Cantautrice e chitarrista brindisina, Paola Petrosillo vanta un percorso artistico e formativo che intreccia traiettorie differenti spaziando dalla tradizione orale alla formazione accademica, per toccare la canzone d’autore. Cresciuta con la chitarra classica tra le dita fin dall’adolescenza, approda a Bologna per formarsi al DAMS, dove germoglia la sua vocazione etnomusicologica. Da allora percorre i sentieri della musica di tradizione del Sud, collaborando a lungo con l’ensemble Encardìa, tra Grecia, Puglia e terre di confine linguistico.
Il suo bisogno di radici la riporta presto verso la lingua d’origine: il dialetto brindisino delle canzoni raccolte in “MARinARIA” del 2011, album che rivela la sua capacità di coniugare la melodia alla narrazione, la voce alle trame sonore costruite con il musicista e arrangiatore Valerio Daniele, presenza fondamentale nella sua storia artistica. Nel 2013, partecipa alla fondazione del collettivo Desuonatori, “Coordinamento di autoproduzioni per la socializzazione di musica inedita in nuovi contesti di fruizione” e in questa fucina creativa prende vita il progetto “La Carovana delle Merende”, pubblicato nel 2016. Dopo anni di lavori collettivi, progetti per l’infanzia, repertori di tradizione e studio degli accenti, Paola Petrosillo (voce e chitarra classica) giunge con “Rose di me”, alla sua opera prima come solista, album che ha preso vita da una gestazione durata dieci anni, una sedimentazione necessaria da cui sono sbocciati nove brani autografi, impreziositi dagli arrangiamenti e dalla produzione di Valerio Daniele (chitarra elettrica baritona, chitarra acustica, ukulele ed elettronica) a cui si è aggiunto Marco Bardoscia (contrabbasso) e gli ospiti Giorgio Distante (tromba), Maurizio De Tommasi (batteria) e Vincenzo Maggiore (voce). L’ascolto svela un album dalle sonorità delicate e, nel contempo, raffinate, che avvolgono testi vibranti di urgenza espressiva nei quali si ricorrono spaccati confessionali a cui la cantautrice salentina affida riflessioni sui sentimenti, le sofferenze della vita e i momenti di felicità, ma anche racconti realistici o spaccati onirici ed astratti. In questo senso, colpisce l’utilizzo di un lessico poetico che coniuga la forza evocativa di alcune immagini con la capacità di cesellare anche i dettagli. Gli arrangiamenti di Valerio Daniele, muovendosi oltre i confini della canzone d’autore italiana, riflettono le atmosfere dei testi esaltandone il lirismo, ora avvolgendoli in lievi trame acustiche, ora aprendosi a spaccati elettrici più aperti alla sperimentazione. Ogni brano è, così, un organismo vivo con corde, fiati e percussioni dosati con cura quasi artigianale, a comporre un universo sonoro in continuo movimento in cui si staglia la voce intensa e vibrante di Paola Petrosillo. Ad aprire il disco è “Coda dell’occhio” un invito ad osservare ciò che è ai margini, è il gesto rivoluzionario del cambio di prospettiva che si riflette in un arrangiamento quasi cameristico in cui nella trama chitarristica si staglia la tromba di Giorgio Distante. Si prosegue con il racconto di un rapporto di coppia in crisi di “Entroterra”, il cui arrangiamento incrocia atmosfere jazz ed elettronica, e “Una vela”, uno dei vertici poetici del disco, in cui la chitarra di Valerio Daniele ci regala un brillante costrutto sonoro. Se “Il pioppo di Titì” è una dolce ninna nanna, dedicata alla figlia Beatrice, “Piazza dell’Incanto”, cantata in duetto con Vincenzo Maggiore, è una piccola pièce teatrale in forma canzone, resa ancor più intensa da un arrangiamento sognante. Ascoltiamo, poi, in sequenza l’ironica “Gli occhi degli altri” e la filastrocca “Più veloce della luna”, per giungere a “Risalta” in cui ritroviamo Vincenzo Maggiore che duetta con la cantautrice brindisina. L’introspettiva “Il canto minore”, a cui Paola Petrosillo affida le sue riflessioni sulla fragilità, chiude un disco che avanza in punta di piedi, colpisce come un profumo intenso e avvolgente, conquistando l’ascoltatore, brano dopo brano. “Rose di me” è, insomma, uno di quei dischi che richiedono ascolto attento, ma che sanno restituire molto più di ciò che chiedono. paolapetrosillo.bandcamp.com/album/rose-di-me
Salvatore Esposito
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