Claudio Orfei è un musicista e cantautore che, dopo tanti anni di studi e ricerche, approda al suo debutto discografico intitolato “My Wonderland”. Dieci tracce scritte da Orfei e arrangiate con Luca Bellanova. Il CD ha una lussuosissima confezione rigida orizzontale, come un libro da sfogliare, con 52 pagine di carta pergamenata e un suggestivo reportage fotografico di Claudio Martinez in puro stile Tim Burton. “My Wonderland” (“Pregava davanti allo specchio con in mano una tazza d i tè, diffidava dei saggi sospesi, appesi al muro come trofei, disegnava posti in cui sostare e scriveva ‘Aiuto’ nell'aria”) apre il disco con un caldo tappeto di pianoforte, archi e fiati. La successiva “Pace sarrà”, scritta in napoletano con Maria Pia De Vito che interviene con la sua voce è un valzer cullato dagli archi. “Jasmine” è cantata in inglese con Raffaella Siniscalchi e ha un’atmosfera più etnica con le percussioni, i ricami del clarinetto e del pianoforte. Molto intensa “Tra bene e male” (“Parlami di due bestie simili che timide si rincorrono nel vento con la fede di chi sa trovarsi dentro gli angoli, riconoscersi tra i vicoli e da una rosa nata dalla tua ferita. Tra bene e male c'è un tempo per potermi abbandonare in una barca alla deriva, con una luce in fondo al cuore, nel tuo silenzio che risponde al mio istinto di scappare e il tuo odore che disegna la mia strada per tornare”) vestita del violoncello di Giovanna Famulari e l'immancabie pianoforte. Si cambia atmosfera con la bossa nova di “Danca das Fadas” con le voci di Elisabetta Antonini e Susanna Stivali, i colori della chitarra classica e del clarinetto. Ci si contamina linguisticamente con gli intrecci vocali di Raffaella Misiti, Barbara Eramo, Raffaella Siniscalchi, Susanna Stivali, Elisabetta Antonini in “Agua da Lua”. Invece, “Cuenta” è un tango passionale con l'organetto di Alessandro D’Alessandro e la voce di Giulia Annecchino. “My Hope” è tutta giocata con delle armonizzazioni vocali veramente interessanti. Le Romane (Raffaella Misiti e Arianna Gaudio alle voci, Annalisa Baldi alla chitarra e Desiree Infascelli alla fisarmonica) intervengono in “Canta che ti passa”, sottolineando l’andamento mosso e popolare della canzone. In chiusura troviamo “Looking for Myself”, ancora in inglese, con un arrangiamento notturno intriso di jazz.
Un debutto di grande livello, dove si coglie tutta la preparazione musicale di Orfei. Gli arrangiamenti e i testi sono eleganti, raffinati, misurati. La voce è ricca di sfumature, capace di attraversare diversi stati d'animo e di amalgamarsi bene con tutti gli ospiti del disco. “My Wonderland” è un magico viaggio dove è bello perdersi tra suoni e atmosfere sognanti, disincantate, come in un vero paese delle meraviglie.
Marco Sonaglia
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