La Macina - Gastone Pietrucci – Opus Minus. La Macina pietra su pietra (M.C.M. Records, 2019)

Fondato nel 1968 a Monsano (An) da Gastone Pietrucci, il Gruppo di Ricerca e Canto Popolare La Macina ha festeggiato nel 2018 cinquant’anni di attività con una serie di eventi ed iniziative di grande spessore culturale, aperte dal convegno “Il Pozzo della Memoria”, svoltosi a giugno 2018 a Jesi (An), proseguite con la trentatreesima edizione del Monsano Folk Festival e lo splendido concerto tenuto all’Auditorium Parco della Musica di Roma il 14 settembre 2018 e culminate con il riconoscimento alla carriera al Premio Nazionale Città di Loano. A corollario di un anno così intenso arriva "Opus Minus. La Macina pietra su pietra", doppio album antologico, presentato il 20 Dicembre 2018 al Teatro Pergolesi a Jesi (An), che documenta il percorso compiuto negli ultimi anni da Gastone Pietrucci e l'attuale formazione, coordinata da Giorgio Cellinese e lo vede affiancato da Adriano Taborro (chitarra, mandolino, violino e voce), Marco Gigli (chitarra e voce), Roberto Picchio (fisarmonica), Riccardo Andrenacci (batteria e percussioni). Si tratta, come si legge nelle note di copertina, di un lavoro "decisamente anomalo, controcorrente, rigoroso, filologico, forse non facile" che offre la preziosa occasione per approfondire l'evoluzione musicale del gruppo e la ricerca compiuta sul sound, un cammino intenso, appassionato e rigoroso, volto non alla semplice riproposizione musealizzata della tradizione ma piuttosto alla sua continuazione. In questo senso significativa è stata la scelta del titolo nel quale convergono significati e letture molteplici dal lavoro musicale inteso come artigianato, all'esigenza di conservare e trasmettere la tradizione proprio come facevano i costruttori delle grandi opere murarie dell'Antica Roma, fino al rimando all'opera del filosofo ed alchimista inglese Ruggero Bacone che teorizzò come nulla si possa conoscere se non attraverso l'esperienza, allo stesso modo il lavoro di Gastone Pietrucci e La Macina è stato improntato alla sperimentazione. Insomma, ogni nota, ogni verso, ogni canto rappresenta una pietra di una più complessa costruzione nella quale si riflette lo spirito che ha animato il gruppo marchigiano in cinquanta anni di ininterrotto cammino, in cui hanno rappresentato un baluardo culturale fondamentale per le Marche e la sua tradizione di cui sono parte integrante. Il primo disco "Opus Quadratum. La Macina XXI Secolo Anthology" mette in fila una selezione di diciassette brani, tratti dalla trilogia "Aedo malinconico ed ardente, fuoco ed acque di canto" che ha rappresentato non solo un punto di arrivo per il lavoro svolto nei precedenti decenni ma anche all'avvio di un viaggio su nuove rotte. Troviamo, così, perle come "Tuto è corpo d'amore" tratta da una poesia di Franco Scataglini e contenuta nel bootleg omonimo, lo struggente canto narrativo "Cecilia", il canto di emigrazione "Benediciamo a Cristoforo Colombo" con la complicità dell'organetto di Riccardo Tesi, i duetti con Moni Ovadia nel canto toscano "Pan Pentito" e con Rossana Casale nella ninna nanna "Dormi dormi core mia...", le collaborazioni con Ambrogio Sparagna in "Mentre che rastrellava/Coraggio amor mio..." e i Gang in "so' stato a llavorà a Montesicuro..." e "Supplica a Mia Madre". A completare il tutto una toccante "Salve Regina" per voce, contrabbasso e violoncello", la ninnna nanna "Fà la nanni fà la nanne..." da "Jamece a ffà un sonnellino in fondo allo stagno" e due irresistibili filastrocche. I nuovi itinerari, le contaminazioni e le rivisitazioni sono al centro, invece, del secondo disco "Opus Mixtum" in cui trovano posto sedici brani nei quali Gastone Pietrucci si confronta con il jazz del Samuele Garofoli Quartet, il rock dei Gang dell'epocale "Nel tempo ed oltre cantando", la chitarra di Marco Poeta nelle versioni inedite di "Cecilia", "Convegno Notturno" e "Fra giorno e nnotte so' ventiquattr'ore", ma soprattutto con l'Orchestra Giovanile delle Marche con le succulente anticipazioni dall'album di prossima uscita "Popular Symphony" con le riprese di "So' stato a llavorà a Montesicuro", "'Stanotte mi sognai 'na bbella fata..., "Fra giorno e nnotte sso' ventiquattr'ore" e "Salve Regina". Insomma, "Opus Minimu. La Macina pietra su pietra" è non solo un viatico perfetto per chi desidera scoprire della formazione marchigiana, ma anche un compendio ideale delle loro esplorazioni sonore nell’alveo della tradizione popolare. Le celebrazioni del cinquantennale si concluderanno con la ristampa in due volumi, all’interno della collana Quaderni del Consiglio Regionale delle Marche, del libro “Cultura Popolare Marchigiana: Canti e testi tradizionali raccolti nella Vallesina” di Gastone Pietrucci, originariamente pubblicato nel 1985. 


Salvatore Esposito

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