Festival de Fès des Musiques Sacrées du Monde, Fès (Marocco), 9- 12 giugno 2022

Dopo due anni di silenzio dovuti all’emergenza sanitaria, si ripropone, nella splendida cornice della Medina di Fès, la ventiseiesima edizione del Festival des Musiques Sacrées du Monde: quattro giorni di concerti e una giornata di studio dedicati a tema de “L’architettura e il sacro”. Si è trattato di una ri-edizione cautelarmente molto ridotta rispetto alle precedenti, che però ha mantenuto la propria rilevanza internazionale e un noto spessore artistico-culturale. Durante le quattro giornate si sono esibiti centoventi musicisti provenienti da più di quindici paesi a rappresentare la pluralità, le identità culturali e spirituali. L’etnomusicologo Bruno Messina, per la prima volta direttore artistico del festival, si definisce lui stesso figlio di culture mediterranee diverse e connesse: madre arabo-andalusa di Casablanca e padre Siciliano cresciuto a Tunisi. “La musica e l’architettura sono arti strettamente collegate. Tutto nella musica è storia di linee, forme e ornamenti, si tratta di costruzioni, di pieni e vuoti, sovrapposizioni e altezze” ha dichiarato il direttore, mettendo in luce, inoltre, il legame tra il festival e il territorio. 
La città Fès, la Medina più grande del mondo arabo che nasconde, dietro ai suoi bastioni, numerosi tesori: moschee, maderse, riad, palazzi e sinagoghe, incastonate come gioielli all’ombra delle mura e tra le stradine del suk dove si svolge la brulicante vita quotidiana della città e, in questo caso, anche il festival. Il legame tra musica e architettura è evidente anche nella scelta dei luoghi deputati ai concerti che ben rappresentano l’idea di costruzione, di intersezioni prospettiche, di pieni e vuoti che dialogano con le altezze e le forme armoniche dei canti e delle melodie, capaci di modellare la solennità dello spazio e invitare a un intimo raccoglimento. Cominciamo il nostro viaggio dal primo dei luoghi scelti, le antiche mura di Bab Al Makina, la porta monumentale che unisce la Medina con la Nouvelle Ville. Qui si sono svolte la serata di apertura e gli eventi principali delle quattro giornate. Occorre innanzitutto ricordare la risonanza del festival di Fès a livello internazionale e istituzionale: dal 2018 è in partenariato con l’UNESCO che ne riconosce l’importante attività di promozione e diffusione di musiche tradizionali del mondo. 

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