Numero 285 del 15 Dicembre 2016

Se volete capire il senso delle musiche tradizionali e della musica folk non potete prescindere da due personalità smisurate, che ci hanno lasciato nei giorni scorsi. Il primo è Antonio Piccininno, patriarca centenario del canto alla carpinese. Figura filiforme, tratto asciutto e austero, occhi intensi di chi ha trascorso una vita dura. Ultimo dei grandi cantatori, padrone delle serenate, dei sonetti e degli stornelli, di espressioni sonore complesse, contraddistinte da off-beat, alternanze ritmiche, voci che vanno oltre il sistema temperato. La sua storia coincide con quella della ricerca etnomusicologica e delle diverse stagioni del folk revival nostrano. Il secondo testimone di cultura popolare, ma dall’immagine impetuosa e corposa, è Esma Redzepova, cantante rom macedone, scomparsa a 73 anni, voce stentorea e risoluta: non solo signora indiscussa del canto dei rom balcanici, ma una delle migliori voci al mondo. Aveva adoperato la sua grande popolarità per lottare in favore dell'emancipazione delle donne rom. Ancora un altro addio è a Ricky Mantoan, francese di nascita ma piemontese da sempre, che se n’è andato a 71 anni. Autore, chitarrista, ma soprattutto maestro di pedal steel, amante del sound americano, è stato tra gli artefici italiani del country-rock, del folk e del suono californiano, ma anche interprete di musica medievale.
Veniamo al programma di Blogfoolk numero 285, la cui apertura è “Per Errore”, album di debutto del progetto Tartaglia Aneuro, concepito dal chitarrista e cantautore napoletano Andrea Tartaglia, già fratello della costa della ciurma di Capitan Capitone Daniele Sepe, nel quale si è segnalato per il tormentone vincente “Le Range Fellon”. Da un giovane artista della scena napoletana, ci portiamo in Basilicata per raccontare “Terra Che Trema”, il nuovo disco dei Tarantolati di Tricarico. Invece, è ricco di umori siculi “Terra Sangue Mare”, il succoso frutto dell’omonimo trio composto dalla cantante di origine siciliana, ma newyorkese di residenza, Michela Musolino, da Fabio Turchetti, compositore e suonatore di mantici e chitarra, e dal polistrumentista Michael Delia. Sul fronte delle musiche del mondo, parliamo dello splendido album di Voxtra, nostro disco consigliato della settimana, “The Encounter of Vocal Heritage”, riunione di espressioni canore di tradizione orale, che provano a fondersi restando se stesse, senza appiattirsi o diluirsi. Sono i Tenore de Monte Arvu, gli albanesi Gjini Ensemble, la finlandese Anu Junnonen, la malgascia Talike Gelle e il belga Raphael De Cock. Altra produzione che spicca è il folk sperimentale racchiuso in “Ruins/Adfeilion” di The Gente Good. Per lo spazio dedicato alla musica dal vivo, eccovi  il racconto della XXI edizione di Pifferi Muse e Zampogne, mentre per la rubrica Memoria, vi proponiamo l’intervista a Franco Segre, autore del pregevole “Musiche della tradizione ebraica in Piemonte. Le registrazioni di Leo Levi”. A completamento di questo numero di “Blogfoolk”, come sempre a tutto campo, ci sono la recensione di “Moonlanding” del contrabbassista Paolino Della Porta e “Mosaic”, tributo alla Third Ear Band di Roberto Musci.

Ciro De Rosa
Direttore Responsabile di www.blogfoolk.com


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L'immagine di copertina è un opera di Donatello Pisanello (per gentile concessione)


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