Marco Colonna
(LRS Factory, Roma, Novembre 2024)
Foto di Valerio Corzani
“La tecnica spesso è intesa come uno strumento separato dal corpo sia strumentale che umano dello strumentista. Questo atteggiamento mi è venuto progressivamente a noia, ed ho cominciato a trovare molto interessante analizzare le singole individualità messe in gioco dall’atto del suonare. Su un clarinetto basso come il mio si utilizzano dieci dita, palmi e falangi, lingua, labbra, laringe, risuonatori toracici, cranici, vie respiratorie alte e basse, muscoli addominali… Ho cominciato a riflettere su come queste parti potessero rivelarsi musicali in quanto tali, assegnando compiti spesso non sottomessi alla tecnica, ma vere e proprie indipendenze o doppie funzioni. Associare a questi movimenti il suono di piccole percussioni ha fato il resto. Di colpo molte caratteristiche sono emerse e quello che “spesso” era evidente per me (pattern poliritmici, microvariazioni, sub beat) è emerso”.
Marco Colonna
Tags:
Corzani Airlines