Indaco + Yo Yo Mundi, Sala Petrassi, Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone”, Roma, 27 gennaio 2023

È stata una serata densa di musica e buone vibrazioni quella dello scorso 27 gennaio con il doppio concerto di Indaco e Yo Yo Mundi, andato in scena sul palco della Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone” di Roma. Sebbene diversi per genesi, storia e background musicale, i due gruppi hanno condiviso il palco in due set intensi e coinvolgenti, trovando un territorio comune nella medesima visione della musica come occasione di incontro e condivisione. Così, laddove gli Indaco, nella nuova incarnazione, guardano alle intersezioni tra jazz e world music, gli Yo Yo Mondi rappresentano la congiunzione perfetta tra canzone d’autore e le musiche tradizionali del nord Italia e non solo. Ad impreziosire il tutto, la partecipazione di Miltant A aka Luca Mascini di Assalti Frontali e Gianluca Spirito dei Modena City Ramblers e della storica band romana Ned Ludd. Ad aprire la serata è stata la formazione romana, guidata dal maestro delle corde Mario Pio Mancini, che per la prima volta ha presentato dal vivo
i brani tratti dal nuovo album “Due Mondi”, pubblicato da AlfaMusic (di cui parleremo più ampiamente su queste pagine nelle prossime settimane) e che rappresenta l’ulteriore evoluzione di Indaco Project apprezzata in “Mediterraneo Express” del 2019 e li vede riprendere il largo del loro viaggio sonoro tra Sud Italia e Medio Oriente facendo dialogare suoni del mondo e jazz, il tutto permeato dalla originaria matrice prog-rock che da sempre è nel loro DNA. In questo senso, determinate ci è sembrato l’ingresso in pianta stabile nella line up del chitarrista e arrangiatore Jacopo Barbato, così come quelli del sassofonista e polistrumentista Fabio Mancano e del bassista Maurizio Turriziani, ad affiancare la talentuosa cantante ed arpista Valeria Villeggia e il percussionista Maurizio Catania. Il set degli Indaco è stato dedicato, quasi interamente al nuovo disco e abbiamo avuto modo di ascoltarli prendere il largo da Napoli con la sinuosa “Kali” accompagnata dalle danze del quartetto Raqs Nouveau, per far, poi, rotta verso Oriente con l’evocativa “Due Mondi” e tornare a Roma con la poetica “Quanno è Sera”, ma il vertice 
dell’esibizione è arrivato con “Sente e Tace” nella bella interpretazione di Jacopo Barbato a sostituire degnamente Enzo Gragnaniello a cui è affidata nella versione in studio. Doppiamente emozionante è stato riascoltare “Salentu” di Andrea Parodi da “Porta d’Oriente” del 2009 con l’omaggio al cantante sardo e all’indimenticato Rodolfo Maltese, fondatore del gruppo con Mario Pio Mancini. Sul palco sono, poi, saliti Militant A e Paolo Archetti Maestri degli Yo Yo Mundi per una irresistibile resa di “Sono cool questi Rom” dal songbook di Assalti Frontali e a seguire è arrivata la sequenza conclusiva con “Turnari”, “Fuochi a mare” da “Mediterraneo Express” e quel gioiello che è “Oikos”. Giusto il tempo del cambio palco e la scena è stata tutta per gli Yo Yo Mundi con un set ancor più appassionante con un Paolo Archetti Maestri in stato di grazia nel proporre i brani del pregevole “La rivoluzione del battito di ciglia” del 2020
, non senza qualche gustoso salto indietro nel tempo. Proprio da quest’ultimo si parte con una trascinante “Fosbury” seguita dalla sempre emozionante “Andeira” da “La diserzione degli animali del circo” del 1994. La riflessiva “Spaesamento” ci ha introdotto alla bella serie con “La Solitudine dell’Ape”  e  “La luce del mondo quando si risveglia” da “Evidenti tracce di felicità” del 2016. Sul palco torna, poi, Militant A per una impetuosa “Courage” ma c’è ancora spazio per le sorprese con “Il respiro dell’universo” con la partecipazione di Gianluca Spirito e la toccante “Chiedilo alle nuvole”. Il finale è un crescendo di emozioni con “Il paradiso degli acini d’uva” e la conclusiva “Il silenzio che si sente” inframezzate da una magnifica rilettura di “Crêuza de mä” di Fabrizio De Andrè con la partecipazione di Mario Pio Mancini e Militant A. Insomma, senza voler cadere nel banale, è stata una serata che rimarrà a lungo nella memoria per l’atmosfera sul palco e la capacità di Indaco e Yo Yo Mundi di coinvolgere il pubblico in due viaggi in musica e parole, diversi ma certamente pieni di fascino.


Salvatore Esposito

Foto e video di Salvatore Esposito

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