Khaossia – Mosaico (CPC/CNI, 2021)

Nell’arco di oltre quindici anni di attività artistica, spesa tra dischi e concerti in tutto il mondo, i Khaossia hanno dato vita ad una costante evoluzione della loro ricerca sonora e compositiva, spaziando dall’esordio “De Migratione” del 2007 che aveva preso vita nell’alveo della riproposta della tradizione musicale salentina, all’opera buffa settecentesca in lingua leccese “La Rassa a bute” del 2009 per giungere al concept album “Le Grechesche” del 2011 nel quale narravano di un immaginario viaggio, ambientato nel XVI Secolo, dalla Laguna Veneta alla Terra D'Otranto, ma la definitiva svolta nel loro percorso è stata rappresentata dalla folk-opera multimediale “Magellano” del 2018 realizzata con la collaborazione del video-artist Hermes Mangialardo. A cinque anni dalla pubblicazione di quest’ultimo, i Khaossia tornano con “Mosaico” concept-album nel quale hanno raccolto dieci brani inediti, firmati da Fabio Turchetti e ispirati al mosaico pavimentale conservato nella Cattedrale di Santa Maria Annunziata di Otranto e realizzato tra il 1163 e il 1166 dal monaco bizantino Pantaleone, appartenente alla scuola pittorica ellenistica del cenobio di San Nicola di Casole. Registrato presso lo studio GeckoLab e il Castello di Acaya e realizzato in collaborazione con il Comune di Otranto, l’Ufficio Beni Culturali dell'Arcidiocesi di Otranto, con il patrocinio dell’Università del Salento e il Network Alumni di Unisalento, il disco ci conduce in un viaggio immaginifico alla scoperta delle meraviglie conservate nella Cattedrale otrantina. Brano, dopo, brano, infatti, viene disvelato agli occhi dell’ascoltatore come l’opera di Pantaleone racchiuda nella sua misterica iconografia l’intero scibile umano dell’epoca, con la raffigurazione dell’albero della vita che rimanda alle sephirot ebraiche, le vicende bibliche della genesi e della creazione dell’uomo, il ciclo bretone e Alessandro Magno, ed ancora i miti e i bestiari. Tutto ciò è tradotto magistralmente in musica dai Khaossia con i brani che prendono vita seguendo il tracciato sapienziale delle piante raffigurate all’interno del mosaico. Sotto il profilo prettamente musicale le sonorità prettamente acustiche si dipanano dagli stilemi della tradizione salentina alla world music con i flauti di Luca Congedo che dialogano con l’organetto di Fabio Turchetti e la chitarra di Vincenzo Urso, supportati dalle strutture ritmiche costruite dalle percussioni di Alessandro Chiga. Aperto da “Eucalipto” nella quale i ritmi del Salento incontrano le sonorità dell’Oriente, il disco entra nel vivo con la sequenza in cui ascoltiamo la trascinante “Melograno” in cui spicca il flauto di Congedo, “Sirena” con gli echi di musica antica che accompagnano il testo recitato in salentino e il crescendo de “La Vite” guidato dall’interplay tra organetto, chitarra e flauti. Si prosegue con la ballata narrativa “La Quercia” e il recitato di “Mosaico” che ci introducono alla descrittiva “Il Noce” e ai suoni mediterranei de “Il Pino”. Il vertice del disco arriva sul finale con le splendide “I Cerchi” e “L’ulivo” che suggellano un disco pregevole che ha trovato la sua perfetta evoluzione nella performance multimediale Mosaic 3D of life, presentata ad Otranto, in occasione del Solstizio d’Estate 2021, il 21 giugno 2021 con il progetto di video-mapping curato dall’artista visual 3D Hermes Mangialardo. Un’esperienza immersiva da non perdere nella quale si intrecciano musica, teatro e digital art. 


Salvatore Esposito

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