Mirco Mariani, Moreno Conficconi, Mauro Ferrara, EXTRALISCIO. Una storia punk ai confini della balera, La nave di Teseo + 2021, pp. 248, euro 19,00

Abbiamo seguito con grande attenzione la riscoperta del ballo liscio a partire dall’ormai storico “Un ballo liscio” di Riccardo Tesi, passando per le riletture più vicine alle forme tradizionali della collana Tacadancer di Sheherazade con i dischi di Claudio Carboni e I Violini di Santa Vittoria e l’esperimento di Massimo Bubola con il Circolo Sociale del Liscio, per giungere alle intersezioni con il jazz del progetto “Secondo” di Claudio Zappi. In questo contesto si inserisce anche il liscio da balera 2.0, declinato in chiave rock del progetto Extraliscio, nato dall’incontro tra il polistrumentista Mirco Mariani, il clarinettista star del liscio Moreno Conficconi (ribattezzato il Biondo da Raoul Casadei) e la “voce di Romagna Mia” Mauro Carlini (in arte Ferrara, cognome d’arte che rimanda alla sua città di origine) e dei quali vi abbiamo raccontato lo splendido “Not-Danceable (Imballabilissimi)/Balabilessum (Ballabilissimi)” e il più recente “E’ bello perdersi”. Laddove le operazioni volte al recupero filologico del repertorio del liscio ed in particolare di Secondo Casadei hanno raccolto unanimi consensi da parte della critica specializzata, il progetto di Mariani e soci è stato quello he ha il merito di aver ridestato l’attenzione del grande pubblico sul liscio, complice anche la partecipazione all’edizione 2021 del Festival di Sanremo. A raccontare la vicenda artistica del gruppo è “EXTRALISCIO - Una storia punk ai confini della balera”, volume edito da La Nave di Teseo che, incrociando le tre autobiografie di Mauro Ferrara, Moreno Il Biondo e Mirco Mariani, compone una sorta di romanzo d’avventura in musica. Tre storie, raccontate in modo diretto e senza fronzoli, nate e vissute nella Romagna interna, quella compresa tra le province di Ferrara, Ravenna e Forlì e lontana dalla mondanità della Riviera. Tre esperienze che arrivano ad intrecciarsi, consentendo al lettore di cogliere lo spirito che pervadeva le orchestre da ballo romagnole e che portano in luce le motivazioni che li hanno indotti ad esplorare nuove vie espressive. Presentato nel corso dell’edizione 2021 del Salone del Libro di Torino e impreziosito dalla bella copertina con lo scatto inedito di Oliviero Toscani, il libro è introdotto dalla “Necessaria Premessa” di Ermanno Cavazzoni e ci offre una interessante ricostruzione dei percorsi artistici dei tre fondatori che, con le loro rispettive unicità, hanno dato vita a questo vero e proprio fenomeno musicale: A riguardo Mariani scrive: “Extraliscio non è un progetto musicale, è un’esperienza di vita. E, come tutte le vere esperienze di vita, è un’esperienza improbabile. Perché solo ciò che è improbabile, e quindi imprevisto, è capace di cambiarti davvero. Gli Extraliscio sono un agguato della vita alla musica”. Il primo a raccontarsi è Mauro Ferrara che ripercorre l’infanzia trascorsa in Brasile con i genitori, il lavoro in fabbrica e l’incontro con Vittorio Borghesi, all’epoca considerato il vero erede di Secondo Casadei, per giungere alla svolta con il debutto nel 1974 con l’Orchestra Spettacolo di Raoul Casadei di cui diventa uno dei punti di riferimento. Si prosegue con Moreno Conficconi, altro elemento di punta della formazione di Roul Casadei, che riavvolge il nastro dei ricordi con la sua formazione, le prime esperienze musicali e, in fine, i tanti consensi raccolti negli anni. Di grande interesse è poi leggere delle esperienze di Mirco Mariani che muove i primi passi al Chet Baker di Bologna, per diventare il batterista di Vinicio Capossela e Enrico Rava, ma soprattutto le sue passioni per gli strumenti musicali di cui è collezionista e il jazz, con i genitori che pensavano si trattasse del ghiaccio (giazz, in romagnolo). L’incontro con Riccarda Casadei, figlia di Secondo, gli apre le porte del mondo del liscio suggerendogli di farlo conoscere ai giovani e l’improvvisa intuizione di rileggerlo in chiave rock, usando strumenti come mellotron, optigan e sintetizzatori ante-litteram. Il resto è storia recente con Elisabetta Sgarbi con la sua Betty Wrong Edizioni Musicali che imprime la giusta accelerazione al progetto contribuendo a proiettare ancor di più il liscio verso il futuro. All’ultimo capitolo “In missione per conto del liscio nei mondi inesplorati del suono”, Mariani affida le sue riflessioni sottolineando: “Extraliscio è l’unico progetto musicale italiano che non poteva uscire dalla testa di un musicista. Perché, per il musicista italiano tipo, mettere musica e liscio nella stessa frase è quasi una bestemmia. L’idea di Extraliscio doveva venire da fuori, un fuori non troppo distante. Infatti, viene da Riccarda Casadei, figlia di Secondo, cugina di Roul. Extraliscio non è un progetto musicale è un’esperienza di vita”. Ad intercalare i tre racconti un corposo apparato iconografico con le foto provenienti dagli archivi dei tre musicisti che, contribuisce in modo efficace al racconto unitario. “EXTRALISCIO - Una storia punk ai confini della balera” è, dunque, un libro di grande interesse sotto molteplici profili, non solo per il pregio di condurci da dentro alla scoperta della genesi del gruppo, ma anche per lo sguardo verso il passato con gli anni d’oro del liscio su cui, fin ora, troppo poco ancora si è scritto. 


Salvatore Esposito

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