Alla fine del 1977 venne organizzata all’ippodromo di Parigi (Porte de la Villette) la “Grande Trairie Malicorne” riferendosi alle lontane feste paesane medievali con saltimbanchi, giocolieri, pagliacci, animatori e musicisti. Durante l’esecuzione di “Le Luneux” una luna gigante in compensato scendeva dall’alto, per “Le Prince d’Orange” venivano proiettate su uno schermo le immagini di un bombardamento mentre nel corso di “Pierre de Grenoble” la riproduzione neoclassica-romantica del dipinto I Funerali Di Atala ad opera di Anne-Louis Girodet (1767 - 1824), tela esposta al Louvre. I componenti di Malicorne in costumi da scena: Yacoub agghindato da elfo della foresta con piante ricamate sul vestito, Marie da principessa bianca, de Courson in costume da barone con stivali alla coscia e doppiopetto ricamato, Vercambre con cappello verde da buffone del re e gilet a scacchi da Arlecchino e Olivier era vestito da cavaliere nero maledetto. La situazione ricettiva del pubblico risultava migliore oltreoceano, alla fine del 1978 viene organizzata una tournée trionfale in Canada, le sere del 2 e 3 dicembre a “El Casino” di Montréal, Québec, vengono registrate e il riassunto è udibile in un disco dalla copertina nera, prodotto pochi mesi dopo quello in solo di Gabriel Yacoub (Trad. Arr.). Sono presenti due brani completamente inediti: la conclusiva “C’Est Le Mai” proveniente dalla Lorraine (più conosciuta sotto il titolo di “Trimazo” e nella quale Gabriel scrive il testo trasformandolo in una canzone d’addio) e il canadese “Reels Du Casino” (con ospite André Proulx al violino) che viene posto come seconda parte de “La Danse Des Damnés”. Trimazo è una canzone di origine pagana della Champagne (una delle antiche province francesi corrispondente oggigiorno al territorio di cinque dipartimenti: Aisne, Aube, Alta Marna, Marna e Senna). A seconda delle località prende il nome di Trimouzet, Trimouza, Trémousette e Très-maisonne ed è sovente danzata. Si tratta di una canzone di questua le cui origini risalgono probabilmente al XIII secolo, evoca l’elezione della Regina del Maggio per festeggiare l’arrivo della primavera, nella notte di passaggio tra il 30 di aprile e il primo maggio i ragazzi delle famiglie più povere hanno sempre bussato, cantandola, alle porte dei villaggi con cestini e ramoscelli in mano. Fino al 1564, l’anno iniziava alla Festa di Pasqua e i doni venivano richiesti durante i giorni conclusivi della Settimana Santa (ciò spiega anche i costumi di uova pasquali e pesce d’aprile). Un paio sono le particolarità degne di nota nella “Suite De Branles”: Laurent Vercambre si esibisce alla svedese nyckelharpa che non aveva precedentemente mai utilizzato e, in via del tutto eccezionale, controfagotto e flauti antichi vengono aggiunti in seguito in studio a Parigi. Non erano presenti nell’originale concerto come non lo era Brian Gulland che registrerà le parti in questione durante le pause dalle sedute di “Fonds De Tiroirs” realizzato da Hughes De Courson su testi di Patrick Modiano (che aveva conosciuto in adolescenza nel corso del primo anno di corso preparatorio alla Scuola Normale Superiore). La ristretta strumentazione dal vivo induce una trasformazione negli arrangiamenti delle canzoni, alcune vengono trasfigurate mentre l’“L’Ecolier Assassin” subisce un rallentamento nell’esecuzione che le fa superare la durata di dieci minuti.
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