Tiziano Tononi | Emanuele Parrini – Other Interaction… On July 5th (Felmay Records, 2024)

Risale ad oltre vent’anni fa l’incontro tra il batterista e compositore Tiziano Tononi e il violinista Emanuele Parrini, quando condivisero l’esperienza del progetto Rotella Variations di Tiziana Ghiglioni. Negli anni successivi, i loro percorsi si sono intersecati più volte e, man mano, si è andando cementando un sodalizio artistico, diventato ormai granitico, che trova il suo comun denominatore nella medesima visione aperta della musica con il jazz che incontra la musica contemporanea e la sperimentazione a tutto campo. Negli ultimi hanno li abbiamo ascoltati in “Forms and Sounds. Air Sculptures” del 2018 con The Ornettians che completava la trilogia dedicata a Ornette Coleman, nel sorprendente “The Call: For A New Life” con il progetto NEXUS del 2021 o ancora nel più recente "Winter Counts (We ‘ll Still Be Here!)" con Pahà Sàpa Ensemble, ma soprattutto nel pregevole “The Many Moods of Interaction” del 2023 inciso in duo. Il nuovo album “Other Interaction…On July 5th” prosegue il cammino tracciato con il precedente ed estende ancor di più il raggio delle ricerche del duo nel confronto con tre eccellenti strumentisti come Roberto Ottaviano al sax soprano, Steve Swell al trombone ed Andrea Grossi al contrabbasso, a formare un quintetto in grado di muoversi con disinvoltura attraverso i diversi sentieri del jazz. Registrato il 5 luglio 2022 nell’arco di un'unica session di registrazione durata quattro ore, a causa di uno sciopero che ridotto la disponibilità dei alcuni dei musicisti coinvolti, il disco mette in fila otto brani di cui tre firmati da Tonini e cinque da Parrini che, nel loro insieme, compongono un concept album caratterizzato da una sorprendente ricerca ritmico-armonica e da ardite architetture sonore, costruite in piena libertà espressiva.  Ad aprire il disco è "Tre modelli allusivi” di Parrini, una sorta di ouverture che sintetizza lo spirito dell’album e nella quale si alterna negli spaccati solisti con Ottaviano e Swell, supportato da una magistrale sezione ritmica. Parrini firma anche la seguente “PeeWee's Corner” aperta dal solo di contrabbasso di Grossi a cui si aggiungono le percussioni di Tononi per poi prendere il volo in un vorticoso crescendo collettivo guidato da sax, violino e trombone. Il segmento centrale del disco con la sequenza dedicata alle pantere nere vede Parrini nelle vesti di autore e spicca non solo per i contributi dei singoli ma anche per lo sviluppo collettivo dei singoli brani. “For Mumia Abu-Jamal” è dedicata al giornalista e attivista Wesley Cook, condannato alla pena di morte per la presunta uccisione di un poliziotto a Philadelphia, successivamente commutata nel 2001 in ergastolo per alcuni vizi procedurali. Mumia Abu-Jamal con i suoi scritti sulle condizioni della giustizia negli Stati Uniti e i pregiudizi razziali che la caratterizzano è diventato il simbolo della lotta contro la pena capitale. La sua storia è drammaticamente ripercorsa dallo svolgimento del brano che per oltre dieci minuti procede in un tellurico climax con il sax di Ottaviano che fende il suono con grande potenza, intersecandosi con il violino e il trombone. “For Assata Shakur” è un omaggio all’attivista afroamericana Joanne Chesimard anch’essa arrestata con l’accusa di aver ucciso un agente di polizia nel 1973 ed evasa dal carcere dopo sei anni trovando asilo politico a Cuba dove attualmente vive. Il brano si snoda tra il duetto tra sax soprano e trombone che evoca certe atmosfere dei dischi di Steve Lacy per evolversi nella lenta marcia del tema centrale con l’inserimento del violino e della sezione ritmica. “For All The Dead Panthers” è una toccante elegia funebre per tutti quegli attivisti afroamericani che hanno perso la vita lottando contro le ingiustizie e le discriminazioni razziali. Si parte con una lenta marcia guidata dal sax soprano di Ottaviano con la batteria di Tononi a sostenere il tema, aprendosi nel segmento finale ad uno struggente spaccato collettivo. Si prosegue con “Hibaku” di Parrini, in cui viene evocato l’hibakujumoku, l’albero che a Hiroshima e Nagasaki ha resistito alle radiazioni della bomba atomica sganciata dagli americani nella Seconda Guerra Mondiale e anche in questo caso l’atmosfera è dimessa e sofferta, con Tononi e Grosso a sostenere il lancinante canto del violino di Parrini. Il funk urbano di “Another Corner” con il sax e il violino a guidare il tema ci conduce al finale con l’outro “Altri Momenti Allusivi” in cui giganteggia la batteria di Tononi, mentre il sax di Ottaviano e il violino di Parrini si muovono in piena libertà aprendo al travolgente segmento corale che conduce al lento finale. “Other Interaction…On July 5th” è un album di assoluto spessore che esplora le connessioni tra free-jazz e i diritti civili, un disco attuale nei temi e nella ricerca musicale. https://tizianotononi.bandcamp.com


Salvatore Esposito

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