Numero 232 del 3 Dicembre 2015

Mentre ci avviamo a tracciare un bilancio di questo ricchissimo 2015, tanto per la crescita della nostra rivista, quanto per la tanta bella musica che vi abbiamo raccontato, ci piace segnalarvi in apertura la rinnovata collaborazione con il Festival Musica Nelle Aie, che si terrà dal 5 all’8 maggio del 2016 nella cornice di Castel Raniero sulle colline faentine. Si tratta di una realtà ormai consolidata della scena folk italiana, che propone un ricco programma musicale, un contest dedicato alle nuove proposte e numerose iniziative collaterali volte a valorizzare il territorio e la sua ricchezza anche dal punto di vista enogastronomico. Entrando nel vivo del numero 232, vi presentiamo in apertura il nostro BF-Choice di dicembre: “Minafrìc” dell’esplosiva Minafrìc Orchestra, fondata e diretta da Pino Minafra, per l’occasione arricchita dalla partecipazione delle Faraualla. Naturalmente, tocca al musicista e compositore pugliese raccontare questo nuovo progetto, che propone un focus sulle sonorità a Sud nell’accezione più ampia, spaziando dai colori e dalle sonorità della Puglia per toccare echi del jazz afroamericano: il tutto condito da quel sound che il giornalista Ugo Sbisà ha definito impeccabilmente minafroamericano. Sul versante world, prestate ascolto al crossover indo-gallese del progetto Ghazalaw, che vede protagonisti le voci della gallese Gwyneth Glyn e di Tauseef Akhtar, sublime cantore di Mumbai, in un incontro tra la rffinata poetica del ghazal e l’antico repertorio folklorico gallese. Sulla stessa lunghezza d’onda degli incroci musicali e culturali, è il sodalizio tra il cantante e suonatore di krar eritreo Mihretu Ghide & gli italiani Panacea, autori dell’interessante “Zemen”. Voliamo poi in spagna, per un focus sul flamenco con i dischi di La Jose, Trio Fernandez, Manolo et ses Gitans e Los Ninos De La Noche, mentre dalla Norvegia arriva il gustoso “No one knows that you’re lost” della cantautrice Tina Refsnes. Torniamo in Italia, per fare tappa prima in Salento con “Mia Spitta No Coracao”, ancora un crocevia sonoro, questa volta tra Marco Poeta e la voce dei Ghetonia, Roberto Licci, che rileggono attraverso le trame del fado, alcuni brani tradizionali del tacco d’Italia. Poi, puntata in Basilicata per il disco eponimo delle Officine Popolari Lucane di Pietro Cirillo. Per non farvi mancare nulla, a completare questo denso numero, ci sono la rubrica Letture con il secondo volume di “Rock Bazar” di Massimo Cotto e una parentesi dedicata alla chitarra con “D’Improvviso” di Luca Lampis.

Ciro De Rosa
Direttore Responsabile di www.blogfoolk.com


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L'immagine di copertina è un opera di Donatello Pisanello (per gentile concessione)

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