Mascarimirì – Nou? (ARRA Produzioni Mediterranee, 2020)

L’ormai ultraventennale percorso artistico di Mascarimirì racconta di un gruppo che, sin dai primi passi, ha rappresentato una delle avanguardie della ricerca musicale nell’ambito della riproposta della tradizione musicale salentina, perseguendo con rigore e coerenza un percorso artistico unico nel suo genere che non solo ha resistito ai vari cambi di line-up intorno al leader Claudio “Cavallo Giagnotti, ma li ha portati anche ad interagire con la scena musicale internazionale. In questo contesto non va dimenticata neppure l’intensa attività live che li ha visti calcare i palchi di tutto il mondo, così come quella discografica con una serie di dischi pregevoli da “Gitanistan” a “TAM!” per toccare i progetti più recenti “Pizzica Dance Hall Party” e l’Ep “Punk d’Amore”. A distanza di tre anni da quest’ultimo, ritroviamo la formazione salentina con “Nou?”, album nel quale hanno raccolto dodici brani, incisi presso lo l’Essenza Studio di Spongano con una line up completamente rinnovata dagli innesti di Gabriele Martino (voce e mandolino elettrico), Alessandro Schito (voce e tamburreddhu) e Matteo Tornesello (chitarra acustica) e che segna una ulteriore svolta nel cammino del gruppo. Il disco, infatti, sposta ancora più avanti i confini della ricerca sonora del gruppo con incroci ed attraversamenti sonori che collegano la tradizione musicale salentina con quella del Nord Africa come con quella dei Balcani e dell’Occitania, perseguendo con convinzione l’idea di portare avanti quella TradInnovazione da sempre basa di partenza di ogni loro lavoro. L’ascolto si apre con la voce antica di Antonietta Barbetta detta Tetta, nonna di Claudio “Cavallo” che introduce alla pizzica pizzica “Elettro Tetta” nella quale il canto rom-salentino sposa il groove-punk dei primi dischi. Il gustoso incontro tra Grecia e Salento di “Rebetiko 'nammuratu” e la ninna nanna "Oh Beddhu Meu" nella quale gli strumenti acustici incontrano l’elettronica ci introducono al “Mareina”, dedicata ad una delle marine più belle del Salento, e nella quale una tarantella calabrese incontra la gnawa e suggestioni melodiche che rimandano alla tradizione occitana. Se la cumbia in salsa salentina “Nou?” mette alla berlina quanti hanno reso più moderna la cucina salentina per accontentare i turisti, la successiva "Alle periferie" è un canto polifonico della zona di Manduria (TA) magistralmente guidato dalla voce di Claudio “Cavallo”. L’omaggio ai gloriosi anni Novanta della scena salentina in cui Cesare dell’Anna diede vita ad un luogo unico di arte, sperimentazione e incontri con la rilettura di “Hotel Albania”, ci introduce a “Zimba Revoluction” in cui viene raccontata di come la chiesa nei paesi consigliasse di votare Democrazia Cristiana”. Il vertice del disco arriva con l’altro fortunato singolo “Tie” nella quale spicca il pungente testo sull’arroganza tipica dei salentini ma non mancano ulteriori soprese come l’incursione nella tradizione lucana con l’elettro-acustica “Gatta Mammona” e quello in Andalusa con "Tangos De Lo Zingaro” nella quale fa capolino la chitarra flamenca di Massi Almoraima. Il remix di “Nou?” ad opera del sempre brillante Dj Click chiude un disco pieno di belle intuizioni che certamente rappresenteranno la base di partenza per i futuri progetti musicali di Claudio “Cavallo” e dei Mascarimirì. https://mascarimiri.bandcamp.com/album/nou


Salvatore Esposito

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