Chouk Bwa & The Ångströmers, Fête de la Musique, Abbaye de Forest, Bruxelles, 19 e 21 giugno 2022

Cinque giornate di festa della musica, 650 concerti e “animazioni musicali”: la 38esima edizione della Fête de la Musique ha fatto vibrare il Belgio da decine di palchi, piazze e parchi di ogni dimensione. Se è difficile azzardare una sintesi, diamo qui spazio ad uno dei gruppi che meglio ha interpretato lo spirito della festa musicale, lo stesso spirito con cui da dieci anni pratica la Mizik Rasin haitiana: i Chouk Bwa. Ad Haiti sono noti perché, come strumenti, utilizzano rigorosamente solo voce, tamburi tradizionali, metalli e bambù, scelta che li distingue dalla maggior parte dei rappresentanti del movimento Rasin, legato alla musica tradizionale vudu haitiana. Nei loro canti risuona la voce dei contadini haitiani, la loro lotta quotidiana per la sopravvivenza che prende forma nei versi nell’evocazione di scene di vita quotidiana, ma anche in frasi taglienti di protesta politica, nella cornice del repertorio sonoro del “rito Congo” haitiano, evidenziandone l'ampia diversità del vocabolario coreutico, gestuale e ritmico che trae linfa dalle comunità di Lakous Badjo, Souvenance e Soukri a Gonaives. 
Così si sono presentati, tre cantanti e tre percussionisti, ad Abbaye de Forest, a Bruxelles, il 21 giugno per celebrare in un bel parco con BRASS, Centre Culturel de Forest un incontro che ha coinvolto e fatto ballare persone di ogni età sospinti dalle voci, dal ballo e dalle percussioni di Edèle Joseph, Maloune Prévaly e Gomez Djopipi Henris e dal trio di instancabili percussionisti formato da Jean Rigaud Aimable, Riscot Cedieu, Sadrack Merzier. Da qualche anno, Chouk Bwa ha avviato un’intensa collaborazione anche con due maestri dell’elettronica, Frédéric Alstadt e Nicolas Esterle, gli Ångströmers che offrono la loro sensibilità dub e le loro alchimie ritmiche filtrate con sintetizzatori modulari e strumenti elettronici vintage (niente laptop, niente drum machine): gli strumenti elettronici pescano i sample direttamente dai tamburi amplificando figure ritmiche che raccontano tutte le famiglie vudu. Hanno cominciato a tenere concerti insieme già nel 2018 e a registrare. Per primo è arrivato l’album “Vodou Alé” cui stanno facendo seguito in questi giorni gli EP “Ayiti Kongo Dub” distribuiti dall’etichetta Bongo Joe. 
Le nuove registrazioni stanno producendo tracce più ballabili, attente al dancefloor che legano Chouk Bwa & The Ångströmers al filone trance, con linee di basso cavernose, echi e delay in registro dubstep. Con questa formazione ad otto si sono presentati sul palco principale della Fête de la Musique a Bruxelles la sera del 19 giugno incantando e muovendo a ballare e cantare le centinaia di persone presenti, privilegiando lo stile Kongo e i ritmi Mambo, Anmin e Kongo Payèt. Gli Ångströmers si sono mostrati attenti al flusso ritmico-vocale dei Chouk Bwa, capaci di intervenire in modo improvvisato con l’elettronica che gradualmente rende più espliciti i ritmi di base e le diverse variazioni, ricorrendo a profonde linee di basso profondi, riverberi e ritardi. 


Alessio Surian
Foto e video di Alessio Surian

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