Dariush Talai, Pejman Tadayon, Hamid Mohsenipoor, Fondazione Giorgio Cini, Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati, Isola di San Giorgio, Venezia, 31 marzo 2023

Nel 2001, alla Fondazione Cini, insieme a Djmachid Chemirani, Dariush Talai aveva offerto una memorabile introduzione al Radif, il sistema modale persiano, di cui è fra i migliori interpreti. I suoi strumenti sono il tar e il setar, i liuti a sei e quattro corde. Nell’ambito degli studi sui sistemi modali delle tradizioni iraniane, arabe e turche Talai si è distinto anche come insegnante e ricercatore e l’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati della Fondazione Cini ha organizzato un doppio appuntamento in occasione della sua visita a Venezia: un concerto il 31 marzo, preceduto da un’intervista il 30 marzo con Giovanni De Zorzi su “L’eredità, l’estetica e il presente del radif persiano”: trasmesso in diretta streaming, l’incontro ha permesso di avvicinare diversi aspetti delle pratiche musicali improvvisate e del repertorio del Radif persiano. Proprio l’estetica del Radif è stata sviluppata in concerto insieme a Hamid Mohsenipoor al tombak e a Pejman Tadayon al barbat, curatore 
anche delle note del programma di sala. Di quest’ultimo, Squilibri ha recentemente pubblicato “Non siamo sufi” e “Il Radif per oud”: esecuzione integrale del Radif così come è stato codificato da Mirza Abdollah in 360 brani, trascritti e pubblicati in un volume di 480 pagine da Dariush Talai. Rispetto a Mirza Addollah, vissuto fra il 1843 e il 1918, Talai può essere riferito alla terza generazione dei suoi allievi ed è conosciuto da chi studia tar e setar per aver messo a punto un suo originale sistema di trascrizione musicale, uno dei risultati del suo impegno accademico con l’Università e il Centro per la Conservazione della musica tradizionale di Teheran, con il Centre d’Études de Musique Orientale (C.É.M.O.) dell’Università Sorbona di Parigi. Il concerto del 31 marzo è stato seguito da un pubblico numeroso e attento nella capiente Sala degli Arazzi. In apertura, Dariush Talai si è presentato da solo e, nel primo brano, ha suonato il setar, cominciando ad esplorare una serie di gusheh,
termine che letteralmente significa “angolo”, ma che, riferito alla musica, indica specifiche linee melodiche. Ha così disegnato una cornice meditativa, alternando momenti più dilatati e introspettivi a cadenze più articolate e intense, veicolando una profonda concentrazione e capacità di ascolto, di interpretazione sonora dello spazio e del tempo vissuto nell’istante in cui viene prodotta la musica. Quando Hamid Mohsenipoor l’ha raggiunto aggiungendo alla trama sonora i ritmi del tombak, Talai ha offerto un saggio della sua arte con il tar, espandendo il ventaglio di sonorità e volumi soprattutto nei registi gravi. Nel terzo brano, ai due musicisti si sono unite le sei corde e la profondità sonora del barbat di Pejman Tadayon: Talai è tornato al setar, mentre Mohsenipoor ha offerto ai due compagni di viaggio un ritmo Nastari, associato nel Radif al Dastgah-e-Nava e a ispirazioni mistiche. Nell’intervista del 30 marzo, sollecitato da De Zorzi a definire la modalità compositiva-improvvisativa del
trio, Talai ha descritto il loro far musica insieme come un incontro, una conversazione fra persone che hanno familiarità con l’argomento di cui si sta parlando e che prestano attenzione sia alla parte ritmica (Zarbi), sia alla parte metrica, radicata nella prosodia poetica (Avaz), esplorando in questo ambito quella che ha definito come l’ “anatomia” delle varie gusheh, che prevede una parte iniziale, uno sviluppo ed una conclusione. Pur non considerandosi dei cantanti, i tre musicisti hanno voluto offrire al pubblico presente anche un esempio di Tasnif, la forma cantata del Radif che può essere inserita in qualsiasi parte di un concerto. In questo caso hanno preferito collocarla proprio al termine, legando in un brano di circa otto minuti, con un tempo medio, tre composizioni poetiche dello stesso Talai, intrecciando magistralmente le tre voci accompagnate da tombak, barbat e setar. 


Alessio Surian

Foto e video di Alessio Surian

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