Gabriel Yacoub, la scomparsa di un trovatore contemporaneo

La scorsa settimana ci ha lasciati Gabriel Yacoub (4 febbraio 1952, Parigi - 22 gennaio 2025, Bourges), di padre libanese e di madre francese, musicista, poeta e visionario che ha segnato profondamente la scena folk francese e internazionale. Per « Blogfoolk, lo ricorda Philippe Krümm, etnomusicologo, musicista, produttore discografico, direttore artistico e giornalista.

È stato un eminente protagonista della bellissima storia del revivalismo folk in Francia. Già alla fine degli anni '60 lo si incrociava al Meetic Hootenany di Lionel Rocheman, presso il Centre Américain a Parigi, Boulevard Raspail, in uno dei suoi primi gruppi che proponevano repertorio americano in Francia: i New Ragged Company (1969/1971), con Youra Marcus al banjo old-time e Phil Fromont al violino. 


Successivamente formò un duo creativo con René Werner al violino (1971/1972), dedicandosi a un repertorio inglese e irlandese. Gabriel fece conoscere agli appassionati francesi il repertorio di Martin Carthy, dei Watersons... A vent’anni entrò a far parte (come cantante, chitarrista, suonatore di banjo e dulcimer) della formazione di Alan Stivell (1971/1973), conosciuto al Centre Américain. Partecipò, tra l’altro, al leggendario concerto esplosivo all’Olympia (1973), considerato la prima tappa verso la world music.  Lasciò l’arpista bretone alla fine dell’estate del 1973 e iniziò a creare una musica innovativa insieme a Marie, sua moglie, collaborando con prestigiosi musicisti come il chitarrista Dan Ar Braz. Nell’ottobre del 1973 pubblicò il luminoso album “Pierre de Grenoble”, una rivoluzione nel mondo del folk degli anni ’70. Tutti gli elementi del suo futuro gruppo Malicorne erano già presenti: un quartetto composto da Marie Sauvet (voce, ghironda, dulcimer), Laurent Vercambre (violino, nyckelharpa), Hugues de Courson (basso). All’improvviso, il vecchio repertorio – testi e musiche annotati, ad esempio, nel libro delle canzoni di Henri Davenson – divenne una musica potente, saldamente radicata nel XX secolo, che risuona brillantemente ancora oggi nel XXI secolo. Malicorne pubblicò una decina di album, vendendo oltre due milioni di copie.


Dopo lo scioglimento del gruppo (1981), ci furono alcune reunion con diversi musicisti: alle Francofolies de la Rochelle nel 2010 e un ultimo concerto nel 2017 al Festival du Chant de Marin di Paimpol. Dopo la fine di un gruppo che fu un pilastro della storia del folk, Gabriel Yacoub riprese una carriera in duo e solista, che in realtà non aveva mai del tutto abbandonato. Si esibì sui palchi di Europa e Stati Uniti, sempre accompagnato da straordinari artisti, tra cui le cantanti Niki Matheson, Sylvie Berger, Emmanuelle Parrenin, Evelyne Girardon; il suonatore di ghironda Gilles Chabenat; il cantastorie Michel Hindenoch e molti altri. Pubblicò una decina di album. Memorabile fu l’incontro con uno dei suoi primi ammiratori, François Hadji-Lazaro (1956-2023), leader del gruppo punk Les Garçons Bouchers, che con la sua etichetta Boucherie Productions produsse alcuni album solisti di Gabriel Yacoub. Tra le sue numerose composizioni ammirevoli, una in particolare è stata molto apprezzata: "Les choses les plus simples", brano ripreso, tra gli altri, da Dave Van Ronk, Maxime Le Forestier e Joan Baez...


Oggi ci resta la sua opera, da ascoltare ancora e ancora. Ogni volta sarà una scoperta, poiché i suoi testi e le sue musiche sono ricchi di sottigliezze e messaggi di vita. Quando scompare un musicista luminoso, un poeta, ma anche un umanista, la perdita è ancora più grande.


Philippe Krümm

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