Ad Alta Voce! Ventennale del Coro delle mondine di Porporana, Consorzio Factory Grisù, Ferrara, 2-4 maggio 2025

Buona la prima! Non poteva andare meglio la prima edizione di Ad Alta Voce!, festival nato per festeggiare un compleanno speciale: i primi vent’anni del Coro delle Mondine di Porporana; e occasione per mettere al centro dell’ascolto le esperienze di canto corale, radunando a Ferrara gruppi da tutta la penisola proprio nel periodo, inizio maggio, in cui tradizionalmente le mondine partivano per andare nelle risaie dell’alta Italia. Insieme all’Associazione ORM-NE/Coro delle Mondine di Porporana hanno lavorato all’organizzazione del festival CPS La Resistenza e ARCI Ferrara, trovando ospitalità presso il Consorzio Factory Grisù (l’ex caserma dei vigili del fuoco, ora trasformata in centro polivalente) e, per due concerti, alla Sala della musica nel Chiostro di San Paolo: un festival caratterizzato da un accogliente spirito conviviale e interamente gratuito, tranne che per i due ultimi appuntamenti, il concerto e laboratorio di Rachele Andrioli. Venerdì pomeriggio il programma è stato aperto da una narrazione collettiva delle venti coriste del Coro delle Mondine di Porporana che hanno ricordato Ornella Marchetti, fondatrice del coro, deceduta nel 2013. Morena Gavioli, presidentessa
del coro ha ricordato come Ornella seppe coinvolgere Loredana “Dana” Cavallari e Anna “Nini” Zappaterra che avevano lavorato come mondine, dando vita a un coro, inizialmente di sei persone, che condivise per la prima volta in pubblico le sue cante il 24 giugno del 2005 durante la cena sociale della festa paesana di Porporana. Al Factory Grisù, sulla parete dietro il coro è stato appeso un circolo di cappelli di paglia colorati, quelli che durante il lavoro proteggevano da sole e, aggiungendo tela di iuta, dalla pioggia. Al centro dello spazio è in evidenza una cassetta di legno che fungeva da valigia e da seggiolino per il viaggio in treno. Accanto alla cassetta, in un cesto di paglia, le coriste hanno depositato i fazzoletti chiari che portano allacciati al collo durante i concerti e che, in quest’occasione, sono stati sostituiti da nuovi fazzoletti rossi. Questi oggetti sono andati ad integrare una mostra di fotografie e manifesti che percorrono i vent’anni di attività del gruppo, le visite alle case di cura e di riposo, i concerti nelle biblioteche e nelle scuole, le trasferte per i festival dedicati ai canti popolari, da Milano a Roma, il concerto alla Camera dei Deputati. 

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