Il manuale teorico-paratico “Lezioni di lettura espressiva” esce per l’editore romano Dino Audino, colmando un gap editoriale esistente su questo argomento. L’autore è l’eclettico Francesco Schipani, apprezzato chitarrista, insegnante di italiano e latino (su cui ha scritto diversi manuali), esperto di lettura espressiva e di PNL (basta collegarsi al suo canale, per averne conferma). In realtà si tratta di una riedizione riveduta e ampliata di un testo precedentemente pubblicato e sarà presente nelle librerie sia fisiche che online il 4 luglio.
“É possibile insegnare per iscritto una disciplina orale?” si chiede ciclicamente l’autore nella presentazione, catapultandoci così nell’annoso problema dei rapporti tra oralità e scrittura, specialmente oggi che, dopo Walter Ong, per oralità intendiamo soprattutto quella secondaria, ovvero quella dei media che, a loro volta, hanno prodotto una scrittura, anch’essa secondaria. Si sente spesso dire ‘oggi si legge poco, non si legge abbastanza, si sente ma non si ascolta’, in realtà si legge e si ascolta diversamente da un tempo. Gli esperti di comunicazione ci presentano accattivanti e sempre nuove modalità e come ascoltatori abbiamo fatto passi da gigante, ma di quali contenuti? Quelli proposti dell’industria del consumo? E se invece ci mettessimo comodamente sul divano ad ascoltare un Canto della Divina Commedia dalla voce di chi, come il nostro autore, dopo un serio percorso ha fatto della lettura espressiva motivo di passione e di studio, sia perché svolge un mestiere basato sulle parole, sia perché da papà ha sentito l’esigenza di leggere empaticamente le fiabe ai propri figli, quale migliore motivazione?
E se invece di fruitori diventassimo noi gli emittenti del messaggio comunicativo, ovvero fossimo noi a dover leggere per altri, come ce la caveremmo? Forse benino ma non certo benissimo, perché leggere in modo espressivo non è un dono di natura ma una pratica che va coltivata passo dopo passo, come qualsiasi altra arte o attività artigiana. Questa sembra essere anche la mission dell’editore, autentico punto di riferimento nel settore, che ha creduto nella bontà di questo lavoro sentendolo particolarmente in sintonia con la sua linea editoriale.
A diventare un fine dicitore dunque si può imparare, non per diventare un attore o un lettore di professione ma per meglio comprendere un testo e farlo comprendere a chi ascolta. Da qui le innumerevoli utilità che si possono trarre dalla dettagliata pratica proposta nel manuale, siate voi avvocati, conduttori radio-televisivi, docenti, medici, conferenzieri o semplicemente genitori, nonni, zii o amministratori di condominio. Un libro veramente per tutti perché la parola è di tutti, perché nessuno sia schiavo, direbbe Gianni Rodari. Da musicista mi sono chiesto quale vantaggio potrei trarne io, come la maggior parte dei fruitori di questa rivista. Qui si apre un varco il cui sfondamento andrebbe bel al di là di questo spazio. Però almeno su due aspetti mi voglio soffermare. Il primo è che la lettura in quanto suono che si svolge nel tempo è già musica e come tale è necessario scandagliarla nei suoi parametri che sono comuni, ovvero ritmo, timbro, altezza e dinamica. Qui l’autore, essendo un abile musicista praticante, ci fornisce di prima mano preziosi e divertenti consigli, come quello di ‘sbadigliare a ripetizione’ o di contare ripetutamente fino a dieci creando una sorta di mantra-maqam, oppure di usare fonosimbolismi timbrici su dei vocalizzi che sicuramente migliorano sia la performance sia la capacità percettiva. La seconda riflessione riguarda la domanda iniziale poiché anche la musica, essendo aurale, ha sempre avuto bisogno di trattati scritti per la sua codificazione, forse il caso più eclatante è stato quello dell’insegnamento dei partimenti nella scuola napoletana del Sette-Ottocento che avevano un’impronta fortemente pratica.
Questo manuale traduce, insomma, una pratica orale in forma scritta. Lezioni ed esercizi consentono di apprendere in modo chiaro, progressivo e accessibile. Una pratica da riscoprire e anche con una certa urgenza, dedicata a tutti coloro che si prendono cura degli altri con la parola. Completano il manuale due moduli laboratoriali dedicati in modo specifico ai docenti, per insegnare –divertendosi – a leggere ad alta voce nel mondo della scuola.
Francesco Stumpo
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