Music Meeting, Park Brakkenstein & Centro Culturale Lindenberg, Nijmegen (Paesi Bassi), 18 - 20 Maggio 2024

L’anno scorso il Music Meeting aveva offerto tre magnifiche giornate di musica e di sole nel contesto dello splendido parco e bosco urbano Brakkenstein. Quest’anno gli organizzatori hanno arricchito l’esperienza ai confini della zona boschiva con i giochi sonoro-acquatici di Esther Kempf, attrezzi e installazioni che fanno sì che la musica si muova attraverso il corpo e crei connessioni tra le persone, utilizzando l'acqua, il vapore e il fumo e avvalendosi di elementi già esistenti come il punto d'acqua del festival, gli arredi del festival e le barche che passano per Nijmegen. Nell'opera Body to body to body, i mobili del festival sono collegati da tubi da giardino che portano al punto d'acqua. L'acqua potabile passa attraverso sedie, tavoli e panche prima di raggiungere i corpi dei visitatori del festival. Ma, rispetto al parco, la direzione del festival ha preferito essere prudente e, visto che il meteo nei Paesi Bassi è sempre molto variabile, riservare alcuni concerti ad una giornata indoor nel centro culturale Lindenberg, nella parte alta e centrale della città. Dal 1985, a Nijmegen, Festival presenta nei suoi palchi soprattutto ad artisti poco o non ancora ascoltati nei Paesi Bassi. Nel 2024, con “Endless Skyes” ha puntato i riflettori sull'Australia: ha chiamato come artist in residence la compositrice, clarinettista e performer Aviva Endean; prendendo ispirazione dallo showcase presentato all’ultimo Womex, ha proposto il connubio fra l'artista aborigeno Ngulmiya, suo figlio Nayurryurr Nundhirribala (al didgeridoo) e le sonorità pianistiche di Luke Howard; ha offerto una serata con il folk apocalittico del cantautore Joshua
Murphy; ha presentato in chiusura del festival in anteprima mondiale “The Rainbow Serpent”, composizione scritta e interpretata da Saskia Venegas con un ensemble di musicisti che hanno frequentato i corsi di musiche del mondo del Conservatorio di Rotterdam; Gabriella Smart ha tradotto in musica l'astronomia aborigena: il cielo sopra le nostre teste si riflette nella terra e con “Parasymbiosis” vengono raccolti e narrati acusticamente i suoni del deserto australiano attraverso la creazione di un paesaggio sonoro che “legge” un modello 3D di onde diventate fossili, roccia che risale a 350 milioni di anni fa, risalente al periodo in cui l'Australia centrale era sommersa da un oceano interno. Smart suona l'Electric Crystal, uno strumento artigianale inventato da Dylan Crismani. Realizzato con bacchette di vetro e alluminio, questo fragile strumento microtonale genera vibrazioni e frequenze che si amplificano da sole. Il risultato è un paesaggio sonoro pulsante di dimensioni enormi, che porta l'ascoltatore ben oltre i limiti degli strumenti convenzionali. Il festival ha invitato come artist in residence anche Maryana Golovchenko, cantante ucraina protagonista di diversi palchi con trii sempre molto creativi: dal Trio SonCe a quello col duo (voce e vibrafono) Kravchenko Clees, vincitore del premio Polish Jazz Juniors. 

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