Beppe Gambetta, Teatro Alessandrino, Alessandria 13 aprile 2023

Giovedì 13 aprile al Teatro Alessandrino di Alessandria è andata in scena la prima piemontese dello spettacolo "Dichiarazioni d'Amore - Storie di un domatore di note", tratto dall’omonimo libro di Beppe Gambetta, accompagnato dall’attore e musicista Andrea Nicolini, per la regia di Sergio Maifredi. Lo spettacolo racconta i momenti principali della biografia del chitarrista genovese, a partire dall’adolescenza, dall’infatuazione per la musica e la chitarra, folgorato dal chitarrista fenomeno Bambi Fossati, passando per il rifiuto del Conservatorio a iscriverlo tra i suoi alunni, e la scelta conseguente di imparare da autodidatta, fino alla scoperta di Doc Watson e del flat picking, tecnica di cui diventa uno dei massimi esponenti. Da qui partirà un percorso che porterà Gambetta a viaggiare per il mondo, sempre da indipendente (e lo sottolinea con il brano Amica Libertà), e che nello spettacolo è raccontato attraverso episodi interpretati dall’attore Andrea Nicolini, accompagnati e intervallati dagli interventi di Gambetta. 
In questa storia, Genova ha ovviamente una parte centrale, sottolineata da un cesto di basilico posto in primo piano sul palco, che resterà illuminato per tutta la sera. I momenti fondamentali della sua carriera vengono ricordati con molta riconoscenza verso tutti gli artisti e organizzatori che l’hanno sostenuto. Bellissimo il racconto della nascita del primo disco “Dialogs”, registrato on the road negli USA, con le peripezie per incontrare tutti i musicisti americani che vi hanno preso parte, e il mixaggio a San Francisco. Un sogno che si realizza grazie all’amicizia di questi grandi musicisti. Qui Gambetta approfitta per dare sfoggio della sua bravura, eseguendo “Slow Creek”, “Notes from the road” e “La Musica Nostra”. Un altro momento di svolta ricordato nello spettacolo è l’invito a partecipare al festival di Winfield in Kansas, dove Gambetta si presenta come l’unico chitarrista flat picking italiano, e quindi il migliore, ma soprattutto avrà l’occasione per entrare in contatto con altri musicisti con cui nasceranno amicizie e collaborazioni, racconto contrappuntato da “Lonesome road
blues” e “Randall Collins”. Altrettanto importante l’arrivo al Porta Festival in Cecoslovacchia prima della caduta del muro, con il viaggio, allora non scontato, dall’altra parte dell’Europa. Molti anche i momenti in cui l’artista genovese ricorda episodi divertenti, soprattutto all’inizio della carriera, come il racconto degli incontri notturni sui treni tra Piemonte e Liguria, accompagnato da una versione blues di “Jamin-a”, il tentativo di inserirsi nella nascente disco music con “Disco Fingerpicking”, il matrimonio alle Hawaii o il racconto di una notte a Stoccolma, dando sempre prova dell’apparente semplicità nell’eseguire brani in realtà molto complicati, come nell’esecuzione di “On the road with mama”. Questo racconto di una vita passata in giro intorno al mondo è in realtà la storia di una passione bruciante e di un sogno che si avvera, e si chiude tornando a Genova, parlando del suo rapporto con questa la città, e con l’esecuzione della bellissima “Dove Tia O Vento”. Il bis è dedicato a Fabrizio De Andrè con il brano “Un Panino”, in cui Gambetta, accompagnato alla fisarmonica da Andrea Nicolini, prova a immaginarsi cosa potrebbe dire oggi il più illustre cantautore genovese se potesse vedere quello che sta succedendo nel mondo. 


Giorgio Zito

Foto e video di Giorgio Zito

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