Numero 720 del 10 dicembre 2025

Questa settimana apriamo con il disco del mese, “Buarqueana” di Maria Pia De Vito. Con la cantante napoletana parliamo del suo nuovo album – un capolavoro registrato tra Roma e il Brasile, in cui si è prodotta nella traduzione in napoletano alcuni classici del songbook di Chico Buarque de Hollanda. A seguire, trovate la III Parte del contributo di Flavio Poltronieri “La svolta del folk francese: Malicorne (1974 – 1986)” e il ricordo di Rafael Ithier (1926-2025), musicista portoricano e fondatore della band di salsa El Gran Combo: “Ho sognato questo gruppo”. Recensiamo, poi, “The American Southwest. Travel Notes” di Vito Nicola Paradiso e “Sem Montanhòlas”, il nuovo album di Occitanas. Per la musica live, offriamo il racconto della quarta edizione di “Napoli World”; lasciamo la parola a Flavio Giacchero e Patrizia Rotonda per uno sguardo sulla rassegna “Viuleta” e raccontiamo il concerto di Stefania Tallini e Daniela Spalletta tenutosi a Ravenna. Ancora, c’è la recensione di “Rose di me” della cantautrice salentina Paola Petrosillo. Lo scatto di Valerio Corzani ritrae la cantante Ludovica Manzo al LRS Studio di Roma.

Infine, vogliamo qui ricordare tre musicisti di diversa estrazione. Il siciliano Peppe Di Mauro, percussionista nativo di Floridia, strumentista dalla grande creatività e didatta, che se n’è andato a soli 53 anni. Anche Raul Malo, voce, anima e frontman della band americana dei Mavericks ci ha lasciati a soli 60 anni. Lo scorso fine settimana un altro nome illustre si è spento, François Castiello, fisarmonicista e cantautore dall’anima napoletana, figlio di emigrati italiani, musicista straordinario che ci ha lasciati prematuramente. Colonna del gruppo Bratsch, che abbiamo sempre amato, e poi fondatoe di Lalala Napoli e Virage, musicista eclettico e passionale. “Nella sua fisarmonica ci stava tutta la dolcezza del mondo e nella sua voce un graffio antico che sembrava aver toccato tutti i dolori del mondo”, dice di lui Marcello Squillante, frontman di Ars Nova Napoli. Adieu François.

Editor's Note

This week, we kick off with our Album of the Month, “Buarqueana” by Maria Pia De Vito. We speak with the Neapolitan singer about her new album – a proper corker recorded between Rome and Brazil, in which she's pulled off translating into Neapolitan some classics from the Chico Buarque de Hollanda songbook. Following that, you’ll find Part III of Flavio Poltronieri’s piece, “La svolta folk francese: Malicorne (1974 – 1986),” and commemorate Rafael Ithier (1926-2025), the Puerto Rican musician and founder of the salsa band El Gran Combo, titled: “Ho sognato questo gruppo” (I Dreamed of This Group). We’re also review “The American Southwest. Travel Notes” by Vito Nicola Paradiso and “Sem Montanhòlas”, the latest album from Occitanas. For the live music scene, we bring you the lowdown on the fourth edition of “Napoli World.” We hand the pen over to Flavio Giacchero and Patrizia Rotonda for a bit of a look at the festival “Viuleta.” And we cover the concert by Stefania Tallini and Daniela Spalletta in Ravenna. Plus, there’s a review of “Rose di me” by the singer-songwriter Paola Petrosillo from Salento.cValerio Corzani’s snapshot this time features singer Ludovica Manzo at the LRS Studio in Rome.

Finally, we want to pay tribute to three musicians from different backgrounds who passed away. Peppe Di Mauro, a percussionist and teacher from Floridia, Sicily, was a highly creative instrumentalist who left us far too early at just 53. Raul Malo, the voice, soul, and frontman of the American band The Mavericks, also passed away at only 60. And last weekend, another illustrious name was taken too soon: François Castiello. An accordionist and singer-songwriter with a Neapolitan soul, who was born to migrant parents. He was an extraordinary musician who was taken prematurely. He was a mainstay of the group Bratsch – who we’ve always loved – and later founder of Lalala Napoli and Virage – a genuinely eclectic and passionate artist. Ars Nova Napoli’s frontman Marcello Squillante said of him, “His accordion held all the sweetness of the world, and his voice had an ancient grit that seemed to have touched all the sorrows of the world”. Adieu François.

Ciro De Rosa

Direttore Responsabile di Blogfoolk

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