Claudia Cantisani – Sabrina sul Petrolio (La Stanza Nascosta Records, 2023)

Terzo album per la vocalist e autrice Claudia Cantisani intitolato “Sabrina sul Petrolio”. Dieci tracce scritte insieme a Felice Del Vecchio, che ha curato tutti gli arrangiamenti. In apertura troviamo “L’affare di famiglia”, un raffinato blues con un pianoforte che rincorre la tromba e sostenuto da un ritornello efficace che ci porta al boogie della title track (“era inverno quella sera, coprifuoco e quarantena, il calore dei ricordi mi cullava e mi stringeva, uno spirito ribelle su quei pattini a rotelle”) arricchita dalla voce calda e profonda di Alessandro Haber. Con “Quel gusto maledetto”, cantata sull’iniziale linea di basso, poi accarezzata dal pianoforte e dalla diamonica, si arriva a “Blu elettrico”, scritta da Sergio Caputo nel 1996 per il disco “I love jazz”, che interviene con la sua chitarra elettrica, macchiata dal sax soprano e dalla tromba. Un pianoforte nervoso e un trombone scandiscono “La storia di Egido” (“Sfidando il tracollo, mi dirigo sulla strada per far spesa d'un piacere che mi servirà vendetta”) in odor di Buscaglione, climax che ritorna anche nella successiva ironica “Fredaster”, cantata insieme ad Andrea “Iena” Agresti, con una brillante sezione fiati e il vibrafono. “Un paradiso del jazz” (“Sarà da sempre colpa dell’aldilà col suo disturbo istrionico di personalità, ci vuole arte leggera che ci traghetterà dalla nota radiopoli/mafiopoli sul set di Chocolat”) ha atmosfere vintage con un bell’intreccio tra sax e clarinetto, invece “Via vai” è molto notturna con tromba e contrabbasso. “Fragole e rum” è un leggero funky con il testo di Egidio Lofrano sopra un tappeto di tastiere, flauto e tromba. Ricami di chitarra tratteggiano la delicata “E sarà musica” (“Vorrei poter rifare tutto il mondo per dirti che non conoscerai paure e lacrime, vorrei saper dipingere l'inverno per fare ridere sui colori della nostalgia”) con un crescendo vocale e sonoro, sottolineato dal trombone e dal sax soprano. Chiude il disco lo strumentale “Virus93” con i vocalizzi della Cantisani e le fughe virtuosistiche del pianoforte. Un ottimo lavoro che ci consegna Claudia Cantisani tra le stelle del jazz (non a caso il prossimo 23 aprile presenterà il disco al mitico Blue Note di Miilano) con uno stile molto personale in bilico tra retò e sonorità più fresche e moderne, grazie anche agli ottimi musicisti del panorama musicale italiano che vestono le canzoni con atmosfere sempre calzanti. La prova vocale della cantante è impeccabile, con una bella gamma di colori. Inoltre, la dizione è perfetta e non eccede mai in una tecnica fine a sé stessa. “Sabrina sul Petrolio” ha classe ed eleganza: è da salvaguardare con cura. 


Marco Sonaglia

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