Rudolstadt Festival, Rudolstadt, Germania, 3 - 6 luglio 2025

In cifre, il bilancio finale lusinghiero parla di circa 90.000 presenze al Rudolstadt Festival (un’anteprima giovedì sera, a cui sono seguite tre fitte giornate fino alla domenica). Rudolstadt è una manifestazione principalmente autofinanziata da biglietti d’ingresso e sponsor, ma che beneficia del sostegno e della supervisione dell’amministrazione locale: un approccio misto tipico dei grandi festival culturali in Germania, dove fondi pubblici e privati contribuiscono insieme alla realizzazione degli eventi. Nonostante il ritocco del 10% al prezzo dei biglietti (quest’anno il costo era di 132 euro) – passo necessario per garantire la sostenibilità finanziaria della rassegna – la kermesse conserva comunque un’ampia accessibilità, considerando la ricchezza dell’offerta musicale. Come dichiarato dalla direzione artistica, il leggero aumento rispetto alle precedenti edizioni è stato determinato anche dai limiti imposti dalle nuove misure di sicurezza, che prevedono un massimo di 20.000 presenze giornaliere. Ospitato nella cittadina della Turingia, il Rudolstadt Festival è stato lanciato nel 1991, dopo la riunificazione, quando Bernhard Hanneken, direttore artistico, volle risignificare una rassegna di danza e folklore della DDR — nata negli anni Cinquanta — trasformandola in un forum per la scena folk tradizionale, con l’obiettivo di avvicinare i tedeschi dell’est e dell’ovest. In tre decenni, Rudolstadt si è evoluto nel più grande festival di roots, folk e world music in Germania, diventando uno degli appuntamenti più importanti del continente.
Inizialmente chiamato “Tanz und FolkFest”, dal 2016 il festival ha cambiato nome, diventando Rudolstadt Festival, una nuova denominazione motivata dalla necessità di riflettere meglio la portata internazionale e multidisciplinare della manifestazione, abbandonando l’acronimo TFF, percepito come limitante. Il programma monstre offre un mix vertiginosamente variegato che consente a ogni visitatore di costruire un proprio itinerario sonoro. Dal 3 al 6 luglio, la cittadina della Germania orientale è diventata una vera e propria comunità sonante: 30 palchi hanno ospitato oltre 300 concerti, insieme a workshop, stage di danza e dibattiti. Alcuni concerti sono stati registrati per una successiva messa in onda da parte dei partner del circuito EBU (in Italia sono trasmessi nel programma “Sabato in concerto” su Radio 3 RAI). Giunto alla XXXIII edizione, il festival ha presentato 120 artisti da 30 Paesi, confermando il suo impegno nel promuovere la diversità e lo scambio di stili musicali da tutto il mondo. Gli spettacoli si sono svolti su palchi piccoli e grandi, allestiti in molte parti della città – dal Palazzo di Heidecksburg alla Piazza del Mercato, dai teatri cittadini alla Stadtkirche, dai centri culturali e pub a piccole piazzette – e in diverse aree dell’Heinepark, polmone verde situato lungo il fiume Saale. 

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