Speciale Italian Sounds Good: Tango Spleen Orquesta, Andrea Cavina, Fred Branca, Sasha Vinci, Luca Fogliati, Marco Augusto, Luciano Macchia Crooner, Helle, 1000Streets, Soundelirio

Luca Fogliati – Per te (Autoprodotto, 2021)
Cantautore astigiano di belle speranze e con alle spalle un lungo percorso artistico, intrapreso sin da giovanissimo con “I Volume”, Luca Fogliati ha recentemente pubblicato “Per te”, il suo primo disco come solista nel quale ha raccolto dieci brani che, nel loro insieme, compongono le tappe di un viaggio musicale iniziato nel 2007, raccontando di storie, esperienze, songi e ricordi. Dieci frammenti di vita vissuta in cui viene celebrato l’amore e l’importanza della condivisione e ci offrono lo spunto per riflettere sull’inesorabile scorrere del tempo. Si parte dal pop-rock graffiante di “Vertigine” per riflettere sull’ambiguità camaleontica delle persone ne “La tua maschera” e soffermarsi sui ricordi del passato di “A vent’anni”. La sequenza con la nostalgica “In tutto questo tempo” e la sferzata contro i pregiudizi de “Lo specchio” ci introducono alla ballad riflessiva “Controcorrente” e all’intensa “Il folle volo” nelle cui trame viene evocato l’Ulisse del canto XXVI dell’Inferno della “Divina Commedia” di Dante. “Prossima uscita” e “Ad un passo” ci accompagnano al finale con “Musica”, omaggio a Don Luigi Venesia, parroco di Calliano d'Asti che con la sua passione per la musica coinvolgeva tutta la comunità. 

Luciano Macchia Crooner – L’estate che va (Autoprodotto, 2021)
Trombonista, crooner, conduttore radiofonico e docente presso il Conservatorio di Pavia, Luciano Macchia vanta una lunga carriera artistica che spazia dalla musica classica alla fortunata esperienza degli  Ottavo Richter con Raffaele Kohler, passando per le collaborazioni con Afterhours, Dente, Niccolò Fabi, Vinicio Capossela e Banda Osiris. Il suo nuovo album “L’estate che va” mette in fila nove brani, scritti riadattando una vecchia tastiera e che idealmente rappresentano i capitoli della sua autobiografia in musica tra ricordi d’infanzia in Basilicata, esperienze, passioni e desideri. Registrato e mixato al Mai Tai Studio di Milano, il disco vede Luciano Macchia affiancato da una straordinaria band composta da: Raffaele Kohler (tromba), Elio Marrapodi (chitarra), Giovanni Doneda (basso), Nicholas Celeghin (batteria), Gianluca Mancini (tastiere e ai cori), Feyzi Brera (archi) e Patrick Celeghin (percussioni) che hanno contribuito in maniera determinante a caratterizzare il sound e gli arrangiamenti del disco in cui fanno capolino echi di ska, aperture da big band, rock e ritmi in levare. Si parte con il viaggio di ritorno verso la grande metropoli con la trascinante “L'estate che va”, primo singolo estratto dal disco, a cui segue il surf-ska dello strumentale “Capodanno in Lucania” e il racconto della prima convivenza di “Strada statale 685”. I ritmi in levare de “Il disegnatore di algoritmi” e l’irresistibile crescendo di “Aracnofobia” ci conducono agli echi di balkan music di “Apa” per approdare al funky con “Io non mi fido”. Il ricordo di una persona cara venuta a mancare di “Ti parlo” e “Il circo della verità”, ispirata ad un lamento funebre lucano, chiudono un disco godibilissimo e suonato magnificamente.

Helle – Disonore (Volume!, 2021)
“Disonore è il viaggio sporco nella periferia di noi stessi. È un esilio forzato, una vergogna che diventa uno scrigno abominevole nel cuore. È prendere coscienza del fatto che nella vita non si faccia altro che scendere a patti con la gente: per sopravvivere ci incastriamo nei meccanismi di chi non ci capirà mai”. Così la producer e cantautrice Helle, al secolo Lisa Brunetti, ci presenta “Disonore” album che segna una svolta nel suo percorso artistico, sia dal punto di vista della ricerca sonora, sia da quello compositivo, scavando nei lati più oscuri e profondi dell’animo umano. Il disco si caratterizza per un sound di impostazione electro-pop dal taglio radiofonico con melodie semplici, dirette e di immediata presa come dimostrano la title-track, ma “Rispetto” con le sue impennate in climax, la ballad “Selvaggio” e la sinuosa “Figlia delle nubi”. Non mancano altri episodi interessanti come “Carovane” e “Chimere”, così come riflessioni sull’epoca dei social (“Barbie”) e la lotta contro un sistema che non concede spazio a chi non s’inchina ciecamente a lui. (“2,107”). Nulla di particolarmente rivoluzionario, ma certamente “Disonore” è un lavoro meritevole di attenzione.

1000Streets – Electro Way (EPOPS Music, 2021)
“Nel nostro nome c’è tutto. Scegliendo 1000Streets abbiamo scelto di inseguire le infinite strade che la musica ci offre, mettendo sempre in campo nuovi stimoli, nuove contaminazioni e nuovi progetti”. Con queste parole la 1000 Streets’ Orchestra presenta la nuova direzione musicale intrapresa con “Electro Way”, prima produzione discografica di questa frizzante big band di ben ventiquattro elementi, nata tra le sale degli Area 51 Studios e che coniuga jazz e musica elettronica, incrociando il tutto con pop ed electroswing, spinta da una potente sezione di fiati. Si parte con la potente “Freedom”, cantata da GianJoe (Gianluca Sticotti) ed impreziosita dal featuring di Raphael, a cui segue la solare “Good Vibes” in cui spiccano le voci di Angelica (Angelica Zacchina) e l’MC Nai Boa (Joel Ambrosino). Si viene, poi, travolti da un vortice di influenze e contaminazioni con “Little by Little” di Francesco Cainero e nella quale ritroviamo Angelica alla voce, per passare alla raffinata “Intermission” con le intersezioni tra fiati ed elettronica e giungere a “Tommy On The Bone” dedicata alla mascotte dell’orchestra ed arricchita dal featuring del vulcanico trio vocale Les Babettes. Nell’ultimo segmento il disco svela tutta la versatilità della 1000Streets con lo swing trascinante di “Take Me Around”, lo strumentale dagli echi balkan “Golden Tank #1000” incisa con la partecipazione dei Radio Zastava e l’incursione nei territori neo-soul di “To Kolophio” che chiude un divertente disco dalle sonorità caleidoscopiche.

Soundelirio – Mostralgìa (Boleskine House Records/Udedi Musica e Cultura, 2021)
Soundelirio è il progetto musicale nato dall’incontro tra Francesco Quinto e Alessandro Tacchini, due chitarristi e cantautori dal diverso background musicale, ma accomunati dalla medesima visione della musica. Il loro primo album “Mostralgìa” raccoglie dodici brani, incisi tra ottobre 2020 e aprile 2021 presso lo studio Baia dei Porci di Nereto, e che compongono una sorta di antologia di ritratti di personaggi, oltre la normalità la cui diversità deve fare i conti con la vita. Dal punto di vista sonoro l’album si muove sui sentieri del rock chitarristico di matrice elettro-acustica, sostenuto da una solida sezione ritmica. Durante l’ascolto a colpire sono l’iniziale “Goodbye Mr. Grey”, il bel ritratto femminile in chiaroscuro “Madeleine”, “Charlie 2.0” e la confessionale “La pioggia sopra Yago” ma il vertice del disco arriva verso il finale con “Oggetti smarriti” in cui una serie di personaggi si raccontano a cuore aperto svelando ora rabbia, ora rimpianto e nostalgia. Buona la prima!


Salvatore Esposito

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