Italian Rondinella Quartet – Rindineddha (Respect Records, 2021)

Pubblicato in esclusiva per il mercato giapponese “Rindineddha” è l’opera prima dell’Italian Rondinella Quartet, ensemble che vede protagonisti due specialisti delle corde come il mandolinista Mauro Squillante e il chitarrista Sante Tuzi, affiancati dai salentini Luigi Morleo al tar ed Enza Pagliara alla voce. Si tratta di un viaggio che si dipana attraverso la musica tradizionale del Sud Italia per toccare le composizioni classiche, seguendo il doppio filo rosso concettuale della spiritualità e della pace e, nel contempo, esaltando la potenza espressiva del canto nell’incontro con corde e percussioni. Ad aprire il disco è “Kalò Bambinùddhi” un canto tradizionale natalizio in griko, magistralmente interpretato da Enza Pagliara, a cui segue una travolgente versione della “Pizzica di San Vito”, resa magistralmente dal dialogo tra le corde di Squillante e Tuzi e le percussioni di Morleo. Se “Il canto degli angeli” di Giacomo Sartori è una dolcissima serenata in cui spicca l’eleganza dell’interplay tra mandolino e chitarra, “Nazzu nazzu nazzu” è una filastrocca per bambini della tradizione musicale salentina. Squillante e Tuzi sono ancora protagonisti dello strumentale “Preghiera” di Carlo Munier, che ci introduce al canto natalizio del XVIII secolo “Quanno nascette Ninno” di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori. Si prosegue con il tradizionale salentino “Tore tore tore”, l’inedito “Art no war 2” firmato da Luigi Morleo e la ninna nanna a Gesù Bambino “Rindineddha petti ianca” nella quale spicca l’elegante arrangiamento per corde ad incorniciare l’eccellente prova vocale di Enza Pagliara. Lo struggente “Adagio” di Albinoni nella intensa versione di Squillante e Tuzi, ci introduce alla appassionata versione di “Malachianta” dal repertorio di Enza Pagliara. “Canzone d’amore” ancora dal repertorio di Carlo Munier e la splendida “Sonata K77” di Domenico Scarlatti ci guidano verso il finale con la “Taranta di Lizzano” a suggellare un disco gustoso, suonato ed interpretato in modo magistrale. 
 

Salvatore Esposito

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