Lucibela – Moda antiga (Lusafrica, 2024)

Ancora un omaggio al patrimonio musicale dell’isola di Capoverde: arriva “Moda Antiga” dalla trentottenne cantante Lucibela, nata e cresciuta nelle isole di Barlavento. La madre, vedova e pensionata, si trasferì a Mindelo, capoluogo di São Vicente, e iscrisse i figli al liceo. Proprio il porto di Mindelo è stato anche crocevia di marinai brasiliani, cubani, inglesi e portoghesi che grazie a una commistione di stili hanno gettato le basi della morna, genere musicale diffuso in tutte le isole capoverdiane, cantato per lo più in creolo e reso noto in tutto il mondo dalla sua più toccante e celebre interprete (anche lei originaria di Mindelo): Cesaria Evora. Alla morte della madre, Lucibela, ancora al liceo, cercò un'attività per mantenersi e, avendo in dono una bella voce e la passione per la bossa nova, capì che cantare negli hotel e nei bar di Mindelo, dove i turisti chiedono di ascoltare canzoni locali, le avrebbe potuto dare da vivere ed approcciò, quindi, il repertorio della grande cantante isolana. Per costruire la sua carriera artistica si unì al gruppo Mindel Som, poi partì per l'isola di Sal, dove divenne cantante d'albergo, e Boa Vista dove le venne offerto un contratto. Traferitasi nella capitale Praia nell’isola di Santiago, nel 2012 ha incontrato Kaku Alves, per quasi 15 anni chitarrista della “diva a piedi nudi”, che l’ha guidata in ambito artistico, ed ha partecipato a diversi talent televisivi. Per essere più vicina alla sua famiglia, da poco si è trasferita a Lisbona. Dopo aver pubblicato “Amdjer” nel 2022 e “Laço Umbilical” nel 2018, con “Moda antiga” Lucibela sta seguendo un nuovo filo conduttore e del suo lavoro dice: “Questo è il mio terzo album e, come suggerisce il nome, è un album tradizionale. Contiene molte vecchie composizioni, ma anche nuove canzoni che non si allontanano dalla nostra tradizione. La mia ispirazione viene dai diversi artisti (cantanti, compositori, musicisti, ecc.) che ho sempre ascoltato, da coloro che hanno fatto parte del mio percorso finora e da coloro che incontro quotidianamente e che mi permettono di migliorare e conoscere le nostre tradizioni". L’artista considera vitale preservare le radici dell'isola, il suo patrimonio immateriale che è "più apprezzato all'estero che sul nostro suolo", e rinforza: "Non abbiamo conservatori o scuole di musica per garantire questa protezione e trasmissione alle nuove generazioni... Sento che è mio dovere farlo". Questa bella raccolta di canzoni popolari e tradizionali spesso composte da personaggi della vecchia guardia (Anu Nobu, Manuel de Novas, Mario Lucio, Zézé di nha Reinalda) ma anche della giovane generazione capoverdiana (Elida Almeida) è costituita da tredici brani, tutti piacevolissimi, con l’attacco alla grande della ritmata “Tâ pinga txápu – txápu” di Anu Nobu. Si segnala, tra le altre, la terza traccia, la sentimentale, sensuale “Salabanku” composta da Elida Almeida, cui seguono la rutilante coladeira “Lembra tempo” di cui è autrice la stessa Lucibela, in cui si rimpiange il tempo passato delle danze fino all’alba, e l’intrigante, melodica “Diferença” di Toy Vieira. Ancora brillano “Mcorre mka pega” di Mario Lucio e la struggente “Julgamento de Mae”. Per dare vita a questi brani, nello studio Lusafrica di Mindelo, si sono riuniti alcuni mostri sacri diretti e arrangiati dal compositore, chitarrista e pianista Toy Vieira: in particolare Bau alla chitarra e Totinho al sassofono - che facevano parte della band dell’immortale Cesaria Evora -, e Hernani Almeida come chitarrista e ingegnere del suono. Eccellenti, brillanti chitarre e cavaquinho scintillano accanto alla voce calda, vellutata e suadente di Lucibela, che tra il modo del samba brasiliano e il canto isolano, ha la caratteristica di esplorare particolarmente le tonalità basse. Ottimamente cantato e suonato, un piacevole ascolto per gustare appieno quella speciale gioia di vivere venata di malinconia caratteristica della cultura capoverdiana. 


Carla Visca

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