Enrico Rava – Edizione Speciale (ECM/Ducale, 2021)

Quando nel 2015, Enrico Rava diede alle stampe il pregevole “Wild Dance” inciso con la partecipazione di Gianluca Petrella al trombone e il suo New Quartet, composto da Gabriele Evangelista al contrabbasso, Enrico Morello alla batteria e Francesco Diodati alla chitarra, fu subito chiaro che l’intuizione di confrontarsi con le nuove generazioni di strumenti della scena jazz italiana avrebbe aperto una nuova fase nel suo straordinario e lunghissimo percorso artistico e ciò non solo a livello ispirativo, ma anche e soprattutto sotto il profilo della ricerca sonora. Da allora, ognuno dei componenti di quella formazione-laboratorio ha raggiunto la piena maturità artistica, mettendo a pieno in luce il proprio talento in carriere di alto profilo, mentre il trombettista lombardo ci ha regalato lavori splendidi come “Roma” inciso con Joe Lovano (sax tenore e tarogato), Giovanni Guidi (pianoforte), Dezron Douglas (contrabbasso) e Gerald Cleaver (batteria) o il più recente “Tre Enrichi” con Enrico Pieranunzi e Enrico Intra. A distanza di un anno da quest’ultimo lo ritroviamo con “Edizione Speciale”, superbo album live che raccoglie le registrazioni del concerto tenuto il 18 agosto 2019 ad Antwerp in Belgio, quando sul palco salì accompagnato da un sestetto che rappresenta l’evoluzione del New Quartet di “Wild Dance” con l’aggiunta di Giovanni Guidi al pianoforte e Francesco Bearzatti al sax tenore ad affiancare Francesco Diodati alla chitarra elettrica, Gabriele Evangelista al contrabbasso ed Enrico Morello alla batteria. L’ascolto svela il prezioso documento di una serata magica con Enrico Rava in assoluto stato di grazia alla guida di una formazione assolutamente ispirata e attraversata da una tensione costante verso l’esplorazione di nuovi territori melodico-ritmici. Guidati dal flicorno del musicista lombardo, si attraversano atmosfere differenti spaziando da spaccati trascinanti a momenti di riflessione introspettiva, da classici del suo repertorio a riletture e standard, il tutto permeato dalle emozioni del momento che lo portano ad esaltare la tua cifra stilistica attraverso peculiari giochi melodici. 
Il fascino di questo disco è racchiuso in tutto questo, ma anche nella capacità di lasciare spazio ad ogni voce strumentale affinché si ritagli il proprio spazio nella dimensione corale. A riguardo Rava sottolinea: “Concedo loro parecchia libertà, perché mi fido di loro. Devo farlo, e loro devono fidarsi di me. A quel punto ogni cosa è possibile”. Significativa in questo senso è il brano che apre il disco, “Infant” tratta dal già citato “Wild Dance” e che con quel disco rappresenta il perfetto punto di connessione, regalandoci un saggio della perfetta intesa tra i sei strumentisti. Si prosegue con il lirismo della magnifica versione di “Once upon a summertime” di Michel Legrand che senza soluzione di continuità ci conduce a quel gioiello che è “Theme for Jessica” tratta da “Noir” del 1996. Si torna ancora a “Wild Dance” con la title-track, una ballad raffinata che sfocia in un finale ambient noisy con protagonista la chitarra e l’elettronica di Diodati mentre dal repertorio dello storico quartetto con Roswell Rudd, Jean Francois Jenny- Clark ed Aldo Romano, arriva il bop di “The fearless five” proposta in una versione di ben oltre dodici minuti di puro godimento. Non mancano “Le solite cose”, un classico dei concerti di Rava qui proposta in uno splendido duetto con il sax di Bearzatti e una sorpresa con “Diva” da “Label Bleu” del 1996 impreziosita da frastagliato dialogo tra contrabbasso e chitarra. Chiude il disco, quasi fosse un fuori programma inatteso, una allegra “Quizás, quizás, quizás” con il finale da ascoltare fino all’ultima nota. Insomma, “Edizione speciale” è uno di quei dischi che più di altri rappresentano lo stato dell’arte del jazz in Italia con la classe di gigante come Rava ad incorniciare il magistrale lavoro di alcuni tra i migliori strumentisti di casa nostra. Non poteva, dunque, esserci celebrazione migliore per i cinquant’anni della ECM, se non con un album scintillante per vitalità creativa e sperimentazione sonora. 


Salvatore Esposito

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