Tiziano Tononi|Emanuele Parrini – The Many Moods of Interaction (Felmay Records, 2023)

A partire dalla fine degli anni Sessanta, l’orizzonte del jazz si è aperto sempre di più includendo strumenti fino ad allora legati ad altri generi come la musica classica, così come ha proposto combinazioni sempre più ardite. Un duo per soli violino e percussioni rappresenta, però, un incontro singolare, quanto rischioso, e ciò per le caratteristiche intrinseche di questi due strumenti. A sperimentare questo peculiare dialogo sono Tiziano Tononi, batterista tra i più apprezzati della scena jazz italiana, e il talentuoso violinista Emanuele Parrini, i cui rispettivi percorsi musicali si sono incrociati ormai vent’anni fa quando entrambi furono protagonisti nel progetto Rotella Variations con Tiziana Ghiglioni. Successivamente non sono mancate le occasioni per i due strumentisti di poter mettere a confronto i rispettivi background artistici e trovare nella medesima visione aperta della musica un territorio comune da esplorare intersecando jazz e musica contemporanea, come nel caso del progetto Nexus. Ha preso vita, così, “The Many Moods of Interaction” album inciso nell’autunno del 2021 e che raccoglie dieci composizioni originali che compongono un universo sonoro ricco di sorprendenti intuizioni, giocato tra brillanti interazioni e molteplici colori strumentali in cui perdersi. In ogni brano, Tononi e Parrini sviluppano un dialogo serrato che nasce dal reciproco ascolto e da una concezione libera dell’approccio alla musica in cui riscoprire la natura ancestrale del suono, della melodia e del ritmo. L’ascolto svela una varietà di atmosfere, suggestioni e ambientazioni sonore frutto di una peculiare ricerca timbrica con il violino tessere melodie ora sofferte ora brillanti, e la batteria ad erigere ardite architetture ritmiche. Ad aprire il disco è “Peaceful Warrior” firmata da Tononi e dedicata all’attivista americano Leonard Peltier che da lungo tempo lotta per i diritti dei nativi americani, nella quale il violino espone il tema per poi proporne imprevedibili variazioni. Si prosegue con “No Title” di Parrini in cui il suo violino ci consegna il brano forse più originale di tutto il disco sia sotto il profilo compositivo che da quello prettamente concettuale. Il violinista è protagonista ancora nella scintillante “Victor” dedicata al figlio e nella complessa costruzione sonora di “Song for Romero”, mentre in “The Water Protectors” di Tononi ritornano le battaglie dei Nativi Americani le cui musiche rituali sono evocati dal ritmo cadenzato della batteria su cui si inseriscono le dolenti linee melodiche del violino. La magnifica rilettura di “Spered hollvedel” di Alan Stivell ci conduce verso il finale in cui non poteva mancare uno spazio riservato all’improvvisazione con “Three colors of improvisations in A curved space” declinata in tre sequenze nelle quali l’inteplay tra i due strumentisti ci regala il momento di più intensa creatività del disco culminando nel gioco di contrasti di “Circle (Red)”. La ripresa dell’iniziale “Peaceful Warrior” dedicata a Mumia Abu Jamal, attivista del Black Panther Party, chiude un disco di rara intensità e fascino da ascoltare con grande attenzione. tizianotononi.bandcamp.com


Salvatore Esposito

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