alessandro Baro · "Convergenze"
 
14 agosto - Bar Centrale - h. 20
Rocco Del Pozzo - Alessandro Baro · "Convergenze"
 
16 agosto - Bar della Piazza - h. 22:00
Valucre Special Trio
 
Time to Street
10, 11, 12, 13, 14 agosto - h. 19:30
Rusty Brass
Street parade nelle vie e nelle piazze del paese di Berchidda
 
Time to children
10 agosto - h. 10:00 - "Sa casara"
Inaugurazione delle mostre
 
"Crescendo"
Nove mesi di attesa.
18 minuti di poesia musicale.
Dal concepimento alla nascita, Alessandro Sanna racconta la meraviglia della vita che cresce, affidandosi unicamente alla tecnica dell'acquarello. Una delicata storia, accompagnata dal testo di Paola Quintavalle, costruita a partire dalla forma della pancia della mamma. Esposizione di riproduzioni delle tavole originali del libro "Crescendo", edito in Italia da Gallucci editore. Il libro presenta un viaggio per immagini dei nove mesi di gravidanza attraverso tutti i gradi di crescita della pancia della mamma. La forma delle pance nei diversi mesi è raccontata con metafore visive che raccontano quattro storie in continua evoluzione fino ad arrivare alla nascita della nuova creatura. Il libro ha una colonna sonora creata da Paolo Fresu che delicatamente ci fa immergere nel liquido amniotico del grembo materno. Nella mostra il tema musicale di diciotto minuti accoglierà gli spettatori in un'atmosfera magica.
Aperta a tutte e tutti
 
10 agosto - 14 agosto
h. 10:30 - h. 17:00 - "Sa colte 'e su 'oltiju"
 
15 Agosto - h. 10:00 - Berchidda, Chiesa di San Michele
I racconti nel bosco con Gufo Rosmarino:
"Gufo Rosmarino e Corteccia il Pipistrello"
3 > 100 anni
con Giancarlo Biffi, Paolo Fresu, Sonia Peana, Catia Gori e guest
 
Time To Read
Autori, autrici, moderatori e moderatrici ci accompagneranno in un intenso percorso chiamato Time to Read, la rassegna letteraria all'interno del festival: incontri, dialoghi, presentazioni, fatti di letteratura e musica, parole e bellezza, circondati dal verde di "Sa colte ‘e su ‘oltiju", in un'atmosfera intima e magica.
 
11 agosto - Berchidda, Sa Casara - h. 19:00
Ashley Kahn · "A Love Supreme"
Il saggiatore, 2019
In dialogo con Paolo Fresu
"Etereo e sovversivo, realizzato nell'arco di una sola, trascinante session, A Love Supreme è il testamento di un'intera epoca, della quale Coltrane ha saputo interpretare tutte le tonalità emotive e sonore: la poliritmia africana propulsiva e catartica, i tempi dilatati del jazz modale, la litania meditabonda del folk orientale, le vampe del free jazz, il calore intimo del blues e la redenzione orgasmica del gospel. Il risultato è un magma incandescente e liturgico, in chiave minore, vertiginosamente preciso, sincronizzato, ma sempre sull'orlo dell'improvvisazione, dell'ignoto. È il jazz spirituale di Coltrane, il suo grido assoluto, una preghiera purissima di amore supremo verso Dio che ha stravolto con la musica le regole e i sentimenti delle generazioni successive, caricandoli di un'inaudita religiosità." Il Saggiatore torna a pubblicare la grande storia di A Love Supreme raccontata da Ashley Kahn, arricchita da un testo inedito – scritto appositamente per questa edizione – e accompagnata dagli schizzi di Coltrane con i primi abbozzi del suo capolavoro.
 
12 agosto - Berchidda, Sa Casara - h. 19:00
Luigi Manconi · "La musica è leggera – Racconto su mezzo secolo di canzoni"
Il Saggiatore, 2012
Luigi Manconi, grande sociologo e uomo politico, in questo libro racconta (con Valentina Brinis) mezzo secolo di musica leggera italiana, a partire dai primi anni sessanta. Sempre facendo altro, ha partecipato a concerti e incisioni, ascoltato in anteprima successi e insuccessi, stretto amicizie con tanti musicisti (da Gino Paoli a Fabrizio De André e a Francesco De Gregori, da Eugenio Finardi a Fiorella Mannoia e alla PFM, fino a Elio e le Storie Tese). Decine e decine di personaggi, di suoni e di vicende che parlano di come, in mezzo secolo, i mutamenti conosciuti dalla musica leggera abbiano accompagnato le grandi trasformazioni del nostro paese.
 
13 agosto - Berchidda, Sa Casara - h. 19:00
Luigi Onori · "Abbey Lincoln. Una voce ribelle tra jazz e lotta politica"
L'Asino d'oro, 2023
Afroamericana, geniale, anticonvenzionale, vicina a suo modo alla lotta per la liberazione della donna, Abbey Lincoln viene raccontata in questo libro, da Luigi Onori da più angolazioni in un ritratto, allo stesso tempo, biografico, musicale, poetico, antropologico e filosofico. La sua vicenda, ricca e appassionante, ma per molti aspetti sconosciuta e inedita, attraversa mezzo secolo di jazz e di storia americana. Una cantante jazz dalla molteplice espressività artistica che, dagli anni Cinquanta agli inizi del XXI secolo, ha cambiato più volte vita e nome, da Anna Marie Wooldridge ad Aminata Moseka, passando per Abbey Lincoln. Seducente supper club singer, poi voce del jazz d'avanguardia e, al fianco del batterista Max Roach, in prima linea nella lotta degli afroamericani contro la segregazione e per il riconoscimento dei diritti civili: Abbey Lincoln ha manifestato la sua personalità creativa attraverso la composizione e la scrittura che sono diventate per lei strumenti di resistenza culturale, capaci di favorire un cambiamento sociale. Dagli anni Settanta ha costruito il suo personale songbook superando i limiti dei tradizionali standard per esprimere in forme originali il proprio pensiero rispetto alla complessità della vita.
 
14 agosto - Berchidda, Sa Casara - h. 19:00
Lella Costa, Paolo Fresu, Glauco Venier · "Pinocchio"
di Carlo Collodi
Giunti, 2023
Uno dei capolavori della letteratura, tradotto in oltre 80 lingue e dialetti, trasposto in film, sceneggiati, musical e cartoni animati, disegnato da grandi maestri dell'illustrazione per ragazzi e per adulti, oggetto di arte e design, culto per collezionisti in tutto il mondo: questo è Pinocchio. E Giunti Editore, erede della storia di C. Collodi, celebra i 140 anni dalla prima edizione a stampa con la copia anastatica dell'edizione rilegata e un reading in musica di rara bellezza. L'edizione speciale dell'anniversario consiste in un prezioso cofanetto decorato con una grafica ispirata alle stampe di fine '800, che si apre con una riproduzione pop up dell'immagine del frontespizio illustrata da Enrico Mazzanti. All'interno, il volume cartonato con una legatura ispirata alla versione "in tela con placca oro" di Paggi (1883) e una cartolina con 2 QR Code per accedere all'audiolibro letto da Lella Costa e alle musiche di Paolo Fresu con Glauco Venier.
 
15 agosto - Berchidda, Chiesa di Santa Caterina - h. 17:00
Reno Brandoni · "A Love Supreme"
Fingerpicking, 2024
Una novità editoriale ispirata al tema della XXXVII edizione, che verrà presentata in prima assoluta all'interno dello spazio dedicato ai libri nella cornice del Festival Time in Jazz.
 
16 agosto - Berchidda, Museo del vino-Enoteca regionale - h. 12:00
Andrea Rotili · "Time in Jazz Diary 2023"
POSTCARD, 2024
Con le foto dell'autore
in dialogo con Paolo Fresu
Presentazione del progetto editoriale "Time in Jazz Diary 2023": un incontro attesissimo ogni anno. Il racconto per immagini del viaggio che il fotografo ufficiale del Festival durante l'anno 2023 ha intrapreso, munito di macchina fotografica, memoria, creatività e tantissima passione. Cuore aperto alla meraviglia in ogni tappa della XXXVI edizione: ogni fotografia rappresenta un'emozione, raccoglie i frutti di lavoro e dedizione, narra le vicende di un'estate che si vorrebbe non finisse mai.«C'è un sottile filo che lega l'opera di Andrea Rotili alla Sardegna e che tesse minuziosamente il prezioso ordito degli incontri e delle relazioni narrato in questo libro fotografico. Ciò è bene espresso nelle parole della scrittrice berchiddese Antonietta Langiu che, in "Mal di Sardegna", affronta il tema del distacco e del ritorno scavando poeticamente in un sentimento sempre uguale e sempre diverso.» Paolo Fresu
 
Mostre ed esposizioni
Berchidda, Sa Casara
Una serie di mostre ed esposizioni arricchirà i locali di Sa Casara, che resterà aperta per tutta la durata del festival, pronta ad accogliere il pubblico curioso di scoprire le opere nelle loro peculiarità e desideroso di farsi travolgere in un vortice di arte visiva in tutte le sue declinazioni.
 
Andrea Rotili – Paolo Soriani
Time to Time 2023 - Mostra fotografica
Il racconto per immagini della passata edizione del festival, con i suoi volti, le sue emozioni e le sue suggestioni
 
CasArt - Casa d'Arte Time in Jazz
All'interno della sede dell'Associazione è ospitata la mostra CasArt, Esposizione della Collezione di Arte contemporanea, nata in seno al progetto PAV – progetto arti visive - nel 1997, grazie al generoso contributo degli artisti che negli anni hanno partecipato alle iniziative del Festival. CasArt documenta gli esiti della ricerca e della sperimentazione artistica e creativa in Sardegna comprendendo anche opere di artisti nazionali e internazionali.
 
Time After Time
concerti ospitati dal Centro di Produzione Insulae Lab

11 agosto - Berchidda, Piazzetta di legno
Pierpaolo Vacca con Michele Piccione
 
12 agosto - Berchidda, Piazzetta di legno
Pierpaolo Vacca con Arrogalla

13 agosto - Berchidda, Piazzetta di legno
Pierpaolo Vacca con Zamua
 
14 agosto - Berchidda, Piazzetta di legno
Pierpaolo Vacca con Fabio Calzia, Dj Cris & Omar Terky

 Abbonamenti e info
Su Vivaticket si possono acquistare i biglietti e gli abbonamenti per l'ingresso alle cinque serate sul palco centrale di Piazza del Popolo a Berchidda: per gli abbonamenti il prezzo intero è di 150 euro, ridotto a 140 (più diritti).
Il prezzo intero per i biglietti delle singole serate del 12, 13, 14 e 15 agosto è di 30 euro, ridotto 25 (più diritti). Per il concerto di Vinicio Capossela in programma l' 11 agosto, il prezzo intero è di 50 euro e ridotto a 45 (più diritti di prevendita).
Le riduzioni sono valide per i soci tesserati Time in Jazz e per gli spettatori sopra i 65 anni e quelli sotto i 26. L'ingresso sarà invece gratuito, come sempre, per tutti i concerti "in decentramento", a eccezione, come di consueto, di quello in omaggio a Fabrizio De André a L'Agnata: per assistere a "Sailing Faber - dalla Sardegna a Durango", con protagonisti Neri Marcorè, Scarlet Rivera & Borderlobo, il biglietto unico costa 30 euro (ingresso gratuito per i bambini fino a 6 anni).
Per restare aggiornati sul programma del festival, acquistare i biglietti e localizzare con facilità i luoghi del festival grazie a una mappatura, da quest'anno è possibile scaricare la nuova applicazione Time to APP: un modo semplice e innovativo per fruire al meglio del festival, ma anche del territorio, con informazioni sui percorsi, le strutture ricettive e contributi extra, link agli archivi e l'alert che avvisa l'utente di ogni cambiamento di programma.
Time to App
a disposizione del pubblico di Time in Jazz una nuova applicazione
per tenersi informati su concerti, biglietti, location e altro ancora,
sul festival in programma dall'8 al 16 agosto
a Berchidda (Ss) e altri centri del nord Sardegna.
E a tre settimane dall'inizio, c'è già il tutto esaurito
per il concerto a L'Agnata del 9 agosto e per quello di Vinicio Capossela l'11.
*
Si chiama Time to App la nuova applicazione di Time in Jazz che permette di restare aggiornati sui programmi, acquistare i biglietti, localizzare con facilità i luoghi dei concerti, e altro ancora. Giunto alla trentasettesima edizione, il festival ideato e diretto da Paolo Fresu, in programma dall'8 al 16 agosto tra Berchidda (SS) e gli altri quindici centri del nord Sardegna coinvolti quest'anno, mette a disposizione del suo pubblico uno strumento di facile utilizzo per rendere fruibile al meglio l'esperienza del festival in tutti i suoi aspetti; Time to App offre informazioni sugli eventi in cartellone, un "alert" che avvisa su ogni cambiamento di programma, la possibilità di creare una wishlist degli appuntamenti da non perdere, e altri contenuti riguardanti il territorio, con indicazioni su come arrivare, le strutture ricettive e di ristorazione più vicine, e approfondimenti con link agli archivi del festival. Inoltre, solo per chi scaricherà Time to App, saranno disponibili ogni giorno i video "extra" di presentazione dei concerti a cura del direttore artistico, Paolo Fresu, e altri contenuti a sorpresa. Time to App si può scaricare tramite il link per il sistema operativo Android o all'indirizzo per sistema operativo IOS.
 
Intanto, a tre settimane dall'inizio del festival, quest'anno sotto il titolo "A Love Supreme" (preso in prestito da quello dello storico disco di John Coltrane), registra il tutto esaurito il consueto evento in omaggio a Fabrizio De André in programma il 9 agosto (ore 18), in quella che fu la residenza del cantautore genovese in terra sarda, a L'Agnata, nei dintorni di Tempio Pausania: "Sailing Faber, dalla Sardegna a Durango" si intitola il concerto (una produzione originale di Time in Jazz in collaborazione con BiBanca e Fondazione De André) che riunisce un cast composto da Scarlet Rivera, violinista americana legata a Bob Dylan da una fondamentale collaborazione, il batterista Rafael Bernardo Gayol, conosciuto in particolare per il suo lavoro con Leonard Cohen, Neri Marcorè, uno dei massimi interpreti di De André, cui ha dedicato diversi spettacoli di successo, il chitarrista Domenico Mariorenzi e i Borderlobo: Andrea Parodi Zabala (chitarra e voce), Alex Kid Gariazzo (voce e chitarra), Riccardo Maccabruni (pianoforte) e Michele Guaglio (basso).
Biglietti esauriti anche per uno dei concerti più attesi di questa edizione, che vede protagonista Vinicio Capossela, cantautore, poeta, scrittore e artista poliedrico, in scena l'11 agosto sul palco di Piazza del Popolo a Berchidda (ore 21.30), con "Camera a sud 1994 – 2024 And other Personal Standards": un progetto originale, sulla scia del precedente "Round one thirty five 1990 – 2020". Vinicio Capossela sarà accompagnato da storici compagni di viaggio come Giancarlo Bianchetti (chitarra), Enrico Lazzarini (contrabbasso) e Zeno De Rossi (batteria), mentre il sassofonista Antonio Marangolo, inizialmente previsto, sarà sostituito da Michele Vignali.
Proseguono intanto su Vivaticket le prevendite dei biglietti e degli abbonamenti per le serate di concerti in programma in Piazza del Popolo a Berchidda (sempre alle 21.30): il 12 agosto sarà di scena il sassofonista statunitense Kenny Garrett; il 13 la giovane e talentuosa pianista Frida Bollani Magoni precederà sul palco il trombettista Theo Crocker; mercoledì 14 protagonisti Paolo Fresu e il pianista cubano Omar Sosa col repertorio del loro concept album "Food"; due set, infine, la sera di Ferragosto: nel primo riflettori puntati su Nicola Conte con le sonorità del suo ultimo album, "Umoja"; a chiudere, il trio Drops, che riunisce il sassofonista Tino Tracanna, l'eclettico chitarrista Roberto Cecchetto e DJ, compositore, producer e polistrumentista Bonnot, featuring il rapper Tormento.
Il prezzo intero per i biglietti delle singole serate del 12, 13, 14 e 15 agosto è di 30 euro, ridotto a 25 (più diritti). Per l'abbonamento (che comprende anche l'ingresso al concerto di Capossela) il prezzo intero è di 150 euro, ridotto a 140 (più diritti). Le riduzioni sono valide per i soci tesserati Time in Jazz e per gli spettatori sopra i 65 anni e quelli sotto i 26. L'ingresso è invece gratuito, come sempre, per tutti i concerti "in decentramento", a eccezione di quello del 9 agosto in omaggio a Fabrizio De André a L'Agnata, già sold out.
Oltre alla musica dal vivo, come sempre a Time in Jazz, tanti altri appuntamenti e attività caratterizzeranno anche questa edizione: ecco dunque che si rinnova l'impegno che Time in Jazz porta avanti da alcuni anni con l'ormai affermata formula di Time to Children, un progetto dedicato all'educazione musicale delle bambine e dei bambini, curato dalla violinista e didatta Sonia Peana, in collaborazione con Catia Gori e l'associazione Nazionale Il Jazz va a Scuola. Dal 9 al 15 agosto, dunque, negli spazi di Sa colte ‘e su 'oltiju, il giardino accanto a Sa Casara (ex caseificio oggi sede dell'associazione Time in Jazz), bambini, ragazzi e adulti saranno accompagnati, attraverso spettacoli, laboratori, letture e giochi interattivi, nell'esplorazione del tema di questa edizione del festival, "A love supreme": guidati da insegnanti come Franco Lorenzoni e Roberta Passoni, attori e maestri dell'espressione corporea come André Casaca e Flavia Marco, musicisti e poeti come Pier Mario Giovannone, musiciste e didatte come l'esperta di body percussion Eliana Danzì, alcuni dei musicisti protagonisti dei concerti, come Michele Piccione e Pier Paolo Vacca, gli incontri saranno legati all'educazione relazionale, ambientale, alla sensibilizzazione verso le tematiche sulla parità di genere e alla pace, con la musica che farà da filo conduttore e da linguaggio universale e portatore di creatività ed espressività. In questa edizione intitolata all'amore supremo non potevano mancare due incontri speciali: uno per i genitori, con Annalisa Spadolini, docente e ricercatrice, che accompagnerà Franco Lorenzoni nella presentazione del suo ultimo libro; un altro incontro speciale dedicato invece agli e alle adolescenti, con Emma Galeotti che si rivolgerà direttamente alle giovani generazioni affrontando il tema dell'educazione sentimentale, col suo approccio ironico ed empatico. Immancabili poi gli incontri con due cari amici della rassegna: Gufo Rosmarino e Reno Brandoni.
Questo, e altro ancora - come le mostre, le presentazioni di libri e gli incontri con gli autori, la proiezione del film "Berchidda Live" tratto dai materiali dell'archivio di Time in Jazz - compongono il ricco e assortito cartellone allestito dall'associazione culturale Time in Jazz con il contributo dell'Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna, del Ministero della Cultura, della Comunità Montana Monte Acuto, delle Amministrazioni Comunali di Berchidda e degli altri centri che aderiscono al festival, della Fondazione di Sardegna, del Gruppo Unipol, del Banco di Sardegna, di Corsica Ferries–Sardinia Ferries e di Biorepack. Radio Monte Carlo si conferma radio ufficiale di Time in Jazz e coinvolgerà i propri ascoltatori che attraverso i programmi in onda e i canali digital e social potranno prendere parte ai concerti.

Per informazioni, la segreteria di Time in Jazz risponde al numero 320 38 74 963 e all'indirizzo di posta elettronica info@timeinjazz.it. Aggiornamenti e altre notizie sul festival sono disponibili sui canali social Facebook, Instagram, Twitter e Telegram e sul sito www.timeinjazz.it.

Associazione culturale TIME IN JAZZ
via Umberto I, 37 • 07022 Berchidda
tel. 320 38 74 963 • e-mail: info@timeinjazz.it
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Un viaggio jazz tra natura, cultura e siti UNESCO dal 14 giugno all’8 settembre
Arriva la 7a edizione del Monfrà Jazz Fest: il “racconto jazz” di un incredibile territorio Patrimonio Unesco 
Dal 14 giugno all’8 settembre la 7a edizione del festival piemontese che dal 2018 porta il pubblico in un viaggio immersivo tra musica, natura, enogastronomia e siti UNESCO, attraversando la bellezza del Monferrato “Città Europea del Vino 2024”: un territorio incredibile, in piena rinascita culturale.
Tra gli artisti dei 31 concerti in programma: Fabrizio Bosso guest del Nicola Concettini 4et, la compositrice, bassista e cantante danese Ida Nielsen, Rossana Casale con il nuovo album “Almost Blue”. 
Prevendite aperte sul sito www.monjazzfest.it

Il 14 giugno prende il via la 7a edizione del Monfrà Jazz Fest, manifestazione che dal 2018 regala al pubblico una esperienza unica e immersiva attraverso le bellezze di un territorio incredibile come il Monferrato, Patrimonio Unesco, carico di storia e proclamato “Città europea del Vino 2024”.
Organizzato dall’Accademia Europea d’Arte Le Muse di Casale Monferrato, il festival piemontese ha già affascinato migliaia di spettatori proponendosi come un vero e proprio "racconto jazz" che intreccia musica, natura ed enogastronomia lungo i siti UNESCO alla scoperta di Casale, del Monferrato e della Valcerrina, con un paesaggio incantevole che si snoda tra le colline con le tante vigne e i panorami mozzafiato, e la pianura attraversata dal fiume Po con la sua ricca biosfera e i suggestivi angoli di approdo.
Il tema 2024 del Monfrà Jazz Fest "Play&Be JAZZ" invita gli spettatori a immergersi liberamente nelle tante esperienze in programma. Sono 31 gli eventi articolati nei vari format in Jazz nel Bosco, Jazz on the River, Concerti in Vigna, Live nel Chiostro, Jamming Sotto le Stelle, passeggiate naturalistiche, eventi culturali, street food, degustazioni, dancefloor e masterclass.
La 7a edizione si svolge in tre periodi distinti: 14-23 giugno, 13-18 agosto e 6-8 settembre. Il programma completo è disponibile sul sito www.monjazzfest.it .
 
Gli eventi di giugno    
Tra i tanti eventi in cartellone, i tre “concerti boutique” per i quali è già aperta la prevendita al link https://www.monjazzfest.it/line-up/. Ambientati nel suggestivo Chiostro di Santa Croce di Casale Monferrato, offrono agli spettatori una dimensione intima e immersiva, a contatto diretto con gli artisti, secondo la filosofia propria del festival. Il 18 giugno, il grande trombettista Fabrizio Bosso guest dell’ottimo quartetto guidato dal talentuoso sassofonista Nicola Concettini: un live gemellato con il festival molisano Borgo in Jazz. Il 19 giugno attesissima la bassista, cantante e compositrice danese Ida Nielsen, storica collaboratrice di Prince, considerata tra le migliori bassiste al mondo. Presenterà il nuovo album More Sauce, Please insieme alla sua band The Funkbots, tra ritmi funk, rap e pop. Il 22 giugno appuntamento con il fascino inconfondibile della voce di Rossana Casale, sul palco con il nuovissimo album Almost Blue e con un quintetto completato da Carlo Atti, Luigi Bonafede, Enzo Zirilli e Alessandro Maiorino. La cantante sarà protagonista anche di una Masterclass di canto, il giorno successivo, riservata ai soci dell’Accademia Le Muse.
 
Gli altri appuntamenti di giugno
Il programma di giugno offre dieci giorni di musica, workshop e attività immersive nel paesaggio incantevole del Monferrato: concerti e giri in barca sul Po, Jazz nel Bosco, Concerti in Vigna, merende, street food, laboratori per bambini e Fiabe in Jazz, la maratona musicale in occasione della Festa della Musica (21 giugno), l’inaugurazione del “Giardino Trasversale” nel Chiostro di Santa Croce di Casale Monferrato, la mostra fotografica Un PO di Jazz. Tra i nomi in cartellone: la violinista e compositrice Anaïs Drago, artista di punta del jazz italiano, il Riccardo Marchese 5et con “Musica Cinematica”, il resident dj Luciano Morciano, Giulia Damico in quartetto con Viden Spassov, Didier Yon, Francesca Remigi, il Nugara Trio di Viden Spassov, Francesco Negri, Francesco Parsi, il duo Camilla Barraggia e Max Romagnoli. 
 
I luoghi
La partenza sarà il 14 giugno tra le vigne di Sala Monferrato, per festeggiare i 10 anni dalla proclamazione UNESCO dei paesaggi vitivinicoli del Piemonte Langhe-Roero e Monferrato, avvenuta il 22 giugno 2014.
Seguirà  un percorso che farà tappa all'imbarcadero sul Po di Casale Monferrato, sul palco principale al Chiostro di Santa Croce, per chiudersi nel luogo più iconico del Fest: il bosco dell'Eremo di Moncucco.
Il mese di giugno ospiterà anche la rassegna PER CHI CREA realizzata con il sostegno del MIC e di SIAE: progetto nazionale che promuove la creatività giovanile e vedrà la partecipazione di sei gruppi emergenti italiani, di cui metà guidati da talenti femminili, a conferma del costante impegno del Fest verso le pari opportunità,  la diversità e l'inclusione nel mondo della musica.
Il programma dettagliato sul sito www.monjazzfest.it
 
Gli eventi di agosto    
Dal 13 al 18 agosto, il festival accoglie gli appassionati di jazz per sei giorni di esplorazioni musicali e culturali dedicati alla Valcerrina. Questo periodo sarà dedicato a speciali esibizioni live e collaborazioni tra artisti internazionali e locali, creando un ponte culturale unico. Una programmazione che vedrà l'acqua non solo come elemento vitale, ma anche come metafora del fluire della vita e della musica. L'acqua sarà esplorata nelle sue molteplici forme: come fonte di vita, come elemento che modella il paesaggio e come metafora del cambiamento e del divenire. Alcuni appuntamenti saranno dedicati al progetto nazionale di I-Jazz, l'Associazione Italiana dei Festival Jazz, che celebra il centenario di Franz Kafka con 9 tappe simboliche lungo lo stivale italiano, dove il jazz diventa un mezzo per esplorare e celebrare le metamorfosi della vita, della natura e il potere trasformativo dell'arte: protagonista Loredana Lipperini.
 
Gli eventi di settembre
Dal 6 all’8 settembre si terrà la chiusura del festival con un week-end di festa per celebrare la vendemmia e i frutti più pregiati del Monferrato, portando i partecipanti direttamente nei luoghi dove vino e distillati vengono prodotti, per assaporare gusti e profumi autentici del Monferrato.
 
Ulteriori informazioni sul programma dettagliato e sulle modalità di partecipazione sono disponibili sul sito web ufficiale www.monjazzfest.it
 
CONTATTI
www.monjazzfest.it - lemuse.accademia@gmail.com
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JAZZMI 
nona edizione
Milano cuore pulsante del jazz
dal 17 ottobre al 13 novembre 2024 

Si chiude il cartellone della nona edizione di JAZZMI con
 STEFANO BOLLANI & IIRO RANTALA - ELIADES OCHOA - ENRICO RAVA - ADI OASIS – GROOVE& - ANDREA MOTIS TEMBLOR TRIO – FRANCESCO CAVESTRI guest WILLIE PEYOTE - FRANCO D’ANDREA TRIO - JAZZ CAMPUS ORCHESTRA - FRED WESLEY & THE NEW JBs - PINO NINFA/ GIAN LUIGI TROVESI/ UMBERTO PETRIN - BETTE SMITH – FRANCESCA TANDOI

Una produzione originale in prima assoluta
8 – 9 – 10 novembre, Teatro Menotti Filippo Perego
FLAMENCO SKETCHES OF SPAIN

Un nuovo contest per giovani jazzisti under 35
JAZZDESIGNJAZZ feat. ENRICO INTRA, TULLIO DE PISCOPO ENRICO RAVA

 Biglietti disponibili su www.jazzmi.it 

Si chiude il cartellone della nona edizione di JAZZMI. Milano si trasforma nel fulcro internazionale del jazz, offrendo al suo pubblico una panoramica in grado spaziare dal classico al contemporaneo, dal mainstream alle sperimentazioni più audaci. Dal 17 ottobre al 13 novembre, quattro settimane di concerti nei teatri, nei club e negli spazi alternativi di Milano. E poi film, libri, mostre, eventi speciali, incontri con gli artisti, itinerari musicali e molto altro.
Con più di 28 giorni di programmazione e oltre duecento concerti previsti JAZZMI si prepara a ospitare artisti nazionali e internazionali, progetti inediti e collaborazioni esclusive.
L’8, il 9 e il 10 novembre il Teatro Menotti Filippo Perego ospiterà in prima assoluta una produzione originale, lo spettacolo Flamenco Sketches of Spain.
La Spagna che nella New York del 1960 Miles Davis e Gil Evans avevano cesellato in un disco perfetto, quella Spagna trasfigurata in una musica che ha ancora oggi l’eloquenza e la verità dei sogni, torna finalmente a casa, al domicilio che le viene naturale, nello splendore flamenco di Israel Galván. 
Danza sovrannaturale la sua, e non solo per il virtuosismo d'interprete, ma per la ricerca costante di un’oltranza, un’eccedenza, una sproporzione tra gesto umano e ciò che la musica, o il silenzio, non arrivano a dire. Ecco l’Andalusia, polvere e luce, cieli viola e ombre nere come bibbie. 
Ecco Aranjuez, ebbrezza della malinconia, il demone meridiano, il lutto dei giardini. Ecco le processioni della Settimana Santa, il canto rituale dei balconi, la straziata e orgogliosa solitudine. Emozioni incarnate nell’impeto di un solo corpo polifonico. 
Se Gil Evan era riuscito, parole di Miles, a far suonare un’orchestra come un’unica chitarra, l’arrangiamento e l’orchestrazione di Michael Leonhart per il piccolo ensemble ideato da Alberto Fabris, la geniale introduzione in organico dei violoncelli, rivelano ancor più chiaramente il moto dei ritmi e delle costellazioni armoniche, la purezza delle melodie, la forza indistruttibile delle antiche scale arabe che scavano, si piegano e si attorcigliano nell’animo come un blues andaluso. In fondo la Spagna non si è mai mossa da qui, da questa prima ibridazione dell’Africa nera in una musica che dopo alcuni secoli verrà chiamata jazz. Flamenco Sketches of Spain è una produzione originale di IGalvan Company e Ponderosa Music & Art presentata in collaborazione con il Teatro Menotti Filippo Perego.
Il 2 e 3 novembre, il palco di Triennale Milano Teatro sarà il luogo in cui i finalisti del contest JAZZDESIGNJAZZ, dedicato a giovani jazzisti under 35, potranno esibirsi insieme al maestro Enrico Intra, allo storico batterista Tullio De Piscopo e al trombettista e compositore Enrico Rava e la Civica Jazz Band. A settembre si riconferma il contest JAM THE FUTURE "Musica: la voce del pianeta, l’anima del mondo", giunto quest’anno alla sesta edizione. Ascoltare la voce del pianeta è fondamentale per cambiare il nostro modo di vivere il pianeta stesso e per riconciliarci con l’anima del mondo di cui siamo parte.
Le 5 giovani jazz band under 35 che si sfideranno sul palco del Volvo Studio Milano, portando composizioni originali improntate al tema della Sostenibilità saranno gli Sneer, i Subconscious Trio, i Russell Tea, gli DFWU e Diletta Longhi. Chi otterrà il miglior punteggio avrà l’opportunità di esibirsi e presentare la propria musica su uno dei palchi più prestigiosi di JAZZMI 2024. Tra i membri della giuria ci saranno Michele Crisci - Presidente e AD Volvo Car Italia, Chiara Tramarin – Marketing Manager di Blue Note Milano, lo storico pianista e compositore Enrico Intra, Valentina Clemente – giornalista di Sky Tg24, Amedeo Nan – chitarrista degli Studio Murena e Kris Reichert – conduttrice radiofonica e televisiva. Le registrazioni saranno aperte a partire dal 27 agosto su jazzmi.it
La conferenza stampa di JAZZMI, in cui verranno presentati tutti i dettagli del Festival, si terrà lunedì 30 settembre 2024 alle ore 11.00 presso la Sala Alessi di Palazzo Marino in Piazza della Scala 2, Milano.
JAZZMI dal 2016 è prodotto da Associazione JAZZMI, Ponderosa Music & Art e Triennale Milano Teatro, in collaborazione con Blue Note Milano e con la direzione artistica di Luciano Linzi e Titti Santini. Main partner Volvo e Intesa Sanpaolo.


CALENDARIO AGGIORNATO JAZZMI 2024

Venerdì 4 ottobre | JAZZMI PREVIEW
ore 20.00 | Alcatraz Milano
KAMASI WASHINGTON
Biglietti disponibili in pre-sale per gli iscritti alla newsletter JAZZMI da mercoledì 17 aprile ore 10:00

Giovedì 17 ottobre
ore 21.00 | Teatro San Babila
PETER ERSKINE QUARTET FEAT ALAN PASQUA - DAREK OLES - BOB MINTZER
Biglietti: da 35,00 a 40,00 euro + diritti di prevendita
Sabato 19 ottobre
ore 22.00 | BIKO Milano
THE YELLOWSTRAPS
Biglietti: 20,70 euro
**L’ingresso sarà consentito solamente con tessera ARCI, sarà possibile sottoscriverla anche in loco

Venerdì 18 ottobre
ore 21.00 | Teatro Carcano
ELIADES OCHOA
Biglietti: da 30,00 a 35,00 euro + diritti di prevendita

Venerdì 18 ottobre
ore 22.00 | Santeria Toscana 31
ADI OASIS
Biglietti: 30 euro + diritti di prevendita

Sabato 19 ottobre
ore 21.30 | Santeria Toscana 31
NUBIYAN TWIST
Biglietti: 25,00 euro + diritti di prevendita

Sabato 19 ottobre
ore 22.00 | BIKO Milano
YELLOWSTRAPS
Biglietti: 20,70 euro
**L’ingresso sarà consentito solamente con tessera ARCI, sarà possibile sottoscriverla anche in loco

Domenica 20 ottobre
ore 18.00 | Centro Culturale di Milano
PINO NINFA, GIAN LUIGI TROVESI, UMBERTO PETRIN “VIVERE: UN MESTIERE SECONDO CESARE PAVESE”
Biglietti: 25,00 euro + diritti di prevendita

Domenica 20 ottobre
ore 21.00 | Magazzini Generali
THE AMY WINEHOUSE BAND
Biglietti: 25,00 euro + diritti di prevendita

Lunedì 21 ottobre
ore 21.00 | Teatro Dal Verme
CALIBRO 35 “JAZZPLOITATION”
Biglietti: da 22,00 a 30,00 euro + diritti di prevendita

Martedì 22 ottobre
ore 20.30 e 22:30 | Blue Note Milano
GHOST NOTE
Biglietti: prevendita 32/22 euro, alla porta 37/27 euro

Martedì 22 ottobre
ore 21.30 | Arci Bellezza
SUPERMARKET
Biglietti: 12,00 euro + diritti di prevendita
**L’ingresso sarà consentito solamente con tessera ARCI, sarà possibile sottoscriverla anche in loco

Mercoledì 23 ottobre
ore 20.30 e 22.30 | Blue Note Milano
MELISSA ALDANA
Biglietti: prevendita 30/20 euro, alla porta 35/25 euro

Giovedì 24 ottobre e venerdì 25 ottobre
ore 20.30 e 23.00 | Blue Note Milano
ANDREA MOTIS TEMBLOR TRIO
Biglietti: prevendita 37/27 euro, alla porta 42 /32 euro

Venerdì 25 ottobre
ore 21.00 | Auditorium S.Fedele
GROOVE&
Biglietti: 20,00 euro + diritti di prevendita

Venerdì 25 ottobre
ore 21.00 | Conservatorio di Milano
STEFANO BOLLANI & IIRO RANTALA
Biglietti: da 25 a 55 euro + diritti di prevendita

Sabato 26 ottobre - Domenica 27 ottobre
ore 20.30 e 23:00 | Blue Note Milano
BILLY COBHAM TIME MACHINE BAND
Biglietti: prevendita 42/32 euro, alla porta 47/37 euro

Sabato 26 ottobre 
ore 21.30 | Santeria Toscana 31
ALABASTER DEPLUME
Biglietti: 25,00 euro + diritti di prevendita

Martedì 29 ottobre
ore 20.30 e 22.30 | Blue Note Milano
FRED WESLEY & THE NEW JBs
Biglietti: prevendita 30/20 euro, alla porta 35/25

Martedì 29 ottobre
ore 21.00 | Alcatraz Milano
SEUN KUTI & EGYPT 80 
+Naima Faraò +Spiff 
Biglietti: 25,00 euro + diritti di prevendita
Biglietti in vendita da venerdì 19 aprile ore 10:00

Mercoledì 30 ottobre
ore 20.30 | Blue Note Milano
FRANCESCA TANDOI
Biglietti: prevendita 25 euro, alla porta 30 euro

Giovedì 31 ottobre
ore 20.30 e 22.30 | Blue Note Milano
BETTE SMITH
Biglietti: prevendita 37/32 euro, alla porta 27/22 euro

Giovedì 31 ottobre
ore 21.00 | Triennale Milano Teatro
FRANCESCO CAVESTRI guest WILLIE PEYOTE
Biglietti: da 15,00 a 20,00 euro + diritti di prevendita

Giovedì 31 ottobre
ore 22.00 | BIKO Milano
TRUE LOVES
Biglietti: 22,00 euro + diritti di prevendita
Biglietti in vendita da venerdì 19 aprile ore 10:00
**L’ingresso sarà consentito solamente con tessera ARCI, sarà possibile sottoscriverla anche in loco

Venerdì 1 novembre
ore 20.00 e 22.00 | Triennale Milano Teatro
BILL FRISELL “FOUR”
Biglietti: da 30,00 a 35,00 euro + diritti di prevendita
Biglietti in vendita da venerdì 19 aprile ore 10:00

Venerdì 1 novembre
ore 20.30 e 23:30 | Blue Note Milano
IDA NIELSEN & THE FUNKBOTS
Biglietti: prevendita 32/22 euro, alla porta 37/27 euro

Sabato 2 novembre
ore 20.30 e 23.00 | Blue Note Milano
CHRISTIAN MCBRIDE TRIO “REMEMBERING RAY BROWN”
Biglietti: prevendita 43/33 euro, alla porta 48/38 euro
Biglietti in vendita da venerdì 19 aprile ore 10:00

Sabato 2 novembre
ore 21.00 | Teatro Lirico Giorgio Gaber
THE PAT METHENY DREAM BOX/MOONDIAL TOUR
Biglietti: da 30,00 a 80,00 euro + diritti di prevendita
Biglietti in vendita da venerdì 19 aprile ore 10:00

Sabato 2 novembre – SOLD OUT
ore 21.00 | Triennale Milano Teatro
MURUBUTU & MOON JAZZ BAND – LIVE NEI TEATRI
Biglietti: da 23,00 a 28,00 euro + diritti di prevendita

Sabato 2 novembre – SECONDO SET
ore 23.00 | Triennale Milano Teatro
MURUBUTU & MOON JAZZ BAND – LIVE NEI TEATRI
Biglietti: da 23,00 a 28,00 euro + diritti di prevendita
**Biglietti disponibili su Triennale.org a partire dal 30 maggio

Domenica 3 novembre
ore 21.00 | Triennale Milano Teatro
MOOR MOTHER
Biglietti: da 23,00 a 28,00 euro + diritti di prevendita
**Biglietti disponibili su Triennale.org a partire dal 30 maggio

Martedì 5 novembre
ore 20.30 e 22:30 | Blue Note Milano
SUNGAZER
Biglietti: prevendita 32/22 euro, alla porta 37/27 euro
 
Martedì 5 novembre
ore 21.00 | Triennale Milano Teatro
MICHAEL LEAGUE & BILL LAURANCE
Biglietti: da 25,00 a 30,00 euro + diritti di prevendita
Biglietti in vendita da venerdì 19 aprile ore 10:00

Mercoledì 6 novembre
ore 20.30 e 22:30 | Blue Note Milano
JEFF LORBER FUSION
Biglietti: prevendita 32/22 euro, alla porta 37/27 euro

Mercoledì 6 novembre
ore 21.00 | Triennale Milano Teatro
DAVE WECKL/TOM KENNEDY PROJECT 
Biglietti: da 30,00 a 35,00 euro + diritti di prevendita
Biglietti in vendita da venerdì 19 aprile ore 10:00

Giovedì 7 novembre
ore 20.00 e 22.00 | Triennale Milano Teatro
CROSSCURRENTS TRIO: ZAKIR HUSSAIN/CHRIS POTTER/DAVE HOLLAND
Biglietti: da 30,00 a 35,00 euro + diritti di prevendita
Biglietti in vendita da venerdì 19 aprile ore 10:00

Venerdì 8 novembre - Sabato 9 novembre
ore 20.30 e 23:00 | Blue Note Milano
MIKE STERN BAND
Biglietti: prevendita 40/30 euro, alla porta 45/35 euro

Venerdì 8 novembre
ore 21:00 | Triennale Milano Teatro
FRANCO D’ANDREA PIANO TRIO
Biglietti: da 22 a 28 euro + diritti di prevendita

Venerdì 8 novembre, Sabato 9 novembre e Domenica 10 novembre
ore 21:00 | Teatro Menotti Filippo Perego
FLAMENCO SKETCHES OF SPAIN
Biglietti presto in vendita

Sabato 9 novembre
ore 20.00 e 22.00 | Triennale Milano Teatro
DANILO REA “OPERA IN JAZZ”
Biglietti: da 28,00 a 35,00 euro + diritti di prevendita
**Biglietti disponibili su Triennale.org a partire dal 30 maggio

Domenica 10 novembre
ore 20.30 e 22:30 | Blue Note Milano
SPYRO GYRA – 50TH ANNIVERSARY TOUR
Biglietti: prevendita 40/30 euro, alla porta 45/35 euro

Domenica 10 novembre
ore 16:00 | Triennale Milano Teatro
JAZZ CAMPUS ORCHESTRA
Biglietti: 10,00 euro + diritti di prevendita

Domenica 10 novembre
ore 21.00 | Triennale Milano Teatro
ENRICO RAVA “FEARLESS FIVE”
Biglietti: da 27 a 32 euro + diritti di prevendita

Domenica 10 novembre
ore 21.30 | Magazzini Generali
TALIB KWELI
Biglietti: 25,00 euro + diritti di prevendita
Biglietti in vendita da venerdì 19 aprile ore 10:00

Martedì 12 novembre
ore 20.30 e 22.30 | Blue Note Milano
TAYLOR EIGSTI FEAT. GRETCHEN PARLATO, CASEY ABRAMS & BEN WENDEL
Biglietti: prevendita 32/22 euro, alla porta 37/37 euro
Biglietti in vendita da venerdì 19 aprile ore 10:00

Mercoledì 13 novembre
ore 20.30 e 22.30 | Blue Note Milano
RICHARD BONA
Biglietti: prevendita 43/33 euro, alla porta 48/38 euro
Biglietti in vendita da venerdì 19 aprile ore 10:00

* Per aggiornamenti e informazioni sui biglietti visita il sito jazzmi.it

INFORMAZIONI JAZZMI.IT - info@jazzmi.it
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