Musica Nuda – Musica Nuda 20 (6T3, 2023)

Vent’anni di Musica Nuda: questo è l’anniversario che ha spinto Petra Magoni e Ferruccio Spinetti a pubblicare un nuovo album a pochi mesi dall’uscita dell’ottimo disco omaggio "Girotondo de André", garantendo a chi ascolta circa quaranta minuti di eleganza, leggerezza e maestria di strumento e voce. Sono venti anni quindi che i due - dopo essersi conosciuti in un Club in provincia di Fermo, e dopo la richiesta di Petra a Ferruccio di sostituire il suo chitarrista malato in una data di qualche giorno dopo – suonano e cantano insieme felicemente, in Italia e nel mondo, senza aver smesso mai, mostrandosi sempre nella loro essenzialità “nuda”, con sempre maggiore sicurezza e con il consueto brio: “Sai, la felicità soffia verso chi ridere saprà” canta Petra in “Ridere”. Nel tempo la proposta di Musica Nuda si è perfezionata, è stato limato ogni eccesso, o meglio, ogni virtuosismo inessenziale, l’idea è maturata così come i suoni del contrabbasso e della voce. In questo ultimo lavoro ci sono alcuni passaggi importanti da annotare: i tredici brani (più la quattordicesima bonus track, impertinente, birichina e dal titolo inequivocabile: “La puzzetta”) sono scritti in parte dallo stesso Spinetti in coppia con Luigi Salerno (“Guardami”, uscito anche come singolo, vede tra gli autori, oltre i primi due, anche Frankie hi-nrg mc, mentre la delicata “Ridere”, già citata, è stata scritta da Spinetti e Alessio Bonomo), altri invece da Max Casacci dei Subsonica, da Francesco Cusumano, da Tony Canto, da Giovanni Block, da Susanna Parigi, ecc. Sono tutte scelte intelligenti e felici, fresche, vive; e se tutte queste canzoni sembrano legate da un filo leggero che riporta a un mondo infantile, tra calabroni, muli, formiche, rondinelle e giapponesi che somigliano ai cinesi, ci si accorge che si tratta solo dei ciottoli di un viale in un parco giochi attraversato dai due artisti, durante l’intenso “Viaggio straordinario” (il viaggio della vita e dell’incontro artistico) che apre l’album. Un viaggio, infine, dove ogni tanto Musica Nuda indossa, giocando con le trasparenze, qualche leggera veste: la chitarra di Tony Canto o il bouzouki di Ferruccio o, ancora, i cori di Frida Bollani Magoni in “Guardami”. Concludendo, le congratulazioni per questo ventennale sono obbligatorie e necessarie ma allo stesso tempo spontanee e felici; ci sono troppe produzioni in Italia e questo crea disagio spesso nello scegliere e nel discernere anche tra gli addetti ai lavori. In questo caso però, fortunatamente, ci si muove in un mondo ben noto e di gran classe; e in più, andando comunque sul sicuro, gli estimatori della prima ora possono anche interrogarsi su come questo progetto sia cambiato nel corso di questi vent’anni, scoprendo l’evoluzione del gioco d’incastro tra voce e contrabbasso, con uno Spinetti totalmente padrone del suono e una Magoni matura, diretta e consapevole della forza della sua voce. "Musica Nuda 20" è quindi un album consigliatissimo. 


Elisabetta Malantrucco

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