Cantante jazz dal talento poliedrico, Vanessa Tagliabue Yorke vanta un percorso artistico e formative di grande spessore, nel corso del quale ha dato alle stampe due ottimi album come il debutto “Racine Connection” del 2012 e lo splendido “Contradanza” del 2015 che l’ha proiettata tra le voci più apprezzate del Club Tenco. Il suo nuovo album “We Like It Hot” giunge a quasi due anni di distanza dal precedente, e la vede rileggere magistralmente il repertorio di Annette Hanshaw, voce inconfondibile della scena jazz newyorkese degli anni Venti, il cui timbro caldo e raffinato stregò gli States e gli valse il soprannome di “The Personality Girl”. L’indole timida ed umile, portò la cantante americana a preferire le jam sessions con amici piuttosto che i tour, tant’è che nel 1935, all’apice della carriera, si ritirò dalle scene, lasciandoci alcune straordinarie incisioni che la vedono protagonista al fianco di musicisti come Eddie Lang alla chitarra, Joe Venuti al violino, Benny Goodman, Jack Teagarden, Adrian Rollini al sax Basso, Miff Mole al trombone, Jimmy e Tommy Dorsey, Red Nichols e Frank Signorelli al pianoforte. Presentando il disco, Vanessa Tagliabue Yorke scrive nella presentazione: “Ha per me un fascino misterioso. Questa imprevedibile interruzione della sua esperienza musicale ha sortito l'effetto di cristallizzare un feeling e un senso musicale che appartiene solo a quell'epoca e che però non cessa di stupirmi e di trasmettere una sorta di vitalità e di novità. Annette per me è il simbolo di una femminilità nobile, elegante, pulita, di una creatività che in qualche modo rifiuta lo Spettacolo e che forse è consapevole di quanto sia difficile mantenere un rigore morale e spirituale passando attraverso queste luci abbaglianti”. Ad accompagnare la cantante in questa nuova avventura è uno straordinario trio composto da Paolo Birro al pianoforte, Francesco Bearzatti alla tromba e Mauro Ottolini al trombone, tre tra i migliori strumentisti della scena jazz italiana che hanno costruito un architettura sonora perfetta in cui si inserisce al voce duttile e multiforme della Tagliabue York. Il risultato è un gioiello di pura bellezza che, attraverso i suoi dodici brani, ci conduce indietro nel tempo evocando un epopea storica per la musica jazz. Durante l’ascolto a brillare sono, così, brani come l’iniziale “Moon Song”, “Little White”, la superba rilettura di “Lover Come Back To Me” e una gustosa “Body And Soul”. In questo contesto non si può non lodare i tre musicisti che la accompagnano, assecondando e cesellando il suo timbro vocale, ma allo stesso tempo ritagliandosi spaccati solistici di grande rilievo. Insomma “We Like It Hot” è un disco fuori dal tempo perché oltre il tempo, con la voce di Vanessa Tagliabue Yorke ad incantare gli ascoltatori brano dopo brano.
Salvatore Esposito
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