LINA_ & Jules Maxwell – Terra mãe (Atlantic Curve/Schubert Music Europe, 2025)

Dall’incontro tra la portoghese Lina Rodrigues, interprete di fado, e l’irlandese Jules Maxwell, cantautore e compositore, nasce l’album “Terra mãe” (Madre terra). “Ho conosciuto Jules Maxwell grazie all'album “Burn”, realizzato in collaborazione con Lisa Gerrard. Questa connessione ha fatto nascere il desiderio reciproco di creare un album insieme. Adattare i testi e comporre melodie basandosi sulle fondamenta gettate da Jules Maxwell è stata un'esperienza impegnativa ma gratificante che ha aumentato significativamente la mia fiducia come cantautrice” racconta la cantante a proposito dell’incontro con Maxwell. Lina si è distinta con l’importante album “Fado Camões” pubblicato nel 2024 prodotto con Justin Adams e John Baggott, con cui ha rigenerato il genere fado attraverso la poesia di Luis Vaz de Camões, massimo poeta lusitano. Maxwell, da Belfast, è invece noto per le collaborazioni con i Dead Can Dance, Foy Vance, Lisa Gerrard e come compositore per il teatro e la danza, in particolare per lo Shakespeare’s Globe Theatre di Londra. “Quando ho sentito Lina cantare il fado per la prima volta, mi ha subito ricordato della tradizione canora dello sean nós della mia nativa Irlanda e non vedevo l’ora di lavorare con lei. Creare “Terra Mãe” è stato un piacere. I brani sono composizioni originali nate in Irlanda, splendidamente adattate da Lina e Amélia Muge in portoghese”, è quanto riferisce Jules Maxwell a proposito dell’incontro con Lina. In questa collaborazione, nata nel 2023 durante una residenza artistica nel centro culturale presso la Malmesbury Abbey di Wiltshire, la voce di Lina si combina con la musica elettronica di Maxwell dando vita a nove brani originali cantati in portoghese e in inglese, esplorando le similitudini tra Irlanda e Portogallo, entrambe terre posizionate all’estremità dell’Europa e affacciate sull’oceano Atlantico. “Per me, l'album incarna una profonda connessione spirituale ed eterea, intrecciando temi dell'immateriale, della natura e della religione. “Terra Mãe” unisce due generi musicali distinti che, nonostante le loro differenze, condividono un profondo senso di identità ed emozione” spiega ancora Lina. Un incedere simile ad una camminata apre l’album con “Arde sem se ver” (Segui la colomba) grazie alla voce intensa ed alla ritmica dell’elettronica. “Não deixei de ser quem sou” (La persona che sono sempre stata) ha un tocco esistenziale e nostalgico anche nel ritornello strumentale. La title track “Terra Mãe” si apre con potenti, suggestivi accordi al piano e la voce di Lina ridotta quasi ad un filo in una melodia espressiva e sofferta sottolineata da uno scarno quanto vibrante sottofondo in un’atmosfera sospesa e sognante. Inizia con il suono di corde e pianoforte la lenta “Entre seu o estar” (Desideroso pensiero) e la voce melodica e calda di Lina ricca di pathos. La ritmata “Milagres” (Miracoli) alleggerisce la tensione creata con le tracce precedenti e nell’evocativa “Requiem” si crea un’atmosfera onirica e sospesa. Più movimentata la vivace “A flor da Romã” (Fior di ciliegio), che precede l’accorata “Como falcão na corda bamba” (Falco su un filo alto). L’album si conclude con “When they are coming” con un riflessivo tocco di internazionalità. I brani nascono dalla collaborazione, oltre che tra Lina e Maxwell, anche di James Chapman, produttore elettronico con cui Maxwell aveva già collaborato per l’album con Lisa Gerrard, e della strumentista e cantautrice Amélia Muge. C’è un sottile equilibrio nella successione del programma attraverso l’alternanza di atmosfere diverse. La sonorità della lingua portoghese, insieme alla vocalità di Lina, donano un pathos scuro e a tratti travolgente galleggiante sul sottofondo elettronico creato da Maxwell il cui gioco crea o allenta la tensione. Due mondi diversi che si incontrano in un originale lavoro. In “Terra mãe” la voce di Lina, intensa, drammatica, ricca di modulazioni e chiaroscuri, guida nell’oscurità come un faro. 


Carla Visca

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