Väsen – Melliken (Olov Johansson Musik, 2023)

Due anni fa i Väsen avevano raccolto venti splendidi brani in “Duo”, equamente divisi fra rivisitazioni di melodie tradizionali e nuove composizioni.  Il nuovo album, il quattordicesimo in studio, si apre con “Ridmarsch från ön”, ribadendo da subito il consueto amore per la tradizione, così come la capacità di rinnovarla attraverso proprie composizioni (questo brano è firmato da Mikael Marin) e con l’impasto e la punteggiatura acustica unica prodotta dalla combinazione delle cinque corde della viola da spalla con la nyckelharpa.  “Melliken” era il soprannome con cui veniva chiamato il violinista Per Persson Menlös a Hedesunda, suo villaggio natale, fra Avesta e Gävle, non lontano dal fiume Dal, il Dalälven. Le melodie tradizionali registrate dai Väsen nel nuovo album sono tutte legate alle regioni lungo le sponde del Dalälven, al confine tra le province di Uppland e Gästrikland e raccontano come il fiume non fosse una frontiera per le persone che vi abitavano, anzi: il Dalälven facilitava gli spostamenti e i collegamenti. E i Väsen confermano questo spirito, utilizzando il repertorio legato al Dalälven per coinvolgere (al di fuori delle sedute di registrazione) altri musicisti, com’è il caso di Ale Möller.  Sono 38 anni che Mikael Marin (basso-viola, violoncello da spalla) e Olov Johansson (nyckelharpa, kontrabasharpa) condividono concerti e tour: come Väsen hanno sviluppato una complementarità di suoni e una presenza scenica che li rende unici, interagendo in modo giocoso e, al contempo, sempre impeccabile. Racconta Olov Johansson: “Quando suono con Mikael, ho la sensazione di essere ‘a casa’. Ma una casa musicale che viene costantemente rinnovata, raffinata e cambiata in base alla passione musicale del momento. Mi dà fiducia e sicurezza, naturalmente musicale, ma sempre piena di sorprese e nuove idee”. Nel 1990 Olov è diventato il primo campione mondiale di nyckelharpa. Ha iniziato a suonare la nyckelharpa nel 1980, quando aveva quattordici anni, ed è stato nominato “riksspelman” (maestro musicista) nel 1984. Olov ha studiato con i leggendari Curt Tallroth e Erik Sahlstrom ed è attualmente insegnante al Royal College of Music di Stoccolma. Mikael Marin ha iniziato con il violino, con una passione per gli anziani violinisti della regione dell'Uppland, Yvar Tallroth, Olov Janson, Leonard Larsson e per violinisti meno conosciuti della sua città natale, Enköping, come Sven-Erik Larsson che è stato anche il costruttore del suo primo violino e della sua prima viola. Ricorda: “Ho cominciato a frequentare la scuola di musica a quindici anni. Quando ho scoperto la viola sono rimasto affascinato dal suo suono. Ma è stato solo quando abbiamo formato i Väsen che ho iniziato a usare la viola nella musica tradizionale. Sono sempre stato un musicista ‘di gruppo’. Non mi sono mai considerato un accompagnatore. Il mio modo di suonare le armonie e le seconde voci, sviluppato nel corso degli anni, è importante quanto quello del solista. Ma negli ultimi due anni ho lavorato molto di più sull'aspetto melodico. E questo mi ha dato nuove soddisfazioni”. Come nel precedente, hanno incluso nell’album dieci brani tradizionali cui hanno aggiunto nuove composizioni: cinque di Mikael Marin e tre di Olov Johansson, quest’ultime otto raccolte soprattutto nella seconda parte dell’album. Un gioco intrigante: ascoltate tutti e diciotto i brani senza prima osservare chi li ha composti e a distinguere quelli antichi da quelli scritti dai Väsen. Cosa aiuta nel distinguerli e cosa rende la scelta difficoltosa? 


Alessio Surian

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