Festival Jazz & Blues

I principali festival jazz & blues in Italia...


ANGELICA | CENTRO DI RICERCA MUSICALE
PRESENTA LA SECONDA PARTE DELLA STAGIONE 2025>26
NEL SUO QUINDICESIMO ANNO DALLA FONDAZIONE DEL CENTRO DI RICERCA MUSICALE
TEATRO SAN LEONARDO DI BOLOGNA

Prosegue con undici appuntamenti imperdibili che raccontano un percorso multiespressivo unico la Stagione 2025>26 di AngelicA | Centro di Ricerca Musicale, confermandosi ancora una volta come uno degli appuntamenti più attesi per gli appassionati di musica contemporanea, sperimentazione e ricerca sonora. Da gennaio ad aprile 2026, il Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo di Bologna ospiterà un programma ricco e variegato che spazia dalla musica d'avanguardia alle contaminazioni tra culture, dall'improvvisazione radicale alla rivisitazione della tradizione classica.

Ricerca & Rinascimento
Nel 15esimo anno dalla sua nascita, grazie al supporto di Istituzioni come Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna – Assessorato alla Cultura, Comune di Bologna, Fondazione del Monte e Fondazione Carisbo, la dodicesima stagione concertistica di AngelicA | Centro di Ricerca Musicale ribadisce la sua vocazione di ricerca multimusicale rivolta a tutti i linguaggi e alle diverse tradizioni musicali. La seconda parte della stagione concertistica 2025>26 di AngelicA | Centro di Ricerca Musicale presenta 19 eventi distribuiti in undici appuntamenti, con inizio alle 19.30, che si terranno presso il Teatro San Leonardo di Bologna, che con la sua atmosfera unica è da 15 anni casa del laboratorio musicale permanente di AngelicA e punto di riferimento internazionale per la ricerca che nel suo farsi produce e diventa rinascimento. “Usciamo dalla dimensione ristretta dell’ego e cerchiamo l’oltre, andiamo verso qualcosa che possieda più incognite che certezze, dove i contrasti (e le diversità) tra i singoli percorsi possano forse regalare altro e l’oltre. Qualcosa che forse ci sorprenda proprio perchè più distante da noi, che ci ri-chiami a riconoscere l’altro e le sue intenzioni, nella fragilità (e forza) di una nascita, e di quello che si ri-cerca, verso una comunione di intenti che, proprio perchè partono da punti di vista (e d’ascolto) così distanti ci appaiono più vicini e, proprio perchè lontani, ci ricordano che in fondo queste distanze sono illusorie. Sono illusioni (soprattutto culturali), confini da sciogliere, per fondersi, e che si frantumeranno comunque nel tempo (attraverso le generazioni). Attraverso trasmissioni (invisibili) di quello che siamo riusciti a cambiare camminando la vita”.
(Massimo Simonini - presidente e direttore di AngelicA/Pierrot Lunaire)
 
Gennaio: tra impegno civile e contaminazioni
Il 15 gennaio il compositore, chitarrista, violista ed artista di live electronics John King insieme al Quartetto Obliquo inaugurerà la seconda parte della stagione di AngelicA | Centro di Ricerca Musicale, presentando in prima assoluta FREE PALESTINE, una selezione di composizioni dalla monumentale serie iniziata nel 2012 e ancora in corso, che conta oltre 160 opere per quartetto d'archi. Un modo per ricordare ciò che ancora oggi accade nella Palestina occupata. Il Quartetto Obliquo con i suoi archi darà vita anche, in prima italiana, a CARROT REVOLUTION di Gabriella Smith e a LIFT di Paul Wiancko.
Il 21 gennaio, Alberto Collodel e Giovanni Mancuso renderanno omaggio ad Anthony Braxton e alla sua miscela tra tradizione e avanguardia, con BRAXTONALITY, un progetto che riarrangia per pianoforte e clarinetto basso alcune composizioni scritte dal grande maestro afroamericano tra gli anni Sessanta e Ottanta, seguendo l’approccio rigorosamente filologico che valorizza l'equilibrio tra scrittura e improvvisazione, contenuto nel disco del duo uscito per l’etichetta Zoar Records a fine 2024.
Il 28 gennaio, a cura di Aurelio Zarrelli (direttore del Conservatorio G.B. Martini di Bologna), il Collettivo Unterbahn presenta VOCODÌA, una coproduzione del Conservatorio e AngelicA nell’ambito del secondo anno del progetto PONTE - formazione > ricerca. Un lavoro in cui i cinque membri del collettivo bolognese indagano sul rapporto tra parola e suono, evocando la tragedia classica attraverso un contesto elettroacustico che sviluppa quattro atti corrispondenti alle parole chiave: tragedia, frammento, interferenza e memoria.

Febbraio: dalla spiritualità alla tradizione griot
Il 12 febbraio, Nicola Guazzaloca (pianoforte, oggetti sonori) e Massimiliano Furia (tamburi, percussioni, oggetti sonori) presentano in prima assoluta A-LETHEIA: IN PIENA LUCE, un incontro di improvvisazione musicale in cui il duo esplora il concetto greco di A-letheia, la verità che si disvela nella sua naturale evidenza. Il concerto sarà completato dai solo in prima assoluta, TECNICHE ARCAICHE > A.M.13 di Nicola Guazzaloca e DERMA di Massimiliano Furia.
Il doppio appuntamento del 18 febbraio, vedrà Sarah Tardino e Fabio Tricomi proporre INNI SACRI E BALLATE PROFANE in prima assoluta, spaziando dal poema epico Bradamante, ispirato dalla dolorosa condizione delle donne che vivono eroicamente situazioni esistenziali a limite, dall’Afganistan alla Siria, Al Darfour, agli Inni sacri, una composizione propriamente di musica sacra e poesia mistica. Il secondo concerto in programma ha per titolo XENIA e vedrà il trio Vita Sabato Forestiere proporre brani dal loro repertorio ispirati al legame che unisce l’ospite al padrone di casa introdotti dai versi tratti dalla raccolta omonima di Eugenio Montale, sul tema della transitorietà dei rapporti umani. Lo spettacolo del 26 febbraio FROM TWO SIDES OF THE OCEAN, in prima assoluta, sarà formato da tre set. Walter Zanetti in solo presenterà composizioni del chitarrista cubano José Angel Navarro, il maestro di cora senegalese Djaly Mady "Kaw" Sissoko in solo canterà e suonerà il suo repertorio personale. I due saranno poi raggiunti dal percussionista Tommy Ruggero per dare vita al GUISANTÉ TRIO, formazione acustica che in prima assoluta testimonia l'incontro tra la tradizione griot africana e le sonorità afrocubane.

Marzo: sperimentazione e innovazione
Marzo si apre il 4 con SEGNI SEMI di Aniello Perduto, il trio che vede l’unione tra sax soprano di Roberto Di Blasio il sax tenore di Simone Vincenzini insieme alla batteria di Marco Porcelluzzi. Il trio interpreterà i brani del proprio disco edito dall’etichetta Aut records di Berlino e dall’inglese Rer Megacorp, uscito lo scorso ottobre. Quella di “Segni semi” è una musica prevalentemente composta, fatta di temi semplici e brevi, spesso reiterati, in cui emergono le potenzialità timbriche dei tre strumenti. I brani si muovono su diversi registri: ironico, drammatico, serio, infantile, solenne, colloquiale. Ne risulta un’atmosfera allucinata, specchio della complessità e della frammentarietà che contraddistingue il mondo contemporaneo.
Il 12 marzo, sarà di scena un doppio concerto: il chitarrista Enzo Rocco presenta SCRAPS, il disco uscito per l’etichetta discografica Setola di Maiale a fine 2024 costituito tra l’altro da una raccolta di assoli estemporanei, una serie di brevi studi figli dei giorni del lockdown del 2020, brani improvvisati, esplorazioni dello strumento ed esercizi di stile dedicati ad amici chitarristi. Il secondo set vedrà sul palco del Teatro San Leonardo di Bologna un altro chitarrista, Leonardo Melchionda, compositore, ricercatore e docente, attivo nella musica classica, contemporanea e sperimentale. Melchionda resenterà il suo disco di debutto, 998, liberamente ispirato ad un capolavoro della musica strumentale, Preludio, Fuga, Allegro (BWV 998), scritto dal grande compositore J.S. Bach reiventandolo con la chitarra elettrica, attraverso droni, delay, progressioni atonali e sonorità che spaziano dall'avanguardia al post-rock.
Il 18 marzo un altro doppio appuntamento per la Stagione 2025>26 di AngelicA | Centro di Ricerca Musicale: Tonto e Essaira. Tonto è il progetto one man band post-punk eseguito con una batteria elaborata e la voce di Francesco Zedde, polistrumentista, sound designer, compositore e improvvisatore con sede a Utrecht. Il trio punkstrial Essaira presenterà invece FROM THE GUTS, il loro album di debutto. Il trio è formato da Angelo Gelo Casarrubia, Nico Pasquini e Paola Paganotto, e usa voci multiple su tappeti di synth in tensione e chitarre affilate, ritmiche industriali che scandiscono tempi bui e potenti. I testi di Paola sono voci dal profondo, esorcizzano paure, materiali e spirituali, evocano fuochi interni come atto di rivoluzione.
Il 23 marzo arriva JEM 3, trio internazionale composto da Elliott Sharp, Marco Cappelli e JT Lewis, che presenterà APICES, il loro disco di debutto pubblicato nel 2025 dall’etichetta discografica viennese Klang Galerie che dimostra sia tutta la maestria dei tre musicisti, che la loro originalità innovativa nelle strategie di composizione spontanea, con struttura e arco narrativo libere e al tempo stesso controllate.

Aprile: memoria e collettività
Il primo aprile, la chiusura della Stagione 2025>26 di AngelicA | Centro di Ricerca Musicale è affidata a IN MEMORIAM USTICA di Maurizio Guernieri in prima assoluta, eseguita dall'Orchestra e Coro del Liceo Musicale “Lucio Dalla”. L'opera, per soli, voce recitante, coro e orchestra, nasce dalla necessità di dare voce emotiva alla memoria della tragedia di Ustica, coinvolgendo le giovani generazioni in un progetto artistico di grande impatto civile. Dalla necessità di ravvivare la memoria all'idea di coinvolgere i più giovani il passo è stato breve. Da qui la decisione di coinvolgere gli allievi del Liceo Musicale “Lucio Dalla” di Bologna è stata la naturale destinazione di questa opera attraverso la collaborazione tra docenti e i giovani musicisti che è sfociata in questo progetto.
 
INFORMAZIONI PRATICHE
Dove: Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo, Via San Vitale 63, Bologna
Orario: tutti i concerti iniziano alle ore 19.30
Biglietti:
Intero: 7€ (concerti gennaio-marzo)
Ridotto studenti Università di Bologna: 5€
Ridotto studenti Conservatorio G.B. Martini e Liceo Musicale Lucio Dalla: 2€
Concerto 1 aprile: 2€
Sconto Card Cultura e Carta Giovani Nazionale: -2€ sul biglietto intero
Prevendita: www.boxerticket.it
Biglietteria: apre 30 minuti prima di ogni concerto
Si raccomanda l'acquisto in prevendita.
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Giochi della Cultura, i prossimi appuntamenti di Piano Olimpico
venerdì 19 dicembre tributo a Morricone a Lecco, 
domenica 28 la Gospel Voices Family a Caspoggio (So)
  
Chiese, palazzi d’epoca, centri culturali e case di riposo ospiteranno nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, da Milano alla Valtellina, concerti diffusi, performance di danza, parate musicali ed esperienze condivise. Connettendo luoghi, persone e storie, all’insegna dello spirito olimpico
 
Concerti di classica, jazz e world music, spettacoli di danza, laboratori musicali ma non solo da Milano alla Valtellina prima, durante e dopo i Giochi Olimpici invernali di Milano Cortina 2026: Piano Olimpico è un fitto programma di appuntamenti che concorre a formare i Giochi della Cultura, ricco palinsesto di eventi che attraversano luoghi, linguaggi e tradizioni, coinvolgendo comunità, istituzioni e territori in un percorso che affianca alla competizione sportiva la valorizzazione del patrimonio culturale lombardo.
Organizzato dall’Orchestra da Camera Canova insieme all’associazione culturale Musicamorfosi e DANCEHAUSpiù, il centro nazionale di produzione della danza, nelle scorse settimane Piano Olimpico ha animato le città di Milano e Monza con concerti di musica sacra (Mozart e Haydn), barocca (Scarlatti) ed etnica (con il griot senegalese Momi Maiga), workshop che hanno coinvolto in prima persona i partecipanti e molto altro.
I prossimi appuntamenti, quelli in agenda fino a fine anno, sono due. Il primo, in programma venerdì 19 dicembre a Lecco, nella chiesa di Santa Marta (ore 21, ingresso libero con libera donazione), si intitola Morricone santo: si tratta di un concerto che omaggia e trasforma temi celebri del grande compositore romano, tra cui Il buono, il brutto il cattivo, C’era una volta in America, L’estasi dell’oro e Gabriel’s Oboe, in un percorso di jazz spirituale. Tra sacro e profano, la solenne sonorità dell’organo e gli ispirati soli di sax ci faranno riscoprire le più famose colonne sonore del geniale musicista e direttore d’orchestra, vincitore di due premi Oscar. I protagonisti del tributo a Morricone, sorta di angelo custode nonché novello santo protettore, per così dire, della musica in Italia e nel mondo, saranno Roberto Olzer (organo) e Raffaele Fiengo (sax): il primo, pianista, organista, solista e accompagnatore in diversi ensemble, è un musicista a suo agio tanto in ambito classico quanto in quello jazzistico, il secondo è un giovane e talentuoso sassofonista jazz in rapida ascesa. L’evento è realizzato in collaborazione con la Pastorale Madonna del Rosario di Lecco e la Fondazione Tones on the Stones ETS e con il contributo del Comune di Lecco e di Regione Lombardia.
Da Lecco a Caspoggio (Sondrio): domenica 28 dicembre (ore 21, ingresso libero con libera donazione), il palazzetto dello sport della piccola località della Valmalenco ospiterà il concerto del gruppo Gospel Voices Family, composto da Debora Cesti, Leslie Sackey, Rachel Doe e Jennifer Vargas (voci), Dario Dal Molin (tastiere), Heggy Vezzano (chitarra), Luca Bologna (basso) e Marco Falcon (batteria). Gospel Voices Family è un progetto nato nel 2018 con la direzione artistica del pianista e tastierista Dario Dal Molin,  che ha riunito intorno a sé un gruppo di valenti cantanti di origine afroamericana e africana. Con la sua autenticità e la sua unicità, la Gospel Voices Family trasporterà gli spettatori in una suggestiva esperienza che farà vivere l’emozione di una vera messa Gospel afro-americana, con un repertorio che spazia dalle antiche work songs e spiritual del Gospel classico ai canti natalizi fino alle contaminazioni derivate dalla musica hip-hop del Gospel contemporaneo. L’ensemble vocale è composto da un coro di solisti che abbinano ricche armonizzazioni corali ad armonie vivaci e originali. L’evento è realizzato in collaborazione con Serate Musicali, Valmalenco e con il contributo del Comune di Caspoggio e Regione Lombardia.
Il viaggio musicale di Piano Olimpico proseguirà su e giù per i territori e le province lombarde fino al prossimo marzo: si tornerà a Lecco, poi di nuovo in Valtellina, quindi a Monza e infine ancora a Milano. Sabato 24 gennaio (ore 16, ingresso libero) presso la Rsa Borsieri-Colombo di Lecco si esibirà il duo pianistico composto da Alessandra Gelfini e Roberto Olzer (in un concerto omaggio allo spirito olimpico, con musiche di Glass, Vangelis, Genesis, ELP, Oldfield, Sting, Grusin ma non solo), mentre sabato 31 gennaio l’auditorium della Camera del Lavoro di Lecco ospiterà il concerto Piazzolla loves Gershwin con la cantante argentina Paola Fernandez Dell’Erba, il fisarmonicista Nadio Marenco e l’Orchestra Canova diretta da Enrico Pagano.
Nel mese di febbraio, in Valtellina, i centri abitati di Morbegno (nelle giornate di venerdì 6 e 7) e Teglio (domenica 8) saranno animati dall’Olympic Brass Street Parade, con la musica esuberante della street band Rusty Brass e le performance del collettivo di DANCEHAUSpiù.
Sempre domenica 8 febbraio (dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 16.30) nei meravigliosi spazi di Palazzo Besta, a Teglio (So), andrà in scena Tango Rinascimentale con le danzatrici Barbara Allegrezza e Alice Carrino di DANCEHAUSpiù e i musicisti Ivana Zecca (clarinetto) e Jorge Andrés Bosso (violoncello). Il pubblico potrà circolare liberamente tra le sale di questo elegante edificio, conosciuto anche come la “piccola reggia nelle Alpi”, e assistere alle performance di musica e danza che avranno il tango come filo conduttore.
Da segnalare, inoltre, che i promotori di Piano Olimpico organizzeranno, domenica 8 febbraio, il Viaggio Olimpico, con partenza da Milano (e Monza) in pullman, destinazione Teglio: si tratta di un’iniziativa pensata per stimolare la socialità tra i partecipanti e per condividere passioni, curiosità e meraviglie, divertendosi insieme e sentendosi parte di un’unica comunità (la quota di iscrizione è pari a 85 euro e include il pranzo presso l’agriturismo Da Alberta a Teglio, un laboratorio di Canto e l’ingresso al Museo con concerti e performance; info: www.musicamforsi.it).
Il mese di febbraio si concluderà martedì 24 ancora a Teglio (con replica il giorno successivo, mercoledì 25, al Centro San Fedele di Milano) con un imperdibile evento ospitato nella chiesa di Sant’Eufemia (ore 21, ingresso libero con libera donazione) una delle più antiche della Valtellina, costruita tra il Medioevo e il Rinascimento: il Magnificat, conosciuto anche come il cantico di Maria. Concerto-preghiera per la salvezza dei popoli del mondo, la pace e la fratellanza delle genti, il Magnificat vedrà la partecipazione di Badrya Razem, strepitosa cantante italiana di origine algerina, del trombettista Giovanni Falzone, nome di punta della scena jazz nazionale, e di Roberto Olzer all’organo. In scaletta musiche di Giovanni Battista Pergolesi, Philip Glass, Marco Frisina, Alice Coltrane e brani originali dello stesso Falzone.
Piano Olimpico ritornerà poi a Milano a partire da venerdì 6 marzo, quando nella Sala Verdi del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano (ore 20.45, ingresso 15-30 euro) andrà in scena Manga Mozart, viaggio musicale in un luogo sconosciuto allo stesso Mozart, alla ricerca della libertà, lontani da schemi precostituiti. Questa affascinante produzione di Musicamorfosi vedrà la partecipazione del trio jazz Freak Machine di Giovanni Falzone, i Munedaiko, formidabile trio di percussionisti italo-giapponesi, e il collettivo Sugarino Project, formato da giovanissimi jazzisti di talento. L'evento è realizzato in collaborazione con Fondazione La Società dei Concerti di Milano.
 
Il calendario completo di Piano Olimpico è on line qui: www.musicamorfosi.it
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Visioninmusica
presenta
 

VISIONINMUSICA 2026
dal 23 gennaio al 14 maggio 2026
Auditorium Gazzoli, Terni
Biglietti in prevendita su vivaticket.it  
 
Torna a Terni Visioninmusica, la rassegna che da ventidue edizioni propone il meglio della musica contemporanea tra jazz, crossover, canzone d’autore e nuovi talenti internazionali. Anche per il 2026, il palco dell’Auditorium Gazzoli ospiterà artisti capaci di coniugare virtuosismo, emozione e ricerca sonora in un calendario che si snoda da gennaio a maggio, con sette concerti principali, una masterclass fuori abbonamento e tre lezioni-concerto matinée dedicate alle scuole.
Con uno sguardo sempre più aperto al panorama europeo e alle eccellenze italiane, Visioninmusica si conferma come uno degli appuntamenti musicali più attesi del Centro Italia.
«Visioninmusica 2026 è un percorso sonoro che attraversa generi, confini e sensibilità diverse, accomunate da una profonda autenticità artistica», racconta la direttrice artistica Silvia Alunni. «Ogni concerto sarà anche per questa nuova edizione un invito all’ascolto profondo, alla scoperta di nuove sonorità e all’incontro con talenti eccezionali.»
Si parte venerdì 23 gennaio 2026, alle ore 21.00, con una delle voci femminili più raffinate e comunicative della scena musicale italiana: Simona Molinari. L’artista porterà sul palco il suo nuovo progetto Kairos, uno spettacolo intenso e raffinato che attraversa la sua carriera artistica con grazia e profondità. Tra jazz, pop e world music, la Molinari propone un viaggio emozionale attraverso brani simbolo come Egocentrica, La felicità e In cerca di te (Sola me ne vo per la città), insieme a riletture di Ella Fitzgerald, Lucio Dalla, Francesco De Gregori e un inedito firmato Bungaro. Il titolo richiama il concetto greco del “tempo opportuno”, e in effetti Kairos è il momento perfetto per riscoprire la potenza comunicativa delle sue interpretazioni. La serata si apre con il quintetto manouche Four on Six, anche protagonista del primo appuntamento matinée dedicato agli studenti.
Due settimane dopo, venerdì 6 febbraio, sarà la volta del giovane contrabbassista tedesco Nils Kugelmann, considerato una delle voci emergenti più interessanti del jazz europeo, che presenterà Life Score, accompagnato dal pianista Luca Zambito e dal batterista Sebastian Wolfgruber. Questo trio si distingue per la capacità di creare atmosfere narrative dal forte impatto emotivo, in cui il contrabbasso diventa voce narrante e la musica assume una dimensione cinematografica. Ogni brano è un piccolo film sonoro che racconta scene della quotidianità con delicatezza e intensità.
Un’esperienza di ascolto unica, tra groove raffinati, pause significative e melodie evocative. L’apertura è affidata al quartetto guidato da Fabio D’Isanto, batterista di talento del jazz italiano che presenta il suo nuovo disco Libero.
Il mese di febbraio prosegue con un appuntamento imperdibile: venerdì 20 febbraio, il pianista francese Thomas Enhco presenta a Visioninmusica il suo progetto in piano solo Mozart Paradox. Formatosi tra classica e jazz, Enhco rilegge il genio di Mozart con un approccio libero, rispettoso e sorprendente. L’Ouverture di Don Giovanni, l’Ave Verum Corpus, la Serenata notturna e il Concerto per clarinetto vengono trasformati in materia viva, plasmata da un tocco poetico e moderno che rompe le barriere tra generi. Un omaggio coraggioso che restituisce freschezza a uno dei repertori più amati di sempre. In apertura l’Orchestra Giovanile Italiana di Sassofoni che, nello stesso giorno, incontra le scuole per raccontare le potenzialità timbriche e narrative di questo strumento.
L’arrivo di marzo coincide con un concerto dal forte valore poetico: venerdì 6 marzo, Bungaro e il sassofonista Raffaele Casarano presentano Canzoni in Bianco e Nero, un progetto che mescola canzone d’autore e jazz. Accompagnati dal percussionista Alessandro Monteduro, i due artisti offrono una rilettura intensa del repertorio cantautorale italiano, affiancando composizioni originali a brani reinterpretati con arrangiamenti essenziali ed evocativi. È un concerto che invita a rallentare, a riflettere, a sentire profondamente. In apertura, l’energia vocale e la precisione armonica del gruppo a cappella Mezzotono, protagonista anche dell’ultima matinée dedicata alle scuole.
Una settimana dopo, venerdì 13 marzo, la rassegna si apre all’elettronica e alle radici medio orientali con l’arrivo del franco-libanese Robinson Khoury, trombonista e compositore tra i più innovativi della sua generazione. Il progetto MŸA, presentato in anteprima italiana proprio a Terni, è un’esperienza immersiva che fonde jazz, elettronica, poesia e memoria. Sul palco, insieme a Khoury, ci saranno Anissa Nehari e Leo Jassef: una formazione che trasforma il concerto in un rituale sonoro, fatto di melismi arabi, improvvisazioni sospese e tensioni ipnotiche. Vincitore del prestigioso premio Django Reinhardt 2024, Khoury incarna un nuovo modo di fare jazz, in cui la forma cede il passo all’intuizione e alla profondità emotiva.
Venerdì 27 marzo, il palco del Gazzoli accoglie uno dei giganti della chitarra internazionale: Frank Gambale, chitarrista storico della Chick Corea Electric Band e di Stanley Clarke, con il suo Natural High Trio. Accompagnato dal bassista Dominique Di Piazza e dal pianista Jerry Leonide, Gambale propone i brani degli acclamati album Natural High e Natural Selection con una formazione senza batteria, in cui l’interplay tra i musicisti crea un flusso continuo di tensione lirica, virtuosismo e improvvisazione. Le sue composizioni, eleganti e fluide, rivelano una maturità artistica che va ben oltre la tecnica e punta dritta al cuore.
A chiudere la stagione, giovedì 14 maggio, sarà il batterista inglese Simon Phillips, leggenda vivente della fusion e del progressive, già al fianco di Jeff Beck, Mick Jagger, The Who e per oltre vent’anni colonna portante dei Toto. Con Protocol V, Phillips presenta un progetto strumentale travolgente, affiancato da Alex Sill, Ernest Tibbs, Otmaro Ruiz e Jacob Scesney. Il suono del quintetto è un equilibrio perfetto tra energia, scrittura raffinata e improvvisazione: ogni brano è costruito come un racconto a più voci, dove la batteria è protagonista ma non comanda bensì ascolta e dialoga. Il concerto rappresenta il perfetto sigillo finale per una stagione che ha fatto della libertà musicale il suo filo conduttore.
 
EVENTO SPECIALE FUORI ABBONAMENTO (DURATA 3 ORE)
Giovedì 26 marzo alle ore 18:00, gli appassionati avranno un'occasione imperdibile: Frank Gambale, la leggenda della chitarra fusion internazionale, terrà una preziosa e approfondita Masterclass della durata di tre ore. L'incontro sarà dedicato alla comprensione armonica avanzata di scale e accordi, ai segreti della sua celebre e rivoluzionaria Sweep Picking Technique, al perfezionamento della fluidità d’esecuzione e all’armonia tra complessità tecnica e interpretazione. Una rara opportunità di crescita artistica a contatto diretto con uno dei chitarristi più influenti e innovativi della scena internazionale.
 
VISIONINMUSICA SCUOLA 2026
Visioninmusica rinnova anche per il 2026 il suo impegno nella didattica con tre appuntamenti matinée pensati per il pubblico delle scuole: il 23 gennaio con i Four on Six e il loro travolgente e giocoso approfondimento sul jazz gitano dal titolo “Manouche Playground”, il 20 febbraio con l’Orchestra Giovanile Italiana di Sassofoni ne “Le mille voci del sax”, e infine il 6 marzo con i Mezzotono e l’entusiasmante laboratorio vocale “Orchestra… a cappella!”. Un percorso educativo che invita i più giovani ad avvicinarsi alla musica dal vivo attraverso esperienze coinvolgenti, interattive e formative. Per maggiori informazioni su Visioninmusica Scuola 2026 e le relative prenotazioniTutti i concerti di Visioninmusica 2026 si svolgeranno all’Auditorium Gazzoli di Terni con inizio alle ore 21. 
 
ABBONAMENTO INTERO: 138 euro (30% di sconto sul totale dei concerti, in vendita dal 27 novembre 2025). L’ABBONAMENTO NON INCLUDE LA MASTERCLASS DEL 26 MARZO 2026.
 
I biglietti vanno da 25 a 35 euro e saranno disponibili dal 27 novembre 2025 sia online sul circuito Vivaticket che presso tutti i rivenditori autorizzati.
 
Per maggiori informazioni: visioninmusica.com   
 
Visioninmusica 2026 ringrazia: 
Supporter pubblici: Ministero della Cultura, Regione Umbria, Comune di Terni e Camera di Commercio dell’Umbria. Supporter privati: Fondazione Carit e Fucine Umbre Supporter tecnici: Stas, Hotel Michelangelo e Bar Umbria. Media partner: TGR Umbria, Umbria 24, AM Terni Television, Umbria 7, Tutt’Oggi, Vivo Umbria, Umbria Eventi, Corriere dell’Umbria e Radio Incontro. Partner: Europe Jazz Network, I-Jazz, AIAM, FAI Delegazione di Terni e Slow Food Interamna Magna.
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JAZZMI
presenta una speciale anteprima con i
LAKE STREET DIVE
12 Ottobre 2026
Milano – Alcatraz 


Biglietti disponibili a partire dalle ore 11:00 di venerdì 21 novembre su jazzmi.it

I Lake Street Dive arrivano in Italia per un concerto imperdibile. La band statunitense, simbolo del pop contemporaneo più eclettico e raffinato, sarà protagonista di una straordinaria preview di JAZZMI 2026, con una data unica nel nostro Paese il 12 ottobre 2026 all’Alcatraz di Milano. I Lake Street Dive hanno ampliato i confini del pop come forza unificante, non solo attraverso il loro sound eclettico, una fusione audace e originale di soul, folk, jazz, pop classico e molto altro, ma anche grazie a un approccio inclusivo che li ha resi una delle live band più amate, celebri per la loro capacità di creare un legame profondo con ogni pubblico. Nel realizzare il nuovo album “Good Together”, la cantante Rachael Price, la bassista e corista Bridget Kearney, il batterista e corista Mike Calabrese, il tastierista e cantante Akie Bermiss e il chitarrista e corista James Cornelison hanno rafforzato il senso di missione che anima la loro musica, concentrandosi sui molti fattori che oggi ci allontanano, come la crescita incontrollata della tecnologia, l’isolamento culturale e il culto dell’auto-ottimizzazione a tutti i costi. Nato da una visione che la band definisce di “gioiosa ribellione”, Good Together è un lavoro tanto gloriosamente anticonformista quanto capace di ispirare danza sfrenata e cori collettivi. Successore di “Obviously” (2021), il disco vede ancora una volta la collaborazione con il produttore vincitore di Grammy Mike Elizondo (Fiona Apple, Sheryl Crow, Gary Clark Jr.). Con un paesaggio sonoro che abbraccia R&B, funk e pop brasiliano, l’album si apre con la title track, una love song fuori dagli schemi che celebra l’ebbrezza di seguire il proprio cuore e sfidare le aspettative. Segue “Dance with a Stranger”, che conferma il talento dei Lake Street Dive nel creare brani capaci di unire leggerezza e profondità: canzoni che invitano a lasciarsi andare e, al tempo stesso, a ritrovare empatia. Con “Walking Uphill”, la band propone una riflessione intensa e catartica sul percorso di autoguarigione, mentre “Seats at the Bar” offre una versione dolcemente ironica della classica canzone d’amore. In “Twenty-Five”, Rachael Price dà voce a una ballata intima e delicata, intrisa di nostalgia per un amore lontano. In tutto “Good Together”, i Lake Street Dive trasmettono la complicità palpabile che li unisce fin dalla loro formazione, consegnando al pubblico il lavoro più collettivo, ampio ed esuberante della loro carriera.

* Per aggiornamenti e informazioni sui biglietti visita il sito jazzmi.it

INFORMAZIONI JAZZMI.IT - info@jazzmi.it
FACEBOOK: @jazzmimilano
INSTAGRAM: @jazzmimilano #jazzmi2025
INFOLINE: +39 351 70 664 86
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JAZZ OPEN MODENA 2026
Il celebre festival europeo JAZZ OPEN annuncia i primi grandi nomi per il suo attesissimo debutto in Italia, a Modena dal 13 al 18 luglio

Dopo aver annunciato nei mesi scorsi le date e i luoghi del suo debutto in Italia, a Modena dal 13 al 18 luglio 2026, il celebre festival europeo JAZZ OPEN – nato a Stoccarda sotto la direzione artistica di Jurgen Schlensog e da 30 anni un vero punto di riferimento mondiale per la grande musica internazionale – inizia a svelare i primi protagonisti di una line up che si preannuncia davvero stellare, sempre nel segno della sua tradizionale formula vincente Jazz & Beyond che abbraccia una vasta gamma di generi, dal jazz classico a quello più contaminato, fino ad arrivare al pop al soul e al rock. Più che semplici nomi, JAZZ OPEN Modena, sempre sotto la direzione di Schlensog, annuncia vere e proprie icone della scena artistica contemporanea: Gregory Porter, Diana Krall, Moby, Jamie Cullum, Joss Stone e Jean-Michel Jarre.
JAZZ OPEN Modena ha come main sponsor Museo Enzo Ferrari, System Ceramics (Gruppo Coesia), Mastercard, SIXT e Allianz Bank Financial Advisors; è realizzato con il supporto di STIHL, Dürr, BF capital e LAPP e con il sostegno di Comune di Modena, Regione Emilia-Romagna, APT Servizi Emilia-Romagna e Camera di Commercio di Modena. Ad aprire questa prima edizione italiana che per 6 giorni trasformerà la cittadina emiliana in uno straordinario palcoscenico a cielo aperto saranno dunque nientemeno che Gregory Porter e Diana Krall, in un doppio live il 13 luglio in Piazza Roma, cuore pulsante dei grandi concerti, di fronte al maestoso Palazzo Ducale. Artista di assoluto rilievo mondiale, la voce più soul del jazz contemporaneo, il californiano Gregory Porter, “il cantante con il passamontagna”, con i suoi album ha conquistato il mondo intero. Classe 1971, un’infanzia difficile alle spalle superata grazie alla passione per la musica e soprattutto per Nat King Cole, vanta ben 8 nomination e 2 vittorie ai Grammy Awards. Voce potente e melodica, le sue radici sono ben piantate nelle migliori tradizioni del jazz e della musica black, del gospel in particolare.  Fra i nomi di punta della mitica Blue Note, Gregory Porter è oggi uno degli interpreti più apprezzati al mondo, capace di unire tecnica impeccabile, profondità artistica e grande calore umano. Con 2 Grammy, 10 Juno, 9 dischi d’oro, 3 di platino e 7 multi-platino, la pluripremiata regina del jazz-pop mondiale Diana Krall, tra le voci più pregiate del panorama internazionale, amatissima per l’inconfondibile charme e l’intensità interpretativa che l’ha resa una delle artiste più riconoscibili del nostro tempo. La cantante e pianista canadese porterà a Modena la sua ricercata eleganza fatta di cool jazz, swing e ballad, in un imperdibile concerto che promette di essere un grande spettacolo teatrale denso di ritmo ma anche di narrazioni intime e delicate. Una preziosa occasione per ascoltare dal vivo le composizioni più celebri scritte in quasi 30 anni di carriera, fino ad arrivare ai brani del suo ultimo album This Dream of You. Ma soprattutto per ascoltare una voce che sembra quasi scolpire l’aria. Sempre nel meraviglioso scenario della Piazza, il 14 luglio arriva a JAZZ OPEN Modena un altro artista di fama planetaria, il musicista, compositore, cantautore, dj, producer e attivista americano Richard Melville Hall, in arte Moby. Figura centrale dell’elettronica globale, autore di brani che hanno segnato intere generazioni e di oltre 20 milioni di album venduti in tutto il mondo, atterra al festival con la sua astronave sonora fatta di dance, pop, punk, techno, chill-out, hip hop, gospel, big beat, riconfermando ancora una volta una versatilità creativa fuori dal comune. In oltre 30 anni di carriera ha collaborato con leggende come David Bowie, Public Enemy, Daft Punk e i Beastie Boys, oltre ad aver esteso la sua visione artistica al cinema con la produzione dei documentari Moby Doc e Punk Rock Vegan Movie. Nel 2023 pubblica il suo ultimo album in studio Resound NYC mentre il 2024 lo ha visto in giro per il mondo a celebrare i 25 anni del suo album di culto Play. Per l’estate 2026 è prevista l’uscita del suo primo lungometraggio narrativo dal titolo Tecie, come il penultimo brano del suo album All Visible Objects. Il 16 luglio il festival accoglie un altro doppio concerto in Piazza Roma con l’esibizione di Jamie Cullum e Joss Stone. Cantautore e polistrumentista di fama mondiale, noto per la sua miscela unica di jazz, pop e rock, per la presenza scenica e uno straordinario talento musicale, Cullum ha raggiunto il successo internazionale con l’album Twentysomething, uno dei dischi britannici più venduti di sempre. Tra i musicisti più innovativi della sua generazione, ha firmato leggendarie performance in oltre quaranta paesi e sui palchi dei più importanti festival globali, da Glastonbury a Coachella fino al Fuji Rock in Giappone, oltre ad esibirsi alla Casa Bianca per Barack Obama e a Buckingham Palace per la Regina Elisabetta II. Grandi numeri e riconoscimenti segnano anche i due decenni di carriera della cantante e attrice britannica Joss Stone che vanta oltre 15 milioni di album venduti nel mondo, 1 Grammy, 2 Brit Awards e numerose uscite ai vertici delle classifiche internazionali. Contemporary soul, R&B, funk e reggae disegnano l’orizzonte di una voce tra le più iconiche degli ultimi anni, che trae ispirazione da autentici miti come Aretha Franklin, pur mantenendo uno stile assolutamente personale, grazie anche a una magnetica presenza scenica e ad elettrizzanti esibizioni dal vivo, veri e propri rituali collettivi e intergenerazionali fatti di groove e profondità emotiva unica. Tutti tratti che conquisteranno anche il pubblico di JAZZ OPEN Modena. A completare questa prima tornata di headliner, infine, l’ultimo giorno del festival sarà sicuramente segnato dall’esibizione di un autentico gigante come Jean-Michel Jarre, il 18 luglio sempre in Piazza Roma. Artista visionario, innamorato del futuro e dell’ambiente, il compositore, performer e produttore francese è un instancabile innovatore ed esploratore tecnologico, dal suo ruolo di pioniere nell’ambito della musica elettronica fino alle più recenti esplorazioni nelle performance in realtà virtuale e nel metaverso. Il suo catalogo conta oggi 22 album in studio che hanno superato 85 milioni di copie vendute nel mondo e gli hanno fatto vincere numerosi premi e riconoscimenti. Nell’arco della sua incredibile carriera Jarre ha lasciato un segno indelebile esibendosi davanti a milioni di spettatori in maestosi concerti-evento in alcuni dei luoghi più iconici di tutto il pianeta e in siti patrimonio UNESCO, trasformandoli in vere e proprie tele per la sua musica e per i suoi messaggi ambientali, dalle Grandi Piramidi d’Egitto al Deserto del Sahara, da Piazza Tienanmen alla Torre Eiffel e alla Galleria degli Specchi del Palazzo di Versailles. A questi luoghi straordinari si aggiungerà anche la monumentale esibizione a Modena per la chiusura del festival.
Oltre ai primi nomi, infine JAZZ OPEN Modena annuncia anche la media partnership con Radio Monte Carlo e l’ingresso di una nuova venue per il festival, il Baluardo Jazz Club, che si aggiunge al main stage di Piazza Roma e al Giardino Ducale Estense, luogo degli Open Stages dedicati ai giovani. Il programma pensato per il Baluardo Jazz Club e la line up degli Open Stages verranno annunciati in occasione della conferenza stampa che si terrà a Modena il 18 febbraio 2026. La programmazione completa di JAZZ OPEN Modena 2026, infine, sarà annunciata nei prossimi mesi. Le prevendite apriranno il 3 dicembre sui canali ufficiali.
Nato a Stoccarda sotto la direzione artistica di Jurgen Schlensog, JAZZ OPEN è diventato nel tempo un punto di riferimento tra i grandi festival estivi europei, grazie alla sua formula vincente “Jazz & Beyond” che abbraccia una vasta gamma di generi: dal jazz classico a quello più contaminato, fino ad arrivare al pop al soul e al rock. Ogni luglio, il cuore della città tedesca si trasforma in una grande arena musicale, con un pubblico che supera annualmente le 60.000 presenze e un programma che spazia dalla musica più ricercata alle sonorità mainstream. Anno dopo anno artisti del calibro di Christina Aguilera, Bob Dylan, Lionel Richie, John Legend, Lenny Kravitz e Sting si sono mescolati a leggende del jazz come Herbie Hancock, Marcus Miller, Gregory Porter, Dianne Reeves e Dee Dee Bridgewater. Dopo trent’anni di successi in Germania, nel 2026, per la prima volta, questo straordinario e consolidato modello culturale – per il quale nel 2025 la società OPUS!LIVE che organizza il festival è stata insignita del prestigioso riconoscimento di Indie Champion dall'autorevole rivista IQ! che ogni anno premia le 20 realtà indipendenti che stanno rivoluzionando il settore a livello globale – sbarcherà in Italia con JAZZ OPEN Modena, sempre sotto la direzione di Jurgen Schlensog. 

13 LUGLIO
GREGORY PORTER, DIANA KRALL

14 LUGLIO
MOBY

16 LUGLIO
JAMIE CULLUM, JOSS STONE

 18 LUGLIO
JEAN-MICHEL JARRE

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B.O.P. - BEATS OF POMPEII 2026
MARCUS MILLER
IL GIGANTE DEL JAZZ CELEBRA MILES DAVIS NEL CENTENARIO DELLA NASCITA CON UN CONCERTO STORICO IL 22 LUGLIO NELL’ANFITEATRO DI POMPEI. Con lui sul palco una all-star band di leggende del jazz: BILL EVANS, MIKE STERN, MINO CINELU, Russel Gunn, Brett Williams e Anwar Marshall.
B.O.P. si conferma faro del turismo musicale nel Sud Italia, unendo rock progressivo, metal e ora il grande jazz.

B.O.P. - Beats of Pompeii prosegue la costruzione del suo programma 2026 annunciando un evento eccezionale che cambierà registro e porterà la grandezza del jazz internazionale nel cuore dell’archeologia mondiale. Mercoledì 22 luglio 2026, l’esclusivo Anfiteatro del Parco Archeologico di Pompei ospiterà un vero e proprio mito della musica mondiale: MARCUS MILLER. Il bassista, compositore e produttore leggendario sarà al centro di un concerto-evento dal titolo “WE WANT MILES!”, interamente dedicato a celebrare il centenario dalla nascita dell’immortale Miles Davis. Per l’occasione, Miller radunerà attorno a sé una formazione da sogno, una vera e propria All-Star Band che ha scritto la storia del jazz moderno: con lui saliranno sul palco Bill Evans al sax, Mike Stern alla chitarra, Mino Cinelu alle percussioni, Russel Gunn alla tromba, Brett Williams alle tastiere e Anwar Marshall alla batteria. Questo quarto annuncio arricchisce ulteriormente un cartellone già ricco e dimostra la vocazione eterogenea e di altissima qualità di B.O.P., che si conferma una delle rassegne live più rilevanti e ambite del circuito musicale italiano, vero e proprio motore del concept "turismo musicale". Il lavoro del direttore artistico Peppe Gomez sta definendo un programma dai confini ampi e ambiziosi. Nelle scorse settimane è stato infatti annunciato un trittico di concerti di chiara matrice rock che ha già generato enorme entusiasmo: il successo è stato immediato con i Marillion (25 e 26 luglio), che hanno registrato un primo sold out in tempi record, tanto da aggiungere un secondo appuntamento, anch’esso rapidamente esaurito. A seguire, è stata la volta degli statunitensi Savatage (27 luglio), leggende del progressive metal, che per la loro performance si esibiranno accompagnati da un’orchestra di 27 elementi, un evento raro e maestoso. Completano il trittico gli svedesi Opeth (10 luglio), pilastri del progressive e death metal mondiale, in un concerto-evento unico nel Sud Italia, affiancati dagli americani Blood Incantation, celebre formazione di metal visionario. Dopo la potenza del rock, il 22 luglio B.O.P. ospita non un semplice concerto, ma un pezzo di storia del jazz che prende vita, in una cornice senza tempo che solo Pompei può offrire. Un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di musica di qualità. “We Want Miles!” è un viaggio energico dentro il mondo di Miles Davis, raccontato da chi con lui ha davvero cambiato le regole del gioco. Marcus Miller e la sua all-star band riportano sul palco l’audacia, il groove e la forza creativa che hanno reso Miles un ’icona oltre il jazz: ritmi pulsanti, atmosfere elettriche, improvvisazioni che sorprendono. Non è una semplice celebrazione, ma un’esperienza viva e contemporanea, che riaccende lo spirito rivoluzionario di un artista che ha influenzato tutta la musica moderna. I biglietti saranno in vendita da oggi alle ore 16.00 su ticketone.it Prezzi comprensivi di diritti di prevendita: Platea gold 79,35 - Platea numerata 66,70 - Platea numerata II settore 55,20 - Tribuna gold numerata 46,00 - Tribuna numerata 39,10.
Marcus Miller, uno dei grandi innovatori del linguaggio del jazz e del basso elettrico, torna in Italia nell’estate 2026 con “We Want Miles!”, un progetto speciale dedicato ai 100 anni dalla nascita di Miles Davis, artista con cui Miller ha avuto un legame creativo e umano profondo. Con Miles ha firmato album divenuti pietre miliari come Tutu, Amandla, Siesta ridefinendo il linguaggio del jazz moderno e imprimendo la propria voce in modo indelebile nella storia della musica. Considerato uno dei musicisti più influenti dell’ultimo mezzo secolo, vincitore di due Grammy, autore, produttore, polistrumentista e innovatore del basso elettrico, Marcus Miller guiderà una formazione straordinaria.

UN’ALL-STAR BAND CHE HA SCRITTO LA STORIA DEL JAZZ
Per omaggiare Miles Davis, Miller ha riunito alcuni dei suoi leggendari collaboratori: MIKE STERN (chitarra) - Sei nomination ai Grammy, tra i maggiori chitarristi jazz-fusion di sempre. Con Miles Davis negli anni ’80 ha contribuito al nuovo corso elettrico del Maestro, diventando un riferimento assoluto della chitarra moderna. BILL EVANS (sax) -  Voce raffinata e innovativa del sax contemporaneo. Ha fatto parte della band di Miles Davis nei primi anni ’80, ha pubblicato oltre 25 album da leader e collaborato con icone come Herbie Hancock e John McLaughlin. MINO CINELU (percussioni) - Una leggenda delle percussioni. Con Miles Davis ha suonato in alcuni dei tour più vibranti degli anni ’80, prima di avviare collaborazioni con Weather Report, Sting, Pat Metheny e numerosi protagonisti della world music. 
Accanto a loro, tre musicisti di talento che condividono con Marcus Miller anni di tournée internazionali: RUSSELL GUNN (tromba) – trombettista visionario, nominato ai Grammy, tra le voci più originali dell’attuale scena afro-americana. BRETT WILLIAMS (tastiere) – apprezzato per il suo linguaggio ibrido tra jazz, gospel e R&B. ANWAR MARSHALL (batteria) – batterista di grande finezza e dinamismo, protagonista della nuova generazione jazz.
B.O.P. è promosso dal Ministero della Cultura e dal Parco Archeologico di Pompei, realizzato in collaborazione con il Comune di Pompei e la Regione Campania, con la direzione artistica di Giuseppe Gomez. L'organizzazione è curata da Blackstar Entertainment e Fast Forward. Nelle prossime settimane B.O.P. annuncerà gradualmente il programma che, anche in per questa edizione, avrà rilevanza internazionale e nazionale, con l'obiettivo di unire arte, storia e musica in un contesto unico al mondo. Dopo le grandi esibizioni del 2025 con concerti unici di Nick Cave, Ben Harper, Stefano Bollani, Jean-Michel Jarre, Dream Theater, Wardruna, Bryan Adams e Riccardo Muti B.O.P. rilancia una grande stagione per l’estate 2026.


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