Numero 454 dell'8 maggio 2020

In questi due mesi di lockdown per Covid-19, tra paura e dolore per il diffondersi della pandemia, abbiamo proseguito nel raccontare i suoni del mondo e i suoi protagonisti, alcuni di quali purtroppo mancati in questi tempi. L'aver continuato a immergerci nella musica, ascoltando dischi e seguendo eventi streaming ci ha sostenuto di fronte all’enorme dramma umano che stiamo vivendo. Lo abbiamo fatto nella consapevolezza delle difficoltà che vive l’industria musicale italiana ed estera con l’annullamento di concerti, tour e festival, nonché la chiusura dei locali, nella certezza di non privare artisti e professional di un sostegno importate, facendo conoscere e apprezzare la musica. Come agitatori culturali, continueremo a essere coinvolti, cercando di favorire il dibattito e il confronto tra le diverse esperienze, provando, nel contempo, a immaginare qualche intervento operativo dal basso da porre in essere. Restate sintonizzati e connessi.
Passando al menu del n.454, in copertina trovate il disco del mese “Donna, voja e fronna…”, un progetto dell’etnomusicologo Piero G. Arcangeli, in cui Lucilla Galeazzi e i cameristi dell'Umbria Ensemble rivisitano venti brani del repertorio di musiche di tradizione orale umbra. L’album è l’esito di un laboratorio “impossibile”, un lavoro nato dalla sperimentazione che approfondisce il ruolo della donna nel canto e nel contesto socio-culturale contadino. Ne abbiamo parlato con Piero G. Arcangeli nel corso dell'intervista raccolta da Daniele Cestellini. Ci spostiamo in Puglia per parlare di “Approdi”, disco antologico che, tra brani live e inediti, celebra i venticinque anni dei Terrae. Nello spazio dedicato alla world music ricordiamo il poeta e cantore kabiyle Idir, scomparso nei giorni scorsi, con una retrospettiva artistica e un prezioso contributo di Enrico de Angelis sulla partecipazione del “berbero senza frontiere” al Premio Tenco. Non potevamo dimenticare il genio del batterista nigeriano Tony Allen, anche lui venuto a mancare, del quale presentiamo l’album “Rejoice”, inciso in coppia con il compianto Hugh Masekela. Proseguiamo con le recensioni di “Funeral Songs" dei Fra Fra, recente  impresa di field recording urbano nel Ghana realizzata dall’acclamato produttore Ian Brennan e il viaggio nella musica migrante gnawa nella capitale belga di “Jola. Hidden Gnawa Music in Brussels”. Ci sono poi le confluenze sonore tra musica da camera contemporanea e repertori appalachiani di The Idumea Quartet con “More Than One”. Sul versante della canzone d’autore proponiamo “Io Credevo. Le Canzoni di Gianni Siviero”, mentre per la rubrica Contemporanea recensiamo “Piano Verticale” di Antonio Fresa. Completa il numero lo scatto di Valerio Corzani che ritrae Fausta Vetere, voce e anima della Nuova Compagnia di Canto Popolare sul palco dell'Officina Pasolini a Roma.
Editor's Note
While into Covid-19 lockdowm, experiencing  fears and pain for the spread of the pandemic, at #foolkmagazine we have kept on offering you the sounds of the world and their protagonists, some of whom unfortunately have passed away. We have been involved in listening to records and following streaming events, which has supported us while facing the immense human tragedy. We are fully aware time is really tough for the Italian and international music industry with tours, gigs and festivals cancelled or postponed and venues forced to shut down. We are also concerned about the long-term impact of the governmental measures and the way concert goers are going to experience live music. We won’t miss the opportunity to support artists and professionals to make music known and enjoyed. As cultural “agitators” we do continue to be committed  by facilitating the debate about the many challenges still to come. Also, we intend to work out some bottom-up involvement in order to get through these hard times. Stay tuned and connected.
Now we move to the issue #454, whose cover story is our album of the month, “Donna, voja e fronna ...”, a project created by the ethnomusicologist Piero G. Arcangeli, where Lucilla Galeazzi and the Umbria Ensemble reinterpreting twenty songs from the Umbrian musical tradition. It is the result of an “impossible” creative lab, originated from experimentation which deepens the role of women in singing in a peasant socio-cultural context. Daniele Cestellini has spoken to Piero G. Arcangeli. We move to Puglia for “Approdi”, an anthology which celebrates the twenty-five years of Terrae presenting live and unreleased numbers. For the world music page we remember the Kabyle poet and singer Idir, who passed away in recent days, with a retrospective and Enrico de Angelis’ precious contribution, who writes about the participation of the “Berber without frontiers” at Premio Tenco. We could not forget the genius of the Nigerain drummer Tony Allen, who also passed away, of whom we review the latest release “Rejoice” with the late Hugh Masekela. We continue with Fra Fra’s “Funeral Songs”, the most recent urban Ghana field recording carried out by the acclaimed producer Ian Brennan and “Jola. Hidden Gnawa Music in Brussels”, the journey into the migrant gnawa music in the Belgian capital. Then it’s time for the sonic confluences between contemporary chamber music and Appalachian repertoires of The Idumea Quartet’s “More Than One”. The singer-songwriter column offers “Io Credevo. Le Canzoni by Gianni Siviero”, while for the Contemporary section you’ll find Antonio Fresa’s “Piano Verticale”. Finally, Valerio Corzani’s pic features Fausta Vetere, Nuova Compagnia di Canto Popolare’s soulful voice on stage at Officina Pasolini in Rome.

Ciro De Rosa
Direttore Responsabile di www.blogfoolk.com


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L'immagine di copertina è un'opera di Donatello Pisanello (per gentile concessione)

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