Nusantara Beat – Nusantara Beat (Glitterbeat, 2025)

Novembre ha portato in dote undici tracce che stanno lasciando il segno sui palchi da cui si invita a ballare con l’orecchio teso verso la parte meridionale e orientale dell’Asia. “La parola Nusantara indica tutte le isole che compongono l’Indonesia. È una parola antica parola, risale all’epoca in cui i re aspiravano a unire l'intero arcipelago. Oggi, significa ancora unità, molte culture che si fondono in una cultura sola. Quindi, quando diciamo Nusantara Beat, intendiamo il ritmo e la musica dell'arcipelago indonesiano, mescolati in un unico suono”. Megan de Klerk spiega così lo spirito del gruppo di cui è la cantante e che, a sua volta, raccoglie vari membri o ex membri di gruppi dell’arcipelago musicale che si muove fra i canali di Amsterdam: lei stessa, dal 2019, è la voce del quintetto EUT; Sonny Groeneveld è il batterista dei Jungle by Night dove ha suonato anche il percussionista Gino Groenveld, entrato nei Nusantara subito dopo aver lasciato gli Altin Gun. E se quest’ultimo gruppo ha saputo rispolverare il folk turco in salsa psichedelica degli anni ‘70, i Nusantara Beat, tutti di origine anche Indonesiana, hanno voluto rendere un sentito omaggio alla tradizione del Sunda Pop, germinato negli anni Sessanta mescolando musiche tradizionali sundanesi con psichedelia, surf e funk. Negli anni ‘90 si era dato all’esplorazione di questi suoni, recandosi in Indonesia, Sabah Habas Mustapha (Colin Bass), protagonista di un periplo di tre album. I Nusantara Beat sono rimasti comodamente a Amsterdam dando vita ad un sestetto con Michael Joshua Yonata al basso, Rouzy Portier a chitarra e tastiere e Jordy Sanger alla chitarra. I loro primi concerti risalgono all'estate del 2022; pronta, fra 2023 e 2024, la Bongo Joe Records ha prodotto tre loro singoli in stile Sunda Pop in cui rileggono note melodie indonesiane del XX secolo: “Djanger” descrive i movimenti di una ballerina balinese; “Kota Bandung”, è un classico degli anni '70 che descrive la capitale di Giava Occidentale e evoca; “Mang Becak” (2024) percorre la conversazione tra una donna e un conducente di becak [risciò], ovviamente in sundanese, la lingua di Giava Occidentale. Diceva in quel periodo Jordy Sanger: “Per ora ci siamo concentrati soprattutto sulla musica sundanese di Giava Occidentale, oltre a un brano balinese. Ma abbiamo iniziato a fare ricerche sulla regione di Minahasa, a nord, dove gli strumenti sono completamente diversi. E naturalmente ci sono Sumatra, Kalimantan e tutto ciò che si trova a est di Bali, c’è ancora molto da scoprire”. Il loro primo album è il frutto di questa ricerca e volta pagina rispetto ai primi tre singoli: tutti i brani sono composti in seno al gruppo con un focus sulla tradizione musicale sundanese e sulla scala pelog della tradizione gamelan, evidente in brani come “Ke Masa Lalu” fra chitarre surf e sirene sintetizzate. Le sonorità del gamelan e dei gong balinesi fanno sì che l’impronta sonora dei Nusantara acquisisca una propria forma specifica, intrecciata al ricorso a strumenti tradizionali come la cetra kecapi e il tamburo kendang. Trascinante per il groove electro è “Bakar”, mentre “Di Pantai” possiede un andamento funk-soul ipnotico. Ai testi ha pensato Megan de Klerk: i versi sono stati scritti in inglese e poi tradottida Michael Joshua Yonata nella lingua franca dell’arcipelago, il bahasa Indonesia. L’eccezione è “Kalankang”, il cui testo firmato da Michael è stato tradotto in sundanese da Rouzy. Si tratta di racconto sinistro di una persona perseguitata da una figura spettrale che solo lei può vedere. Come spiega Michael: “È un riferimento a quanto le visioni soprannaturali fossero considerate normali quando vivevo lì”. Musicalmante funziona in Europa, così come a Jakarta dove li hanno accolti benissimo. Il tour di presentazione dell’album si chiude nel 2025 il 23 dicembre al Paradiso di Amsterdam e riprenderà il 27 gennaio a Bruxelles all’Ancienne Belgique, ma è solo l’inizio e nella prima parte della serata vedrà sul palco Naga Kirana mix di melodie indonesiane e sonorità vintage con synth analogici ad accompagnare la voce di Inda Duran: con Rouzy Portier (Nusantara Beat), Marnix Wilmink (Mauskovic Dance Band), Kees Schaper (The Kik) e Jasper Verhulst (Altın Gün). nusantarabeat.bandcamp.com/album/nusantara-beat 


Alessio Surian

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