Rafael Ithier (1926-2025) e El Gran Combo: “Ho sognato questo gruppo”

Dopo che il cantante Ismael Rivera ebbe problemi legali per possesso di droga (al rientro nell’isola da un viaggio a Panama), alcuni musicisti del gruppo lasciarono il gruppo e Ithier si trasferì temporaneamente nella parte orientale degli Stati Uniti. Rafael Álvarez Guedes, proprietario cubano dell'etichetta discografica Gema, aveva bisogno di una gruppo per accompagnare nella registrazione di un album il cantante dominicano di merengue Joseíto Mateo. Chiese aiuto a Ithier che riuscì a portare in studio molti dei suoi ex colleghi, tra cui il sassofonista Hector Santos, il trombettista Rogelio “Kito” Velez e i percussionisti Martín Quiñones, Miguel Cruz e Roberto Roena. Alvarez-Guedes propose di chiamarla Rafael Ithier y su Combo, ma il gruppo scelse un nome che riflettesse un combo “nuovo e migliore”, un grande combo: El Gran Combo. L'album che registrarono si intitolava Menéame Los Mangos, El Gran Combo con Joseito Mateo. 


La sera dell'esordio del gruppo, nel maggio 1962 al Rock'n Roll Club di Bayamón, Ithier si sedette al pianoforte e continuò a guidare El Gran Combo per le successive sei decadi, sorriso e i baffi neri compresi. Sotto la sua guida, El Gran Combo (conosciuto anche cone Los Mulatos del Sabor) coinvolse molti musicisti poi divenuti famosi: venne soprannominato “l'Università della Salsa”. Tra i cantanti leggendari che facevano parte dell'orchestra c'era Charlie Aponte, che ha scritto sui social media: “Per me, Rafa era e continuerà ad essere come un padre. Ci ha insegnato responsabilità, disciplina e professionalità nel nostro lavoro; se volevi far parte del gruppo, dovevi soddisfare questi standard. Ci ha resi tutti esseri umani migliori”. La seguente è una registrazione del 16 febbraio 1977 con Andy Montañez, Mike Ramos, Charlie Aponte e Martin Quiñones.


Nel 1978, dopo l’uscita dal gruppo di Andy Montañez, El Gran Combo produsse l’album “En Las Vegas”. La prima traccia, “Aquí No Ha Pasado Nada”, venne composta da Roberto Angleró e arrangiata da Rafael Ithier.  Il titolo si riferisce all’uscita d Andy Montañez del Combo dal gruppo e rassicura il pubblico sulla qualità della musica. In primo piano sono Mike Ramos responsabile delle coreografie, Jerry Rivas e Charlie Aponte.


Nel 1979 lasciò il gruppo anche Martin Quiñónez Jr. che un paio d'anni prima aveva preso il posto del padre alle congas, così come il timbalero Mike “Malaret” Marrero dovette lasciare il gruppo per motivi di salute (morì tre anni più tardi). Martin Jr. fu sostituito da Miguel “El Pollo” Torres., mentre Mike “Malaret” fu sostituito da Edgardo Morales.  Gli anni '80 furono un decennio di stabilità e successo per El Gran Combo, con album di salsa di ottima qualità. Cominciarono con l'abbandono di Nelson Feliciano (tromba) e Keko Duchesne (sassofono), sostituiti dal trombettista Victor (Cano) Rodriguez (dall'orchestra di Tommy Olivencia) e dal sassofonista-flautista-arrangiatore Freddie Miranda. Ma forse fu l'abbandono di Mike Ramos come coreografo ad avere l’impatto maggiore, aprendo la strada all'ingresso di Luís “Papo” Rosario nel 1980. Rafael Ithier aveva visto Papo cantare con i Tempo 70 e conosceva anche suo padre grazie a un programma televisivo portoricano degli anni '50-'60 chiamato “Tribuna del Arte”. Papo Rosario era già abbastanza bravo da convincere Ithier a inserirlo nel coro. E era un discreto ballerino. Ithier gli chiarì che Charlie e Jerry erano i cantanti principali. Con l'aggiunta di Papo Rosario, l'era dei coristi ospiti nelle registrazioni de El Gran Combo giunse al termine. Paquito Guzmán ricoprì questo ruolo dal 1971 al 1977, mentre Yayo El Indio lo fece dal 1978 al 1979. Con Papo ora al coro, le loro esibizioni dal vivo suonavano quasi identiche alle registrazioni discografiche. “Unity” (1980) ha aperto gli anni Ottanta con un successo immediato, a cominciare dal singolo “Compañera Mía”.


“Happy Days” non ebbe lo stesso succeso pur contando su tre grandi successi, in particolare “A la Reina”, cantata da Jerry Rivas con Papo Rosario che si prendeva un ruolo attoriale durante le esibizioni. Papo indossava una parrucca e durante i concerti fingeva di essere la donna citata nella canzone come la regina. Gli altri due grandi successi furono “El Menú” e “Timbalero”, ancora oggi due classici della salsa.


Coronando il secondo decennio di attività, “Nuestro Aniversario” (1982) fu un altro album di successo, prima di riprendere in “20th Aniversary” alcuni vecchi successi con i nuovi membri della band. Seguirono tre ottimi album: “La Universidad de la Salsa” (1983) che divenne un secondo soprannome per il gruppo,  “In Alaska” (1984) e ‘Innovations’ (1985) che rimase al primo posto della classifica Billboard per 24 settimane.


Sempre nel 1985, pubblicarono l'album natalizio “Nuestra Música”, seguito da due album di buon successo: “Y Su Pueblo” (1986) e “25th Anniversary” (1987). La salsa romántica stava riscuotendo un grande successo nelle stazioni radiofoniche e tra il pubblico più giovane. Frankie Ruiz pubblicò il suo primo album solista e ottenne un grande successo con il pianista Willie Sotelo come direttore musicale dell'orchestra. In seguito Sotelo avrebbe preso il posto di Ithier al pianoforte di El Gran Combo.  Rafael Itheir, che era sempre attento alle ultime novità della scena musicale, non voleva che El Gran Combo restasse indietro e  nel 1988 El Gran Combo pubblicò “Romántico y Sabroso”, che ottenne una tiepida reazione da parte degli appassionati di musica salsa. Il sound tradizionale con nuovi testi romantici non convinse i fan più giovani della salsa. Anche i fedeli fan della salsa classica non ne furono impressionati. La canzone “Cupido” era di gran lunga la migliore dell'album e fu responsabile del suo successo nelle classifiche. Nonostante alcuni passaggi radiofonici di “Potro Amarrao” e “Quince Años”, l'album non aveva molto altro da offrire.


Per l’album successivo, “Amame” (1989), Rafael Itheir coinvolse il sassofonista portoricano Ernesto Sanchez come co-produttore e arrangiatore dell'album, lavoro che aveva già scolto egregiamente collaborando con Andy Montañez (“Casi Te Envidio”) e Lalo Rodriguez (“Ven Devorame Otra Vez”, che gli era valsa il premio di miglior arrangiatore del 1988). A 28 anni Ernesto Sanchez, laurea al Berkley College of Music, aveva una buona conoscenza dei gusti musicali delle nuove generazioni. Arrangiò sei delle otto canzoni dell'album. Ernesto seppe anche coinvolgere nel coro l'esperto cantante Ray de la Paz, attivo a New York.  Rafael Ithier arrangiò solo “Todo Bien” e invitò anche Luis Garcia ad arrangiare un brano. L’album raggiunse la vetta della classifica degli album tropicali e ci rimase per 12 settimane, nonostante la forte concorrenza di Eddie Santiago (“Invasion de la Privacidad”) e Luis Enrique (“Mi Mundo”).


Gli anni Novanta, con «Latin Up», videro il ritorno dell'arrangiatore-produttore Ernesto Sánchez che produsse buoni successi con “Combustible”, “Me Lo Contó Tu Papá”, scritta da Jerry Rivas ma cantata da Charlie Aponte, e la romantica “Noche de Dolor”.


Rafael Ithier decise di firmare nuovamnete gli arrangiamenti a cominciare dall’album “Erupción”. Fu l’ultimo album con Epifanio “Fanny” Ceballos, splendido trombonista del gruppo per due decenni, sostituito prima da Toñito Vázquez e poi da Moisés Nogueras. L’album è conosciuto soprattutto per la canzone non romantica di Omar Alfanno “Trinchera” che raccontava all'impatto della Guerra del Golfo sulla vita dei soldati portoricani e delle loro famiglie,  con l’intervento di un coro di bambini.


Per celebrare trentesimo anniversario, El Gran Combo produsse “Gracias, 30 Años de Sabor”, attento alla salsa romantica, anche se furono le canzoni non romantiche a trainare il disco: “Los Tenis”, interpretata da Jerry Rivas e “Gracias”, scritta e interpretata dal cantante Charlie Aponte, tutte arrangiate da Rafael Ithier.


I tre album successivi continuarono, senza successo, con brani di salsa romantica: in “First Class International”, Ernesto Sánchez e Louis García contribuirono agli arrangiamenti e contribuirono anche al successivo album “La Ruta del Sabor”, con un arrangiamento ciascuno. Il bassista Bobby Valentín realizzò tre arrangiamenti, mentre per “Para Todos Los Gustos”, Ithier si avvalse dell'aiuto di Sánchez e del trombettista Tommy Villarini. La seconda metà degli anni Novanta produssero solo due album (“Por Todo lo Alto”, 1996), e “Pasaporte Musical”, 1998) sintomo di minore successo discografico, così come nei decenni seguenti, senza che questo abbia intaccato la contagiosa energia dal vivo e i numerosi tour. Rafael Ithier aprì nuovo secolo producendo nel 2001 “Nuevo Milenio; El Mismo Sabor”, conosciuto per il singolo “Me Liberé”, interpretata da Jerry Rivas.


Puntuale, nel 2002 El Gran Combo ha festeggiato il suo 40° anniversario, registrando e producendo un album BMG che documentava il concerto celebrativo a Bayamón (Puerto Rico): “40 Aniversario en Vivo” premiato col Grammy come Miglior Album Tropicale nel 2003. Nell’album due medley vedono la partecipazione di cantanti ospiti come Andy Montañez, ( “La Muerte”, “Vagabundo”, ‘Julia’ e “Las Hojas Blancas”) e Gilberto Santa Rosa, che riprende i successi di Pellín Rodríguez: “Maldito Callo”, “A Ti Te Pasa Algo”, “Masculino y Femenino” e “El Caballo Pelotero” per poi concludersi con “No Hago Mas Na'” di Jerry Rivas.


Nel 2006 Willie Sotelo entra ne El Gran Combo e impara rapidamente a suonare nello stile di Rafael Ithier, debuttando discograficamente con un album più in linea con il periodo pre salsa romantica,  “Arroz con Habichuela”. La canzone che dà il titolo all'album è scritta dal giovane cantautore e bassista cubano Juan José Hernández, autore anche di “No Hay Manera”, “Si La Ves Por Ahi”, e “Te Veo Nena”, interpretata da Charlie Aponte. Raggiunse il primo posto nella classifica Billboard Latin Tropical Albums e ha vinto il Latin Grammy 2007 per il “Miglior Album di Salsa”.


Si unì a El Gran Combo in questo decennio anche il bongocero Richie Bastar. “Sin Salsa No Hay Paraíso”, pubblicato nel 2010, venne lanciato con la canzone che dà il titolo all'album, scritta da Ricky Martínez, arrivando subito al numero 9 della Billboard Tropical Airplay Chart. Juan José Hernández scrisse, fra le altre “La Espuma y la Ola” e un buon successo ebbero anche i nuovi arrangiamenti di “A mi me Gusta mi Pueblo”, scritta dal cantante folk portoricano Andrés Jiménez, e di “Achilipu”, classico del 1971.


Nota dolorosa fu l’allontanamento nel 2013 di Eddie “La Bala” Pérez, cantante e sassofonista, licenziato mentre la sua salute peggiorava (morì il 9 agosto 2013 a 78 anni a Manatí, Puerto Rico). Con Ithier dai tempi di Cortijo y su Combo, era l'unico membro fondatore di El Gran Combo rimasto, a parte Ithier. I cori in falsetto di Eddie erano, fra I fan, un marchio di fabbrica de El Gran Combo. Virgil Rivera lo sostituì al sassofono contralto, portando nel gruppo anche il flauto e il clarinetto.  Un anno dopo (2014), fu il ballerino e cantante Charlie Aponte a uscire dal gruppo di cui aveva fatto parte per 41 anni col suo timbro canoro “jibarito” (rurale), artista delle parti improvvisate e dei duetti vocali con Jerry Rivas. Nel 2016 si deteriorò anche la salute di Víctor «Cano» Rodríguez, per 37 anni trombettista de El Gran Combo e fondatore della Escuela Libre de Música de Arecibo: morì nel 2017. Due anni dopo, per problemi alla schiena, fu Papo Rosario a dover lasciare il gruppo, sostituito da Joselito Hernández, già attivo con El Combo dal 2017. Nonostante queste tristi separazioni, l’arrivo del cantante Anthony García nel 2015 (in sostituzione di Charlie Aponte) dette nuovo slancio al gruppo, sia col singolo “Yo Soy Tu Amigo” (2015), sia con l’album “Alunizando”, al primo posto nella classifica Billboard, nella categoria album tropicali, per 3 settimane.


Anche per ragioni d’età, dei musicisti e del repertorio, gli ultimi dieci anni non potevano reggere il ritmo e I successi dei decenni precedenti, ma il bilancio complessivo di Ithier e de El Gran Combo è straordinario: concerti nei cinque continenti, oltre 40 album pubblicati, successi clamorosi come “Jala Jala”, “Me Liberé”, “Y No Hago Más Ná” e “Un Verano en Nueva York”. “Ithier è stato un uomo esemplare, autodidatta, con una personalità forte e schietta, che ha impresso il suo stile concreto in tutte le sue lotte, imprese e conquiste”, ha detto Agustín Montañez Allman, a nome del governo di Puerto Rico.


Alessio Surian

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