Nei messi scorsi “Blogfoolk” ha recensito una raccolta postuma di brani tradizionali incisi da Gabriel Yacoub all’interno dell’Anthologie De La Chanson Française. Ha lasciato sgomenti la sua scomparsa avvenuta nella notte tra il 21 e il 22 gennaio scorso, dal 1981 viveva a Les Plantes, Marçais nel Boischaut, nell’Alto Berry. Ripercorriamo la storia dei favolosi Malicorne, formazione di cui Yacoub è stato fondatore e anima.
“...sotto la storia, la memoria e l’oblio, sotto la memoria e l’oblio, la vita”(Paul Ricœur)
Fine luglio 1973, Gabriel Yacoub sta raggiungendo Stivell in Bretagna per poi recarsi insieme a partecipare al Secondo Kertalg Festival in quella che sarebbe stata una delle ultime apparizioni in seno al gruppo dell’arpista. In auto con lui, la moglie Marie Sauvet e l’amico fraterno Hughes de Courson, direzione Moëlan-sur-Mer (Finistère), da qualche anno la musica folk è esplosa, tutti si interessano a Bretagna e Irlanda. Gabriel ha ventuno anni, da tre suona con Alan che ha conosciuto al Centro Americano di Parigi, è da qualche tempo che si domanda come mai così pochi artisti (Nana Mouskouri, Guy Béart, Serge Kerval) incidano tradizionali provenienti dalle altre province francesi. Ha da poco realizzato Pierre De Grenoble, immediatamente diventando, con una canzone del 1400 (!), n° 1 a “Le Pop-Club” la trasmissione radiofonica nazionale in onda tutte le sere, presentata e diretta da José Artur. La decisione di formare un nuovo gruppo che mescoli strumenti elettrici e canzoni tradizionali senza limiti di epoca o territorio, è già stata presa ma ancora discutono sul nome, quando attraversano il villaggio di Malicorne-sur-Sarthe, nei pressi di Mans (regione dei Paesi della Loira). Il nome significa “svolte pericolose” e fa riferimento ai meandri che il fiume Sarthe compie proprio in prossimità del borgo abitato. Il misto di sonorità poetica e inquietudine di quel cartello affascina all’istante Gabriel (che aveva scartato dapprima Saulge Violine e poi Merlicorne) ed è così che si decide senza indugio per Malicorne. Nell’autunno 1973 iniziano a suonare dal vivo, nessuno li conosce, alcune date sono programmate in Bretagna: alla prima, l’ultimo giorno di ottobre a Kemper, assistono dieci spettatori, a seguire Concarneau, Ploërmel (sette spettatori), Morlaix, Rennes. Meno di un mese dopo debuttano all’Università di Jusseu nel V arrondissement di Parigi, sulla rive gauche, in corrispondenza del quartiere latino, davanti questa volta a mille persone.
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