José Peixoto e Nuno Cintrão – Visita - Diálogos com Carlos Paredes (Galileo Music, 2025)

Due chitarre si incontrano e si stringono la mano prima di affrontare un meraviglioso viaggio per celebrare il centenario del grande compositore portoghese Carlos Paredes. Gli artisti che rendono omaggio al grande patrimonio musicale lasciatoci da Paredes sono José Peixoto, rinomato chitarrista, compositore e produttore portoghese, noto per la sua abilità e capacità innovativa, e Nuno Cintrão, anche lui chitarrista e compositore, poliedrico sperimentatore impegnato in una prospettiva di spettacoli multidisciplinari. “Il processo creativo è stato piuttosto semplice e deriva dalla nostra routine come duo. Ci siamo distribuiti i brani e ognuno di noi ha strutturato i propri arrangiamenti, lasciando libero spazio alla creatività di ciascuno. Durante le prove, abbiamo riunito tutte le idee e le abbiamo sviluppate passo dopo passo. Questo ci ha permesso di combinare idee più strutturate con processi creativi spontanei e improvvisazione fino a raggiungere il punto finale”, afferma José Peixoto. Il duo (chitarre classiche ed elettroche) è in effetti sempre alla ricerca attenta di sonorità, a volte interiori e morbide, altre volte stridenti e che si aprono al mondo e alle sue fantasmagorie. La scelta formale del lavoro è caduta su una netta divisione delle dieci tracce, le prime cinque che propongono brani originali di Carlos Paredes – come il brano di apertura (“Verdes Anos”), presentato con arrangiamenti che mettono bene in evidenza la grande intesa e complicità dei due artisti e che unisce due modi di suonare diversi ma accomunati da un diapason sui cui tasti le dita scivolano talvolta graffiando e talvolta accarezzando i tasti segnati dalle stanghette. Gli altri cinque brani sono firmati da Peixoto e Cintrão, ma basati direttamente sulla poetica Carlos Paredes o che egli ha reso popolari grazie al suo particolarissimo stile. L’iniziale “Verdes Anos” ha un carattere melodico e delicato e che unisce un sapore classico con atmosfere brasiliane, un brano di atmosfera new age in cui le sonorità sono perfettamente distinte ma in un insieme molto coerente. In “Marionetas” incontriamo delle dissonanze in un piccolo spazio teatrale dove delle marionette si muovono curiosamente rimandando all’innocenza di un mondo infantile sempre inseguito. Il brano successivo, “Canto de embalar” è basato sull’armonia di basso discendente da cui si snodano le variazioni melodiche della seconda chitarra. “Sede e morte” è un brano in mi minore dall’atmosfera flamenca già dall’incipit con l’intervallo discendente si-mi, in cui il si diventa bemolle, anticipando il carattere frigio del brano. Dopo un andamento per quinte si riprende il tema e arriva l’inaspettata entrata del compas in dodici in la maggiore che lo trasforma in una buleria. Ritorna il tema iniziale in mi minore, ma, con sorpresa, un cambiamento di modo ripropone la buleria, questa volta in mi maggiore che dopo un lungo ponte riconduce al tema iniziale ma in la minore. “Mudar de Vida-Musica de Fundo”, il brano che conclude l’ideale prima parte racchiusa sotto il titolo di “Visitas”, comincia con una cellula melodica discendente e ripetuta per sfociare in una parte in cui una chitarra mantiene un a parte accordale e l'altra solistica arrivando ad un ritmo in shuffle. La seconda sezione (Diálogos”) inizia con un arrangiamento del duo di “Canto de Alcipe” il cui tema è stato reso famoso da Paredes, nella prima parte un frenetico +3+3+2+2 seguito da una parte lenta e non misurata per poi toenare al compas iniziale. Si procede poi con “Pela Noite”, composizione che come suggerisce il titolo ha un carattere evanescente e notturno. A seguire, “Heranca Palaҁiana” propone un tema che viene passato come una palla da una chitarra all’altra per poi spiegarsi in momenti di sviluppo e ritenzione. In “Amanhecer” si usano le chitarre con effetti elettronici ma senza fagli perdere il fascino dei suoi suoni armonici. “Variações-Visitas” è sicuramente uno dei brani più interessanti dal punto di vista costruttivo e armonico in cui i due solisti, oltre ad entrare in profondità dello stile di Paredes, dialogano in perfetta sintonia. Una grande prova di affiatamento, un omaggio ed insieme un’occasione creativa originale che si ascolta veramente con interesse e gradevolezza. 


Francesco Stumpo

Posta un commento

Nuova Vecchia