Numero 424 del 18 Settembre 2019

Benvenuti in BlogFOOLK #424. È tempo di “Medioevo Digitale”, il nuovo album di L’Orage. Pubblicato a tre anni di distanza da “La Macchina del Tempo”, è il frutto di intensa attività live e rappresenta un’ulteriore evoluzione della cifra stilistica del gruppo, nel quale un songwriting dal taglio originale si accompagna a una ricerca nella quale convergono sonorità differenti, che dal folk arrivano al grunge passando per la world music. Ne ha parlato con noi Alberto Visconti, voce e chitarra del gruppo valdostano. Dopo la storia di copertina, eccoci al disco consigliato della settimana, che è “Je Suis Africain”, album postumo pubblicato a un anno dalla prematura scomparsa del rocker  algerino Rachid Taha. Tocca poi a “Paraiso Road Gang” del salsèro panamense Ruben Blades, già vincitore di numerosi Grammy Award e Latin Award, attore e attivista politico. Ultima tappa negli States con “Tides of a teardrop” del duo del North Carolina Mandolin Orange. La pagina dedicata alla musica live offre un reportage dall’Uzbekistan per la XII edizione del festival “Sharq Taronalari”, andato in scena nella meravigliosa piazza Registan di Samarcanda nell’ultima settimana di agosto, e il racconto del concerto che il maestro iraniano Dariush Tala’i ha tenuto a Londra al Southbank Centre l’8 settembre. Il volume “Rosa di maggio Le registrazioni di Luigi Colacicchi e Giorgio Nataletti in Ciociaria (1949-50)”, curato da Giuseppina Colicci e Serena Facci, ci porta a riscoprire storici materiali tradizionali di area laziale. Invece, di canzone d’autore si parla con “Ho più di un amo nello stomaco” di Sergio Pennavaria. Segue la recensione di “Anthology of Contemporary Music from Middle East”, nuovo capitolo del progetto di Sound Mapping rivolto alla ricognizione sui suoni contemporanei dal Medio Oriente. Infine, tocca a Corzani Airlines chiudere il numero con l’immagine di Omar Sosa.

Editor's Note
Welcome to BlogFOOLK # 424. Time has come for “Medioevo Digitale”, L’Orage’s new album. Three years since the previous “La Macchina del Tempo”, the new release is the result of intense live activity and represents a further evolution of the group’s style, in which an original songwriting appeal is combined with different sounds, from folk to grunge and world music. We have spoken to Alberto Visconti, lead voice and guitar of the band from Val d’Aosta. After our cover story, here we are at our recommended record of the week, “Je Suis Africain”, a posthumous album released a year after the Algerian rocker Rachid Taha’s premature passing away. Then it’s “Paraiso Road Gang” by Ruben Blades, salsero from Panama, winner of numerous Grammy and Latin Awards, actor and political activist. Last stop the US for North Carolina duo Mandolin Orange’s “Tides of a teardrop”. The live music column offers a chronicle from Uzbekistan for the XII edition of the festival “Sharq Taronalari”, held in the wondrous Registan Square in Samarkand the last week in August, and the report of the concert the Iranian master Dariush Tala’i gave at London’s Southbank Center (September 8th). The volume “Rosa di Maggio. Le registrazioni di Luigi Colacicchi e Giorgio Nataletti in Ciociaria (1949-50)”, edited by Giuseppina Colicci and Serena Facci leads us to rediscover noteworthy traditional materials from Lazio. For the songwriting page, you’ll find Sergio Pennavaria’s “Ho più di un amo nello stomaco”. It follows the review of “Anthology of Contemporary Music from Middle East”, a new chapter in the Sound Mapping project aimed at exploring contemporary sounds from the Middle East. Finally, it’s up to Corzani Airlines’s pic closing this issue with Omar Sosa.

Ciro De Rosa
Direttore Editoriale di www.blogfoolk.com


COVER STORY
WORLD MUSIC
LETTURE
I LUOGHI DELLA MUSICA
STORIE DI CANTAUTORI
CONTEMPORANEA
CORZANI AIRLINES


L'immagine di copertina è un'opera di Donatello Pisanello (per gentile concessione)

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