Esbe – La Serenissima (New Cat Music, 2024)

Nel suo nuovo album “La Serenissima”, la cantante, compositrice e produttrice londinese Esbe, cattura la magia e la maestosità della città di Venezia, nelle sue architetture e nel suo mistero. Dopo essersi diplomata alla Royal Academy of Music, l’artista ha registrato e prodotto una grande varietà di musica dal suo studio nel nord di Londra, creando per ogni progetto un mix originale di stili diversi. La scrittura di Esbe è stata in parte ispirata al Nord Africa e all'Europa orientale, ma anche sostenuta dall’amore per la musica antica, in particolare John Dowland, così come per il folk britannico, il jazz e la musica classica indiana. Indubbiamente “La Serenissima” rappresenta un album eclettico – il decimo – di un’artista poliedrica, come testimoniato dalle precedenti uscite discografiche che hanno abbracciato viaggi in molti mondi diversi. Nel periodo tra il 2018 e il 2023 sono, infatti, usciti “Mystra – Songs from Byzantium”, ispirato ai viaggi nel Peloponneso e in Bulgaria, e “Desert songs” in cui Esbe ha selezionato i versi di poeti mediorientali tra l'VIII e il XIII secolo, tra cui Jalāl al-Dīn Muḥammad Rūmī. “Far Away”, raccolta di canzoni d'amore per chitarra solista – la prima passione di Esbe – e voce e “Ten songs” sono usciti entrambi nel 2019. Nel 2021 sono, invece, stati pubblicati “Saqqara” di ispirazione egiziana, “Under Cover” contenente reinterpretazioni di classici contemporanei con arrangiamenti orchestrali e suoni campionati e “Daughters of the desert”. “I Might Be Dreaming”, album di composizioni originali pubblicato nel 2022 ispirandosi ai sogni, ha preceduto “Blow The Wind Southerly” in cui risaltano le abilità vocali di Esbe in arrangiamenti a cappella di canzoni medievali e folk, uscito nel gennaio 2023. Esbe apre le undici tracce de “La Serenissima” con un omaggio alla musica barocca italiana reinterpretando il classico madrigale di Giulio Caccini “Amarilli, Mia Bella” composto nel 1602. La title track, un valzer cadenzato e delicato, immagina il pittore veneziano Canaletto dipingere a memoria futura i grandi palazzi lagunari e il ponte di Rialto; il testo riflette sull’innalzamento delle acque della laguna a causa del cambiamento climatico. Segue “Te Amo”, una canzone d’amore con testi in latino e una melodia medievale segnata da effetti elettronici e belle percussioni cadenzate che le danno profondità. L’uso dell’eco vocale da parte di Esbe imprime fluidità e un’aura lunare evocando il riflesso scintillante del suono nelle acque in cui è immersa Venezia e caratterizza diverse tracce di quest’album. Ad ogni modo, come in tutta la sua produzione, Esbe utilizza una varietà di atmosfere: così la chitarra classica dilaga nella traccia strumentale “Footsteps”, in cui propone l’originale melodia dai toni espressivi, e nella splendida, solenne “Victory Pageant”, che ritrae un esercito medievale di ritorno dalla battaglia, con un suggestivo riff alla chitarra. La tragica “Death In Venice”, invece, evoca un antico, malinconico lamento: qui, si ascolta un bel giro melodico e di bassi ancora alla chitarra. Quasi a contrasto in “Little echo” la voce è accompagnata semplicemente da un brillante piano elettrico, mentre “Palazzo”, il penultimo brano, ha testi appassionati in turco e costituisce quasi una colonna sonora con arrangiamento orchestrale. La produzione musicale eclettica e variegata di Esbe presenta anche importanti armonie medievali, come nell’articolato brano di chiusura “La Serenissima Remembered”. Oltre alla sua formazione classica, Esbe fa riferimento anche a stili musicali contemporanei provenienti da tutto il mondo e a groove pop, atmosfere oniriche e new age. Grazie a questa miscela eclettica crea un paesaggio sonoro unico e distintivo. Da Londra, Esbe propone un affresco ambientato a Venezia dalle atmosfere malinconiche, eclettico e originale, dal suono spaziale che fa dell’apertura alle integrazioni tra diverse espressioni musicali il suo principale punto di forza. 


Carla Visca

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