Vanessa Tagliabue Yorke – The Princess Theatre (Azzurra Music, 2022)

Sin dal debutto come solista con il live “Racine Connection” del 2012, il percorso artistico Vanessa Tagliabue Yorke è stato caratterizzato da una tensione costante verso l’esplorazione di nuovi linguaggi e territori sonori, creando, sperimentando, ma soprattutto dando vita a progetti musicali di grande originalità nei quali è emerso tutto il suo talento e la sua creatività. Negli ultimi anni l’abbiamo apprezzata in “Nocturnes” alle prese con il songbook di Edith Pia e in “We Like It Hot” in cui rileggeva il repertorio di Annette Hanshaw, ancor più sorprendente è stato il più recente “Diverso Lontano Incomprensibile” che la vedeva protagonista in prima persona come autrice e arrangiatrice alla guida di un eccellente ensemble di musicisti. A due anni di distanza da quest’ultimo, la ritroviamo con “The Princess Theatre” album nel quale ha raccolto tredici brani di cui nove dal vivo e tre in studio, registrato in duo con il pianista Paolo Birro e con la partecipazione di Fabrizio Bosso alla Tromba. Ispirato alla serie di musical realizzati da Jerome Kern con Guy Bolton e P.G.Woodehouse e passati alla storia come “The Princess Theatre Shows” dal nome della sala che li ospitava situata a New York sulla 39° strada, il disco ha preso vita tra il 2019 e il 2019, anni tra i più sconvolgenti della nostra storia durante i quali Vanessa Tagliabue Yorke si è ritrovata a scrivere musiche e testi originali particolarmente introspettivi e radicali sul piano estetico. A riguardo la cantante brianzola, nella presentazione scrive: “Questa condizione di necessità che rinnovò il linguaggio musicale di jerome Kern nel 1915 ha toccato anche me in questi ultimi anni. Tornando in qualche modo ad un modello a me caro, quel perfetto equilibrio tra voce, pianoforte e tromba che avresti ascoltato nei dischi di Bessie Smith, Bertha Chippie Hill o Ida Cox, dove la narrazione è intima e potente allo stesso tempo, ho trovato una formula che ha permesso alla mia immaginazione musicale di abbracciare la forma canzone senza rinunciare al mio atteggiamento sperimentale”. L’ascolto ci schiude le porte del Teatro della Principessa, un palco avvolto da una atmosfera intima su cui prende vita uno spettacolo immaginifico in cui la cantante veneta ci conduce nel suo universo musicale in cui ora rilegge magistralmente standard come “A flower in a lonesome thing”, “I covered the waterfront”, “Stardust” e “The way you look tonight”, ora ci regala perle di sua composizione come la sublime “I’ve stolen a dream” e “Aedh Wishes for the Clothe of Heaven” in cui giganteggia la tromba di Fabrizio Bosso nel dialogo con il pianoforte di Paolo Birro. Non mancano soprese come la struggente versione di “Notturno” di Maurizio Fabrizio, portata al successo da Mia Martini e qui riletta con incredibile originalità da Vanessa Tagliabue Yorke, o le autografe “Leon”, “Ever” e “Don’t leave me” nelle quali spicca la sua scrittura brillante ed ispirata. Ciò che colpisce è, però, la perfetta alchimia tra la superba vocalità della cantante venera e il pianoforte di Birro che con grande abilità ne sostiene i virtuosismi, ne esalta il lirismo nelle ballad, così come non si risparmia nel gettarsi a capofitto negli spaccati più swing. Insomma, “The Princess Theatre” è ci svela la dimensione più intima e introspettiva della personalità artistica di Vanessa Tagliabue Yorke e nel contempo ci consegna un lavoro di assoluto pregio musicale. www.vanessatagliabueyorke.com - www.azzurramusic.it


Salvatore Esposito

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